Il presidente Francesco Pigliaru, l’assessore del Bilancio Raffaele Paci, l’assessore dell’istruzione Claudia Firino e l’assessore del lavoro Virginia Mura, hanno presentato ieri il progetto Iscol@ (www.iscola.it), avviato con gli interventi di rinnovamento e manutenzione dell’edilizia scolastica, un cambiamento profondo nella scuola sarda, basato sulle pratiche e sulle sperimentazioni che altrove hanno funzionato e aperto al confronto e ai suggerimenti di chi nella scuola vive e lavora.
«È la nostra proposta di intervento sulla scuola per combattere la dispersione scolastica e migliorare l’apprendimento. Ed è importante sottolineare che si tratta di una proposta – ha detto il presidente Pigliaru, evidenziando come siano già iniziati gli incontri con gli studenti, i docenti e i dirigenti scolastici di tutta la Sardegna -. Si tratta di una delibera che sottoponiamo al confronto e che quindi è passibile di tutti quegli adeguamenti che, insieme, riterremo migliorativi. Per raggiungere il risultato, utilizziamo per la prima volta il metodo della programmazione unitaria, che è una vera e propria integrazione di fondi, ognuno con la sua destinazione. L’intero intervento ha componenti sperimentali, quindi faremo in modo che ogni azione possa essere sottoposta a valutazione, per concentrare energie e risorse su ciò che funziona davvero. Il messaggio che deve passare è che solo lavorando insieme, oggi sulla scuola e poi su tutto il resto, possiamo riuscire a restituire un futuro alla Sardegna.»
Grazie alle ingenti risorse della programmazione unitaria, illustrata dall’assessore Raffaele Paci, Iscol@ parte da un’idea di rinnovamento della scuola che pone al centro i soggetti dell’istruzione: alunni e docenti. Ai primi sono rivolte le azioni che mirano al recupero e all’aumento delle competenze, a ridurre la dispersione, a garantire l’inclusione scolastica in tutte le sue sfaccettature, a risolvere le criticità legate al trasporto, a introdurre in maniera massiccia gli strumenti dell’innovazione tecnologica, dagli hardware alle Lim, dai contenuti digitali agli strumenti del coding. Doppia linea per il sostegno ai ragazzi con difficoltà attraverso nuovi insegnanti per il recupero delle competenze di base, anche in orario curricolare, e attraverso gli psicologi, per restituire motivazioni e orientamento. Scuole aperte per laboratori su materie extracurricolari al pomeriggio, a partire dalla capacità progettuale delle Autonomie scolastiche, affinché tornino ad essere presidi delle comunità e punto di riferimento per le famiglie. Per i docenti si prevedono attività di aggiornamento e formazione, anche per colmare il gap tra studenti e docenti sulla digitalizzazione.
«Affrontiamo una situazione di emergenza, siamo ai vertici delle classifiche della dispersione scolastica – ha affermato l’assessore Claudia Firino -. Proponiamo dunque un progetto che ha l’ambizione di essere organico e di sistema, che ruota intorno alle pari opportunità nell’istruzione, che copre le criticità della scuola e potenzia le capacità di studenti e docenti, valorizzando i talenti. Abbiamo lavorato a lungo in dialogo con il mondo della scuola. Dispersione, difficoltà e disuguaglianza sono i problemi da aggredire. Lo facciamo mettendo molte risorse, chiamando nuovi insegnanti, aggiornando la didattica al modo digitale, aprendo le scuole anche nel pomeriggio e prevedendo supporto psicologico, pedagogico, educativo, familiare con interventi personalizzati e costruiti su esigenze specifiche.»
L’assessore Mura, nel cui assessorato ricadono molte delle risorse europee per l’istruzione scolastica e universitaria, ha dichiarato che «istruzione e formazione devono viaggiare sullo stesso binario, in stretta integrazione» ed ha annunciato a breve provvedimenti importanti sul Master & Back.