26 November, 2024
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Maria Carmela Folchetti-02

Le imprese artigiane sarde chiedono credito ma i cordoni della borsa si stringono ancora.

I prestiti all’artigianato, tra dicembre 2013 e lo stesso mese del 2014, sono diminuiti del 1,6%, scendendo sotto quota 900 milioni di euro (per la precisione 899milioni di euro), con una variazione negativa di 15 milioni. I finanziamenti a questo settore, rappresentano solo il 7,4% rispetto al totale assegnato all’intero sistema produttivo isolano (12 miliardi e 094 milioni di euro). Da ricordare che le imprese artigiane rappresentano il 25% circa di tutto il sistema produttivo isolano.

I dati della crisi del credito, presentati ieri sera nel convegno regionale dal titolo “La piccola impresa e la necessità di sostegno finanziario: il ruolo dei Confidi, delle Banche, della Regione, organizzato a Cagliari da Confartigianato Imprese Sardegna, emergono dall’elaborazione dell’Ufficio Studi di Confartigianato, su dati Banca D’Italia e Artigiancassa, tra fine 2013 e fine 2014.

«La situazione creditizia delle imprese, soprattutto di quelle di piccola dimensione, rimane critica – ha affermato Maria Carmela Folchetti, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – un credito sempre più scarso e costoso blocca le opportunità di sviluppo, scoraggia gli investimenti e rallenta i processi di innovazione tecnologica.»

Alla fine di dicembre 2014, per le imprese artigiane della Sardegna i tassi di interesse a breve termine sono leggermente calati rispetto a quelli dell’anno prima (dicembre 2013), perdendo 15 punti base, assestandosi sul 7,84%, tasso in ogni caso enormemente più alto rispetto alla media nazionale del 5,91%.

I tassi “attivi effettivi” provinciali, ovvero i dati sul costo del credito riferito a tutte le imprese del territorio, dicono che Olbia-Tempio registra il tasso più alto in Sardegna: 9,07% ovvero 316 punti base in più rispetto alla media nazionale. Quello applicato in Gallura è il secondo più alto in tutta Italia, dopo Crotone con il 9,l1%. L’Ogliastra occupa il quinto posto tra le province con il tasso di interesse più alto: 8,80% e 289 punti base in più rispetto alla media italiana. Al 15esimo Carbonia Iglesias, con l’8,17% e 226 punti base in più sopra la media. Al 25esimo Nuoro (7,88 e 195 p.b), al 29esimo il Medio Campidano (7,70% e 179 p.b.), al 30esimo Sassari (7,58% e 167 p.b), al 35esimo Cagliari (7,48 e157 p.b.). Quella meglio posizionata tra le province sarde è Oristano, con un tasso del 7,30% e 139 p.b. in più sopra la media italiana.

La consistenza dei prestiti alle imprese artigiane, rileva cali in ogni provincia. La contrazione maggiore del credito verso le aziende si rileva in Ogliastra con un -4,2% (32milioni di euro erogati in totale alle imprese artigiane). Seguono Oristano (-3% e 80 milioni erogati), Cagliari (-2,5% e 243 milioni di euro), Carbonia-Iglesias (-2,1% e 49 milioni), Nuoro (-2% e 108 milioni), Sassari (-0,6% e 181 milioni) e il Medio Campidano (-0,2% e 46 milioni). Il calo minore si registra a Olbia-Tempio con un -0,1% e 106 milioni di erogato.

«Le nostre imprese – ha proseguito la presidente Folchetti – non hanno bisogno di grosse somme ma di cifre piccole, fondamentali per la sopravvivenza di tante attività economiche.»

«Infatti – ha affermato Pietro Paolo Spada, coordinatore del Convegno e delegato della Rete Confidi Confartigianato – l’impossibilità di autofinanziarsi a causa della bassa capitalizzazione e della scarsa liquidità impone alle aziende di dover contare su una continuità delle linee di credito al fine di poter proseguire l’attività». «Insomma – ha sottolineato Spada – le imprese sarde sarebbero pronte a tornare a investire in beni materiali e in asset immateriali, come la formazione, il marketing e la ricerca e lo sviluppo, ma la loro volontà è ostacolata dalla difficoltà di reperire risorse». «Quale è la soluzione? – ha chiesto Spada alla platea degli intervenuti -. La risposta è semplice: per favorire l’accesso al credito degli artigiani, è urgente il rafforzamento dei consorzi fidi promossi dalle associazioni di categoria, che sono vicini alle imprese e conoscono i territori».

Riccardo De Lisa, Docente di Economia degli Intermediari Finanziari presso l’Università di Cagliari, ha ricordato come il 14% delle imprese italiane soffra di problemi di accesso al credito e di come il 29% di queste abbia subito un peggioramento negli ultimi tempi. Per De Lisa è necessario riorganizzare il sistema dei Confidi affinché tutti abbiano garanzie efficaci sottolineando che se questi entrano in crisi il sostegno non può avvenire con gli aiuti di Stato.

Federica Ricci, di Fedart Fidi, la Federazione Nazionale dei Confidi artigiani, ha affermato come i Consorzi Fidi abbiano un ruolo di rappresentanza nei confronti del sistema bancario per ottenere tassi migliori. La Ricci ha poi sottolineato come «il mercato da solo non sia in grado di funzionare» e di come occorrano «politiche specifiche per fornire e ottenere garanzie sufficienti”. Ha concluso ricordando come i Confidi debbano essere “protagonisti della politica regionale».

Giuseppe Cuccurese, Direttore Generale Banco di Sardegna, ieri in rappresentanza dell’ABI, ha ribadito più volte come banche, imprese e pubblica amministrazione debbano prendersi, ognuno per la propria parte, le responsabilità. Ha ribadito come non sia vero che le concessioni di credito vengano decise dal rating e di come i Confidi siano tutti uguali («Il loro ruolo è fondamentale soprattutto in questa crisi»). Cuccurese ha poi presentato alcuni dati sulle “sofferenze”: in Sardegna la percentuale arriva al 15% rispetto al 10% della media italiana, percentuale che arriva al 26% nel cumulo “imprese+famiglie”. Una soluzione per ovviare alla carenza di credito alle imprese, secondo Cuccurese è quella dell’emissione dei mini bond e dei mini mini bond, il finanziamento privato, così come avviene da anni negli USA.

Stefano Pigolotti, Direttore Generale SDL Centrostudi, ha invece presentato il dossier relativo alle “Anomalie finanziarie: il dossier nazionale e la situazione in Sardegna”.

Ha chiuso il convegno, l’intervento di Raffaele Paci, assessore regionale al Credito, Bilancio e Programmazione,

«Dalla crisi si esce con le imprese, facendo sviluppo e occupazione – ha affermato – ma ricordiamoci che la Regione con può creare lavoro, anche se c’è da ricordarsi che se non c’è l’ombrello pubblico molte imprese chiudono». Ha poi affrontato la questione della riforma dei Confidi, ricordando l’istituzione del Fondo Unico, della necessità di Consorzi di Garanzia seri e sani, in grado di svolgere il ruolo di processo degli investimenti delle imprese. Ha poi ricordato che «se l’impresa è incagliata, la Regione o le Banche, ovvero il pubblico, non potranno più intervenire» ovvero «si favorirà solo chi va bene: queste sono le regole e bisogna rispettarle». Paci ha poi fatto anche un richiamo all’edilizia: «Stiamo rilanciando i cantieri ovvero stiamo dando ossigeno alle imprese attraverso il meccanismo del moltiplicatore». In conclusione, l’assessore ha voluto dare un segnale positivo alle imprese: «Il percorso dell’uscita dalla crisi è lungo ma la luce si vede in fondo al tunnel. I primi dati positivi sull’occupazione ci sono, c’è una piccola inversione di tendenza«.

Le 8 province sarde – Imprese artigiane

 

Provincia

Tasso attivo effettivo (costo credito) in %

Variaz. Tasso 2014 su 2013 (in punti base)

Consistenza Prestiti alle imprese artigiane in milioni di euro

Variaz. % Consistenza prestiti 2014 su 2013

Cagliari

7,48%

-27

243

-2,5%

Carbonia-Iglesias

8,17%

+31

49

-2,1%

Medio Campidano

7,70%

+14

46

-0,2%

Oristano

7,30%

+27

80

-3,0%

Ogliastra

8,80%

-34

32

-4,2%

Nuoro

7,86%

+13

108

-2,0%

Sassari

7,58%

-20

181

-0,6%

Olbia-Tempio

9,07%

-17

160

-0,1%

Sardegna

7,84%

-15

899

-1,6%

ITALIA

5,91%

-56

47.055

-3,8%

 

Arrivano nuove risorse per la sistemazione del porto di Buggerru. Su proposta del presidente Francesco Pigliaru, di concerto con gli assessori della Programmazione e dei Lavori pubblici, Raffaele Paci e Paolo Maninchedda, la Giunta regionale ha destinato oggi 7,5 milioni di euro per la messa in sicurezza permanente del porto, danneggiato dai continui interramenti. Il piano di fattibilità, la progettazione e la realizzazione degli interventi, sono resi possibili grazie alla riprogrammazione di 5 milioni delle risorse del Piano Sulcis e 2,5 milioni derivanti dal mutuo regionale. L’opera è compresa nei Contratti di Sviluppo.

 

Porticciolo Buggerru 3 copia

Approvate le Linee guida sui paesaggi industriali della Sardegna. Il provvedimento, proposto dall’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, di concerto con l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, si inquadra negli indirizzi della pianificazione paesaggistica regionale, suggerendo accorgimenti progettuali per minimizzare l’impatto di nuovi insediamenti. Gli obiettivi sono la sostenibilità ambientale, la qualità percettiva, l’integrazione territoriale, la conservazione e valorizzazione del territorio. Elemento di semplificazione per una buona progettazione, le Linee guida – che anticipano eventuali segnalazioni e osservazioni del Savi e dell’Ufficio Tutela del Paesaggio – rappresentano anche un supporto diretto per amministrazioni locali, progettisti, pianificatori e valutatori. Sempre su proposta dell’assessore Erriu, è stato approvato lo scioglimento del Consiglio comunale di Nuragus e la nomina dell’ingegner Pietro Denti a commissario straordinario.
Su proposta de presidente Pigliaru è stato prorogato l’incarico del commissario straordinario dell’Enas Giuseppe Verona per non più di tre mesi, proroga finalizzata esclusivamente alla approvazione dello statuto dell’Ente. Su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda è stato poi approvato il bilancio di previsione 2015 e pluriennale 2015-2017 dell’Ente Acque della Sardegna proposto dal Commissario straordinario.
Via libera definitivo, dopo il passaggio in Consiglio regionale, alla delibera proposta dall’assessore Raffaele Paci sul Fondo regionale di garanzia destinato alle Piccole e medie imprese sarde per gli adeguamenti normativi e procedurali.
Su proposta dell’assessore Elisabetta Falchi sono stati nominati i componenti del Collegio dei revisori dei conti dei Consorzi di Bonifica. Si tratta di Remigio Sequi, Silvio Giorgio Mereu e Luca Giovanni Poddie nell’Oristanese; Olivia Maria Annunziata Navone, Lidia Sanna e Luciano Ledda nella Gallura; Antonio Mele, Giuseppe Graziano Solinas e Antonio Loi nella Sardegna Centrale e Sebastiana Bulla, Stefano Pittalis, Giuseppina Sanna per il Nord Sardegna.
È stata inoltre autorizzata la liquidazione del saldo in regime de minimis per la ricostruzione di opere e impianti agricoli in seguito a danni causati da eventi eccezionali.
Secondo stralcio dei contributi per le manifestazioni pubbliche di grande interesse turistico, su proposta dell’assessore Francesco Morandi. Si tratta della messa a bando degli eventi non finanziati con la delibera dello scorso marzo. Nuovi criteri e requisiti, tra cui anche un punteggio per la compatibilità ambientale, per creare un cartellone regionale di iniziative da marzo a ottobre, suddiviso in spettacolo, musica, folk, turismo culturale, enogastronomico, religioso, cinema, artigianato, manifestazioni sportive e automobilistiche. Al bando, che sarà pubblicato nei prossimi giorni, potranno partecipare associazioni ed enti pubblici, per iniziative che saranno finanziate fino ad esaurimento del budget.
Palazzo della Regione 2 copia

 

Raffaele Paci 12 copia

L’assessore regionale della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci, ha illustrato ieri a Cagliari, nel corso del convegno organizzato da Confartigianato “La piccola impresa e la necessità di sostegno finanziario: il ruolo dei Confidi, delle Banche, della Regione”, i quattro i principi base della riforma dei Consorzi fidi: premialità per incentivare i Consorzi, regole chiare e uniformi per tutti, rendicontazione efficace e rete di sicurezza.

«Stiamo intervenendo per facilitare l’accesso al credito attraverso i nostri sistemi di garanzia: le imprese sarde hanno bisogno di Confidi sani, in grado di svolgere il ruolo di aiuto e sostegno nel processo di investimento – ha spiegato l’assessore Paci -. In ogni campagna elettorale, da anni si sente parlare di riforma dei Confidi, non si è mai fatto niente. Noi lo stiamo facendo, da un anno, incontrandoci decine di volte per cercare un risultato il più possibile condiviso. Stiamo riorganizzando un sistema che non riesce più a dare risposta alle esigenze delle imprese – ha sottolineato ancora Paci -. L’obiettivo del nostro disegno di legge è razionalizzarlo, modernizzarlo e renderlo più efficiente per garantire e migliorare l’accesso al credito delle medie, piccole e micro imprese sarde e dei liberi professionisti. Allo stesso tempo, garantiamo ai Confidi un adeguato supporto regionale, rafforzando i meccanismi virtuosi di impiego delle risorse pubbliche e regolarizzando l’erogazione dei contributi pubblici.»

L’assessore Paci ha poi annunciato che si sta già pensando alla programmazione dei fondi europei 2014-2020. «È importante anche il ruolo delle banche, sono istituti privati quindi non possiamo dire noi quello che devono fare, ma certamente possiamo fare in modo che anche le banche siano partecipi di questa ripresa dell’accesso al credito. In Europa siamo in una fase di grande liquidità, al sistema delle banche affluisce grande liquidità ed è importante che le banche facciano arrivare queste risorse alle imprese e non li tengano sotto forma di buoni del tesoro. In questo la Regione può svolgere e sta svolgendo un ruolo importante».

Il percorso della riforma è iniziato ufficialmente lo scorso 27 febbraio con la costituzione del Fondo Unico da 5 milioni di euro approvato con la manovra finanziaria. Subito dopo, una serie di incontri fra Regione e Consorzi. Obiettivo della riforma, dar vita entro giugno a un sistema Confidi sano, che vuol dire imprese che possono operare meglio sul mercato a vantaggio dell’intera economia regionale, cosa strategica e fondamentale soprattutto in un momento di crisi come questo, in cui l’attuale sistema dei Confidi non riesce più a dare risposte adeguate. Il disegno di legge con la riforma è stato approvato dalla Giunta lo scorso 31 marzo. Tre le novità fondamentali: il fondo unico che sostituirà i precedenti tre, collocati presso gli assessorati del Lavoro, dell’Artigianato e Commercio e dell’Industria, destinato a integrare i fondi rischi dei Confidi. Seconda novità, il Fondo di stabilizzazione, volontaristico per cercare di prevenire i rischi di sistema, in particolare l’effetto domino dopo la caduta di un consorzio: non un fondo di salvataggio ma di prevenzione di eventuali crisi: a regime, i contributi saranno erogati solo ai Consorzi che aderiranno ma per i primi 18 mesi dall’entrata in vigore della legge questa clausola resterà congelataTerza e ultima novità, l’Osservatorio Confidi. Ne faranno parte tre dirigenti dell’amministrazione regionale, un esponente della Sfirs e uno dei Consorzi Fidi.

La Giunta regionale ha dato il via libera alla prima applicazione della Programmazione unitaria, iniziando con Scuola e Università. E’ stata approvata la Strategia 1 “Investire sulle persone”, messa a punto dalla Cabina di Regia della Programmazione Unitaria, istituita dall’esecutivo il 10 marzo scorso.
Per il 2015 l’ammontare complessivo di risorse destinate alla priorità Istruzione è di 341 milioni e 700mila euro, derivanti per la maggior parte da fonti regionali (44%), statali (39%) e per la restante quota dall’UE (17%) a valere sui tre fondi FESR, FSE e FEASR. Per la Scuola in Sardegna sono disponibili 72,6 milioni di assegnazioni statali, 29,7 di fondi regionali e 76,4 di finanziamenti europei. Per l’Università 60,6 milioni arrivano da Roma, 27 dalla Regione e 75,3 dall’Unione Europea.
«Il principio guida della Finanziaria regionale, innovativo e mai utilizzato finora, diventa realtà con la delibera approvata oggi dalla Giunta. Non stavamo dunque parlando solo di principi ma di fatti concreti: la programmazione unitaria garantisce l’utilizzo dei fondi in modo sinergico e con una visione unitaria e completa dell’intervento – dice l’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci – Come prima strategia abbiamo scelto l’Istruzione, perché investire sulle persone rappresenta la pre-condizione essenziale per uscire dalla crisi e proiettare la regione verso il futuro. C’è stata una grande collaborazione da parte di tutta l’amministrazione, principio finora inedito, con una visione coordinata delle azioni da intraprendere. Scelte importanti, finanziamenti mirati, utilizzo di tutti i fondi disponibili contemporaneamente, niente sovrapposizioni e duplicazioni e nessun rischio di perdere i fondi europei visto che devono essere i primi a essere spesi: su questi principi, ha lavorato la Cabina di Regia dal 16 marzo in poi. Dopo l’Istruzione toccherà a Lavoro, Infrastrutture, Imprese e Competitività: la Cabina sta già affrontando queste priorità e presto le delibere saranno portate in Giunta.»
La Cabina di Regia della Programmazione Unitaria si è riunita a quattro giorni dalla promulgazione della Finanziaria che nella programmazione unitaria ha il suo asse portante e a sei dal via libera in Giunta alla delibera che la istituisce. Un kickoff meeting tempestivo, perché l’obiettivo è agire velocemente per essere immediatamente operativi: da subito è stato istituito un database in cui vengono monitorati contemporaneamente risorse e fondi, una sorta di pannello di controllo che dia immediatamente l’idea precisa dell’ammontare delle risorse. L’Unità di progetto di Coordinamento Tecnico aiuta la Cabina ad affrontare e risolvere da subito i problemi connessi alla fase di attuazione dei Programmi (PO FESR, PO FSE, PO FEASR, PO FEAMP, PAC, PON, APQ), garantendo il rispetto degli impegni assunti, la realizzazione delle integrazioni tra Fondi e il conseguimento degli obiettivi.
Paci-Pigliaru 2 copia

 

La piccola impresa e la necessità di sostegno finanziario: il ruolo dei Confidi, delle Banche, della Regione” è il titolo del convegno regionale pubblico organizzato da Confartigianato Imprese Sardegna, in programma lunedì 18 maggio a Cagliari, presso il Caesar’s Hotel, con inizio alle ore 17.00, per ragionare delle problematiche che gravano sull’intero sistema produttivo isolano e presentare i nuovi dati, regionali e provinciali, sul credito alle imprese artigiane, ancora una volta negativi.

Le imprese, le banche, l’Università, i centri studi e la Regione, si troveranno a discutere della carenza di liquidità e del problema dell’accesso al credito, due drammi che gli imprenditori vivono quotidianamente. Tali argomenti sono in discussione proprio in questi giorni nella III commissione del Consiglio regionale e, a breve, verranno portati in Aula per l’approvazione definitiva della nuova legge che regolamenterà l’accesso per i Consorzi Fidi.

L’apertura dei lavori è affidata alla presidente regionale di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Carmela Folchetti.

Seguiranno gli interventi di Riccardo De Lisa, docente di Economia degli Intermediari Finanziari presso l’Università di Cagliari, con la relazione “La normativa che regola i Consorzi Fidi e la proposta di riordino della contribuzione pubblica della Regione Sardegna”, quello di Leonardo Nafissi, Direttore Generale Fedart Fidi, Federazione Nazionale dei Confidi artigiani, con  Il sistema dei Confidi in Italia: prospettive e strategie”, di Giuseppe Cuccurese, Direttore Generale Banco di Sardegna in rappresentanza dell’ABI e la relazione “Il rapporto tra banche e imprese in Sardegna”, di Stefano Pigolotti, Direttore Generale SDL Centrostudi, con “Le anomalie finanziarie: il dossier nazionale e la situazione in Sardegna”.

Chiuderà l’intervento di Raffaele Paci, assessore regionale del Credito, Bilancio e Programmazione.

All’iniziativa sono stati invitate le associazioni datoriali e sindacali, i parlamentari, i consiglieri regionali e i sindaci.

«In questo momento di forte difficoltà per la carenza di liquidità – afferma la presidente regionale, Maria Carmela Folchetti  il problema dell’accesso al credito delle imprese è un dramma quotidiano.»

«Ancora più accentuato è nell’artigianato sardo – aggiunge la presidente – dove la nostra associazione, a livello regionale e locale, da sempre lavora con le Istituzioni affinché il tessuto produttivo possa trovare nei Consorzi Fidi Artigiani quella linfa vitale preclusa dal sistema bancario. La strutturazione del Sistema dei Confidi in artigianato concorre al rafforzamento delle attività delle microimprese garantendo loro migliori condizioni di accesso al Credito.»

«Tale argomento è fondamentale per la sopravvivenza di migliaia di piccole e piccolissime imprese – conclude la presidente Folchetti – riverberandosi nei dipendenti, nell’indotto e nelle comunità. Per questo continuiamo il nostro percorso di analisi della situazione economica regionale perché in un contesto di transizione, ancora fortemente instabile, è necessario discuterne tra imprenditori, amministratori e forze politiche, ragionando del futuro del comparto, per capirne le prospettive e studiarne le proposte.»

Maria Carmela Folchetti-02

Palazzo della Regione 2 copia

La Giunta regionale, riunita questa mattina in viale Trento e presieduta da Francesco Pigliaru, ha deliberato su proposta dell’assessore della Cultura e Pubblica istruzione, Claudia Firino, la riprogrammazione di 1 milione e 600mila euro di fondi Por Fers 2007-2013, inizialmente destinati a completamento e allestimento del Museo dell’identità nell’ex Mulino Guiso di Nuoro: i lavori programmati, infatti, non possono essere conclusi entro dicembre del 2015, termine ultimo previsto per non perdere i finanziamenti. Il milione e 600mila euro di fondi europei sarà dunque utilizzato per consentire la realizzazione di altri interventi immediatamente eseguibili: i lavori al “Museo Tavolara” e il restauro e recupero della collezione ex I.S.O.L.A.
Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, la Giunta ha approvato l’istituzione della Consulta regionale per la bonifica e il riordino fondiario. La Consulta ha funzioni consultive che non vincolano l’elaborazione del Piano regionale di Bonifica e il riordino fondiario. I due nominati dall’esecutivo all’interno della Consulta sono l’ingegner Andrea Abis e il professore dell’Università di Agraria di Sassari, Pierpaolo Roggero. L’assessore dell’Agricoltura ha chiesto inoltre l’approvazione da parte della Giunta del Piano di collocazione del personale dipendente dei Consorzi agrari della Sardegna in liquidazione coatta amministrativa. Sono stati stanziati 500mila euro nella finanziaria 2015 per la realizzazione del Piano di collocazione degli ex dipendenti del Consorzio Agrario di Sassari. Secondo le esigenze manifestate dall’Agenzia Laore dovranno essere inquadrate 9 persone nella categoria C1 e 2 nella categoria A1. L’Agenzia Laore è libera di assegnare il personale secondo le specifiche esigenze lavorative che si presenteranno. Sempre su proposta dell’assessore Elisabetta Falchi, la Giunta ha riconosciuto la sussistenza di causa di forza maggiore per gli eventi alluvionali del 18 e 19 novembre 2013. Alle aziende zootecniche specializzate nell’allevamento di bovini da latte, colpite e danneggiate nei giorni dell’alluvione e che non avessero utilizzato almeno il 70% del proprio quantitativo di riferimento individuale nel periodo di contabilizzazione 2013-2014, verrà riconosciuta la causa di forza maggiore e l’esclusione della decadenza della titolarità della quota, come prevede l’articolo 3 della legge 119/2003 e dell’articolo 4 del decreto ministeriale del 31 luglio 2003 che stabilisce le modalità di attuazione della stesa legge 119/2003.
E’ stato approvato il progetto per l’evoluzione e la razionalizzazione in ottica cloud delle infrastrutture del data center della Regione (s-cloud e h-cloud) e fornitura di prodotti hardware, software e servizi finalizzati alla realizzazione e gestione del governative cloud regionale e del comparto sanitario per un totale di 6 milioni 100 mila euro di fondi Por Fers 2007- 2013.
Via libera alla procedura di impatto ambientale per l’impianto eolico per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile da 41,90 MW, ridotta a 28 mw, nell’area industriale del Cacip di Macchiareddu e relative opere dei Comuni di Assemini e Uta. Sempre su proposta dell’assessore dell’Ambiente Donatella Spano è stata data l’autorizzazione da parte della Giunta all’utilizzo del personale dell’Ente Foreste fuori dai compendi forestali. Il lavoro richiesto sarà di carattere preventivo, di programmazione, progettazione e direzione dei lavori per tutte le attività di tipo ambientale. Il personale dell’Ente foreste interverrà nel Comune di Alghero per la realizzazione di un intervento selvicolturale urgente nella Pineta di Maria Pia, per la fruizione turistica dell’area. E ancora, per la messa in sicurezza degli accessi al mare e del Viale I maggio relativa all’unità di gestione di Porto Conte. Nel Comune di San Vito, in località “Rio Bau Sa Perda”, è stata approvata la direttiva per la manutenzione degli alvei e della gestione dei sedimenti, mentre nei comuni di Borore e Macomer, in località “Putzu Oes”, è stato dato parere favorevole della Giunta per una procedura di Via per l’impianto eolico di produzione di energia elettrica della potenza di 45.000 kw. E’ stata inoltre rilasciato il nulla osta all’Arpas per l’autorizzazione del Bilancio di previsione dell’esercizio 2015 e pluriennale 2015/2017 inviato con la relativa documentazione contabile all’assessorato dell’Ambiente. L’Esecutivo si è espresso favorevolmente anche per la procedura di Via del progetto definitivo per la realizzazione di un parco elettroeolico nel territorio dei comuni di Domusnovas e Musei.
In Sardegna saranno istituite una Consulta generale di Cittadinanza e una Consulta locale di cittadinanza presso ciascuna delle Asl. A costo zero per l’amministrazione generale e in carica per tre anni, avranno il compito di esprimere parere obbligatorio ma non vincolante sul Piano Socio-Sanitario. L’ha deciso la Giunta su proposta dell’assessore della Sanità, Luigi Arru. Le Consulte saranno convocate almeno due volte all’anno e sono composte da: due rappresentanti delle amministrazioni comunali che ricadono all’interno dei territori di ciascuna Asl; due rappresentanti delle rispettive Asl designati da direttori generali o commissari; tre rappresentanti delle Associazioni accreditate a livello regionale e che a vario titolo operano nel settore socio-sanitario. La partecipazione alle Consulte è gratuita e non prevede rimborsi, spese né indennità di missione. L’Esecutivo ha poi approvato le direttive per Enti e Aziende Sanitarie finalizzate a: contenimento della spesa in materia di personale – in linea con le numerose disposizioni del legislatore nazionale – piano di superamento del precariato, proroga delle graduatorie concorsuali e attivazione delle procedure di mobilità.
Su proposta dell’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, la Giunta ha nominato l’Autorità di Gestione del Po Fesr 2014-2020: si tratta di Graziella Pisu, già coordinatrice dei fondi Fesr. Confermate le Autorità di Certificazione (Piero Coccolone) e Audit (Antonella Garippa). L’Esecutivo ha poi preso atto dello stato dell’arte nella formulazione dello stesso Po Fesr: il vicepresidente della Regione ha spiegato che, come sollecitato dall’Unione Europea, è stato ridotto il numero di azioni da 120, della programmazione 2007-2013, a 34 con l’obiettivo di concentrare le risorse e ottimizzare gli interventi. In queste settimane prosegue il negoziato formale con la Commissione Europea e a luglio il Piano operativo del Po Fesr 2014-2020 potrebbe già essere operativo.

Domani (mercoledì 13 maggio), alle 10.00, si riuniscono, in seduta congiunta, la Terza e la Quinta commissione per l’audizione dell’assessore regionale al Bilancio e alla Programmazione, Raffaele Paci, sul disegno di legge n. 199 (Interventi in materia di consorzi di garanzia fidi) e sul P/54 (P.O. FESR 2007-2013 – Legge regionale 14 maggio 2009, n. 1, art. 4, comma 4. Fondo regionale di garanzia per le PMI operanti in Sardegna. Adeguamenti normativi e procedurali). Sul medesimo disegno di legge saranno ascoltati, alle 11.30, i rappresentanti dei Consorzi Fidi. La Terza commissione proseguirà poi con il parere finanziario sul disegno di legge n. 198 (Continuità territoriale marittima tra la Sardegna e le isole minori. Autorizzazione all’individuazione di un soggetto idoneo allo svolgimento delle attività di supporto tecnico, economico-finanziario e legale alle correlate procedure di gara).

La Prima commissione si riunisce sempre domani ma alle 11.30 con all’ordine del giorno il parere sulla deliberazione avente per oggetto: P/53 direzione ufficio del controllo interno di gestione. Proposta di designazione. L.R. 13 novembre 1998, n. 31, art. 11. I lavori proseguiranno, anche nell’intera giornata di giovedì, con l’esame del disegno di legge n. 202 (Trasformazione in agenzia del Consorzio per l’assistenza alle piccole e medie imprese “Sardegna ricerche”, istituito con la legge regionale 23 agosto 1985, n. 21, Istituzione di un fondo per l’assistenza alle piccole e medie imprese, in attuazione dell’articolo 12 della legge 24 giugno 1974, n. 268) e del disegno di legge n. 207 (Norme generali in materia di edilizia sociale e riforma dell’Azienda regionale per l’edilizia abitativa-AREA). In programma anche l’audizione di una rappresentanza delle Unioni di Comuni.

Giovedì 14 maggio alle 10 si riunisce la Sesta commissione per l’esame della Proposta di legge n. 182 (Programma di riabilitazione protesica odontoiatrica in età geriatrica) e l’audizione dell’assessore della Programmazione sul Disegno di legge n. 172 (Interventi urgenti a favore dei privati e delle attività produttive danneggiati a seguito di eventi calamitosi in Sardegna. Manovra finanziaria 2015-2017, collegato alla manovra finanziaria 2015-2017 con ODG n. 33 del 27.02.2015).

Alle 10.30 di giovedì 14 maggio è convocata invece la Seconda commissione per l’esame del disegno di legge n. 216 (Misure urgenti in materia di disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro. Modifiche alla legge regionale 5 dicembre 2005, n. 20, Norme in materia di promozione dell’occupazione, sicurezza e qualità del lavoro. Disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro. Abrogazione della legge regionale 14 luglio 2003, n. 9 in materia di lavoro e servizi all’impiego) e l’audizione dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura.

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Traghetti Arbatax e La Maddalena copiaPalazzo del Consiglio regionale 3 copia

Il Consiglio regionale ha ritrovato l’unità sulla vicenda Saremar, con l’approvazione praticamente all’unanimità (49 sì, un solo astenuto) di un ordine del giorno che, recependo i contenuti della mozione 113 presentata da 13 consiglieri, primo firmatario Luca Pizzuto di Sinistra Ecologia Libertà, che impegna la Giunta, tra l’altro, a mettere in atto tutte le azioni e gli strumenti finalizzati ad evitare la privatizzazione totale del servizio e della gestione del trasporto marittimo infraregionale e/o mantenere pubblica la proprietà.

La seduta si è aperta sotto la presidenza del presidente Gianfranco Ganau. Dopo le formalità di rito, l’Assemblea ha proseguito l’esame dell’ordine del giorno, in base alle decisioni della conferenza dei capigruppo, con la discussione della mozione n. 113 (Pizzuto e più) “Sulle problematiche relative alla privatizzazione della Saremar”. Il presidente ha quindi dato la parola al primo firmatario della mozione, il consigliere di Sel Luca Pizzuto.

Illustrando il contenuto del documento, Pizzuto ha ricordato che, rispetto al momento in cui la mozione è stata presentata, sono accaduti fatti nuovi che renderanno necessaria la trasformazione in ordine del giorno, per definire meglio il dispositivo. L’esponente di Sel ha poi ripercorso le tappe principali della vicenda della Saremar, società della Regione che assicura il diritto alla mobilità di oltre 17.000 persone fra Carloforte e La Maddalena, con circa 270 addetti complessivi, ora purtroppo vicina al fallimento e limitata nella sua azione da una normativa che, a legge invariata, rende ineluttabile la privatizzazione. Si tratta però di una scelta, ha osservato Pizzuto, «che in altri contesti non ha prodotto risultati, bloccando i servizi o determinando situazioni devastanti per lavoratori ed utenti al punto da spingere molte comunità a chiedere il ritorno a forma pubblica». Ad avviso del consigliere di Sel, giunti a questo punto, «occorre lavorare attorno ad un progetto di gestione pubblica o mista ma a maggioranza pubblica che, attraverso la modifica della normativa vigente, comprenda anche l’inserimento di clausole sociali, a tutela del servizio e soprattutto dei lavoratori. Su questo dobbiamo impegnare i parlamentari sardi nazionali ed europei».

Il consigliere Edoardo Tocco (Forza Italia) ha ricordato la sua intensa attività consiliare sulla materia, ricordando che «la situazione è andata avanti per troppo tempo e bisognava intervenire prima; la crisi del trasporto pubblico ha aggravato l’isolamento delle isole minori della Sardegna ma non credo che tutto sia perduto, fermo restando che il primo obiettivo sia quello di tutelare i lavoratori tenendo conto delle espressioni delle comunità locali interessate». Tocco ha infine auspicato che il Consiglio arrivi ad un documento unitario «in grado di raggiungere risultati concreti».

Il consigliere Giuseppe Fasolino, anch’egli di Forza Italia, ha sottolineato che quella della Saremar «è una vicenda complicata, perché da un lato si condivide la mozione ma dall’altro occorre esaminare con rigore le soluzioni possibili, bisogna in primo luogo ridare pari dignità alle popolazioni che stanno vivendo in modo ancora più grave la situazione dei Sardi rispetto alla penisola; in quei luoghi c’è un disagio fortissimo per chi deve addirittura programmare con largo anticipo il rientro o per chi fa il pendolare per questioni di lavoro, problemi gravissimi che per i residenti di Carloforte e La Maddalena sono la normalità ma non può continuare ad essere così». «Per queste sacrosante ragioni – ha concluso – dobbiamo impegnarci tutti per portare a casa un risultato ed un servizio efficiente per le popolazioni».

Il consigliere Michele Cossa (Riformatori sardi), dopo aver chiesto ai presentatori della mozione di aggiungere la sua firma, ha affermato che «è importante che il Consiglio torni a parlare di questo argomento perché il problema va affrontato applicando gli stessi principi che noi chiediamo allo Stato di applicare nei nostri confronti; la continuità territoriale, cioè, non può conoscere limitazioni e se in linea generale la privatizzazione può fare bene ai sistemi economici è vero che alcuni servizi, ed il collegamento Sardegna – isole minori è fra questi, non possono essere privatizzati perché troppo condizionati dalla stagionalità». Gli obiettivi del Consiglio regionale, secondo Cossa, sono quindi molto chiari: «Garantire il diritto alla mobilità, tutelare i lavoratori, assicurare una gestione efficiente del servizio ed individuare una tariffa unica che, secondo dati costanti del traffico, potrebbe essere assicurata con un contributo della Regione di circa 2 milioni di euro».

Ha quindi preso la parola il consigliere di Forza Italia Ignazio Locci che, in premessa, si è detto convinto che la gestione del sistema di trasporto marittimo debba rimanere in mano pubblica.

Locci, pur riconoscendo le difficoltà di una situazione ormai sfuggita di mano, ha chiesto chiarimenti alla Giunta sul futuro della Compagnia Saremar: «Cosa intende fare la Regione – ha chiesto l’esponente azzurro – qual è il pensiero dell’amministrazione sulle attività di controllo ed eventualmente sulla gestione della nuova compagnia di navigazione che prenderà il posto di Saremar? Intende la Regione detenere quote nella società che gestirà il cabotaggio?».

Locci ha poi concluso il suo intervento auspicando un’azione decisa della Giunta per la tutela dei lavoratori Saremar e l’affermazione del diritto alla mobilità dei cittadini.

Per Giuseppe Meloni (Pd) occorre prendere atto «della condizione in cui versano i cittadini delle Isole minori che hanno bisogni diversi dagli altri sardi. Per loro il diritto alla mobilità è un diritto primario».

Meloni ha poi rimarcato l’esigenza di risolvere in breve tempo la situazione attuale: «Non serve oggi discutere sulle responsabilità del passato, la Regione ha il dovere di mettere in campo tutte le azioni per scongiurare la privatizzazione del servizio di collegamento con le isole minori, la funzione sociale del trasporto marittimo va salvaguardata».

L’esponente della maggioranza ha quindi condiviso l’auspicio manifestato dal primo firmatario della mozione Luca Pizzuto sulla necessità di attivare un tavolo con parlamentari e europarlamentari per ottenere una allentamento del vincolo della privatizzazione per i servizi marittimi. «Nel nuovo contratto di servizio dovrà essere inserita una clausola sociale per assicurare il trasferimento del personale della Saremar al nuovo soggetto che erogherà il servizio di collegamento con le Isole minori».

Christian Solinas (Psd’Az) ha ringraziato i presentatori della mozione per aver fatto emergere il problema dei collegamenti marittimi in tutta la sua complessità.

«Da un lato c’è l’interesse alla tutela del diritto alla mobilità, dall’altro il problema gigantesco della tutela dei posti di lavoro – ha detto Solinas – la privatizzazione prescinde dalla sperimentazione che la Regione ha fatto in passato. In altre regioni si è privatizzato senza sperimentare flotte pubbliche».

Solinas ha poi rimarcato la necessità di un’azione politica forte: «In passato abbiamo contestato il sistema europeo indicando una diversa strategia. La puntuale applicazione delle regole è il talento della tecnica – ha concluso Solinas – la politica deve invece avere il coraggio di cambiare norme inadeguate. La gestione del trasporto marittimo può essere fatta come quello su gommato o ferro».

Il presidente della Commissione Trasporti Antonio Solinas (Pd) ha ricordato che dal 31 dicembre 2015 Saremar non esisterà più. «L’obiettivo che dobbiamo raggiungere è quello di garantire il diritto alla mobilità ai residenti di Carloforte e  La Maddalena e ai turisti che  vogliono raggiungere le due isole – ha affermato Solinas – è nostro dovere scrivere regole certe per il futuro che vengano rispettate e possano essere verificate in qualsiasi momento. All’interno di queste regole deve essere messa al primo posto la salvaguardia dei 180 posti di lavoro della Saremar».

Il presidente della Quarta Commissione del Consiglio regionale ha poi fatto un breve excursus sulla vicenda della compagnia marittima: «I problemi vanno avanti da qualche anno. Dal 2012  Saremar è costata 50 milioni di euro ai cittadini sardi, oggi c’è l’esigenza di salvaguardare il contributo annuale dello Stato per garantire il trasporto verso le isole minori».

Solinas, infine, si è detto convinto della necessità di individuare un nuovo modello di gestione per le compagnie marittime: «La normativa europea non vede di buon occhio la gestione pubblica, una forma mista può essere la soluzione migliore».

Ha preso poi la parola l’on. Gianluigi Rubiu (Udc), secondo cui «i trasporti sono il problema dei sardi. In particolare, dobbiamo salvaguardare i posti di lavoro dei lavoratori che garantiscono i collegamenti con le isole minori. E dall’altra dobbiamo anche garantire il servizio di trasporto ai turisti».

Per il capogruppo del Pd, on. Pietro Cocco, «il diritto alla mobilità insieme al diritto al lavoro è diritto inalienabile. Questo problema gigantesco è stato causato dai debiti accumulati e dai trasferimenti di fondi da un conto a un altro. Con l’ordine del giorno daremo un ottimo servizio alle comunità interessate e alla Sardegna».

L’assessore Deiana ha salutato «con particolare soddisfazione questo momento di confronto, indirizzato a individuare soluzioni e non a far valere le proprie posizioni». Poi ha detto: «Vorrei intanto precisare che si parla di privatizzazione ma in realtà si dovrebbe parlare di cessione di un pacchetto di controllo della società. Il servizio di trasporto in realtà è pubblico e dunque non può essere privatizzabile, perche è sostenuto con risorse pubbliche. Dunque, il tema della nostra discussione dovrebbe essere questo: quale capitolato dovrebbe darsi la Sardegna per il collegamento con le isole minori? Noi stiamo lavorando molto su questo tema, chiedendo alle comunità locali di raccogliere le esigenze di quei cittadini in modo da tenerne conto nel nostro lavoro. E quelle comunità saranno poi rappresentate nel comitato di monitoraggio. Noi affideremo il servizio, per impedire che il servizio sia negato. E qualunque armatore comunitario, pubblico o privato, potrà partecipare alla gara».

Molto soddisfatto della discussione e della risposta dell’assessore: così si è dichiarato il capogruppo di Sel, on. Pizzuto. «I profitti vengono dopo il benessere e i bisogni delle persone. Chi vive nelle isole minori ha pari dignità rispetto a un qualunque cittadino italiano. Noi oggi stiamo prendendo un impegno solenne di fronte alle comunità e stiamo mettendo quelle comunità al centro delle nostre azioni politiche».

L’on. Pietro Cocco (Pd) ha chiesto una breve sospensione per concordare con i gruppi un ordine del giorno riassuntivo del dibattito.

Alla ripresa dei lavori il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, ha annunciato la presentazione di un ordine del giorno sottoscritto da tutti i capigruppo, primo firmatario l’onorevole Pizzuto (Sel), che impegna la Giunta, tra l’altro a mettere in atto tutte le azioni e gli strumenti finalizzati ad evitare la privatizzazione totale del servizio e della gestione del trasporto marittimo infraregionale e/o mantenere pubblica la proprietà; a comunicare ufficialmente tutti gli atti della Giunta regionale, relativi al tema, al governo e alla commissione europea; ad aprire un tavolo di confronto col governo nazionale insieme a tutti i parlamentari e europarlamentari sardi; ad avviare le procedure pubbliche per la ricerca del partner privato; a programmare e rendere operativa una soluzione di tutela di tutti i posti di lavoro attualmente attivi; a istituire un apposito organismo di controllo in cui siano presenti anche i rappresentanti delle comunità locali interessate.

L’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, ha espresso parere positivo della Giunta e immediatamente dopo il capogruppo di Sel, Daniele Cocco, ha chiesto di procedere con voto elettronico palese.

Aperta la votazione sull’ordine del giorno, il presidente del Consiglio ne ha proclamato l’approvazione con 49 voti a favore e un astenuto.

Il presidente Ganau, conclusa la discussione della mozione Saremar e la votazione del relativo ordine del giorno unitario, ha proseguito con la discussione e la votazione dei tre articoli, il 9 (macellazione), il 18 (definizione di fattoria sociale), 32 (direttive di attuazione) e dei relativi  emendamenti, rimasti in sospeso nel corso dei lavori della mattinata, del testo unico in materia di agriturismo, ittiturismo e pesca turismo.

Il relatore della maggioranza, Luigi Lotto (Pd), ha espresso parere favorevole della commissione per gli emendamenti all’articolo 9, n. 62, n. 22=31, e n. 61 ed ha invitato al ritiro i presentatori degli emendamenti n. 11, n. 15 e n. 42.

La Giunta ha espresso parere conforme a quello della commissione e il capogruppo di “Sardegna Vera”, Efisio Arbau, ha annunciato il ritiro dell’emendamento n. 11.

La consigliere del Pd, Daniela Forma, ha ricordato l’importanza delle disposizioni contenute nell’articolo 9 che trattano la possibilità di macellare i capi animali all’interno delle aziende agrituristiche. L’esponente della maggioranza ha espresso preoccupazione per la formulazione della norma “perché non esistono ai sensi del regolamento 853/2004 requisiti minimi e massimi, i requisiti per la macellazione o si hanno oppure non si hanno”. «Non si può ritornare – ha dichiarato l’onorevole Forma – alle disposizioni precedenti il 2004 contenute del cossi detto “pacchetto igiene”».

«Dobbiamo essere coraggiosi – ha concluso l’esponente del Pd – e prevedere l’autorizzazione a macellare in azienda esulando dal regolamento 853 del 2004 e gli emendamenti presentati vanno nel verso di consentire a tutti gli agriturismo di macellare i propri capi in azienda».

Il presidente della Quinta commissione, Luigi Lotto (Pd) ha ricordato di aver sospeso la discussione dei tre articoli nella seduta antimeridiana per ricercare una soluzione condivisa. «Soluzione che abbiamo trovato – ha annunciato Lotto – tanto che le forze politiche di minoranza hanno chiesto la sottoscrizione di tutti gli emendamenti rimasti in votazione agli articoli 9, 18 e 32».

La consigliera Daniele Forma (Pd) ha annunciato il ritiro dell’emendamento n. 15 e il presidente del consiglio ha posto in votazione l’emendamento n. 62 (Forma e più) che sostituisce totalmente l’emendamento n. 14 e che stabilisce che la macellazioni di avi-cunicoli eccedenti le 50 Ube/anno (unità bovine equivalenti) e di bovini, equini, suini, ovini e caprini è consentita esclusivamente negli impianti che abbiano ottenuto il riconoscimento comunitario di cui al regolamento CE 29 aprile 2004, n. 853.

Approvato l’emendamento n. 62 il capogruppo Aps, Gianluigi Rubiu ha annunciato il ritiro dell’emendamento n. 42.

Posto in votazione è stato approvato l’emendamento n. 22 (Lotto e più), identico al n. 31 (Cossa e più) che nel comma 3 dell’articolo 9 sostituisce “le parole 24 Ube/anno con le parole 30 Ube/anno”.

Il Consiglio approvato il testo dell’articolo 9 ha approvato con successiva votazione l’emendamento 61 (Forma e più) che sostituisce integralmente l’emendamento 58 e introduce il comma 4 bis che consente la macellazione in azienda, di animali di specie suina, ovina e caprina, con limite massimo di 3 Ube/anno, secondo le modalità previste per la macellazione per il consumo privato delle carni.

Annunciata la discussione e la votazione dell’articolo 18 e degli emendamenti presentati il presidente Ganau ha invitato la segretaria d’Aula a dare lettura dell’emendamento orale che specifica e definisce ulteriormente la cosiddetta “fattoria sociale” ed ha quindi posto in votazione l’articolo 18, così come modificato dall’emendamento orale, ed è stato approvato.

Di seguito si è proceduto con l’articolo 32 ed il relatore della maggioranza, Luigi Lotto (Pd), ha espresso parere favorevole agli emendamenti nn. 60, 27, 36 e 49, a cui è seguito il parere conforme a quello della commissione, da parte della Giunta.

Posto in votazione, l’assemblea ha approvato l’emendamento n. 60 (Forma e più) che sostituisce integralmente l’emendamento n. 17 e modifica il punto c) comma 1) dell’articolo 32, specificando le norme di riferimento per i requisiti di idoneità dei locali e le modalità di svolgimento delle attività di macellazione.

Il presidente Ganau ha proceduto con la votazione dell’articolo 32 che è stato approvato e con l’emendamento aggiuntivo n. 27 (Lotto e più), uguale al 49 (Rubiu e più) e al 36 (Cossa e più), e che introduce al comma 1) la lettera “a bis” che così recita “le modalità di accertamento della tracciabilità dei prodotti di cui agli articoli 4 e 13”.

Approvato l’emendamento n. 27 si è quindi proceduto con la votazione finale del testo di legge che è stato approvato a maggioranza con 28 voti favorevoli.

Successivamente il Consiglio ha avviato la discussione generale del Dl n. 205 (“Sostituzione della tabella E allegata alla legge regionale 9 marzo 2015 n. 5 – legge finanziaria 2015”)

Il presidente della commissione bilancio Franco Sabatini, relatore di maggioranza del provvedimento, ha  ringraziato l’opposizione per corsia preferenziale assegnata all’Aula per l’esame della legge.

Il vice capogruppo di Forza Italia Alessandra Zedda, pur confermando la scelta della minoranza di non ostacolare né rallentare le procedure di spesa, ha evidenziato «le gravi disfunzioni del sistema informatico che consente ai consiglieri regionali di accedere ai dati di bilancio; ad oggi è impossibile conoscere lo stato di attuazione della spesa e delle entrate, capiamo che le procedure di armonizzazione dei bilanci siano impegnative ma su questa inefficienza occorre intervenire al più presto». Nel merito la Zedda ha osservato che «è vero che la variazione di bilancio si rende necessaria per attivare il mutuo e l’investimento di 400 milioni in opere pubbliche, però la necessità è causata dagli errori commessi in sede di finanziaria e ancora adesso si procede in parte al buio, nel senso che si coprono le spese di co-finanziamento con fondi che ancora non ci sono, mentre sull’edilizia scolastica assistiamo ad una sorta di spacchettamento in tre capitoli di bilancio senza che si conoscano i progetti ed il destino del programma Iscola». Forse dovremo tornare su queste cose fra qualche mese, ha notato la consigliera, «fermo restano che abbiamo il diritto di conoscere il piano dettagliato delle opere pubbliche».

Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis, prendendo la parola sull’ordine dei lavori, ha chiesto chiarezza sulla prosecuzione della seduta, osservando che «il  provvedimento sugli ammortizzatori sociali avrebbe dovuto avere la precedenza su quello in esame, che del resto ci è pervenuto da appena qualche minuto». «Poi, per quanto riguarda la nostra mozione sull’inceneritore di Tossilo – ha protestato Pittalis – abbiamo notizia che il centro sinistra non la voglia discutere non si sa bene per volontà di chi, Giunta o maggioranza; noi chiediamo rispetto per tema posto dall’opposizione e non accettiamo che si dica domani e poi qualcuno non si presenta perché, in quel caso, assumeremo iniziative clamorose, vogliamo sapere se e quando verrà discusso questo argomento».

Il capogruppo del Pd Pietro Cocco, sempre sull’ordine dei lavori, ha ricordato che «in conferenza di capigruppo è stata raggiunta una intesa su una serie di cose, forse informalmente: la discussione della legge sull’agriturismo, poi la mozione sulla Saremar e dopo ancora il rinvio alla prossima seduta del Consiglio della mozione su Tossilo». «Tuttavia – ha precisato, – non vogliamo certamente eludere il tema nè mettere in discussione le prerogative della minoranza; come centro sinistra non abbiamo problemi ad ammettere che ci sono posizioni differenti ma non per questo ci sottraiamo al confronto in Consiglio».

Il presidente Ganau ha ribadito che l’Assemblea sta seguendo l’ordine del giorno concordato e, per quanto riguarda la mozione su Tossilo, ha ricordato che si era deciso di non discuterla oggi ma la prossima settimana, annunciando che dopo la conferenza dei capigruppo sarà comunicata la data.

Il consigliere dei Riformatori sardi Luigi Crisponi, intervenendo ancora sull’ordine dei lavori, ha avvertito che «si corre il rischio che, nel frattempo, presso gli uffici di Nuoro che rilasciano l’autorizzazione integrata ambientale, si adottino provvedimenti che renderebbero vana qualunque discussione; quindi dobbiamo fare presto».

Successivamente, riprendendo l’esame del Dl n. 205, il presidente ha dato la parola all’assessore della Programmazione Raffaele Paci.

Nel suo intervento, l’assessore ha in prima battuta ringraziato il presidente dell’Assemblea, il Consiglio ed in particolare la minoranza per aver portato l’argomento all’attenzione dell’Aula con grande celerità. «Abbiamo agito in via prudenziale – ha sottolineato – perché in presenza di alcune interpretazioni controverse della Cassa Depositi e Prestiti, ci è sembrato opportuno intervenire con una variazione di bilancio per non fermarci dopo a ridosso della stipula del contratto di mutuo». Quanto alle osservazioni della consigliera Zedda, l’assessore Paci ha detto che al direttore generale dell’assessorato non risultano disservizi «che probabilmente si stanno verificando sugli accessi dei consiglieri che hanno credenziali diverse; siamo in una fase di transizione per il passaggio al bilancio armonizzato e proprio oggi in Giunta lo abbiamo approvato nella sua nuova veste come previsto dalla finanziaria per poterlo poi trasmettere al più presto al Consiglio». «Per quanto riguarda il piano delle infrastrutture da 417 milioni di euro – ha concluso Paci – a breve sarà esaminato dalla in Giunta e poi inoltrato alla commissione per il parere mentre per il mutuo da 700 milioni, conclusa la fase della manifestazioni di interesse degli istituti di credito interessati, valuteremo le proposte entro la fine dei questo mese per essere pronti a firmare il contratto a giugno».

Il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni ha ricordato di aver posto alcuni interrogativi in commissione che sono rimasti senza risposta, «soprattutto su scuola e trasporti che fanno quasi da cassa e sono oggetto di continue modifiche; serve più chiarezza». «Ricordo anche – ha affermato – che il Consiglio, con un ordine del giorno unitario, aveva previsto il passaggio del programma in Aula ma la maggioranza pare abbia risolto tutto con un confronto bilaterale con l’assessore; al Consiglio, però, va trasmesso comunque. Dedoni, infine, ha manifestato forti dubbi sull’utilizzo di fondi per l’acquisto di mezzi Arst e sull’edilizia scolastica; chiediamo la presenza dell’assessore perché abbiamo già assistito all’impiego di risorse per realizzare un’aula in più in una scuola precedentemente chiusa per effetto della razionalizzazione del sistema scolastico, perciò siamo disponibili a discutere ma non a votare a favore».

Il presidente della commissione bilancio Franco Sabatini, ha tenuto a precisare che «oggi stiamo solo approvando alcune modifiche alla finanziaria a seguito di condizioni differenti emerse in un secondo momento; quanto approvato in finanziaria prevede che la quota resti alle infrastrutture per interventi su viabilità, porti, sistemi irrigui, idrico, difesa del suolo e assetto idro-geologico e che la Giunta, dopo il parere della commissione individui le priorità, quindi il programma arriverà certamente in commissione».

Il vice capogruppo di Forza Italia Alessandra Zedda, «con sincerità», ha ribadito che «pur comprendendo le difficoltà è grave che manchino dal sistema tutti i dati del 2015, dato che può essere confermato dagli uffici». Quanto alle precisazioni del consigliere Sabatini, secondo il vice capo gruppo di Forza Italia «è vero che non stiamo approvando progetti ma stiamo spostando risorse, che mancano i dati contabili sul leasing  e che stiamo coprendo i fondi regionali del co-finanziamento delle risorse comunitarie con un mutuo, per queste ragioni voteremo contro».

Non essendoci altri iscritti a parlare, il presidente ha messo in votazioni gli articoli 1 e 2 del Dl n.205, che sono stati approvati, mentre successivamente il Consiglio ha approvato il complesso del provvedimento, con 28 voti favorevoli e 18 contrari.

L’Aula è quindi passata all’esame del disegno di legge n. 209 presentato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore al Lavoro, Virginia Mura, che consente di autorizzare l’anticipazione di circa 50 milioni di euro per l’erogazione degli ammortizzatori sociali in deroga per l’annualità 2014.

Il provvedimento introduce una modifica all’articolo 2 della legge regionale n.17 del 2013 che consente di autorizzare l’anticipazione di circa 50 milioni di euro per l’erogazione degli ammortizzatori sociali in deroga per l’annualità 2014.

Il presidente della Commissione Lavoro del Consiglio regionale, Gavino Manca, ha illustrato all’Aula il contenuto del provvedimento. «Si tratta di soldi anticipati dalla Regione per far fronte ai ritardi dell’INPS nel pagamento delle indennità ai lavoratori in mobilità – ha detto Manca – questi denari, restituiti dall’Istituto Nazionale di Previdenza alla Regione dopo il trasferimento delle risorse statali, saranno adesso utilizzati per pagare gli ammortizzatori dell’annualità 2014».

Attualmente sono circa 17.000 i lavoratori sardi che attendono da mesi il pagamento delle somme dovute.

Il presidente Ganau ha quindi messo in votazione gli articoli e il testo della legge che sono stati approvati all’unanimità. (47 voti favorevoli su 47 votanti). La legge entrerà in vigore nel giorno della pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione.

Subito dopo il  voto la seduta è stata sospesa e convocata la Conferenza dei capigruppo per decidere sulla programmazione dei lavori.

Al termine della riunione, il presidente Ganau ha comunicato che il Consiglio regionale si riunirà mercoledì prossimo, 13 maggio, alle ore 15.00 per l’esame della mozione sull’inceneritore di Tossilo presentata dal centrodestra.

 

La Giunta regionale ha approvato il calendario scolastico 2015-2016 su proposta dell’assessore della Pubblica istruzione, Claudia Firino. Campanella d’inizio lezioni il 14 settembre, per l’anno scolastico, con 208 giorni di scuola, feste tradizionali con 2 giorni a disposizione di ogni scuola e chiusura il 10 giugno. Prevista anche la possibilità di programmare eventuali adattamenti, qualora funzionali al migliore svolgimento dell’offerta formativa.
Su proposta dell’assessore Donatella Spano, è stato deliberato il trasferimento alle Province delle risorse per il controllo e lotta contro gli insetti nocivi e i parassiti dell’uomo, degli animali e delle piante e per la lotta ai roditori. Gli oltre 6 milioni e seicentomila euro, ripartiti in base alla legge e agli accordi esistenti con le Province, saranno disponibili per l’avvio tempestivo delle attività di prevenzione e di lotta.
In conformità alla Direttiva del Consiglio dei ministri del 14 febbraio 2014, la Giunta regionale ha deciso di costituire un tavolo tecnico interassessoriale per gli adempimenti in capo alla Regione che riguardano le pianificazioni di emergenza per il rischio vulcanico del Vesuvio e l’elaborazione del Piano per il trasferimento e l’accoglienza della popolazione evacuata ricadente nella Zona Rossa dell’area vesuviana, renderdo operativo il gemellaggio con la regione Campania e il comune di Pompei.
Approvato il Bilancio di previsione 2015-2017 dell’Ente Foreste della Sardegna. A seguito della delibera del Commissario straordinario dell’Ente Foreste, la Giunta ha rilasciato il nulla osta, a condizione però che venga assicurata la piena copertura della campagna antincendi e degli interventi di protezione civile.
L’esecutivo, approvando un disegno di legge presentato dall’assessore dei Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda, propone due modifiche alla legge che istituisce l’Ente di governo dell’ambito della Sardegna (la legge 4 del febbraio 2015) per superarne alcune criticità. In attesa dell’approvazione dello statuto dell’Ente d’Ambito e della nomina del direttore generale, si potrà dunque procedere con gli atti di ordinaria amministrazione, primo fra tutti il pagamento degli stipendi del personale. La seconda questione riguarda gli oneri della raccolta e dello smaltimento delle acque bianche per il periodo 2005-2011: attraverso una transazione sarà definita la regolazione dei corrispettivi dovuti dai Comuni della Sardegna al Gestore del Servizio Idrico Integrato, passaggio sollecitato anche dall’Anci pochi giorni fa. Sarà l’Ente di governo dell’ambito della Sardegna a stabilire l’ammontare di quanto dovuto da parte dei Comuni al gestore del Servizio Idrico Integrato. La parola passa ora al Consiglio regionale. Sempre su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, l’esecutivo ha dato il via libera alla rimodulazione di un milione e mezzo di euro destinandoli all’acquisto e al recupero di strutture da destinare ad alloggi popolari a canone agevolato: la somma è frutto del risparmio nella realizzazione dell’accordo di programma fra Regione e Area del 2012 che prevedeva l’acquisto di 30 alloggi da destinare ad abitazioni a canone agevolato nel quartiere “Funtanamarzu” di Iglesias. L’importo previsto era di 5 milioni e 200mila euro ma ne sono stati utilizzati 3,6 con un risparmio di un milione e 550mila euro che sarà ora destinato a nuovi alloggi popolari a Muravera, come richiesto dallo stesso Comune.
Su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, Maria Domenica Porcu, segretario comunale in quiescenza, è stata nominata commissario straordinario del comune di Ortueri, a seguito dello scioglimento del Consiglio comunale. Giuseppe Deligia, direttore del Servizio territoriale Enti locali di Sassari, è stato nominato commissario straordinario per completare le procedure di assegnazione del personale delle soppresse comunità montane di Osilo e di Perfugas, complessivamente tre persone, e di chiusura definitiva delle medesime.
Altra nomina in Sanità: su proposta dell’assessore Luigi Arru, Alberto Laddomada è il nuovo direttore dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna.
Approvata la delibera proposta dall’assessore Virginia Mura sulle disposizioni regionali per l’attivazione di tirocini rivolti ai cittadini di Paesi terzi residenti all’estero. Si tratta del recepimento dell’accordo in sede di Conferenza permanente, tra il governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano dello scorso 5 agosto, che prevedono, tra l’altro, gli abusi nell’utilizzo delle procedure di ingresso per tirocinio favorendo i controlli delle autorità e lo scambio di informazioni. Le nuove linee guide adottate precisano le competenze delle amministrazioni interessate (le quote di ingresso e concessioni di soggiorno spettano al ministero dell’Interno, le Regioni sono invece competenti in materia di professionali e tirocini).
Approvata, su proposta dell’assessore Raffaele Paci, la “riscrittura” del bilancio 2015/2017, rielaborato secondo lo schema di bilancio prescritto dal decreto legislativo n. 118 del 2011, armonizzato per missioni e programmi.
L’esecutivo, infine, ha approvato, su proposta dell’assessore Gianmario Demuro, il bilancio consuntivo 2014 della società in house Sardegna IT.

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