26 November, 2024
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Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

Il Consiglio regionale ha approvato l’Integrazione del finanziamento indistinto della spesa sanitaria di parte corrente. La seduta si è aperta sotto la presidenza del presidente Gianfranco Ganau. Dopo le formalità di rito, l’Assemblea ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno, in base all’articolo 102 del regolamento, con il DL n. 169 – Giunta regionale – “Integrazione del finanziamento indistinto della spesa sanitaria di parte corrente”.

Illustrando il provvedimento, l’assessore delle Finanze Raffaele Paci ha ringraziato il Consiglio per aver consentito la discussione urgente della legge, chiarendo che il provvedimento ha lo scopo di utilizzare economie di amministrazione, finalizzandole alla riduzione del disavanzo specifico del sistema sanitario, tenuto conto del fatto che per l’ultima volta la spesa sanitaria è considerata fuori dal Patto di stabilità.

«Le singole poste non cambiano – ha proseguito l’assessore – si tratta solo di assicurare maggiore liquidità alle aziende sanitarie sotto-finanziate nel 2014 rispetto al fondo indistinto per circa 60 milioni, necessari prevalentemente per provvedere al pagamento dei debiti commerciali». «Per quanto riguarda la suddivisone delle somme – ha detto ancora Paci – avverrà secondo criteri standard, come se fosse un rifinanziamento del fondo indistinto». L’esponente della Giunta ha poi presentato, a voce, un emendamento aggiuntivo che prevede l’incremento del fondo perenzioni per un importo di 2 milioni e 900.000 euro, destinati al alcuni Comuni (Nuoro, Sassari ed Oristano) ed ai settori dei Lavori pubblici e della Pubblica istruzione, che senza questo intervento sarebbero stati costretti a sforare il Patto di stabilità.

Il consigliere Roberto Deriu (Pd) ha sostenuto l’emendamento proposto dalla Giunta, «misura opportuna per alleggerire la pesante situazione degli Enti locali, visto che il denaro pubblico non è della Regione ma di tutte le amministrazioni pubbliche». «Dobbiamo maturare una coscienza diversa – ha continuato esponente del Pd – perché l’insieme della spesa pubblica è di tutto il Consiglio regionale come soggetto responsabile di tutte le politiche che riguardano la Sardegna».

Il consigliere Pietro Pittalis (Forza Italia), dopo aver sottolineato la responsabilità dell’opposizione, che non ha posto questioni procedurali, ha messo l’accento sulle risorse del fondo per l’occupazione che non sono state spese nel corso dell’anno, chiedendo di conoscerne le ragioni. Si è detto infine favorevole allo stralcio riguardante Porto Conte ricerche, aggiungendo che «se la maggioranza non fa opposizione a se stessa possiamo approvare la legge in qualche minuto».

L’assessore Paci, in una breve replica, ha ribadito di aver ringraziato il Consiglio per aver consentito una procedura rapida, precisando che per ciò che concerne il fondo per l’occupazione ci si ripromette di intervenire in modo più tempestivo già a partire dalla legge finanziaria.

Non essendoci iscritti a parlare, il presidente ha messo in votazione il passaggio agli articoli, che l’Aula ha approvato con 27 voti favorevoli e 16 astensioni.

Successivamente si è aperta la discussione sull’articolo 1, al quale sono stati presentati 3 emendamenti: uno della Giunta illustrato oralmente dall’assessore Paci, uno a firma Perra- Arbau (Sardegna Vera) – “Norme di interpretazione autentica della Legge regionale 15 dicembre 2014 relativa agli interventi per la promozione e diffusione della pratica sportiva” ed uno, infine, a firma dei consiglieri Luigi Lotto-Pietro Cocco (Pd) sulle modifiche alla legge istitutiva del Parco di Porto Conte, i cui organismi di gestione svolgeranno la loro funzione a titolo gratutio.

A nome della Giunta, l’assessore Paci ha espresso parere favorevole agli emendamenti.

Subito dopo, l’Aula ha approvato l’articolo 1 della legge, con 28 voti favorevoli e 16 astensioni e, a seguire, sono stati votati ed approvati tutti gli emendamenti presentati.

Io Consiglio ha poi iniziato l’esame dell’articolo 2, che è stato approvato con 27 voti a favore e 17 astensioni e proceduto allo scrutinio finale della legge, approvato con 27 voti favorevoli e 16 astensioni.

Al termine, il presidente Ganau ha dichiarato chiusa la seduta, formulando ai Consiglieri gli auguri di Buon Anno. I lavori del Consiglio riprenderanno mercoledì 7 gennaio, alle ore 16.00.

Franco Meloni copia

«È sempre antipatico dire io l’avevo detto” ma quando ci vuole ci vuole. E noi Riformatori sardi l’avevamo proprio detto che la Giunta regionale stava sbagliando approccio con un Governo che certamente non aveva a cuore gli interessi della Sardegna, almeno non particolarmente. Ora, man mano che passano i giorni, ci si rende conto che l’accordo firmato a luglio era una solenne patacca e se ne rende conto anche la Giunta che, infatti, si è ben guardata dal ritirare i ricorsi pendenti davanti alla Corte Costituzionale, come pure si era impegnata a fare. I numeri riportati dalla stampa di oggi sono impietosi, e la notizia che altri 400 milioni potrebbero essere decurtati dalle entrate regionali è a dir poco drammatica». Lo dice il coordinatore regionale del Centro Studi dei Riformatori sardi, Franco Meloni, intervenendo sul caso entrate.

«La situazione è drammatica – prosegue Meloni – perché ci si è dimenticati, tra l’altro, che la Giunta ha accettato supinamente una decurtazione di ben 570 milioni come contributo al ripiano dei debiti dello Stato, impegnandosi a ritirare il ricorso che la Giunta precedente aveva presentato. Altrettanto supinamente si è deciso di non difendere davanti alla Corte Costituzionale la vertenza “accise”, che avrebbe avuto ottime possibilità di portare nelle tasche dei sardi almeno un miliardo di euro, tanto che i consiglieri regionali dei Riformatori sardi hanno dovuto fare un tentativo coraggioso per sostituirsi ad una regione imbelle e costituirsi al posto della giunta davanti alla Corte.»

«Una resa – dice ancora Meloni – in nome di un atteggiamento collaborativo del Governo che tutti, incluso il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore Raffaele Paci, si stanno rendendo conto che non ha pagato nella maniera più assoluta. L’assessore Paolo Maninchedda, notoriamente individuo sincero, lo ha detto apertis verbis ed ha pure fatto capire che il presidente la pensa come lui. Ma non lo può dire»

«Ma – conclude l’esponente dei Riformatori sardi – noi possiamo dirlo, hanno fatto un pasticcio e chi rischia di pagarne il prezzo sono i sardi».

Nuoro 3 copia

Il governatore della Sardegna, Francesco Pigliaru, e alcuni assessori, ieri hanno partecipato all’incontro organizzato nella sede della Provincia di Nuoro con gli amministratori locali per affrontare i problemi della provincia di Nuoro.

Dall’incontro è emerso che ci sono oltre 89 milioni di euro già disponibili per il Nuorese fra cantieri e progetti e 116 milioni di euro circa non ancora spesi di fondi Fesr della programmazione 2007-2013 da riprogrammare sul territorio. Non solo: per il bando destinato a Province e Comuni per opere in avanzato stato di progettazione (devono essere consegnate entro settembre 2015) dopo il raddoppio da 20 a 40 milioni di fondi europei, l’assessore regionale della Programmazione del Bilancio, Raffaele Paci, ha annunciato che la Regione è pronta a raddoppiare ancora arrivando a mettere a disposizione fra 70 e 80 milioni di euro.

Il governatore, con gli assessori dell’Istruzione Claudia Firino, dell’Industria Maria Grazia Piras, del Lavoro Virginia Mura, degli Enti Locali Cristiano Erriu oltre che del Bilancio Paci, hanno articolato gli incontri della giornata in tre momenti legati a istruzione, sviluppo e riforme degli enti locali. Al dibattito hanno partecipato gli amministratori locali, con in testa il sindaco di Nuoro, Alessandro Bianchi, e il presidente della Provincia, Costantino Tidu, oltre ai sindaci delle Unioni dei Comuni.

«Questa assemblea è stata pensata per darci l’opportunità di condividere un’idea e scrivere un’intesa tra noi», ha detto il presidente Pigliaru in apertura dell’incontro, proseguendo con una sintesi dei tanti punti toccati nella giornata nuorese. Il percorso è partito dall’istruzione, ha toccato imprenditorialità e lavoro, mettendo l’accento sulle potenzialità di quest’area. Subito dopo, gli incontri con i sindacati, nello specifico quelli dei settori chimica e tessile, per finire con l’Università. «Mentre cerchiamo di mitigare i danni di una crisi devastante, che in questo territorio si sente molto forte, di una profonda crisi industriale nata da scelte sbagliate del passato, dall’altra parte lavoriamo per uno sviluppo che deve essere concreto e sostenibile – ha sottolineato Francesco Pigliaru -. Abbiamo detto quali sono gli strumenti, ora insieme dobbiamo condividere le scelte. Serve un’assunzione di responsabilità da parte di tutti. In alcune cose la Regione sinora è stata decisamente carente ora che siamo noi al governo vogliamo fare in modo che questo non succeda più. Ma il territorio deve fare la sua parte, deve affrontare con noi delle scommesse e noi ci saremo». In conclusione di dibattito, infine, il presidente Pigliaru si è soffermato sul rapporto tra Regione e territorio. «Per noi oggi è l’apertura di un dialogo, decidiamo insieme se siamo pronti a collaborare, come noi vorremmo, o se preferiamo guardarci con diffidenza. Qui dobbiamo vincere quel grande nemico che è lo spopolamento. Le persone restano in un comune se hanno possibilità di lavoro e prospettive di benessere, cioè vivere opportunità di sviluppo. Ma per avere tutto ciò bisogna crescere, e uno dei cardini del nostro programma elettorale, premiato dagli elettori, è l’Unione dei comuni. Se non ci uniamo rischiamo di morire di ‘piccolezza’. Il frazionamento crea isolamento e spopolamento, non il vero sviluppo – ha concluso il presidente – che non è distribuire soldi pubblici ma è capacità, idee, creatività, produrre e vendere qualcosa che qualcuno compra. Fateci proposte, attendiamo da voi un documento e siamo pronti ad essere al vostro fianco».

L’assessore Paci ha confermato che ci sono moltissime risorse per il Nuorese, alcune già sul territorio e altre pronte per la progettazione, suddivise fra Opere pubbliche cantierabili (3,8 milioni), Pacchetti integrati di agevolazione (5,3 milioni), Progetti di Filiera e Sviluppo Locale (23,7 alle imprese e 29 alle opere pubbliche), Progetti di pronta cantierabilità (27,2 milioni). In più, ci sono in cassa i 116 milioni di euro di Fondi europei Fesr non spesi dalla programmazione 2007-2013. «Sono somme importanti che consentiranno interventi decisivi sul territorio – ha detto il vicepresidente della Regione -. Voglio ribadirlo ancora una volta, le risorse ci sono, vanno utilizzate bene. Oggi siamo qui a Nuoro, ed è la prima tappa dopo aver presentato la nuova programmazione territoriale due settimane fa ad Abbasanta, per iniziare a essere concreti e operativi – ha detto l’assessore Paci – Andiamo nei territori ad ascoltare le loro esigenze, non a imporre le nostre proposte. Le risorse ci sono, dovete essere voi a dire che cosa serve al vostro territorio e come vorreste che fosse realizzato. Siete voi a doverci comunicare un’idea di sviluppo. Un progetto vincente. Noi siamo pronti, e siamo qui per ascoltare voi. C’è poi una manovra finanziaria che ci consentirà di spendere 800 milioni in più dell’anno scorso e che integrando i fondi europei rappresenta una novità assoluta, c’è un piano infrastrutture da 600 milioni. Abbiamo trovato protocolli sottoscritti nel passato senza copertura finanziaria – ha concluso Paci -. Adesso basta, sono metodi che non ci appartengono: noi mettiamo a correre tante risorse e ora aspettiamo le vostre proposte».

Il vicepresidente della Regione ha poi annunciato che la Giunta regionale sta ipotizzando di raddoppiare ulteriormente lo stanziamento dei fondi europei Fesr 2007-2013 messi in campo con una procedura semplificata a sportello lo scorso 25 novembre, già portati a 40 milioni dai 20 iniziali. Il bando in poche ore aveva ricevuto 283 richieste da Comuni e Province sardi per un totale di 139 milioni e mezzo di euro. «Stiamo pensando di portare il finanziamento del bando a 70-80 milioni di euro – ha detto l’assessore Paci -. Tutti soldi che stiamo facendo di tutto per non perdere visto che non sono stati spesi nella precedente legislatura. L’obiettivo è spendere i soldi bene, velocemente e a favore delle comunità locali, il che significa aprire cantieri, creare nuova occupazione e rimettere in moto l’economia locale».

«Si va in una direzione che porta inevitabilmente al ripensamento dei poteri locali che devono riorganizzarsi – ha detto l’assessore Erriu, replicando agli interventi in chiusura del dibattito e assicurando che ogni passaggio sarà graduale per tutelare al massimo i dipendenti -. Non lasceremo nessun dipendente della Provincia per terra, ma una cosa è certa: guardare nello specchietto retrovisore non porta da nessuna parte, e pensare di caricare i costi delle Province che non ricevono più soldi dallo Stato sul bilancio regionale non è realistico. Lo Stato taglia e bisogna prendere atto che le Province stanno andando a morire.»

«Le linee guida alla base della riforma delle istituzioni locali della Sardegna – ha spiegato il titolare degli Enti locali – sono la semplificazione amministrativa e la condivisione con i territori. Una riforma che dev’essere coerente con le dinamiche in atto. Per realizzare questa riforma noi ascolteremo tutti, in primo luogo l’Anci che abbiamo già più volte sentito, ci confronteremo, valuteremo le singole esigenze. In Sardegna serve assolutamente un testo unico sugli enti locali, cioè una legge organica che metta ordine far le tante, troppe che esistono oggi e che sono come i tempi bizantini con colonne parallele costruite in tempi diversi, con risorse diverse e materiali diversi che rendono l’intero sistema confuso e disorganizzato. Così non si va da nessuna parte. Noi vogliamo fare una riforma che migliori la vita dei cittadini – ha concluso Erriu –. Dunque puntiamo sulla scuola, sul welfare, sulla semplificazione della pubblica amministrazione, sulla qualità dei servizi. La Regione, in un nuovo contesto organizzativo che preveda il rafforzamento delle Unioni dei Comuni, deve poter decentrare sul territorio funzioni e competenze.»

Palazzo della Regione 1 copia

La Giunta regionale ha approvato oggi numerose delibere. Tra le più importanti, quella sulla peste suina proposta dal presidente Francesco Pigliaru: la Giunta, nel rispetto de tempi concordati con il Ministero, ha adottato il piano di contrasto e di eradicazione della peste suina che, prima della approvazione definitiva, dovrà avere il via libera dal ministero della Sanità, dalla Commissione Europea e dal Consiglio Regionale.
Su proposta dell’assessore Virginia Mura, l’esecutivo ha approvato una delibera che incrementa di 1 milione e 845mila euro i fondi per le politiche attive del lavoro e per le misure di Flexicurity. La somma sarà utilizzata per rendere più appetibile il “bonus occupazionale” che passerà da 6.000 a 7.500 euro per l’attivazione di un contratto a tempo indeterminato per almeno 1.300 persone disoccupate o non più nelle condizioni di usufruire di ammortizzatori sociali. Le risorse finanziarie provengono da una rimodulazione del POR FSE 2007-2013.
Via libera, su proposta dell’assessore Elisabetta Falchi, alla riprogrammazione delle economie del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013. La delibera, di fatto, consente di non compromettere l’impegno e la spesa dei fondi residui da parte dei GAL. Gli interventi riguardano gli Assi sulla qualità della vita nelle zone rurali e la diversificazione dell’economia rurale, e l’attuazione dell’approccio leader. Le risorse saranno destinate a progetti strategici di valenza regionale. Ammontano a poco più di un milione di euro, invece, i fondi destinati alle organizzazioni di produttori agricoli non ortofrutta, inseriti in un’altra delibera proposta dall’assessore. Le risorse derivano dalla precedente programmazione Argea (803mila euro, giacenti nel bilancio dell’Agenzia) e dal bilancio regionale 2014 (200mila euro). La somma assicura la copertura finanziaria dell’annualità 2015 dei programmi di attività e dei programmi di avviamento approvati e in corso di approvazione, e gli interventi che erano stati finanziati nelle precedenti annualità. «Il nostro obiettivo – ha detto l’assessore Falchi – è contrastare l’estrema polverizzazione dell’offerta produttiva, con aziende di dimensione spesso non adeguate a competere sui mercati, e favorire l’accorpamento delle imprese per dare valore aggiunto alla filiera agroalimentare».
La giunta, su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, ha approvato la delibera con la quale viene sciolto il Consiglio comunale di Orani. L’esecutivo ha nominato Francesco Pani commissario straordinario per la provvisoria gestione del Comune sino alle prossime elezioni previste a maggio. Nel novembre dell’anno scorso, era stato il commissario ad acta ad approvare il bilancio.
Si va verso una nuova governance dell’Azienda Speciale Parco di Porto Conte, l’ente di gestione del Parco Naturale regionale di Porto Conte. La Giunta, su proposta dell’assessore Donatella Spano, ha approvato un DL di modifica della legge regionale istitutiva del Parco. Il nuovo quadro normativo nazionale (legge Severino) rende incompatibile l’attuale assetto istituzionale dell’Azienda Speciale, la cui assemblea coincide con il consiglio comunale in carica e il presidente è individuato al suo interno. Una nuova legge regionale dovrà risolvere l’attuale situazione di incompatibilità.
Oltre alle due delibere su Igea, la Giunta, su proposta dell’assessore Maria Grazia Piras, ha approvato una delibera che autorizza il commissario liquidatore del Consorzio ZIR di Tempio Pausania a concedere in comodato gratuito alla Regione, per la durata di 25 anni, un’area di proprietà dello stesso Consorzio, da destinare all’installazione di un modulo prefabbricato per realizzarvi una rete d’accesso in fibra ottica nella zona industriale.
Approvato, su proposta dell’assessore Luigi Arru, il censimento del patrimonio immobiliare dell’Azienda Sanitaria numero 3 di Nuoro. Via libera anche alla ripartizione tra le Aziende Sanitarie Locali dei fondi regionali per la prevenzione del randagismo e il controllo delle nascite degli animali di affezione. Approvati, infine, la convenzione con la direzione regionale per la Sardegna dei Vigili del Fuoco per il servizio di elisoccorso sanitario nel 2015, e il finanziamento dei contratti di Formazione Specialistica per la frequenza delle Scuole di Specializzazione in discipline mediche delle Facoltà di Medicina e chirurgia di Cagliari e Sassari.
Su proposta dell’assessore Gianmario Demuro, è stata approvata la copertura delle spese relative al soggiorno degli END (Esperti Nazionali Distaccati) presso la sede estera. La delibera stabilisce la corresponsione dell’indennità speciale in misura pari al 90 per cento di quella stabilita per i dipendenti regionali all’estero.
Su proposta dell’assessore Paolo Maninchedda, è stata approvata una delibera che stanzia 80 mila euro a favore dell’Azienda Regionale per l’Edilizia Abitativa (AREA). Le risorse regionali, assegnate al Fondo sociale, riguardano l’assegnazione dello stanziamento 2014 e saranno destinate alla fascia più debole di assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Su proposta dell’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, è stata decisa la ricapitalizzazione della SOGEAAL con 11 milioni e 700 milioni di euro (la ricostituzione del capitale sociale e la copertura delle perdite richiede un intervento di 7 milioni e 754 milioni). La SOGEAAL, società di gestione dell’aeroporto di Alghero, domani riunirà l’assemblea dei soci. Essendo però l’obiettivo finale quello di irrobustire la società e rilanciarne l’attività, l’esecutivo ha poi deciso di collocare sul mercato parte della quota di partecipazione azionaria in capo alla Regione. L’assemblea dei soci, in base a un atto di indirizzo della Giunta, dovrà garantire che resterà pubblico il 20% del capitale sociale e stabilire che sulla quota azionaria eccedente quel 20% non venga esercitato il diritto di opzione. Alla sottoscrizione delle quote dovranno essere ammessi solo soggetti che svolgano attività nel settore aeroportuale o delle infrastrutture per la mobilità e la valutazione dovrà avvenire selezionando la migliore offerta economica rispetto al valore nominale delle azioni.
Su proposta dell’assessore Claudia Firino, è stato approvato il finanziamento del programma per il 2014 delle attività proposte dal Comitato regionale del Coni e autorizzato l’anticipazione pari al 60% del contributo totale che è pari a 360.180 euro. I finanziamenti sono così suddivisi: 40mila euro alle Delegazioni Provinciali Coni per spese di gestione e funzionamento; 40mila a Scuola dello Sport; 118mila per Monitoraggio e Banca Dati impianti sportivi e Albo regionale delle società sportive; 12.180 euro per i Giochi della Gioventù; 40mila al Progetto Sport di Classe; 90mila per organizzazione e promozione di Turisport. Infine, 20mila euro finanzieranno attività di ricerca, studi e convegni per progetti sul territorio.
La Giunta, su proposta dell’assessore Raffaele Paci, ha preso atto dell’approvazione da parte della Commissione Europea della rimodulazione di una parte dei fondi Fesr non spesi all’interno della programmazione 2007-2013.

Accordo raggiunto fra l’assessorato regionale della Sanità e le associazioni dei malati non autosufficienti: dopo la protesta di ieri mattina, l’incontro convocato dall’assessore Luigi Arru ha portato una schiarita convincendo gli ammalati a togliere il presidio nel primo pomeriggio. Intorno alle 16.30, di rientro da Roma, il presidente della Regione, Francesco Pigliaru e l’assessore regionale della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, sono andati a casa di Salvatore Usala, per testimoniare la loro vicinanza a lui e a tutti gli ammalati gravi non autosufficienti sostenuti dai finanziamenti della legge 162, e per garantire l’impegno costante da parte della Giunta. «Siamo fortemente impegnati a cercare di sbloccare una parte di fondi vincolati dal Patto di stabilità, come ha garantito lo stesso assessore Paci – dice l’assessore Arru -. I soldi ci sono, gli stanziamenti sono garantiti anche per il prossimo anno quando finalmente l’uscita dal Patto non ci metterà più in queste condizioni».
Al termine dell’incontro, l’assessore Arru ha garantito il suo impegno attraverso un comunicato condiviso con le associazioni Comitato 16 novembre Onlus, ABC (Associazione bambini cerebrolesi Sardegna), Comitato famiglie legge 162/98, Viva la Vita Sardegna Onlus. Nel documento l’assessore si è impegnato a mettere in atto ogni intervento utile a superare gli ostacoli burocratici che impediscono l’erogazione dell’ultima tranche di fondi per il 2014, a garantire che il finanziamento per le politiche sociali nel 2015 sarà di 244 milioni, invariata cioè rispetto all’anno precedente, a portare in Giunta entro un mese un progetto assistenziale riservato a persone in ventilazione meccanica o in coma. L’assessorato si è inoltre impegnato ad erogare l’avanzo del finanziamento del fondo statale della non autosufficienza ai mancati beneficiari del progetto Ritornare a casa e, infine, a predisporre entro 10 giorni una delibera di proroga dei progetti personalizzati.
L’assessore Luigi Arru, incontrando poco prima tutti i manifestanti fuori dall’assessorato, ha spiegato che la Regione sta studiando la possibilità di realizzare in tempi brevi un progetto di formazione del personale che assiste i malati non autosufficienti, progetto da finanziare con i fondi europei. «Vogliamo garantire personale adeguatamente formato e altamente specializzato», conferma l’assessore della Sanità. Oggi sono circa 36.000 i piani personalizzati della legge 162, che secondo l’associazione Bambini cerebrolesi (Abc) fanno risparmiare dai 200 ai 300 milioni di euro alla spesa sanitaria.

 

Palazzo della Regione 1 copia
La Giunta regionale presieduta da Francesco Pigliaru oltre alla manovra finanziaria ha approvato diverse delibere in tema di lavori pubblici, sanità, ricerca e sviluppo, agricoltura, ambiente e lavoro.
Su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, è stato aggiornato il Piano regionale di vendita degli alloggi di edilizia residenziale pubblica includendo 69 alloggi di proprietà del comune di Sant’Antioco, autorizzato alla vendita con una previsione di entrate di oltre un milione e mezzo di euro. Sempre su proposta dell’assessore Maninchedda, è stata rimodulata a favore del comune di Oniferi, per la messa in sicurezza della chiesa di San Michele, la somma di 70.689 euro, residuo del finanziamento complessivo di 1milione e mezzo già destinato alla messa in sicurezza degli edifici di culto dalla delibera dello scorso 11 novembre.
E’ stata varata in maniera definitiva, dopo il passaggio in commissione, l’attribuzione di 2.550.000 euro per la frequenza delle Scuole di specializzazione in discipline mediche delle Facoltà di Medicina e Chirurgia delle Università di Cagliari e di Sassari. Mentre per la copertura dei costi gestionali della sanità penitenziaria, vengono trasferiti alle Asl 6.681.537 euro, ripartiti in base al numero dei detenuti presenti e dei nuovi ingressi. Stabilita anche la ripartizione finanziaria tra le 8 Asl sarde, in base alla popolazione over 65, per il potenziamento delle cure palliative domiciliari. Si tratta di 7 milioni di euro dal fondo regionale 2014. Le risorse dedicate ai programmi di screening oncologico organizzato sono state distribuite tra le Asl del territorio, stanziando 500 mila euro per lo screening del tumore alla mammella; 500 mila euro per lo screening del tumore della cervice uterina e 800 mila euro per lo screening del tumore del colon retto. Ulteriori 80mila euro sono stati ripartiti per la prevenzione e la cura della fibrosi cistica.
Su proposta dell’assessore del Bilancio, Raffaele Paci, è stato approvato il programma per il Parco Scientifico e Tecnologico di Pula, finanziato con 9 milioni di euro (5 milioni sono stati recuperati dai residui dei programmi di spesa). Quattro milioni 400mila sono destinati al rafforzamento dei laboratori e delle piattaforme tecnologiche; 3 milioni 220mila alla ricerca e sviluppo, innovazione e trasferimento tecnologico e 1 milione 380mila euro alla formazione specialistica per il sistema imprenditoriale e la ricerca.
La Giunta ha approvato le direttive di attuazione della legge regionale del 3 dicembre 2014 “Intervento di natura straordinaria a favore dei lavoratori dipendenti di società partecipate al 100%”, proposte dal presidente Pigliaru.
Su proposta dell’assessore Elisabetta Falchi, è stato approvato il programma delle risorse finanziarie per consentire lo sfruttamento sostenibile dei banchi di corallo rosso e garantirne la tutela: stanziato 1 milione di euro per 4 anni finalizzato al monitoraggio scientifico. Definite anche le direttive per il rilascio delle concessioni demaniali marittime nel Golfo di Olbia, dove da anni si attende il bando per la pesca e l’acquacoltura.
Tre delibere sono state approvate su proposta dell’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano. Nessuna esigenza di ulteriore procedura di VIA per i lavori di allargamento e messa in sicurezza della Strada Provinciale numero 85 (dal km 0,350 al km 5,500), e per l’impianto fisso di recupero (R5) di rifiuti inerti derivanti dalla demolizione di lavori edili nel comune di Santadi. A seguito di parere positivo del SAVI, si esprime giudizio positivo di compatibilità ambientale, dettando prescrizioni per la gestione e le attività, per la coltivazione della cava di Monte Nieddu nel comune di Oschiri. Per progetti di educazione all’ambiente e alla sostenibilità sono stati stanziati 150mila euro, e ulteriori 700mila euro sono stati destinati alla lotta al punteruolo rosso e ai defogliatori degli alberi da sughero. Sempre su proposta della titolare dell’Ambiente è stato approvato l’atto di indirizzo per lo sviluppo per la raccolta differenziata dei rifiuti urbani: trasferiti 2 milioni al Consorzio industriale e provinciale di Cagliari, per applicare le premialità 2014 ai comuni virtuosi.
Per la ricollocazione dei lavoratori espulsi dai processi produttivi, iscritti nelle liste della mobilità anche in deroga o provenienti da agenzie di somministrazione, su proposta dell’assessore Virginia Mura, è stato approvato il progetto esecutivo e l’atto di indirizzo del programma “Azione di Sistema Welfare to Work per le politiche di reimpiego 2012-2014”. Disponibile un totale di 3milioni e 80mila euro, di cui 1 milione di provenienza dal Ministero del Lavoro.

 

Paci-Pigliaru 2 copia

La Giunta regionale ha approvato questa sera la manovra finanziaria 2015 da 7 miliardi e 783 milioni, contenente due sostanziali novità: la fuoriuscita dal Patto di stabilità (cioè la possibilità di spendere senza alcun vincolo tutto quello che la Sardegna incassa, circa 800 milioni in più rispetto al 2014) e la programmazione integrata dei fondi europei (con quelli nazionali e regionali). Per l’Esecutivo guidato da Francesco Pigliaru, si tratta di un vero e proprio “Patto sociale per il rilancio della Sardegna”: una manovra che, nonostante la situazione di profonda crisi economica e sociale, la riduzione del Pil, l’aumento del numero di disoccupati e la riduzione delle entrate della Regione, mette in campo risorse importanti e tutte immediatamente spendibili. E punta su politiche strategiche in ottica keynesiana per rilanciare l’economia della Sardegna, mira allo sviluppo, non aumenta l’aliquota Irpef e non introduce il ticket sanitario, rendendo permanente il taglio dell’Irap per le imprese, azzerandola alle nuove per i primi 5 anni di attività e dichiarando guerra aperta agli sprechi.
«La manovra finanziaria 2015 mette in gioco risorse ingenti per rilanciare lo sviluppo ma in una logica di bilancio rigoroso – spiega il presidente della Regione -. Vogliamo attuare una seria politica di bilancio coniugando il rigore nella riduzione degli sprechi e lo sviluppo attraverso il pieno utilizzo degli ingenti fondi europei, e un piano regionale di investimenti in infrastrutture. Ci sono troppi soldi non spesi negli anni scorsi, con un danno enorme per la Sardegna. È il momento di invertire la tendenza spendendo prima, e bene, i fondi Ue e poi quelli regionali. E poi, l’altra grande novità: basta con gli assurdi vincoli del patto di stabilità, d’ora in poi spendiamo tutto quello che entra nelle nostre casse per dare risposte certe a territori, istituzioni, categorie sociali. La crescita, poi, passa anche da riforme a costo zero che non entrano in finanziaria ma fanno pienamente parte delle politiche di sviluppo della coalizione di governo. Stiamo parlando di riorganizzazione e riforma della Regione, legge urbanistica, semplificazione, attrazione degli investimenti dall’estero, valorizzazione del patrimonio. Tutti obiettivi – conclude il presidente Pigliaru – che devono portare la Sardegna a una svolta decisiva per il suo futuro.» 
Ci sono 6 miliardi e 589 milioni di fondi regionali fra entrate tributarie, extra tributarie, alienazioni e mutui, 145 milioni di trasferimenti correnti, 850 di trasferimenti in conto capitale. 197 milioni arrivano dalla programmazione dei fondi Por 2014-2020 (di cui 127 FESR e 70 FSE), a cui si aggiunge un milione di altri trasferimenti Ue. «La spesa delle risorse del ciclo 2007-2013 è in forte ritardo, ed è inaccettabile rischiare di perdere 600 milioni in un momento come questo – sottolinea il vicepresidente della Regione e assessore del Bilancio Raffaele Paci -. Perciò per invertire la tendenza, abbiamo iscritto nel bilancio 2015 le annualità 2014-2015 dei fondi Fesr e Fse, a cui si somma la quota del 2015 del fondo FEASR. In totale 520 milioni di cui 440 di fonte comunitaria e nazionale e 80 di cofinanziamento regionale, da usare immediatamente».
Avrà un valore di 600 milioni di euro, verrà realizzato a partire dal 2015 nell’arco di 8 anni e sarà finanziato con un mutuo. Il Piano finanzierà interventi su: edilizia scolastica, sistema viario, infrastrutture portuali, sistema idrico integrato (potabile, fognario-depurativo), settore idrico multi settoriale, opere di mitigazione del rischio idrogeologico (se non finanziate da risorse nazionali). «Oltre a colmare in parte il gap che grava sulla Sardegna, il Piano infrastrutture servirà ad aprire decine di cantieri, creare nuova occupazione e concorrere quindi al rilancio dell’economia locale», assicura l’assessore Paci.
La Giunta stabilizza a tempo indeterminato il taglio dell’Irap (che era al 70% ma solo per tre anni fino al 2015) portandolo a una quota fissa del 25% che si somma al taglio voluto dal governo nazionale con la legge di stabilità, la azzera per i primi 5 anni di attività delle nuove imprese e continua a garantire l’aliquota più bassa d’Italia (2,93%), mantenendo allo stesso tempo l’Irpef alla soglia minima prevista (1,23%) e non introducendo i ticket sanitari. «Stiamo difendendo in tutti i modi lo stato sociale e non alziamo le tasse – sottolinea Paci – Ridurre il taglio dell’Irap era necessario per poter rendere il provvedimento permanente e sostenibile, a tutela delle imprese che avranno così certezza anche per il futuro.»
La spesa per il personale e il funzionamento della Regione, degli enti e delle partecipate regionali è stata ridotta del 4,4%, passando da 813 milioni del 2014 a 777 del 2015. Particolare attenzione è stata posta alla revisione della spesa nella sanità, che assorbe circa la metà delle risorse regionali, il cui target è stato fissato nel valore dl fabbisogno Cipe (2886 milioni), più 57 milioni di extra Lea: saranno riorganizzate Asl e rete ospedaliera e razionalizzate le spese farmaceutiche anche per liberare risorse per altre politiche di sviluppo.
Le spese obbligatorie della Regione (da quelle istituzionali agli stipendi per il personale fino a continuità territoriale, fondo perenzioni e rate mutui) ammontano a 2 miliardi e 306 milioni (5 miliardi e 320 milioni con la Sanità). Per l’Istruzione la Giunta nel 2015 spenderà 211 milioni, 140 per il Lavoro, 190 per le imprese, 284 per l’agricoltura, 125 per turismo, cultura e sport. Tre miliardi e 23 milioni per la Sanità, 244 milioni per l’inclusione sociale, 380 per la protezione dell’ambiente, un miliardo e 89 milioni per le Infrastrutture, 327 per la mobilità, 88 per il territorio, 60 per semplificazione e qualità istituzionale e, infine, un miliardo e 793 milioni per Istituzioni, enti locali, gestioni finanziarie e spese obbligatorie. «Questa Giunta punta moltissimo sull’istruzione, perciò vogliamo migliorare la scuola sia nelle strutture che nella didattica e ridurre una dispersione scolastica che ormai con il 24% ha raggiunto livelli inaccettabili – sottolinea l’assessore al Bilancio –. Ma vogliamo anche rimettere in moto il mercato del lavoro riformando e riorganizzando i Csl, finanziando il reinserimento nel mondo del lavoro e creando nuove opportunità per i giovani con percorsi di orientamento e formazione». La manovra punta poi moltissimo sul rilancio dell’Agricoltura – con l’aumento dei prodotti di eccellenza da proporre nel mercato nazionale e internazionale e l’azzeramento delle epidemie animali che finora hanno bloccato le esportazioni dei prodotti – e sul turismo, con destagionalizzazione e riorganizzazione dell’accoglienza ma anche col finanziamento di un Piano straordinario di scavi archeologici, che vada oltre Mont’e Prama e riesca a legare il patrimonio archeologico sardo con Expo 2015. La sanità: i costi crescenti non sono stati finora proporzionali al servizio offerto, dunque bisogna riorganizzare le cure primarie, la rete ospedaliera e la rete di emergenza urgenza rendendo operativa la nuova Areus. E poi l’ambiente e i trasporti: la Giunta Pigliaru vuole completare il sistema regionale di gestione dei rifiuti, attivare le bonifiche nei territori inquinati, proseguire con la prevenzione e la gestione dei rischi e potenziare i servizi ferroviari urbani e extraurbani, la rete Metro di Cagliari e Sassari, rendere più efficiente il trasporto pubblico locale, definendo nuovi interventi di sostegno al traffico aereo internazionale.

La Giunta regionale ha deliberato il raddoppio dello stanziamento dei fondi europei Fesr 2007-2013 messi in campo con una procedura semplificata a sportello lo scorso 25 novembre, quando decise di stanziare 20 milioni di euro per dare una decisa accelerata alle procedure. Visto il grande successo del bando, che in poche ore ha ricevuto 283 richieste da Comuni e Province sardi per un totale di 139 milioni e mezzo di euro, l’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, ha deciso di raddoppiare la posta portando a 40 i milioni a disposizione e assicurando che si valuterà la possibilità di incrementali ulteriormente. I soldi sono destinati a opere in avanzato stato di progettazione, cioè pronte per essere cantierizzate, e che possano essere realizzate dal sistema degli Enti locali in Sardegna entro il 2015, con la consegna prevista per il 30 settembre.
«Il successo che il bando ha avuto in poche ore dimostra che avevamo ragione a tentare una nuova strada per poter spendere fondi colpevolmente mai utilizzati nella precedente legislatura e che rischiavano di andare perduti – dice l’assessore Paci – L’obiettivo è spendere i soldi bene, velocemente e a favore delle comunità locali, il che significa aprire cantieri, creare nuova occupazione e rimettere in moto l’economia locale. Nei prossimi 5 giorni verificheremo i progetti, nei successivi 3 pubblicheremo una prima graduatoria e prima di Natale affideremo i progetti. Abbiamo dimostrato di poter lavorare bene insieme, più assessorati, su più linee di azione ma con un’unica regia.» 
Le linee di attività interessate dalla procedura sono: sostegno all’adozione dei principi di risparmio ed efficienza energetica (asse 3); azioni di prevenzione dei fenomeni di dissesto idrogeologico, erosione e degrado, desertificazione del suolo; promozione, riqualificazione e integrazione degli itinerari tematici che valorizzino il patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale sardo (asse 4); ristrutturazione del patrimonio architettonico, recupero degli spazi pubblici e delle aree verdi, offerta di servizi urbani innovativi e di eccellenza incentivando anche il ricorso agli strumenti di Partnership Pubblico Privato (PPP); iniziative di riqualificazione dei sistemi ambientali e delle loro opere istruttive di pregio per migliorare l’attrattività dei centri. Il Centro unico di responsabilità amministrativa, che coordinerà l’attività di programma di spesa dei vari assessorati coinvolti, è individuato nell’assessorato dei Lavori pubblici, mentre i diversi responsabili di linee interessati al programma, con il compito di attestazione della spesa, saranno supportati dall’Autoritàdi Gestione, cioè il Centro Regionale di Programmazione.
«Il successo di questo bando dimostra che stiamo imparando a fare progettazione definitiva, ad andare oltre il preliminare – sottolinea l’assessore dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda – Gli Enti locali sardi hanno risposto con grande maturità perché le loro richieste ed esigenze si sono ben incrociate con l’offerta della Regione. Insomma, per dirla con una battuta, non stiamo buttando soldi per fare le facciate. Questo è solo l’inizio dell’approccio che il presidente Pigliaru aveva detto di voler avere con i fondi europei, ovvero bandi multi linee e multifondo».
La provincia che ha presentato più domande, per un totale di richiesta di finanziamento di 36,7 milioni di euro, è quella di Oristano, seguita da Sassari (stesso importo per 70 progetti), Nuoro (45 progetti per 20,9 milioni di euro), Ogliastra (33 progetti per 12,2 milioni), Cagliari (28 progetti per 17,2 milioni), Medio Campidano (9 progetti per 6,3 milioni), Carbonia Iglesias (8 progetti per 5 milioni) e, infine, Olbia Tempio che ha presentato 5 progetti e ha chiesto un finanziamento di 4 milioni e mezzo.
Per progetti sul risparmio energetico sono stati chiesti 45,3 milioni, 38,7 per la ristrutturazione del patrimonio architettonico con l’obiettivo di aumentare l’appello turistico delle città interessare, 21,7 milioni per la riqualificazione dei sistemi ambientali, 17,1 per realizzare interventi contro il dissesto idrogeologico, l’erosione e il degrado e 16,8 per gli itinerari tematici (patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale sardo).
«Quello che ci arriva oggi è un buon segnale che indica la capacità degli enti locali di organizzarsi in fretta e bene – dice l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu -. L’automatismo della selezione e la limitazione della discrezionalità nella scelta dei progetti sono poi una garanzia di maggiore certezza giuridica e di semplificazione delle procedure. La cosa sorprendente è che i bandi si siano perfettamente integrate in un’ottica multilivello e multilinea, cosa che ci consente di fare ragionamenti importanti sul futuro».
Secondo il direttore del Centro Regionale di Programmazione Gianluca Cadeddu «questa procedura segna una svolta, uno spartiacque nella storia dei bandi europei. Nei prossimi 30 giorni i progetti da definitivi diventeranno esecutivi e nei successivi 15 saranno appaltati i lavori, con l’apertura di decine e decine di cantieri in tutta la Sardegna. Si tratta di un esempio perfettamente riuscito di governance multilivello».
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Palazzo della Regione 1 copia

Da oggi fino al 31 gennaio Comuni e Province possono richiedere il finanziamento per progetti in fase definitiva, pronti cioè per essere cantierizzati: ieri è stato pubblicato il bando che mette a disposizione 20 milioni di Fondi europei Fesr 2007-2013 con una procedura a sportello (i progetti saranno finanziati in ordine di arrivo delle richieste). L’elenco dei progetti ammessi sarà definito entro il 1 marzo 2015 e le opere dovranno essere consegnate entro il prossimo 30 settembre. I finanziamenti possono essere richiesti per progetti che si occupano di: sostegno all’adozione dei principi di risparmio ed efficienza energetica (asse 3); azioni di prevenzione dei fenomeni di dissesto idrogeologico, erosione e degrado, desertificazione del suolo; promozione, riqualificazione e integrazione degli itinerari tematici che valorizzino il patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale sardo (asse 4); ristrutturazione del patrimonio architettonico, recupero degli spazi pubblici e delle aree verdi, offerta di servizi urbani innovativi e di eccellenza incentivando anche il ricorso agli strumenti di Partnership Pubblico Privato (PPP); iniziative di riqualificazione dei sistemi ambientali e delle loro opere istruttive di pregio per migliorare l’attrattività dei centri minori (asse 5).

La delibera che definisce le procedure è stata approvata in Giunta la scorsa settimana, ed è stata presentata dall’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci con gli assessori dei Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda, della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, del Turismo, Francesco Morandi e degli Enti locali, Cristiano Erriu, con il duplice obiettivo di salvare una parte importante dei fondi europei non spesi nella precedente programmazione e di dare un’accelerata ai cantieri.

Si tratta di interventi ammissibili a finanziamento nelle linee di attività del Por Fesr 2007/2013, la cui previsione di spesa sia inserita nel programma triennale delle opere pubbliche, dotate almeno di progettazione definitiva, che abbiano acquisito tutte le autorizzazioni amministrative necessarie e per le quali, entro trenta giorni dalla data di comunicazione dell’avvenuta selezione, l’amministrazione si impegni all’approvazione del relativo progetto esecutivo e all’indizione della gara di appalto entro i quindici giorni successivi. Sono inoltre ammissibili gli interventi per i quali a oggi sia già stato disposto l’affidamento mediante procedura di appalto di progettazione ed esecuzione sulla base di un progetto preliminare o definitivo, già dotato delle relative autorizzazioni, per le quali le amministrazioni si impegnino ad approvare la progettazione esecutiva entro trenta giorni dalla data di comunicazione dell’avvenuta selezione e ad indire la gara di appalto entro i quindici giorni successivi. Gli interventi, per essere ammissibili al finanziamento, dovranno essere collaudati e rendicontati entro il 30 settembre 2015. Sono inoltre ammissibili gli interventi di pronta cantierabilità, dotati di progettazione esecutiva, proposti dagli enti locali a valere sull’Avviso Opere pubbliche cantierabili, non ancora finanziate. Gli enti locali che hanno proposto interventi coerenti con le linee di attività previste dall’avviso potranno presentare la domanda di partecipazione per gli stessi progetti anche nel caso in cui abbiano già anticipato l’avvio dei lavori.

Per semplificare le procedure di presentazione delle domande di finanziamento, è predisposta una piattaforma informatica che consentirà ai proponenti, dopo la fase di accreditamento, di caricare tutti i dati necessari e di stampare la domanda. Per quanto concerne il progetto definitivo, o il livello progettuale acquisito nel caso sia già stato disposto l’affidamento mediante appalto di progettazione ed esecuzione, si richiede sia la presentazione in cartaceo, sia in supporto informatico (Cd-Rom/DVD) in formato immagine jpeg o pdf, che dovrà essere inviato, insieme a tutta la documentazione richiesta. Le proposte progettuali possono essere presentate, dalle 9.00 di domani in formato telematico e dovranno essere inoltrate in formato cartaceo entro 5 giorni dalla presentazione della domanda telematica. Le proposte verranno esaminate per essere giudicate ammissibili a finanziamento secondo l’ordine cronologico di arrivo. La scadenza ultima per la presentazione delle domande è prevista il 31.01.2015 e la scadenza per la comunicazione dell’avvenuta ammissione a selezione è fissata al 1.03.2015.

«Questa della procedura a sportello per erogare fondi Ue è un’iniziativa sperimentale – sottolinea il vicepresidente della Giunta – ma se vediamo che la cosa funziona siamo pronti a mettere in campo altre risorse, perché i fondi europei vanno spesi presto e bene. Invece, siamo qui a recuperare ancora una volta gli inammissibili ritardi della precedente amministrazione regionale: questi soldi la Sardegna non può permettersi di perderli perché possono essere utilizzati per opere strategiche.»

«La burocrazia regionale, complice una Giunta in perenne letargo e, forse, persino in malafede, tiene in cassa i fondi (circa 90 milioni di euro) destinati alla legge 162/98, al progetto “Ritornare a casa e ai programmi personalizzati a favore di persone con grave disabilità e/o affette da particolari patologie”, lasciando a bocca asciutta 25mila operatori sanitari, di cui buona parte in attesa di percepire lo stipendio da cinque mesi. Una situazione vergognosa, da risolvere nell’immediato.»

La denuncia viene da Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«Nonostante ci sia una determina delle Direzione delle Politiche sociali che dispone l’erogazione dei fondi stanziati – aggiunge Ignazio Locci – , i comuni non hanno ricevuto un solo centesimo in quanto la Ragioneria generale (che a breve chiuderà per la pausa natalizia, rimandando ogni corresponsione al 2015) non pagherebbe per volontà dell’assessore del Bilancio, Raffaele Paci (le ragioni restano ignote, visto che si tratta di spese fuori dal Patto di stabilità). I comuni, dunque, non possono erogare alle famiglie beneficiarie dei contributi. Risultato: operatori sanitari al lavoro gratis»