27 November, 2024
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La Giunta regionale ha stanziato 40 milioni di euro in più rispetto a quelli già impegnati nel 2013 per le imprese attraverso i bandi P.I.A. Il via libera dell’Esecutivo alla proposta dell’assessore del Bilancio Raffaele Paci, ha così accolto la richiesta di autorizzazione per l’incremento della dotazione delle risorse destinate al Bando Pacchetti Integrati di Agevolazione (P.I.A.) per il 2013 nei settori industria, artigianato e servizi. In virtù del fatto che «si sono rese disponibili ulteriori risorse per 40 milioni di euro, rinvenienti dai precedenti Bandi PIA 2007-2008», la Giunta ha quindi approvato lo scorrimento della graduatoria 2013 dei beneficiari degli aiuti, così da ricomprendere un maggior numero di iniziative con un riequilibrio in favore degli investimenti produttivi.

L’assessore dei Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda, ha portato al tavolo della Giunta il tema AREA, l’Azienda Regionale per l’Edilizia Abitativa, con il via libera al bilancio di previsione per l’anno 2014 e pluriennale 2014-2016. Il parere favorevole è stato accompagnato dalla rilevazione di alcune criticità indicate in delibera, con obblighi ai quali viene chiesto di ottemperare nei termini stabiliti.
Nel rispetto del plafond euro compatibile, è stata poi deliberata, su proposta dell’Assessore della Sanità e Assistenza Sociale Luigi Arru, l’attuazione del programma “Ritornare a casa”, azioni di integrazione socio-sanitarie e interventi rivolti a persone affette da particolari patologie, attraverso il Fondo regionale per la non autosufficienza (legge regionale 4/2007, art. 34). Dalla Presidenza è arrivata al tavolo della Giunta una serie di delibere di tipo legale e la revoca in autotutela della nomina del Commissario della Provincia di Olbia-Tempio, individuando come nuovo commissario Giovanni Carta. Con delibera sono stati poi modificati i criteri per il trattamento economico del contratto di lavoro giornalistico per il Capo Ufficio Stampa, cui ai fini del contenimento della spesa verrà applicata una decurtazione sulla quota relativa all’indennità mensile.
Una proposta di nomina è arrivata dall’assessorato della Sanità, con l’approvazione della Giunta per affidare il ruolo di Direttore generale della Sanità, per tre anni, a Giuseppe Maria Sechi. L’assessore dell’Ambiente Donatella Spano ha poi illustrato alcune delibere relative a varie procedure, approvate dall’esecutivo, mentre dall’Assessorato dell’Agricoltura è arrivata la proroga della scadenza al 30 giugno 2014 per la presentazione della dichiarazione annuale delle tariffe da parte degli operatori agrituristici, così come le direttive di attuazione, criteri e modalità di erogazione degli aiuti 2014/2015 alle associazioni degli allevatori per servizi di assistenza tecnica in zootecnia.

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Importanti novità sono emerse ieri dal viaggio a Roma del Presidente della Regione, Francesco Pigliaru e dell’assessore della Programmazione e Bilancio, Raffaele Paci. Il primo appuntamento, in mattinata, è stata la riunione nella sede della Ragioneria dello Stato con l’Ispettore Generale Capo Salvatore Bilardo, per il tavolo tecnico fissato nel corso del precedente incontro per discutere in particolare del patto di stabilità.

«Per la prima volta la Ragioneria dello Stato non si è limitata al generico riconoscimento dell’anomalia Sardegna, ma si è parlato di scenari concreti sull’allentamento del patto di stabilità e quindi la concessione di ulteriori spazi finanziari», ha detto alla fine della riunione Raffaele Paci. L’assessore ha sottolineato che «le trattative sono finalmente aperte, grazie alla ritrovata credibilità della nostra Istituzione. Le interlocuzioni sono in corso – ha concluso – e ora si tratta di fare le opportune valutazioni al tavolo politico che si terrà entro la prima settimana di maggio».

Nel corso dell’incontro è stata raggiunto anche l’obiettivo della risoluzione del problema dei 52 milioni di euro per gli ammortizzatori sociali: con la Ragioneria dello Stato sono state trovate le soluzioni tecniche per poter mettere a disposizione dell’Inps, come anticipazione, i 52 milioni senza che questo incida sul patto di stabilità.

«E’ una partita in cui ci siamo impegnati dal primo momento – ha commentato a Cagliari l’assessore del Lavoro, Virginia Mura -. Si tratta di fondi dovuti per la mobilità in deroga 2013, una questione non risolta dal precedente Governo regionale e che ora portiamo a compimento. Ciò significa che, svolte le procedure tecniche, a breve l’Inps potrà cominciare a pagare. Da parte dell’Assessorato è stato predisposto tutto il necessario e sarà nostra cura comunicare la data precisa». 

Novità dalla Ragioneria dello Stato anche sul fronte dei cofinanziamenti ora soggetti al patto di stabilità.

«Sono a buon punto le trattative per la richiesta all’Unione Europea per mettere fuori dal patto di stabilità il cofinanziamento regionale e statale dei fondi strutturali dell’Unione Europea – ha comunicato il presidente della Regione, Francesco Pigliaru -. Attualmente lo Stato e la Regione cofinanziano il 50%, e portare il cofinanziamento fuori dalle maglie del patto significa un forte sollievo per i nostri margini di spendita.» 

Il Presidente Pigliaru ha affrontato l’argomento patto anche in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, che aveva all’ordine del giorno l’analisi del decreto-legge “Misure per la competitività e la giustizia sociale” (revisione della spesa pubblica), intervenendo in particolare sull’art. 48 dedicato all’edilizia scolastica.

«L’art. 48, così com’è, dispone che per interventi di edilizia scolastica, ai fini della verifica del rispetto del patto di stabilità interno, siano libere solo le spese sostenute dai Comuni», ha spiegato il presidente Pigliaru.

«Sentite le altre Regioni a statuto speciale, la Regione Sardegna ha portato avanti la proposta che anche le spese sostenute in questo campo dalle Regioni siano considerate fuori dal patto. La richiesta è stata condivisa anche dalle Regioni a statuto ordinario ed è diventata un emendamento che sarà portato all’attenzione del Governo. Se passerà, per la Sardegna si tratterà di un risultato particolarmente significativo – ha concluso Francesco Pigliaru -. Ci permetterà di perseguire con ancora maggior convinzione e in linea con il Governo centrale, la rotta intrapresa nell’ambito delle politiche sull’edilizia scolastica.»

Nella fotografia il presidente Francesco Pigliaru con gli assessori Raffaele Paci e Virginia Mura.

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Il Consiglio regionale ha respinto pochi minuti fa la mozione sulle accise, con 29 voti contrari, 21 favorevoli e 1 astenuto. Il relatore del testo, Attilio Dedoni (capogruppo dei Riformatori sardi), aveva auspicato la trasformazione della mozione in un ordine del giorno unitario per difendere un importante diritto per la Sardegna. Un appello che però non è stato raccolto dalla maggioranza, anche se, nei diversi interventi, la maggioranza ha esortato la Giunta a tutelare i diritti della Sardegna e dei sardi con una contrattazione seria e decisa con lo Stato centrale per dare ossigeno a un territorio schiacciato dalla crisi.

Per la Giunta Pigliaru è intervenuto l’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, il quale ha evidenziato l’assoluta illegittimità della norma e quindi un sicuro insuccesso in giudizio. Per l’assessore Paci la priorità adesso è modificare il Patto di Stabilità e poter spendere i fondi disponibili per la Sardegna: 4 miliardi di euro a fronte di un limite di spesa pari a 2 miliardi e 400 milioni di euro. L’assessore Paci ha annunciato che domani ci sarà un tavolo tecnico con il Governo, in cui la Giunta chiederà alla Ragioneria generale dello Stato di fare una proposta concreta, ossia stabilire una cifra definita,  su come aumentare il Patto di Stabilità e allentarne i vincoli. La Giunta ha confermato la volontà di procedere su questa strada e arrivare al risultato di difendere i diritti della Sardegna con serietà e senza sconti.

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I consiglieri regionali dei Riformatori sardi (Attilio Dedoni, Michele Cossa, Luigi Crisponi) hanno presentato un’interrogazione urgente al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, per conoscere le ragioni della decisione di non opporsi all’impugnazione del Governo contro le norme sulle accise, approvate dal Consiglio regionale all’unanimità, che provocherebbe alla Sardegna un danno di oltre un miliardo di euro.

I Riformatori chiedono di sapere cosa il presidente «intende fare per opporsi all’impugnativa del Governo che, ove accolta, provocherebbe alla Regione un danno economico valutabile in oltre un miliardo di euro; se intende costituire la Regione nel giudizio promosso dal Governo; se conferma le opinioni espresse qualche giorno fa, o almeno così riportate dalla stampa, dall’assessore al Bilancio Paci che sosteneva le ragioni del Governo invece di quelle della Regione Sardegna».

I consiglieri regionali dei Riformatori sardi ricordano che la norma sulle accise «è stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale» e in particolare che l’articolo 8 dello Statuto stabilisce che «nelle entrate spettanti alla regione sono comprese anche quelle che, sebbene relative a fattispecie tributarie maturate nell’ambito regionale, affluiscono, in attuazione di disposizioni legislative o per esigenze amministrative, ad uffici finanziari situati fuori del territorio della regione». Senza considerare che «la nuova norma di riscrittura dell’articolo 8 dello Statuto Regionale sardo ha contestualmente legato ai maggiori proventi derivanti dalle nuove compartecipazioni l’imputazione al bilancio regionale della spesa sanitaria, delle spese relative al trasporto pubblico locale e alle misure di continuità territoriale». 

 

La Corte Costituzionale, tra l’altro, ricordano ancora i Riformatori, «con sentenza n. 95 del 2013 si è già espressa sulla materia delle entrate della Regione stigmatizzando l’inerzia Statale che troppo a lungo ha fatto permanere uno stato di incertezza che determina conseguenze negative sulle finanze regionali, alle quali occorre tempestivamente porre rimedio, trasferendo, senza ulteriore indugio, le risorse determinate a norma dello statuto».

 

Secondo i Riformatori sardi, infine, «impugnare la norma sulle accise, equivale a impugnare lo stesso articolo 8 dello Statuto e, dunque, il Governo regionale non può restare impassibile e non opporsi davanti alla Corte Costituzionale».

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Il presidente della regione, Francesco Pigliaru, e l’assessore degli Affari Generali, Gianmario Demuro, hanno portato avanti la posizione della Sardegna rispetto ai contenuti dell’allegato 11 “Infrastrutture” del Documento di Economia e Finanza (DEF) approvato dal Consiglio dei Ministri e che necessita dell’intesa con le Regioni e le Province Autonome, al tavolo della Conferenza delle Regioni e delle province autonome, riunitosi stamane a Roma.

«Ci siamo opposti all’intesa per far rispettare le prerogative della nostra regione – ha detto il Presidente Pigliaru, spiegando che l’allegato contiene numerosi errori relativi alla Sardegna -. Nonostante la maggior parte delle regioni volesse procedere, con la nostra presa di posizione abbiamo ottenuto una settimana di rinvio per la formulazione dell’intesa, un tempo che permetta di correggere l’allegato e far sì che venga aggiornato con le infrastrutture elencate nell’intesa generale quadro presentata dalla Sardegna e concordata con il Governo, attualmente alla firma del Presidente del Consiglio.»

All’elenco appartengono, oltre alle infrastrutture stradali e legate al sistema dei trasporti, anche quelle danneggiate dall’alluvione che necessitano di ripristino, e che per essere finanziate devono trovare posto all’interno dell’allegato 11 in discussione.

«Grazie alla mediazione della nostra Regione ora si apre una fase di opportuno negoziato», ha aggiunto l’assessore Demuro, sottolineando che al tavolo della Conferenza la Sardegna ha avuto delega di rappresentanza anche dalla Provincia Autonoma di Trento.

Tra gli appuntamenti della giornata romana di Francesco Pigliaru, anche quello con il Ragioniere generale dello Stato, Daniele Franco, e con il Capo di gabinetto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Roberto Garofoli. Insieme all’assessore della Programmazione e Bilancio Raffaele Paci, il Presidente della Regione ha portato all’attenzione la questione del Patto di stabilità. E’ stata una prima interlocuzione che, riconosciuta l’anomalia della Sardegna, ha portato all’accordo di far partire subito un tavolo tecnico. La prima seduta è fissata per giovedì 24, al fine di valutare la situazione e individuare le possibili vie di soluzione, mentre entro un mese è prevista la riunione di un tavolo politico.

Giunta Pigliaru
Il Presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha incontrato ieri pomeriggio nella sala degli uffici della Regione, in viale Trento, i rappresentanti dei Sindacati confederali della Sardegna. Al tavolo della riunione, cui hanno partecipato l’assessore della Programmazione Raffaele Paci, l’assessore del Lavoro Virginia Mura e l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras, erano presenti i segretari regionali Michele Carrus (CGIL), Oriana Putzolu (CISL) e Maria Francesca Ticca (UIL), accompagnati da alcuni rappresentanti delle segreterie. Al centro dell’incontro sono stati i temi del lavoro, le emergenze, le crisi, la cassa integrazione e la mobilità in deroga, ma anche le politiche attive, la formazione, le competenze. La prima intesa, al tavolo d’incontro, è stata sulla volontà condivisa di modalità di dialogo costanti, impostata su confronti costruttivi.

«La Sardegna ha bisogno dell’aiuto di tutti e siamo pronti ad accogliere suggerimenti e consigli – ha detto Francesco Pigliaru, sottolineando il comune impegno nell’evitare frazionamenti e dispersioni – il tempo degli annunci è concluso, ora è quello dell’agire per trovare le soluzioni. I punti su cui intervenire per far ripartire la macchina sono quelli che già conoscete, a cominciare dall’edilizia scolastica alla riorganizzazione dei centri servizi per il lavoro e il censimento delle opere cantierabili subito, sino all’applicazione della Garanzia giovani.»

Il Presidente della Regione ha poi proseguito toccando i temi portati al tavolo dai rappresentanti sindacali, a partire dalle grandi crisi industriali dell’Isola.
«Credo che non esista una risposta unica – ha spiegato Francesco Pigliaru – e che le vertenze in atto siano da affrontare separatamente, una per una. Ma uno dei problemi comuni a molte vertenze è quello dell’energia: l’arrivo del metano in Sardegna e costi energetici competitivi sono anzitutto un nostro diritto oltre che una condizione per una corretta concorrenza. Per quanto riguarda l’allentamento del patto di stabilità, altra azione su cui ci stiamo muovendo con determinatezza, giovedì saremo a Roma per discuterne con la Ragioneria dello Stato e con il ministero dell’Economia.»
Un approfondimento sul patto di stabilità lo ha portato l’assessore della Programmazione, che ha chiarito come questa giunta abbia intenzione di lavorare su richieste concrete e realmente fattibili: «Non sarà un processo facile, dobbiamo esserne consapevoli – ha sottolineato Raffaele Paci – lo affrontiamo con un serio dialogo istituzionale, ma se non otterremo i risultati attesi siamo pronti ad aprire una vertenza pubblica che coinvolga tutti i sardi». 

Due i punti principali toccati dall’assessore del Lavoro Virginia Mura, lo sblocco dei pagamenti del 2013 da parte dell’Inps per la mobilità in deroga e l’attuazione del programma Garanzia Giovani, il cui obiettivo è quello di istituire per i giovani con meno di 25 anni una “garanzia” che comprenda un’offerta qualitativamente valida di lavoro, di proseguimento degli studi, di apprendistato o di tirocinio o altra misura di formazione entro quattro mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dal sistema di istruzione formale. Sul tema dell’energia si è soffermata l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras, sottolineando che esiste un Piano energetico approvato, che sarà oggetto di approfondita analisi così da portare avanti le azioni condivisibili e correggere quanto reputato non congruo, raccogliendo ad integrazione le osservazioni che arriveranno dal dialogo con le parti sociali. Sulle emergenze, Maria Grazia Piras ha rilevato le criticità, evidenziando l’importanza di mettere al primo posto i lavoratori, di cui è essenziale non perdere la professionalità. Ancora, fondamentale il sostegno soprattutto ai giovani per la creazione d’impresa, valorizzando le competenze e creando un ambiente favorevole agli investimenti, con il coinvolgimento dei privati.

Nei prossimi giorni, Giunta e Sindacati concorderanno l’apertura di tavoli specifici sui vari i settori, a partire da lavoro e ammortizzatori sociali, così da costruire un confronto costante sulle situazioni di emergenza aggravate dai pesanti tagli subiti dalle Regioni.

 

Consiglio regionale A copia

La Giunta regionale ha deliberato il rinnovo dell’organo amministrativo società Abbanoa S.p.A. a seguito di dimissioni volontarie di Carlo Marconi e le procedure per l’individuazione del nuovo amministratore unico da proporre all’Assemblea dei soci. A tal fine ha autorizzato l’Assessore della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio, Raffaele Paci, a disporre il prelievo della somma di € 40.000 dal Fondo di riserva per le spese impreviste con relativa iscrizione nel competente capitolo dell’assessorato dei Lavori Pubblici per far fronte alle spese.

La Giunta ha dato inoltre mandato alla Direzione generale dei Lavori Pubblici per curare tutti gli adempimenti
propedeutici all’individuazione per la successiva proposta in sede di Assemblea della società Abbanoa di una figura manageriale di alto profilo professionale con provata esperienza nella gestione di aziende di analoghe dimensioni e complessità, selezionata facendo ricorso ad operatori specializzati nel settore del reclutamento del personale a livello nazionale.

L'assessore Raffaele Paci e il governatore Francescp Pigliaru.
Alberto Scanu.
Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha incontrato ieri mattina negli uffici di viale Trento, i vertici di Confindustria Sardegna. Al centro della riunione la presentazione al presidente Pigliaru e agli assessori della Programmazione e dell’Industria, Raffaele Paci e Maria Grazia Piras, del dossier “Make It in Sardinia”. Il documento, condiviso dall’Associazione degli Industriali, raccoglie una serie di proposte operative da porre all’attenzione della nuova Giunta regionale. Coordinate dal presidente regionale, Alberto Scanu, le rappresentanze di Confindustria hanno esposto una sintesi dei temi affrontati nel documento, dall’internazionalizzazione delle imprese ai costi dell’energia, dalle opportunità per le start up alle possibilità di sviluppo delle zone interne, sino alle proposte relative ai trasporti.
«Il lavoro lo creano le imprese, e alle istituzioni spetta il compito di creare le condizioni perché ciò avvenga – ha detto il presidente Pigliaru, annunciando la volontà di affrontare le emergenze attraverso un metodo di lavoro impostato sulla condivisione – i primi passi saranno quelli annunciati, indicando come priorità il piano per l’edilizia scolastica, per il quale abbiamo già individuato strumenti operativi e buona parte delle risorse che si possono rendere presto spendibili, le politiche attive per il lavoro e la semplificazione burocratica, in un impegno complessivo che riunisca insieme più assessorati e che proceda con un approccio di tipo orizzontale, attraverso tavoli di lavoro che siano supporto tecnico ma anche apertura d’ascolto verso esigenze e proposte da parte dei vari soggetti coinvolti.»
Il presidente della Regione ha poi fatto riferimento a un’azione immediata sui fronti della vertenza entrate e del piano di stabilità, ribadendo l’impegno nello sbloccare al più presto risorse ferme, così come la necessità di un sistema di valutazione delle politiche e dei risultati.
L’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha messo l’accento sul ruolo determinante dell’industria nello sviluppo economico della Sardegna, spiegando l’attuale lavoro di valutazione del Piano regionale energetico e la necessità di un Piano regionale per le attività estrattive, oltre che l’urgenza di aprire un confronto sull’accesso al credito per le imprese. L’assessore del Bilancio e Programmazione, Raffaele Paci, si è soffermato sul patto di stabilità.
«Sarà una battaglia difficile – ha chiarito – ma siamo già impegnati a trovare le giuste argomentazioni per sostenere con il Governo la necessità di adeguare il patto di stabilità, così che ci siano consentite maggiori capacità di spesa in considerazione delle maggiori entrate che ci sono state riconosciute con la vertenza.»
«Le nostre posizioni sono chiare fin da principio – ha concluso il presidente Pigliaru ricevendo il dossier che sarà poi oggetto di confronti anche con gli altri assessori – non accettiamo alcun ragionamento che sia di stampo demagogico, ma solo proposte concrete e realmente attuabili.»

 

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Taglio del costo della benzina per i sardi, i fondi per l’alluvione e il collegio Sardegna per le europee: tre schiaffi alla Sardegna su tre battaglie dei Riformatori sardi. L’ultimo è arrivato ieri con la decisione del Governo guidato da Matteo Renzi di impugnare davanti alla Corte Costituzionale la norma sulle accise, inserita in Finanziaria e che è stata votata all’unanimità, dunque anche dal Pd, dal Consiglio regionale. E’ la posizione dei Riformatori sardi, espressa durante la conferenza stampa di questa mattina a cui hanno partecipato il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa, il capogruppo Attilio Dedoni e il deputato dei Riformatori Pierpaolo Vargiu.

«Per quanto riguarda la questione accise, se l’assessore Raffaele Paci si fosse documentato con i suoi colleghi su come si sono svolti i lavori in commissione e in Aula sulla Finanziaria- sostengono i Riformatori sardi – avrebbe evitato dichiarazioni improvvide e senza nessun fondamento. Infatti l’argomento accise è stato quello più sviscerato e dibattuto che ha caratterizzato, grazie anche al voto del Pd una Finanziaria che diversamente sarebbe stata piatta e inutile. L’assessore Paci inizia supino, figuriamoci come sarà a fine legislatura. C’è da augurarsi che il presidente Francesco Pigliaru non la pensi come lui.»

«Oggi all’ordine del giorno – aggiungono Cossa, Dedoni e Vargiu – è la situazione all’armante per l’autonomia della Sardegna. Soprattutto in considerazione dell’atteggiamento assunto da Pd e Forza Italia al Senato, che hanno bocciato l’emendamento alla legge elettorale per le elezioni europee, che avrebbe consentito di avere un collegio Sardegna separato dalla Sicilia. Il Governo Renzi ha espresso parere contrario e Pd e Forza Italia con il Nuovo Centrodestra hanno votato contro la proposta di modifica: in sostanza alle Europee la Sardegna sarà insieme alla Sicilia e ancora una volta i voti dei sardi serviranno a eleggere parlamentari siciliani. Non è tollerabile che i sardi paghino sempre dazio allo Stato e il governo non tenga in alcun conto le esigenze della Sardegna.»

«In questa situazione – concludono i tre esponenti dei Riformatori sardi – ai sardi non resta altro che l’obiezione di coscienza. Ai sardi se non è concesso di esprimere un loro parlamentare che senso ha votare per le europee? Per questo motivo proporremo agli Stati generali dei Riformatori che si terranno a breve, di scegliere la strada della non partecipazione attiva alle elezioni per il Parlamento europeo.»

 

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Dopo la proclamazione del presidente della Giunta e degli altri 59 consiglieri regionali, Francesco Pigliaru ha presentato questo pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa la sua Giunta, composta da 7 uomini e 5 donne. 5 assessori sono stati espressi dal Partito Democratico, 5 i partiti minori, compresa Sardegna Vera, l’aggregazione messa insieme dalle liste che hanno eletto un solo consigliere, 3 li ha nominati autonomamente il presidente.

Questi i 12 assessori:

Affari generali: Gianmario Demuro (Pd)

Programmazione: Raffaele Paci

Enti Locali: Cristiano Erriu (Pd)

Ambiente: Donatella Spano

Agricoltura: Elisabetta Falchi (Rossomori)

Turismo: Francesco Morandi (Centro democratico)

Lavori Pubblici: Paolo Maninchedda (Partito dei sardi)

Industria: Maria Grazia Piras (Sardegna vera)

Lavoro: Virginia Mura (Pd)

Pubblica istruzione: Claudia Firino (Sel)

Sanità: Luigi Arru

Trasporti: Massimo Deiana (Pd).

Il Consiglio regionale dovrebbe essere convocato per la prossima settimana.