14 November, 2024
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Gianluca Floris è il nuovo presidente della Conferenza nazionale dei presidenti dei conservatori, organo ausiliario del ministero dell’Istruzione, università e ricerca (MIUR). Presidente del Conservatorio di Cagliari dal 2014, Gianluca Floris era già stato eletto nel precedente direttivo della Conferenza dei Conservatori, scaduto il 18 aprile. Nell’importante momento di riorganizzazione del comparto della Alta Formazione Artistica e Musicale (del quale fanno parte anche le Accademie di Belle Arti, l’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico e l’Accademia Nazionale di Danza) la Conferenza Nazionale dei Presidenti dei Conservatori svolgerà, assieme a quella dei direttori e degli studenti, un importante ruolo di approfondimento e di suggerimento per il Ministero.

Gianluca Floris è stato eletto all’unanimità dal Consiglio direttivo della Conferenza, che si è riunito oggi nel Conservatorio di Milano. Del direttivo fanno parte: Giuseppe Ministeri (Presidente del Conservatorio di Messina), Raffaello Vignali (Presidente del conservatorio di Milano), Giovanni Frigo (Presidente del Conservatorio di Verona), Pasquale Maiorano (Presidente del Conservatorio di Firenze), Donatella Pieri (Presidente dell’ISSM di Modena) e Claudio Pelis (Presidente dell’ ISSM di Bergamo).

Artista lirico (tenore solista e regista) dal 1991, Gianluca Floris ha al suo attivo, oltre a una lunga e prestigiosa carriera teatrale e musicale, anche numerose pubblicazioni di romanzi e racconti per alcune delle più prestigiose case editrici nazionali, come PIEMME e Mondadori.

«I problemi dei conservatori italiani con i quali noi presidenti abbiamo a che fare – ha dichiarato Gianluca Floris – sono molteplici, ma i primi due sono sicuramente la struttura della governance dei nostri istituti e la condizione degli edifici storici nei quali molti conservatori italiani sono ospitati. Occorrerà una azione coordinata legislativa e regolamentare per affrontare efficacemente queste e altre criticità.»

 

foto incontro intergruppo parlamentare a PortovesmeAttendati Alcoa 2

E’ iniziata oggi, a Portovesme, la due giorni in Sardegna dell’Intergruppo Parlamentare per la Sussidiarietà, seconda tappa del “Viaggio nell’Italia che riparte”, il tour attraverso il Paese per mettere in luce tutte quelle imprese e realtà nuove e innovative che hanno saputo rispondere alla crisi e rilanciare in sviluppo e competitività contribuendo alla ripartenza dell’Italia.

Due giorni di incontri dedicati al tema “La Sardegna tra rilancio della manifattura e attrattività degli investimenti esteri” per confrontarsi con tutte le realtà protagoniste sul territorio, aziende e istituzioni, e analizzare con loro le criticità ma soprattutto le potenzialità di una regione che sta  vivendo la sfida della ripartenza economica attraverso importanti processi di riconversione e rilancio industriale nel segno della sostenibilità e della apertura competitiva agli investimenti esteri.

Molte le aziende nazionali ed internazionali che prenderanno parte alle due tavole rotonde e che insieme alla delegazione parlamentare dell’Intergruppo, rappresentata dagli onorevoli Raffaello Vignali, Guglielmo Vaccaro, Francesco Sanna e Gianluigi Gigli, approfondiranno, nelle due giornate di incontro, le tematiche relative allo sviluppo della lavorazione dei metalli non ferrosi, del comparto energetico e della attrattività del sistema produttivo italiano.

«Su tutto il territorio nazionale – ha spiegato Raffaello Vignali, responsabile economico di NCD e coordinatore dell’Intergruppo, nel corso della conferenza stampa  riscontriamo sempre più forme di aggregazione nuove, sistemi di reti che stanno innovando i distretti. Sono reti di imprese, reti associative, reti “ibride” tra imprese e sistema della ricerca, del credito, delle istituzioni. Reti che nascono dalla consapevolezza che la competitività nella globalizzazione è sempre più competitività di sistema. La Sardegna non fa eccezione in questo percorso virtuoso di innovazione e ripartenza come dimostra anche Portovesme, territorio che ha visto svilupparsi l’importante polo industriale che concentra tutta la produzione nazionale dei metalli non ferrosi e che oggi rappresenta un leading case di accordi intersettoriali di distretto (energia e manifattura; raffinazione dei carburanti e agricoltura) e finanza di progetto con investitori internazionali. Con questa iniziativa – ha proseguito Vignali – vogliamo accendere i riflettori e portare alla luce questa come tante altre realtà industriali nuove e altamente innovative che oggi esistono in Italia e che costituiscono fenomeni di resilienza, ovvero capaci di resistere alla crisi. Il nostro compito, come Intergruppo, è ascoltare le imprese e gli attori dei sistemi e provare a rispondere concretamente alle loro esigenze richieste. Dobbiamo ripartire dall’economia reale con misure concrete che rispondano alle esigenze di chi fa impresa, per questo alla fine del tour presenteremo, con tutte le forze politiche presenti nell’Intergruppo e che in Parlamento sono impegnate insieme nel riformare il Paese, un ddl a sostegno della competitività e dello sviluppo.»

«L’ascolto dei protagonisti su cui fondare la ripresa economica dell’Italia – ha dichiarato Guglielmo Vaccaro, deputato PD e co-coordinatore dell’Intergruppo – è fondamentale per definire politiche efficaci di sostegno alla crescita. La nostra volontà e la sfida è fare questa operazione insieme, al di là delle differenze politiche. Il tour – ha proseguito – è, infatti, un’iniziativa che facciamo al servizio del Paese, a prescindere dalle nostre differenti appartenenze politiche. È questa la più importante novità. Le maggiori forze politiche che lavorano in Parlamento alle riforme insieme intraprendono un viaggio nell’economia reale per dare luce alle luci della ripresa economica ed ascoltare chi è ancora in grande difficoltà.»

«Con questa iniziativa – ha dichiarato Francesco Sanna, deputato PD – cerchiamo di leggere la nuova realtà dei distretti produttivi alla luce dei grandi cambiamenti determinati dalla globalizzazione. La curiosità e la sfida è provare a capire quali politiche nazionali possono essere messe in campo per rispondere, guardando al futuro, ai nuovi bisogni dei distretti e per aiutare gli investitori stranieri a valorizzare la collocazione dei distretti negli asset di loro interesse.  Guardando, in particolare, alla trasformazione del mercato mondiale dell’energia, la Sardegna potrebbe essere il teatro ideale, e il laboratorio europeo, dell’uso massiccio del gas metano liquefatto nel settore dei trasporti marittimi e terrestri e nei principali usi industriali e civili. Una opportunità che non possiamo farci scappare e che dobbiamo invece sostenere con interventi politiche mirate e strategiche.»

«L’economia è Glocal – ha dichiarato Gian Luigi Gigli, deputato del gruppo “Per l’Italia”deve cioè tener conto della globalizzazione, senza per questo dimenticare le specificità e le esigenze locali, le ricchezze e le criticità del territorio. Per questo il tentativo di rilanciare l’economia del Paese di fronte alle sfide della crisi e della globalizzazione non può fare a meno di un ascolto dei territori, come quello che l’intergruppo per la Sussidiarietà sta portando avanti in tutta Italia. Per questo è importante ripartire dai distretti produttivi ed è importante che ciò avvenga prestando attenzione alla Sardegna, alle sue aree di crisi e alle opportunità di innovazione che si aprono in settori industriali che non confliggono con le più tradizionali attività dell’isola, legate all’agricoltura e al turismo.»

«L’incontro di oggi – ha detto Paola Pinna, del M5S – costituisce un utile spunto per ragionare della politica industriale in Italia anche in vista della revisione della strategia europea 2020. In questo senso prosegue diventa prioritario trovare una conciliazione tra l’esigenza di mantenere standard elevati in ambito ambientale e quella di sostenere il rilancio industriale e l’occupazione.»

Venerdì 26 e sabato 27 settembre prossimi, l’#Intergruppo Parlamentare per la Sussidiarietà sarà in Sardegna per la seconda tappa del “Viaggio nell’Italia che riparte”, un tour attraverso il territorio nazionale per accendere i riflettori sulle realtà industriali nuove e/o altamente innovative del Paese.

Mete del viaggio, che vedrà la partecipazione di rappresentanti di tutte le maggiori forze politiche presenti in Parlamento, sono tutte quelle imprese italiane, “cittadine attive dei luoghi”, che hanno saputo creare, grazie all’innovazione, integrazioni virtuose e nuove opportunità con il territorio. Con l’idea di portare la politica fuori del Palazzo e dentro il Paese , lo sforzo sarà quello di ricercare e raccogliere le testimonianze di imprese, imprenditori e attori dei sistemi e interrogarli sulle loro intuizioni, capacità, prove, successi per raccontare un’Italia pronta a raccogliere la sfida della competitività.

In Sardegna il viaggio porterà l’Intergruppo alla visita dell’area di Portovesme, in provincia di Cagliari, territorio che ha visto svilupparsi l’importante polo industriale che concentra tutta la produzione nazionale dei metalli non ferrosi e che oggi rappresenta un leading case di accordi intersettoriali di distretto (energia/manifattura; raffinazione carburanti/agricoltura) e finanza di progetto con investitori internazionali.

Il programma, prevede inoltre due momenti di incontro e confronto – a porte chiuse -, sul tema “La Sardegna tra rilancio della manifattura e attrattività degli investimenti esteri”, con le aziende e le realtà innovative protagoniste di questo importante distretto. Il 26 settembre l’incontro sarà dedicato ad un “Focus sulla lavorazione dei metalli non ferrosi”, mentre il 27 settembre ad un “Focus sul comparto energetico”.

L’Intergruppo per la Sussidiarietà incontrerà i media in conferenza stampa venerdì 26 settembre, alle ore 14.30, presso la sede del Consorzio Industriale di Portovesme.

«Obiettivo degli incontri – spiegano Antonio Palmieri, deputato e responsabile internet di FI, Guglielmo Vaccaro, deputato PD, e Raffaello Vignali, deputato e responsabile economico NCD, coordinatori dell’Intergruppo e organizzatori dell’iniziativa – è evidenziare non generiche criticità, ma raccogliere richieste precise di politiche mirate, a sostegno della competitività e della sostenibilità, da far poi confluire in un disegno di legge di iniziativa dell’Intergruppo, dando così concretezza politica al nostro Viaggio.»