22 November, 2024
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Il Cagliari ospita la Lazio, alla Sardegna Arena, alle 18.00, nell’anticipo della terz’ultima giornata del campionato di serie A 2018/2019 (dirige Michael Fabbri di Ravenna, assistenti di linea Alessandro Costanzo di Orvieto e Dario Cecconi di Empoli, quarto ufficiale Aleandro Di Paolo di Avezzano, addetti al VAR Gianpaolo Calvarese di Teramo ed Alessandro Lo Cicero di Brescia.

Rolando Maran, costretto a seguire la partita lontano dalla panchina per la squalifica rimediata la settimana scorsa dopo l’espulsione di Napoli, deve fare a meno di Luca Ceppitelli, vittima di una infiammazione al tendine d’achille, Paolo Faragò, operato all’anca nei giorni scorsi, e dello squalificato Artur Ionita. Sono nuovamente disponibili, invece, Ragnar Klavan e Lucas Castro.

«Avevamo la convinzione che concedendo il rigore fosse stato commesso un errore, dunque l’abbiamo fatto presente in modo vivace, ma certamente nessuno ha usato parole irriguardose – ha detto alla vigilia il tecnico rossoblu tornando su quanto è accaduto al San Paolo di Napoli sette giorni fa -. Abbiamo poi scoperto l’esistenza di un fattore tecnologico che in quel momento ignoravamo. Ho grande fiducia negli arbitri, so bene quanto arbitrare nel nostro campionato li sottoponga a pressioni incredibili.»

«Sarebbe sbagliato focalizzare l’attenzione sempre e solo sul risultato, sia quando si vince che quando si perde – ha aggiunto Rolando Maran -. A Napoli ho visto tante cose positive, la prestazione è stata buona e questo accresce autostima e morale. Siamo usciti dal campo con la consapevolezza di avere fatto il nostro dovere e di non avere lasciato nulla di intentato per ottenere punti. Dopo la prova incolore di Roma, si è avuta la dimostrazione che la squadra in questo finale di stagione ha ancora voglia di lottare.»

Parlando dell’avversario odierno, la Lazio, Rolando Maran ha spiegato: «L’ho sempre ritenuta una delle squadre più forti del campionato, mi stupisce vederla un po’ indietro. Il fatto che sia arrivata in finale di Coppa Italia rafforza la mia convinzione. I biancazzurri abbinano qualità e fisicità, sanno come farti rallentare il gioco, sono maestri nell’aspettarti e ripartire. Non mi aspetto una Lazio dimessa, con la testa alla finale: ha bisogno di punti per rimanere attaccata al carro delle squadre in lotta per l’Europa. Noi dovremo giocare la partita perfetta ma sono fiducioso: abbiamo l’entusiasmo e la carica giusta».

 

 

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A distanza di cinque giorni dalla “sfida impossibile” con la capolista Juventus, il Cagliari torna in campo alla Sardegna Arena alle 15.00, per affrontare la Spal, in uno scontro diretto per la salvezza (dirige Luca Banti di Livorno, assistenti di linea Daniele Bindoni di Venezia e Giacomo Paganessi di Bergamo, quarto ufficiale Ivano Pezzuto di Lecce, addetti al VAR Marco Di Bello di Brindisi ed Alessandro Costanzo di Orvieto.

Rolando Maran recupera Fabrizio Cacciatore, Luca Pellegrini e Ragnar Klavan, ma deve fare a meno di Darijo Srna, squalificato, oltre che di Lucas Castro e Kiril Despodov. Al tecnico della Spal Leonardo Semplici mancherà un uomo fondamentale per i suoi schemi come Manuel Lazzari, protagonista della gara del girone d’andata, ma la sua squadra arriva a Cagliari da tre vittorie consecutive che l’hanno rilanciata in classifica, in piena corsa salvezza, ad un solo punto dal Cagliari.

«Incontriamo una squadra che sta bene, lo dimostra quanto sta raccogliendo, però stiamo bene anche noi – ha detto alla vigilia Rolando Maran -. Al di là del risultato di martedì, stiamo vivendo un momento positivo e dobbiamo portarlo in campo domani. La Spal concede pochi spazi, è una squadra equilibrata che spesso tiene tutti gli uomini dietro la linea della palla. Dovremo avere lucidità, pazienza e tanta carica agonistica, ingredienti fondamentali per una partita come questa.»

«Per noi è una partita importante, non tanto perché è uno scontro diretto ma perché manca poco alla fine del campionato e le gare ora possono avere un peso diverso – ha aggiunto il tecnico rossoblu -. La nostra classifica cerchiamo di migliorarla ogni settimana, non importa il nome dell’avversario. Dietro stanno correndo tutte, sarà un finale intrigante. Facciamo la corsa su noi stessi, con ottimismo, senza vedere il risultato degli altri. 40 punti? Non ho mai fatto tabelle, vado oltre: dobbiamo cercare di tenere distanti i posti più pericolosi, vediamo quanti ne basteranno – ha concluso Rolando Maran -. Vogliamo comunque arrivare il più in alto possibile.»

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E’ la grande serata di Cagliari-Juventus, una partita dalle emozioni forti alla Sardegna Arena. Da una parte una squadra in salute come quella rossoblu, quasi al completo (Rolando Maran recupera Leonardo Pavoletti, caricatissimo dopo l’esordio con goal in maglia azzurra e deve fare a meno dei soli Lucas Castro e Ragnar Klavan), forte di un ruolino di marci invidiabile davanti ai propri tifosi, con recenti vittorie di prestigio contro Inter e Fiorentina; dall’altra una Juventus schiacciasassi, che in campionato ha lasciato solo 9 punti per strada (1 sconfitta e 3 pareggi, a fronte di 25 vittorie!), ma che oggi, in vista dell’andata dei quarti di finale di Champions League con l’Ajax, sarà priva quasi certamente di ben 9 titolari (sicuri assenti Cristiano Ronaldo, Andrea Barzagli, Douglas Costa, Juan Cuadrado, Sami Khedira e Leonardo Spinazzola; incerti sino all’ultimo Paulo Dybala, Mattia Perin e Mario Mandžukić). Ce n’è abbastanza perché Il Cagliari e i tifosi di tutta l’Isola possano sognare un’impresa, sperando che la pluriscudettata Juventus sia effettivamente distratta dalle assenze e dal pensiero alle prossime sfide europee, considerato che lo scudetto, in virtù dei 15 punti di vantaggio sul Napoli, va considerato ormai acquisito.
«Con la vittoria di Verona ci siamo tolti un peso, il successo pieno in trasferta non arrivava da troppo tempo – ha detto alla vigilia Rolando Maran -. Una vittoria che ci deve dare ulteriore entusiasmo per affrontare la Juventus. Tutti hanno detto che sabato contro l’Empoli non ha incontrato la sua miglior giornata, ma intanto ha vinto comunque. Ha la capacità di essere sempre sul pezzo, il cinismo per portare a casa il risultato anche nelle partite meno positive. Metterla in difficoltà non è semplice: dobbiamo essere forti e convinti di noi stessi, fare le cose col coraggio giusto e con la voglia che ci deve contraddistinguere sempre. Le loro assenze in attacco? Dovrebbero giocare due elementi che sono stati titolari nell’ultima partita della Nazionale, dunque la caratura della squadra non cambia tanto.»

«Questa gara ha un significato particolare – ha aggiunto Rolando Maran -. La classifica è ancora da migliorare, dobbiamo trovare continuità e ci piacerebbe dare un’altra soddisfazione ai nostri tifosi. Dobbiamo avere dentro di noi la volontà di coltivare il sogno. Sappiamo di dover percorrere un altro tratto di strada e domani abbiamo di fronte l’avversario più complicato possibile. Stiamo attraversando un buon momento, le motivazioni sono al top: per riuscire a fare risultato bisogna fare ancora meglio delle ultime gare. Il nostro percorso – ha concluso il tecnico rossoblu – dobbiamo tracciarlo noi, guai ad abbassare la guardia di un millimetro.»

Cagliari-Juventus, inizio ore 21.00, sarà diretta da Piero Giacomelli di Trieste, assistenti di linea Enrico Caliari di Legnago e Davide Imperiale di Genova; quarto ufficiale Livio Marinelli di Tivoli, addetti al VAR Federico La Penna di Roma ed Alfonso Marrazzo di Frosinone.

Leonardo Pavoletti.

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Anticipo importantissimo, per il Cagliari, alle 12.30, al Renato Dall’Ara di Bologna, per l’8ª giornata di ritorno del campionato di serie A. Le due squadre alla vigilia sono divise da 9 punti e, considerato che il Bologna è terz’ultimo, è evidente che un risultato positivo dei rossoblu di Rolando Maran, soprattutto una vittoria, chiuderebbe quasi definitivamente il capitolo salvezza. La partita, comunque, è tutt’altro che facile, perché da quando la squadra emiliana è guidata i panchina da Siniša Mihajlović, ha migliorato notevolmente la qualità del suo gioco, nonostante finora non sia stata ripagata dai risultati.

Rolando Maran deve fare a meno degli infortunati Lucas Castro, Alberto Cerri e Ragnar Klavan, oltre che degli squalificati Luca Cigarini e Paolo Faragò, ma recupera Valter Birsa.

«Quella di Bologna è una partita importante, non un match-point. Si tratta di uno scontro diretto, in ogni caso non sarà decisivo. Di sicuro da un po’ di tempo non otteniamo risultati positivi in trasferta, vogliamo toglierci un peso – ha detto alla vigilia Rolando Maran -. Il Bologna oggi è profondamente diverso dalla squadra che abbiamo affrontato all’andata, sia come organico che come interpretazione della partita. Nelle ultime gare non ha raccolto quanto meritava, è una squadra in salute e noi sappiamo a quali difficoltà possiamo andare incontro. Questo però deve servirci solo a tenere alta la tensione. Non dobbiamo concentrarci sugli avversari, ma su di noi: abbiamo la consapevolezza che i risultati passino attraverso le prestazioni e che se andiamo in campo con la testa giusta possiamo fare bene.»

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Dalla grande paura, affiorata dopo il goal di Juraj Kucka al 40′ del primo, alla grande gioia, per la straordinaria rimonta firmata da una doppietta di Leonardo Pavoletti, sempre più trascinatore rossoblu! E’ stata una serata dalle emozioni forti quella vissuta alla Sardegna Arena, in una partita che il Cagliari era chiamato a vincere ad ogni costo per mettere un freno alla crisi degli ultimi di risultati due mesi e che fino a metà ripresa ha temuto di perdere, anche se ha messo in campo tutto il suo orgoglio, per  ribaltare il risultato e conquistare la tanto attesa vittoria.

E’ questo il Cagliari che ci vuole per superare la crisi e tornare in una posizione di classifica più consona alle potenzialità della squadra e alle ambizioni della società e dei tifosi che hanno riempito ancora una volta le tribune.

E’ stata una vittoria sofferta ma, alla fine, sono queste le vittorie più belle, quelle che regalano le migliori gioie. E nel finale è passata in secondo piano anche l’espulsione di Joao Pedro, maturata al 90′, quando ormai i giochi erano quasi fatti… L’espulsione di Joao Pedro, purtroppo, priverà Rolando Maran (già oggi privo di cinque titolari, Lucas Castro, Ragnar Klavan, Valter Birsa, Favrizio Cacciatore e Cyril Théréau) dell’attaccante brasiliano nella prossima partita, domenica 24 febbraio, al Marassi di Genova, contro la Sampdoria dell’ex Marco Giampaolo.

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Cagliari-Parma, in programma alle ore 18.00 alla Sardegna Arena, è una delle partite più importanti della stagione per la squadra di Rolando Maran. Gli ultimi risultati negativi hanno tolto alla squadra rossoblu quella tranquillità in classifica che era riuscita a conquistare nella prima parte della stagione ed oggi è fondamentale tornare alla vittoria, per ritrovare la fiducia smarrita e mettere in cascina punti importantissimi in chiave salvezza.

L’avversario odierno non è certamente il più agevole. Il Parma, matricola, è 12° con 29 punti, bottino messo insieme, soprattutto, con un grande rendimento esterno. Lontano dal “Tardini”, infatti, la squadra di Roberto D’Aversa ha vinto ben cinque delle otto partite complessive (è la settima squadra della seria A per punti conquistati in trasferta).

Rolando Maran anche oggi ha la rosa decimata dalle assenze: Lucas Castro, Ragnar Klavan, Valter Birsa, Favrizio Cacciatore e Cyril Théréau. Il tecnico fa molto affidamento su Leonardo Pavoletti, l’uomo che potrebbe fare la differenza.

Dirigerà l’incontro Gianluca Manganiello di Pinerolo, assistenti di linea Domenica Rocca di Catanzaro e Salvatore Longo di Paola, quarto ufficiale Francesco Fourneau di Roma, addetti al VAR Gianluca Rocchi di Firenze e Stefano Liberti di Pisa.

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Il Cagliari affronta questa sera il Milan, al Giuseppe Meazza di Milano, nel posticipo della 4ª giornata del girone di ritorno del campionato di serie A (inizio ore 20.30, dirige Federico La Penna di Roma, assistenti di linea Giorgio Schenone di Genova e Fabrizio Posado di Bari, quarto ufficiale Davide Ghersini di Genova, addetti al VAR Gianluca Manganiello di Pinerolo e Ciro Carbone di Napoli).

In un momento difficile (una sola vittoria nelle ultime 12 giornate), per il Cagliari il Milan rappresenta uno degli avversari più difficili. La squadra di Rino Gattuso vive un momento positivo, dopo gli innesti di Krzysztof Piątek e Lucas Paquetá, e punta con sempre maggior convinzione alla qualificazione alla prossima edizione della Champions League. Dopo le vittorie di Lazio e Roma negli anticipi con Empoli e Chievo (risultati favorevoli al Cagliari nella corsa salvezza), i rossoneri sono stati scavalcati al quarto posto in classifica e per riportarsi in quella posizione, devono assolutamente superare oggi il Cagliari.

Quello che scenderà in campo al Meazza sarà un Cagliari decimato dalle assenze. Rolando Maran deve fare a meno di Ragnar Klavan, Alberto Cerri, Lucas Castro, Valter Birsa, Cyril Théréau e Fabrizio Cacciatore. Tra i convocati, per la prima volta, c’è il nuovo acquisto Christian Oliva, centrocampista uruguayano.

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Christian Oliva. Fonte www.cagliaricalcio.com

Definite negli ultimi giorni due operazioni di mercato che anno riportato nell’Isola il 23enne centrocampista Alessandro Deiola, reduce da un prestito al Parma, e l’acquisizione del cartellino di un secondo centrocampista, il 22enne uruguayano Christian Oliva, proveniente dal Nacional di Montevideo, in prestito con obbligo di riscatto, che ha firmato un contratto che lo lega al Club rossoblù sino al 2023, con opzione in favore della società per il prolungamento fino al 30 giugno 2024, il Cagliari si rituffa nel campionato che questo pomeriggio, alle 15.00, lo vedrà in campo al “Mapei Stadium” di Reggio Emilia, contro il Sassuolo di Roberto De Zerbi (dirige Massimiliano Irrati di Pistoia, assistenti di linea Damiano Di Iorio di Vico e Valerio Vecchi di Lamezia Terme, quarto uomo Francesco Guccini di Albano Laziale, addetti al VAR Michael Fabbri di Ravenna e Rodolfo Di Vuolo di Castellammare di Stabia. All’andata finì 2 a 2, al termine di un match spettacolare, con il Cagliari due volte in vantaggio con Leonardo Pavoletti, autore di una splendida doppietta, raggiunto la seconda volta per il definitivo 2 a 2 al 99′, da un calcio di rigore trasformato da Kevin-Prince Boateng, trasferitosi in settimana al Barcellona.A Reggio Emilia Rolando Maran deve fare a meno di ben cinque giocatori, rimasti a casa: Lucas Castro, Marco Andreolli, Ragnar Klavan, Alberto Cerri e Marco Sau. Rientra Luca Ceppitelli. Nelle fila del Sassuolo, oltre a Kevin-Prince Boateng, oggi non ci sarà il 22enne centrocampista Stefano Sensi, obiettivo di mercato del Milan, il giovane più talentuoso a disposizione di Roberto De Zerbi.

Il Sassuolo, reduce da un brillante pari al Giuseppe Mezza di Milano con l’Inter, è una delle quadre che gioca il più bel calcio della serie A, il Cagliari per questo lo rispetta ma non lo teme, e come ha già saputo fare quest’anno contro l’ancora più competitiva Atalanta, espugnando lo stadio Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo con un  goal di Nicolò Barella, e all’Artemio Franchi di Firenze, imponendo l’1 a 1 alla Fiorentina, con un goal di Leonardo Pavoletti, cercherà di imporre anche al Sassuolo il suo gioco, per tornare a casa con un risultato positivo.

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Un Cagliari dai due volti: bello nel primo tempo, a tratti letteralmente dominato; un secondo tempo in calo e nel finale in grande sofferenza, con Alessio Cragno in cattedra a salvare il risultato sul calcio di rigore battuto da David Kownacki a tempo ormai scaduto. E’ questa la fotografia della partita Cagliari-Sampdoria che ieri sera, alla Sardegna Arena, ha fruttato al Cagliari di Rolando Maran il terzo pareggio casalingo consecutivo.

Nel primo tempo s’è rivisto il Cagliari brillante che due settimane fa in avvio di partita aveva fatto tremare il Milan. I rossoblu hanno creato tanto ma non sono riusciti a concretizzare ed hanno poi visto crescere la squadra dell’ex Marco Giampaolo che ha riequilibrato la partita.

Nella ripresa le occasioni sono fioccate da una parte e dall’altra. Al 9′ Diego Farias ha colto un palo, su assist di Joao Pedro e, sul capovolgimento di fronte, Alessio Cragno ha detto di no a Grégoire Defrel, sfuggito alla guardia di Ragnar Klavan. E due minuti dopo la Sa squadra bucerchiata ha sfiorato ancora il goal con lo stesso Grégoire Defrel che ha colpito la parte alta della traversa al culmine di un’azione sviluppata da Gastón Ramírez e rifinita da Édgar Barreto.

Girandola di sostituzioni: Karol Linetty nella Sampdoria ha rilevato Gastón Ramírez; nel Cagliari sono entrati Filip Bradaric ed Artur Ionita per Luca Cigarini e Joao Pedro.

Al 28′ Karol Linetty ha colpito un’altra traversa. Altri cambi: nella Sampdoria Jakub Jankto e David Kownacki per Dennis Praet e Fabio Quagliarella; nel Cagliari Marco Andreolli per Carlo Pisacane.

Quando la partita è sembrata ormai destinata a terminare senza goal, è arrivato l’episodio decisivo, al 1° dei 4 minuti di recupero concessi dall’arbitro Gianluca Rocchi.

Marco Andreolli ha ostacolato fallosamente Grégoire Defrel e l’arbitro ha concesso il calcio di rigore. Sulla Sardegna Arena è calato lo spettro della prima sconfitta interna (con il Sassuolo un rigore al 97′ fu decisivo per il pareggio) ma Alessio Cragno ha “gelato” David Kownacki, bloccando il suo tiro in presa in tuffo.

E’ finita così senza goal e il Cagliari sale a quota 6 punti in classifica, dopo 6 giornate, perfetta media salvezza.

«Alessio Cragno ci ha messo una pezza nel recupero, è stato bravissimo però il nostro punto è meritato: perdere oggi sarebbe stato ingiusto, focalizzare l’attenzione solo nei minuti finali non avrebbe reso giustizia al tipo di partita giocato dai ragazzi – ha commentato a fine partita Rolando Maran -. Audero ha fatto un paio di grandi parate su Farias, la squadra ha giocato e concluso in porta diverse volte. Ripeto, uscire sconfitti oggi non sarebbe stato giusto. La squadra è partita anche oggi su grandi ritmi, voleva conquistare la vittoria iniziando forte. Poi è chiaro, un avversario come la Sampdoria può mettere in difficoltà chiunque, a volte può farti girare a vuoto e creare dei pericoli, come è successo nella ripresa. Ci sono stati tanti capovolgimenti di fronte, occasioni per entrambe, bisogna correre tanto e calciare in maniera pericolosa. Nel momento di massima pressione della Sampdoria abbiamo colpito un palo, un paio di verticalizzazioni di Farias potevano finire in maniera diversa – ha concluso Rolando Maran -. La partita si è conclusa a reti inviolate ma i ragazzi hanno fatto quel che dovevano fare.»

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Un calcio di rigore di Kevin Prince Boateng, assegnato dal direttore di gara, Luca Pairetto di Nichelino, al 97′ e trasformato al 99′, ha negato al Cagliari una meritata vittoria nel match di esordio casalingo alla Sardegna Arena con il Sassuolo, vanificando una prestazione eccellente e due straordinari goal realizzati con prodigiosi colpi di testa dal bomber Leonardo Pavoletti. A privare i rossoblu di due punti, purtroppo, è stata un’ingenuità del 21enne Filippo Romagna che nell’ultimo disperato assalto degli emiliani, è saltato con le braccia larghe su una conclusione a rete di Babacar, riuscendo a ritrarre solo in parte il braccio destro, che ha fermato, purtroppo il pallone, come ha rivelato il VAR, al quale si è appellato il direttore di gara dopo le proteste dei giocatori ospiti.

Al di là della beffa terribile maturata in extremis, la prestazione fornita dal Cagliari dopo il brutto esordio di Empoli, è stato più che positiva. La squadra, scesa in campo con una difesa cambiata per metà con i debutti dei nuovi Darijo Srna e Ragnar Klavan, e con Marco Sau al fianco di Leonardo Pavoletti, dopo un avvio di gara favorevole al Sassuolo, caricatissimo dopo l’exploit compiuto contro l’Inter, il Cagliari ha sbloccato il risultato già al 10′ con Leonardo Pavoletti, bravo a girare a rete con un preciso colpo di testa un cross di Simone Padoin. Il goal ha esaltato i rossoblu che al 14′ avrebbero potuto raddoppiare con Marco Sau, fermato al momento della conclusione da un recupero di Marlon.

Dopo una fase equilibrata, con tentativi da una parte e dell’altra, il Cagliari ha sfiorato nuovamente il raddoppio al 40′ con il solito Leonardo Pavoletti, ancora con un colpo di testa su lancio di Luca Cigarini, con il pallone a lato d’un soffio. Il primo tempo si è concluso senza più sussulti.

In avvio di ripresa, improvviso, il goal del pareggio della squadra di Roberto De Zerbi, al secondo centro stagionale dopo il calcio di rigore che ha piegato l’Inter, bravo a infilare la difesa rossoblu su lancio di Stefano Sensi e a battere imparabilmente Alessio Cragno.

Il Cagliari inizialmente sente il contraccolpo per il goal subito ma dopo gli ingressi di Filip Bradarić per Luca Cigarini e Diego Farias per Marco Sau, al 28′ ritorna in vantaggio, con Leonardo Pavoletti, puntuale alla deviazione di testa, forte ed imparabile, su calcio d’angolo battuto da Darijo Srna.

Nel finale il Sassuolo non sembra creare grandi preoccupazioni alla difesa rossoblu, soprattutto dopo che rimane in dieci uomini per l’espulsione di Marlon che riceve il secondo cartellino giallo per un fallo su Simone Padoin e finisce anzitempo negli spogliatoi.

Quando erano ormai pronti i titoli di coda, al 7′ di recupero, la beffa: su angolo di Domenico Berardi, Babacar calcia a rete con forza e decisione, il pallone è intercettato dal braccio destro di Filippo Romagna e finisce ancora in angolo ma sulle proteste dei giocatori emiliani Luca Pairetto consulta il VAR e concede il calcio di rigore che Kevin Prince Boateng realizza spiazzando Alessio Cragno.

Non c’è più tempo, la partita finisce in un clima di grande nervosismo e, soprattutto, di grandissima delusione per il Cagliari di Rolando Maran che credeva di avere ormai i primi tre punti stagionali in tasca.

«Avevamo l’obbligo di dimostrare, a noi stessi e ai tifosi, che domenica scorsa era stato un episodio isolato – ha commentato a fine match Rolando Maran -. Ci siamo riusciti, addirittura migliorando la qualità della prestazione rispetto al precampionato. Ho fatto delle rotazioni inserendo giocatori che si sono fatti trovare pronti e questo non può che farmi piacere. Al di là di chi scende in campo, stanno lavorando nel migliore dei modi. Contro il Palermo in Coppa forse avevamo sofferto qualcosa, oggi non direi. Il pareggio di Berardi è arrivato in un momento nel quale non stavamo rischiando nulla, e siamo stati infilati da una giocata in verticale. Abbiano alzato il baricentro, ci siamo riportati in vantaggio ed abbiamo sfiorato il terzo gol. Per portare a casa la vittoria – ha concluso Rolando Maran – si ha bisogno anche di un pizzico di buona sorte: invece oggi gli episodi, in particolare sull’occasione capitata a Marco Sau salvata sulla linea e sul rigore all’ultimo respiro non ci hanno girato bene.»