22 November, 2024
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Si è concluso sabato 19 settembre a Sant’Antioco, nel giardino del Museo Archeologico Ferruccio Barreca, il progetto di museo diffuso “In cammino per Gianni”, con lo spettacolo musico-teatrale del gruppo “Officina Acustica”.

L’evento, organizzato dall’associazione culturale “Sant’Antioco abbraccia il mare”, è incluso nella XVIII edizione de “Il mare che tutto unisce”, patrocinata dal comune di Sant’Antioco e dalla Fondazione di Sardegna.

Una location stupenda, tra piante e fiori, ben si è sposata con l’evento volto a valorizzare, a dieci anni dalla scomparsa, le opere dell’artista Gianni Salidu più che note, non solo nel territorio, ma anche oltremare.

“Ad un certo punto ho visto un gabbiano…” è un viaggio tra musica, parole ed immagini, sul filo del ricordo di un grande artista che continua a vivere attraverso le sue opere, che parlano al cuore, che trasmettono sensazioni profonde, che emanano amore…

E’ proprio osservando queste opere che Annalisa Mameli, cantante e narratrice del gruppo ha scritto i testi che poi, insieme all’altra voce narrante e cantante Marta Proietti Orzella, ha recitato suscitando profonde emozioni nel pubblico che ha manifestato il proprio gradimento con lunghi applausi.

La recitazione si è snodata tra melodie e ritmi magistralmente eseguiti dai membri del gruppo: Alessandro Mallus al violoncello, Alessandro Garau al drums e batteria, Massimo “Maso” Spano al contrabbasso, Simone Floris al clarinetto e sax, Anna Maria Viani al violino, Remigio Pili alla fisarmonica, Corrado Aragoni al piano nonché autore degli arrangiamenti e direttore musicale. Una cornice musicale supportata dai video di Davide Eustacchi.

Una serata che tanto sarebbe piaciuta all’artista commemorato, nel corso della quale voci toccanti e musiche armoniose hanno dato vita a piccole storie, celate nelle sculture create da pezzi di legno o da piccoli massi inanimati, che sono poi diventati, attraverso le mani guidate dal cuore dell’indimenticabile Gianni Salidu, delle opere d’arte uniche ed inimitabili.

Proprio i capolavori esposti nei vari punti del museo diffuso, hanno fatto bella mostra sulla scalinata del museo, dove ancora una volta sono state ammirate mentre si raccontava della loro nascita.

E’ bello pensare che la magia di quelle musiche sotto le stelle, sia volata in alto sino a «toccare il cielo» dove, «ad un certo punto della sua vita» Gianni «ha visto un gabbiano»

Grazie Gianni, per i meravigliosi tesori che hai creato con i doni della “Madre Terra”.

Nadia Pische

                                                                             

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E’ in programma questa sera, alle 21.30, al MAB Museo Archeologico Barreca di Sant’Antioco, “e poi ho visto un gabbiano… – concerto per Gianni Salidu“, organizzato dall’associazione culturale “Sant’Antioco abbraccia il mare”, Al mare che tutto unisce, XVIII edizione e Officina Acustica. Sul palco Anna Lisa Mameli, Marta Proietti Orzella, Corrado Aragoni, Remigio Pili, Anna Maria Viani, Alessandro Mallus, Simone Floris, Massimo “Maso” Spano ed Alessandro Garau. Testi originali di Anna Lisa Mameli; musiche, arrangiamenti e direzione musicale di Corrado Aragoni; video Davide Eustachi.

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“Donne e Memoria”, a Sant’Antioco va in scena l’omaggio a Gabriella Ferri. L’evento, organizzato dal comune di Sant’Antioco e dall’Associazione Officina Acustica, si terrà sabato 7 marzo nell’aula consiliare del comune di Sant’Antioco, a partire dalle 19.00. Ingresso libero e gratuito. Si tratta di una rappresentazione musicale che vedrà la partecipazione di Anna Lisa Mameli (voce e testi), Corrado Aragoni (pianoforte), Remigio Pili (accordeòn). Testi originali di Anna Lisa Mameli. Arrangiamenti e direzione musicale di Corrado Aragoni.

E’ sul filo del ricordo che si compone, come un puzzle, il ritratto di Gabriella Ferri, regina indiscussa tra gli interpreti della canzone popolare romanesca. Cantante, autrice, conduttrice televisiva, dalla personalità dirompente. Sempre in bilico tra amore e odio verso il suo mondo, quel ‘mondo dello spettacolo’ colpevole di fare dell’arte un mercimonio, e nel quale gli artisti gravitavano come meteore intorno alle mode del momento.

Una vita intensa, ricca di amore e di sofferenza, chiaroscuri di un’anima pura, autentica e generosa. Gli stessi perfettamente riconoscibili nelle infinite sfumature della sua voce. Lo spettacolo è un viaggio attraverso le sue canzoni e i ricordi di chi l’ha amata, per rendere omaggio all’artista e alla donna ad oltre dieci anni dalla sua tragica scomparsa.

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Serata all’insegna del vino Carignano e della musica, nel cuore del centro storico di Sant’Antioco, Piazza de Gasperi e Via Castello. A partire dalle 20.00 i produttori locali di Carignano vi accompagneranno alla scoperta dei vini antiochensi. A fare da cornice, la musica di “Remigio Pili – Jazz Manouche”: Remigio Pili alla fisarmonica; Diego Deiana al violino; Roberto Boi alla chitarra; Filippo Mundula al contrabbasso.

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Sarà un fine settimana all’insegna del divertimento e del buon cibo, dell’animazione e della cultura, quello che prenderà il via domani e proseguirà fino a domenica 17, a Sant’Antioco. In programma diversi eventi che coinvolgeranno l’intero centro di Sant’Antioco, da Via Nazionale a Piazza De Gasperi. Si inizierà sabato 16 con l’apertura della Casa di Babbo Natale e della Fiera Mercato (dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 21.00). Ad impreziosire gli appuntamenti de “Il Villaggio di Natale a Sant’Antioco” sarà la manifestazione “Al Corso con gusto”: le casette della Fiera mercato del Corso Vittorio Emanuele proporranno degustazioni di prodotti tipici locali accompagnate dai vini della Cantina Sardus Pater di Sant’Antioco. I visitatori, tramite l’acquisto di un tagliando a prezzi simbolici, potranno spaziare tra sfiziosi assaggi di mare e di terra. Naturalmente non mancheranno l’animazione per adulti e bambini e le consuete visite alla Casa di Babbo Natale. In programma, dalle 16.30 alle 18.00, in Piazza Italia, “Fiabe e musica in libertà: Le novelline di Antonio Gramsci”. E ancora, alle 18.00, alle 19.00 e alle 20.00 spettacolo itinerante “Old Circus” lungo il percorso de “Il Villaggio di Natale a Sant’Antioco”. Sempre sabato, appuntamento anche nel cuore del centro storico, in Piazza De Gasperi: a partire dalle 17.00 (inaugurazione ufficiale) e fino alle 19.00, nel Palazzo del Capitolo si potrà ammirare la mostra del presepe dello scultore antiochense Gianni Salidu e di una selezione di presepi provenienti da tutta Italia (l’esposizione sarà visitabile fino al 6 gennaio 2018).

Ricco ventaglio di manifestazioni anche domenica 17. Confermati le visite alla Casa di Babbo natale e l’evento “Al corso con gusto”, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 21.00. Nella splendida cornice del centro storico andrà in scena “Su Mercau de na borta”, le botteghe del Capitolo (dalle 10.00 alle 20.00). E poi tanta animazione: dalle 10 alle 22.00, in Via Nazionale, spazio a “Street Music Festival”. Previsti esibizione canora di e per bambini; la ludoteca di Ajò a giogai; la fiaba prende il ritmo; caccia allo shopping; il mercatino dei bambini. E ancora, musica di qualità tra Piazza Italia ed Aula consiliare: alle 18.00, presso il Municipio, è previsto il concerto della scuola civica di musica “Don Tore Armeni” (per l’occasione il maestro Remigio Pili presenterà il suo nuovo cd ed è in programma anche un’esibizione del coro delle Mani Bianche). Mentre alle 18.30 e alle 19.30 in Piazza Italia sarà il turno del “CJ Trio” (Cara Giulia Striano alla voce, Adriano Sarais alla tromba, Riccardo Mannai al piano) che proporrà in chiave jazz i canti natalizi più noti.

 

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Sabato 27 agosto la piazzetta Italo Diana di Sant’Antioco ha ospitato un evento commemorativo che ha visto protagonista il complesso musicale bandistico “Giuseppe Verdi” Città di Sant’Antioco, in occasione del 51/mo anno dalla morte del maestro Giuseppe (noto Geppino) Manservigi. Il concerto era inserito nella manifestazione musicale “Incontri musicali antiochensi”, che si sono svolti dal 25 al 31 agosto e che hanno visto come protagonisti allievi, docenti e professionisti della musica in corsi di alto perfezionamento e concerti di alto livello, oltre che rendere onore ad un suo grande maestro ha ripercorso la sua storia, dal 1872, anno della fondazione, fino ai nostri giorni.

«Commemorare uno dei più grandi musicisti che ha contribuito a forgiare il complesso bandistico subito dopo la seconda guerra mondiale e che ha lasciato una grande eredità anche come uomo e insegnante nella nostra cittadina – ha sottolineato la presidente della banda, Marcella Schirru – ha significato onorare la musica nel suo aspetto più alto nel rendere omaggio ad un maestro di musica e alla propria banda.»

La banda Giuseppe Verdi, oltre ad essere presente alle manifestazioni più importanti civili e religiose della propria città e del territorio, da sempre è protagonista di eventi culturali e musicali di prestigio. E’ stata una vera e propria “festa della musica”, con pezzi attinti dalla musica classica e pop eseguiti dai bandisti, con la collaborazione dei maestri dei corsi di alto perfezionamento. Alla serata hanno partecipato le autorità del paese e molte persone che hanno vissuto la storia della banda. Tra gli altri, i figli del maestro Giorgio e Laura, il genero Ireneo che ha cantato in suo onore alcuni pezzi di Andrea Bocelli, fino ai vecchi bandisti e maestri che lo hanno conosciuto o che hanno fatto parte del complesso in tutti questi anni, fra i quali il maestro Remigio Pili che, allievo del maestro Geppino, a sua volta ha diretto la banda per oltre vent’anni. E ancora il bandista Pinuccio Lai che, per tanti anni ,è stato parte integrante della vecchia banda musicale, sostenendola e dando il massimo per mantenerla sempre presente nella vita cittadina.

Ancora oggi la banda Giuseppe Verdi è parte integrante della comunità, presente nella vita musicale, culturale e rappresentativa del paese.

Tito Siddi

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Dolci note e suadenti melodie hanno incorniciato la serata organizzata il 3 febbraio al Vinile di Carbonia per omaggiare l’amico Armando Urru. Emozione alle stelle da parte della famiglia e degli amici che hanno cantato per lui… le sue canzoni.. .quelle che lui suonava e cantava da solo e in loro compagnia.

Una band speciale quella di Carlo Vacca al basso, Remigio Pili alla tastiera, Elvio Casu alla chitarra, Tiziano Dessì alla chitarra, Michele Gerra alla batteria, Renato Cicalò alle percussioni e Elio Loi alla voce, che hanno unito le loro “forze musicali” per ricordare Armando, il loro compagno di musica con cui hanno diviso e condiviso momenti indimenticabili che albergheranno per sempre nel cuore di tutti.

Un grande distacco fisico quello che viene vissuto da chi lo conosceva bene e ne apprezzava le sue doti amorevoli e di grande rispetto per il prossimo. E siccome le parole non bastavano si è pensato di agire attraverso la magia della musica, perchè il modo più bello di ricordarlo è cantare.

Ecco che cantare diventa la miglior risposta al dolore di averlo perso, così dichiarano gli amici in una commovente lettera dove con poche parole ringraziano di averlo conosciuto e di averlo avuto come amico.

Tanti accordi per fermare  nel tempo il meraviglioso ricordo che ha lasciato, come quelli presenti nella canzone “Hey Jude” dei Beatles, suonati al ritmo del battito delle mani quasi fossero i battiti del nostro cuore per lui, nella speranza e nella convinzione che possa sentirci… e poi tutti in piedi per lui e per il suo ricordo indelebile nel tempo.

E si perché Armando aveva sempre una parola buona per tutti… ed è stato naturale ricordarlo tra spartiti vecchi sempre nuovi…

Parole e musica unite a immagini sparse sulla parete sfondo della band hanno dato corpo ad una serata a cui ad un certo punto si è unito anche il giovanissimo Nicola Corrias che ha voluto partecipare, suonando la batteria, al “tuffo nel passato musicale” di Armando che mosse i suoi primi passi musicali, come ci racconta la voce del gruppo Elio Loi, negli anni ’64/’70 con il gruppo “Gli amici”, con i “Berretti Rossi” in seguito e con “M 113” subito dopo… Aveva solo 16 quando decise di “abbracciare chitarra e musica” per manifestare a tutti la sua passione… cantava “Pugni chiusi” e andava in giro per la nostra amata isola…

Oggi a distanza di tanti anni ci piace ricordarlo così come in questa bellissima foto in calce all’articolo… assorto e memore di due grandi amori: la famiglia e la musica, come scritto all’inizio del pezzo.

Lacrime, sorrisi, qualche risata e un “ciao Armando”… ma anche “un ciao papà” che si leva in cielo, tra le stelle che ora cantano e suonano per lui perse nella magnificienza che solo l’amore sa donare.

Nadia Pische

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