6 November, 2024
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Lo aveva annunciato alcuni mesi fa, con il campionato di Promozione ancora in corso, ed ora conferma la sua decisione: Giuseppe Buzzo lascia la guida del Carloforte Calcio. Il 45enne imprenditore tabarchino, operatore nel campo della ristorazione, ha guidato la società per quattro stagioni, nel corso delle quali ha riportato la squadra di Promozione e l’ha condotta a disputare un campionato molto ambizioso, quello appena concluso, senza molta fortuna ed un risultato (il terzo posto e la non fortunata partecipazione alla Coppa Primavera, valida per stilare la graduatoria in vista di eventuali ripescaggi, grazie alla quale il Bosa, terzo classificato nel girone B, superando San Marco Assemini ’80 ed Ossese) è tornato in Eccellenza) sicuramente inferiore a quelle che erano le aspettative dopo la grande e dispendiosa campagna acquisti.

Di seguito, il post integrale pubblicato venerdì 6 luglio 2018 dall’ormai ex presidente del Carloforte Giuseppe Buzzo, nel suo profilo Facebook.

«È con un velo di tristezza che comunico che in data odierna si è conclusa la mia esperienza alla guida della Carloforte calcio, in cui non ho mai lesinato amore, passione e risorse: una bella favola cominciata 4 anni fa e che ha visto la squadra lottare per traguardi prestigiosi, tenendo alto il nome della nostra cittadina.
Mi spiace non essere riuscito a conseguire l’obiettivo della doppia promozione, ossia dalla prima categoria all’eccellenza, così come mi ero prefissato al momento del mio insediamento.
L’elenco delle persone, che a vario titolo hanno collaborato in questi anni e verso i quali rivolgo la mia più profonda riconoscenza e gratitudine, è lungo e variegato. Nominarli tutti uno ad uno, sarebbe un esercizio arduo e complesso; iniziamo dagli sponsor per proseguire con i calciatori, allenatori, dirigenti e accompagnatori.
Concedermi un’eccezione per ricordare il prof. nonché caro amico Vincenzo Pincolini, luminare dello sport a livello mondiale e sempre prodigo di ottimi consigli, l’amico Renato Copparoni per il prezioso contributo e soprattutto il Cagliari calcio per il supporto che non mi ha mai fatto mancare.
Un grazie particolare lo rivolgo alla mia famiglia, per aver sempre condiviso le mie scelte ed alla quale ho sottratto del tempo prezioso.
Non nascondo che nel corso della gestione siano stati commessi anche degli errori, ma sempre però in buona fede e nell’interesse unico della squadra.
Concludo con la consapevolezza che Il calcio sia uno sport meraviglioso che regala emozioni uniche, soprattutto a livello umano. L’auspicio che rivolgo al mio successore è quello di proseguire a far sì che Carloforte ricopra un ruolo importante nel calcio regionale, dando così visibilità alla nostra isola.»

Giuseppe Buzzo

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Cagliari ha dato l’ultimo saluto, ieri, nella basilica di Bonaria, a Claudio Olinto de Carvalho, il grande Nenè dello scudetto rossoblu del 1970, scomparso sabato mattina all’età di 74 anni, dopo lunga malattia. Sono stati tanti gli ex compagni di squadra e colleghi di una vita intera dedicata al calcio che non hanno voluto mancare, tra i quali Gigi Riva, Cesare Poli, Adriano Reginato, Giuseppe Tomasini, Ricciotti Greatti, Mario Brugnera, Antonello Cuccureddu, Renato Copparoni, Roberto Quagliozzi, Giovanni Roccotelli, Luigi Piras. E, in rappresentanza del Cagliari di oggi, il direttore sportivo Stefano Capozucca ed i brasiliani Joao Pedro e Diego Farias.

Davanti all’altare, Gigi Riva ha steso sopra la maglietta bianca con i bordi rossoblù e il numero 8, la maglia di Nenè. L’arcivescovo di Cagliari, monsignor Arrigo Miglio, nella sua omelia, ha sottolineato che oggi sono intensi i ricordi che i sardi e la Sardegna conservano del grande Nenè. A salutare il campione brasiliano c’era anche il sindaco di Cagliari Massimo Zedda e gli Sconvolts sul sagrato della basilica hanno esposto un grande striscione: “Ciao Claudio, leggenda rossoblù”.

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