Elisabetta Falchi: «Nonostante il refresh non sia di competenza dell’assessorato, continua il nostro impegno e invitiamo le associazioni di categoria a collaborare».
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«Con il nuovo Programma di sviluppo rurale 2014-2020, in approvazione questi giorni a Bruxelles, lavoreremo allo scopo di snellire i bandi e la loro attuazione con regole chiare, semplici e di facile comprensione per gli imprenditori agricoli». Lo ha detto l’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, che ha aggiunto: «Il progetto di riorganizzazione delle strutture dell’assessorato e delle Agenzie agricole regionali avrà come obiettivo la semplificazione delle procedure, tempi certi per le istruttorie delle pratiche e dei pagamenti ad agricoltori e pastori».
L’assessore dell’Agricoltura ha fatto anche il punto sul tema del refresh (l’aggiornamento dei dati sulla destinazione dei suoli ammessi a godere dei finanziamenti comunitari per l’agricoltura), che dall’autunno dello scorso anno ha visto un costante lavoro di interlocuzione tra Cagliari e Roma. «Sul caso refresh, come più volte ribadito – ha spiegato l’assessore Falchi – le responsabilità sulle pratiche in anomalia non sono da attribuire né all’Agenzia regionale per la gestione e l’erogazione degli aiuti in agricoltura (Argea) né all’assessorato dell’Agricoltura, che non hanno alcun titolo per intervenire su istanze gestite esclusivamente dall’Organismo pagatore nazionale (Agea) e dai Centri di assistenza agricola (CAA). Ciononostante sia Argea che l’assessorato hanno messo in campo tutte le azioni possibili per limitare i danni derivanti dalle modifiche sull’uso dei suoli, aggiornate dall’Unione europea con le immagini aerofotogrammetriche». Tali pratiche in anomalia si riferiscono alle annualità 2011-2012-2013, quando a guidare la Regione era un’altra maggioranza. Per il futuro, su proposta dell’assessore Falchi, è stata riconosciuta e accolta dal Governo la pratica dei pascoli tradizionali che prevede l’eleggibilità a pagamento comunitario del 50% per i suoli ricoperti da macchia mediterranea. «È stato ormai appurato – ha proseguito l’assessore dell’Agricoltura – che per la maggior parte delle contestazioni formulate da Agea, circa 250 ripetute per più annualità, non sono stati presentati, purtroppo, i ricorsi dagli agricoltori e dai CAA, che gestiscono le loro pratiche, nei termini previsti dalla norma».
«L’assessorato è tutt’altro che inerte sulla gestione della vicenda – ha ribadito l’esponente dell’esecutivo -. Dai numerosi incontri tenuti nell’ultimo anno con Agea e il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) è emerso che non è possibile effettuare una sanatoria generalizzata delle diverse posizioni: le stesse vanno valutate singolarmente.»
Per cercare di intervenire sulle singole situazioni, nell’incontro che si è tenuto al Mipaaf lo scorso mese di luglio e a cui hanno partecipato l’assessore Falchi, i rappresentanti di Argea, Agea e del ministero, è emersa la disponibilità di Agea a riaprire i termini per la presentazione di richieste di riesame per le domande interessate, anche delegando Argea all’esercizio dei controlli. La convenzione tra l’Agenzia nazionale e quella regionale è in corso di definizione. Per avviare ed agevolare il lavoro di verifica alcuni mesi fa, su input dell’assessore, Argea aveva scritto a tutte le Organizzazioni agricole invitandole a far pervenire le segnalazioni sulle comunicazioni inviate da Agea, relative a modifiche sull’uso dei suoli che hanno determinato la riduzione o l’esclusione dagli aiuti relativi al premio unico aziendale.
Ad oggi sono pervenute segnalazioni da alcuni Centri di assistenza, ma nessuna dai CAA Coldiretti e nessuna relativa anche all’azienda del signor Renato Molinas, citato dagli organi di stampa, a cui l’assessorato rivolge l’invito a contattare quanto prima gli uffici di Argea.
L’assessore dell’Agricoltura ha fatto anche il punto sul tema del refresh (l’aggiornamento dei dati sulla destinazione dei suoli ammessi a godere dei finanziamenti comunitari per l’agricoltura), che dall’autunno dello scorso anno ha visto un costante lavoro di interlocuzione tra Cagliari e Roma. «Sul caso refresh, come più volte ribadito – ha spiegato l’assessore Falchi – le responsabilità sulle pratiche in anomalia non sono da attribuire né all’Agenzia regionale per la gestione e l’erogazione degli aiuti in agricoltura (Argea) né all’assessorato dell’Agricoltura, che non hanno alcun titolo per intervenire su istanze gestite esclusivamente dall’Organismo pagatore nazionale (Agea) e dai Centri di assistenza agricola (CAA). Ciononostante sia Argea che l’assessorato hanno messo in campo tutte le azioni possibili per limitare i danni derivanti dalle modifiche sull’uso dei suoli, aggiornate dall’Unione europea con le immagini aerofotogrammetriche». Tali pratiche in anomalia si riferiscono alle annualità 2011-2012-2013, quando a guidare la Regione era un’altra maggioranza. Per il futuro, su proposta dell’assessore Falchi, è stata riconosciuta e accolta dal Governo la pratica dei pascoli tradizionali che prevede l’eleggibilità a pagamento comunitario del 50% per i suoli ricoperti da macchia mediterranea. «È stato ormai appurato – ha proseguito l’assessore dell’Agricoltura – che per la maggior parte delle contestazioni formulate da Agea, circa 250 ripetute per più annualità, non sono stati presentati, purtroppo, i ricorsi dagli agricoltori e dai CAA, che gestiscono le loro pratiche, nei termini previsti dalla norma».
«L’assessorato è tutt’altro che inerte sulla gestione della vicenda – ha ribadito l’esponente dell’esecutivo -. Dai numerosi incontri tenuti nell’ultimo anno con Agea e il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) è emerso che non è possibile effettuare una sanatoria generalizzata delle diverse posizioni: le stesse vanno valutate singolarmente.»
Per cercare di intervenire sulle singole situazioni, nell’incontro che si è tenuto al Mipaaf lo scorso mese di luglio e a cui hanno partecipato l’assessore Falchi, i rappresentanti di Argea, Agea e del ministero, è emersa la disponibilità di Agea a riaprire i termini per la presentazione di richieste di riesame per le domande interessate, anche delegando Argea all’esercizio dei controlli. La convenzione tra l’Agenzia nazionale e quella regionale è in corso di definizione. Per avviare ed agevolare il lavoro di verifica alcuni mesi fa, su input dell’assessore, Argea aveva scritto a tutte le Organizzazioni agricole invitandole a far pervenire le segnalazioni sulle comunicazioni inviate da Agea, relative a modifiche sull’uso dei suoli che hanno determinato la riduzione o l’esclusione dagli aiuti relativi al premio unico aziendale.
Ad oggi sono pervenute segnalazioni da alcuni Centri di assistenza, ma nessuna dai CAA Coldiretti e nessuna relativa anche all’azienda del signor Renato Molinas, citato dagli organi di stampa, a cui l’assessorato rivolge l’invito a contattare quanto prima gli uffici di Argea.
«In questo momento, per cercare di far chiarezza su una situazione difficile e non di competenza delle nostre strutture – ha concluso Elisabetta Falchi – è necessaria la massima collaborazione tra Organizzazioni di categoria agricole e assessorato, evitando di disperdere energie importanti in inutili contrapposizioni per il bene dei pastori e degli agricoltori sardi.»