27 December, 2024
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Restano tesi i rapporti tra il Partito Democratico e l’assessore regionale dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda. Dopo la polemica a distanza emersa nei giorni scorsi tra l’assessore e il segretario regionale del Partito Democratico Renato Soru, ex presidente della Giunta regionale, oggi ad attaccare Paolo Maninchedda è il capogruppo del PD Pietro Cocco.

«Apprendo dalla stampa che Paolo Maninchedda, assessore della mia Giunta regionale, pare abbia individuato il problema principale del disavanzo milionario della Sanità in Sardegna nel sistema informatico Sisar introdotto nel 2007 da Soru – dice Cocco -. E’ probabile che il sistema informatico sia da aggiornare con nuovi software, cosa di cui il governo precedente non si è mai occupato,  ma su questo aspetto ha già detto bene l’assessore Arru.»

«Io ricordo – aggiunge Cocco – che la Sanità consegnata dalla Giunta Soru parlava di un disavanzo accertato di circa 75 ml di euro e di una spesa farmaceutica ridotta dal 17 al 13% della spesa nazionale, pertanto compresa all’interno dei parametri nazionali.»

«Negli anni di governo del centrodestra la spesa sanitaria è nuovamente lievitata da 75 a circa 400 ml di euro – sottolinea ancora Pietro Cocco -, e allora, vogliamo davvero convincere qualcuno che il problema della spesa sanitaria fuori controllo  sia da attribuire al mancato adeguamento di un sistema informatico? E’ nei numeri il fallimento della gestione sanitaria in Sardegna della Giunta di Centrodestra guidata da Ugo Cappellacci e dalla maggioranza che lo ha sostenuto di cui certo Renato Soru non mi risulta facesse parte.»

Pietro Cocco 4 copia

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Un pubblico affascinato dalla tante suggestioni della Festa di Sant’Efisio ha seguito stasera, all’Unesco di Parigi, “Il pellegrinaggio come fenomeno sociale. Il caso della Festa di Sant’Efisio: una tradizione, un popolo, una cultura”, primo convegno internazionale dedicato al Martire guerriero, la cui festa e il rito di scioglimento del voto sono candidati a divenire patrimonio mondiale dell’umanità.

L’occasione è stata offerta da “Cagliari, la Sardaigne un ile de lé Méditerranée”, la manifestazione organizzata dall’associazione Sardegna in Musica con il sostegno e il contributo del comune di Cagliari.

Nel tempio mondiale della cultura, le origini della festa, insieme ai diversi momenti che la scandiscono, sono stati ripercorsi dall’assessore al Turismo del Comune di Cagliari, Barbara Argiolas, e da eminenti studiosi internazionali (Barbara Terenzi, antropologa delle religioni all’università La Sapienza di Roma, Joëlle Rostkowski, docente nella Ecole des hautes etudes en sciences sociales e direttrice della prestigiosa Galerie Orenda, ed Emmanuelle Bruyère- Buvat, docente alla Sorbona) che hanno sottolineato, oltre alla dimensione fortemente spirituale della solennità, anche i punti di contatto con pellegrinaggi come il Cammino di Santiago di Compostela, in Spagna, o altre feste religiose celebrate nel sud Italia, come quella di San Michele Arcangelo Gargano, in Puglia.

«Il rito di scioglimento del voto di Sant’Efisio e il cammino religioso che da 360 anni attraversa  mare, lagune, siti archeologici, comunità con i loro saperi e il loro saper fare, rappresenta la sintesi più alta del nostro patrimonio materiale e immateriale – ha detto nel suo intervento Barbara Argiolas -. Siamo convinti che solo attivando politiche culturali e turistiche in grado di valorizzare l’identità e l’autenticità del territorio sia possibile creare un modello di sviluppo secondo i criteri della sostenibilità.»

Il convegno è stato solo il primo atto della serata di gala che l’Accademia internazionale di  musica di Cagliari (nata dall’associazione Sardegna in Musica, e partner Unesco) organizza nella sede dell’Organizzazione mondiale per la cultura e l’educazione ormai da quindici anni, per promuovere la Sardegna e i giovani talenti isolani che ogni estate partecipano alle sue masterclass di alto perfezionamento musicale. Pochi minuti fa, dopo la proiezione del video promozionale della città capoluogo della Sardegna, “Cagliari, the life you want”, l’importante appuntamento ha preso il via con il discorso di apertura del direttore artistico dell’Accademia, Cristian Marcia: «Sono fiero di questo progetto con cui contribuiamo alla formazione musicale di tanti giovani – ha detto -. Con l’Accademia internazionale di musica le vie di Cagliari e quelle di Parigi si incontrano con le vie della musica che è un elemento per fare e trasmettere cultura».

Madrina della serata è l’attrice cagliaritana Caterina Murino.

Tra il pubblico, che ha fatto registrare il tutto esaurito, spiccano numerose personalità del mondo della cultura, del giornalismo internazionale e dello spettacolo, come l’attrice Claudia Cardinale, ambasciatrice di buona volontà dell’Unesco. Presente  anche l’eurodeputato Renato Soru.

E’ saltato invece l’intervento del presidente della Regione, Francesco Pigliaru, che è dovuto tornare in Sardegna per seguire da vicino le operazioni legate alla gestione dell’allerta meteo.

Durante la serata si esibiranno i virtuosi mondiali della musica classica (molti fanno parte del corpo docente dell’Accademia internazionale di musica di Cagliari), lo stesso Cristian Marcia, apprezzato chitarrista, e i giovani virtuosi sardi che si sono maggiormente distinti nell’ultima edizione dell’Accademia internazionale: il tenore Mauro Secci e i chitarristi Luca Micheletto e Raffaele Putzolu.

Serata di gala 2015Un momento del convegno 2 Un momento del convegno (Olivario's photo)  L'assessore Argiolas apre il convegno (Olivario's photo)

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Francesco Pigliaru alla festa di Sel 2015 6Francesco Pigliaru a Carbonia 2Francesco Pigliaru a Carbonia

Terza giornata, a Carbonia, per la festa annuale “Articolo 3. Superando quegli ostacoli”, organizzata dal circolo di Sinistra Ecologia Libertà di Carbonia Zorba il Gatto, nel parco di Villa Sulcis
Ieri si è parlato di diritti civili, un tema importante per SEL Sardegna, che ha presentato proprio quest’anno in Consiglio regionale, una proposta di legge sulle unioni civili. Tra gli altri, è stato ospite il presidente della Regione, Francesco Pigliaru.

Il programma odierno prevede il concerto di Giorgio Canali (ex CCCP CSI) e il dibattito delle 17,00 che avrà come tema la Sinistra, con grandi ospiti come Luciana Castellina, ci saranno inoltre Nicola Fratoianni, coordinatore nazionale SEL, Claudio Grassi (Sinistra e Lavoro), Massimo Zedda, Sindaco di Cagliari, e Luciano Uras (Senatore SEL).

Domani, giorno di chiusura, si parlerà di Europa e regionalismi, con Renato Soru, europarlamentare e segretario regionale del Partito Democratico, Franco Uda (Segretario Arci Sardegna, Coordinatore nazionale Pace, Solidarietà e Cooperazione Internazionale ARCI), Gavino Sale (IRS), Gesuino Muledda (Rossomori) e Luca Pizzuto (Consigliere Regionale e coordinatore regionale SEL Sardegna).

Chiuderà la Festa, la proiezione del film Jimmy’s Hall di Ken Loach.

 

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Il parco di Villa Sulcis, a Carbonia, ospiterà da giovedì 17 a domenica 20 settembre, la Festa annuale di SEL, organizzata dal Circolo Zorba il Gatto e intitolata “Articolo 3. Superando quegli ostacoli”.

Dopo le ultime due edizioni, dedicate agli articoli 1 e 2, si continuerà a parlare dei diritti e dei doveri dettati dalla nostra Costituzione.

«Le varie tragedie successe nell’anno in corso – si legge nella presentazione della Festa – ci hanno segnato e fatto capire che mai, come in questo momento, c’è bisogno di trovare delle soluzioni ai problemi che ci affliggono in quanto società. Mai come oggi è il momento di capire cosa fare per migliorarci, come comunità e come cittadini. Il nostro circolo rifiuta il fatto che forme di fascismo e razzismo segnino una linea risolutiva ai cambiamenti del nostro tempo, e avendo visto, proprio quest’anno, Carbonia come una città dell’accoglienza e della solidarietà, ha deciso di focalizzare la festa su confini e limiti, e di fare una riflessione su come sia possibile, appunto, superarli.»

Il programma della Festa è molto vario. Sono previsti una mostra, dibattiti, proiezioni, concerti e laboratori per bambini, il tutto con la partecipazione di tanti ospiti. Il 17 settembre, primo giorno della Festa, saranno presenti tra gli altri, alle ore 17,00, a parlare di immigrazione e accoglienza, dopo il saluto del sindaco di Carbonia Giuseppe Casti, Filippo Miraglia (vicepresidente nazionale ARCI), don Marco Lai (presidente Caritas Sardegna), Michele Piras (deputato SEL). Verrà inoltre inaugurata la mostra fotografica “Kurdistan, un popolo che resiste”, realizzata da Roberto Mulas e resoconto del viaggio istituzionale di rappresentanti della Regione Sardegna nelle regioni Kurdistan turco. Si terrà, inoltre, l’incontro con Ezel Alcu del Movimento delle Donne del Kurdistan. La serata proseguirà con una cena e un concerto curdi, che serviranno a raccogliere fondi per la costruzione della scuola Antonio Gramsci a Kobane. Il giorno successivo, 18 settembre, si parlerà di diritti civili, un tema importante per SEL Sardegna, che ha presentato proprio quest’anno in Consiglio Regionale, una proposta di legge sulle unioni civili. Tra gli altri, saranno nostri ospiti il presidente della Regione Francesco Pigliaru, Barbara Tetti presidentessa del MOS, Riccardo Deiana presidente di ARC Cagliari e Anna Maria Busia (consigliera regionale CD). Nella serata ci sarà lo spettacolo delle Dragqueen Le Bolognesi. Sabato 19 ci sarà il concerto di Giorgio Canali (ex CCCP CSI) e il dibattito delle 17,00 avrà come tema la Sinistra, saranno ospiti Luciana Castellina, Nicola Fratoianni, coordinatore nazionale SEL, Claudio Grassi (Sinistra e Lavoro), Massimo Zedda, sindaco di Cagliari e Luciano Uras (senatore SEL). Il giorno successivo, domenica 20 settembre, parleremo di Europa e regionalismi, nostri ospiti saranno Renato Soru, europarlamentare e segretario regionale del Partito Democratico, Franco Uda (Segretario Arci Sardegna, coordinatore nazionale Pace, Solidarietà e Cooperazione Internazionale ARCI), Gavino Sale (IRS), Gesuino Muledda (Rossomori) e Luca Pizzuto (consigliere regionale e coordinatore regionale SEL Sardegna). La Festa verrà chiusa con la proiezione del film Jimmy’s Hall di Ken Loach.

Ci sarà inoltre un’esposizione permanente di hobbisti e artigiani del territorio e ogni giorno, a partire da venerdì 18, alle ore 20,00 sarà possibile cenare al ristorane Festa Articolo 3, dove si potranno degustare i migliori prodotti locali, rigorosamente a km 0. Per i piccoli sono stati riservati spazi particolari, un laboratorio di burattini che, a partire dalle 17,00 di venerd,ì intratterrà i bambini per le tre giornate; con la cooperativa Mediterranea ci sarà un laboratorio sull’epoca romana il primo giorno della festa e, naturalmente, saranno presenti i giochi gonfiabili. Ogni attività culturale e di animazione sarà gratuita e aperta a tutti.

La festa è possibile grazie alla collaborazione col circolo ARCI La Gabbianella Fortunata di Carbonia e il Pitosforo ArtMusicBar.

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Il 27 maggio i segretari dei circoli PD di Carbonia, il segretario cittadino del PD e il segretario provinciale di Carbonia Iglesias, della Provincia hanno scritto una lettera al Premier Matteo Renzi e ai segretari regionale e nazionale del PD, Renato Soru e Matteo Renzi sulla crisi socio-economica di Carbonia.

«La lettera è stata inoltrata giovedì 28 maggio per conoscenza ai deputati eletti nel nostro territorio, Emanuele Cani e Francesco Sanna, al capogruppo PD in Consiglio regionale Pietro Cocco, al sindaco Giuseppe Casti e al capogruppo cittadino Pietro Morittu – spiega Cinzia Grussu, segretaria cittadina del PD -. Dal Premier Renzi e dal segretario Soru ad oggi non abbiamo avuto alcuna risposta.»

«Ho proposto i temi della lettera – conclude Cinzia Grussu – nel mio intervento in Assemblea Provinciale del PD che si è tenuta a Cortoghiana lunedì 25 maggio.»

Questo il testo integrale della lettera.

Caro Presidente,

per la nostra Città di Carbonia e il suo territorio, sono stati sottoscritti protocolli da firme prestigiose della politica italiana, i quali sono ancora alla fase della elaborazione, insieme ai memoranda, ai documenti definiti nei tavoli istituzionali, gli accordi di programma Stato-Regione-Province-Comuni, i piani di sviluppo territoriali, includendo le Delibere di Consiglio, Regionale e Comunale, che impegnano le Giunte a sostenere azioni decise verso lo stesso Governo dello Stato o Regionale a seconda delle istanze avanzate.

Veramente un gran lavoro politico che a oggi non ha prodotto grandi risultati in termini di risoluzione fattiva del tema a noi più caro: il Lavoro. Gli ultimi dati rappresentano una situazione per la quale lasciamo parlare i numeri: al 31/12/2014 su 37.408 disoccupati totali nel territorio, 9.073 sono di Carbonia, il 24,25%!!!

Sulla homepage della Regione Sardegna, se attiviamo la ricerca della parola “Protocollo” si ottengono 15.660 risultati, per “Protocollo d’intesa” 5.788, per “Sulcis” 12.752, numero che, lavoratrice più lavoratore meno corrisponde alle cessazioni complessive di rapporti di lavoro del 2014. Quasi un protocollo o un documento o una delibera per unità lavorativa ormai fuori dal mercato del lavoro del nostro territorio, dunque come abbiamo messo in evidenza un immenso lavoro politico.

Chiaramente siamo consapevoli dell’arbitrarietà che accosta questi numeri a persone, ma d’altra parte anche nel piano di dismissione della Carbosulcis si accostano numeri razionalizzanti a unità lavorative , senza dimenticare che, mutuando lo slogan caro ai lavoratori in lotta del nostro territorio, dietro ogni lavoratrice/lavoratore c’è una famiglia.

Anni di pianificazione del territorio e della nostra Città ha portato Carbonia a ottenere grandi risultati, sotto il profilo urbanistico con il Premio del Paesaggio per il progetto “Carbonia Landscape Machine”; per la più bella Piazza d’Italia dove la Piazza Roma si è classificata tra le prime dodici; dal punto di vista dell’offerta dei servizi che pone la nostra Città in posizione baricentrica per i Comuni minori del Sulcis nella fruizione dei servizi commerciali, sanitari.

Sanità. Un altro punto di forte criticità. Pensavamo che con la sostituzione del Commissario della ASL avessimo risolto i nostri problemi perlomeno relazionali e  comunicativi in termini di un cambiamento netto nella programmazione e progettazione dell’organizzazione dei servizi sanitari per i cittadini. Per contro, mentre ancora oggi non sono ben chiari e definiti gli orizzonti della Sanità nel nostro territorio, diversi servizi  ritenuti importanti( per esempio l’emodinamica e l’ADI) vengono rimaneggiati, a torto o a ragione, senza che vi sia stata una preventiva concertazione con i livelli locali di governo del territorio, causando malumori e disagi tra la popolazione che usufruisce dei suddetti servizi.

Il tema sanità, come il tema dell’organizzazione degli EE.LL., le politiche del lavoro o le politiche sociali, devono certo partire da una proposta di governo, ma una proposta che deve condividersi con noi, che viviamo il territorio, che amministriamo adesso e che vorremmo continuare a farlo anche in futuro.   

Non ci dilunghiamo nell’elencazione degli altri contesti problematici pensiamo che i due evidenziati siano più che rappresentativi.

Ciò che per contro ci preme sottolineare meglio è la difficoltà comunicativa che  evidentemente abbiamo nei confronti del nostro Governo regionale se ancora a distanza di sedici mesi non si è capito che la priorità delle priorità dopo il disastro politico-istituzionale del governo precedente è la mancanza di lavoro. Certo non dovremmo suggerirti noi quale teoria economica sia la più adatta al nostro territorio, sicuramente possiamo per contro dire che quella attuata è finora troppo poco incisiva. Siamo molto coscienti delle difficoltà e della scarsità di risorse e anche coscienti delle azioni importanti che sono state fatte; l’ultima sull’educazione e sui progetti scolastici ci soddisfa pienamente, e ci gratifica; ma 16/sedici mesi per rendere operativo il progetto politico che dia quelle risposte che abbiamo sentito nella campagna elettorale sono tanti per non dire decisamente troppi. Tutto questo tempo è uno spreco di risorse, della risorsa più preziosa, il tempo appunto.

La coesione della nostra comunità locale e territoriale non si regge più, e segno di questa situazione sono anche gli eventi intimidatori violenti nei confronti degli amministratori con i recenti attentati alla vita delle persone dei Presidenti di Consiglio di Iglesias e di Carbonia e dei loro familiari.     

In conclusione, la nostra azione politica e amministrativa è sempre più in bilico e sempre più difficile.

È per questo che vogliamo invitare il nostro Governatore a trascorrere del tempo, che qui è ben utilizzato e non sprecato, nella nostra Città a parlare con la gente, con i disoccupati e con le loro famiglie che vanno alla Caritas per il cibo, o che fanno la fila dal Sindaco come fossero dal medico per chiedere un sussidio straordinario, o quelli che invece per dignità nemmeno chiedono.

Sappiamo che è una rappresentazione della società comune ad altre realtà della nostra Regione, da noi però c’è la possibilità di sbloccare questa situazione con un surplus di impegno politico per la bonifica dei territori minerari dismessi e industriali, per la riapertura delle fabbriche (a partire dalla vertenza Alcoa sulla quale da mesi non abbiamo notizie), per dare risposte anche a privati che hanno possibilità di investire, nel rispetto delle rigide norme ambientali, per la definizione della rete del Gas, per dare veramente avvio a un’economia turistica che richiede infrastrutture e impegno certo di risorse economiche e umane.

Non abbiamo voluto dilungarci, e non per risparmiare parole, semplicemente perché abbiamo parlato così tanto e tutti, che siamo anche piuttosto indignati per questa impotenza e per il fatto che tutte queste parole dette e scritte non sortiscano effetti, eppure mi sembrava così efficace la frase di Sciascia circa la dinamica propria delle «parole che non sono come i cani che fai un fischio e tornano indietro».

Ti chiediamo e ti proponiamo, dunque, un momento di incontro per condividere e per definire gli interventi prioritari nel nostro territorio e la tempistica d’attuazione, per incontrare la nostra Comunità, i nostri giovani o quelli che sono rimasti legati alla loro terra a costo di enormi sacrifici, le famiglie che la crisi la vivono drammaticamente.

Questo chiediamo, una vicinanza umana e politico-istituzionale.

Ti salutiamo cordialmente e attendiamo un tuo riscontro.

I segretari dei circoli di Carbonia Giuseppe Aru, Fulvio Cabiddu, Marco Murru; la Segretaria cittadina Cinzia Grussu; il Segretario provinciale Daniele Reginali.

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Il segretario regionale del Partito Democratico Renato Soru ieri a Iglesias ha incontrato il segretario provinciale e i segretari di circolo. «E’ stato un incontro importante – ha detto il segretario provinciale Daniele Reginali – nel corso del quale è stato fatto il punto sulla politica del territorio ed è stata eaminata la situazione socio economica che caratterizza il Sulcis Iglesiente.»

«Il territorio soffre per i numerosi problemi ecco perché siamo impegnati per trovare forme di coinvolgimento anche per poter affrontare insieme i problemi – ha aggiunto Reginali -. In particolare ci siamo occupati di lavoro, industrie in crisi, ammortizzatori sociali ed emergenze sociali,mdi sanità, enti locali, turismo e trasporti.» Nel suo intervento il segretario provinciale del Pd ha spiegato che nei 23 Comuni del Sulcis Iglesiente sono presenti e operativi, con tanto di dirigenza rinnovata 16 circoli e altrettanti organismi dirigenti. Renato Soru ha detto che lo strumento che la costituzione affida ai cittadini per concorrere alla vita democratica del nostro paese è la partecipazione e la militanza nei partiti. «Per questo vi siete spesi cercando di ravvivare il circolo e quindi la presenza del Pd nelle comunità». 

Negli interventi dei segretari di circolo sono emerse numerose criticità che interessano l’intero territorio: le difficoltà di Carloforte nell’avere pari diritti di cittadinanza con gli altri comuni sui servizi sanitari piuttosto che per l’utilizzo dei trasporti; lo spopolamento che non solo porta ad una diminuzione della popolazione e della natalità ma anche all’aumento dell’età media con conseguenti limiti nel ripensare lo sviluppo del territorio per le nuove generazioni. Le bonifiche ambientali, un’altra occasione persa di sviluppo in questi anni per rilanciare l’occupazione e per riqualificare il patrimonio turistico. Non mancano le difficoltà relative al coinvolgimento dei militanti e alla fruizione di spazi e risorse per il funzionamento dei circoli.

Sono state avanzate anche delle proposte: una maggiore interconnessione della attività dei circoli, resa possibile dalla nuova segreteria provinciale e dalla piattaforma web del Pd Sardegna nella quale ogni circolo dell’Isola avrà un proprio sito internet. Formazione politica sia per i militanti che per chi andrà ad amministrare in modo da avere un partito all’altezza dei progetti che si vogliono programmare. Infine un richiamo del segretario provinciale Reginali ai prossimi appuntamenti: la campagna di tesseramento a giugno mentre a maggio si svolgeranno le amministrative con 5 comuni della provincia chiamati al voto.

Gianni Cuperlo, Deputato PD ed ex presidente del Partito, sabato 28 febbraio sarà a Cagliari per incontrare i giornalisti e partecipare al convegno organizzato da “SinistraDem Sardegna”.

Alle 10.00 Cuperlo sarà in via Emilia 39, presso i locali della “Fondazione Berlinguer-Salone Renzo Laconi”, per incontrare i giornalisti e gli organi di informazione.

Successivamente, parteciperà al convegno organizzato da “Sinistra Dem Sardegna”, dal titolo “Un nuovo orizzonte per l’EuropaDalle politiche del rigore a quelle del lavoro e della giustizia sociale”.

All’incontro, introdotto da Yuri Marcialis, coordinatore SinistraDem Sardegna, e coordinato da Pietrina Canu, parteciperanno Renato Soru, segretario regionale PD, Ignazio Angioni, Senatore PD, Michele Carrus, segretario regionale CGIL, e Gianfranco Bottazzi, sociologo.

Previsti gli interventi di Claudio Atzori, Presidente Lega Coop Sardegna, Francesco Berria, Presidente Fondazione Enrico Berlinguer, Davide Burchi, Segretario PD Ogliastra, Salvatore Cherchi, presidente dell’Istituto di studi e programmi per il Mediterraneo, Bruno Concas, Vicesegretario GD Sardegna, Ninni Depau, Presidente Consiglio Comunale di Cagliari, Giampaolo Diana, SinistraDem Sardegna, Carlo Dore jr, Libertà e Giustizia Cagliari, Salvatore Multinu, SinistraDem Sardegna, e Gianluca Scroccu, presidente della Fondazione Luca Raggio.

La cancellazione delle pluriclassi continua a far discutere le forze politiche e l’utenza scolastica.

Sinistra sarda, in una nota diffusa stamane, invita la Giunta alla cautela ed auspica maggiore concertazione sui temi dell’istruzione ed in particolare per quelli che attengono il piano del dimensionamento scolastico e la prevista cancellazione delle pluriclassi, in una serie di piccoli centri dell’Isola.

«La cancellazione delle pluriclassi è una scelta politica che non condividiamo», ha dichiarato la responsabile dell’istruzione di Rifondazione comunista, Laura Stocchino, nel corso dell’incontro con la stampa tenutosi questa mattina in Consiglio regionale, insieme con il segretario regionale del Prc, Giovannino Deriu ed al consigliere regionale, Alessandro Unali.

I vertici della sinistra hanno ribadito l’urgenza di una legge regionale per «affrontare la riorganizzazione del sistema scolastico e dell’alta formazione in Sardegna» ed hanno sottolineato la validità delle indicazioni contenute nel disegno di legge approvato nel 2006 dalla Giunta guidata da Renato Soru, su proposta dell’allora assessore Maddalena Salerno (“Principi e norme per l’educazione, l’istruzione e la formazione professionale”).

«Aggredire il fenomeno della dispersione scolastica – ha spiegato il segretario Deriu – è un compito al quale non possiamo sottrarci e le iniziative da adottare non possono essere in contrasto con la lotta allo spopolamento dei piccoli paesi, dove dovrà essere sempre garantito un presidio di cultura e conoscenza». Il riferimento alla paventata chiusura delle pluriclassi è stato ripreso da Laura Stocchino nel richiamare l’opportunità di un’intesa con il Governo perché si «riaffermino le prerogative dell’Autonomia e si scongiuri l’applicazione nell’Isola delle rigide disposizioni ministeriali». L’esempio di successo citato dalla Sinistra sarda è quello della Regione Puglia, dove nell’arco di un quinquennio, a seguito di un apposito accordo siglato con lo Stato, si è ridotto di circa dieci punti in percentuale il tasso di dispersione scolastica.

«Non conosciamo su quali dati si basi l’affermazione che la dispersione scolastica si possa ridurre con l’eliminazione delle pluriclassi», hanno proseguito gli esponenti della sinistra che, con il consigliere Alessandro Unali, hanno concluso con un invito rivolto alla Giunta «perché apra un dibattito pubblico che coinvolga istituzioni, sindacati, famiglie e associazioni studentesche, per promuovere una legge che riaffermi la specialità sarda e chiarisca cosa intende l’esecutivo Pigliaru per diritto all’istruzione in Sardegna».  

Con la scusa della riorganizzazione dell’assessorato regionale del Lavoro, la Giunta Pigliaru dà il ben servito alla Formazione professionale, sia pubblica che privata. Nell’ambito del piano di riordino dell’Assessorato si stabilisce la dismissione di alcuni Centri regionali di formazione professionale, tra i quali potrebbero figurare anche Carbonia e Sant’Antioco. Si preannuncia così una nuova stagione di passione per i lavoratori sopravvissuti (ex legge 42) alla mannaia di Renato Soru del 2006.

Con tale decisione si cancella quasi definitivamente la formazione professionale in Sardegna e si impedisce ai centri nel mirino dell’assessorato del Lavoro di assolvere al ruolo di sedi decentrate della Regione nel territorio. Inoltre non si capisce perché questa Giunta continui imperterrita a tagliare i servizi nelle periferie sarde, così come ha fatto con la sanità. Anziché garantire quelli essenziali per ridare speranza ai territori dimenticati che attraversano momenti di estrema difficoltà come il Sulcis Iglesiente, Pigliaru e i suoi professori, armati di calcolatrice, paraocchi e tappi per le orecchie, cancellano tutto senza farsi alcuno scrupolo. Il centrosinistra, poi, non solo intende estinguere la formazione pubblica, ma non esprimendosi sul futuro della formazione di tipo privato dà a intendere che un suo rilancio non rientri nei progetti.

Ma l’aspetto forse più grave, sintomo della distanza assiderale tra la Giunta e i sardi, è che sebbene l’esecutivo Pigliaru si appresti a eliminare alcuni centri regionali non dice una parola sul futuro dei lavoratori che prestano servizio in queste strutture. Che intenzioni ha la Giunta? Vuole forse cancellare la cosiddetta “Lista ad esaurimento ex legge 42”?

Il Governatore rimetta mano al Piano di riassetto dell’assessorato regionale del Lavoro con l’obiettivo irrinunciabile di salvare la formazione professionale, in quanto ancora oggi un utile strumento per la preparazione di futuri tecnici, impiegati, operai qualificati. Ma soprattutto Pigliaru chiarisca quale sorte spetta ai lavoratori che con la chiusura dei centri si troveranno senza occupazione, benché, di fatto, dipendenti della Regione Autonoma della Sardegna.

Infine, un appello ai colleghi consiglieri regionali eletti nel Sulcis Iglesiente affinché si uniscano in questa battaglia e lottino per evitare che ancora una volta il territorio più povero d’Italia venga penalizzato da una politica poco attenta alle reali esigenze dei cittadini.

Ignazio Locci

Consigliere regionale Forza Italia

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I consiglieri regionali del Centro Democratico Anna Maria Busia e Roberto Desini plaudono all’interessamento del segretario regionale del Partito Democratico sardo, Renato Soru, per l’istituzione dell’agenzia sarda dei tributi.

«Apprendiamo con piacere che il segretario regionale del Pd, Renato Soru, abbia raccolto l’invito lanciato dal Centro Democratico Sardegna con una proposta di legge presentata poco più di un mese fa, e abbia riacceso i riflettori sulla necessità di istituire un’agenzia sarda per la riscossione e l’accertamento dei tributi», hanno detto Busia e Desini, che rilanciano sui tempi e modi di affrontare la discussione a livello istituzionale.

Nel mese di novembre il gruppo consiliare Centro Democratico ha presentato una proposta di legge che, se approvata, rivoluzionerebbe le modalità di accertamento e riscossione dei tributi statali di pertinenza della Regione in Sardegna, delegando tutte le funzioni necessarie a una specifica agenzia regionale. La legge, composta di sei articoli, prevede il rafforzamento del ruolo della Regione in materia di accertamento e riscossione delle entrate tributarie statali di spettanza regionale e l’istituzione di un’autonoma Agenzia per l’accertamento e la riscossione delle entrate regionali locali. Con la nuova norma il Centro Democratico si propone quindi uno strumento che consentirebbe alla Regione e ai sardi di gestire in maniere più veloce e precisa i fondi che lo Stato deve corrispondere alla Sardegna in virtù delle entrate tributarie. In pratica, con la nascita di un’agenzia regionale delle entrate o con l’attribuzione di una delega che autorizzi la Regione a riscuotere e accertare direttamente il prelievo fiscale, la cassa dei tributi statali versati dai sardi resterebbe nell’Isola. In questo modo si potrebbero abbattere i tempi di rientro dei soldi nei forzieri regionali, garantendo allo stesso tempo che l’ammontare di quei denari sia quantificato con certezza assoluta. Cancellando il passaggio intermedio dei tributi nelle casse dello Stato, la Regione si metterebbe inoltre al riparo dal rischio di vedersi attribuire, erroneamente, minori entrate, come è avvenuto negli ultimi anni.

Per accelerare l’iter che porterà all’istituzione di un’agenzia tributi sarda, Busia e Desini, si augurano che, «la problematica relativa all’agenzia regionale delle entrate sia inserita nella discussione di questa Finanziaria».