17 November, 2024
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Prende il via venerdì 14 luglio, il lungo percorso di “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, che alle 21.00 inaugura le anteprime di “Jazz Around” alla Cantina Santadi con Karima, accompagnata in duo da Piero Frassi al pianoforte.

La sua carriera, fitta nonostante la giovane età, l’ha portata ad aprire i concerti di Whitney Houston e John Legend, a interpretare colonne sonore per la Disney, e a esibirsi in tour su scala internazionale, fino ad arrivare in Cina.

Amata dai musicisti per la sua versatilità, ha collaborato in ambito jazzistico con Dado Moroni, Riccardo Fioravanti e con Stefano Bagnoli. Tra gli ultimi lavori, l’ album ricco di contaminazioni tra pop e il jazz “No Filter” (Jando Music, 2021 ) che la vede al fianco di Gabriele Evangelista al contrabbasso, Bernardo Guerra alla batteria e Piero Frassi al piano e  “Xmas”, uscito lo scorso dicembre per Emme Record Label in cui, sempre con la stessa formazione, arricchita da Stefano Cocco Cantini al sax, interpreta  grandi classici natalizi come Silent Night, O Holy Night, Let it Snow, I’ll be Home for Christmas.

I biglietti per il concerto di Karima hanno il prezzo di 15 euro al botteghino, mentre, se acquistati in prevendita, su circuito Box Office Sardegna, hanno il prezzo di 17,50 euro.

Il prezzo del biglietto include un buffet e una degustazione di vini a cura della Cantina Santadi, che saranno offerti al pubblico durante la serata.

 

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Appuntamento “in trasferta” per il Festival Nuoro Jazz, il cartellone di concerti che affianca, giorno per giorno, le attività didattiche del trentunesimo Seminario Jazz in corso nel capoluogo barbaricino fino a venerdì prossimo (30 agosto). Questa sera la manifestazione pianta le tende a Onanì, il piccolo paese a una quarantina di chilometri da Nuoro: di scena in piazza Funtana Manna, con inizio alle 21.00, un quartetto originale intestato al pianista e trombettista Dino Rubino, titolare della classe di tromba ai Seminari jazz nuoresi, affiancato da altri tre docenti degli stessi corsi: il sassofonista Emanuele Cisi, il contrabbassista Paolino Dalla Porta ed il batterista Stefano Bagnoli.

Siciliano di Biancavilla, classe 1980, Dino Rubino ha iniziato a studiare pianoforte classico al Conservatorio di Catania nel 1991 prima di dedicarsi alla tromba, tre anni più tardi, dopo aver visto suonare Tom Harrell (il grande trombettista statunitense atteso proprio a Nuoro, da lunedì a giovedì prossimi, per tenere col suo quartetto una masterclass ai Seminari jazz e un concerto, mercoledì 28). Vincitore del premio Massimo Urbani, nel 1998, come miglior talento nazionale emergente, nel 2000 Furio Di Castri lo chiama a far parte del progetto “Giovani artisti d’Europa“, con cui suona per un paio d’anni tenendo concerti in Italia e all’estero. Nel 2001 ricomincia lo studio del pianoforte e decide di abbandonare la tromba, che riprenderà comunque a suonare sei anni dopo. Nel 2008 entra nel gruppo del sassofonista Francesco Cafiso, col quale collabora per cinque anni incidendo sei dischi. Nel 2009 si diploma in pianoforte e inizia la specialistica in jazz al Conservatorio di Messina dove si laurea nel 2012. Leader dell’On Air Trio con Paolino Dalla Porta al contrabbasso ed Enzo Zirilli alla batteria, e di Kairos, un progetto con Giuseppe Mirabella, Riccardo Fioravanti, Adam Nussbaum più un ensemble di quattro fiati, Dino Rubino collabora in duo con Paolo Fresu, che nel 2011 lo ha convocato a far parte della sua etichetta discografica, la Tuk Music, che ha pubblicato quattro album a suo nome e il più recente “Tempo di Chet”, cooprodotto con lo stesso Paolo Fresu e Marco Bardoscia, in cui è raccolta la colonna sonora dell’omonimo spettacolo teatrale dedicato alla leggendaria figura di Chet Baker.

Dino Rubino (ph © Roberto Cifarelli)

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Con la prima giornata di lezioni dei Seminari Jazz di Nuoro edizione numero ventinove, oggi alla Scuola Civica di Musica in via Mughina, si apre in serata anche la rassegna di concerti collegata all’iniziativa didattica organizzata dall’Ente Musicale di Nuoro: un ricco cartellone che propone tanta musica nel capoluogo barbaricino, ma anche trasferte a Posada (dove domenica si è tenuta un’anteprima con i giovanissimi membri dello Swing Brosse System, un gruppo francese di jazz manouche formato da quattro fratelli e sorelle tra i quattordici e i diciannove anni), a Onanì e a Orosei.

Tra i protagonisti dei concerti figurano anche quest’anno diversi docenti dei seminari, a ribadire lo stretto legame tra le due iniziative. Così, il compito di inaugurare la serie di appuntamenti con la musica dal vivo nei cortili del Museo del Costume, tutti con inizio alle 21.00, spetta a Dado Moroni, titolare (coadiuvato da Salvatore Spano) della classe di pianoforte (la più numerosa, quest’anno, con ben ventisette iscritti) in trio con Stefano Bagnoli, che cura invece il corso di batteria, e con un altro volto noto della scena jazzistica italiana: il contrabbassista Riccardo Fioravanti. Il repertorio prevede brani originali firmati dal pianista genovese, standard ed arrangiamenti di ciò che accomuna quasi tutti i musicisti dal jazz al pop, al rock: il blues. È una musica che affonda le proprie radici nella più pura tradizione ma nello stesso tempo attuale perché esiste e vive nel presente tenendo conto di tutto ciò che artisticamente accade oggi, filtrato attraverso le personali esperienze dei tre musicisti.