22 November, 2024
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«Questo libro nasce dal desiderio di far conoscere la psicoanalisi e in particolare la psicoanalisi infantile, nell’interesse dei possibili fruitori. Perché la psicoanalisi è importante e come tutte le cose importanti, sono tali non solo per il loro valore intrinseco, scientifico e di ricerca, ma soprattutto perché possono essere utilizzate da tutti.»

Così Adelia Lucattini, psichiatra e psicoanalista ordinario, esperta di bambini e adolescenti, della Società Psicoanalitica Italiana, alla presentazione del suo nuovo lavoro “Psicoanalisi e Bambini – Vademecum per i genitori” (Carena Editore), che si è tenuta martedì 6 agosto al Lido Didobeach di Buggerru (Sud Sardegna).

Un numeroso pubblico ha partecipato alla presentazione del libro targata dai relatori, Riccardo Foti, Chirurgo Ortopedico, Referente della Traumatologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Sant’Andrea di Roma, “Facoltà di Medicina e psicologia” Università “La Sapienza” e componente dello Staff medico della Federazione Italiana Scherma, e di Ilenia Giocondo, Responsabile della Carena Editore. Chair dell’evento è stata Chiara Muzzulini.

Il libro, che nasce dalla collaborazione con la giornalista scientifica Marialuisa Roscino, che ha realizzato le interviste, è scritto in modo scorrevole e con una robusta bibliografia di riferimento messa a disposizione del lettore. “La “talking cure” è un aiuto per le persone, i bambini, i genitori, gli insegnanti e tutti coloro che possono utilizzarla per affrontare le proprie difficoltà e superarle”, ha spiegato Adelia Lucattini, “È inoltre un metodo che permette l’osservazione di se stessi, gli altri, le relazioni e gli eventi. Stimola la riflessività riguardo se stessi e la propria vita. È di grande aiuto nei rapporti umani, in famiglia, nelle amicizie e nel lavoro. La psicoanalisi è una scienza che cura, “talking cure”, ma anche uno strumento di studio del funzionamento della mente, inoltre, la fiorente ricerca psicoanalitica a livello internazionale, si integra anche con altre discipline (letteratura, arte, musica) e anche antropologia, sociologia, etc., con collaborazioni e scambi proficui interdisciplinari”.

 

Il lockdown ha influito non soltanto sui pazienti ma anche sugli sportivi. Per questo è stato necessario per tutti fronteggiare le proprie paure, abituarsi di nuovo a uscire di casa e a confrontarsi con gli altri, in un modo inevitabilmente diverso rispetto a prima. Se ne è discusso giovedì 4 agosto, al Bananao Beach di Buggerru, in occasione dell’incontro su surf e psicoanalisi con il campione di surf Lorenzo Castagna e la psicoanalista Adelia Lucattini, in occasione della presentazione del volume “Psicoanalisti in lockdown. Efemeridi di menti a distanza” (Solfanelli) curato dalla stessa Adelia Lucattini insieme a Monica Horovitz, della Societé pychanalytique de Paris (Spp).

La presentazione è stata moderata dal prof. Riccardo Foti ortopedico dello Staff medico della Federazione italiana scherma e arricchita dalla lettura di alcuni brani del libro. Il dibattito ha offerto importanti spunti di riflessione nello scambio tra l’analista Adelia Lucattini ed il maestro Lorenzo Castagna. Interessanti le analogie tra essere psicoanalista e surfista professionista, analista formatore e allenatore federale. In entrambe le professioni sono richiesti un lungo training e una sensibilità particolare.

«Le caratteristiche e le attitudini personalispiega Adelia Lucattini -, vengono forgiate attraverso una lunga formazione, la pratica quotidiana e un aggiornamento continuo. In entrambe le professioni la passione per il proprio lavoro, pensare all’altro e con l’altro, sono elementi fondamentali.»

Numerose le domande da parte del pubblico. In particolare se dopo la pandemia si tornerà alla normalità o se dovremo trovare un equilibrio per questo nuovo tipo di normalità; quando una persona può comprendere da che cosa che ha necessità di chiedere aiuto ad un’analista; se vi siano differenze tra la psicoanalisi per i pazienti e la psicoanalisi per gli sportivi; se attraverso il surf sia possibile superare le proprie paure; quali differenze ci sono tra insegnare surf a bambini e adulti; su come funzioni un gruppo di lavoro in psicoanalisi e nello sport; sulle differenze tra la psicoanalisi dei bambini e degli adulti.

Nella discussione è stato sottolineato come l’osservare la realtà con fiducia e in un’ottica psicoanalitica, mostri come in ogni periodo di crisi porti alcune novità che sono destinate a restare, come arricchimento, passata l’emergenza.

Il maestro Lorenzo Castagna ha fatto l’esempio di nuovi stili e tecniche di surf in cui non si parte più dalla riva ma si viene accompagnati con moto d’acqua sulla cima delle onde alte 20-30 metri.

«Abbiamo parlato dell’introduzione dell’analisi da remoto – ha proseguito Adelia Lucattini -, adottata per necessità durante il lockdown e che in alcune situazioni continua ad essere utilizzata anche ad emergenza conclusa. Tra il pubblico un’insegnante ha portato la sua esperienza con studenti che in situazioni particolari possono seguire le lezioni in DAD con il sistema misto, non perdendo così né le lezioni né il contatto con compagni e insegnanti.»

La discussione con tematiche più personali, curiosità sul libro, approfondimenti su alcuni spunti della presentazione, sono proseguiti nel momento conviviale davanti al mare, tra i colori del tramonto sulla spiaggia di San Nicolò.