22 November, 2024
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Edizione numero XVI per Le Salon de Musique, la rassegna che l’associazione culturale Suoni & Pause organizza ogni anno per creare momenti d’attenzione verso la musica, le arti visive e la letteratura.

Dal 21 gennaio all’8 luglio nel Teatro Massimo di Cagliari sono in cartellone sette appuntamenti costruiti attorno a un filo comune: La via della seta. Era questo, in tempi remoti, il nome dato alla più antica e importante via di congiunzione tra Oriente e Occidente. Hanno nel sangue quelle lontane radici alcuni tra gli ospiti dell’edizione 2017 della rassegna,  come le scrittrici  Elif Shafak e Sonya Orfalian, la giovane attrice Anna-Lou Toudjian, il musicista Aram Ipekdjian e la stessa Irma Toudjian, direttrice artistica di Le Salon de Musique. Il cartellone si arricchisce ulteriormente con la presenza di  apprezzatissimi artisti del panorama nazionale, internazionale e sardo: dall’eclettico pianista romano Arturo Stàlteri, che il 21 gennaio inaugurerà la rassegna, al musicologo e compositore Riccardo Giagni. Dall’attrice Marta Proietti Orzella al pluripremiato filmaker Giovanni Coda, passando per un’altra attrice amatissima come Lia Careddu, sino al virtuoso della chitarra Riccardo Onori, che dal 2000 lavora con Jovanotti.

Si parte il 21 gennaio – ogni spettacolo comincia alle 21.00 – con Arturo Stàlteri, pianista conosciuto per il suo luminoso talento ma anche per la sua partecipazione a fortunate trasmissioni radiofoniche di Radio 3 (attualmente è tra i conduttori di Primo movimento). Stàlteri proporrà al pubblico cagliaritano il concerto “The musical box-Il mio diario”, un escursus lungo la sua ultraquarantennale carriera che, partendo dal primo album con i Pierrot Lunaire, del 1975, arriva a giorni nostri con il recente disco “Préludes”.

Il 14 febbraio salgono sul palco Irma Toudjian e Riccardo Onori con “In_certezza”, un concerto dove le musiche contenute nell’ultimo CD della Toudjian in collaborazione con Riccardo Onori si affiancano alle evocazioni  visive attraverso cui Alberto Soi ne esalta suggestioni e bellezza.

Musica tradizionale armena nella serata del 10 marzo con il concerto “Komitas”, che vedrà esibirsi Aram Ipekdjian al duduk e la pianista Irma Toudjian. Un’occasione per conoscere la cultura musicale armena attraverso un suo strumento tradizionale, il duduk. Nel 2005 la musica duduk è stata inserita dall’UNESCO nella lista dei Patrimoni orali e immateriali dell’umanità.

Teatro, musica e arti visive si intrecciano in “Affinità con i cieli notturni”, in cartellone il 5 aprile, che ripercorre le pagine dell’omonimo libro della scrittrice armena  Astrid Katcharyan, dove si narra la vera storia di Astra Sabondjian, nata negli ultimi anni dell’Ottocento nella cultura e nel prestigio dell’antica Armenia. Sul palco ci saranno Marta Proietti Orzella (voce recitante)e Irma Toudjian con le sue musiche, composte per l’occasione. Scenografia e regia sono, rispettivamente, di Sabrina Cuccu e Lia Careddu. Video di Giovanni Coda.

Il 2017 è l’Anno Gramsciano: Le Salon de Musique lo celebra  l’11 e il 14 maggio con “Nino! Nino!”, da un testo scritto appositamente per questa ricorrenza dall’autrice di origine armena Sonya Orfalian e le musiche originali di Riccardo Giagni L’evento, organizzato in collaborazione con l’associazione Luna Scarlatta, vedrà in scena l’attore Graziano Piazza.

Dopo il concerto “Le Salon de Musique en fête”, organizzato il 21 giugno in occasione della Festa europea della musica, l’8 luglio appuntamento finale della rassegna con “La bastarda di Istanbul”, per la regia di Lia Careddu, tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice turca Elif Shafak che racconta l’amicizia tra due diciannovenni: Armanoush, armena americana legata alle sue radici, e Asya, giovane turca nata fuori dal matrimonio. In scena ci saranno Anna-Lou Toudjian (voce recitante) e Irma Toudjian (pianoforte). Lo spettacolo è realizzato in collaborazione col pluripremiato regista Giovanni Coda, che si è occupato delle elaborazioni visuali. La scenografia è di Sabrina Cuccu.

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Edizione numero XVI per Le Salon de Musique, la rassegna che l’associazione culturale Suoni & Pause organizza ogni anno per creare momenti d’attenzione verso la musica, le arti visive e la letteratura.

Dal 21 gennaio all’8 luglio nel Teatro Massimo di Cagliari sono in cartellone sette appuntamenti costruiti attorno a un filo comune: La via della seta. Era questo, in tempi remoti, il nome dato alla più antica e importante via di congiunzione tra Oriente e Occidente. Hanno nel sangue quelle lontane radici alcuni tra gli ospiti dell’edizione 2017 della rassegna, come le scrittrici Elif Shafak e Sonya Orfalian, la giovane attrice Anna-Lou Toudjian, il musicista Aram Ipekdjian e la stessa Irma Toudjian, direttrice artistica di Le Salon de Musique. Il cartellone si arricchisce ulteriormente con la presenza di  apprezzatissimi artisti del panorama nazionale, internazionale e sardo: dall’eclettico pianista romano Arturo Stàlteri, che il 21 gennaio inaugurerà la rassegna, al musicologo e compositore Riccardo Giagni. Dall’attrice Marta Proietti Orzella al pluripremiato filmaker Giovanni Coda, passando per un’altra attrice amatissima come Lia Careddu, sino al virtuoso della chitarra Riccardo Onori, che dal 2000 lavora con Jovanotti.

Si parte il 21 gennaio – ogni spettacolo comincia alle 21.00 – con Arturo Stàlteri, pianista conosciuto per il suo luminoso talento ma anche per la sua partecipazione a fortunate trasmissioni radiofoniche di Radio 3 (attualmente è tra i conduttori di Primo movimento). Stàlteri proporrà al pubblico cagliaritano il concerto “The musical box-Il mio diario”, un escursus lungo la sua ultraquarantennale carriera che, partendo dal primo album con i Pierrot Lunaire, del 1975, arriva a giorni nostri con il recente disco “Préludes”.

Il 14 febbraio salgono sul palco Irma Toudjian e Riccardo Onori con “In_certezza”, un concerto dove le musiche contenute nell’ultimo CD della Toudjian in collaborazione con Riccardo Onori si affiancano alle evocazioni  visive attraverso cui Alberto Soi ne esalta suggestioni e bellezza.

Musica tradizionale armena nella serata del 10 marzo con il concerto “Komitas”, che vedrà esibirsi Aram Ipekdjian al duduk e la pianista Irma Toudjian. Un’occasione per conoscere la cultura musicale armena attraverso un suo strumento tradizionale, il duduk. Nel 2005 la musica duduk è stata inserita dall’UNESCO nella lista dei Patrimoni orali e immateriali dell’umanità.

Teatro, musica e arti visive si intrecciano in “Affinità con i cieli notturni”, in cartellone il 5 aprile, che ripercorre le pagine dell’omonimo libro della scrittrice armena Astrid Katcharyan, dove si narra la vera storia di Astra Sabondjian, nata negli ultimi anni dell’Ottocento nella cultura e nel prestigio dell’antica Armenia. Sul palco ci saranno Marta Proietti Orzella (voce recitante)e Irma Toudjian con le sue musiche, composte per l’occasione. Scenografia e regia sono, rispettivamente, di Sabrina Cuccu e Lia Careddu. Video di Giovanni Coda.

Il 2017 è l’Anno Gramsciano: Le Salon de Musique lo celebra  l’11 e il 14 maggio con “Nino! Nino!”, da un testo scritto appositamente per questa ricorrenza dall’autrice di origine armena Sonya Orfalian e le musiche originali di Riccardo Giagni L’evento, organizzato in collaborazione con l’associazione Luna Scarlatta, vedrà in scena l’attore Graziano Piazza.

Dopo il concerto “Le Salon de Musique en fête”, organizzato il 21 giugno in occasione della Festa europea della musica, l’8 luglio appuntamento finale della rassegna con “La bastarda di Istanbul”, per la regia di Lia Careddu, tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice turca Elif Shafak che racconta l’amicizia tra due diciannovenni: Armanoush, armena americana legata alle sue radici, e Asya, giovane turca nata fuori dal matrimonio. In scena ci saranno Anna-Lou Toudjian (voce recitante) e Irma Toudjian (pianoforte). La scenografia è di Sabrina Cuccu. Video di Giovanni Coda.

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Ultimo appuntamento in calendario, domani pomeriggio (venerdì 16 dicembre) a Cagliari, per la decima edizione del festival Creuza de Mà: in collaborazione con il Ce.D.A.C. Sardegna, nella sala conferenze della Fondazione di Sardegna (in via San Salvatore da Horta), è in programma l’incontro con due compositori che hanno contribuito a disegnare la musica per cinema degli ultimi quarant’anni: Nicola Piovani e Franco Piersanti. A dialogare con loro ci saranno il regista Gianfranco Cabiddu (Piovani ha firmato le musiche per il suo primo film, “Disamistade”, del 1988; Piersanti, invece, quelle per “Il figlio di Bakunin” e il recentissimo “La stoffa dei sogni”) ed il compositore e musicologo Riccardo Giagni. Si comincia alle 17.30 con ingresso libero fino a esaurimento posti. Inserito nel programma dei Pomeriggi della Fondazione promossi dalla Fondazione di Sardegna, l’incontro chiude il decimo Creuza de Mà e apre il ciclo di appuntamenti “Oltre la Scena” del Ce.D.A.C.

Nicola Piovani sarà protagonista fino a domenica 18 dicembre al Teatro Massimo di Cagliari per la Stagione de La Grande Prosa firmata Ce.D.A.C. con “La Musica è pericolosa” – un Concertato tra parole note e immagini che ripercorre i momenti e gli incontri più significativi della sua intensa carriera di compositore di musiche per il cinema e il teatro – con i grandi protagonisti del Novecento da Federico Fellini a Fabrizio Dé André.

Settant’anni compiuti a maggio, pianista e direttore d’orchestra, dopo il debutto in un lungometraggio di Silvano Agosti nel 1969, Nicola Piovani intraprende una carriera che lo porterà a scrivere musica per i maggiori registi italiani: Marco Bellocchio, Mario Monicelli, Paolo e Vittorio Taviani, Nanni Moretti, Nanni Loy, Giuseppe Tornatore, tra gli altri, e Federico Fellini, che si è rivolto a lui per i suoi ultimi tre film. Premio Oscar per la colonna sonora di “La vita è bella” di Roberto Benigni, il musicista romano conta tra gli altri premi in bacheca tre David di Donatello, tre Nastri d’argento, due Ciak d’Oro, quattro premi Colonna Sonora, il Globo d’Oro della stampa estera e il Premio Elsa Morante. Sin dall’inizio Piovani affianca al lavoro nel cinema quello per il teatro, scrivendo musiche di scena per allestimenti di Carlo Cecchi, Luca De Filippo, Maurizio Scaparro e Vittorio Gassman. Alla fine degli anni Ottanta inizia il sodalizio artistico con Vincenzo Cerami con cui fonda, insieme all’attore Lello Arena, la Compagnia della Luna, con l’intento di dare vita a un teatro dove musica e parola interagiscano sul piano espressivo. Autore anche di canzoni, negli anni Settanta compone a quattro mani con Fabrizio De André gli album “Non al denaro, non all’amore né al cielo” e “Storia di un impiegato”, mentre è del 2013 “Cantabile”, il suo primo disco di canzoni, con le voci di cantanti e amici come Francesco De Gregori, Peppe Servillo, Giorgia, Giusy Ferreri, Fiorella Mannoia, Tosca, Gigi Proietti, Roberto Benigni, Jovanotti, Vittorio Grigolo, Noa e Gianni Morandi.

 Classe 1950, romano di nascita e formazione (diplomato in contrabbasso al Conservatorio Santa Cecilia di Roma, ha studiato composizione e direzione d’orchestra), assistente di Nino Rota fra il 1975 e il 1977, Franco Piersanti è approdato alla composizione per il cinema con il primo lungometraggio di Nanni Moretti, “Io sono un autarchico”, inaugurando un sodalizio seguito poco dopo da quello, ugualmente fortunato, con Gianni Amelio. Autore delle musiche per film di Ermanno Olmi, Bernardo Bertolucci, Daniele Luchetti, Carlo Lizzani, Cristina Comencini, Mimmo Calopresti, Marco Tullio Giordana, Roberto Faenza, Carlo Mazzacurati, Margarethe Von Trotta, Emanuele Crialese, Marco Risi e Paolo Virzì, tra gli altri, conta tra le collaborazioni televisive quelle con Maurizio Zaccaro e con Alberto Sironi, in particolare nelle fortunata serie del commissario Montalbano tratta dai romanzi di Andrea Camilleri. Impegnato fin dagli anni Settanta anche nella composizione per la scena, Franco Piersanti ha firmato le musiche per una cinquantina di allestimenti teatrali, mentre il suo catalogo di musica da concerto comprende svariate composizioni orchestrali e da camera. Tra i riconoscimenti alla sua attività di compositore di musiche per il cinema, tre David di Donatello, due Grolle d’oro, due Nastri d’argento, sette Ciak d’oro, un Globo d’Oro, tre premi “Ennio Morricone” al Festival internazionale del film di Taormina e il premio UCMF – Union Des Compositeurs De Musiques De Films Miglior Colonna Sonora al Festival di Cannes 2007.

Franco Piersanti è stato anche artefice, lo scorso novembre a Cagliari, della prima edizione della Masterclass di composizione musicale per il cinema istituita dal festival Creuza de Mà e intitolata a Sergio Miceli, il musicologo fiorentino scomparso di recente, che per primo ha contribuito, attraverso la sua attività di ricerca, a inserire la storia e l’analisi della musica per film nell’ambito delle discipline accademiche. Un progetto di formazione unico in Italia, sostenuto da un comitato che ha come presidente onorario Ennio Morricone, e che riunisce i compositori Carlo Crivelli, Daniele Furlati, Nicola Piovani e Franco Piersanti (che con Sergio Miceli ha avuto modo di tenere dei corsi di composizione per il cinema in co-docenza), i registi Giuseppe Tornatore, Marco Tullio Giordana, Daniele Luchetti e Alberto Sironi, il montatore Roberto Perpignani, il produttore Carlo Degli Esposti, la presidente della Fondazione Cinema per Roma Piera Detassis, i musicologi Renata Scognamiglio e Antonio Trudu, il giornalista e critico musicale Alberto Dentice, il compositore e musicologo Riccardo Giagni, il Centro sperimentale di cinematografia di Roma e il concorso internazionale di musica per immagini “Francesco Angelo Lavagnino”.

I frutti della prima edizione della Masterclass “Sergio Miceli” sono stati al centro del concerto che si è tenuto domenica scorsa all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari, e che ha visto l’esecuzione delle sette migliori composizioni realizzate su varie sequenze filmiche da altrettanti allievi del corso: Tatiana Caselli, Massimo di Paola, Debora Mameli, Alberto Locci, Stefano Tore e Roberto G. Pellegrino.

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Grande serata, a Cagliari, per Creuza de Mà: il decimo festival di musica per il cinema vive uno dei momenti più attesi con un incontro e un concerto, dalle 21.00, all’Auditorium del Conservatorio, in ricordo di Sergio Miceli, il musicologo fiorentino scomparso lo scorso luglio al quale la manifestazione diretta dal regista Gianfranco Cabiddu ha dedicato un progetto di formazione unico in Italia: una maestrclass di composizione musicale per il cinema tenuta il mese scorso per la sua prima edizione da Franco Piersanti.

Si comincia con un ricordo video del presidente onorario della masterclass, Ennio Morricone, e con le testimonianze e le riflessioni dei musicologi Renata Scognamiglio e Antonio Trudu, dei compositori Daniele Furlati, Riccardo Giagni e dello stesso Franco Piersanti.

Spazio poi alla musica per il cinema eseguita dal vivo che vedrà sul palco lo Scisma Ensemble Laboratorio (progetto nato quest’anno in seno al laboratorio multidisciplinare del Conservatorio di Musica di Cagliari, curato nelle parti esecutiva e compositiva da Riccardo Leone e Christian Cassinelli) insieme al percussionista Vittorino Naso, il contrabbassista Massimo Tore e gli allievi del Conservatorio di Cagliari e della MasterClass, con la partecipazione di Gavino Murgia, al sax soprano e alla voce.  

Un ricco programma che propone musiche per il grande schermo composte per questa serata dallo stesso Franco Piersanti e dedicate a Sergio Miceli, e da Riccardo Giagni; a seguire l’esecuzione delle sette migliori composizioni realizzate da altrettanti allievi della masterclass sulle sequenze filmiche di quattro pellicole provenienti dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma: su immagini del film “Camera Obscura” quelle firmate da Tatiana Caselli, Massimo di Paola e Debora Mameli; in commento alla pellicola “Macchina Madre” il brano di Domenico Lavena; sul film “Sibilla” i pezzi composti invece da Alberto Locci e Stefano Tore, mentre è su “Un racconto di mare” la pagina musicale di Roberto G. Pellegrino.

Il Comitato che sostiene la masterclass intitolata a Sergio Miceli ha come Presidente onorario Ennio Morricone, i compositori Carlo Crivelli, Franco Piersanti e Nicola Piovani, Daniele Furlati, il compositore e musicologo Riccardo Giagni, i registi Giuseppe Tornatore, Marco Tullio Giordana, Daniele Luchetti e Alberto Sironi, il montatore Roberto Perpignani, il produttore Carlo Degli Esposti, la presidente della Fondazione Cinema per Roma Piera Detassis, i musicologi Renata Scognamiglio e Antonio Trudu, il giornalista e critico musicale Alberto Dentice, il Centro sperimentale di cinematografia di Roma e il concorso internazionale di musica per immagini “Francesco Angelo Lavagnino”.

Dopo la serata odierna, l’ultimo impegno nel calendario della decima edizione del festival Creuza de Mà è l’incontro “La parola a chi scrive Musica per il Cinema”, in programma venerdì prossimo (16 dicembre) alle 17.30 nella sala conferenze Fondazione di Sardegna (in via S. Salvatore da Horta). Protagonisti dell’appuntamento, realizzato in collaborazione con il Ce.D.A.C. Sardegna, due tra i massimi compositori italiani di musica per film dagli anni Settanta a oggi: Nicola Piovani e Franco Piersanti. A ragionare con loro sul comporre per il grande schermo, anche Gianfranco Cabiddu e Riccardo Giagni.

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TEHO TEARDO e ELIO GERMANO - Foto Elia Falaschi © 2016 - http://www.eliafalaschi.it

TEHO TEARDO e ELIO GERMANO – Foto Elia Falaschi © 2016 – http://www.eliafalaschi.it

TEHO TEARDO e ELIO GERMANO - Foto Elia Falaschi © 2016 - http://www.eliafalaschi.it

TEHO TEARDO e ELIO GERMANO – Foto Elia Falaschi © 2016 – http://www.eliafalaschi.it

peter-marcias-foto-ufficiale

Un documentario dal titolo emblematico, “La musica per il cinema”, apre alle 16.00, al MiniMax del Teatro Massimo, la giornata di domani (sabato 10) di Creuza de Mà, il festival dedicato appunto al rapporto fra le due arti, in corso a Cagliari fino a domenica (con un’appendice finale il 16).

Girato nel 2000 per la regia di Annarosa Morri e Mario Canale, “La musica per il cinema sviluppa il tema attraverso le testimonianze di compositori come Ennio Morricone, Luis Enriquez Bacalov, Franco Piersanti, Goran Bregovic, Nicola Piovani, del musicologo Sergio Miceli e dei registi Bernardo Bertolucci, Gillo Pontecorvo, Giuseppe Tornatore, Werner Herzog e Wim Wenders. Il racconto avviene attraverso sequenze cinematografiche, con l’esecuzione di colonne sonore in studio di registrazione e di brani musicali da film.  

Segue la proiezione del documentario un incontro con i registi Annarosa Morri e Mario Canale, un tandem che si è riproposto anche nel 2006 e nel 2007 con la realizzazione dei documentari “Marcello una vita dolce“, “Marco Ferreri il regista che venne dal futuro”, “Settanta volte set” (per i settant’anni di Cinecittà) e “Gillo, i cavalieri, l’armi e gli amori”. Il compito di dialogare con i due spetta a Riccardo Giagni, musicista e compositore, uno dei conduttori “storici” delle conversazioni di fronte al pubblico con gli ospiti del festival. 

Altre immagini e suggestioni, alle 18.00, con la visione del film “Un attimo sospesi” (2008, 90′), il primo lungometraggio realizzato da Peter Marcias che narra un momento della vita di cinque persone quasi qualunque, sullo sfondo di avvenimenti drammatici per l’umanità intera. A seguire, Riccardo Giagni incontra il regista oristanese e l’autore delle musiche del film, il compositore, pianista e arrangiatore Fabio Liberatori (al suo attivo colonne sonore di documentari e film e collaborazioni con Luciano Salce, Carlo Vanzina, Francesca Marciano, Claudio Bonivento, Stelio Passacantando e in particolare Carlo Verdone).

Alle 21.00, microfoni e riflettori del festival si trasferiscono all’Auditorium del Conservatorio per l’ultimo appuntamento della giornata: teatro, musica e reading letterario sono la cifra di “Viaggio al termine della notte, lo spettacolo tratto dal capolavoro di Louis-Ferdinand Céline che l’attore Elio Germano e il musicista Teho Teardo (autore di colonne sonore per film come “L’amico di famiglia”, “La ragazza del lago”, “Diaz – Don’t Clean Up This Blood”, “Il divo”, “Denti”) portano in scena in una versione rinnovata nelle musiche e nei testi. Affiancano la voce narrante del primo e la chitarra e i live electronics del secondo, gli archi di Elena De Stabile al violino, Ambrachiara Michelangeli alla viola e Laura Bisceglia al violoncello. Avvalendosi della sensibilità interpretativa di Elio Germano, Teho Teardo ripercorre musicalmente alcuni frammenti del “Viaggio” restituendo, in una partitura inedita, la disperazione grottesca di questo capolavoro di scrittura che ritrova nuove dinamiche espressive nella combinazione di archi, chitarra e live electronics. Una fusione di sonorità cameristiche che guardano a un futuro tecnologico nel quale le immagini evocate dal testo interpretato da Germano si inseriscono nelle atmosfere cinematiche di Teardo. La scenografia è quasi inesistente. Il palco, scarno e immerso nel buio, lascia spazio a una scrittura dalla spiccatissima natura, una partitura “impressionista” che diventa essa stessa narrazione e si fa interprete del genio di Céline.

Legati da amicizia e da una solida affinità artistica, Elio Germano e Teho Teardo, che si sono conosciuti sul set del film “Il passato è una terra straniera” di Daniele Vicari, portano avanti questo spettacolo dal 2012, anno della prima tournée che ebbe come tappa inaugurale Genova, la città dove è stato ambientato il film “Diaz” che li ha visti entrambi impegnati, l’uno come attore, l’altro come autore della colonna sonora.

Domenica sera (11 dicembre) il festival fa ancora base all’Auditorium del Conservatorio di Musica per celebrare il momento culminante della prima edizione della Masterclass di composizione musicale per il cinema tenuta a novembre da Franco Piersanti e intitolata a Sergio Miceli. Si comincia alle 21.00, con un incontro in ricordo del musicologo fiorentino scomparso lo scorso luglio, che vedrà la partecipazione dei compositori Daniele Furlati, Riccardo Giagni e Franco Piersanti, e dei musicologi Renata Scognamiglio e Antonio Trudu, oltre a un intervento registrato in video del presidente onorario della masterclass, Ennio Morricone. A seguire un concerto con l’esecuzione di musiche firmate da Riccardo Giagni e Franco Piersanti, e sette commenti musicali, realizzati da altrettanti allievi della masterclass su alcune sequenze filmiche di quattro pellicole provenienti dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Sul palcoscenico lo Scisma Ensemble Laboratorio insieme al percussionista Vittorino Naso, il contrabbassista Massimo Tore e gli allievi del Conservatorio di Cagliari e della MasterClass, con la partecipazione di Gavino Murgia al sax soprano e alla voce.

Creuza de Mà chiude la sua decima edizione venerdì 16 dicembre con l’incontro “La parola a chi scrive Musica per il Cinema”, in programma alle 17.30 nella sala conferenze Fondazione di Sardegna (in via San Salvatore da Horta). Nella serata, proposta in collaborazione con il Ce.D.A.C. Sardegna, ragionano sul comporre per il grande schermo due compositori che dagli anni Settanta a oggi hanno contribuito a disegnare la musica per film: Nicola Piovani e Franco Piersanti, autori diversi che spesso si sono avvicendati con gli stessi registi, lasciando il segno. Dialogano con loro Gianfranco Cabiddu e Riccardo Giagni.

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Giornata intensa, domani (venerdì 9) a Cagliari, per la decima edizione di Creuza de Mà, il festival di musica per il cinema diretto dal regista Gianfranco Cabiddu, in corso fino a domenica 11 (con un’appendice finale il 16).

La mattina, dalle 10.00 alle 13.00, l’aula “Porrino” del Conservatorio di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” ospita l’ultima delle tre sessioni previste della masterclass sul suono nel cinema. In cattedra, per una lezione sulla presa diretta e la sala mix, Gaetano Musso, fonico di missaggio con all’attivo più di ottanta titoli tra film, documentari, corti, serie televisive e progetti sperimentali, come, tra gli altri, “Lo scambio” di Salvo Cuccia, “Wax” di Lorenzo Corvino, “Poli opposti” di Max Croci, “Gli uomini di questa città io non li conosco” di Maresco e “La scelta” di Michele Placido.

Il pomeriggio prende il via alle 16.00, al MiniMax del Teatro Massimo, con la proiezione di “L’Orchestra – Claudio Abbado e i musicisti della Mozart (’60): seguendo in tournée l’ultimo progetto del grande direttore d’orchestra scomparso due anni fa, il documentario (del 2014) offre uno sguardo privilegiato sul lavoro di Abbado e sugli aspetti artistici e privati di alcuni musicisti dell’Orchestra. Nel film trovano spazio due lunghe interviste inedite ed esclusive al maestro e riprese durante i concerti e le prove di Bologna, Lucerna, Vienna, Madrid e Palermo. A seguire, un incontro con gli autori del documentario, il musicologo e giornalista Helmut Failoni e il regista Francesco Merini, intervistati dal musicista e compositore Riccardo Giagni, uno dei conduttori “storici” delle chiacchierate di fronte al pubblico del festival con gli ospiti di Creuza de Mà.

Un’altra orchestra, testimonianza del potere universale della musica di abbattere i confini geografici, è al centro dello schermo alle 18 con il secondo film in visione, in anteprima per la Sardegna: “Yo-Yo Ma e i musicisti della via della seta”, un documentario sul celebre violoncellista cino-americano e sul Silk Road Ensemble, il variegato collettivo di musicisti internazionali da lui fondato nel 2000. Il regista Morgan Neville segue i pellegrinaggi di alcuni di questi artisti dipingendo attraverso le loro storie il ritratto vivido di un coraggioso esperimento musicale fatto di passione, talento e sacrificio. 

Alle 21.00, microfoni e riflettori si trasferiscono all’Auditorium del Conservatorio (in piazza Porrino) per seguire le note del pianoforte di Daniele Furlati che accompagnano dal vivo le immagini in bianco e nero di una serie di pellicole mute degli anni Dieci del secolo scorso in un progetto realizzato in collaborazione con la Cineteca di Bologna: “Italien – Napoli” (1911), “A travers les ruines de la Rome antique” (1911), “L’industria dei cappelli di paglia” (1911), “Un giorno con Puccini” (1915), “La città di Rimini” (1912), “Bologna monumentale” (1912), “Chokoladen und Bombonsfabrikation”, i film di Charlie Chaplin “Easy Street” e “The Immigrant” (1917).

Autore della musica di film come “Viva San Isidro!”, “Il vento fa il suo giro”, “L’uomo che verrà” e “Un giorno devi andare”, attualmente impegnato in teatro con Ivano Marescotti nello spettacolo “Bestiale… Quel giro d’Italia!”, Daniele Furlati verrà introdotto da una conversazione con Riccardo Giagni. 

Sabato (10 dicembre) Creuza de Màprosegue con un’altra giornata densa di appuntamenti che si apre nel pomeriggio al MiniMax del Teatro Massimo con due proiezioni accompagnate dal consueto spazio di confronto di Riccardo Giagni con gli ospiti del festival. Si comincia alle 16 con il documentario di Annarosa Morri e Mario Canale “La musica per il cinema (2000, 46′). Alle 18.00, è quindi la volta del film di Peter Marcias “Un attimo sospesi” (2008, 90′), seguito da un incontro con il regista oristanese e l’autore delle musiche del film, il compositore, pianista e arrangiatore Fabio Liberatori. La giornata si chiude all’Auditorium del Conservatorio dove, alle 21.00, l’attore Elio Germano e il musicista Teho Teardo portano in scena Viaggio al termine della notte”, uno spettacolo tra teatro, musica e reading letterario che propone una versione completamente rinnovata dell’omonimo capolavoro di Céline. Affiancano la voce narrante di Elio Germano e la chitarra e i live electronics di Theo Teardo, gli archi di Elena De Stabile al violino, Ambrachiara Michelangeli alla viola e Laura Bisceglia al violoncello.

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Chiusa la sua prima parte, con il trittico di serate a Carloforte di sabato, domenica e lunedì scorsi, e in attesa della seconda tranche, in programma a Cagliari dal 7 all’11 dicembre (più un’appendice il 15), il festival di musica per cinema Creuza de Mà vive la settimana prossima il suo più importante appuntamento didattico: la MasterClass di composizione musicale per il cinema che sarà tenuta da Franco Piersanti da lunedì 7 a sabato 12 novembre al Conservatorio di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari; una rara e preziosa opportunità per giovani compositori e musicisti di conoscere e affinare le tecniche della drammaturgia musicale applicata alla “settima arte” con uno dei più originali e rappresentativi autori del settore.  

Organizzato in collaborazione con il Conservatorio, il corso prevede sei ore di lezione giornaliere (la mattina dalle 10.00 alle 13.00 e, nel pomeriggio, dalle 15.00 alle 18.00) e affronterà aspetti pratici e teorici, come il rapporto tra regista e musicista, il lavoro con le immagini, la composizione, la registrazione, il mixaggio e il montaggio della musica sul film, l’estetica e la poetica del compositore di musica per il cinema, ma anche la composizione per la televisione, studiando su partiture di maestri e autori classici e scrivendo piccole scene da realizzare musicalmente. Sono quindici gli iscritti ammessi 

Terminato il corso, i partecipanti (diciassette, nove dei quali in arrivo dalla Penisola, selezionati tra le più di trenta richieste di iscrizione pervenute, oltre a quattordici uditori) dovranno comporre e consegnare, entro il 27 novembre, un commento musicale ad hoc su alcune sequenze filmiche messe a disposizione all’uopo. I brani verranno quindi valutati da un’apposita giuria formata dallo stesso Franco Piersanti, dal musicologo e autore di colonne sonore Riccardo Giagni e dal regista Gianfranco Cabiddu, direttore artistico di Creuza de Mà: le migliori cinque composizioni selezionate verranno infine eseguite in concerto nell’ultima serata del festival, l’11 dicembre Cagliari, da una formazione da camera del Conservatorio diretta per l’occasione proprio da Franco Piersanti.

La MasterClass è intitolata a Sergio Miceli, il musicologo fiorentino, scomparso lo scorso luglio, che per primo ha contribuito, attraverso un’attività di ricerca ultratrentennale, a inserire la storia e l’analisi della musica per film nell’ambito delle discipline accademiche. A sostegno dell’iniziativa – che ha come presidente onorario un maestro del calibro di Ennio Morricone e che vedrà ogni anno in cattedra un diverso compositore di chiara fama – è in via di formazione un comitato promotore che riunisce un nucleo di autorevoli personalità e istituzioni del cinema italiano e studiosi: i registi Marco Tullio Giordana, Daniele Luchetti e Alberto Sironi, il montatore Roberto Perpignani, i compositori Carlo Crivelli, Franco Piersanti e Nicola Piovani, il produttore Carlo degli Esposti, la presidente della Fondazione Cinema per Roma Piera Detassis, i musicologi Renata Scognamiglio e Antonio Trudu, il giornalista e critico musicale, Alberto Dentice, il Centro sperimentale di cinematografia di Roma ed il concorso internazionale di musica per immagini “Francesco Angelo Lavagnino”.

 

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Tre serate all’insegna della musica per cinema: domani, sabato 29 ottobre, domenica e lunedì, ritorna a Carloforte Creuza de Mà, il festival ideato e diretto dal regista Gianfranco Cabiddu per l’organizzazione dell’associazione culturale Backstage, quest’anno alla sua edizione numero dieci.

Il trittico nel paese sull’Isola di San Pietro – a mezz’ora di traghetto dal sud-ovest della Sardegna, dove il festival è nato nell’estate del 2007 – costituisce la prima tranche di questa manifestazione unica nel suo genere in Sardegna, e tra le pochissime nel panorama dei festival cinematografici nazionali e internazionali, a focalizzarsi sulla musica e il suono per le immagini in movimento, ospitando compositori, registi, tecnici del suono, sound designer, studiosi.

La seconda parte è in programma invece a Cagliari dal 7 all’11 dicembre, con un’appendice il 15 dicembre e un importante “prologo” con la MasterClass Sergio Miceli, dedicata allo studio della composizione musicale per il cinema, che il compositore Franco Piersanti terrà dal 7 al 12 novembre al Conservatorio di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina“.

Creuza de Mà leva dunque le ancore della sua decima edizione domani pomeriggio (sabato 29) a Carloforte. L’apertura ufficiale è alle 17.30 al Cinema Mutua con la proiezione del “trailer” di Creuza de Mà che, sulle note dell’omonima canzone di Fabrizio De André, ripercorre per immagini la storia del festival a partire dalla sua prima edizione, nel settembre del 2007. 

Si entra quindi nel vivo del programma con un omaggio a Gianni Morandi, il popolarissimo cantante emiliano che in queste settimane è nell’isola per le riprese di una fiction televisiva ambientata proprio a Carloforte e in altre località del sud Sardegna. L’occasione offre lo spunto per una conversazione del direttore artistico di Creuza de Mà Gianfranco Cabiddu con il musicista e esperto di colonne sonore Gianmarco Diana, sul tema dei “musicarelli”, il genere cinematografico che si è sviluppato in Italia tra gli anni Cinquanta e i Sessanta avendo come protagonisti cantanti di fama nazionale e i loro successi discografici. L’incontro (al quale è prevista la partecipazione dello stesso Morandi, compatibilmente con gli impegni della produzione televisiva) sarà corroborato dalla proiezione di un film tipico di quel filone e che prende il titolo da uno dei più grandi successi del cantante di Monghidoro,In ginocchio da te, diretto nel 1964 da Ettore Fizzarotti e con Gianni Morandi nei panni del protagonista.

Slitta invece a domenica sera (ore 21.00) la visione dell’altro “musicarello”, “Non son degno di te”: un’inversione di programma porta infatti ad anticipare a domani sera (sabato 29), alle 21, il concerto della Banda Musicale Città di Carloforte “Angelo Aste” con il suo repertorio di musiche per cinema, inizialmente previsto per domenica, appunto. Rimandata anche la proiezione del film di Peter Marcias “La nostra quarantena” (2015): verrà recuperata a dicembre, a Cagliari, nella seconda tranche del festival. Il cambio di programma è stato deciso per evitare ogni possibile sovrapposizione con il concerto che Gianni Morandi terrà domenica pomeriggio, alle 18.00, al Molo Centrale.

Il trittico di Creuza de Mà a Carloforte si completa dunque lunedì (31 ottobre) con una lunga serata, sempre al Cinema Mutua. Si comincia alle 17.00 con la visione del documentario “They will to kill us first. Diretto da Johanna Schwarz e con musiche di Nick Zinner, Songhoy Blues, Vieux Farka Touré, Kankou Kouyaté, Afel Bocoum, Amkoullel, tra gli altri, il film (del 2015) racconta la storia di alcuni musicisti del nord del Mali, occupato nel 2012 dagli estremisti islamici che vietano ogni forma di musica basandosi su un’interpretazione radicale della legge della sharia. La proiezione sancisce la collaborazione tra Creuza de Mà e un altro festival che ha sede in “un’isola nell’isola”, il siciliano SalinaDocFest, dove il documentario, presentato in anteprima nazionale, ha vinto Il Premio Signum SDF 2015 come film più votato dal pubblico della decima edizione della rassegna che si è tenuta lo scorso giugno sull’isola nell’arcipelago delle Eolie.

Due momenti dedicati all’indimenticabile Fabrizio De André caratterizzano il proseguimento della serata: alle 18.30 la proiezione di “Faber in Sardegna, il documentario di Gianfranco Cabiddu, uscito nelle sale lo scorso anno, che racconta il rapporto tra il cantautore genovese, l’isola e un luogo speciale come l’Agnata, la località nei pressi di Tempio Pausania che elesse a suo buen retiro. Il film raccoglie rare immagini d’archivio, fotografie e spezzoni di filmati familiari, testimonianze di amici e personalità della musica e della cultura che raccontano un De André privato, intimo. E poi gli omaggi dal vivo dei tanti musicisti che si sono esibiti nei vari concerti all’Agnata organizzati per anni, dal 2005 al 2011, dal festival Time in Jazz in collaborazione con la Fondazione De André: tra questi Paolo Fresu, il compianto Gianmaria Testa, Maria Pia De Vito, Lella Costa, Rita Marcotulli, Cristiano De André, Danilo Rea.

Proprio quest’ultimo è il protagonista dell’ultimo atto di lunedì sera a Carloforte: alle 21.00, il pianista romano presenta “A Tribute to Fabrizio De Andrè, il suo personale omaggio a Faber (consegnato anche alle tracce di un album del 2010 per l’etichetta tedesca ACT) in un concerto in cui Danilo Rea rilegge alcune delle canzoni più celebri del cantautore genovese, spaziando dal jazz alla classica, dal gospel alla ballad.  

La seconda parte del festival Creuza de Mà, in programma a Cagliari dal 7 all’11 dicembre, proporrà appuntamenti al Conservatorio e al MiniMax del Teatro Massimo, più un’appendice il 15 dicembre alla Fondazione di Sardegna, con un raro momento di incontro tra due dei più importanti autori italiani, Nicola Piovani e Franco Piersanti. Concerti, proiezioni di film e documentari verranno introdotti o approfonditi attraverso le conversazioni con gli ospiti del festival, affidate come sempre all’esperta conduzione di Riccardo Giagni e Luca Bandirali: i registi Lucio Pellegrini, Alessandro Aronadio e Edoardo De Angelis, musicisti e compositori come Giuliano Taviani, Carmelo Travia, Daniele Furlati, Santi Pulvirenti, Enzo Avitabile racconteranno il loro rapporto con la musica applicata al cinema dai rispettivi punti di osservazione o di azione. In programma negli stessi giorni a Cagliari anche un seminario sul suono nel cinema con montatori, tecnici del suono e sound designer come Maurizio Argentieri, Gaetano Musso e Alessio Doglione.

Il festival si fa inoltre promotore di un’importante novità: la “MasterClass Sergio Miceli“, dedicata allo studio della composizione musicale per il cinema e intitolata al musicologo che per primo ha contribuito, attraverso la sua ultratrentennale attività di ricerca, a inserire la storia e l’analisi della musica per film nell’ambito delle discipline accademiche. L’iniziativa – che ha il privilegio di avere come presidente onorario il maestro Ennio Morricone e che vedrà ogni anno in cattedra un diverso compositore di chiara fama – sarà tenuta in questa prima occasione da un compositore del calibro di Franco Piersanti. I lavori saranno articolati in due momenti distinti: dal 7 al 12 novembre si svolgerà il corso vero e proprio, che sfocerà poi nella serata dell’11 dicembre con l’esecuzione delle migliori cinque composizioni create dai partecipanti alla masterclass.

La decima edizione del festival Creuza de Mà è organizzata con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, e Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio), del comune di Cagliari (Assessorato alla Cultura e Spettacolo), del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Fondazione di Sardegna, della Fondazione Sardegna Film Commission e del Conservatorio di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, con la collaborazione del Ce.D.A.C. Sardegna e di Radio X.

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Proiezioni, concerti, incontri e seminari all’insegna della musica per cinema: ritorna Creuza de Ma’, il festival ideato e diretto dal regista Gianfranco Cabiddu per l’organizzazione dell’associazione culturale Backstage, quest’anno alla sua decima edizione. Un traguardo importante per una manifestazione unica nel suo genere in Sardegna e tra le pochissime nel panorama dei festival cinematografici nazionali e internazionali a focalizzarsi sulla musica e il suono per le immagini in movimento, ospitando compositori, registi, tecnici del suono, sound designer, studiosi.

Il programma si articola in due tranche. La prima è da sabato 29 a lunedì 31 ottobre a Carloforte, il paese sull’isola di San Pietro – a mezz’ora di traghetto dal sud-ovest della Sardegna, dove il festival è nato nell’estate del 2007. Tra i momenti di spicco, un omaggio a Gianni Morandi e ai film “musicarelli”, e un tributo a Fabrizio De André con il film “Faber in Sardegna” e il piano solo di Danilo Rea.

La seconda parte è invece a Cagliari dal 7 all’11 dicembre, con appuntamenti al Conservatorio e al MiniMax del Teatro Massimo, più un’appendice il 15 dicembre alla Fondazione di Sardegna, con un raro momento di incontro tra due dei più importanti autori italiani, Nicola Piovani e Franco Piersanti. Concerti, proiezioni di film e documentari verranno introdotti o approfonditi attraverso gli incontri con gli ospiti del festival, affidati come sempre all’esperta conduzione di Riccardo Giagni e Luca Bandirali i registi Lucio Pellegrini, Alessandro Aronadio e Edoardo De Angelis, musicisti e compositori come Giuliano Taviani, Carmelo Travia, Daniele Furlati, Santi Pulvirenti, Enzo Avitabile racconteranno il loro rapporto con la musica applicata al cinema dai rispettivi punti di osservazione o di azione. 

Ma questa è solo la parte “visibile e spettacolare” di un appuntamento che riflette in profondità su un aspetto così particolare come è il suono e la musica nel cinema. Così il festival propone una serie di incontri pratici in forma di seminari e masterclass con montatori, tecnici del suono e sound designer come Maurizio Argentieri, Gaetano Musso e Alessio Doglione.

Alla boa di questo decimo anno, il festival si fa inoltre promotore di un’importante novità: l’istituzione della “MasterClass Sergio Miceli”, dedicata allo studio della composizione musicale per il cinema e intitolata al musicologo che per primo ha contribuito, attraverso la sua ultratrentennale attività di ricerca, a inserire la storia e l’analisi della musica per film nell’ambito delle discipline accademiche. La “MasterClass Sergio Miceli” – che ha il privilegio di avere come presidente onorario il maestro Ennio Morricone e che vedrà ogni anno in cattedra un diverso compositore di chiara fama – sarà tenuta in questa prima occasione da un compositore del calibro di Franco Piersanti. I lavori saranno articolati in due momenti distinti: dal 7 al 12 novembre si svolgerà il corso vero e proprio che sfocerà poi nella serata dell’11 dicembre, con l’esecuzione delle migliori cinque composizioni create dai partecipanti alla masterclass.  

L’apertura ufficiale al Cinema Mutua della tre giorni carlofortina è sabato (29 ottobre) alle 17.30 con la proiezione del “trailer” di Creuza de Mà che, sulle note dell’omonima canzone di Fabrizio De André, ripercorre la storia del festival di musica per il cinema a partire dalla sua prima edizione, nel 2007.

Si comincia quindi con un omaggio a Gianni Morandi, che in queste settimane si trova in Sardegna per le riprese di una serie televisiva ambientata appunto a Carloforte e in varie località del Sulcis. Compatibilmente con gli impegni di questa produzione, il popolarissimo cantante emiliano è previsto alla serata per conversare con il direttore artistico di Creuza de Mà Gianfranco Cabiddu e con il musicista e esperto di colonne sonore Gianmarco Diana, e testimoniare dell’epopea del genere “musicarello”, il filone cinematografico che si è sviluppato in Italia tra gli anni Cinquanta e i Sessanta avendo come protagonisti cantanti di fama nazionale e i loro successi discografici. L’incontro fa da supporto alla visione di due film diretti all’epoca da Ettore Fizzarotti e interpretati da Gianni Morandi, che prendono il titolo dalle sue famosissime canzoni “In ginocchio da te” (del 1964) e “Non son degno di te” (1965).

L’indomani (domenica 30 ottobre) spazio al cinema del regista oristanese Peter Marcias con la proiezione del suo film “La nostra quarantena” (2015), una storia calata nel presente che parla di diritti negati e solidarietà, lavoro e giovani di fronte a un punto incerto; protagonisti Francesca Neri e Moisè Curia. A seguire, il primo degli incontri del festival che mettono a confronto regista e autore della colonna sonora, in questo caso rispettivamente Peter Marcias, appunto, e il compositore e pianista cagliaritano Stefano Guzzetti, che ha firmato le musiche del lungometraggio. Chiusura di serata alle 21.00 sulle note di un concerto di musiche per cinema della Banda Musicale Città di Carloforte “Angelo Aste”.

Lunedì (31 ottobre) ancora proiezioni e musica dal vivo a conclusione delle tre giornate del festival a Carloforte. Si comincia alle 17 con la visione del documentario “They will have to kill us first”. Diretto da Johanna Schwarz e con musiche di Nick Zinner, Songhoy Blues, Vieux Farka Touré, Kankou Kouyaté, Afel Bocoum, Amkoullel, tra gli altri, il film (del 2015) racconta la storia di alcuni musicisti del nord del Mali, occupato nel 2012 dagli estremisti islamici che vietano ogni forma di musica basandosi su una interpretazione radicale della legge della sharia. La proiezione sancisce la collaborazione tra Creuza de Mà e un altro festival che ha sede in “un’isola nell’isola”, il siciliano SalinaDocFest, dove il documentario, presentato in anteprima nazionale, ha vinto Il Premio Signum SDF 2015 come film più votato dal pubblico della decima edizione della rassegna che si è tenuta lo scorso giugno sull’isola nell’arcipelago delle Eolie.

A seguire due eventi dedicati all’indimenticabile Fabrizio De André: alle 18.30 la proiezione di “Faber in Sardegna” (119′), il documentario di Gianfranco Cabiddu, uscito nelle sale lo scorso anno, che racconta il rapporto tra il cantautore genovese e un luogo speciale come l’Agnata e la Sardegna; alle 21.00, è invece di scena il pianista Danilo Rea con “A tribute to Fabrizio De Andrè“, il suo personale omaggio a Faber (già consegnato alle tracce di un album del 2010 per l’etichetta tedesca ACT) in un concerto in cui rilegge alcune delle sue canzoni più celebri, spaziando dal jazz alla classica, dal gospel alla ballad. 

Carloforte 1Gianfranco Cabiddu

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Scadono il 20 ottobre le iscrizioni al corso di Tecnica di scrittura di musica per il cinema che il compositore Franco Piersanti terrà dal 7 al 12 novembre a Cagliari, al Conservatorio di musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina“: una preziosa opportunità per giovani compositori e musicisti di conoscere e affinare le tecniche della drammaturgia musicale applicata alla “settima arte” con uno dei più originali e rappresentativi autori del settore.

L’iniziativa didattica rientra nel cartellone di Creuza de Mà, il festival di musica per il cinema ideato e diretto dal regista Gianfranco Cabiddu per l’organizzazione dell’associazione culturale Backstage, quest’anno al significativo traguardo della decima edizione  con un programma in due tranche (che verrà presentato prossimamente alla stampa): la prima a Carloforte, il paese sull’isola di San Pietro, da sabato 29 a lunedì 31 ottobre; la seconda a Cagliari, in dicembre, dal 7 all’11.

Organizzato in collaborazione con il Conservatorio di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina“, il corso prevede sei ore di lezione al giorno (tre di mattina e altrettante nel pomeriggio) ed affronterà aspetti pratici e teorici come il rapporto tra regista e musicista, il lavoro con le immagini, la composizione, la registrazione, il mixaggio e il montaggio della musica sul film, l’estetica e la poetica del compositore di musica per il cinema, ma anche la composizione per la televisione, studiando su partiture di maestri e autori classici e scrivendo piccole scene da realizzare musicalmente.

 Franco Piersanti (foto di Nathalie Tufenkjian) (m)