22 November, 2024
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Ancora un sold out a JazzAlguer, la rassegna organizzata ad Alghero dall’associazione culturale Bayou Club-Events con la direzione artistica di Paolo Fresu. Dopo i precedenti per l’evento inaugurale del 23 dicembre con il progetto “Altissima Luce”, e poi per il concerto della cantante Filomena Campus con il suo quartetto dello scorso 27 gennaio, si annuncia all’insegna del tutto esaurito anche il prossimo appuntamento in programma sabato 24 febbraio al Teatro Civico: sono già terminati, infatti, i biglietti gratuiti (l’ingresso è libero ma è necessario dotarsi di biglietto per via della limitata capacità del teatro) messi a disposizione del pubblico ieri (mercoledì 14) per la reunion del trio Cadmo di Antonello Salis (pianoforte), Riccardo Lay (contrabbasso) e Mario Paliano (batteria); un gruppo nato proprio ad Alghero nel lontano 1973 e divenuto tra i più interessanti nel panorama jazzistico italiano di quegli anni.

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Terzo concerto in cartellone per JazzAlguer, la rassegna organizzata ad Alghero dall’associazione culturale Bayou Club-Events con la direzione artistica di Paolo Fresu; ed è uno degli appuntamenti più originali e attesi quello in programma sabato 24 febbraio al Teatro Civico: la riunione, per una sera e per la prima volta dopo lungo tempo, di un gruppo nato proprio ad Alghero nel lontano 1973 e divenuto tra i più interessanti nel panorama jazzistico italiano di quegli anni: i Cadmo, un trio formato dal pianista Antonello Salis, dal bassista Riccardo Lay e dal batterista Mario Paliano. Il trasferimento a Roma, un’intensa attività concertistica, gli album “Boomerang” (1977) e “Flying over Ortobene Mount on July Seventy Seven” (1979), incontri e collaborazioni, segnano le tappe principali delle successive stagioni del trio (poi quintetto con il sassofonista Sandro Satta ed il trombonista Danilo Terenzi). Dopo lo scioglimento del gruppo, nel 1982, i suoi componenti hanno proseguito su binari differenti i rispettivi percorsi artistici che sabato 24 febbraio si incrociano nuovamente ad Alghero per una Cadmo Reunion proprio là dove tutto era cominciato quarantacinque anni prima.

Il concerto, come sempre, è a ingresso libero; ma data la capienza limitata del Teatro Civico, chi volesse assistere alla serata dovrà munirsi dei biglietti gratuiti che saranno messi a disposizione del pubblico (tre al massimo per persona) mercoledì prossimo, 14 febbraio, presso Lo Quarter, in largo San Francesco, dalle ore 18.00 alle 19,30.

Anche stavolta, trenta biglietti saranno riservati ai non residenti in provincia di Sassari, che potranno prenotarli – sempre mercoledì 14 e negli stessi orari – inviando la richiesta (insieme alla copia di un documento di identità) via mail all’indirizzo jazzalguer@gmail.com per poi ritirarli la sera del concerto, dalle 18.00 alle 19.00, presso Lo Quarter. Sempre qui, sabato 24 alle 18.00, prima di salire sul palco del Teatro Civico, un altro appuntamento attende Antonello Salis, Riccardo Lay e Mario Paliano, che incontreranno il pubblico in una chiacchierata con il giornalista Giacomo Serreli, volto noto dell’emittente televisiva sarda Videolina e profondo conoscitore della musica in Sardegna, e con Salvatore Maltana, coordinatore artistico di JazzAlguer.

 

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Nell’ambito della rassegna “DivagAzioni2017″ che quest’anno ha come sottotitolo “… navigando a vista”, Art’In presenta giovedì 27 aprile al Teatro Adriano di Cagliari l’anteprima nazionale del progetto “Il suono che gira intorno” (inizio ore 21.00). Un progetto esclusivo e inedito che vede il trio d’eccezione costituito da Gavino Murgia, Marcello Peghin e Riccardo Lay, artisti tra i più importanti della scena scena jazz e world music internazionale,per la prima volta sul palco insieme ai Tenores Gòine (Nuoro). Un’occasione unica per assistere a un concerto immersivo fra paesaggi sonori arcaici e jazz nello stile inconfondibile dei tre artisti (originari rispettivamente di Nuoro, Alghero e Sassari) fra i più stimati e rappresentativi della Sardegna. Con i loro progetti e le collaborazioni con i più grandi musicisti della scena musicale hanno calcato i palcoscenici di tutto il mondo e racchiudono la storia del jazz italiano e dei suoni ancestrali dell’isola.

Suoni raffinati, acidi, potenti ed evocativi per un percorso inedito e originale che attinge alle profonde radici della Sardegna, alla musica afroamericana e alle sonorità del Mediterraneo, nelle composizioni del trio con le linee di contrabbasso e la voce di Riccardo Lay, i sassofoni e le voci di Gavino Murgia, le chitarre di Marcello Peghin e il canto dei Tenores di Gòine con Gavino Murgia, bassu; Francesco Pintori, boche e mesu boche; Giovanni Mossa contra e Antonello Mura, boche e mesu boche. Con il loro repertorio di brani tradizionali di canti profani e religiosi sono tra i cori più richiesti nei più prestigiosi festival europei, mostrando anche una grande curiosità verso le musiche del mondo e una interessante apertura verso commistioni di matrice etnica e jazz. Sonorità affascinanti che derivano dal suono di insieme della quattro voci che spaziano dalle forme di canto A sa seria, ai balli, ai muttos fino ai brani religiosi.

Un concerto imperdibile con quattro capisaldi del jazz e delle tradizioni arcaiche sempre aperti allo scambio e alla scoperta di nuove culture, che inaugura la 15ª edizione di “divagAzioni2017”.

E’ prevista una degustazione, il numero dei posti è limitato. E’ consigliata la prenotazione. Biglietti: intero € 15,00; ridotto studenti e Over 65 € 10,00.

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Il grande jazz suonato nei luoghi più suggestivi della Sardegna. Una giornata intensa, con alcune delle migliori espressioni della scena musicale isolana al centro di quattro eventi proposti a mezzogiorno in altrettante località – Sassari, Palau, Nuoro, Berchidda e un gran evento finale questa sera, alle 21.00, nel suggestivo scenario di Su Nuraxi di Barumini. Tra i protagonisti Riccardo Lay, Paolo Fresu, il Cuncordu e Tenore de Orosei, Marcello Peghin e Salvatore Maltana.

L’azienda vitivinicola Conca di Oleva è partner di Jazz Island for UNESCO, manifestazione che si svolgerà il 30 aprile e che si inserisce all’interno di una rete nazionale di manifestazioni che il Comitato Unesco Giovani sta curando in ogni regione d’Italia.

Un’iniziativa imperdibile resa possibile grazie al contributo di importanti partner tra i quali spicca la Cantina Conca di Oleva, un’innovativa cantina vitivinicola olbiese, che ha contribuito a donare agli appassionati di musica una giornata indimenticabile, dove la cultura e il canto a tenore  si mescolano insieme alla musica jazz segnando l’inizio di una musica globale e coinvolgente.

Gianluca Mannazzu, amministratore dell’Azienda Agricola «Da una piccola realtà come la nostra, la partecipazione come partner ad un evento internazionale patrocinato dall’Unesco, è la testimonianza di come un’azienda locale come la nostra possa avere un palcoscenico globale, dimostrando come le eccellenze del nostro territorio e i vini in particolare, grazie anche al grande mercato del web, possano agire come delle micro multinazionali globali».  

Programma “Jazz Island For UNESCO”

Organizzatori: Team Sardegna Comitato Giovani UNESCO e TIME IN JAZZ Location: Palau | Berchidda | Sassari | Nuoro | Barumini

Ore 11.00 || Sassari || Cortile Palazzo Ducale || “Storie di Jazz” Daniele di Gennaro presenta i volumi “Come se avessi le ali” e Concerto Jazz dell’Orchestra AJO del Liceo Azuni || con la collaborazione del Festival Sulla terra leggeri. 

Ore 12.00 || Palau || Punta Palau- Spiaggia Porto Faro || “Percorsi” di Ricardo Lay || con la collaborazione del Festival Internazionale Isole che Parlano.

Ore 12.00 || Berchidda || Museo del Vino Muvisardegna||Marcello Peghin e Salvatore Maltana, duo || con la collaborazione del Festival TIME IN JAZZ.

Ore 12.00 || Nuoro || Cesp – Centro Etico Sociale Pratosardo || Triple Point || con la collaborazione del Festival NUORO JAZZ

Ore 21.00 || Barumini || Complesso Nuragico Su Nuraxi || Paolo Fresu e i Cuncordu e Tenore de Orosei || con il supporto e in collaborazione con la Fondazione Barumini – Sistema Cultura e il comune di Barumini.

Cuncordu e Tenore de Orosei (foto diAntonio Farris) (2s) (1)-1 Marcello Peghin (s)-1 Orchestra Jazz del Liceo Azuni (s)-1

paolo fresu (ph @ roberto cifarelli)

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Triple Point (s)-1

 

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Questa sera si conclude la prima parte del XXIX festival “Ai confini tra Sardegna e Jazz”, con due concerti.

Ad aprire la serata sarà il contrabbassista sardo Riccardo Lay, acclamata e familiare presenza nel cartellone del festival.

Il rapporto ventennale che lega Riccardo Lay al festival Ai Confini tra Sardegna e Jazz si è consolidato negli anni grazie alla stima reciproca che lega musicista e direzione artistica. Lay ha suonato sul palco di Sant’Anna Arresi in compagnia dei migliori musicisti jazz di sempre, tra cui Lester Bowie e Eagle Cherry nel ‘96,  l’orchestra di William Russo, Paolo Fresu, Antonello Salis e Marcello Melis nel ’98 e Pat Metheny nel 2001. Nel 2003 Lay ha creato e diretto per Sant’Anna Arresi l’ensamble “Babaiola” una produzione originale che vedeva la danzatrice Maria Claire Garrison esibirsi sulle melodie della voce di Joy Garrison, la tromba di Claudio Corvini, il sax di Francesco Marini, la batteria di Piero Lodice e il contrabbasso di Riccardo Lay. Babaiola si è esibita anche in altri importanti festival jazz tra cui l’Alguer Jazz, il Fandango Jazz e molti altri.

A seguire, sotto i riflettori del Palanuraghe, uno degli ensemble italiani più conosciuti dal pubblico assieme ad uno dei migliori batteristi nostrani: i Quintorigo e Roberto Gatto, in un progetto interamente dedicato all’eredità musicale di Frank Zappa.

«Nato dalla comune passione e dall’amore smodato che Quintorigo e Roberto Gatto hanno sempre avuto nei confronti di Frank Zappa, Quintorigo & Roberto Gatto Play Frank Zappa vuole essere un lavoro prima di tutto e soprattutto live, che non costituisce un concerto tributo nè un concept-live, ma un sentito, onesto, filologico e sperimentale ringraziamento a Frank Zappa. Un’opera monografica, accurata nella sua veste teatrale e scenografica che vuole fare conoscere e riscopire l’universo zappiano con uno spettacolo che si candida come uno dei protagonisti dell’estate 2014.»

“Ai confini tra Sardegna e Jazz” è organizzato dall’Associazione Culturale Punta Giara con il patrocinio di Regione Sardegna, assessorati al Turismo e Pubblica Istruzione, Ministero dei Beni Culturali, Gestione Commissariale Ex Provincia di Carbonia Iglesias, Fondazione Banco di Sardegna, amministrazioni di Sant’Anna Arresi e San Giovanni Suergiu e la sponsorizzazione di Cantina Mesa di Sant’Anna Arresi e Cooperativa Pescatori di Arborea.

roberto gattoQuintorigo - Roberto Gatto

 

Dopo il grande successo ottenuto dal progetto originale “Suliru”, nato dall’incontro tra il coro delle Voci Bulgare e la grande Elena Ledda accompagnata da Mauro Palmas, Marcello Peghin e Silvano Lobina, domani, terza giornata del XXIX festival, primo sul palco di Sant’Anna Arresi, questa sera, ore 21.00, troveremo l’artista iraniano Mohammad Reza Mortazavi.

Mortazavi nacque in Iran nel 1979, anno d’inizio della rivoluzione Iraniana, schiacciata dal nascere di un governo dittatoriale e repressivo tutt’ora in carica. L’ album “Green Hand”, pubblicato nel 2009, testimonia il suo l’atteggiamento politico su eventi socio-politici accaduti in Iran durante gli ultimi decenni. Lo spirito rivoluzionario dell’artista è molto presente nelle sue composizioni, così come il virtuosismo, emozionante, pieno di desiderio e curioso, aperto al mondo, volto alla ricerca di nuovi approcci e idee per la sua evoluzione musicale.  Mortazavi dedicò “Green Hand” al movimento verde nato nell’anno 2009, la “Green Revolution” del suo paese, il cui colore simboleggia la rinascita, la natura, la crescita.

Domani si conclude la prima parte del XXIX festival “Ai confini tra Sardegna e Jazz”, con due concerti.

Ad aprire la serata sarà il contrabbassista sardo Riccardo Lay, acclamata e familiare presenza nel cartellone del festival.

Il rapporto ventennale che lega Riccardo Lay al festival Ai Confini tra Sardegna e Jazz si è consolidato negli anni grazie alla stima reciproca che lega musicista e direzione artistica. Lay ha suonato sul palco di Sant’Anna Arresi in compagnia dei migliori musicisti jazz di sempre, tra cui Lester Bowie e Eagle Cherry nel ‘96,  l’orchestra di William Russo, Paolo Fresu, Antonello Salis e Marcello Melis nel ’98 e Pat Metheny nel 2001. Nel 2003 Lay ha creato e diretto per Sant’Anna Arresi l’ensamble “Babaiola” una produzione originale che vedeva la danzatrice Maria Claire Garrison esibirsi sulle melodie della voce di Joy Garrison, la tromba di Claudio Corvini, il sax di Francesco Marini, la batteria di Piero Lodice e il contrabbasso di Riccardo Lay. Babaiola si è esibita anche in altri importanti festival jazz tra cui l’Alguer Jazz, il Fandango Jazz e molti altri.

A seguire, sotto i riflettori del Palanuraghe, uno degli ensemble italiani più conosciuti dal pubblico assieme ad uno dei migliori batteristi nostrani: i Quintorigo e Roberto Gatto, in un progetto interamente dedicato all’eredità musicale di Frank Zappa.

«Nato dalla comune passione e dall’amore smodato che Quintorigo e Roberto Gatto hanno sempre avuto nei confronti di Frank Zappa, Quintorigo & Roberto Gatto Play Frank Zappa vuole essere un lavoro prima di tutto e soprattutto live, che non costituisce un concerto tributo nè un concept-live, ma un sentito, onesto, filologico e sperimentale ringraziamento a Frank Zappa. Un’opera monografica, accurata nella sua veste teatrale e scenografica che vuole fare conoscere e riscopire l’universo zappiano con uno spettacolo che si candida come uno dei protagonisti dell’estate 2014.»

“Ai confini tra Sardegna e Jazz” è organizzato dall’Associazione Culturale Punta Giara con il patrocinio di Regione Sardegna, assessorati al Turismo e Pubblica Istruzione, Ministero dei Beni Culturali, Gestione Commissariale Ex Provincia di Carbonia Iglesias, Fondazione Banco di Sardegna, amministrazioni di Sant’Anna Arresi e San Giovanni Suergiu e la sponsorizzazione di Cantina Mesa di Sant’Anna Arresi e Cooperativa Pescatori di Arborea.

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