19 November, 2024
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Giovedì 10 luglio si terrà il secondo appuntamento della programmazione estiva dei #Musei Civici di Cagliari dedicata ai più piccoli. Una vocazione didattica, quella dei musei, che non si ferma neanche d’Estate e si rinnova con numerose proposte ispirate alla ricchezza delle collezioni permanenti e alla varietà delle mostre temporanee prevista per la stagione.

Appuntamento alle 18.00 alla #Galleria Comunale d’Arte con Pulcinella al confino in Sardegna, primo spettacolo della rassegna #Racconti d’Arte, organizzata da Il Crogiuolo in collaborazione con l’Associazione Sogno Clown e l’Associazione Orientare, pensata come un momento di incontro tra teatro, arte visiva e attività laboratoriali.

Lo spettacolo, scritto da da Rita Atzeri sarà interpretato da Luca Gasole (Pulcinella), Daniela Collu (Colombina – Servo di scena – Cumponidori), Alessandra Leo (Maresciallo – Mammuthones), Alessia Marrocu (Coulette – servo di scena – Filonzana).

La scena si apre su una Colombina sognante, in attesa del suo innamorato, e un Pulcinella pasticcione, che non trova niente di meglio da fare, per conquistare la sua amata, che farle dispetti. A mettersi in mezzo fra i due il maresciallo del paese che condanna Pulcinella al confino in Sardegna! Lo spettacolo unisce le dinamiche della Commedia dell’Arte, a quelle della commedia degli equivoci, in un ritmo incalzante che rende partecipe lo spettatore dalla prima fino all’ultima battuta.

Prima dello spettacolo, le storiche dell’arte dell’Associazione Orientare accompagneranno i bambini in una visita tematica alla Collezione Ingrao, ispirata alla trama dello spettacolo. Un momento di “lettura partecipata” delle opere d’arte che renderà la serata ancora più coinvolgente.

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Giovedì 19 giugno 2014, alle ore 21.00, nel Teatro Fratelli Medas, in piazza Municipio 1 a Guasila, all’interno della rassegna di Teatro popolare, organizzata, per il quinto anno consecutivo dai Fratelli Medas, andrà in scena “Tottu sa vida” un’opera di Paola Alcioni, prodotta da Il Crogiuolo di Mario Faticoni.

Il testo sarà interpretato da Rita Atzeri, accompagnata dal violino di Alessio Devita.

La fantasticazione del “possibile” come chiave per elaborare il lutto.

Una giovane donna è abbandonata alla vigilia delle nozze dall’uomo amato, che sposerà un’altra. L’elaborazione di quel lutto darà significato a tutta la vita successiva della donna che – attraverso una continua fantasticazione e la narrazione a se stessa, in chiave ironica e dolceamara – supererà la cocente disillusione, la vergogna e la solitudine, aprendosi al “possibile” anche nella vita, guardando avanti senza mai lasciare spazio alla rassegnazione inerte, scoprendo l’infinito e struggente valore dinamico e positivo dell’amore interiorizzato.

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Lo spettacolo “Gene mangia gene. Allegri attentati alla vita”, fortunata produzione de Il Crogiuolo, scritta ed interpretata da Rita Atzeri per la regia di Mario Faticoni, andrà in scena domenica 25 maggio, alle ore 21.00, all’Itaca Café, in via Tigellio a Cagliari.

“Gene mangia Gene” si propone come una riflessione caustica ironica e divertente sulla società dei consumi: si parla di biotecnologie, manipolazioni genetiche, colossi industriali eticamente discutibili dalla Coca Cola, alla Danone e alla Novartis, cellule staminali, acquisti sfrenati e via discorrendo.

Lo spettacolo “Gene mangia gene. Allegri attentati alla vita”, fortunata produzione de Il Crogiuolo, scritta ed interpretata da Rita Atzeri per la regia di Mario Faticoni, andrà in scena domenica 18 maggio, ore 20.30, allo Zalu’s Club, in piazzetta Dettori a Cagliari.

Gene mangia Gene si propone come una riflessione … caustica ironica e divertente sulla società dei consumi: si parla di biotecnologie, manipolazioni genetiche, colossi industriali eticamente discutibili dalla Coca Cola, alla Danone e alla Novartis, cellule staminali, acquisti sfrenati e via discorrendo.

Andrà in scena mercoledì 7 maggio, alle ore 11.00, presso il Liceo Asproni di Iglesias (loc. Su Pardu), nell’ambito della stagione di prosa della Cedac, lo spettacolo “All’ombra dell’ultimo sole”, prodotto da Il Crogiuolo in collaborazione con il Teatro del Sottosuolo.

Scritto e diretto da Rita Atzeri, liberamente ispirato al Decamenone di Giovanni Boccaccio, “All’ombra dell’ultimo sole” vede in scena gli attori Tiziana Martucci, Alessandra Leo, Alessia Marrocu, Pier Paolo Frigau, Tiziana Martucci, Vincenzo de Rosa ed il musicista Alessandro Muroni, sue anche le canzoni e con la partecipazione straordinaria del trampoliere Mirko Ariu.

Una giovane compagnia teatrale riesce finalmente a trovare una scrittura: il comittente desidera vengano messe in scena alcune novelle del Decamerone di Boccaccio, ma… ci vorrebbe un’idea orginale che purtroppo non si trova. « In fondo in teatro non s’inventa più niente: si cita!»

Si giustifica il povero regista di fronte alle perplessità dei suoi compagni di lavoro. Propone alla compagnia, dunque, una gara: seguendo la stessa logica dei dieci giovani che nel Decamerone per sfuggire alla peste si rifugiano in una villa fuori città e per passare il tempo si raccontano delle storie, ogni attore dovrà raccontare una novella alla maniera di un grande autore contemporaneo, andando liberamente a pescare dal cinema, dalla letteratura, dal teatro o dalla musica. La gara scatena la competizione e suscita naturalmente rivalità tra gli attori, facendo tra l’altro affiorare problemi di relazione nell’unica coppia all’interno della compagnia. Il regista tenta di dominare la situazione, ma anche lui cade vittima del suo stesso gioco: tentando di introdurre nella narrazione dei riferimenti alla realtà dei nostri giorni, crea una gran confusione e mentre si compiace delle sue trovate nello stesso momento dimentica le indicazioni date ai suoi attori, i quali, confusi, non capiscono più il senso di ciò che avviene in scena. Il pubblico si troverà quindi, di fronte ad una sorta di sgangherata ed esilarante prova aperta in cui il regista senza l’utilizzo di scene o artifici tenta di creare uno spettacolo “vero”, basato solo sul lavoro degli attori sognando invano un risultato alla “Dogville”, mentre il musicista – poeta, sfortunato fidanzato di un’aspirante prima attrice, compone le canzoni di scena cercando di ispirarsi a Leonard Cohen. Comunque tra una baruffa e l’altra i nostri eroi riescono a mettere in scena le novelle del Boccaccio; quelle narrate da Landolfo Rufolo, Nastagio degli Onesti, Lisabetta da Messina, Girolamo e Salvestra, Federigo degli Alberighi, frate Cipolla e Guido Cavalcanti, con risultati di grande commozione e comicità.

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Il 18 aprile, alle ore 21.00, all’Arco Studio di Cagliari, nell’ambito della stagione di Teatro da Camera de Il Crogiuolo, Elogio dell’ombra, letture in musica da Jorge Luis Borges, con Rita Atzeri voce recitante ed Adriano Orrù contrabbasso.

Nel 1969, a settant’anni, Jorge Luis Borges dà alle stampe Elogio dell’ombra, il suo volume di poesie più maturo. L’ombra è quella della sua cecità, una cecità popolata di immagini (il labirinto, lo specchio, la biblioteca, le terre conosciute e quelle immaginarie). Da questa raccolta una serie di letture scelte con amore e rispetto.

Il progetto UniveErsuTeatro, nato dalla collaborazione tra Ersu e Il Crogiuolo, giunge quest’anno alla sua seconda edizione. Questa stagione di primavera, che prevede tre appuntamenti, uno già svolto il 31 marzo, gli altri programmati il 16 aprile e il 6 maggio, vuole essere un’anteprima di quella che sarà l’attività autunnale, che abbraccerà didattica, spettacoli e proiezioni cinematografiche, il tutto pensato per gli studenti universitari ma aperto alla cittadinanza tutta.

Obiettivo ultimo creare al Teatro Nanni Loy un centro d’interesse forte per la produzione e la formazione teatrale animata e gestita dalla compagnia di teatro universitario, che si spera possa nascere al termine di questo progetto triennale.

Gli appuntamenti di primavera, programmati tra marzo e maggio, hanno visto la collaborazione piena e attiva con l’Università degli Studi di Cagliari il Dipartimento di storia beni culturali e territorio, dottorato in storia, beni culturali, Studi internazionali archivio di stato di cagliari, archivio di stato di oristano.

Lunedì 31 marzo, ore 16, nell’ aula magna della facoltà di studi umanistici (2° piano) si è tenuto il primo di un ciclo di seminari sul tema “La Sardegna dalla “grande guerra” al fascismo: economia, politica, società”: relatori Luisa Maria Plaisant e Giovanna Caltagirone. Il Crogiuolo con Mario Faticoni e Rita Atzeri ha proposto un recital da “Un anno sull’altipiano e Marcia su Roma e dintorni” di Emilio Lussu.

Enrico Mattei, un PATRIOTA” è invece la nuova produzione de Il Crogiuolo, nata dalla sollecitazione ricevuta dalla prof.essa Maria Luisa Di Felice, dal cui corso monografico prende l’avvio l’idea dello spettacolo.

In scena, per questo primo studio, mercoledì 16 aprile, ore 16.00, al Teatro Nanni Loy, Fausto Siddi, inteprete del testo scritto da Rita Atzeri e diretto dai due a quattro mani.

Un giornalista di talento, ma rovinato dalla sua incapacità di gestire la propria vita sentimentale, riceve dal proprio caposervio l’ultima occasione di conservare il proprio posto di lavoro, facendo un pezzo su Enrico Mattei.

Il caposervio vuole che Paolo, così si chiama il nostro protagonista, prenda spunto dall’articolo che ha scritto sul Jobs Act di Matteo Renzi, per riflettere sulla figura di uno dei protagonisti della rinascita dell’Italia nel secondo dopoguerra, convinta com’è che sia necessario che il giornalismo faccia qualcosa di più della cronaca e che la polica debba indicare delle strade coraggiose per la ripresa di un paese, che vede allo sbando.

Il 6 maggio, sempre alle ore 16.00 e sempre al Teatro Nanni Loy, andrà invece in scena “Il Lavoro mobilita: il 1948 a Carbonia e dintorni”, di Monica Porcedda, con Alessandro Congeddu, Arianna Basciu, Carla Galliu, Gloria Uccheddu, Lucia Longu, Luciano Sulas, Mariella Mannai, Piero Deidda, Pietro Carta, Riccardo Montanaro, Rosanna Sulas.

Regia di Monica Porcedda.

Voluta nel 1938 dal regime fascista, Carbonia sorge in meno di 13 mesi dall’immigrazione di uomini e donne provenienti da tutta l’Italia attratte dalla speranza di un lavoro e di una nuova vita. A dieci anni dalla sua fondazione la Città mostra i segni della sua esistenza precaria quando i più economici carboni esteri mandano in crisi il settore estrattivo, crisi rapida e dolorosa che spinge la dirigenza della Carbosarda ad attuare una rigida politica aziendale: licenziamenti e trasferimenti di personale (soprattutto quello politicizzato e sindacalizzato), aumento dei fitti, dell’energia elettrica, del carbone, dei viveri negli spacci aziendali, riduzione degli stipendi e sanzioni arbitrarie ai lavoratori. Contro le misure repressive e provocatorie il 7 ottobre 1948 il sindacato proclama lo “sciopero bianco” durato 72 giorni. Una città intera, appena uscita dalla guerra, trova la propria identità, stringendosi attorno ai minatori scioperanti per difendere il lavoro.

Va in scena domenica 30 marzo 2014, alle ore 19.00, presso la sede dell’Associazione Culturale Giuseppe Verdi di Monserrato, sita in via Traiano, la recente produzione de Il Crogiuolo, “Maria di Eltili” melologo di Bepi Vigna, con Rita Atzeri e Alessandro Muroni al pianoforte.

La storia narrata in Maria di Eltili (basata su alcune fonti storiche) è quella di una bambina rapita dai pirati Saraceni sulle coste della Sardegna. Il suo percorso è raccontato come un itinerario iniziatico.

Maria viene fatta schiava e venduta come prostituta, ma poi diviene la favorita del bay, conosce l’amore e la ricchezza.

Quando in vecchiaia riesce a ritornare nella sua terra dapprima è emarginata, considerata una strega, ma poi si trova ad ereditare i beni di un intero paese.

Dopo la sua morte la sua immagine assurge a una dimensione quasi sacra, dato che una sua vesticciola viene venerata come la reliquia di una santa.

Va in scena venerdì 7 marzo 2014, alle ore 19, presso la DomusArt, di via Neghelli a Quartucciu, la recente produzione de Il Crogiuolo, “Maria di Eltili” melologo di Bepi Vigna con Rita Atzeri e Alessandro Muroni al pianoforte.Lo spettacolo è parte delle iniziative culturali programmate dall’amministrazione comunale.

La storia narrata in Maria di Eltili (basata su alcune fonti storiche) è quella di una bambina rapita dai pirati Saraceni sulle coste della Sardegna. Il suo percorso è raccontato come un itinerario iniziatico.

Maria viene fatta schiava e venduta come prostituta, ma poi diviene la favorita del bay, conosce l’amore e la ricchezza.

Quando in vecchiaia riesce a ritornare nella sua terra dapprima è emarginata, considerata una strega, ma poi si trova ad ereditare i beni di un intero paese.

Dopo la sua morte, la sua immagine assurge a una dimensione quasi sacra, dato che una sua vesticciola viene venerata come la reliquia di una santa.

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Nuovo appuntamento con “La rosa bianca. Un altro genere di storie”, progetto dedicato al femminicidio ideato e organizzato da Il Crogiuolo, venerdì 11 ottobre ore 20, verrà inaugurata al Teatro Civico in Castello a Cagliari, l’anteprima della mostra fotografica e giornalistica “Uccidi anche me”, foto di Fiorella Sanna, testi di Francesca Madrigali.

Nell’occasione verrà realizzato il corto teatrale “Per amore solo per amore” con Rita Atzeri e Alessandro Muroni al piano, sue le musiche di scena. Il corto è realizzato in collaborazione all’associazione Menabò.

“Uccidi anche me” è un progetto fotografico e giornalistico sul fenomeno del femminicidio in Italia, curato dalla fotografa Fiorella Sanna e dalla giornalista Francesca Madrigali. Sono stati realizzati oltre 140 ritratti e 60 interviste a donne e uomini (tra i quali, ad esempio, Paolo Fresu, Ugo Cappellacci, Lorella Zanardo, Anthony Muroni, Maria Paola Masala, Rita Atzeri, Massimo Zedda, Lilli Pruna, Stefano Bollani, Maria Loi, Andrea Baiani) sul tema del femminicidio e la violenza sulle donne, per una mostra fotografica che si svolgerà in autunno e si caratterizza per una precisa scelta stilistica e comunicativa sia nella parte visuale che in quella testuale. Per la rassegna “La Rosa bianca” Sanna e Madrigali hanno preparato una anteprima con otto volti e frammenti delle interviste ai partecipanti. Il risultato finale unisce la forza espressiva del “nuovo volto” composto da diverse parti dei ritratti originali alle opinioni e pensieri delle donne e uomini che hanno risposto alle nostre domande su un tema di stringente attualità.