22 November, 2024
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Al fine di mettere in atto programmi educativi per scolpire nelle memorie delle generazioni future gli insegnamenti dell’Olocausto, per aiutare a prevenire gli atti di genocidio, la Lutec, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, ha organizzato per giovedì 1° febbraio, presso la Fabbrica del Cinema, un’importante iniziativa alla presenza di Piera Rita Levi Montalcini, nipote del premio Nobel Rita Levi Montalcini, intitolata “Il Giorno della Memoria: Piera Levi Montalcini ricorda Rita Levi Montalcini”.
L’evento prevede alle ore 11.00 un incontro con gli studenti delle scuole superiori, cui farà seguito alle ore 16.30 un incontro pubblico e poi la visita agli attigui locali del Museo del Carbone e del Museo Paleoambienti Sulcitani “E.A. Martel”.
L’obiettivo è ricordare Rita Levi Montalcini, figura straordinaria del XX secolo, neurobiologa, unica italiana a essere stata insignita del Premio Nobel per la Medicina e la Fisiologia (nel 1986), che dedicò interamente la sua vita alla ricerca e all’impegno sociale. Con l’emanazione delle leggi razziali nel 1938, mentre si stava specializzando in Psichiatria e Neurologia, non poté continuare i suoi studi nei laboratori universitari italiani e fu costretta a emigrare in Belgio per proseguire le sue ricerche.
L’iniziativa si colloca nell’ambito delle celebrazioni del “Giorno della Memoria”.

Si è concluso il progetto “Ti presento la donna”, ideato dalla Libreria Lilith in collaborazione con l’assessorato comunale della Pubblica Istruzione e con la partecipazione delle scuole della città di Carbonia e del territorio.

«Un evento importante che ha visto gli studenti e le studentesse diventare per un giorno professori e professoresse e cimentarsi nel raccontare ai propri compagni la biografia di donne che hanno fatto la storia del nostro Paese e non solo, tra cui Tina Anselmi,
Liliana Segre, Rita Levi Montalcini, Frida Kahlo, Marie Curie, Eleonora d’Arborea e le donne dell’Assemblea Costituente. Un ringraziamento va a tutte le volontarie della libreria “Lilith” e in  particolare alla presidente Anna Lai e a tutti i docenti e gli studenti che hanno contribuito alla riuscita dell’iniziativa», ha commentato l’assessora della Pubblica Istruzione Antonietta Melas.
Il progetto ha avuto inizio nella giornata dell’8 marzo con l’avvio delle attività di studio e di ricerca finalizzate alla riflessione e alla successiva condivisione.
Così è stato individuato un percorso didattico educativo che ha visto le classi di grado superiore scegliere e studiare la storia di una donna che si è distinta per vari motivi e nei campi  più diversi. Nello step successivo i ragazzi e le ragazze hanno preparato una lezione da proporre alle classi di grado inferiore: dalla secondaria superiore alla primaria, in un perfetto esempio di condivisione del sapere.
Al termine della presentazione, alle classi partecipanti è stato consegnato un attestato di partecipazione.
Hanno aderito al progetto “Ti presento la donna” gli istituti comprensivi Don Milani e Satta di Carbonia, Marconi di San Giovanni Suergiu, IPIA Emanuela Loi e gli Istituti tecnici Angioy e Beccaria di Carbonia.

Il 14 aprile del 1992, all’età di 91 anni, moriva a Roma l’ingegner Valerio Tonini, era nato a Velletri nei Castelli Romani il 15 dicembre del 1901.

Il suo nome è noto a Carbonia come autore del romanzo “Terra del Carbone”, pubblicato dall’editore Guanda nel 1943 e come socio della ditta Fadda Tonini, una delle tante imprese edili che furono impegnate nella costruzione della città.

Si laurea in Ingegneria all’Università di Pisa nel 1924 all’età di 23 anni.

Dopo una breve parentesi al Distretto Militare di Cagliari come Sottufficiale di Complemento, si trasferisce in Sardegna alle dipendenze dell’Impresa Ansoldi, impegnata nella bonifica di Su Siccu e nel 1930 si unisce in matrimonio con Elena Salazar, di famiglia nobile, dalla quale ebbe due figli, Maria Bonaria e Ferdinando.

A Cagliari, la ditta Fadda&Tonini, costruirà diversi fabbricati civili in via Pola, proprio su progetto di Tonini e partecipa a diversi appalti da parte del Genio Aeronautico. Nel 1937 contribuisce alla realizzazione di Carbonia, costruendo molti fabbricati nel versante est della nuova città.

Fu richiamato alle armi nel 1940 e assegnato, con il grado di Capitano Comandante, al reparto Fotoelettricisti della Divisione Cremona che ebbe un ruolo nell’occupazione della Corsica, dove scriverà due brevi saggi “Note di storia corsa” e “Russia e Mediterraneo” pubblicati nella rassegna di Cultura militare del ministero della Guerra.

Dopo l’armistizio del 8 settembre del 1943 ritorna in Sardegna ed insieme all’ingegner Luigi Fadda, suo cognato e gli ingegneri Enrico Pani, Angelo Binaghi e Flavio Scano costituisce la SpA Imprese Riunite -, che ebbe un ruolo importante nella ricostruzione post bellica della Città di Cagliari.

Tra il 1946 ed il 1948 scrive diversi articoli per l’Unione Sarda e l’Informatore del Lunedì, dai quali si può rilevare una particolare attenzione ai temi sociali e al mondo della cultura isolano.

Contemporaneamente, si dedica a quella che si rivelerà la “missione principale” della sua futura attività di studioso della Scienza. Sono sempre del 1946 i primi scritti scientifici concernenti la teoria della relatività pubblicati nei “Rendiconti della Facoltà di Scienze” dell’Università di Cagliari.

Negli stessi anni, matura un rapporto intenso con Ludovico Geymonat uno dei filosofi italiani più importanti della seconda metà del ‘900.

Nel tempo Valerio Tonini matura la passione per la ricerca scientifica, che potrebbe apparire in un primo momento poco affine a quella di un costruttore edile e lo stesso romanzo sulla nascita della città potrebbe essere considerato una parentesi letteraria.

La passione per la Scienza lo porterà negli anni Cinquanta a fondare con Francesco Severi la Società Italiana di Logica e Filosofia e la rivista di Scienze dell’uomo e di Filosofia delle Scienze che chiamerà: “La Nuova Critica” e della quale assumerà la Direzione editoriale.

Alcuni tratti della sua personalità e degli interessi che lo assorbiranno nella vita, si rivelano a partire dal carteggio con l’editore Guanda, custodito presso la Sezione di Storia locale del comune di Carbonia, relativo alla pubblicazione di “Terra del Carbone” che in origine voleva titolare “Nascita”.

Nel carteggio, chiede all’editore la pubblicazione di un’opera, “Vocazione”, definita di carattere intimo e religioso ed oltre una analoga la richiesta di pubblicazione di un articolo a commento delle prediche volgari di San Bernardino da Siena.

L’attività di conduzione della rivista la Nuova Critica fondata nel 1955 lo ha accompagnato lungo tutto l’arco della sua esistenza e lo ha proposto come un’inesauribile animatore del dibattito scientifico che ha attraversato la seconda metà del Novecento.

Arturo Carsetti segnala «il collegamento strettissimo, anche se non sempre palese, della Rivista con le attività della Académie Internationale de Philosophie des Sciences di cui Egli fu membro titolare».

Valerio Tonini ha dedicato una parte della sua vita e delle sue energie alla ricerca epistemologica ed allo studio della filosofia della scienza e la rivista da lui fondata è stata una fucina importante del dibattito su questi temi, ne sono una solida testimonianza il livello assoluto dei collaboratori e degli interlocutori, oltre al già citato Arturo Carsetti (condirettore della Nuova Critica) Rita Levi Montalcini, Antonio Ruberti, Dario Antiseri, noti al grande pubblico.

Ho avuto modo di interloquire con l’ingegner Tonini attraverso l’intermediazione di Ignazio Delogu, nella fase che ha preceduto la ristampa del suo romanzo “Terra del Carbone”.

Eravamo rimasti d’intesa che ci saremmo incontrati a Roma per definirne i dettagli, purtroppo, la sua improvvisa scomparsa non lo ha consentito, sento tuttavia il dovere, ancora una volta, di sottolineare la gratitudine che come cittadini di Carbonia gli dobbiamo e credo che la coincidenza con il trentennale della sua morte sia un’occasione solenne per ribadirla.

Il Romanzo, rappresenta un contributo significativo alla cultura nazionale del lavoro minerario.

Lo stesso titolo dell’opera “Terra del carbone” riassume in maniera eloquente, quanto il nome della città, l’epopea della storia mineraria carbonifera del nostro paese.

Valerio Tonini è stato con questo romanzo un testimone autentico della nascita della città di Carbonia, ed ha offerto una testimonianza di verità sulla condizione della gente sarda di allora, i personaggi principali sono contadini e pastori che si misurano per la prima volta con la dimensione urbana della nuova città.

Il romanzo contiene suggestioni particolari, parla di quella generazione di pionieri che sono arrivati a Carbonia da tutte le Regioni d’Italia in cerca di fortuna, di riscatto, di una speranza di vita e di futuro.

La nascita delle nuove città è stata accompagnata nel Ventennio, da parole d’ordine molto forti: ruralismo, bonifica, autarchia, da una retorica celebrativa del regime e delle sue realizzazioni, da un dibattito culturale grossolano e farsesco che contribuiva ad allontanare da ogni regola del buon gusto un’impresa – quella della costruzione delle nuove città – che ha comunque lasciato obiettivamente un segno significativo nel tempo.

“Terra del Carbone” celebra la nascita di una città, ma lo fa con stile elegante, asciutto, non declama i fasti di un regime che si è appena impegnato in una ridicola impresa coloniale ed in un’ingloriosa impresa bellica nell’Africa orientale, (che è in fondo la vera ragione della nascita di Carbonia che viene accelerata dall’embargo deciso della Società delle Nazioni in seguito all’occupazione dell’Abissinia).

Non racconta le gesta del Duce, come per certi versi il testo quasi coevo di Vitale Piga o i racconti di Stanis Ruinas, Tonini fa una scelta diversa, pone al centro della narrazione la vita di persone comuni, di coloro i quali sono stati gli anonimi protagonisti della nascita della città, con le loro aspirazioni, le loro speranze, le loro ambizioni e perché no i loro vizi, i loro difetti.

Il testo offre spunti di particolare interesse e si distingue da opere e contributi rievocativi del tempo per l’assenza di qualsiasi intento celebrativo e retorico dell’avventura imperialistica ed autarchica, ma racconta in con uno stile “verista” le vicende quotidiane, i sacrifici, le lotte dei minatori, della città e del nostro Paese.

Per usare un’espressione del compianto, Ignazio Delogu: «[…]si tratta di un’opera da suggerire all’attenzione di critici e studiosi della letteratura realista e neorealista, della quale il romanzo di Tonini è una vera e propria anticipazione».

Nel corso degli anni Novanta ’90 come Amministrazione oltre alla ristampa anastatica del romanzo, promuovemmo, su iniziativa dell’assessore Romano Morittu, negli Istituti scolastici della città, borse di studio dedicate alla memoria di Tonini, iniziativa che, purtroppo, non ebbe seguito.

Per questo non credo sia superfluo l’auspicio, rivolto innanzitutto a me stesso, ai nostri concittadini ed aggiungo all’Amministrazione della città, di assumere l’impegno di ricordare la figura di Valerio Tonini e valorizzarne l’opera e il pensiero in maniera duratura.

Antonangelo Casula

Foto del commendatore Paolo Fadda

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Paci 10lab

L’obiettivo è stimolare l’innovazione: svilupparne e sostenerne le competenze chiave attraverso il pensiero creativo, la capacità di risolvere problemi, di lavorare in gruppo, di mettersi in gioco e imparare dagli errori commessi. Questa mattina, negli spazi dell’ex Manifattura Tabacchi, è stata presentata l’attività del nuovo anno di attività del Centro, con l’assessore della Programmazione Raffaele Paci.
«Vogliamo far diventare la Sardegna la regione dell’innovazione tecnologica e delle competenze digitali, e il 10Lab è la tessera di un mosaico che la giunta ha ben chiaro in mente», ha detto l’assessore regionale della Programmazione, Raffaele Paci durante la conferenza stampa di presentazione questa mattina nella Manifattura Tabacchi di Cagliari. «Un mosaico che è fatto di formazione e conoscenza ma anche di diffusione delle competenze e dell’innovazione: quindi Iscol@, per portare nelle scuole coding e competenze digitali, per garantire ai bambini quegli strumenti ormai indispensabili per il loro futuro. E a seguire le politiche per diffondere queste conoscenze in tutta la società regionale in modo da coinvolgere i giovani e meno giovani, infatti ho apprezzato molto l’idea di non restare chiusi in un edificio ma di girare tutta la Sardegna con un bus per contaminare con queste conoscenze quanta più gente possibile. La formazione e l’innovazione sono la vera scommessa, soprattutto per una terra come la nostra – ha aggiunto il vicepresidente della Regione – e quindi sosteniamo con convinzione iniziative come questa del 10Lab ma anche Contamination Lab, Start up innovative in cui la Sardegna ha il primato fra tutte le regioni, Sinnova, Venture Capital. Tutti tasselli che si incastrano per costruire una vera e propria filiera della conoscenza e dell’innovazione che garantisca le opportunità di fare impresa – ha concluso Raffaele Paci –, dando prospettive concrete e, dunque, posti di lavoro, che già oggi sono migliaia ma che vogliamo diventino sempre più numerosi».
Il 10LAB apre le attività della nuova gestione 2018/2019, affidata da Sardegna Ricerche alla Dotìk, giovane società specializzata in comunicazione della scienza. Il suo staff ha sviluppato un programma di attività rivolte alle scuole, ai giovani, alle famiglie, agli adulti e al pubblico in genere. All’interno dei 400 metri quadri della struttura si potrà visitare una mostra, partecipare a dimostrazioni scientifiche, science show, laboratori didattici, giochi di discussione, incontri con ricercatori e imprenditori e attività laboratoriali. A portare poi le attività del 10LAB fuori dal suggestivo Parco sarà il 10BUS, che farà viaggiare la scienza e l’innovazione con il Science Tour 2018, con tappe nei principali centri sardi.
Caratteristica fondamentale del 10LAB è il continuo confronto con altri centri europei e internazionali, come quello che da quest’anno ha dato vita a una fase di ricerca-azione insieme all’Espace Pierre-Gilles de Gennes di Parigi, un importante centro della scienza francese, per sviluppare attività che uniscano l’utilizzo di dispositivi digitali all’approccio informale e personale, classico del Tinkering (il modello di laboratorio utilizzato dagli operatori del 10LAB). O come la recente partecipazione dello staff del 10LAB, prima volta per la Sardegna, alla Conferenza Internazionale dei musei scientifici (ECSITE) che si è svolta a Ginevra dal 5 al 9 giugno scorsi.

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«Scienza futura», come s’intitola la decima edizione del Festival della Scienza di Cagliari – che si svolgerà dal 7 al 12 novembre – ben si coniuga con scienza al femminile. Rita Levi Montalcini sosteneva che il futuro dell’umanità dipende anche dal fatto che alle donne, particolarmente del Sud del mondo, si dia la possibilità di affinare le loro capacità in campo scientifico, sociale e politico: nella ricorrenza del 150esimo anniversario della nascita di Marie Curie, il festival dedica alla grande neurologa, premio Nobel per la Medicina nel 1986, e a tutte le scienziate numerosi eventi e attività.

Nella serata inaugurale (a partire dalle ore 16.00, nell’Aula Magna del Rettorato) saranno protagoniste due donne: la farmacologa Chiara Zuccato (del Cattaneo Lab di Milano) e Elena Aprile, professoressa di fisica alla Columbia University di New York. Il Festival è l’occasione per conoscere la scienza in modo semplice e accattivante: in sei giorni 81 appuntamenti con la fisica, la chimica, le scienze naturali, la matematica, raccontate con una ricca varietà di linguaggi e attività per coinvolgere adulti e bambini, scuole e famiglie, ricercatori e appassionati di ogni età. Nell’ultima edizione hanno partecipato circa 17.000 visitatori, tra i quali oltre 400 studenti delle scuole e dell’università.

Come evento speciale inserito all’interno del Festival, l’11 novembre dalle 14.00 alle 18.00 nella Sala Conferenze “Giorgio Pisano” de L’Unione Sarda si terrà l’appuntamento «100 donne contro gli stereotipi per la scienza», un corso di formazione per giornaliste e giornalisti in cui verrà presentata la piattaforma online 100esperte.it, preziosa fonte di voci femminili prestigiose e autorevoli che possono contribuire al dibattito pubblico dentro e fuori dai media,  e che sta rapidamente crescendo. Dopo i corsi di formazione tenuti a Genova e Milano, e numerosi incontri con la neonata “comunità” di scienziate che si è raccolta attorno al sito, 100esperte.it andranno dunque in scena a Cagliari, con il sostegno dell’agguerrito gruppo delle GiULiE sarde e dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna. Un’ottima opportunità per la diffusione della banca dati online, ideata da GiULiA e dall’Osservatorio di Pavia, con la preziosa collaborazione della Fondazione Bracco e il supporto della Commissione europea.

La piattaforma si sta arricchendo di nuovi nomi e di nuove sezioni. Oltre all’ampliamento del numero delle scienziate dell’area STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) che oggi sono 120 – e continuano a crescere – grazie a segnalazioni e auto-candidature sempre vagliate dal Centro Genders dell’Università Statale di Milano, è stata allestita una rassegna stampa e una sezione “news”, per tenere aggiornati gli utenti sul lavoro in progress e sugli appuntamenti di rilievo. C’è anche in cantiere un altro ambizioso progetto, che sarà pronto all’inizio del 2018: stiamo selezionando una cinquantina di economiste ed esperte di finanza che aggiungeranno valore al sito 100esperte.it, risorsa sempre più attuale ed esaustiva di voci femminili prestigiose ad autorevoli. Prossimi appuntamenti ad Ancona, il 12 dicembre, con un nuovo corso di formazione, e a Roma nel gennaio 2018.

Di seguito il programma del corso di Cagliari che si svolgerà dalle 14.00 alle 18.00, nella Sala Conferenze “Giorgio Pisano” de L’Unione Sarda.

Introduzione e saluti di benvenuto di Francesco Birocchi, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, Carla Romagnino, presidente dell’Associazione Scienza Società Scienza, Susi Ronchi, coordinatrice del neonato gruppo di Giulie sarde, Maria del Zompo, farmacologa, rettrice dell’Università di Cagliari, Giuseppe Murru, giornalista e consigliere nazionale dell’Ordine di Giornalisti;

Interventi di Gaela Bernini, della Fondazione Bracco, Monia Azzalini, dell’Osservatorio di Pavia, che invierà un breve video, Luisella Seveso, dell’Associazione Gi.U.Li.A e consigliera nazionale dell’Ordine dei Giornalisti;

Dibattito con Marta Burgay, una delle 100 esperte, dell’Osservatorio Astronomico di Cagliari, Maria del Zompo, rettrice Università di Cagliari, Giulia Manca, professoressa di Fisica sperimentale, Silvia Bencivelli, del Comitato scientifico del progetto 100esperte.it. Coordina il dibattito Giovanna Pezzuoli, giornalista dell’Associazione GiULiA.

CONVERSAZIONI TABARCHINE

Venerdì 7 marzo, alle 19.00, presso la sala ExMe di Via XX Settembre 48, a Carloforte, si terrà un nuovo incontro delle “Conversazioni Tabarchine” su “Donne del Novecento”, organizzato dall’associazione culturale Saphyrina, con il patrocinio del comune di Carloforte. Si parlerà di Rita Levi Montalcini, Grazia Deledda, Madre Teresa di Calcutta, Maria Callas, Alice Herz Sommer e Coco Chanel.