21 November, 2024
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Mercoledì 23 agosto, in piazza Marmilla, a Carbonia, nuovo appuntamento con “Jazz Around”, la rassegna di anteprime alla trentottesima edizione di “Ai Confini tra Sardegna e Jazz” (ingresso gratuito).
Di scena Gegè Telesforo, con il suo progetto “Big Mama Legacy”. Ad accompagnare Gegè Telesforo (voce, percussioni), saranno Vittorio Solimene (tastiere), Giovanni Cutello (sax alto), Matteo Cutello (tromba), Christian Mascetta (chitarra) e Michele Santoleri (batteria).

Da giovedì 24 agosto la Seuinstreet Band animerà vari centri e spiagge del Sulcis. Una quattro giorni itinerante con parate e la musica travolgente della street marching band sarda diretta dal trombettista Adriano Sarais.

Primo appuntamento giovedì 24 nella spiaggia Is Arenas Biancas di Teulada (18.30) e poi in centro città, a Carbonia, alle 22.00. Venerdì 25 la musica si trasferisce a Nuxis (21.00) e sabato 26 mattina (ore 11.00) alla prima spiaggia di Porto Pino, Ultima tappa domenica 27 agosto a Masainas, dove è attesa alle 18.00 a Is Solinas.

Domenica 27 agosto, ultimo appuntamento di “Jazz Around” con Rob Mazurek alla cornetta ed elettronica, insieme al trombettista Gabriele Mitelli nel duo “Star splitter”. Appuntamento alle 21.00, nei pressi dell’area archeologica di Monte Sirai.

Prosegue anche nella seconda metà di agosto “Jazz Around”, la rassegna di anteprime del festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, organizzata dall’Associazione Culturale Punta Giara. Dopo la serata vissuta sabato sera nel Parco Archeologico Cannas Di Sotto, a Carbonia, con la rock band King Howl, lunedì 21 agosto appuntamento a Villa Salazar a Piscinas, dalle ore 21.00, con le note di Daniele di Bonaventura e del suo il suo il celebre bandoneon. Compositorearrangiatore, pianistabandoneonista, Daniele di Bonaventura ha coltivato sin dall’inizio della sua attività un forte interesse per la musica improvvisata, che lo ha portato a collaborare con alcuni dei più prestigiosi nomi del jazz nazionale e internazionale.

Gegè Telesforo sarà il protagonista della serata in programma mercoledì 23 agosto alle 21, in Piazza Marmilla a Carbonia, con ingresso gratuito, dove porta in scena “Big Mama Legacy”, un personale tributo al blues e al suono delle formazioni del periodo jazz – groovy fine anni ’50 della Blue Note Records. Ad accompagnare Gegè Telesforo (voce, percussioni), saranno Vittorio Solimene (tastiere), Giovanni Cutello (sax alto), Matteo Cutello (tromba), Christian Mascetta (chitarra) e Michele Santoleri (batteria).

Il viaggio di Jazz Around prosegue da giovedì 24 agosto, con la SeuinStreet Band, street marching band sarda diretta dal trombettista Adriano Sarais. Quattro giorni di appuntamenti in vari centri e spiagge del Sulcis dove, con musica travolgente e allegre parate, la SeuinStreet Band porterà la frizzante atmosfera del festival.

Si parte il 24 con un doppio appuntamento: nel pomeriggio, dalle 18.30, alla spiaggia Is Arenas Biancas di Teulada e poi in serata, dalle 22.00, in centro città, a CarboniaVenerdì 25, la musica si trasferisce a Nuxis, dalle 21.00 e sabato 26 mattina, dalle ore 11.00, alla prima spiaggia di Porto Pino. Ultima tappa domenica 27 agosto, a Masainas, dove è attesa, dalle 18.00, alla spiaggia di Is Solinas.

Domenica 27 agosto, l’ultimo concerto della rassegna “Jazz Around”, in un altro luogo storico del Sulcis nei pressi dell’area archeologica di Monte Sirai, dove Rob Mazurek alla cornetta ed elettronica, insieme al trombettista Gabriele Mitelli nel duo “Star splitter” guideranno il pubblico in una performance sul filo del rasoio tra elettronica e acustica, genuina e libera da schemi.

 

Sant’ Anna Arresi si prepara, tra il 29 agosto e il 2 settembre, al trentottesimo festival internazionale “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, una delle rassegne di maggior rilievo nel panorama jazzistico nazionale, abitualmente di scena a fine estate, che ha nel centro sulcitano il cuore pulsante della manifestazione, per l’organizzazione dell’Associazione Culturale Punta Giara.

Prima di vivere il suo momento centrale nella storica Piazza del Nuraghe, sotto il titolo di “Tra Musica & Musica (B-Side)”, il festival propone una prima tranche di concerti che si snoderanno durante i mesi di luglio e agosto, con la rassegna “Jazz Around”, una sorta di “festival nel festival” con diverse tappe in siti di interesse paesaggistico, storico e culturaledel Sulcis Iglesiente e del Sud Sardegna che coinvolgono i centri di Carbonia, Masainas, Nuxis, Piscinas, Santadi, Teulada, Tratalias e Villacidro.

Il titolo di questa edizione, “Tra Musica e Musica – (B-side)”, fa ancora una volta proprio l’approccio del compositore e pioniere dell’avanguardia europea, Luciano Berio, che chiedeva “Che cos’è la musica?”: sperimentazioni elettroniche, energie, pulsioni, intrecci, opera lirica, estasi, improvvisazione, azzardi, istinto, linguaggio, cultura e molto altro, avvicinano così il pubblico a chi fa la musica, a chi la compone e a chi la esegue, facendola diventare qualcosa di vivo e mutevole e, soprattutto, analizzando il rapporto con la società in cui viene creata o fruita.

Tutto questo, in un’ottica ricercata e fuori dalle logiche commerciali, proprio come accadeva nel “B-side”, il “Lato B” dei dischi 33 e 45 giri, che permettevano di andare oltre il brano “di grido”, per dare spazio ad alcune delle espressioni più autentiche, talvolta anche sperimentali, degli artisti.

Ecco, dunque, un ricco ed eterogeneo cartellone, che, tra il 29 agosto e il 2 settembre, porterà sul palco di Piazza del Nuraghe a Sant’ Anna Arresi nomi come The Heliocentrics, Binker & Moses, Michel Godard e Patrice Heral in trio con Gavino Murgia, Paolo Angeli, Nino Locatelli, Silvia Corda, Gabriele Mitelli.

Non meno ricche e variegate saranno le anteprime che tra il 14 luglio e il 27 agosto toccheranno varie località della Sardegna Sud-Occidentale racchiuse nella rassegna “Jazz Around”, con Eugenio Finardi, Karima, Avion Travel, Gegè Telesforo, Alfredo Rodriguez, Rob Mazurek, C’mon Tigre, Daniele Di Bonaventura, Enzo Favata e i Tenores di Bitti, solo per citarne alcuni.

Ad affiancare la parte musicale, non mancherà, da quest’anno, anche una sezione dedicata alla didattica musicale con i Seminari Multidisciplinari coordinati dal contrabbassista e compositore Matteo Muntoni, che si svolgeranno da luglio fino all’autunno, in collaborazione con il Conservatorio di Cagliari “Giovanni Pierluigi da Palestrina”.

Il programma.

Il lungo percorso di “Ai Confini tra Sardegna e Jazz” comincia il 14 luglio con le anteprime di “Jazz Around”, inaugurate alla Cantina Sociale di Santadi dalla voce di Karima, giovane, ma già affermata cantante italo-algerina votata al jazz, accompagnata da Piero Frassi al pianoforte.

Un appuntamento all’alba attende, il 5 agosto (alle 07.00), il sassofonista Enzo Favata con i Tenores “Mialinu Pira” di Bitti, con il progetto Polyphony of Stones, in cui le sonorità jazz e quelle del canto a Tenore si fonderanno col paesaggio del Parco di Villascema a Villacidro.

L’8 agosto, si torna alla Cantina Sociale di Santadi (alle 21.00) con un grande nome del cantautorato italiano: Eugenio Finardi, che porterà in scena il progetto “Euphonia Suite”, percorso emozionale che legherà brani del suo repertorio a quelli di autori da lui profondamente amati, riletti come meditazioni sull’umana condizione; ad accompagnarlo in questo viaggio il sassofonista Raffaele Casarano e il pianista Mirko Signorile.

Tre giornate consecutive all’ insegna della musica si terranno poi nel caratteristico borgo medievale di Tratalias, sempre dalle 21.00: mercoledì 16 agosto, appuntamento con SonOra, formazione isolana guidata dalla voce di Valeria Carboni, con Luigi Sarigu (chitarra), Stefano Di Carlo (percussioni) e Adriano Sarais (tromba), seguita dalla trascinante e funambolica fusione di spirito e tecnica cubana e jazz del pianista e cantante Alfredo Rodriguez, in trio con Shayan Fati alla batteria e Yarel Hernandez al basso.

Giovedì 17 sarà la volta del violinista Simone Soro, e poi spazio all’atteso ritorno sull’Isola della Piccola Orchestra Avion Travel, storico ensemble campano guidato alla voce da Peppe Servillo, che negli anni si è caratterizzato per una sperimentazione costante tra i mondi sonori di rock, pop e new wave con incursioni nell’emisfero cinematografico, del teatro e della tradizione musicale italiana. La nuova formazione vede in scena, insieme a Servillo, Peppe D’Argenzio ai sax, Flavio D’Ancona alle tastiere, Duilio Galioto al piano e tastiere, Ferruccio Spinetti al contrabbasso e Mimì Ciaramella alla batteria.

Giovedì 18 le note iniziali della serata spettano al trio del chitarrista Antonio Floris, con Matteo Muntoni al basso e Stefano Vacca alla batteria.

La seconda parte della serata seguirà le sonorità tra funk, afrobeat e elettroniche di C’Mon Tigre, un progetto artistico e musicale in continua evoluzione, attorno al quale ruotano musicisti sempre diversi e accomunati dalla sperimentazione. In questa occasione saranno in scena Marco Frattini alla batteria, Pietro Baldoni alla chitarra e synth, Marco Molinelli alla voce e synth e Pasquale Mirra al vibrafono.

Altri luoghi e sonorità sabato 19 agosto al Parco Archeologico Cannas Di Sotto a Carbonia (alle 21.00): di scena l’energia della rock band King Howl, formazione isolana con Diego Pani alla voce e armonica, Marco Antagonista alla chitarra, Alessandro Cau al basso e Paolo Succualla batteria.

Il viaggio di Jazz Around prosegue lunedì 21 agosto a Villa Salazar, a Piscinas (ore 21.00), con il celebre bandoneon di Daniele di Bonaventura. Compositore, arrangiatore, pianista, bandoneonista, di Bonaventura ha coltivato sin dall’inizio della sua attività un forte interesse per la musica improvvisata, che lo ha portato a collaborare con prestigiosi nomi del jazz nazionale e internazionale.

Si torna a Carbonia in Piazza Marmilla, mercoledì 23 agosto, per accogliere sul palco GeGè Telesforo “Big Mama Legacy”: un nuovo progetto guidato dal celebre vocalist foggiano, polistrumentista, compositore, produttore discografico, divulgatore, autore e conduttore di programmi musicali, che porta in scena un personale tributo al blues e al suono delle formazioni del periodo jazz – groovy fine anni ’50 della Blue Note Records. Ad accompagnare Gegè Telesforo (voce, percussioni), saranno Vittorio Solimene (tastiere), Giovanni Cutello (sax alto), Matteo Cutello (tromba), Christian Mascetta (chitarra) e Michele Santoleri (batteria).

 

Da giovedì 24 agosto, arriva l’energia travolgente della SeuinStreet Band, street marching band isolana diretta dal trombettista Adriano Sarais, che per quattro giorni porterà le sue allegre parate e l’atmosfera del festival in alcuni centri e spiagge del Sulcis: si comincia il 24con un primo appuntamento alla Spiaggia Is Arenas Biancas di Teulada (18:30) e poi in centro città, a Carbonia, alle 22.00. Venerdì 25 la musica si trasferisce a Nuxis (21.00) e sabato 26 mattina (ore 11) alla Prima spiaggia di Porto Pino, in territorio di Sant’ Anna Arresi. Ultima tappa domenica 27 agosto a Masainas, dove è attesa alle 18.00 alla Spiaggia di Is Solinas.

La formazione è composta da Francesco Oppes (capo sezione percussioni), Gabriele Anedda (percussioni, cassa), Alessandro Anedda (percussioni, rullante), Marco Lobina (percussioni, tom), Stefano di Carlo (percussioni, congas), Giuseppe Orrù (percussioni), Raimondo Aresu (flauto traverso), Angelina Maxia (clarinetto), Margherita Magnolia (clarinetto), Irene Carboni (clarinetto), Nicoló Aresu (clarinetto), Claudio Binotto (clarinetto), Federico Lobina (sax alto), Samuele Bonifanti (sax alto), Matilde Loi (sax alto), Raimondo Maxia (sax alto), Noemi Aresu (sax alto), Linda Lapillo (sax tenore), Paolo Caredda (sax tenore), Alessandro Angiolini (sax tenore), Davide Vargiu (sax tenore), Vittorio Calvisi (sax tenore), Samuele Farris (sax baritono), Ignazio Aresu (sax baritono), Enrico Boi (tromba), Fabio Aresu (tromba), Pietro Lobina (tromba), Nicoló Caredda (tromba), Sergio Bonifanti (tromba), Stefano Gaviano (trombone), Carla Giulia Striano (trombone), Matteo Floris (susafono), Fabrizio Mura (keytar), Nicola Serra (keytar), Davide Crabu (chitarra elettrica), Luigi Murgia (chitarra elettrica), Alessandro Fratta (chitarra elettrica), Rubens Massidda (chitarra elettrica).

Domenica 27 agosto, ultimo appuntamento di Jazz Around a Carbonia, nei pressi dell’area archeologica di Monte Sirai, dove sarà un gradito ritorno in scena quello dell’estro creativo di Rob Mazurek alla cornetta ed elettronica, insieme al trombettista Gabriele Mitelli nel duo “Star splitter”. Una performance sul filo del rasoio tra elettronica e acustica, genuina e libera da schemi.

Il festival entra nel vivo il 29 agosto, facendo ritorno alla sua “casa madre”, la storica Piazza del Nuraghe di Sant’Anna Arresi, dove, fino al 2 settembre, i riflettori si accenderanno per accogliere ben 15 concerti all’insegna della sperimentazione e dell’incontro tra diverse sonorità, sempre con appuntamento alle 21.00.

Si comincia, dunque, martedì 29, con il pianista Alberto Braida, da sempre dedito all’ improvvisazione musicale, in duo con il clarinettista Giancarlo “Nino” Locatelli (clarinetto in sib, clarinetto contralto): un concerto targato We Insist! Records, etichetta discografica indipendente che collabora da anni con il festival, e alla quale, in questa edizione, sono affidati tutti i concerti di apertura di piazza del Nuraghe.

A seguire, sarà la volta della formazione sarda Freak Motel, con Matteo Sedda (tromba, elettronica), Andrea Sanna (fender rhodes, synth), Andrea Parodo (basso elettrico), Nicola Vacca (batteria).

Alle 22.00, il clou della serata vede in scena la formazione londinese The Heliocentrics, che porta in dote un sapiente e raffinato mix tra colorate sonorità funk, con influssi ethio-jazz e afrobeat dal sapore onirico e psichedelico, affidate a Dan Smith (chitarra, elettronica), Danny Keane (violoncello, elettronica), Chris Williams (sax, flauto), Sylvia Hallet (serengi, hurdy gurdy), Barbora Patkova (voce), Jake Ferguson (basso), Malcolm Catto (batteria).

Seconda serata ricca di musica mercoledì 30 agosto, con in apertura il clarinetto contralto e l’ elettronica di Paolo Gaiba Riva, altro artista della scuderia We Insist!, seguito dal progetto Nur Bisu, guidato dal contrabbassista Matteo Muntoni, ispirato alla Sardegna nuragica, all’identità storica e a i riti ancestrali che si rispecchiano nel flusso sonoro: ad accompagnarlo in questo percorso Federica Muscas (voce), Elisa Zedda (voce), Raffaele Pilia (chitarra classica, acustica ed elettrica), Antonio Pinna (batteria e percussioni), Matteo Muntoni (chitarra acustica, basso e composizioni).

A chiudere, il duo che vede in scena l’eclettico e originalissimo talento del gallurese Paolo Angeli, con la sua celebre chitarra preparata, insieme a Marco Mezquida, pianista originario di Minorca: due isolani che si tuffano a esplorare le profondità sonore del Mediterraneo per comporre qualcosa di totalmente nuovo e originale.

La serata centrale del festival, giovedì 31 agosto si apre con un nuovo progetto targato We Insist!. A calcare la scena il contrabbassista e compositore Andrea Grossi con il suo trio Blend 3 (con Manuel Caliumi al sax contralto e Michele Bonifati alla chitarra elettrica), che si unisce alla voce di Beatrice Arrigoni per trovare la sua personale dimensione dalla fusione tra la musica improvvisata e il jazz europeo, passando per la musica contemporanea fino ad arrivare ad echi di rock progressivo, noise ed ambient.

Un altro trio, e altre sonorità, sono quelle del concerto seguente, che vede in scena la pianista Silvia Corda (piano, toy-piano), con Adriano Orrù al contrabbasso e Gianni Mimmo al sax soprano, uniti per dare vita al progetto Clairvoyance, che unisce i comuni intenti degli artisti nell’esplorazione di comuni territori sonori, sempre all’ insegna della grande libertà espressiva.

Ultimo trio a illuminare la serata, quello dell’eclettico sassofonista Gavino Murgia (sax soprano, alto, baritono, voce, launeddas), con Michel Godard alla tuba e basso elettrico e Patrice Heral alla batteria e percussioni, che portano in scena “L’Ultima Mattanza” opera ispirata alle vicende e alle suggestioni delle tonnare di Carloforte e al rischio della fine definitiva di questa tradizione.

Il fine settimana si apre, venerdì 1 settembre con il solo del musicista e performer bresciano Gabriele Mitelli, che, armato di cornetta, sax soprano, tromba preparata, elettronica, porta in scena “The World Behind The Skin”, non un concerto o una performance, ma l’occupazione di uno spazio fisico ed emotivo, il tentativo di ricreare la propria intimità e raccontare la propria storia tramite il suono.

Gabriele Mitelli tornerà poi in scena nell’atto conclusivo della serata, intorno alle 22, con l’ensemble “Pipeline” del clarinettista Giancarlo “Nino” Locatelli, che, con il suo album “Kakuan Suite”, inciso per la We Insist!, è stato inserito nell’annuale sondaggio di Musica Jazz in due categorie del TOP JAZZ 2021: tra i migliori gruppi e dischi dell’anno. Una formazione la cui musica, come dice il suo stesso nome (“Pipeline”, in inglese “tubatura”), parte da un punto certo per poi diramarsi senza un tracciato predefinito. Con loro, saranno in scena Tom Raworth (recorded spoken voice), Carla Kihlstedt (voce, violino), Sebi Tramontana (trombone), Alberto Braida (piano), Paolo Gaiba Riva (elettronica, clarinetto alto, carillon), Luca Tilli (violoncello), Andrea Grossi (contrabbasso), Cristiano Calcagnile (batteria, percussioni).

A inframezzare i due concerti, il progetto ARSE – Andrea Ruggeri Small Ensemble, in cui Andrea Ruggeri, percussionista e compositore, sperimentatore tra jazz, libera improvvisazione e world music, guida il suo gruppo composto da Elsa Martin (voce, live electronics), Francesco Ganassin (clarinetto, clarinetto basso, live electronics), Elia Casu (chitarra elettrica, live electronics), verso “Musiche Invisibili”, un viaggio sonoro ispirato al libro “Le Città Invisibili” di Italo Calvino.

La serata conclusiva, sabato 2 settembre, prende il via con l’incontro tra l’estro di Steve Beresford (pianista, polistrumentista, compositore, produttore) e il duo di musica improvvisata composto da Luca Tilli (violoncello), Sebastiano Tramontana (trombone), che danno vita un mix multiforme di sonorità profonde e allo stesso tempo originali.

A seguire, ancora un progetto all’ insegna della sperimentazione vede protagonisti Gabriele Mitelli (tromba, elettronica), Pasquale Mirra (vibrafono) e Cristiano Calcagnile (batteria), stavolta con il loro progetto The Elephant.

Alle 22.00, ultimo atto del festival, e della serata, con il duo londinese Binker & Moses, ossia Golding Binker al sax e Boyd Moses alla batteria, alfieri britannici della nuova musica improvvisata, a cui si unisce Max Luthert all’elettronica. Ed è proprio sull’interazione tra jazz e sonorità elettroniche che si basa il loro sound, sempre caratterizzato da una ricerca che gli è valsa numerosi premi e riconoscimenti e prestigiose collaborazioni.

Ad affiancare la parte musicale, l’Associazione Punta Giara, organizzatrice del Festival, dedica anche una sezione specifica alla didattica musicale con i Seminari Multidisciplinari coordinati dal contrabbassista e compositore Matteo Muntoni, che si svolgeranno da luglio fino all’autunno, in collaborazione con il Conservatorio di Cagliari “Giovanni Pierluigi da Palestrina” articolati in due cicli:  il 24 e 27 luglio al Museo PAS di Carbonia, per musicisti già avviati, mentre gli altri seminari saranno propedeutici e aperti a tutti, con l’obiettivo di fornire a un pubblico di “non addetti ai lavori” alcuni strumenti di base per fare musica tramite la pratica della composizione e improvvisazione.

Inoltre, grazie alla collaborazione con il Conservatorio di Cagliari Giovanni Pierluigi da Palestrina, si terranno tre masterclass diluite fino alla fine dell’anno, con Julien Desprez, Valeria Sturba e Nat Wolley che oltre ad insegnare l’arte dell’improvvisazione si esibiranno in soli e collettivi formati con i ragazzi del Conservatorio presso club e circoli culturali della città di Cagliari.

Tornano ad accendersi i riflettori a Sant’Anna Arresi, dove questa sera, lo storico palco di Piazza del Nuraghe accoglierà nuovi incontri del 37° festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, con le sue anteprime racchiuse sotto l’insegna “Jazz Around”, organizzate dall’Associazione Culturale Punta Giara.

La musica inizia a partire dalle 21.00: primo a calcare la scena, il clarinettista Giancarlo “Nino” Locatelli, (già di scena a Cagliari la sera precedente con il Trio Pipeline), che qui porta in dote “Traces” un tributo in solo alla musica d’avanguardia di Steve Lacy, musicista fondamentale per la sua crescita artistica, e con il quale ha avuto la fortuna di incrociare il suo percorso.

Subito dopo, torna in scena l’estro creativo di Rob Mazurek alla cornetta ed elettronica, insieme al trombettista Gabriele Mitelli nel duo “Star splitter”: un gioco di sdoppiamenti e di rimandi tra il maestro sperimentatore, artista a tutto tondo, e il giovane e istintivo allievo, schietto come il vino che egli stesso, da “musicista-viticoltore” produce in Franciacorta. Una performance sul filo del rasoio tra elettronica e acustica, genuina e libera da schemi.

Domani, martedì 30 agosto, “Jazz Around” fa tappa a Masainas (in Piazza Belvedere, ore 21.00), per il concerto in solo di Gavino Murgia: l’eclettico sassofonista nuorese unisce agli studi jazzistici le sue profonde radici musicali sarde, e in particolare barbaricine, creando un suo personale mix sonoro, che lo porta a spaziare tra sax soprano, tenore e baritono, flauti e duduk, con l’aggiunta della sua voce, allenata nel tradizionale canto “A tenore” nel ruolo di “bassu”. Numerosissime le sue collaborazioni con grandi nomi del panorama nazionale e internazionale, come Rabih Abou Kalil, Bobby McFerrin, Michel Godard, Gianluigi Trovesi, Antonello Salis, Mal Waldron, Paolo Fresu, Famoudou Don Moye, Roswell Rudd, Danilo Rea, Babà Sissokò, Hamid Drake, Al di Meola, solo per citarne alcuni.

Si torna a Sant’Anna Arresi anche per l’ultima tappa per il mese di agosto, mercoledì 31, in Piazza del Nuraghe, dove alle 21.00 è di scena la clarinettista di Mogoro Zoe Pia, da sempre ispirata nel suo percorso artistico dalla musica tradizionale sarda e dai suoni ancestrali, che mette armoniosamente insieme al jazz e alle suggestioni contemporanee, come emerge dal suo disco del 2016, “Shardana” (Caligola Records). Nella sua performance in solo, Zoe Pia unisce al suono del clarinetto e delle launeddas quello di strumenti inusuali come campanacci e pezzi di artigianato artistico sardo.

Jazz Around dà appuntamento poi a Iglesias venerdì 16 settembre, dove, nel chiostro di San Francesco andrà in scena l’atto conclusivo di questa prima tranche del festival. Alle 21.00, sotto il nome Overture III, si esibirà il trio guidato dal trombettista Adriano Sarais, con Gregorio Mureddu al contrabbasso ed Alessandro Cau alla batteria.

A suggellare la serata tornerà poi in scena la chitarra sarda preparata di Paolo Angeli, con le sue suggestioni sonore mediterranee dai toni onirici.

Una nuova serie di anteprime arricchisce il cartellone delle anteprime del 37° festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, organizzata dall’Associazione Culturale Punta Giara. Prima di vivere il suo momento centrale nella storica Piazza del Nuraghe (in date ancora da definire), il festival prosegue con una serie di concerti durante il mese di agosto, con la rassegna “Jazz Around”, una sorta di “festival nel festival” con diverse tappe in siti di interesse paesaggistico, storico e culturale del Sulcis Iglesiente, che coinvolgono i centri di Carbonia, Santadi, Teulada,  Villaperuccio, Nuxis, Piscinas, Masainas, Cagliari e Iglesias.

Altre sei serate sotto il titolo di questa edizione, “Tra Musica e Musica”, che fa proprio l’approccio del compositore e pioniere dell’avanguardia europea, Luciano Berio, che chiedeva “Che cos’è la musica?”: sperimentazioni elettroniche, energie, pulsioni, intrecci, opera lirica, estasi, improvvisazione, azzardi, istinto, linguaggio, cultura e molto altro, avvicinano così il pubblico a chi fa la musica, a chi la compone e a chi la esegue, facendola diventare qualcosa di vivo e mutevole, e  soprattutto analizzando il rapporto con la società in cui viene creata o fruita.

Si riparte domani, venerdì 26 agostoa Piscinas (ore 21.00), a Villa Salazar, dove sarà protagonista il pianista Alberto Braida, classe 1966, da sempre dedito all’improvvisazione musicale, alla testa del trio “Cats in The Kithen”, un giocoso incontro di sonorità che ha portato al suo fianco l’esperta ed eclettica contrabbassista e compositrice Silvia Bolognesi, e il vulcanico batterista, percussionista e compositore Cristiano Calcagnile, per un concerto fatto da intrecci sonori apparentemente semplici ma ricco di dettagli, come un gomitolo che i tre “gatti” scompongono e aggrovigliano nel loro gioco. Ad aprire la serata il duo “Sprigu”, incontro speculare (“sprigu” in lingua sarda significa, appunto, “specchio”) tra i due fender rhodes di Marco Coa ed Andrea Sanna: un progetto di musica elettroacustica improvvisata, in cui i due artisti, con personalità differenti, interagiscono uno di fronte all’altro, creando un discorso musicale in continua evoluzione.

Sabato 27 il festival farà una breve sosta nella sua casa d’origine, Sant’Anna Arresi, in Piazza del Nuraghe, con una serata dedicata ai nuovi talenti: in scena, a partire dalle 21.00 l’Interplay Trio guidato dalla carismatica voce di Carla Giulia Striano, con Andrea Sanna alle tastiere e Synth, Francesco Oppes alla batteria e al pad elettronico; la formazione spazia dal jazz moderno e quello contemporaneo all’Hip Hop, dal funk all’R&B, e si suoneranno brani arrangiati in chiave personale e brani originali.

Subito dopo, blues e cool jazz incontreranno la canzone italiana nella proposta di La Città di Notte, band cagliaritana nata dall’incontro di quattro musicisti – Diego Pani (voce), Andrea Schirru (tastiere), Edoardo Meledina (contrabbasso) e Frank Stara (batteria) – provenienti da diverse band del panorama musicale sardo (King Howl, Dancefloor, Stompers, Stone Seeds), accomunati dalla passione per la musica afroamericana e lo swing italiano degli anni Cinquanta.

Saranno le note di Rob Mazurek a salutare, domenica 28, di primo mattino (ore 8.00) una nuova giornata di musica, tra i colori della spiaggia di Porto Pino: eclettico e sperimentatore, solista di cornetta, tromba, compositore, artista multimediale, Rob Mazurek (classe 1965) è tra le figure chiave della musica contemporanea americana, e tra i protagonisti della scena musicale di Chicago, dove a partire da metà anni ’80 ha iniziato a suonare in tutte le formazioni del Chicago Underground. È leader della Exploding Star Orchestra, formazione di punta della scena odierna, che spesso ha ospitato musicisti quali Bill Dixon e Roscoe Mitchell.

In serata, sempre il 28, il festival si trasferirà a Cagliari, al centro Culturale Exmà – Exhibiting and Moving Arts, dove alle 19.00 sarà presentata la nuova etichetta indipendente We Insist! Records, che collabora attivamente a questa edizione del festival: e sarà il Trio Pipeline di Giancarlo “Nino” Locatelli (clarinetto in sib, clarinetto contralto), Andrea Grossi (contrabbasso), e Cristiano Calcagnile (batteria, percussioni) a rappresentare dal vivo l’etichetta, con la quale ha inciso il suo album “Kakuan Suite”, inserito nell’annuale sondaggio di Musica Jazz in due categorie del TOP JAZZ 2021: tra i migliori gruppi e dischi dell’anno.

Riflettori puntati sul palco di Piazza del Nuraghe di Sant’Anna Arresi lunedì 29, dove la musica inizierà a partire dalle 21.00: primo a calcare la scena, il clarinettista Giancarlo “Nino” Locatelli, già di scena la sera precedente con il trio Pipeline, che qui porta in dote “Traces” un tributo in solo alla musica d’avanguardia di Steve Lacy, musicista fondamentale per la sua crescita artistica, e con il quale ha avuto la fortuna di incrociare il suo percorso.

Subito dopo, tornerà in scena l’estro creativo di Rob Mazurek alla cornetta ed elettronica, insieme al trombettista Gabriele Mitelli nel duo “Star splitter”: un gioco di sdoppiamenti e di rimandi tra il maestro sperimentatore, artista a tutto tondo, e il giovane e istintivo allievo, schietto come il vino che egli stesso, da “Musicista-viticoltore” produce in Franciacorta. Una performance sul filo del rasoio tra elettronica e acustica, genuina e libera da schemi.

A chiudere la serata il trio di giovani promesse Lumastè, che riunisce Ludovica Massidda (violino), Marco Ballicu (batteria) e Stefania Pilleri (voce), tutti provenienti dal vivaio del “Conservatorio Pierluigi da Palestrina” di Cagliari: una formazione nata dal rapporto indelebile che nasce dall’amicizia per svilupparsi nella musica.

Il giorno seguente (martedì 30) “Jazz Around” farà tappa a Masainas (in Piazza Belvedere, ore 21.00), per il concerto in solo di Gavino Murgia: l’eclettico sassofonista nuorese unisce agli studi jazzistici le sue profonde radici musicali sarde, e in particolare barbaricine, creando un suo personale mix sonoro, che lo porta a spaziare tra sax soprano, tenore e baritono, flauti e duduk, con l’aggiunta della sua voce, allenata nel tradizionale canto “A tenore” nel ruolo di “bassu”. Numerosissime le sue collaborazioni con grandi nomi del panorama nazionale e internazionale, come Rabih Abou Kalil, Bobby McFerrin, Michel Godard, Gianluigi Trovesi, Antonello Salis, Mal Waldron, Paolo Fresu, Famoudou Don Moye, Roswell Rudd, Danilo Rea, Babà Sissokò, Hamid Drake, Al di Meola, solo per citarne alcuni.

L’ultima tappa per il mese di agosto, mercoledì 31 a Teulada, dove a Villa Sanjust, alle 21.00, sarà di scena la clarinettista di Mogoro Zoe Pia, da sempre ispirata nel suo percorso artistico dalla musica tradizionale sarda e dai suoni ancestrali, che mette armoniosamente insieme al jazz e alle suggestioni contemporanee, come emerge dal suo disco del 2016, “Shardana” (Caligola Records). Nella sua performance in solo, Zoe Pia unisce al suono del clarinetto e delle launeddas quello di strumenti inusuali come campanacci e pezzi di artigianato artistico sardo.

Jazz Around dà appuntamento poi a Iglesias venerdì 16 settembre, dove, nel chiostro di San Francesco andrà in scena l’atto conclusivo di questa prima tranche del festival. Alle 21.00, è atteso, sotto il nome Overture III, il trio guidato dal trombettista Adriano Sarais, con Gregorio Mureddu al contrabbasso ed Alessandro Cau alla batteria. A suggellare la serata tornerà poi in scena la chitarra sarda preparata di Paolo Angeli, con le sue suggestioni sonore mediterranee dai toni onirici.

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Questa sera si conclude la XXXIV edizione del Festival internazionale “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”. Protagonista della serata finale, sarà la Exploding Star Orchestra Re-Immaginations Porgy and Bess diretta da Rob Mazurek che suonerà cornetta, elettronica, ed avrà al suo fianco Deman Locks, voce, elettronica; Tomeka Reid, violoncello; Pasquale Mirra, vibrafono; Jason Stein, clarinetto; Josh Abrams, basso; Lisa Alverado, gong, armonium; Mikael Patrick Avery, batteria, percussioni; Hamid Drake, batteria e percussioni.

Stamane, a poche ore dal concerto conclusivo, lo staff dell’associazione culturale Punta Giara, composta dal presidente Paolo Francesco Sodde, il direttore artistico Basilio Sulis e la responsabile della comunicazione Enrica Lotta, ha tenuto una conferenza stampa nella sede di piazza del Nuraghe, su presente e futuro del Festival. Nella sua lunga relazione, il direttore artistico Basilio Sulcis, storico fondatore e presidente del Festival, ha spiegato che l’associazione Punta Giara si trova dinnanzi ad un passaggio decisivo per il suo futuro, perché il Festival, figlio del matrimonio celebrato 34 anni fa tra l’associazione e la comunità arresina, rischia di pagare la “crisi matrimoniale”, ragion per cui l’associazione ha deciso di interrogarsi, per capire se si potranno creare a breve scadenza le condizioni, oggi mancanti, per tenere Sant’Anna Arresi sede principale del Festival.

Le difficoltà maggiori sono di natura logistica, legate alla piena disponibilità della piazza del Nuraghe. Nel corso della conferenza stampa è intervenuta Maria Teresa Diana, tornata due mesi fa alla guida del Comune dopo 29 anni, che ha ricostruito il percorso compiuto dagli anni ’80, quando è nato il Festival e lei era sindaco, ed è entrata nel dettaglio delle problematiche evidenziate dall’associazione Punta Giara, che rischiano di portare ad un doloroso divorzio del Festival dalla sua comunità originaria. Maria Teresa Diana ha dato la sua piena disponibilità ad affrontare in tempi brevi i problemi e si è detta convinta che una loro soluzione sia possibile. Basilio Sulis e Paolo Francesco Sodde hanno dato, da parte dell’associazione, la disponibilità a sedersi intorno allo stesso tavolo, rimarcando che la stessa è la prima ad auspicare il superamento di tutti i problemi ed una permanenza del Festival a Sant’Anna Arresi.

Vediamo ora le interviste realizzate al termine della conferenza stampa, con il direttore artistico dell’associazione culturale Punta Giara, Basilio Sulis, ed il sindaco di Sant’Anna Arresi, Maria Teresa Diana.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220303873894916/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220303919176048/

         

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La XXXIV edizione del festival internazionale “Ai Confini tra Sardegna e Jazz” volge al termine. Questa sera, penultima giornata, è previsto un solo concerto, Joshua Abrams & Natural Information Society, con Josh Abrams (contrabbasso), Lisa Alverado (gong, armonium), Mikael Avery (batteria e percussioni); Jason Stein (clarinetto) e Hamid Drake (batteria, percussioni). Questi cinque musicisti si sono esibiti già ieri, con la Exploding Star Orchestra – Galactic Parables III diretta da Rob Mazurek e chiuderanno la rassegna domani sera, con la stessa Orchestra, nel progetto Re-Immaginations Porgy and Bess. La programmazione delle ultime tre serate è scaturita dal alcune defezioni che hanno portato all’annullamento dei due soli di Joshua White e Ben Lamar (rispettivamente 6 e 8 settembre) e del concerto della Black Earth Ensemble (7 settembre). Ricordiamo che chi avesse già acquistato il biglietto per queste ultime due serate e per chi fosse in possesso di abbonamento, potrà richiedere il rimborso per la modifica subita al programma, qualora la nuova proposta artistica non fosse gradita.
Per informazioni su come chiedere ed ottenere il rimborso dei biglietti ci si può rivolgere agli Uffici dell’Associazione Punta Giara (anche scrivendo una e-mail all’indirizzo comunicazione@santannarresijazz.it) o presso il Box Office, qualora l’acquisto sia avvenuto presso uno dei punti vendita del circuito Box-office Sardegna.

Ieri sera, prima del concerto in Piazza del Nuraghe, la spiaggia di Is Solinas è stata teatro di uno straordinario concerto del pianista Matthew Shipp, che ha letteralmente incantato il folto pubblico presente.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220293347751769/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220294196732993/

  

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A seguito di non meglio specificati eventi e motivazioni, che l’Associazione Punta Giara si riserva di verificare nelle sedi opportune, Nicole Mitchell e i componenti della sua Black Earth Ensamble non presenzieranno all’edizione del Festival dell’anno corrente conseguentemente vengono annullati i due soli di Joshua White e Ben Lamar (rispettivamente 6 e 8 settembre) e il concerto della Black Earth Ensemble (7 settembre). A seguito di queste defezioni il Direttivo dell’Associazione e la Direzione Artistica hanno elaborato, dopo attente valutazioni, la seguente modifica del programma nel pieno rispetto della linea artistica e del tema del proposto per questa edizione:

5 settembre: Lonnie Holley Trio
Line up: Lonnie Holley, piano
Joshua Randall, chitarra
Thomas Nistor, batteria
Matthew Shipp Trio
Line up: Matthew Shipp, piano
Michael Bisio, basso
Newman Taylor Baker, batteria

6 settembre: Exploding Star Orchestra – Galactic Parables III
Line up: Rob Mazurek, cornetta, elettronica
Deman Locks, voce, elettronica
Tomeka Reid, violoncello
Pasquale Mirra, vibrafono
Jason Stein, clarinetto
Josh Abrams, basso
Lisa Alverado, gong, armonium
Mikael Patrick Avery, batteria, percussioni
Hamid Drake, batteria e percussioni

7 settembre: Joshua Abrams & Natural Information Society.
Line up: Josh Abrams, contrabbasso
Lisa Alverado, gong, armonium
Mikael Avery, batteria e percussioni
Jason Stein, clarinetto
Hamid Drake, batteria, percussioni

8 settembre: Exploding Star Orchestra Re-Immaginations Porgy and Bess
Line up: Rob Mazurek, cornetta, elettronica
Deman Locks, voce, elettronica
Tomeka Reid, violoncello
Pasquale Mirra, vibrafono
Jason Stein, clarinetto
Josh Abrams, basso
Lisa Alverado, gong, armonium
Mikael Patrick Avery, batteria, percussioni
Hamid Drake, batteria e percussioni.

Per chi avesse già acquistato il biglietto per le serate del 5, 6, 7 e 8 settembre e per chi sia in possesso di abbonamento si avvisa che sarà possibile richiedere il rimborso per la modifica subita al programma nelle date suddette, qualora la nuova proposta artistica non fosse gradita.
Per informazioni su come chiedere ed ottenere il rimborso dei biglietti ci si può rivolgere agli Uffici dell’Associazione Punta Giara (anche scrivendo una e-mail all’indirizzo comunicazione@santannarresijazz.it) o presso il Box Office, qualora l’acquisto sia avvenuto presso uno dei punti vendita del circuito Box-office Sardegna.

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E’ iniziato il conto alla rovescia per la XXXIV edizione del festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, in programma da venerdì 30 agosto a domenica 8 settembre, nella consueta cornice di Piazza del Nuraghe, dove si esibiranno alcuni tra i colossi del jazz mondiale solo per fare alcuni nomi: Dwight Trible, Lonnie Holley, Matthew Shipp, Joshua White, Rob Mazurek, Nicole Mitchell e tanti altri. Appuntamento straordinario, lunedì 2 settembre, con il grande pianista Giovanni Allevi.
Complessivamente saranno ventiquattro concerti, non solo sul palco principale all’ombra del Nuraghe ma anche in tre splendide spiagge del territorio: Is Solinas, Porto Pino e Porto Tramatzu. Il programma prevede anche vari seminari dedicati ai bambini e, tra gli appuntamenti culturali, uno spazio dedicato alla fotografia d’autore, con il fotografo sloveno Ziga Koritnik che presenterà il suo libro fotografico che raccoglie venticinque anni di onorata carriera e ripercorre diversi ed importanti momenti del Festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz“.

A causa di problemi logistici, per la serata inaugurala di domani, venerdì 30 agosto, il programma prevede per il progetto Pocket Scienze una modifica alla line-up che manterrà invariato il progetto ed il suo spirito.
Accompagneranno sul palco Kahil El’ Zabar, batterista e percussionista di fama mondiale, già inserito nella prima versione del progetto, i seguenti artisti: David Murray, leggendario sassofonista già protagonista nell’edizione passata di uno degli spettacoli più apprezzati, Justine Dillard, pianista di altissimo livello di Chicago ed Emma Dahuff, una delle più giovani e ricercate bassiste del momento.
Lo svolgimento del programma della serata resterà invariato per quanto attiene location ed orari.

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Mancano poco più di due giorni al via della consueta dieci giorni di “Ai Confini tra Sardegna e Jazz” e di un nuovo avventuroso viaggio tra musica, mare e tramonti di fine estate.
La cornice sarà quella consueta di Piazza del Nuraghe dove si esibiranno alcuni tra i colossi del jazz mondiale solo per fare alcuni nomi: Dwight Trible, Lonnie Holley, Matthew Shipp, Joshua White, Rob Mazurek, Nicole Mitchell e tanti altri.
Questa edizione prevede anche la partecipazione speciale di Giovanni Allevi, grande pianista marchigiano che si esibirà in questa cornice per lui del tutto nuova.
Ventiquattro concerti per dieci intensi giorni, non solo sul palco principale all’ombra del Nuraghe ma anche spettacoli che si terranno anche in altre uniche locations come le bellissime spiagge di Is Solinas a Masainas, di Porto Pino e Porto Tramatzu a Teulada. Il tutto, sarà arricchito da vari seminari dedicati ai bambini, un’occasione unica ed inconsueta per avvicinarsi alla musica e alla creatività guidati da artisti di livello internazionale con i quali proveranno anche l’emozione di costruire un vero e proprio spettacolo e di esserne i protagonisti quando si esibiranno a fine seminario.
E non finisce qui, tra gli appuntamenti culturali di quest’anno un posto d’onore è stato riservato alla fotografia d’autore che vedrà protagonista il noto fotografo sloveno Ziga Koritnik che presenterà la sua ultima fatica editoriale. Si presenterà infatti il suo libro fotografico che raccoglie venticinque anni di onorata carriera e ripercorre diversi ed importanti momenti del Festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”.
Un calendario di appuntamenti unico nel suo genere che rende il Festival di Sant’Anna Arresi uno tra gli appuntamenti culturali più importanti nel panorama sardo; che nasce e trova la sua fortuna nell’offrire, in posti spettacolari, concerti di artisti che possono essere annoverati nel gotha della musica mondiale e che consentono a cultori e non di avvicinarsi a questo mondo e toccarlo con mano.


ph:Luciano Rossetti