22 November, 2024
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Presso la prestigiosa sede di Palazzo de La Vallèe, a Cagliari, si è svolto ieri l’incontro “Caserme Verdi – per un Esercito all’avanguardia in un Paese moderno, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina; del Generale di Divisione Vasco Angelotti, Capo Dipartimento Infrastrutture dello Stato Maggiore dell’Esercito; del prefetto Lucia Volpe, rappresentante del Governo per la Regione Sardegna; dell’on. Michele Pais, presidente del Consiglio regionale della Sardegna; dell’on. Salvatore Deidda, membro della Commissione Difesa della Camera; del sindaco della città di Cagliari, Paolo Truzzu; del prefetto di Cagliari, Bruno Corda; dell’assessore dell’Ambiente della Regione Sardegna, Gianni Lampis e di numerose altre autorità e qualificati esponenti del mondo universitario, industriale, della ricerca e dei media.

Il Generale di Divisione Vasco Angelotti ha aperto i lavori illustrando i lineamenti progettuali dello “Studio Grandi Infrastrutture – Caserme Verdi”. Successivamente sono intervenuti la prof.ssa Maria Del Zompo, rettore dell’Università degli Studi di Cagliari; la prof.ssa Ing. Donatella Rita Fiorino, professore associato presso la Facoltà di Ingegneria ed Architettura dell’Università di Cagliari; il brigadiere generale Giancarlo Gambardella, direttore della Task Force Dismissioni immobili del ministero della Difesa; la dott. arch. Teresa De Montis, presidente dell’Ordine Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Cagliari; dell’ing. Giuseppina Vacca, presidente della Fondazione Scuola di Formazione dell’Ordine degli Ingegneri di Cagliari, moderati da Roberta Floris, giornalista televisiva reti Mediaset.

Nel suo intervento conclusivo, il generale Salvatore Farina, ha evidenziato l’importanza di ammodernare il parco infrastrutturale attraverso la realizzazione di basi militari di nuova generazione, che risultino efficienti, funzionali, ispirate a criteri costruttivi innovativi con basso impatto ambientale e ridotti costi di manutenzione, necessari sia per la sicurezza ed il benessere dei soldati che per aumentare l’integrazione sociale attraverso l’apertura di strutture ricreative anche alla popolazione civile residente nelle zone contermini.

Il Capo di SME ha poi sottolineato che «si tratta di un’iniziativa ormai necessaria. Proprio nella consapevolezza della sua importanza, sono sicuro che riusciremo ad arricchire questo nostro progetto operando in modo condiviso con le istituzioni ai vari livelli, con le imprese, con le università e con tutti coloro che credono in questo progetto. Sono cosciente che il percorso intrapreso non sarà né semplice né immediato, ma sono altresì convinto che, con lo sforzo di tutti, col supporto delle istituzioni e del governo riusciremo a portare avanti questo grande progetto a vantaggio di tutto il nostro personale e dell’intera collettività, per fare sempre di più insieme».

Il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, nel suo intervento ha evidenziato come “per il personale dell’Esercito avere degli spazi dove poter svolgere al meglio il proprio lavoro è fondamentale, significa poterlo fare in maniera più serena, e di conseguenza anche la comunità è più serena, poiché siete voi che garantite la nostra sicurezza quotidiana. Cagliari ha una storia profonda con le Forze Armate, e da primo cittadino dico che grazie alla valenza di questo progetto la città di Cagliari ha avuto in questi anni la possibilità di accogliere tanti sardi che sono ritornati nel proprio territorio, e quindi mi piace poter dire che a tutte queste persone Cagliari non solo tende la mano ma allarga le proprie braccia e li accoglie con amore“.

L’idea di aprire le porte delle caserme ha inoltre una forte componente simbolica, cioè quella di mettere a disposizione della cittadinanza luoghi che fino a poco tempo prima venivano considerati chiusi e inaccessibili.

Lo “Studio Grandi Infrastrutture – Caserme Verdi” coinvolge al momento 28 caserme dislocate su tutto il territorio nazionale e prevede cinque diverse aree funzionali: area comando, addestrativa, logistica, sportiva ricreativa, alloggiativa. Il progetto, partendo da inderogabili necessità di sicurezza e benessere del personale – inteso sia come persona sia come soldato che rappresenta un’importante risorsa operativa da addestrare e rendere efficiente – è stato sviluppato su direttrici quali rispetto dell’ambiente, bassi consumi energetici, e basso impatto finanziario con indiscutibili ricadute sul tessuto economico e sociale delle aree interessate prossime alle caserme.

Attualmente lo “Studio Grandi Infrastrutture – Caserme Verdi” vede coinvolte 28 caserme, dislocate su tutto il territorio nazionale.

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Le avverse condizioni meteorologiche, con pioggia continua fin dal primo pomeriggio, hanno fortemente condizionato l’avvio della XIII edizione della Fiera “Il Sulcis Iglesiente Espone”, organizzata dal Consorzio Fieristico Sulcitano, con il concorso del comune di Carbonia, della Regione Autonoma della Sardegna, della provincia del Sud Sardegna, della Fondazione di Sardegna e del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna. La Fiera è stata inaugurata, come da programma, alle 18.00, sul palco allestito in piazza Roma per il concerto di Tullio De Piscopo, ma l’Amministrazione comunale di Carbonia, in accordo con l’associazione Consorzio Fieristico Sulcitano e gli artisti coinvolti nell’organizzazione della XIII edizione della Fiera “Il Sulcis Iglesiente Espone”, ha deciso di rinviare a domenica 16 giugno gli appuntamenti previsti per domani. La Protezione Civile della Regione Sardegna, infatti, ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche valido fino alle ore 18.00 di lunedì 27 maggio. Sulla Sardegna sono previste forti piogge, che metterebbero a repentaglio la buona riuscita della seconda giornata della Fiera. Pertanto, tutti gli eventi programmati per domani (lo spettacolo musicale “Super Incantos” con Giuliano Marongiu, l’esibizione di Giucas Casella, la presenza dello scrittore ed autore di “Padre Padrone” Gavino Ledda), sono spostati a domenica 16 giugno.

All’inaugurazione, accompagnata dalla fanfara dei bersaglieri del 3° Reggimento di Teulada, presentata da Giuliano Marongiu e Roberta Floris, sono intervenuti i sindaci di Carbonia e Portoscuso, Paola Massidda e Giorgio Alimonda, il prefetto di Cagliari Bruno Corda, il sub commissario della provincia del Sud Sardegna Ignazio Tolu, il consigliere regionale Michele Ennas, Tullio De Piscopo ed il presidente del Consorzio Fieristico Sulcitano Mauro De Sanctis.

A causa delle cattive condizioni meteorologiche, il concerto di Tullio De Piscopo è stato anticipato dalle 22.00 alle 20.00.

                   

                                         

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Sabato 25 e domenica 26 maggio a Carbonia si svolgerà la XIII edizione della Fiera dell’Artigianato, dell’agroalimentare e del turismo, “Il Sulcis Iglesiente Espone”, organizzata dall’Associazione Consorzio Fieristico Sulcitano con il patrocinio e il contributo economico del Comune di Carbonia. La tredicesima edizione della fiera “Il Sulcis Iglesiente Espone” verrà aperta domani, sabato 25 maggio, alle ore 17.30, dall’esibizione della Fanfara del Terzo Reggimento Bersaglieri di Teulada. Alle ore 18.00 avverrà l’inaugurazione ufficiale della Fiera in presenza delle autorità civili, religiose e militari.

Il centro storico cittadino, in particolare l’area compresa tra piazza Roma, via Manno, via Fosse Ardeatine, piazza Marmilla, via Gramsci, piazza Matteotti, piazza del Minatore e via San Ponziano, ospiterà circa 300 espositori, street food regionali, nazionali e internazionali per due giorni di fiera dell’artigianato, dell’agroalimentare e del turismo.

«Migliaia di persone potranno apprezzare le nostre primizie agroalimentari e artigianali, ammirare i costumi tipici della tradizione sarda, ascoltare ottima musica, godere degli spettacoli di animazione e di intrattenimento previsti per grandi e piccini», ha detto il sindaco Paola Massidda.
«L’iniziativa potrà contare anche sulla rete di collaborazione costituita da ristoranti, pizzerie, bar e strutture ricettive cittadine, che terranno aperte le proprie attività nelle due giornate – ha aggiunto l’assessore delle Attività produttive Mauro Manca -. La fiera dell’Artigianato, dell’agroalimentare e del turismo è un grande evento capace di intercettare un vasto flusso di visitatori provenienti da diverse zone dell’isola. Il nostro obiettivo è proprio questo: far sì che Il Sulcis Iglesiente Espone possa diventare la principale fiera della Sardegna.»

Sono tante – e per tutte le fasce d’età – le attrazioni caratterizzanti “Il Sulcis Iglesiente Espone”: dai “Mattoncini Lego a Carbonia” alla parata dei personaggi della Disney, dalla “Caccia al Tesoro” agli splendidi lavori dei maestri dell’arte del ferro, dalla sfilata dei costumi tradizionali allo spettacolo musicale “Super Incantos”, dall’esibizione del Gruppo Folk Santa Giuliana di Serbariu al concerto di Tullio De Piscopo e la sua band.
Numerosi anche i personaggi noti che arriveranno in città, ospiti della rinomata manifestazione: la giornalista di Mediaset Roberta Floris, l’artista Giuliano Marongiu, lo scrittore e autore di “Padre padrone” Gavino Ledda e il mago Giucas Casella.

Per consentire lo svolgimento in sicurezza dell’intera manifestazione è stata disposta la chiusura del traffico veicolare dalle ore 6 di sabato 25 Maggio fino alle ore 5 di lunedì 27 maggio nelle seguenti strade: piazza Roma e strade confluenti; via Fosse Ardeatine; parcheggio adiacente alla piazza Marmilla; via Gramsci, nel tratto compreso tra piazza Matteotti e via Brigata Sassari e nelle strade confluenti; via Nuoro, nel tratto compreso tra piazza Rinascita e via Gramsci; piazza Matteotti, vico Matteotti, piazza San Ponziano; via San Ponziano, nel tratto compreso tra piazza Matteotti e via Lucania. Inoltre, in occasione del mercatino del sabato, è stata disposta la chiusura del traffico veicolare, dalle ore 5.00 fino alle ore 14.00 di sabato 25 maggio, in via Lucania, nel tratto compreso tra la rotonda di via XVIII Dicembre e piazza Ciusa.

L’intera manifestazione “Il Sulcis Iglesiente Espone” sarà caratterizzata dalla formula “Plastic free ed eco-friendly”, che prevede esclusivamente l’utilizzo di posate, bicchieri e stoviglie compostabili da parte degli operatori degli stand dedicati al food and beverage.

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Il Consorzio Fieristico Sulcitano organizza la XIII edizione de “Il Sulcis Iglesiente espone” fiera dell’Artigianato artistico, dell’Agroalimentare e del turismo che si terrà a Carbonia il 25 e 26 maggio.

Il programma completo.

Sabato 25 maggio

– Ore 16.00. Apertura dei 280 Stand Espositivi

– Ore 16.00. Mostre: Mattoncini Lego a Carbonia a cura della Pro Loco Carbonia e Ass. Karalisbrick c/o Oratorio San Ponziano; La Nuova Fucina di Maestri d’arte ferrai con dimostrazione di forgiatura c/o Torre Civica.

– Ore 16.30. Inizio Animazione per bambini dai 3 ai 12 anni: Parata Disney con Minny, Topolino, Frozen, Tom e Jerry, trucca bimbi, sculture di palloncini, spara coriandoli, giochi musicali, baby dance e caramelle, Caccia al tesoro con il Galeone dei Pirati e laboratori di carta pesta.

– Ore 17.00. Apertura punto ristoro con operatori Street Food Regionali, Nazionali ed Internazionali, degustazione di birre artigianali e diversi piatti della cucina tipica Sarda con arrosti vari di carne, fritture di pesce, etc.

– Ore 17.30. Esibizione Fanfara dei Bersaglieri del 3° RGT Bersaglieri di Teulada

– Ore 18.00. Inaugurazione ufficiale della XIII edizione della Fiera “Il Sulcis Iglesiente Espone”, in presenza delle Autorità Civili, Religiose e con la straordinaria partecipazione di Tullio De Piscopo e Roberta Floris. Presenta Giuliano Marongiu.

– Ore 19.00. Esibizione del gruppo Folk di Santa Giuliana di Serbariu lungo tutta la fiera.

– Ore 22.00 – Piazza Marmilla – Tullio de Piscopo in concerto con la sua Band.

Domenica 26 maggio

– Ore 09:00. Apertura dei 280 Stand Espositivi.

– Ore 10:00. Mostre: Mattoncini Lego a Carbonia a cura della Pro Loco Carbonia e Ass. Karalisbrick c/o Oratorio San Ponziano; La Nuova Fucina di Maestri d’arte ferrai con dimostrazione di forgiatura c/o Torre Civica.

– Ore 10.00. Inizio Animazione per bambini dai 3 ai 12 anni: Parata Disney con Minny, Topolino, Frozen, Tom e Jerry, trucca bimbi, sculture di palloncini, spara coriandoli, giochi musicali, baby dance e caramelle, Caccia al tesoro con il Galeone dei Pirati e laboratori di carta pesta.

– Ore 12.00. Apertura punto ristoro con operatori Street Food Regionali, Nazionali ed Internazionali, degustazione di birre artigianali e diversi piatti della Cucina tipica sarda con arrosti vari di carne, fritture di pesce, etc.

– Ore 18.00. Isola in festa 2019: Sfilata dei costumi tradizionali, provenienti da oltre 40 paesi della Sardegna, lungo il percorso della Fiera. Sosta in Piazza Roma con “Promissa a s’isposa” (proposta di matrimonio) e “Ballu tundu” da record con la partecipazione di centinaia di coppie in costume. Ospite d’onore: Gavino Ledda scrittore e autore di “Padre padrone”, romanzo autobiografico tradotto in 40 lingue. Diretta su Sardegna live.

– Ore 21.00. Anfiteatro di Piazza Marmilla – Super incantos: Spettacolo musicale con Giuliano Marongiu ed il suo gruppo. Ospiti della serata: Laura Spano, Roberto Tangianu, Lucia Budroni, Gianbattista Longu, il Gruppo Incantos e la straordinaria partecipazione di Giucas Casella.

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Una delle più importanti ed apprezzate manifestazioni in Sardegna, “Il Sulcis Iglesiente Espone”, è pronta ad aprire i battenti per la sua tredicesima edizione, che si svolgerà a Carbonia sabato 25 e domenica 26 maggio. Il centro storico cittadino, in particolare l’area compresa tra piazza Roma, via Manno, via Fosse Ardeatine, piazza Marmilla, via Gramsci, piazza Matteotti, piazza del Minatore e via San Ponziano, ospiterà 280 espositori, street food regionali, nazionali e internazionali per due giorni di fiera dell’artigianato, dell’agroalimentare e del turismo.
L’evento è organizzato dall’Associazione Consorzio Fieristico Sulcitano con il patrocinio e il contributo economico del comune di Carbonia.
«Si tratta di un evento di rilievo non soltanto locale, ma ad ampio respiro, capace di intercettare un vasto flusso di visitatori provenienti da diverse zone della Sardegna. Nel week end del 25 e 26 maggio si prevede nella nostra città la presenza di migliaia di persone che potranno apprezzare le nostre primizie agroalimentari e artigianali, ammirare i costumi tipici della tradizione sarda, ascoltare ottima musica, godere degli spettacoli di animazione e di intrattenimento previsti per grandi e piccini», ha detto il sindaco Paola Massidda.
L’assessore delle Attività produttive Mauro Manca è al lavoro insieme agli organizzatori della Fiera per garantire la buona riuscita dell’iniziativa: «E’ una manifestazione in cui la nostra Amministrazione comunale crede fortemente per le ricadute positive che essa può avere per la notorietà della città di Carbonia e per la capacità di rappresentare un veicolo importante in grado di far conoscere a tutti le eccellenze di un territorio come il nostro, che ha grandi potenzialità, molte delle quali ancora da valorizzare. In quest’ambito, la fiera “Il Sulcis Iglesiente Espone” può costituire una vetrina decisiva per promuovere i nostri prodotti tipici.  L’iniziativa potrà contare anche sulla rete di collaborazione costituita da ristoranti, pizzerie, bar e strutture ricettive cittadine, che terranno aperte le proprie attività nelle due giornate».
Sono tante – e per tutte le fasce d’età –  le attrazioni caratterizzanti “Il Sulcis Iglesiente Espone”, che quest’anno avrà una formula “Plastic free ed eco-friendly” (con l’utilizzo di posate compostabili): si va dai “Mattoncini Lego a Carbonia” alla parata dei personaggi della Disney, dalla “Caccia al Tesoro” agli splendidi lavori dei maestri dell’arte del ferro, dalla sfilata dei costumi tradizionali, allo spettacolo musicale “Super Incantos”, dall’esibizione del Gruppo Folk Santa Giuliana di Serbariu, al concerto di Tullio De Piscopo e la sua band.
Numerosi anche i personaggi noti che arriveranno in città, ospiti della rinomata manifestazione: la giornalista di Mediaset Roberta Floris, l’artista Giuliano Marongiu, lo scrittore Gavino Ledda ed il mago Giucas Casella.

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Sandra Petrignani con “La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg” (Neri Pozza) per la Narrativa, ed Alberto Bertoni con “Poesie 1980-2014” (Nino Aragno) per la sezione Poesia, sono i vincitori del trentatreesimo Premio “Giuseppe Dessì”, il concorso letterario intitolato allo scrittore sardo (1909-1977) che a Villacidro, sede della manifestazione e della Fondazione a lui intitolata che lo promuove, aveva le sue radici.

Sandra Petrignani, scrittrice da tempo affermata (i suoi romanzi sono stati tradotti in Francia, Germania, Gran Bretagna, Giappone) e giornalista culturale, e Alberto Bertoni, ritenuto oggi in Italia un autore, e critico, importante sul versante poetico, docente di Letteratura italiana contemporanea e Prosa del Novecento all’Università di Bologna, sono stati proclamati vincitori e premiati nel corso della cerimonia, condotta dalla giornalista Roberta Floris, che si è svolta questa sera (sabato 29) nella cittadina del Sud Sardegna. Consegnati anche i premi che affiancano i due allori letterari: il Premio Speciale della Giuria allo scrittore e critico letterario Ernesto Ferrero, figura che ha attraversato in modo totale il mondo dei libri e dell’editoria (Ferrero ha voluto ricordare Sergio Atzeni e dedicare il suo premio allo scrittore sardo prematuramente scomparso nel 1995); ed il Premio speciale della Fondazione di Sardegna allo psichiatra Vittorino Andreoli, che con i suoi studi e saggi si è sempre profondamente occupato del malessere dell’uomo e della società contemporanei, e al giornalista e scrittore Ferruccio de Bortoli, personalità di spicco, ex direttore del Corriere della Sera, de Il Sole 24 Ore, attualmente presidente della casa editrice Longanesi.

Insieme al prestigioso riconoscimento, a Sandra Petrignani e Alberto Bertoni è stato assegnato un premio dell’importo di cinquemila euro, mentre a ciascuno degli altri finalisti – Maria Pia Ammirati con “Due mogli. 2 agosto 1980” (Mondadori) e Giuseppe Marcenaro con “Dissipazioni. Di carte, corpi e memorie” (Il Saggiatore) per la sezione Narrativa, e Paolo Fabrizio Iacuzzi con “Folla delle vene. Il museo che di me affiora” (Corsiero Editore) e Vincenzo Mascolo con “Q. e l’allodola” (Mursia) per la Poesia – sono andati millecinquecento euro.

   

Calato il sipario sulla serata clou delle premiazioni in programma oggi, prosegue domani, domenica 30 settembre, a Villacidro, il programma culturale del 33° Premio “Giuseppe Dessì”, che, poi, da lunedì primo ottobre a mercoledì 3 sfoglierà le sue pagine conclusive. Si comincia la mattina, alle 10.30, al Mulino Cadoni con “Quelli che il Premio…”, l’immancabile incontro con i finalisti e i vincitori del concorso letterario, moderati dal giornalista Fabio Marcello. In serata, alle 19.00, sempre al Mulino Cadoni (invece che nel cortile di Casa Dessì, dove era inizialmente previsto), riflettori puntati su David Riondino con “Triglie, principesse, tronisti e alpini”, cronache cantate dell’Italia più o meno contemporanea, come annuncia il sottotitolo; un diario in musica di questi primi anni del millennio, nei suoi momenti più evidenti, anni di crisi raccontati a partire dalle canzoni e dalle storie che il cantautore e poliedrico artista fiorentino ha scritto in occasioni molto diverse, per radio, televisione, teatro e giornali più o meno satirici. Altri suoni e atmosfere nel secondo appuntamento della serata: in programma, alle 21.00, nel cortile di Casa Dessì, “Làntias“, il nuovo progetto musicale di Elena Ledda, consegnato alle tracce dell’omonimo disco, frutto di preziose sinergie e collaborazioni che sintetizzano un percorso artistico che spazia dalla Sardegna al mondo. Prodotto dall’etichetta S’ArdMusic, l’album comprende dodici brani ispirati dalle complesse vicende umane che caratterizzano la società alle soglie del terzo millennio. Un disco intenso in cui musiche e parole viaggiano tra le intricate trame della contemporaneità, senza perdere il legame con le radici. Sul palco, insieme alla cantautrice sarda, i suoi inseparabili compagni di viaggio: Simonetta Soro (voce), Mauro Palmas (liuto e mandola), Silvano Lobina (basso), Marcello Peghin (chitarre) ed Andrea Ruggeri (batteria e percussioni).

Anticipazioni sugli ultimi appuntamenti Spazio dedicato alle scuole di Villacidro e dei comuni del parco letterario “Giuseppe Dessì” tra gli ultimi impegni in agenda del Premio, proposti in collaborazione con il festival Tuttestorie. Autore di oltre cento libri di narrativa per ragazzi, tradotti in dieci lingue, vincitore di una decina di premi nazionali di letteratura per ragazzi, tra cui il Premio Andersen 2013 come autore del miglior libro 6/9 anni, Luigi Dal Cin sarà al centro degli incontri in programma con alunni e docenti nelle mattinate di lunedì 1, con Fiabe dal mondo, e martedì 2 ottobre, con Wiligelma Cook (il nome di una simpatica gallina, protagonista di un suo libro), alle 9.00 e alle 11.00, al Mulino Cadoni. Stessi orari, stesso luogo, mercoledì 3, per gli incontri dal titolo Guarda che ti riguarda e Illuminati. Le biografie dei grandi artisti e, alle 15.00, per gli aggiornamenti didattici con Sonia Basilico, lettrice per bambini e cantastorie appassionata di letteratura per l’infanzia, attiva nella formazione per adulti nel campo dell’orientamento bibliografico e dell’utilizzo dei testi nelle attività scolastiche.

Ultimi appuntamenti anche sul versante degli spettacoli. Martedì sera (2 ottobre) Dario Vergassola recupera (alle 21,30) nel cortile di Casa Dessì il recital “Sparla con me” che era stato rinviato martedì scorso (a causa dei ritardi dei voli dovuti alla chiusura dell’aeroporto di Pisa per il grave incendio che ha interessato). Prendendo spunto dal successo del programma televisivo “Parla con me”, il comico spezzino ripercorre i momenti più esilaranti dei suoi incontri nel salotto di Serena Dandini e memorie personali con la sua verve satirica e l’inconfondibile parlantina. Sipario finale, la sera dopo (mercoledì 3), con “Federico García Lorca” della compagnia La Maschera, di e con Nino Landis, Enzo Parodo, Valentina Trincas, Erminia Contu, Carlo Plumitallo, Carlo Mura e Peppe Pili, in scena alle 20.00 nel cortile di Casa Dessì. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito.

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Domani, a Villacidro, la cerimonia di proclamazione e premiazione dei vincitori del trentatreesimo Premio Dessì: Maria Pia Ammirati, Giuseppe Marcenaro e Sandra Petrignani sono gli autori in lizza per la Narrativa; Alberto Bertoni, Paolo Fabrizio Iacuzzi e Vincenzo Mascolo quelli per la Poesia. Nel corso della cerimonia verranno assegnati anche il Premio speciale della Giuria ad Ernesto Ferrero ed il Premio Speciale Fondazione di Sardegna a Vittorino Andreoli e Ferruccio de Bortoli.

Arriva domani, sabato 29 settembre, a Villacidro (Sud Sardegna) la giornata più attesa, il momento clou, quello dei verdetti finali della trentatreesima edizione del Premio Dessì: la cerimonia di proclamazione e premiazione dei vincitori del concorso letterario, in programma a partire dalle 18.00 nella Palestra della Scuola Media n.2 in via Stazione (anziché in piazza del Municipio, per via delle avverse previsioni meteo).

Maria Pia Ammirati con “Due mogli. 2 agosto 1980” (Mondadori), Giuseppe Marcenaro con “Dissipazioni. Di carte, corpi e memorie” (Il Saggiatore) e Sandra Petrignani con “La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg” (Neri Pozza) sono gli autori in lizza per la Narrativa; Alberto Bertoni con “Poesie 1980-2014” (Nino Aragno), Paolo Fabrizio Iacuzzi con “Folla delle vene. Il museo che di me affiora” (Corsiero Editore) e Vincenzo Mascolo con “Q. e l’allodola” (Mursia) quelli per la Poesia. Alla giuria presieduta da Anna Dolfi e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis con il presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci, spetterà il compito di scegliere e incoronare i vincitori.

In palio per il primo classificato di ciascuna delle due sezioni ci sono cinquemila euro (millecinquecento, invece, agli altri finalisti), insieme all’onore di imprimere il proprio nome nell’albo d’oro del concorso letterario, accanto a scrittori come Sandro Petroni, Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Antonio Pascale, Maurizio Torchio, Edgardo Franzosini, Carmen Pellegrino, e a poeti come Elio Pecora, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati, Mariagiorgia Ulbar, Milo De Angelis, Maria Grazia Calandrone.

Condotta dalla giornalista Roberta Floris, la serata sarà intercalata dalle letture di pagine dei libri finalisti affidate agli attori Emilia Agnesa e Giacomo Casti, e dagli intermezzi musicali di Nicola Agus, virtuoso delle launeddas e di altri strumenti con cui esplora un originale connubio tra sonorità e linguaggi musicali diversi, spaziando dal bacino mediterraneo alla Scozia, all’Oriente.

Nel corso della stessa cerimonia verranno consegnati anche gli altri due riconoscimenti che affiancano quelli più strettamente letterari. Come già reso noto, il Premio Speciale della Giuria quest’anno va allo scrittore e critico letterario Ernesto Ferrero: il suo nome si aggiunge così all’albo d’oro dove compaiono personalità come Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio, Toni Servillo, Piera Degli Esposti, Salvatore Settis, Remo Bodei.

Il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, alla sua terza edizione, viene invece assegnato allo psichiatra, e scrittore, Vittorino Andreoli e al giornalista e scrittore Ferruccio de Bortoli. E la giornata di domani (sabato 29) si aprirà la mattina proprio con l’incontro con i tre vincitori dei premi speciali: alle 10.00, al Mulino Cadoni, Ferrero, Andreoli e de Bortoli dialogheranno con i giornalisti Stefano Salis (membro della giuria del Dessì) e Giacomo Mameli (Premio Speciale Fondazione di Sardegna nel 2016).

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Carmen Pellegrino con “Se mi tornassi questa sera accanto” (Giunti) per la sezione Narrativa e Maria Grazia Calandrone con “Gli scomparsi” (Lieto colle) per la Poesia, sono le vincitrici della trentaduesima edizione del premio letterario intitolato allo scrittore sardo Giuseppe Dessì (1909-1977).

I loro nomi vanno ad affiancarsi a quelli del filosofo Remo Bodei, cui è andato il Premio Speciale della Giuria, e dei vincitori del Premio Speciale della Fondazione di Sardegna: il critico letterario Carlo Ossola e Massimo Bray, direttore dell’Enciclopedia Treccani e presidente del Salone Internazionale del Libro.

I vincitori sono stati proclamati e premiati questa sera (sabato 23 settembre) a Villacidro nel corso della cerimonia condotta dalla giornalista Roberta Floris e arricchita dalle letture degli attori Emilia Agnesa e Giacomo Casti e dalla musica del sassofonista Enzo Favata. L’atteso appuntamento s’inseriva in una settimana culturale ricca di eventi, che ancora domani (domenica 24 settembre) animerà la cittadina del Sud Sardegna dove Giuseppe Dessì aveva le sue radici, e che ha ispirato pagine fondamentali della sua produzione letteraria (su tutte quelle del romanzo “Paese d’ombre”, Premio Strega nel 1972).  

Oltre al prestigioso riconoscimento, alle due vincitrici è stato assegnato un premio dell’importo di cinquemila euro, mentre a ciascuno degli altri finalisti – Alberto Capitta con “L’ultima trasfigurazione di Ferdinand” (edito da Il Maestrale) e Roberto Pazzi con “Lazzaro” (Bompiani) per la narrativa, Alberto Nessi con “Un sabato senza dolore” (Interlinea) e Daniele Piccini con “Regni” (Manni) per la poesia – sono andati millecinquecento euro. 

«Di Carmen Pellegrino aveva impressionato, nel 2015, ‘Cade la terra’, che ci aveva consegnato una voce speciale e già riconoscibilissima – si legge nella motivazione della giuria che ha assegnato l’alloro per la sezione narrativa alla scrittrice campana (è nata a Polla nel 1977), autrice di saggi di storia e racconti -. Pellegrino, insomma, nutriva da subito di poesia la sua scrittura, irrigandola come, col corpo, fa ogni sistema vascolare. Prendete il titolo di quest’ultimo romanzo, ‘Se mi tornassi questa sera accanto’: che deriva appunto da un verso d’una poesia sul padre di Alfonso Gatto e riportata in epigrafe. C’è però un altro motivo, forse più profondo: che la poesia può giocare meglio coi simboli di quanto non faccia il romanzo.»  

Poetessa, drammaturga, artista visiva, performer, organizzatrice culturale, autrice e conduttrice di programmi culturali per Radio 3, per i quotidiani “il manifesto” e “Corriere della Sera” e per “alfabeta2” e “doppiozero”, la milanese Maria Grazia Calandrone vince invece la sezione del premio dedicata alla poesia perché «affronta, con la raccolta ‘Gli scomparsi’, quello che definisce il ‘museo dinamico dello schermo televisivo’, ovvero la popolare trasmissione che da anni, col titolo ‘Chi l’ha visto’ (…)con quell’atteggiamento ‘sperimentale’ che tutti noi, ‘scimmia nuda che siamo’ avviciniamo le realtà più o meno virtuali. (…)A distanza di quasi un secolo, ripercorre così una sua personalissima Spoon River che non ha più nulla della cultura in cui è nata la celebre ‘antologia’ di Lee Master, che tanto peso ha avuto nella cultura italiana, anche in quella pop (…)». 

La stessa commissione giudicatrice ha deciso all’unanimità di attribuire il Premio speciale della Giuria al filosofo Remo Bodei «(…) per il suo brillante cammino, riconducendolo almeno per questa sera in qualche modo alle origini, a un luogo delle ‘radici’ che è stato capace di rifrangere altrove, perché ‘ogni punto dell’universo è anche il centro dell’universo’, come ricordava il nostro Dessì».

“Il Viaggio nell’anima dell’Europa”, il dossier di meditazioni dell’insigne italianista del College de France Carlo Ossola in sedici tappe attraverso il Vecchio Continente, realizzato quest’anno  per le pagine del Sole 24 Ore, è menzionato nella motivazione del Premio Speciale della Fondazione a lui attribuito: «Con la sua scrittura densa, ricca di richiami ai classici ma proiettata nella contemporaneità, ha ricordato in questo itinerario i punti di unione e non quelli di divisione, la forza delle idee della cultura occidentale, l’apertura, la tolleranza, i valori da custodire e trasmettere». 

«Pochi, come Massimo Bray si sono spesi in questi anni di confusione istituzionale e politica, nel nome e per conto degli interessi superiori della cultura vista come bene comune prezioso, da condividere, far crescere, custodire – sottolinea la motivazione dell’altro Premio Speciale della Fondazione. Un premio che “è anche un riconoscimento al valore di testimonianza che la sua attenzione, la sua disponibilità, la sua qualità e la sua vicinanza al mondo del libro, dell’arte, della cultura in toto rappresentano nonché un esempio per chi vuole seguire le sue orme o fa un mestiere affine al suo.»

Le opere vincitrici del concorso letterario sono il frutto della selezione, tra 227 volumi di narrativa e 121 di poesia iscritti al premio, operata dalla giuria presieduta da Anna Dolfi (italianista dell’Università di Firenze, socia dell’Accademia Nazionale dei Lincei e tra le massime studiose dell’opera di Dessì), e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis e dal presidente della Fondazione Dessì, Paolo Lusci.