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Come era prevedibile il Covid-19 ha monopolizzato la videoconferenza “Eroi di solidarietà” del Liceo Motzo di Quartu. D’altronde non poteva essere diversamente. E così quasi tutti i quesiti posti dagli alunni delle Scienze Umane a opzione “Economico sociale” si sono focalizzati sulla pandemia che sta sconvolgendo le vite degli italiani e di noi sardi.
Alla domanda della liceale della 4Bu, Lara Congiu, su quali misure solidali la Sardegna stia mettendo in campo per far fronte all’emergenza coronavirus, l’assessora del Lavoro e vicepresidentessa di Giunta, Alessandra Zedda, risponde che la nostra Regione sta attivando, in linea con il Veneto, la tecnica dei tamponi e delle verifiche dei positivi, oltre alla sanificazione degli ospedali, all’isolamento e alla quarantena. A questo si aggiunge una politica vera di sostegno all’imprenditoria e alle famiglie. «La Regione Sardegna – ha rimarcato l’assessora – non si limiterà a sospendere le imposte e le tasse come prevede l’ultimo decreto “Cura Italia”, ma le diminuirà prestando i soldi alle imprese affinché possano pagarle» A tal proposito la Legge Regionale 8/2020 ha stanziato 15 milioni di euro destinati a sostegno di tutta la filiera turistica, settore trainante dell’economia sarda. Alessandra Zedda, nel congedarsi dagli studenti del Motzo, dopo aver elogiato la lodevole iniziativa incentrata su temi importanti della solidarietà, democrazia e libertà, gli ha invitati a essere più attenti negli acquisti alle produzioni nazionali e isolane e in segno di unità, in un giorno importante come il 17 marzo, a scegliere la Sardegna per le prossime vacanze estive.
Il rappresentante d’Istituto, Alessandro Manca, che a breve sosterrà l’Esame di Stato, ha invece discusso con il funzionario dello Europe Direct Sardegna, Antonio Mura, delle opportunità di lavoro e volontariato all’estero che l’Unione europea offre agli studenti. Oltre al Corpo Europeo di Solidarietà che consente ai giovani tra il 18 e 30 anni di aiutare quei cittadini europei colpiti da calamità naturali, come terremoti o inondazioni, si è parlato di EPSO (European Personnel Selection Office), il sito informativo europeo sui bandi dei vari profili professionali ricercati all’interno della UE. Il dottor Antonio Mura ha anche anticipato al giovane pubblico del Motzo le misure che la Commissione europea a breve approverà nella battaglia sanitaria e socio-economica contro il Coronavirus.
Sara Ruggeri e Lucrezia Pau, studentesse rispettivamente della 3Ae e 5Ae, hanno posto delle domande impegnative a Fabio Cruccu, Presidente del “Fight for Children’s Rights”, sul bullismo, cyberbullismo, inclusione degli alunni disabili, sulla Legge Zampa per i minori stranieri non accompagnati e sulla legge 4/2018 per la tutela degli orfani delle vittime di femminicidio. Il dottor Fabio Cruccu ha espresso la sua preoccupazione sugli effetti negativi che il Covid-19 avrà nel tessuto sociale sardo. «Secondo gli ultimi dati di Save the Children – informa il dottor Fabio Cruccu – il 35,1% dei minori che vivono in Sardegna si trova in condizioni di povertà relativa e questa pandemia – dice – impatterà sicuramente sulle famiglie sarde che già conoscono una deprivazione materiale, culturale, sociale ed educativa».
Elisa Serra, alunna della 4Ae dell’Economico Sociale, ha posto l’accento invece sulle criticità del terzo settore che conta in Sardegna 1.600 organizzazioni di volontariato. La dottoressa Roberta Manca, vicepresidente della “Rete Sarda della Cooperazione Internazionale” ha auspicato che la nuova legge del Terzo Settore possa rendere più indipendenti le ONLUS dai bandi locali e dagli accordi bilaterali tra stati. D’altro canto la Presidentessa dell’A.Se.Con lamenta le carenze istituzionali e la mancata attivazione dei servizi alla persona da parte di molte amministrazioni, le quali spesso si adagiano sul lavoro del volontariato.
Al dibattito hanno preso parte il Dirigente Scolastico Sergio Puddu, la prima vicaria Professoressa Aurelia Cocco e la referente BES del Motzo professoressa Valentina Deidda. Tutti hanno espresso un plauso al notevole lavoro svolto dalle studentesse e dagli studenti, guidati sapientemente dai loro docenti. «Oggi più che mai il tema della solidarietà è di attualità – ha detto la professoressa Aurelia Cocco – e la Sardegna sta rispondendo molto bene a questo momento difficile, facendo riscoprire un valore così centrale nella vita di ognuno di noi, quale la solidarietà».
«In questi giorni – ha ribadito la dottoressa Roberta Manca – sono i volontari che stanno dando una mano a chi è chiuso in casa: gli fanno la spesa, gli fanno compagnia, gli comprano i medicinali». L’altro aspetto positivo di questa esperienza drammatica -conclude Roberta Manca – è la solidarietà condominiale, la riscoperta dei vicini e l’attenzione maggiore verso chi ci sta intorno: frutto questo di un rallentamento dei nostri frenetici ritmi di vita.»
Elisabeth Piras T.A.
Docente di Filosofia, Storia e Cittadinanza e Costituzione
Liceo Classico, Linguistico e Scienze Umane “B.R. Motzo”
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La cooperazione internazionale può essere un fattore di sviluppo per la Sardegna e una opportunità per tanti paesi che attendono dalla nostra isola un impegno concreto per colmare le disuguaglianze create da un sistema economico ineguale. Per fare il punto sui progetti in corso e approfondire le opportunità offerte alle associazioni, Sardegna Solidale con la Rete Sarda della Cooperazione Internazionale, il MoVI Sardegna e ForumSaD (sostegno a distanza) promuovono il seminario di studio “Cooperazione Internazionale: istruzioni per l’uso”. L’appuntamento è a Cagliari per venerdì 9 novembre, con inizio alle 16.30, presso la Sala consiliare del Palazzo Regio in piazza Palazzo. All’appuntamento parteciperà anche il turco Enes Övünç, della Direzione per la Cooperazione internazionale, che presenterà il programma comunitario Europaid, incentrato sugli aiuti umanitari come risposta alle crisi.
Il programma del seminario si aprirà con l’introduzione ai lavori da parte di Giampiero Farru (presidente di Sardegna Solidale e membro del direttivo del Cev, il Centro Europeo del Volontariato) del presidente Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli, e di Giovanna Medde, della Direzione Generale della Presidenza della Regione (Servizio rapporti internazionali e con l’Unione Europea, nazionali e regionali).
La serata proseguirà con un focus sul nuovo quadro legislativo della cooperazione internazionale da parte di Roberta Manca, presidente dell’associazione Amici Senza Confini.
A parlare della cooperazione internazionale come opportunità di sviluppo per la Sardegna saranno invece Michele Demontis (presidente della Rete Sarda della Cooperazione Internazionale), Giovanna Seddaiu (docente di Agronomia presso l’Università di Sassari e coordinatrice di progetti di cooperazione internazionale) e Nanda Sedda, referente del Mo.V.I. Sardegna.
Il seminario proseguirà con la presentazione di due casi di successo: il progetto “Migrantour” che verrà illustrato dal presidente dell’associazione Amici di Sardegna Roberto Copparoni, e “Euroasi”, a cura del presidente del network TDM 2000 International Angelica Perra.
A chiudere il seminario sarà invece il turco Enes Övünç della Direzione per la Cooperazione internazionale, che presenterà il programma comunitario Europaid.
Come spiega il Documento Triennale di Programmazione e di Indirizzo 2016-2018 della Cooperazione Internazionale per lo Sviluppo, «oggi ci sono un miliardo in più di persone rispetto all’anno 2000 ed un altro miliardo si aggiungerà entro il 2030. I Paesi in via di sviluppo rappresentano una parte sempre più importante del motore della crescita economica globale. Viviamo in un contesto internazionale più prospero e interconnesso che nel passato, ma i benefici della globalizzazione non sono gli stessi per tutti. L’Agenda 2030 offre l’opportunità di elaborare un piano per un futuro più sostenibile ed inclusivo per tutti. La posta in gioco è importante: porre termine alla povertà e alla fame, salvaguardare la natura, l’ambiente e le risorse del pianeta, costruire società democratiche e stabili, eque e inclusive, garantire opportunità di benessere e prosperità per tutti, guardando a un cambiamento trasformativo delle politiche dello sviluppo per un futuro più prospero e sostenibile».