24 November, 2024
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Sant’Antioco si prepara a vivere le emozioni de “Il Villaggio di Natale”, appuntamento immancabile che regala a cittadini e ospiti emozioni uniche, atmosfere natalizie indimenticabili. Quest’anno si parte il 2 dicembre con la tanto attesa accensione delle luminarie, per poi proseguire il giorno seguente, domenica 3 dicembre, con la tradizionale parata Disney per le vie del centro cittadino. E, fino al 7 gennaio 2024, ogni fine settimana appuntamenti per tutti, tra mercatini di Natale (con le casette installate lungo il viale alberato del Corso Vittorio Emanuele), la Casa di Babbo Natale (Piazza Italia) e l’intrattenimento a tema.

«Eccoci giunti alla settima edizione de Il Villaggio di Natale a Sant’Antiococommenta l’assessora del Turismo e delle Attività produttive, Roberta Serrentiormai tutto è pronto per godere della programmazione pensata per il periodo natalizio. Il cuore del Villaggio sarà il centro della città, da Piazza Repubblica fino al Corso Vittorio Emanuele, dove cittadini e turisti si incontreranno per nutrirsi di buona musica e degustazioni di prodotti tipici, circondati dalle tradizionali casette di legno e dalle festose luminarie. Il fille rouge di tutta la programmazione sarà il tema delle fiabe e la riscoperta della bellezza dello stare insieme per fare comunità. Quindi dopo l’orso Hope e il pinguino Flix, quest’anno altri personaggi incuriosiranno grandi e piccini, promuovendo temi quali sostenibilità, importanza del commercio di prossimità e sostegno generale alla Comunità. Argomenti ampi, importanti e fondamentali per il futuro, a cui abbiamo guardato con la consapevolezza degli adulti e la leggerezza dei bambini.»

Non mancheranno addobbi unici e a tema, la casa di Babbo Natale e il suo giardino, gli elfi e le fate, il Mercatino di Natale con particolare attenzione alle produzioni nostrane, i momenti di svago e l’animazione dedicata ai più piccoli, nonché le attività pensate per gli adulti.

«Il Natale a Sant’Antioco anche quest’anno vuole essere un progetto condiviso con la cittadinanza – prosegue Roberta Serrentiauspichiamo la partecipazione di tutti gli attori potenzialmente coinvolti, dall’albergatore ai negozianti fino ai cittadini. Ci piacerebbe mostrare soprattutto l’anima di noi Antiochensi e i valori in cui crede la nostra città: ospitalità, qualità, tipicità e, allo stesso tempo, modernità e  innovazione. Ringrazio il Centro Commerciale Naturale “Welcome to Sant’Antioco” per la collaborazione. Presto condivideremo il programma dettagliato.»

«Allestire un cartellone di appuntamenti per il Natale a Sant’Antioco dedicato a famiglie, cittadini e ospiti circondati da festose luminarie, ha assunto i contorni della sacralità, intesa come evento irrinunciabile ha detto il sindaco, Ignazio Locci -. Ci siamo sempre impegnati per cercare di assicurare emozioni vere, tipiche di questo periodo magico, e siamo certi di riuscire nell’intento anche quest’anno. Auguro a tutti gli organizzatori buon lavoro, sia alla struttura comunale, sia al CCN: tutti impegnati per preparare la città, dalla cura del verde all’avvio delle operazioni di montaggio di casa di Babbo Natale e casette del mercatino, fino alla definizione dei dettagli di ogni singola manifestazione in programma.»

Si è conclusa con lo sbarco dalla Nuova Antonina, a Sant’Antioco, l’esperienza di un gruppo di giornalisti e bloggers del settore turistico. Il gruppo era stato invitato nell’ambito dell’iniziativa “Noi Camminiamo in Sardegna”, seconda edizione, ideata dalla Regione, con il patrocinio del ministero del Turismo, curata dall’editore specializzato Terre di Mezzo, e con la collaborazione di enti locali e delle cooperative e società che operano nei diversi territori, che si è svolta in ambito regionale dal 2 al 7 ottobre.

A Sant’Antioco, il programma dei tre giorni, iniziato mercoledì 4 all’ora di pranzo ed è proseguito fino a venerdì 6 alle 14,30, è stato pensato dalla guida CEAS Carlotta Puddu, che collabora con la società che gestisce il Muma Ostel, il museo del mare con l’Ostello, e ha visto coinvolti il Centro commerciale naturale, con il presidente Gianni Esu che ha supportato tutte le iniziative e con la fattiva collaborazione dell’Amministrazione comunale, presente per tutte le iniziative con l’assessore del Turismo Roberta Serrenti e con la funzionaria dell’Amministrazione regionale Roberta Ventura che ha seguito le giornate.

La Regione Sardegna vuole, con questa iniziativa, fare in modo che la stampa italiana funzioni da cassa di risonanza per favorire il turismo dei percorsi religiosi, la maggior parte dei percorsi, 15, che sono Il cammino di Santu Jacu, quello di Santa Barbara, Sant’Efisio, San Giorgio Vescovo, da Osini a Suelli, Percorso Francescano, il cammino di Sant’Antioco, Via dei Santuari da Sorgono a Orani-Sarule, quello delle 100 Torri, lungo la costa da Villasimius ad Arbatax, Dorgali, Galtellì, Orgosolo, Luogosanto, Borutta, il monastero di San Pietro di Sorres, Gesturi, Genoni e Laconi. Per Terre di Mezzo, a Sant’Antioco, ha seguito l’esperienza Fausto Trucillo, tra i giornalisti, Pietro Rusconi, un free lance che fa parte del GIST, l’associazione dei giornalisti italiani che si occupano di turismo, e scrive per la Gazzetta di Parma, per Il Tirreno, Golf e Turismo, e per le testate on line Travel News, Emotions, e Latitude. Per Radio Capodistria, emittente pubblica slovena che trasmette in italiano, Barbara Urizzi, Paolo Villa per il sito Acchiappamappa.com che gestisce con la moglie Elisa e che, insieme ai loro due bambini, testano e propongono vacanze per famiglie; Noemi Nieddu, torinese con antiche radici ad Alà dei Sardi, che studia ingegneria gestionale e cura il blog Noe.theexplorer.com, amante del viaggiare lento, e Silvia Scano, avvocato che posta su Instagram con il suo nome e cognome, esperienze dei suoi viaggi in Sardegna.

La proposta prevedeva, dopo l’accoglienza del primo giorno, un pranzo alla Sulcitana e poi la camminata per il paese, nel corso della quale i visitatori hanno potuto vedere la Basilica e le catacombe, poi il villaggio ipogeo, dopo un passaggio per il lungomare si sono ritrovati presso il salone del palazzo I Sufeti, per conoscere, grazie al presidente e ad altri rappresentanti della Pro Loco, la storia della devozione al Santo e i costumi tradizionali con i diversi tessuti utilizzati per gli abiti maschile e femminile, i gioielli e un piccolo assaggio di dolci locali, la cena si è tenuta al piccolo ristorante Casa di Pinuccia.

Il giorno 5 è cominciato con la visita alle saline di Sant’Antioco, gestite dall’Atisale, con ingresso dall’entrata principale nel comune di San Giovanni Suergiu, e visita guidata da Carlotta Puddu lungo le vasche fino al ritorno a Sant’Antioco, e pranzo al ristorante Il Passeggero, nel pomeriggio partenza per Maladroxia e cammino lungo il sentiero Serra de Is Tres Portus, zona SIC e passaggio per Coacuaddus e poi arrivo a Turri. Qui gli ospiti sono stati accolti dal segretario regionale di Italia Nostra Graziano Bullegas e dal guardiano Matteo Guglielmini, e altri collaboratori che avevano predisposto un rinfresco a base di frutta e altri cibi accompagnati dai vini della cantina Sardus Pater, il cui presidente Lello De Matteis ha raccontato la storia del Carignano del Sulcis in Sardegna, ha presentato alcune nuove produzioni e bottiglie dei prodotti più tradizionali. Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, ha incontrato il gruppo. Al termine della serata, cena presso la birreria pizzeria Rubiu. Venerdì mattina, infine, gli ospiti hanno potuto fare un breve giro dell’isola con la motopesca Nuova Antonina, grazie alla quale hanno potuto fare il bagno a Portu Sciusciau e pranzre a sud di Maladroxia, per arrivare al porto alle 14.30 e ripartire alla volta di Laconi, dove sabato mattina siè tenuto il convegno conclusivo, alla presenza di diverse autorità fra le quali l’assessore regionale al Turismo Gianni Chessa.
Ai partecipanti abbiamo chiesto le loro impressioni sull’esperienza sulcitana.

«Credo che l’amministrazione comunale dovrebbe dotarsi di un addetto stampa specializzato nel turismoha sottolineato Pietro Rusconil’esperienza è stata molto bella, ho pensato al titolo per un articolo che dice “gli antiochensi devono finire all’inferno perché vivono in un paradiso”. Scherzi a parte, i luoghi sono molto belli, chiaro che sarebbe importante definire degli itinerari, ho visto un solo tracciato, specificando i tempi di percorrenza e indicando eventuali punti di sosta e/o ristoro. Sarebbe necessario per gli amministratori e per gli operatori economici del settore, scegliere su quale target puntare. Ho trovato cibi ottimi, e cucina veramente buona, luoghi fantastici, e ho sempre avuto l’impressione che questo sia un paese da tantissime risorse, naturalistiche, ambientali ed archeologiche che meriti delle visite approfondite. Magari si potrebbe organizzare per alcuni eventi delle giornate per i giornalisti del settore, il turismo giovanile va bene con i bloggers, ma il turismo lento è in genere preferito dagli anziani che ancora vogliono leggere sui giornali. Vorrei tornare in periodi più verdi, penso alla primavera per vedere anche altri colori.»

«Bellissima esperienzaha detto Barbara Urizziè stato molto importante conoscere la storia e le storie delle persone che vivono nei luoghi, ero già stata qui ma praticamente di passaggio, in questi giorni invece ho potuto conoscere meglio la realtà locale, la professoressa che ci ha raccontato la storia della comunità, gli abitanti delle grotte, il culto del santo, e alla fine sono importanti le persone che abitano nei luoghi e il turismo lento si fonda su questa possibilità di conoscere non solo i paesaggi ma anche gli abitanti, le loro esperienze, forse non abbiamo camminato molto ma abbiamo conosciuto tanto. Magari chi abita qui non si rende conto che questi sono posti davvero molto belli.»

«Non conoscevo questo paeseha dichiarato Paolo Villa il bello del turismo lento è che puoi vedere come tutti ci mettano la faccia, le persone sono importanti e chi visita i luoghi vuole conoscere e sentire le persone che abitano nei paesi visitati, certo c’è molto da fare, occorre porre attenzione ai luoghi e ai sentieri che devono essere ben tracciati e identificabili, uno deve sapere dove sta andando, in quanto tempo e se troverà punti di accoglienza o di ristoro, soprattutto per famiglie che girano con bimbi certe informazioni sono importanti.»

«Bilancio ottimo di questa esperienzaha aggiunto Fausto Trucillo – ci ha consentito di conoscere in modo abbastanza approfondito il territorio, il Muma è il posto che funge da punto di riferimento per esplorare le differenti realtà, dalla Torre ai mestieri, e che ha costruito nel tempo una rete di luoghi e persone che raccontano al meglio la comunità e i lavori, sarebbe necessario ora predisporre diversi itinerari e renderli fruibili da tutti, il tempo in genere è clemente e consente davvero una fruizione in gran parte dell’anno. E certamente sarebbe importante predisporre una rete di tutti questi luoghi in Sardegna.»

«Io racconto il turismo esperienzialeha detto Noemi Niedduviaggi con lo zaino in spalla, e da questo punto di vista è stata una bellissima esperienza. Ho incontrato le persone e sentito le storie della comunità, ho visto il territorio da diversi punti di vista, sono davvero soddisfatta” e ultima degli operatori specializzati.»

«Ho l’impressionesottolinea Silvia Scanoche questa isola nell’isola abbia una ricchezza che secondo me è poco valorizzata, qui si può conoscere una Sardegna più autentica, meno contaminata dal turismo di massa e secondo me questo è importante. Qui chi è interessato a vedere e conoscere anche gli abitanti e non solo i portieri d’albergo e le spiagge può trovare molto. Mi sono trovata molto bene anche nel gruppo.»

Ovviamente non poteva mancare il parere del funzionario regionale che ha seguito l’iniziativa.

«I camminiha detto Roberta Venturasono una realtà ormai abbastanza delineata e che va crescendo, il turismo religioso è una parte davvero importante e consente un allargamento della stagione e soprattutto, con il coinvolgimento delle piccole comunità, portare i benefici di un turismo più lento, anche nei piccoli comuni dell’isola. Il turista che cammina vede e vuol vedere bene i luoghi, il patrimonio paesaggistico e naturalistico e naturalmente anche quello archeologico e monumentale, credo possa essere occasione di lavoro anche per diverse persone. Qui c’è un gran culto del Santo e molti vengono anche da altre località questi circuiti sono diversi dal turismo estivo che conosciamo e dobbiamo forse imparare ad offrire anche a loro un prodotto di qualità. Dovremo predisporre dei prodotti da presentare ai Tour Operator specializzati del settore e poi dobbiamo essere bravi a vendere, nessuno ci regalerà nulla. Questi turisti non viaggiano sui voli charter, e hanno tempi ed esigenze diverse, i prodotti ela rete di accoglienza devono essere pensati in funzione di esigenze diverse da quelle del turismo vacanziero e ci possono consentire di valorizzare meglio le nostre risorse.»

«Stiamo lavorando sul turismo da molti anni ormai ha sottolineato l’assessore del Turismo del comune antiochense, Roberta Serrentidal 2017 raccogliamo dati e cerchiamo di capire che tipo di visitatore abbiamo di fronte, quali possano essere le sue esigenze, abbiamo avuto l’interruzione legata al Covid, ma non abbiamo fermato la rilevazione delle informazioni, se vogliamo qualificare la nostra offerta non possiamo prescindere da questo. Ci sono ancora alcuni problemi, tipo l’accesso alla città dal ponte, vi sono punti che non sono agevoli nemmeno per le persone che camminano senza sostegni di qualsiasi tipo, dobbiamo lavorare per migliorare la nostra offerta e certamente dobbiamo tracciare e rendere identificabili altri itinerari, il nostro territorio offre diverse possibilità, dobbiamo lavorare per valorizzarle tutte.»

Ha concluso i commenti sui tre giorni, la progettista degli itinerari. «Ovviamente sono molto soddisfatta ha detto Carlotta Puddu questo è un posto che amo , che mi ha accolto e ci tengo a valorizzarlo al massimo, in questo senso ho pensato agli itinerari proposti per consentire ai visitatori la conoscenza dei luoghi, della storia, delle persone. Dobbiamo migliorare nell’attenzione alle persone con disabilità, dobbiamo rendere possibile davvero a tutti accedere alla maggior parte dei luoghi, compatibilmente con le difficoltà proprie di alcuni monumenti, penso a certi nuraghi ma anche alla stessa Turri, la cui scala non è percorribile da tutti, ma se miglioreremo da questo punto di vista potremo proporre la nostra realtà ad un numero maggiore di persone e ce ne avvantaggeremmo tutti.»

Carlo Floris

 

Date e programmi degli eventi autunnali sono definiti. Obiettivo: destagionalizzare l’offerta turistica e assicurare un cartellone di primo livello anche nei mesi di settembre e ottobre, mentre la macchina organizzativa del Natale 2023 prosegue a ritmo spedito. In calendario, dunque, il “Family Fest”, dal 22 al 24 settembre prossimi; la “Festa della birra”, 29 e 30 settembre e 1 ottobre; “Noi Camminiamo in Sardegna”, evento a sfondo regionale che, dal 4 al 7 ottobre, porterà in Sardegna e a Sant’Antioco numerosi pellegrini alla scoperta del territorio.

Si parte con il “Family fest” (22, 23, 24 settembre): «È un evento di nuova concezione interamente costruito attorno alle famigliespiega l’assessora del Turismo e delle Attività produttive, Roberta Serrentitre giorni all’aria aperta nel nostro splendido Parco Giardino dove le famiglie si “sfideranno” in giochi semplici, come quelli di una volta. E poi non mancheranno le mascotte (Masha e Orso, la famiglia Disney con Paperino, Paperina, Topolino e Minnie), i laboratori per bambini (con disegni, decoupage e tante attività interessanti per dare sfogo all’immaginazione e alla creatività dei più piccoli), la baby dance, i dj set, il miglior street food regionale per tutti i gusti».

A seguire la prima edizione del  Sulky beer fest (29 e 30 settembre e 1 ottobre) che si terrà tra Piazza Italia e il Corso Vittorio Emanuele in concomitanza con la celebre Oktoberfest di Monaco, tra spettacoli, cibo di strada, musica e, soprattutto, la “bionda” più amata (ma anche rossa, ambrata…). A Sant’Antioco i più stimati birrifici artigianali sardi, arrosti e fragranti fritture sia di mare che di terra. E tutte le sere musica dal vivo e dj set.

E ancora: “Sant’Antioco il Santo venuto dal mare”, evento che rientra nell’ambito di “Noi camminiamo in Sardegna”: tre giorni all’insegna dell’accoglienza di pellegrini, giornalisti, esperti camminatori. Si parte mercoledì 4 ottobre con il tour “Benvenuti a Sant’Antioco”, dedicato alla visita in Basilica e alle Catacombe, al racconto dell’abito tradizionale e della tradizione legata ai festeggiamenti del Santo e degli aspetti folkloristici tipici dell’isola. Si continua giovedì 5 con il tour “Una terra antica” che prevede di buon mattino la camminata da San Giovanni Suergiu fino alla Salina, attraversando paesaggi incontaminati fino alla scoperta delle bellezze naturalistiche, delle nostre montagne di sale e dell’”industria“ sostenibile attiva alla Salina. Si prosegue la sera con la visita al Parco archeologico e alla torre Canai che, con il suo panorama mozzafiato e l’immensa finestra sul mare, introdurrà i visitatori alla successiva giornata. Venerdì 6 il tour sarà “Un mare d’incanto” e prevede la giornata esperienziale di navigazione e vita  sul mare a bordo dei pescaturismo.

«Come sempre prosegue Roberta Serrenti – cercheremo di mostrare le bellezze che Sant’Antioco offre anche nel periodo di “bassa stagione” in un mix capace di realizzare una vacanza unica ed indimenticabile, puntando sugli attrattori principali: religiosi, storici, culturali, ambientali. Non mancheranno gli appuntamenti con l’enogastronomia nei diversi locali della città. Questo appuntamento, arrivato alla sua seconda edizione, è uno dei tanti strumenti con cui l’Amministrazione punta all’obiettivo della destagionalizzazione del prodotto turistico, offrendo occasioni concrete di promozione e di co-marketing, dove la collaborazione tra pubblico e privato aiuta vicendevolmente la promozione dei prodotti e del territorio, creando indotto ed occasioni economiche importanti.»

Una serie di eventi che precedono le manifestazione del Natale 2023. «Sant’Antiococonclude il sindaco Ignazio Loccitiene molto al Natale così come lo abbiamo concepito in questi ultimi anni: quindi al Villaggio animato per i più piccoli, alle splendide luminarie, agli appuntamenti di intrattenimento, ai laboratori per i bimbi, al mercatino. Per questo, gli uffici sono già al lavoro affinché Sant’Antioco possa beneficiare di un Villaggio di Natale all’altezza delle aspettative.»

Sant’Antioco si prepara a rivivere le emozioni della festa di Ferragosto nel Parco Giardino, evento promosso da Sardinia happy events con il sostegno e il patrocinio del comune di Sant’Antioco (nel 2022 si era tenuta la prima edizione). Dal 12 al 15 agosto prossimi, il Parco giardino ospiterà musica dal vivo per tutti i gusti, street food 100% sardo, birra artigianale e intrattenimento per bambini.

«Il Sant’Antioco Ferragosto Fest è alla sua seconda edizione, è un evento dedicato a tutti, dalle famiglie con bambini ai giovani, agli adulti, naturalmente all’insegna del divertimentocommenta l’assessora del Turismo, Roberta Serrentiinsieme ai food regionali anche la musica: dai dj set ai concerti live, che si abbinano per soddisfare tutti i gusti e i generi musicali più differenti. L’incantevole luogo  in cui si svolgerà la 4 giorni di ferragosto sarà una cornice strepitosa, tra il verde del parco, l’atmosfera magica della laguna in notturna e il cielo stellato. Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione del festival e auguro a tutti buon divertimento.»

L’evento prenderà avvio sabato 12 agosto con l’apertura degli stand e l’avvio dell’intrattenimento. Alle 20.00 spazio al concerto dei Wa’in Bon’ora e a seguire dj set; domenica 13, sempre alle 20.00, performance musicale de “I Narcao 3” e successivamente l’immancabile dj set; lunedì 14, ancora musica dal vivo, alle 20.00, con i “Made in Japan” e il dj set per chiudere la serata; infine, martedì 15, musica del Dj Albo.

Naturalmente la programmazione musicale sarà accompagnata dallo street food sardo e dalle birre artigianali: un connubio perfetto per soddisfare il palato.

Secondo appuntamento annuale con le celebrazioni dedicate al Santo Patrono massimo di Sardegna, Antioco Martire, giunte alla 664ª edizione. Dopo “Sa Festa Manna” che, come di consueto, si è celebrata 15 giorni dopo Pasqua, ecco i festeggiamenti estivi, come ogni anno fissati al primo agosto. Naturalmente non mancheranno la processione solenne per le vie della città (con partenza dalla Basilica alle 19.00), preceduta dalla Santa Messa, e i fuochi d’artificio (alle 23.00), cui si accompagneranno lo spettacolo di cabaret delle Lucido Sottile, in programma in Piazza De Gasperi (alle 21.30), e “Calici in Festa”, nel Corso Vittorio Emanuele (alle 21.00). Un programma variegato capace di coniugare la celebrazione della Fede nel Patrono di Sardegna con gli appuntamenti di intrattenimento per tutti, che si chiuderanno con la suggestione dello spettacolo pirotecnico in laguna.

Momento clou della Festa sarà come sempre la processione, il cui passaggio verrà annunciato dai tamburini e dai trombettieri. In apertura, poi, cavalieri e amazzoni, tre traccas, suonatori di launeddas, e gruppi folk selezionati in rappresentanza sia delle dieci diocesi della Sardegna, sia delle comunità che vivono una particolare devozione nei confronti del Santo. La processione, inoltre, sarà impreziosita dalla presenza del Cristo processionale di Carloforte.

«Sarà una giornata all’insegna della Fede nel patrono di Sant’Antioco e della Sardegnaspiega il sindaco Ignazio Loccicon alcuni momenti di intrattenimento e spettacolo. La processione per le strade di Sant’Antioco del Santo e delle sue reliquie sarà ancora una volta un tripudio di colori, un omaggio alla tradizione, una Festa dedicata al nostro amato Antioco. Auguro a tutti gli antiochensi, ai sardi e ai numerosi ospiti della nostra isola, di trascorrere una piacevole giornata di festa.»

«Come assessorato della Cultura e Beni culturali continuiamo a portare avanti l’intenzione di adattare una tradizione plurisecolare come la 664ª Festa di Sant’Antioco allo spirito del tempocommenta l’assessore Luca Mereupercorso che abbiamo già intrapreso, con passione ed entusiasmo, col Dies Natalis e Sa Festa Manna. La Festa del 1 agosto sarà, infatti, arricchita dal Festival culturale FestArtes che darà un piglio brioso alle celebrazioni civili con lo spettacolo delle Lucido Sottile in Piazza De Gasperi.»

«Accanto alle celebrazioni religiose e ai momenti di intrattenimento in piazza De Gaspericommenta l’assessora del Turismo, Roberta Serrentianche la degustazione del vino principe di Sant’Antioco, il Carignano, che, grazie ai produttori tutti antiochensi, sarà portato nel Corso Vittorio Emanuele, accompagnato da altre prelibatezze locali, per una serata che abbiamo battezzato “Calici in Festa” e nella quale i nostri ospiti potranno scoprire e apprezzare una delle più pregiate risorse di Sant’Antioco.»

Tornano le tradizioni della Festa di San Pietro, protettore dei pescatori, e con essa uno degli appuntamenti che da sempre rappresenta il simbolo di una ricorrenza che affascina, tra riti religiosi e manifestazioni laiche: la processione a mare con il simulacro del Santo e la successiva processione a terra fino alla Chiesa dedicata al patrono dei lavoratori del mare, per la solenne funzione che darà il via alla quattro giorni di celebrazioni.

«Ci auguriamo di rivivere a “Sa Marina” di Sant’Antioco la Festa che abbiamo sempre conosciuto e apprezzato commenta l’assessore del Turismo, Roberta Serrenti, che ha fortemente voluto la riscoperta di questa tradizione, da anni finita nel dimenticatoiosiamo felici di quanto messo in campo: per i nostri pescatori la festività di San Pietro ha una lunga tradizione. È il loro Patrono e, per chi vive il mare e per chi dal mare trova sostentamento, questa celebrazione è il momento culminante dell’anno.»

Si parte il 29 Giugno con la storica processione a mare: la mattina, alle 12.00, un corteo di fedeli partirà dalla chiesa dedicata a San Pietro e, guidato dal suono di campane festanti, porterà la statua del Santo verso il porto commerciale, nella sede della Guardia Costiera. Un momento di grande devozione e spiritualità, in cui la comunità si unisce nella preghiera e nel ringraziamento per le benedizioni ricevute dal mare. Nel pomeriggio, alle 16.30, tutta la flotta peschereccia salperà dal lungomare per andare a prendere il simulacro di San Pietro e riportarlo nel molo, dove partirà la processione via terra.

Ma le celebrazioni di San Pietro non sono solo spiritualità e devozione. Nel fronte mare, infatti, una miriade di bancarelle si dispiegherà offrendo prelibatezze culinarie internazionali e prodotti artigianali. Sarà un’occasione unica per immergersi nella cultura locale e assaporare i piatti tradizionali dal km 0 alle pietanze mondiali provenienti da stati lontani come Cuba, Messico e Stati Uniti. Durante la festa si terrà la tappa inaugurale della sesta edizione della “Festa del Gusto” Internazionale, un format itinerante che porta il meglio dello street food nazionale ed internazionale in giro per il mondo. In un connubio perfetto di tradizioni culinarie e atmosfera festosa, questa festa promette di deliziare i palati di tutti i partecipanti.

Nel fine settimana appena concluso, il comune di Sant’Antioco ha partecipato a Milano alla fiera del turismo sostenibile “Fa la cosa Giusta”, insieme all’assessorato regionale del Turismo e alla Fondazione Destinazione Pellegrinaggio Sardegna. Per Sant’Antioco è stata l’occasione per presentare il primo itinerario turistico che permette di scoprire l’isola tra le sue bellezze naturalistiche, la devozione per il Santo Martire Patrono della Sardegna e le peculiarità enogastronomiche. Un itinerario di 4 giorni che, come racconta il titolo “Sant’Antioco: Alla scoperta dell’Isola sulle tracce del Martire Antioco. Un viaggio tra  tradizione, bellezza e sapori autentici”,  è ricco e suggestivo. Si snoda da nord a sud dell’isola e a passo lento attraversa le coste passando per le aree archeologiche e per la laguna, assaporando le tipicità uniche del territorio con le immancabili visite in cantina e i momenti enogastronomici, pensati per scoprire sapori e saperi di un tempo antico che suscita ancora oggi grande interesse.

In fiera, oltre allo stand istituzionale che promuove il territorio e l’itinerario, era presente anche uno spazio tutto dedicato a due tipicità enogastronomiche dell’isola: il Carignano a piede Franco e le bottarghe e gli affumicati di mare.

«Questo è il primo itinerario che presentiamo nell’ottica di mettere a sistema l’offerta turistica variegata del nostro territoriocommenta Roberta Serrenti, assessore del Turismo del comune di Sant’Antioco e Presidente della Fondazione destinazioni pellegrinaggio Sardegnaspero sia il primo di una lunga serie, perché sono convinta che Sant’Antioco possa offrire diverse proposte turistiche per soddisfare le più svariate richieste ed esigenze. Sono soddisfatta della presenza in fiera delle due aziende che rappresentano due peculiarità enogastronomiche importanti della nostra Isola. Del resto, oggi l’enogastronomia è un fattore di attrattiva per un pubblico ampio e diversificato, influenza le scelte e il comportamento dei turisti ed è il vero e proprio driver di viaggio. Cibo e vino sono espressioni del nostro territorio, della gente che ci vive e delle sue tradizioni, oltre che elementi identitari che ci rendono unici rispetto agli altri. Lavorare a questo progetto mi ha fortemente convinta che è imprescindibile, per rilanciare le nostre attività produttive, creare un network tra pubblico e operatori locali che, vivendolo, raccontino il territorio. Se l’obiettivo è destagionalizzare e aumentare le presenze turistiche, azioni come queste sono fondamentali per creare “speciali” pacchetti turistici che spingano il visitatore a venire da noi tutto l’anno: tutto questo necessita di una visione condivisa e orientata nel lungo periodo.»

«Queste sono occasioni uniche di promozione – commenta il sindaco Ignazio Locci – alle quali il nostro Comune non manca di garantire la propria presenza. A ciò si aggiunge che essere parte della Fondazione di pellegrinaggio ci consente di valorizzare al meglio le potenzialità della nostra offerta turistica, da considerarsi nella sua interezza. Proseguiamo sul solo della promozione turistica e della valorizzazione del territorio e, come in questo caso, anche delle eccellenze enogastronomiche tutte antiochensi.»

 

«Il Partito Democratico di Sant’Antioco esprime forte preoccupazione per il futuro amministrativo della città. Appena quattro mesi fa il sindaco Ignazio Locci sfiduciava l’assessora Roberta Serrenti, adducendo motivazioni gravissime quali le scorrette modalità operative nell’esercizio delle proprie funzioni. Oggi non solo le restituisce le deleghe, ma ne aumenta gli incarichi attribuendole competenze per le quali non possiede formazione o esperienza pregressa.»

E’ duro il giudizio di Mariano Gala, neo segretario cittadino del Partito Democratico di Sant’Antioco e consigliere di minoranza, dopo la presentazione del nuovo assetto della Giunta guidata dal sindaco Ignazio Locci.

«Governare comporta serietà e responsabilità, riteniamo che i nostri cittadini non meritino questo teatrino aggiunge Mariano Gala -. Ci domandiamo, e delle due l’una,
o non erano corrette le pesanti motivazioni del ritiro della delega o qualcosa di poco chiaro ne ha favorito il reintegro. La città vorrebbe sapere.»

«Intanto, si avvicina a grandi passi la stagione turistica con Pasqua, Pasquetta, ponti d’Aprile, Sagra di Sant’Antioco e Primo Maggio conclude il segretario cittadino del Partito Democratico -. Un lungo periodo incredibilmente favorevole per la destagionalizzazione tanto agognata, senza programmazione, un’occasione mancata per le nostre attività produttive. Se questi sono i presupposti, abbiamo poco da stare sereni.»

Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, ha ridefinito le deleghe assessoriali confermando le precedenti nomine (Francesco Garau, Eleonora Spiga, Luca Mereu, Pasquale Renna) alle quali si aggiunge Roberta Serrenti, nel rispetto delle quote di genere, che torna in Giunta dopo circa tre mesi e mezzo.

Le deleghe sono così distribuite:

Francesco Garau: vicesindaco, assessore dei Lavori pubblici, Urbanistica, Manutenzioni, Transizione energetica ed ecologica;

Eleonora Spiga: assessore Welfare territoriale;

Luca Mereu: assessore Cultura e Coesione, Parco archeologico;

Pasquale Renna: Edilizia Privata, Demanio e Patrimonio, Servizi Cimiteriali;

– Roberta Serrenti: assessore Attività produttive comprendente Agricoltura, Commercio e Artigianato, Pesca, Turismo e Distretto rurale.

Il Sindaco, inoltre, ha mantenuto a sé le deleghe in materia di Affari istituzionali, Bilancio, Personale, Sport e Polizia municipale.

«In questi mesi – commenta il sindaco, Ignazio Locciabbiamo ridefinito col gruppo di maggioranza nuove strategie politiche inserite nel documento di programmazione che consentono una migliore riattribuzione delle deleghe assessoriali precedentemente assegnate. Un lavoro, questo, che mette al centro, oltre alle opere pubbliche, la Coesione, il Welfare e la valorizzazione delle nostre attività produttive. Con questa rimodulazione, che promuove anche la nascita di nuovi e specifici settori di azione amministrativa e, di conseguenza, di nuove deleghe, come la Transizione energetica ed ecologica, stiamo puntando a rafforzare sia questa consiliatura, sia le fondamenta per la prossima. Questo, infatti, è un passaggio di costruzione per ciò che faremo in questi anni con l’intento di confermarci come gruppo dirigente della città, sempre con rinnovato impegno. Auguro a tutti gli assessori un buono e proficuo lavoro.»

Nell’ambito dell’evento regionale “Camminiamo in Sardegna” presentato oggi dall’assessorato regionale del Turismo, si colloca il cammino in programma giovedì 6 e venerdì 7 ottobre dedicato al patrono della Sardegna e denominato Sulle tracce del Martire Antioco – “patrono della Sardegna”: un percorso lento, studiato per immergersi nella pace e nella bellezza dei luoghi, che da Iglesias giungerà nell’isola di Sant’Antioco passando per alcuni tra i più interessanti siti del territorio, per un totale di circa 26 chilometri. Il cammino si suddivide in due giornate: la prima da Iglesias a Carbonia (giovedì 6) e la seconda da Carbonia a Sant’Antioco (venerdì 7).

Sulla camminata di venerdì 7 ottobre, che si concluderà nell’isola di Sant’Antioco, si concentra l’assessore delle Politiche dello sviluppo del Turismo di Sant’Antioco, nonché presidente della Fondazione Pellegrinaggi Sardegna, Roberta Serrenti: «Invito tutti i nostri cittadini a partecipare all’appuntamento del 7 perché sarà possibile vivere un’esperienza unica insieme a esperti camminatori: è accessibile a tutti, non richiede grande preparazione fisica e i costi sono assolutamente simbolici. Con soli 25 euro, infatti, è possibile prendere parte a questa straordinaria iniziativa: la cifra è comprensiva di eventuale trasporto da Sant’Antioco a Carbonia, di pasto, assicurazione, guida, capellino, maglietta, borraccia, zaino e asciugamano refrigerante. Teniamo particolarmente all’appuntamento, segnerà una tappa fondamentale del turismo religioso e del cammino lento, accessibile, stimolante».

In merito interviene anche l’assessore della Cultura del comune di Sant’Antioco, Luca Mereu: «Questo particolare evento – spiega contribuisce a riappropriarsi delle radici, anche culturali, della Festa di Sant’Antioco: il cammino, infatti, dalla profonda valenza religiosa, intende ripercorre idealmente l’antico tragitto della Solenne Processione che raggiungeva il Santuario di Sant’Antioco partendo dal palazzo Vescovile di Iglesias. Fede, cultura e tradizione si fondono in un ambizioso progetto di riscoperta che nel contempo favorisce la valorizzazione e la fruizione dei siti di interesse che compongono il ricco e variegato Parco storico e archeologico di Sant’Antioco».

Per motivi organizzativi (legati alla distribuzione dei gadget, dei pasti, dei trasporti e agli aspetti assicurativi) è necessario confermare la propria partecipazione presso la segreteria Operativa della Fondazione, in via Roma 47 a Sant’Antioco (Info Point), e/o al numero telefonico 3701115900. La sede operativa sarà inoltre disponibile per ogni informazione tutti i giorni dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 19.00.

Venerdì 7 ottobre si partirà alle 8.00 dal centro intermodale di Carbonia e ci si dirigerà verso quella che anche tutt’oggi si chiama Vvia Sant’Antioco a Is Urigus (così denominata perché vi passava la processione con il Santo) fino ad arrivare alla Necropoli di Is Loccis Santus. Qui si farà un piccola sosta per visitare la Necropoli e si riprenderà il cammino fino a Sant’Antioco. Si passerà poi sull’istmo che separa Sant’Antioco dall’isola madre: si pranzerà davanti ai due menhir Su Para e Sa Mongia (che delimitano da oltre 4500 anni i territori saliniferi). Si passerà vicino ai resti dell’antico Ponte Romano che marcano l’accesso alla città fino ad arrivare al Lungomare. Al pomeriggio si visiterà il paese, in particolare la Necropoli, le Catacombe e la Basilica di Sant’Antioco.