13 November, 2024
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La Seconda commissione del Consiglio regionale, presieduta da Piero Comandini (Pd), a conclusione delle audizioni delle rappresentanze sindacali sulla vertenza Tiscali, ha approvato all’unanimità una risoluzione con la quale si impegna la Giunta a sostenere la battaglia dei lavoratori e dei sindacati per il mantenimento dei livelli occupazionali e la salvaguardia delle professionalità presenti nell’azienda di “Sa Illetta”. In particolare si chiede all’esecutivo presieduto da Francesco Pigliaru la partecipazione della Regione all’incontro in programma il prossimo 20 novembre a Roma, nella sede del ministero dell’economia e finanza, in vista di un possibile accordo finalizzato a scongiurare la riduzione del personale.

«Tiscali – così hanno spiegato nel corso dei rispettivi interventi i segretari Uil-Com (Tonino Ortega), Slc-Cgil (Roberto Camarra), Fistel-Cisl (Barbara Marongiu) – conta attualmente 650 dipendenti diretti ed un indotto che supera le 800 unità. L’intesa siglata lo scorso 30 luglio con Fastweb per la cessione a quest’ultima della licenza di Aria spa (società controllata da Tiscali) per 40 Mhz nella banda 3.5 Ghz ed un ramo di azienda di Tiscali che comprende le infrastrutture della più importante società delle telecomunicazioni in Sardegna, minaccia la sopravvivenza dell’azienda. Il rischio “spolpamento” per Tiscali – a giudizio dei rappresentanti dei lavoratori – è, infatti, concreto e l’assenza di un piano industriale preoccupa non poco chi vuole tutelare buste paga e competenze acquisite nel corso degli anni in un comparto strategico per lo sviluppo e la crescita dell’Isola.»

«Il tutto – hanno proseguito Ortega, Camarra e Marongiu – nonostante il Governo, per il tramite dell’intesa a suo tempo sottoscritta con Tiscali, abbia subordinato la proroga fino al 31 dicembre 2029 delle concessioni per le frequenze 3.4-3.6 Ghz, al mantenimento dei livelli occupazionali in Tiscali. Ed alla luce di tale constatazione, che la commissione Lavoro del Consiglio regionale ha quindi rivolto l’invito alla Giunta, perché si batta con Governo affinché siano rispettate clausole e condizioni stabilite al momento dell’accordo per la proroga dei diritti d’uso delle frequenze.»

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Non ha mitigato le preoccupazioni della Cgil l’incontro di oggi al Mise sull’accordo Tiscali-Fastweb, soprattutto per l’assenza di chiarezza sul piano industriale e di adeguate garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali.

«Prendiamo atto positivamente dell’impegno preso dal rappresentante del ministero, l’avvocato Marco Bellezza – hanno detto i segretari regionali Cgil e Slc Samuele Piddiu e Roberto Camarra – secondo il quale nessuno perderà il posto di lavoro ma non possiamo non rilevare che l’azienda non ha confermato né smentito il punto e che l’atteggiamento complessivo non consente di attendere con serenità il prossimo incontro fissato al Mise il 23 ottobre.»

Tra le varie perplessità esposte dalla Cgil nei giorni scorsi c’era quella relativa al gruppo di lavoratori coinvolti nella cessione del ramo d’azienda a Fastweb: stamattina è arrivata la conferma solo per i già annunciati 34 lavoratori mentre il sindacato chiede che vengano coinvolti anche gli altri. 

«È positivo il fatto che l’accordo preveda l’utilizzo delle reti a condizioni vantaggiose per Tiscali – hanno detto Piddiu e Camarra – ma sul piano industriale nulla è stato detto nonostante si tratti di un elemento centrale per l’intera operazione, sia per quanto riguarda le prospettive dell’azienda sia per le risposte attese dalle banche.»

Secondo il sindacato il piano deve infatti chiarire le modalità di rilancio e di riposizionamento dell’azienda nel complesso panorama delle telecomunicazioni e l’incontro di oggi non ha permesso di fare alcun passo avanti su questo punto. Si resta quindi in attesa di garanzie sul  mantenimento dell’occupazione degli oltre 650 dipendenti, ai quali si sommano i circa 160 del ramo d’azienda già affittato a Engineering, oltre a un numero consistente di lavoratori delle aziende che ruotano intorno a Tiscali.

«Al ministero – concludono i segretari Cgil e Slc – chiediamo invece di confermare il ruolo di garante dei livelli occupazionali facendo le dovute pressioni sull’azienda.»

Il sindacato valuterà nei prossimi giorni come proseguire la vertenza.