14 November, 2024
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Dopo cinque intensi giorni di musica tra Berchidda ed altri centri del nord Sardegna, il festival Time in Jazz gira la boa della sua trentaduesima edizione. Domani, lunedì 12, la sesta giornata si apre alle 11.00, nella Chiesa di San Giovanni Battista nella campagna intorno a Mores, con il contrabbassista Sebastiano Dessanay e il suo progetto artistico “377” che lo vede impegnato ad attraversare la Sardegna in bicicletta: 377 paesi in altrettanti giorni, per un viaggio partito lo scorso ottobre dal quale verrà fuori un personalissimo ritratto dell’isola. A Time in Jazz, insieme al trombettista Fulvio Sigurtà e al fisarmonicista Fausto Beccalossi, Sebastiano Dessanay presenta in anteprima assoluta alcune composizioni nate in itinere durante il viaggio, insieme ad altri brani del contrabbassista sardo, che in questa occasione suonerà anche il suo strumento di viaggio, l’ukulele basso.

Nel pomeriggio, a Olbia, torna in azione Giovanni Falzone, già protagonista il giorno prima col progetto Modus Operandi; stavolta il trombettista è alla testa del suo quintetto con Filippo Vignato al trombone, Fausto Beccalossi alla fisarmonica, Giulio Corini al contrabbasso ed Alessandro Rossi alla batteria: alle 18-00, nella Chiesa di San Paolo, presenta “Pianeti affini”, un progetto (anche su disco) ispirato all’omonima opera pittorica dello stesso Falzone: dalla pittura è scaturito nel musicista il desiderio di comporre una suite sul tema dell’immensità dell’universo, creando un parallelo tra le dinamiche misteriose del cosmo e quelle magiche dell’interplay che si creano all’ interno di un gruppo musicale.

Di rientro a Berchidda, intorno alle 19.45, appuntamento con la consueta parata musicale per le strade del paese, quest’anno affidata alla Funky Jazz Orkestra di Berchidda, diretta dal trombettista Antonio Meloni, a cui si uniscono i percussionisti Afro Giembe, guidati da Jacopo Cadeddu e Michèle Kramers, nell’ambito del progetto “Babel – Migrant Reloaded”, mirato all’inclusione dei cittadini stranieri.

Alle 21.30, sul palco di Piazza del Popolo, fulcro dei concerti serali di Time in Jazz, salgono il pianista Omar Sosa e la violinista Yilian Cañizares con il loro progetto “Aguas“: una miscela coinvolgente e creativa di jazz, musica classica e delle radici afrocubane dei due artisti, qui affiancati dal percussionista venezuelano Gustavo Ovalles come special guest. Pubblicato su disco lo scorso ottobre, “Aguas” è dedicato all’elemento primordiale dell’acqua, personificata come divinità dell’amore e venerata nei rituali religiosi della Santerìa; un’opera che riflette le prospettive di due generazioni di artisti che vivono fuori dalla madrepatria, Cuba, e qui ne interpretano le sonorità tradizionali in modo unico e raffinato. I brani spaziano dal commovente all’esuberante, e sono l’espressione dell’eccezionale chimica musicale, della sensibilità poetica e dell’originalità di Omar Sosa e Yilian Cañizares.

Poi, dopo il concerto, ancora musica, dalla mezzanotte, con il dj set di DJ Rocca (al secolo Luca Roccatagliati), producer e musicista attivo da metà anni Novanta, già dj resident di un locale di culto per la club culture qual è stato il Maffia di Reggio Emilia e con un bagaglio di esperienze che conta singoli, remix e album per alcune delle migliori etichette internazionali e collaborazioni con Howie B, Zed Bias, Dimitri From Paris, Daniele Baldelli, i Jazzanova e Franco D’Andrea.

Domani (lunedì 12) prende il via “Time to Children”, intanto, una sorta di “festival nel festival” dedicato ai progetti per i bambini, che si svilupperà in varie iniziative a Berchidda, tutti i giorni fino al 15 agosto. Si inizia con due appuntamenti a cura dell’associazione Realtà di Debora Mancini: alle 10, alla Ludoteca, il pianista e polistrumentista Daniele Longo porterà in dote il concerto “sensoriale” “Un pianoforte come cielo”, per bambini da zero a 36 mesi, che verranno guidati in un viaggio sensoriale insieme ai loro genitori, alla scoperta della musica e dei suoni, attraverso l’esperienza viva dell’ascolto, della vista e del contatto. Nel pomeriggio, alle 18.00, “Time to Children” si sposta alla Pineta del Sacro Cuore, dove Daniele Longo affiancherà l’attrice Debora Mancini in “Piano Leggendo”, un’esplorazione sensoriale guidata del pianoforte in tutti i suoi aspetti, per bambini dai tre anni in su.

Tra le attività dedicate ai più piccoli, la Ludoteca di Berchidda ospita “Arriva la Pimpa“, la mostra educativa e interattiva promossa da Franco Cosimo Panini Editore, e curata dall’associazione culturale Hamelin e dalla Biblioteca di Sardegna, che ha come protagonista la popolare cagnolina a pois nata dalle matite di Altan.

Al Cinema Comunale prosegue invece “Stare nel Mezzo”, la rassegna di film e documentari a cura del regista Gianfranco Cabiddu: in programma alle 17.00 il documentario “Tibet”, secondo capitolo del trittico di documentari “Esuli” della regista Barbara Cupisti; nella pellicola sono raccontate le storie di esodo di coloro che sono stati costretti a allontanarsi dal proprio Paese a causa di persecuzioni legate alla razza, alla religione, all’appartenenza ad un gruppo sociale o per opinioni politiche, con un focus sulla vicenda dei profughi tibetani; “Tibet” è stato realizzato in India, sede del Parlamento tibetano in esilio.

Allestite alla Casara, si possono visitare tutti i giorni – alle 10,30 alle 13,30 e dalle 16,30 alle 21,30 – le due mostre fotografiche di Roberto Cifarelli, “Time to Time 2018″ e “The Black Square”.

Per un contrattempo organizzativo, non si terrà invece l’incontro con lo scrittore Roberto Cotroneo ed il suo libro “E nemmeno un rimpianto”, previsto alla Casara, alle 19.00.

Prosegue, intanto, la prevendita dei biglietti e degli abbonamenti per i concerti in programma in Piazza del Popolo, a Berchidda. Il biglietto intero nel primo settore costa 25 euro, il ridotto 22. Novanta euro è invece il prezzo dell’abbonamento intero, ottanta euro il ridotto. Biglietti e abbonamenti per tutti gli spettacoli si possono acquistare online su circuito Vivaticket e nei punti vendita autorizzati. A Berchidda la biglietteria è aperta tutti i giorni dalle 11.00 alle 23.00.

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La Scuola di Lettura e Scrittura – Nuoro Reading and Writing School, a Nuoro, ospiterà in anteprima Antonio Scurati, vincitore del premio Strega 2019. L’evento è organizzato da Uninuoro dal Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali – Uniss dal Distretto Culturale del Nuorese Atene della Sardegna dalla Biblioteca S. Satta e con il patrocinio del comune di Nuoro e di Festival letterario L’Isola delle Storie.
Nella splendida cornice del giardino della sezione Sardegna della Biblioetca Satta di Nuoro il vincitore dell’importante competizione letteraria, assieme agli altri ospiti, accompagnerà il pubblico e gli allievi della Scuola attorno alla sua esperienza di scrittore e vincitore del premio per il 2019.

Il punto di forza della scuola viene delineato dal direttore prof. Massimo Onofri, docente del Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali dell’Università di Sassari che in collaborazione con Uninuoro ha istituito la scuola.

Massimo Onofri afferma, qui non siamo di fronte alla solita è banale scuola di scrittura ma una scuola di lettura che è l’anticamera della scrittura di qualità e la fucina di lettori criticamente attrezzati per al promozione di buone pratiche in campo culturale.

A coronamento di una scuola di qualità sono stati invitati come docenti scrittori, editori e giornalisti di primo livello del panorama nazionale tra cui Paolo Di Stefano, Cristina Taglietti, Roberto Cotroneo, Edoardo Castagna, Marino Sinibaldi, Andrea Di Consoli, Maurizio Cecchetti, Sandro Veronesi, Edoardo Albinati, Franco Cordelli, Sandra Petrignani, Romana Petri, Alessandro Zaccuri, Benedetta Centovalli, Giovanni Nucci, Antonio Franchini, Antonio Sellerio e Marcello Fois.

La scuola si arricchirà di collaborazioni di alto livello come L’isola delle storie di Gavoi, dove è prevista la partecipazione dei 35 studenti e la Fondazione Bellonci con il Premio Strega. Con quest’ultima si è ideato l’evento in Piazza previsto per l’11 luglio sera con la partecipazione del premiato strega del 2019 Antonio Scurati.

Saranno presenti inoltre:

Stefano Petrocchi – direttore della Fondazione Maria e Goffredo Bellonci

Marcello Fois – scrittore e docente della Nuoro Reading and Writing School

Massimo Onofri – direttore della Nuoro Reading and Writing School

Interverranno:

Andrea Soddu – sindaco di Nuoro

Sebastian Cocco – assessore della cultura comune di Nuoro

Agostino Cicaló – Distretto Culturale del Nuorese Atene della Sardegna

Paolo Piquereddu – Biblioteca S. Satta

Fabrizio Mureddu – Uninuoro.

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E’ tutto pronto, a Neoneli, per una nuova edizione di Licanìas, il festival che dal piccolo e suggestivo borgo del Barigadu si è affermato come una delle più solide realtà culturali della Sardegna. Da questo giovedì (6 giugno) a domenica (9), quattro giornate fitte di incontri e presentazioni letterarie, mostre, concerti e altro ancora.

Oltre quaranta ospiti, tra scrittori, giornalisti, musicisti e artisti, animeranno il paese, tra le piazze, le strade e le caratteristiche case in trachite, per un denso cartellone di appuntamenti che comprende anche una sezione dedicata agli alunni delle scuole primarie e secondarie. Tra i nomi di spicco Massimo Zamboni, Valeria Parrella, Giuseppe Culicchia, Tiziano Scarpa, Aldo Nove, Piergiorgio Odifreddi, Roberto Cotroneo.

Trasferito dal consueto periodo di inizio autunno, l’appuntamento promosso dall’Amministrazione comunale, per la direzione artistica di Alessandro Marongiu, si tiene per la prima volta alle soglie dell’estate; resta invece fissata per i primi di ottobre Sa Fregulada, la rassegna enogastronomica nel cui seno è nato e si è sviluppato Licanìas nel corso degli anni. Altra novità di rilievo, l’esordio del Premio Licanìas, un concorso letterario di narrativa inedita per autori nati o residenti in Sardegna, i cui vincitori saranno rivelati durante la giornata conclusiva del festival.

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Quattro giornate fitte di incontri e presentazioni letterarie, mostre, concerti e altro ancora: dal 6 al 9 giugno ritorna Licanìas, il festival di casa a Neoneli (OR), una manifestazione cresciuta nel tempo fino a ritagliarsi uno spazio di rilievo nel panorama delle iniziative culturali in Sardegna.
L’appuntamento promosso dall’Amministrazione comunale del piccolo e antico paese del Barigadu si sposta dunque, ed è un novità significativa, dal consueto periodo di inizio autunno alla tarda primavera; resta invece fissata per i primi di ottobre Sa Fregulada, la rassegna enogastronomica nel cui seno è nato e si è sviluppato nel corso degli anni Licanìas. Altra novità di rilievo, l’esordio del Premio Licanìas, un concorso letterario di narrativa per autori nati o residenti in Sardegna.
Da giovedì 6 a domenica 9 giugno, oltre quaranta ospiti, tra scrittori, giornalisti, musicisti e artisti, animeranno il centro storico di Neoneli, tra le piazze, le strade e le caratteristiche case in trachite, per un denso cartellone di appuntamenti che comprende anche una sezione dedicata agli alunni delle scuole primarie e secondarie. Tra i nomi di spicco Massimo Zamboni, Giuseppe Culicchia, Tiziano Scarpa, Aldo Nove, Piergiorgio Odifreddi, Roberto Cotroneo.

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Si annuncia con un’importante novità la decima edizione di Licanìas, il festival letterario di casa a Neoneli, in provincia di Oristano; la manifestazione promossa dall’Amministrazione comunale del piccolo e antico paese del Barigadu, si sposta infatti dall’autunno alla tarda primavera: appuntamento da giovedì 6 a domenica 9 giugno, dopo una serie di anteprime in programma in diversi altri centri della Sardegna.

Resta invece fissata per il mese di ottobre “Sa Fregulada”, la tradizionale sagra enogastronomica all’interno della quale è nato e si è sviluppato nel corso degli anni Licanìas, come testimonia il titolo stesso del festival che, tradotto in italiano vuol dire leccornie: a sottolineare il legame tra i piaceri del palato con quelli della letteratura e dell’arte.

«Da quest’anno i due eventi si terranno in distinti momenti perché ciascuno abbia il proprio specifico spazio e il rilievo che gli spetta», spiega il sindaco di Neoneli Salvatore Cau
. Licanìas cambia quindi collocazione temporale ma non rinuncia alla sua vocazione, quella di una comunità rurale che scommette sulla cultura per sopravvivere allo spopolamento. Una piccola realtà che vuol far conoscere la propria storia e al tempo stesso aprirsi al mondo.

Ancora una volta, l’affascinante borgo dalle caratteristiche case in trachite si appresta ad accogliere nelle sue strade, case e piazze, un denso cartellone di appuntamenti culturali, presentazioni di libri e incontri con gli autori, ma anche laboratori didattici per i bambini, mostre d’arte e concerti. Tanti gli ospiti in arrivo: tra quelli già confermati, Valeria Parrella e Roberto Cotroneo con i loro ultimi romanzi, rispettivamente “Almarina” e “Niente di personale”; e poi Massimo Zamboni, musicista di culto (è stato una delle anime dei CCCP e dei C.S.I.) ma anche scrittore prolifico, il giornalista Matteo Cruccu con il suo primo libro “EX • Storie di uomini dopo il calcio”, e, per restare in ambito sportivo, Riccardo Gazzaniga con “Abbiamo toccato le stelle”, storie di campioni e campionesse che hanno cambiato il mondo.

Primi nomi di un cartellone come sempre ricco che verrà ufficialmente presentato alla stampa ai primi del prossimo mese di maggio e preceduto da una serie di anteprime: tre incontri con lo scrittore Andrea Pomella, finalista dell’ultimo Premio Strega: giovedì 11 aprile a Oristano (al Caffè Aroma), venerdì 12 a Sassari (Libreria Koinè) e sabato 13 a Cagliari (Libreria Ubik); il mese dopo sarà invece la volta di Bruno Di Marino, storico dell’immagine in movimento, atteso il 16 maggio a Cagliari (Caffè Letterario Babeuf), il 17 a Oristano (Librid) ed il 18 all’UNLA di Macomer; e infine il sardo Gesuino Nemus, già protagonista dell’exploit letterario di tre anni fa con il suo romanzo d’esordio “La teologia del cinghiale”: il 23 maggio a Neoneli, il 24 a Oristano e il 25 a Ghilarza.