Stanco per la terza partita in 6 giorni, sotto di 2 goal a metà gara ma indomito, il Cagliari ha conquistato a Reggio Emilia il 13° risultato utile consecutivo.
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Stanco per la terza partita in 6 giorni, sotto di 2 goal a metà gara ma indomito, il Cagliari ha conquistato a Reggio Emilia il 13° risultato utile consecutivo. E’ la seconda rimonta di due goal in 7 giorni, prima il 4 a 3 sulla Sampdoria, oggi il 2 a 2 con il Sassuolo. Il Cagliari è ormai una realtà del campionato di serie A e non a caso si trova al quarto posto in classifica, in compagnia della Roma, alle spalle delle tre grandi Inter, Juventus e Lazio.
I goal di Domenico Berardi (7′) e Filip Djuricic (36′), sembravano aver incanalato la partita verso una vittoria del Sassuolo, anche perché il Cagliari visto nel primo tempo è parso chiaramente sottotono rispetto a quello bello e brillante visto negli ultimi mesi, ma la reazione della squadra di Rolando Maran nella ripresa è stata decisa ed il goal immediato di Joao Pedro (10° personale in 15 partite) ha tenuto il risultato sempre in equilibrio fino alla fine, grazie anche all’errore dal dischetto commesso da Domenico Berardi al 66′. E al declinare della partita, è arrivata la zampata di Daniele Ragatzu, entrato in campo al 78′ al posto di Nahitan Nandez, al secondo goal in tre giorni, dopo quello realizzato giovedì sera, in Coppa Italia, contro la Sampdoria.
Il pareggio lascia tanto amaro in bocca al Sassuolo, che ha fatto la partita e, per quanto prodotto, probabilmente avrebbe meritato di vincere, ma quando non si chiudono, spesso le partite, si finisce con il non vincerle, com’è accaduto appunto oggi.
«Godiamoci questo pareggio: riuscire a riprendere una partita compromessa in una giornata meno brillante è un ulteriore segnale di autostima, convinzione e carattere – ha commentato a fine partita Rolando Maran -. Non siamo stati la solita squadra, probabilmente abbiamo pagato la terza partita in sei giorni, soprattutto a livello mentale; ma intanto si è portato a casa un risultato importante, che dà continuità e allunga la nostra serie positiva. Se riescono determinate rimonte è perché ci crediamo sino in fondo.»