21 November, 2024
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L’on. Luca Pizzuto esprime solidarietà al sindacalista Roberto Fallo, licenziato alcuni giorni fa dall’Aias.

«Qualche giorno fa – scrive Luca Pizzuto in una nota – si è verificato un fatto gravissimo: un lavoratore, con trent’anni di servizio come operatore in una struttura di riabilitazione è stato licenziato per presunti maltrattamenti ad un paziente. In realtà, il lavoratore in questione, non solo è un affidabilissimo e serio operatore, ma è anche un sindacalista che da sempre si batte per i diritti del lavoro e per la difesa dei più deboli.

Conosco Roberto Fallo e sono certo che riuscirà a dimostrare la sua onestà e la sua professionalità.  A lui va la mia massima solidarietà e sostegno.

Io non ho dubbi – conclude Luca Pizzuto -: tra proprietà e lavoratori starò sempre dalla parte dei lavoratori.»

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CGIL, CISL e UIL territoriali di categoria rilanciano la vertenza delle fasce dei dipendenti della Asl 7 di Carbonia. «Nonostante le rassicurazioni ricevute nel corso dell’incontro con il capo di gabinetto della presidenza della Giunta regionale il 6 ottobre a Villa Devoto – si legge in una nota firmata dal segretario generale della Funzione Pubblica CGIL Antonio Congiu, dal segretario generale della CISL funzione pubblica Roberto Fallo e dal segretario generale della UIL funzione pubblica Efisio Aresti – ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna convocazione o notizia circa la soluzione dell’ormai improcrastinabile problema fasce e all’applicazione della legge regionale n° 5/2015.»

CGIL, CISL e UIL territoriali di categoria, per queste ragioni, hanno organizzato una manifestazione sit-in che si terrà lunedì 28 novembre sotto il Palazzo della Giunta regionale, in viale Trento, a Cagliari, per chiedere il rispetto degli impegni assunti e, soprattutto, risposte sulla mancata applicazione della legge regionale n° 5/2015 (normativa contenuta nella finanziaria regionale sul riconoscimento delle fasce).

Per consentire ai lavoratori di raggiungere Cagliari, CGIL, CISL e UIL metteranno a disposizione degli autobus.

Protesta fasce Asl 7 2 copia

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Non si sblocca la vertenza dei centri Aias e prosegue la mobilitazione dei lavoratori per ottenere il pagamento degli stipendi arretrati. Una delegazione di lavoratori presidia la sede di Domusnovas ma la mobilitazione coinvolge tutti i circa 1.000 dipendenti delle 42 sedi operanti complessivamente in Sardegna (circa 300 i dipendenti delle sedi del Sulcis Iglesiente: Domusnovas, Cortoghiana, Iglesias, Sant’Antioco, Giba-Villarios, Carloforte e Fluminimaggiore).

«La situazione è molto grave – dice Roberto Fallo, segretario della CISL FP, in rappresentanza di CGIL, CISL e UIL – i lavoratori hanno ricevuto l’ultima mensilità il 21 marzo, relativa al mese di novembre 2015. E’ stato chiesto l’intervento della Asl 7 per un’anticipazione degli stipendi ma l’AIAS non ha consegnato le buste paga, certificazione del credito, per effettuare i rendiconti corretti.»

Dieci giorni fa il direttore dell’Aias, Vittorio Randazzo, nel corso di un’audizione davanti alla sesta commissione (Sanità-Politiche sociali) sulle complesse problematiche della società, legate anche ad un contenzioso con la Regione che ha bloccato i pagamenti, ha riconosciuto «una situazione molto difficile soprattutto a causa della mancanza di liquidità» ed ha chiesto alla commissione «di favorire il dialogo con l’assessorato e le Asl, che per quanto ci riguarda abbiamo sempre cercato».

«Abbiamo un arretrato molto consistente nei pagamenti delle nostre prestazioni – aveva detto in commissione Vittorio Randazzo – che riguarda il saldo del 2015 e la parte corrente di quest’anno e, al momento, sono cinque mesi che operiamo senza una copertura contrattuale ricorrendo ad anticipazioni bancarie per fare fronte ai costi della gestione, ma ci stiamo avviando verso un piano inclinato: l’ultimo stipendio pagato risale allo scorso novembre ed ora anche le banche stanno assumendo un atteggiamento piuttosto rigido che rende ancora più problematica la nostra attività.»

Aias Cortoghiana

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La gestione della sanità sulcitana torna nel mirino della segreteria generale della Cisl del Sulcis Iglesiente.

«Lo ripetiamo da mesi, la sanità Sulcitana è allo sfascio – denunciano il segretario generale UST CISL Fabio Enne e il segretario generale Cisl Funzione pubblica Roberto Fallo -. Alle scelte che non esitiamo a definire scellerate della Giunta regionale, si aggiunge la totale assenza del sindaco di Iglesias che non ha partecipato all’incontro che si è tenuto questa mattina al CTO. Il supposto riordino della rete ospedaliera ha cancellato di fatto Iglesias a discapito dell’intero territorio del Sulcis. Non solo perdiamo numerosi posti letto, ma anche servizi, con una progressiva  diminuzione degli standard per la sicurezza dei pazienti. Tutto il Sulcis – concludono Enne e Fallo – verrà penalizzato a causa di una gestione poco accorta, tanto meno lungimirante, da parte del Governo regionale.»

CTO Iglesias 1

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Il segretario generale UST CISL Sulcis Iglesiente Fabio Enne e il segretario generale CISL Funzione pubblica Roberto Fallo criticano pesantemente la riforma della rete ospedaliera approvata due giorni fa dalla Giunta regionale presieduta da Francesco Pigliaru.

«Il presunto riordino della rete ospedaliera ha cancellato Iglesias – scrivono in una nota Fabio Enne e Roberto Fallo -. Per questa ragione condividiamo la lotta del Comitato per la Salute del Sulcis Iglesiente. I presidi Iglesienti hanno avuto nel corso degli anni importanti finanziamenti per la ristrutturazione edilizia e l’ammodernamento tecnologico. Nonostante i ritardi è stata realizzata e praticamente completata una imponente ristrutturazione del Presidio Ospedaliero del CTO di Iglesias.»

«Le decisioni della Regione e del Commissario della ASL 7 – aggiungono Fabio Enne e Roberto Fallo – rappresentano, dunque, uno spreco di denaro pubblico. Ad Iglesias, così come a Carbonia, i disservizi sono quotidiani. La qualità dei servizi e delle risorse destinate alla sanità per l’intero territorio iglesiente non raggiungono il livello minimo statuito dall’art. 117, secondo comma, lettera m) della Costituzione.»

«E’ indispensabile e imprescindibile una riforma del sistema che crei le condizioni per economizzare senza ridurre le prestazioni. Una riforma radicale ed insensibile agli interessi di qualsiasi lobbies: mediche, politiche o di qualunque altra natura. Ha ragione – concludono Fabio Enne e Roberto Fallo – chi chiede una ASL unica, concepita come agenzia di servizi che faccia gli acquisti, gestisca il personale e provveda ai pagamenti per tutta la Sardegna.»

CTO Iglesias 2Ospedale Sirai Carbonia 16

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CTO Iglesias 2

«Le dichiarazioni, di ieri, del ministero della Sanità, fanno presagire uno scenario nefasto per il territorio del Sulcis Iglesiente. Le rispediamo al mittente. Siamo pronti alle barricate per salvaguardare i diritti delle donne e dei nascituri del nostro territorio.»

A lanciare l’allarme sono Fabio Enne e Roberto Fallo, rispettivamente segretario generale UST CISL Sulcis Iglesiente e segretario generale CISL FB.

«La cancellazione definitiva di un servizio essenziale come quello del punto nascita Iglesias Carbonia, è inopportuna, non solo perché mette a rischio la salute delle pazienti, ma anche per le ingenti risorse spese per la ristrutturazione, ammodernamento e ampliamento del polo materno infantile del presidio ospedaliero CTO di Iglesias – aggiungono Fabio Enne e Roberto Fallo -. A questo, vanno sommati gli scarsi collegamenti stradali con il capoluogo.»

«Sorveglieremo affinché tutto ciò non accada – concludono Fabio Enne e Roberto Fallo – e chiediamo fin da ora, ai sindaci e agli amministratori locali, sostegno e determinatezza.»