Si è conclusa venerdì 2 luglio 2021 l’iniziativa itinerante per i 120 anni della FIOM-CGIL, nella bellissima cornice della Tonnara di Portoscuso. In discussione il tema legato “all’Emergenza Sardegna”. Sono state cinque importanti iniziative ad Arbatax-Tortoli, a Porto Torres, a Olbia, a Sarroch e Portoscuso, in cui sono state affrontate le crisi territoriali con esperti del campo, associazioni, sindaci e istituzioni regionali e nazionali, associazioni datoriali ed imprese. È stato un importante tavolo di confronto fondamentale, per evidenziare, se ancora ce ne fosse bisogno, la reale emergenza in cui si trova l’isola, chiamata a rispondere a tagli strutturali derivanti dall’inevitabile transizione ecologica ed energetica in cui si andrà incontro.
«È stata l’occasione per comprendere, che la mancanza di programmazione, rischia di disperdere le potenzialità derivanti dagli imminenti investimenti – dice Roberto Forresu, segretario regionale della FIOM CGIL -. È emersa la necessità di trovare la soluzione ai tanti lavoratori, in particolare degli appalti che rischiano il posto di lavoro, come è con forza le condizione sempre in via di peggioramento in cui si trovano generalmente i lavoratori degli appalti, sempre più spesso chiamati a pericolosi cambi di commesse, che puntualmente mettono in discussione certezze occupative ed economiche a causa degli appalti al massimo ribasso al dumping contrattuale. Come FIOM-CGIL sarda, ringraziamo tutti i partecipanti, per l’importante contributo dato alle iniziative, a cominciare dai propri delegati.»
«Ringraziamo le CDLT e la CGIL sarda, le categorie territoriali e regionali della CGIL per la costante presenza e partecipazione alle diverse iniziative tenutesi nei cinque giorni – commenta Roberto Forresu -. La FIOM Nazionale per il supporto nell’organizzazione e per la presenza durante i diversi incontri che ci hanno permesso di elevare il tenore degli incontri e maturare una importante esperienza, grazie agli interventi della segretaria Barbara Tibaldi a Tortolì, del Segretario Gianni Venturi a Porto Torres e a Sarroch, e la segretaria generale, Francesca Redavid nella giornata conclusiva a Portoscuso. L’iniziativa nella sua complessità – conclude Roberto Forresu -, ha messo in evidenza l’importanza di affrontare le problematiche con la massima urgenza attraverso tavoli appositi o attraverso la inevitabile mobilitazione.»
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«E’ sempre tragico ed estremamente triste quando viene meno una giovane vita, per qualsiasi ragione accada. Per il vuoto che lascia ai suoi affetti più cari, alle amicizie e, più in generale, a chi gli sta intorno ma, quando questo capita a causa di un incidente sul lavoro, tutta la società dei lavoratori e le organizzazioni sindacali che li rappresentano, non possono fare a meno di sentire questa perdita ancora più tragica e di interrogarsi se si poteva evitarlo.»
Il segretario della Camera del Lavoro Antonello Congiu ed il segretario regionale della FIOM-CGIL Roberto Forresu hanno commentato così il tragico incidente sul lavoro costato la vita stamane a Claudio Milia.
«Quello che è in discussione non è tanto la disciplina giuridico-normativa della tutela e sulla sicurezza sul lavoro, che è sicuramente moderna e capace, nella misura del possibile, di prevenire gli incidenti, ma la sua rigorosa osservanza – hanno aggiunto Antonello Congiu e Roberto Forresu -. Aspettiamo di capire, attraverso gli accertamenti delle autorità preposte, le cause dell’ennesimo lutto del mondo del lavoro ma, intanto, come comunità di lavoratrici e lavoratori, non possiamo che deprecare i numerosi incidenti sul lavoro e stringerci intorno alla famiglia e ai colleghi di lavoro dell’ennesima vittima.»
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«L’accordo sul prezzo dell’energia è un requisito indispensabile per il prosieguo del riavvio dello smelter di alluminio a Portovesme. Esso è il risultato, certamente del lavoro svolto dal Mise, come ha giustamente puntualizzato la sottosegretaria Alessandra Todde ma, in un’accezione più ampia, è soprattutto il frutto della caparbietà che, in questi lunghissimi anni, ha contraddistinto i lavoratori interessati ed i loro rappresentanti sindacali di CGIL, CISL, UIL e CUB, di categoria e confederali che con una tenacia senza precedenti si sono spesi per rivendicare il diritto della difesa del loro posto di lavoro e con esso di un’importante e strategica produzione per il sistema paese.»
Lo scrivono, in una nota, il segretario generale della Camera del Lavoro CGIL della Sardegna Sud Occidentale, Antonello Congiu, ed il segretario regionale della FIOM-CGIL, Roberto Forresu.
«E’ grande la soddisfazione tra i lavoratori, ai quali la FIOM CGIL e la CGIL confederale della Camera del Lavoro della Sardegna Sud Occidentale confermano il rinnovato impegno al prosieguo di tutte le attività necessarie per la ripresa produttiva, prima fra tutte l’avvio delle attività di revamping – aggiungono Antonello Congiu e Roberto Forresu -. Abbiamo già chiesto e continueremo a farlo attraverso tutti i mezzi a nostra disposizione, alla Sider Alloys, al partner pubblico Invitalia e con esso al ministero dello Sviluppo economico ed all’assessorato regionale dell’Industria, oltre al presidente Christian Solinas, che abbiamo incontrato oggi, che sia data priorità a tutte quelle attività per la ripresa della produzione in modo che, finalmente, i lavoratori che rappresentiamo possano al più presto rientrare nel loro posto di lavoro, dopo lunghi anni di lotta.»
«E’ certamente un grande risultato ma, come abbiamo sempre detto, riterremo conclusa la vertenza quando tutti i lavoratori saranno ri-occupati e ri-vedremo uscire dallo smelter il primo lingotto di alluminio – concludono Antonello Congiu e Roberto Forresu -. Ci auguriamo, quindi, di poter presto festeggiare la ripresa produttiva che, oltre che essere strategica per la produzione complessiva di alluminio in Italia, darebbe un importante contributo un termini occupazionali e di reddito per alleviare le gravi sofferenze occupazionali e sociali patite dalle famiglie del territorio, a causa della mancanza di lavoro.»
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Nuova mobilitazione dei lavoratori SiderAlloys, GMS e Tecnoproget, convocati dal sindacato per domattina alle 6.30 davanti ai cancelli dello stabilimento di Portovesme.
«Dopo l’incontro in videoconferenza con il Mise, l’azienda non ci ha fatto sapere nulla su scadenze CIGO, ripresa lavoro e accordo con Enel – dice Roberto Forresu, segretario regionale della FIOM CGIL -. Questo, nonostante qualche giorno fa sia stata avanzata una richiesta di incontro con carattere di urgenza, alle aziende Sider Alloys, GMS e Tecnoproget. Solo oggi, abbiamo ricevuto una richiesta di incontro da parte di Sider Alloys e GMS per giovedì 2 luglio, senza orario, alla faccia dell’urgenza con la quale era stata avanzata la richiesta. A fronte di questo atteggiamento provocatorio, convochiamo per un’informativa urgente i lavoratori Sider Alloys, GMS e Tecnoproget, alle ore 6.30 ai cancelli dell’ex Alcoa; la partecipazione è aperta a tutti.»
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«Ci sono problemi pesantissimi in tutto il paese, lo sappiamo bene, e sono problemi che per le risposte non attendono iter e procedure soliti, consolidati; ma impongono la decretazione d’urgenza, a volte, come in questi giorni, con interventi reiterati per approssimazioni successive.»
Il grido d’allarme arriva dal segretario generale della Camera del Lavoro CGIL Antonello Congiu e dal segretario generale della Fiom CGIL Roberto Forresu.
«I primi a saperlo sono i lavoratori che, dove sono chiamati a farlo, stanno garantendo, non sempre in condizioni di assoluta sicurezza, che il sistema paese non si fermi, anche in questo momento di estrema difficoltà che chiama tutti ad azioni di responsabilità e di contrasto alla diffusione del Covid-19 – aggiungono Antonello Congiu e Roberto Forresu -. Allo stesso modo riteniamo che il problema della liquidazione delle mobilità in deroga agli oltre 800 lavoratori coinvolti nelle zone di Portovesme e Porto Torres che hanno maturato il diritto all’istituto, già di per sé un grave problema, diventi tragico in un contesto di deprivazione della libertà di muoversi come quello attuale che limita le possibilità di ricorrere alla protezione garantita dalle relazioni parentali.
Per questo riteniamo che la particolare e contingente situazione di estrema gravità, che rischia ns malgrado di sfociare in disagio sociale non contenibile, debba essere affrontata con altrettanti interventi e strumenti di natura STRAORDINARIA. Non si può rimanere in attesa di una erogazione che ti viene puntualmente rimandata. Ci sono condizioni che debbono essere superate subito, perché rappresentano un emergenza assoluta; si metta in pagamento la mobilità in deroga per le aree di crisi complessa. Si trovi il modo per farlo. Si convochino le organizzazioni sindacali e si proponga il modo o il metodo.»
«Si firmi il decreto che ci dicono fermo alla Corte dei Conti o si lavori affinché la regione anticipi il pagamento, ma si dia la giusta dignità alle persone – rimarcano Antonello Congiu e Roberto Forresu -. Le OO.SS. sono riuscite a temporeggiare sostenendo che si sarebbe affrontato il pagamento delle mobilità, in occasione dell’incontro che era previsto il 19 marzo, tra la Sideralloys, il Mise, Invitalia, la regione e le organizzazioni sindacali. Tale data a causa del “Covid-19” è stata posticipata. Fermo restando che è fondamentale trovare la soluzione energetica ed il conseguente impegno al rilancio produttivo della Sideralloys, adesso, l’urgenza assoluta è garantire il pagamento della mobilità agli oltre 800 lavoratori coinvolti. I lavoratori con le loro famiglie, non possono uscire di casa perché rischiano la denuncia a causa del “Coronavirus”, ma come si può rimanere in casa senza avere i soldi per comprare il pane!»
«In condizioni addirittura peggiori si trovano i circa 200 lavoratori della ex Keller, senza un minimo di reddito dopo che è stato riconosciuto loro il “bonus una tantum” l’anno passato, in attesa di sviluppi per la cessione dello stabilimento. Il Mise, il ministero del Lavoro, la regione Sardegna ci facciano capire in che modo si devono fronteggiare queste situazioni che non reggono più – concludono Antonello Congiu e Roberto Forresu -. Ci si occupi subito dei lavoratori in attesa di ammortizzatori sociali e di prospettivi occupazionali, perché questa situazione è diventata ingovernabile!»