29 December, 2024
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Il presidente del Comitato per l’Insularità Roberto Frongia ha incontrato il presidente della commissione Affari Costituzionali del Senato Stefano Borghesi. Robert0 Frongia ha illustrato nel dettaglio la proposta di legge per la modifica dell’Articolo 119 della Costituzione, ferma proprio in Commissione Affari Costituzionali.
«Il Presidente si è reso disponibile a trovare nel più breve tempo possibile la strada utile per arrivare alla discussione della proposta di legge. La volontà di procedere in quel senso è un importantissimo segnale che raccolgo con estrema gioia.»
«L’insularità è una condizione che produce ritardi di sviluppo sociale ed economico e  fa dei sardi cittadini con diritti ridotti e affievoliti rispetto ai cittadini della terraferma. Dal riconoscimento del principio di insularità dipende lo sviluppo futuro della Sardegna, una battaglia che va combattuta soprattutto per le future generazioni», è il commento della presidente del Comitato Scientifico Maria Antonietta Mongiu.
L’attivismo dimostrato dai deputati e dai senatori sardi, spiega Frongia riferendosi alla partecipazione all’ultimo convegno sul tema e alle interlocuzioni che sono seguite da parte dei parlamentari sardi con alcuni esponenti del Governo, «dimostra la volontà di andare avanti spediti in una battaglia che per la prima volta è riuscita a riunire tutta la politica e che oggi, davanti alla Riforma delle Autonomie, ha una rilevanza ancora maggiore. Proprio in questo senso ho voluto rimarcare al presidente Stefano Borghesi la nostra posizione. Né col Nord, né col Sud: la Sardegna marca una posizione distinta, anche rispetto alle regioni del Sud con le quali comunque condivide alcune sofferenze strutturali tipiche del Mezzogiorno. Se la Riforma delle Autonomie punta davvero a introdurre una effettiva uguaglianza tra i territori che fanno parte di uno stesso Stato – aggiunge Roberto Frongia – questa si può realizzare solo se c’è un’effettiva parità di punti di partenza. È per questo motivo che il riconoscimento del principio di insularità in Costituzione deve essere la condizione necessaria perché la Riforma delle Autonomie non sia elemento di disequilibrio e preludio a un assetto istituzionale che favorisce alcune regioni a discapito di altre».

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Sono state presentate stamane, nella commissione Governo del territorio, presieduta da Giuseppe Talanas (Forza Italia) le nuove linee guida riguardanti il Servizio idrico integrato ed il controllo analogo sul soggetto gestore Abbanoa Spa.

Come hanno spiegato i responsabili dell’Agenzia regionale del distretto idrografico, si tratta di un provvedimento di sistema che coinvolge tutti i soggetti che si occupano del servizio idrico regionale, dall’Egas alla commissione di nuova istituzione, dal comitato d’ambito ad Abbanoa Spa. Le nuove linee guida, inoltre, sono state anticipate per consentire alla commissione per il controllo analogo (costituita nel 2017) che si insedierà a breve, di poterle utilizzare trasferendole nel nuovo regolamento.

Per quanto concerne le procedure del cosiddetto controllo analogo (che comunque non si sovrappongono agli altri controlli di regolarità amministrativa) saranno concentrate principalmente sulla definizione degli obiettivi strategici e sulla gestione.

L’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia, presente all’incontro, ha sottolineato la qualità del lavoro svolto dagli uffici. Le linee guida sono uno strumento necessario, ha aggiunto, anche perché consentiranno di migliorare l’incisività dei controlli sul soggetto gestore.

La commissione proseguirà l’istruttoria ascoltando quanto prima il presidente regionale dell’Anci, per il ruolo rivestito dai Comuni nel nuovo sistema, per poi esprimere il voto finale sul documento.

Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri regionali Francesco Mura (Fdi), Michele Ennas (Lega), Antonio Piu (Pd) e Roberto Li Gioi (M5S)

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La settimana di lavoro delle commissioni sarà aperta domani, 16 luglio, dalla quarta (Governo del territorio), presieduta da Giuseppe Talanas (Forza Italia).

Alle 16.00 sarà sentito l’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia sul documento riguardante le “Linee guida di programmazione, pianificazione ed indirizzo del Servizio idrico integrato“. L’assessore riferirà inoltre sul documento relativo all’esercizio del controllo analogo su Abbanoa Spa.

Alle 17.00 saranno ascoltati i sindacati Federbalneari, Sib e Fiba, insieme ai concessionari demaniali di Quartu sulle problematiche relative agli impianti amovibili ed agli interventi di edilizia sui litorali.

Lunedì 22 luglio, sempre alle 16.00, la commissione incontrerà l’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia ed i sindaci di Loculi, Galtellì, Orosei, Onifai, Oliena e Dorgali per esaminare le problematiche del servizio idrico nella Bassa Baronia.

Alle 17.30, invece, l’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia ed i sindaci di Oliena e Dorgali illustreranno alla commissione la situazione del ponte di Oloè.

Alle 18.00 è prevista poi una relazione dell’assessore dei Lavori pubblici e del direttore generale dell’Agenzia del distretto idrografico sulle “Linee guida di programmazione, pianificazione ed indirizzo del Servizio idrico integrato” ed il documento relativo all’esercizio del controllo analogo su Abbanoa Spa.

Anche la commissione Sanità, presieduta da Domenico Gallus (Misto) riprenderà i suoi lavori martedì 16, alle 10.30.

In programma l’audizione dell’assessore Mario Nieddu sulla proposta di risoluzione sullo scorrimento delle graduatorie degli operatori socio sanitario (Oss) per il periodo compreso fra il 1° gennaio 2010 ed il 31 dicembre 2013.

All’ordine del giorno, inoltre, le audizioni dei Biologi sull’ammontare delle risorse per le borse di studio, di medici ed esperti sulle criticità del settore salute mentale e dell’associazione Voci dell’anima sullo stato delle cure fornite dal servizio sanitario regionale alle persone con disturbi del comportamento alimentare.

Mercoledì 17, alle 16.30, in seduta congiunta con la seconda commissione (Lavoro), saranno esaminate attraverso alcune audizioni le vicende degli ex lavoratori Secur non riassorbiti dalla Aou e dall’Assl di Sassari e del Project Finance sanitario di Nuoro.

Sempre mercoledì ma alle 15.30 la seconda commissione (Lavoro) presieduta da Alfonso Marras (Riformatori sardi) ascolterà l’assessore del Lavoro Alessandra Zedda su alcune problematiche riguardanti il personale dell’Aspal.

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«Più attenzione per la Sardegna. Chiediamo con forza maggior organizzazione e più autonomia per la struttura Anas presente nell’Isola perché non è più pensabile che lungaggini burocratiche e carteggi vari con Roma possano essere un freno all’avvio dei cantieri in una regione che ha urgente bisogno di infrastrutture.» Lo ha ribadito l’assessore regionale dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, al responsabile delle progettazioni in Italia di Anas, Antonio Scalamandré, nel corso di un incontro che si è tenuto in Assessorato. All’incontro riservato durante il quale l’Assessore ha esposto tutte le criticità legate alla progettazione delle opere e all’affidamento dei lavori (la maggior parte sono proprio in capo ad Anas), è seguito un incontro allargato.

Il vertice, che ha visto la partecipazione del dirigente dell’Anas con competenze sulla Sardegna, è servito per fare il punto della situazione su tutte le opere viarie, comprese le dieci oggetto di commissariamento su cui l’Assessorato non intende arretrare, sebbene ad oggi ancora non sia arrivata una risposta dal ministro Danilo Toninelli che – spiega Roberto Frongia – «ho sollecitato più volte nell’auspicio di trovare una comunione di intenti in merito alla necessità urgente di accelerare i tempi per portare a compimento opere di viabilità fondamentali per la Sardegna. Purtroppo – aggiunge Roberto Frongia, – solo chi ha modo di toccare con mano la realtà sarda, viaggiando sulle nostre strade, può avere concretezza della situazione e rendersi effettivamente conto del disagio, specie nella bella stagione dalle presenze turistiche e quindi dall’aumento dei volumi di traffico. È anche per questo che ho voluto incontrare il dirigente Anas proprio a Cagliari. Sono convinto che anche questo incontro sia servito per aggiungere un tassello in più al puzzle che stiamo cercando di comporre. Portare a compimento le dieci opere oggetto di commissariamento – ha concluso Roberto Frongia – è una necessità per la Sardegna e una delle priorità di questo Assessorato».

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Domani, sabato 13 luglio, dalle ore 10,15, presso l’hotel Regina Margherita di Cagliari, la CNA Sardegna presenterà la ricerca dal titolo “La competitività della Sardegna alle soglie del terzo decennio del millennio: economia, innovazione, welfare, infrastrutture, turismo – Analisi comparata con le altre regioni competitor del Mediterraneo”.

La ricerca offre un inquadramento della realtà socio-economica della Sardegna nel contesto europeo con particolare riguardo alle regioni più simili sotto il profilo della vocazione economica, delle dimensioni e degli obiettivi strategici.

Dopo l’apertura dei lavori da parte del presidente regionale della CNA Pierpaolo Piras e l’esposizione della ricerca a cura di Antonio Mura (Cresme), le risultanze dell’indagine saranno al centro di una tavola rotonda moderata dal giornalista Nicola Scano dal titolo: “La Sardegna nel contesto europeo: declino irreversibile? Scenari e prospettive”, alla quale parteciperanno gli assessori regionali Giuseppe Fasolino (Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del territorio), Roberto Frongia (Lavori Pubblici), Anita Pili (Industria) e il segretario regionale della CNA Francesco Porcu.

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Si terrà domani, venerdì 12 luglio, alle ore 10,30, presso la sala conferenze dell’hotel Regina Margherita, a Cagliari, la conferenza stampa organizzata dal Comitato per l’Insularità, alla presenza dei vertici Roberto Frongia e Maria Antonietta Mongiu, dei consiglieri regionali e dei parlamentari sardi.

La Sardegna rivendica il riconoscimento del principio di insularità in Costituzione, un diritto fin qui negato, causa ed effetto dello svantaggio che sconta in termini di pari opportunità rispetto alle altre regioni d’Italia.

L’incontro, appositamente organizzato a Cagliari, vedrà la partecipazione dei parlamentari sardi ed intende dare un segnale forte e chiaro al Parlamento affinché la legge per la modifica dell’Articolo 119 della Costituzione, ferma in Commissione Affari Costituzionali del Senato, venga discussa e adottata quanto prima.

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Si è svolta presso l’assessorato regionale dei Lavori pubblici la riunione per la messa in sicurezza della Strada Statale 387 “Del Gerrei”. Due i punti all’ordine del giorno: l’adeguamento degli impianti di illuminazione delle gallerie nel tratto Ballao-San Vito, realizzate più di 30 anni fa e mai dotate di impianti di illuminazione, ed il cedimento stradale dovuto all’alluvione dell’ottobre 2018.

Alla riunione, convocata dall’assessore regionale dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, hanno partecipato, oltre ai dirigenti di Anas e di E-Distribuzione, i sindaci di San Nicolò Gerrei, Stefano Soro, e di Ballao, Severino Cubeddu. In via di risoluzione l’annosa e urgente questione dell’illuminazione delle quattro gallerie, così come l’intervento di ripristino del tratto danneggiato dalla frana, per il quale verrà a breve avviata la progettazione.

«Oggi, grazie anche all’intervento dell’assessore Frongia, per la prima volta abbiamo avuto concretezza  delle soluzioni individuate per rispondere alle criticità che da sempre segnaliamo, prima fra tutte la sicurezza stradale relativa alla mancanza di illuminazione nelle quattro gallerie – spiegano i sindaci di San Nicolò Gerrei e Ballao, presenti all’incontro in rappresentanza non solo delle due comunità di appartenenza ma dell’intero territorio del Gerrei -. Trovare un punto di incontro con i soggetti interessati nell’interesse dei cittadini è sempre un risultato importante.»

Nel corso della riunione si è anche parlato degli “innesti irregolari” relativi alle proprietà adiacenti la Statale: Roberto Frongia ha chiesto ai Sindaci e ad Anas una valutazione delle misure da adottare per individuare a breve una soluzione che possa essere anello di congiunzione tra le richieste dei proprietari dei terreni e il rispetto delle norme di sicurezza richiamate da Anas.

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«La strada provinciale 38 bis con il ponte di Monte Pino deve essere inserita tra le 10 opere già oggetto di commissariamento.»
Lo ha detto il consigliere regionale Giovanni Antonio Satta, vice presidente del Consiglio regionale.
«Ho chiesto di aggiungere alle principali opere di viabilità oggetto di commissariamento, già individuate dall’assessore dei Lavori Pubblici Roberto Frongia, la strada provinciale 38 bis e il ponte di Monte Pino perché non è possibile che la burocrazia blocchi la realizzazione di un’opera di cosi rilevante importanza – aggiunge Giovanni Antonio Satta -. Non è più sopportabile che questa strada, sulla quale ci sono senza dubbio tutti i motivi per agire con urgenza, sia oggetto di ulteriori lungaggini. Il cronoprogramma reso noto da Anas nel corso di un sopralluogo prevede una dilatazione dei tempi a causa dell’avvio della procedura di risoluzione del contratto con l’impresa Imp di Carloforte. Il cantiere, aperto nel maggio del 2018, rischia di restare fermo a causa dei tempi biblici necessari per risoluzione contrattuale e per l’individuazione di un altra impresa  allungando oltremodo  i tempi di realizzazione dell’opera: il commissariamento dell’opera  è una eventualità sulla quale c’è già l’attenzione dell’assessore regionale dei Lavori pubblici  che ha chiesto il commissariamento  per altre 10 opere strutturali incompiute in Sardegna. Credo che sia urgente quanto doveroso – ha concluso Giovanni Antonio Satta – inserire nell’elenco anche strada questa strada interrotta dal 18 novembre 2013.»

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Sabato 13 luglio, con inizio alle ore 10,15, presso l’hotel Regina Margherita di Cagliari, la CNA Sardegna presenterà la ricerca dal titolo Sanato 13 luglio verrà presentata.

La ricerca offre un inquadramento della realtà socio-economica della Sardegna nel contesto europeo con particolare riguardo alle regioni più simili sotto il profilo della vocazione economica, delle dimensioni e degli obiettivi strategici.

Dopo l’apertura dei lavori da parte del presidente regionale della CNA Pierpaolo Piras e l’esposizione della ricerca a cura di Antonio Mura (Cresme), le risultanze dell’indagine saranno al centro di una tavola rotonda moderata dal giornalista Nicola Scano dal titolo: “La Sardegna nel contesto europeo: declino irreversibile? Scenari e prospettive”, alla quale parteciperanno gli assessori regionali Giuseppe Fasolino (Programmazione, Bilancio, Credito ed Assetto del territorio), Roberto Frongia (Lavori Pubblici), Anita Pili (Industria) ed il segretario regionale della CNA Francesco Porcu.

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La commissione Governo del territorio presieduta da Giuseppe Talanas (Forza Italia) ha ascoltato una delegazioni di Sindaci dell’autorità di bacino regionale sul Piano alluvioni della Sardegna.

Dagli amministratori locali è arrivato un appello alla ripresa del confronto di merito con la Regione perché, in base ad una delibera di Giunta del dicembre dell’anno scorso adottata senza concertazione con le parti interessate, in molte realtà le aree sottoposte a vincolo hanno una estensione eccessiva e le cartografie non corrispondono allo stato dei luoghi. Il caso di Terralba, ha sostenuto in particolare il sindaco Sandro Pili, è emblematico: l’imposizione di vincoli sull’intero agro e buona parte del centro abitato ha obbligato il Comune a sospendere le concessioni edilizie già rilasciate e bloccare i progetti in corso, determinando una grave crisi economica senza peraltro “disinnescare” un possibile contenzioso di notevoli dimensioni.

Noi riteniamo, ha affermato poi il sindaco di Uta Giacomo Porcu, che senza il contributo degli Enti locali lo stesso procedimento di pianificazione non sia completo e, nel merito, a parte alcuni errori materiali riguardanti le altezze al livello del mare, non ci sembra adatta la metodologia “unidimensionale” adottata, che la letteratura scientifica di settore applica alle zone alpine. Come amministratori, ha concluso, siamo i primi a volere il massimo della sicurezza ma in un quadro di regole certe, reali e condivise che finora non c’è.

Il direttore generale del Distretto idrografico della Sardegna, Alberto Piras, ha ripercorso brevemente le diverse fasi della pianificazione, ricordando la collaborazione con gli specialisti dell’Università di Cagliari anche nelle simulazioni riguardanti la qualità e la velocità delle alluvioni, secondo un principio di precauzione che cerca di intercettare anche pericoli diversi da quelli conosciuti.

Nel dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Angelo Cocciu (Forza Italia), Maria Laura Orrù e Antonio Piu (Progressisti), Francesco Mura (Fdi), Franco Mula (Psd’Az), Valter Piscedda e Roberto Deriu (Pd), Roberto Li Gioi del M5S.

Il presidente della commissione Giuseppe Talanas, nelle conclusioni, ha assicurato che saranno svolti tutti gli approfondimenti necessari nell’ambito di un percorso concertativo che consentirà ai Comuni di acquisire ogni elemento utile per le decisioni da adottare nell’interesse delle diverse comunità.

Nella seconda parte della riunione, presenti l’assessore dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, l’amministratore unico di Abbanoa Spa Abramo Garau, il direttore generale Sandro Murtas e tecnici del Genio civile, sono stati affrontati i problemi del servizio idrico in alcuni centri della Bassa Baronia e nel comune di Posada.

In entrambi i casi, è emerso dagli interventi, non ci sono nel breve termine progettualità in grado di dare una risposta strutturale e definitiva al deficit di approvvigionamento idrico. L’assessore Roberto Frongia, per quanto riguarda in particolare la Bassa Baronia, si è impegnato a costituire una “unità di crisi” con il compito di individuare le migliori soluzioni tecniche assicurando il costante coordinamento con le amministrazioni locali interessate. Per Posada, invece, Abbanoa metterà in servizio quanto prima un impianto di supporto alla rete principale.

Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri regionali Roberto Deriu del Pd, Franco Mula del Psd’Az, Michele Ennas della Lega ed Elena Fancello del M5S.