24 November, 2024
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L’Anas ha appena consegnato all’assessorato regionale dei Lavori pubblici l’intervento sulla Statale 131, che da questo momento risulta aperta in direzione Sassari. I lavori, che hanno visto gli operai Anas impegnati anche nelle ore notturne, come richiesto dalla Regione, ha compreso oltre alla nuova pavimentazione anche il rinnovo e completamento della segnaletica orizzontale.

«Avevamo chiesto la riapertura immediata dei cantieri e un’accelerazione reale sulle opere i cui cantieri risultavano bloccati – spiega l’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia -. Da settembre a oggi sono state continue le interlocuzioni con Anas, che ha recepito la necessità urgente di maggiore attenzione sulla viabilità della Sardegna. Oggi riconsegniamo alla collettività un importante tratto di 131, per circa 10 km, i cui lavori di manutenzione straordinaria sono stati completati nei tempi stabiliti. Proseguiremo il lavoro con attenzione particolare per tutte le opere strategiche di cui Anas conosce già dettagli e stato.»

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«I 35 milioni appena sbloccati con accordo quadro rappresentano i primi risultati concreti dell’azione svolta in questi mesi dalla Regione, volta a incrementare gli appalti, accelerare la spendita in Sardegna dei finanziamenti destinati alle strade e, laddove possibile, far si che gli appalti siano suddivisi per importi più piccoli in maniera tale da non precludere la partecipazione delle imprese sarde ai bandi di gara. Il recepimento tramite pubblicazione dei sette accordi quadro per interventi in tutta l’Isola, fa parte dell’intesa siglata a settembre nell’assessorato dei Lavori pubblici alla presenza dei vertici di Anas e testimonia l’attenzione della Regione, altissima, sul dossier strade, che ancora una volta non temo a definire dramma della Sardegna.»

L’assessore regionale dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, si è espresso così in merito alla pubblicazione delle gare pubbliche indette da Anas per interventi di manutenzione finalizzati al risanamento strutturale delle opere d’arte stradali, quali per esempio ponti, viadotti, attraversamenti della Sardegna. Interventi considerati strategici per mantenere il livello di sicurezza.

Dopo gli accordi raggiunti ieri su 130 e 554 grazie ai quali Anas procederà con la progettazione definitiva dei tratti interessati, si sta procedendo ora all’appalto di nuove opere in accordo quadro con l’obiettivo, richiesto dalla Regione, di garantire efficienza. L’utilizzo dell’accordo quadro quale strumento contrattuale, consente infatti di avviare i lavori con la massima tempestività senza dover espletare ogni volta una nuova gara di appalto, consentendo quindi risparmio di tempo e maggiore efficienza.

Si tratta, nello specifico, di sette accordi quadro pubblicati ieri in Gazzetta Ufficiale, per 7 interventi stradali (manutenzioni) del valore di 5 milioni l’uno.

«Come Assessorato – aggiunge Roberto Frongia – abbiamo chiesto e ottenuto appalti di importo contenuto per consentire anche alle nostre imprese di poter accedere ai bandi di gara. Il fatto che non venga preclusa la partecipazione delle imprese sarde è un risultato straordinario.»

I 35 milioni si aggiungono ai 60 già destinati di manutenzione sulle strade i cui lavori risultano al momento in corso.

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L’Anas è pronta ad avviare la progettazione definitiva della Statale 130 “Iglesiente” finalizzata all’eliminazione degli incroci a raso da Cagliari a Decimomannu e a rendere più fluida e sicura la circolazione. Si è tenuta questa mattina nell’assessorato dei Lavori pubblici in viale Trento la riunione operativa che ha visto la partecipazione dei referenti di Anas e delle Amministrazioni comunali di Elmas, Assemini e Decimomannu, direttamente interessate alla realizzazione dell’opera il cui progetto risultava fermo da tempo.

«L’incontro di oggi testimonia la volontà di consegnare alle comunità un’opera strategica e di farlo nei tempi stabiliti, che rischiavano di slittare esponendo la Regione al rischio di perdita del finanziamento – spiega l’assessore dei Lavori pubblici, Roberto Frongia -. Per questo motivo ho chiesto ad Anas non solo di accelerare quanto più possibile la progettazione per arrivare quanto prima all’apertura dei cantieri ma anche di prevedere la formula h24 con turnazioni di lavoro finalizzate all’accelerazione dell’opera. Non posso tollerare ulteriori ritardi: garantire la sicurezza in un’arteria martoriata dagli incidenti è l’obiettivo primario di questo Assessorato.»

Nel corso dell’incontro è stato raggiunto l’accordo con i Comuni per la definizione degli interventi, teso a soddisfare appunto le esigenze delle comunità locali. Tre gli obiettivi dell’intervento che ora potrà andare in progettazione: decongestionare il traffico causato dagli svincoli e dai semafori, favorire i collegamenti tra il Sulcis ed il Cagliaritano e garantire la sicurezza attraverso la pianificazione di un’opera definita dalle stesse Amministrazioni comunali «nettamente migliorativa rispetto all’attuale situazione».

 

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Parte la progettazione definitiva degli interventi strategici per il completamento della 554 nel tratto che va dal km 12 al km 18. Sono i termini dell’accordo raggiunto nel pomeriggio nell’assessorato dei Lavori pubblici in Viale Trento, alla presenza dell’Assessore Roberto Frongia, dei referenti Anas, dei rappresentanti delle Amministrazioni comunali e della Città Metropolitana. L’Anas è pronta ad avviare la progettazione definitiva che andrà a risolvere le criticità legate al traffico, in particolar modo a quello relativo alla stagione estiva.

L’accordo interessa i comuni di Maracalagonis, Quartucciu, Quartu Sant’Elena ma anche le Amministrazioni di Sinnai e Settimo San Pietro e tutta la fascia Sud-Est della Sardegna, fino all’Ogliastra. “

«Si tratta di sei chilometri di strada a scorrimento veloce, che nella bella stagione sopporta un traffico fino a 20mila veicoli al giorno – spiega l’assessore Roberto Frongia -. Anche in questo caso ho fatto richiesta esplicita ad Anas di restringere quanto più possibile le tempistiche andando incontro, anche in sede di progettazione, alle esigenze manifestate dai Comuni. Resta, da parte di questo Assessorato, l’esigenza di aprire cantieri prevedendo turnazioni h24.»

Tre gli obiettivi dell’intervento che ora potrà andare in progettazione: decongestionare il traffico, favorire i collegamenti tra Cagliari, il Sud-Est della Sardegna e l’Ogliastra e garantire la sicurezza.

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«Il tavolo tecnico per trovare una soluzione alla chiusura del Ponte di Oloè e interrompere l’isolamento che da troppo anni vivono le comunità di Oliena e Dorgali, si riunirà lunedì a Cagliari.»

Lo ha annunciato il presidente della Prima commissione (Autonomia), Pierluigi Saiu (Lega), che ha ringraziato l’assessore regionale dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, per il lavoro che sta facendo.

«Al tavolo parteciperanno, come avevamo richiesto, oltre all’assessore, anche i consiglieri regionali del territorio, i rappresentanti della provincia e i sindaci dei comuni interessati. Insieme abbiamo il dovere di trovare soluzioni praticabili che consentano di ripristinare l’attraversamento del fiume Cedrino. Non faremo – ha aggiunto Pierluigi Saiu – ciò che è stato fatto nella scorsa legislatura: vogliamo trovare una soluzione e realizzarla nel minor tempo possibile. Il ponte di Oloè  è interessato da delicate inchieste e abbiamo il massimo rispetto per il lavoro della magistratura. A noi spetta, però, trovare una soluzione alternativa perché la situazione di isolamento che vivono Oliena e Dorgali deve finire. Una viabilità efficiente è indispensabile – ha concluso Pierluigi Saiu – per contrastare lo spopolamento delle zone interne della nostra Isola e dare nuovo slancio all’economia delle nostre comunità.»

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E’ urgente inserire il principio di insularità in Costituzione per consentire alla Sardegna di superare gli svantaggi dovuti alla condizione geografica di isola e creare le opportunità di sviluppo economico, che la mettano in una condizione di parità con le altre regioni italiane ed europee. E’ quanto ha chiesto oggi la Commissione speciale per I’Insularità, presieduta da Michele Cossa (Riformatori sardi), durante l’incontro che si è tenuto, questa mattina a Roma, con il presidente della Commissione Affari costituzionali del Senato, Stefano Borghesi. La Commissione da lui presieduta ha, infatti, in carico da ottobre 2018 la proposta di legge di iniziativa popolare per l’inserimento del principio di insularità in Costituzione, presentata dal Comitato promotore, di cui è presidente Roberto Frongia.

All’incontro hanno partecipato i consiglieri regionali che compongono la commissione speciale: Michele Cossa (Riformatori), Eugenio Lai (Leu), Dario Giagoni (Lega) e Giuseppe Meloni (Pd), insieme ai senatori sardi Lina Lunesu (Lega), Emilio Floris (Forza Italia), Gianni Marilotti (M5S) e Giuseppe Cucca (Italia Viva), mentre non è potuto essere presente Roberto Frongia, impegnato a Cagliari con il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia proprio sul tema dell’insularità. Tra Roberto Frongia e Stefano Borghesi ci sarà a breve un colloquio telefonico.

I commissari sardi hanno illustrato al presidente Stefano Borghesi le ragioni che hanno spinto il Consiglio regionale della Sardegna a istituire la Commissione speciale e hanno manifestato l’urgenza di approvare la proposta di legge, così da riconoscere gli svantaggi della condizione insulare e poter intervenire  per colmare il gap infrastrutturale e dei collegamenti da e per le Isole. I senatori sardi hanno garantito il massimo appoggio alla commissione e, in particolare, il senatore Gianni Marilotti, attraverso il suo gruppo, ha chiesto la calendarizzazione della proposta di legge nella Commissione Affari Costituzionali. Il presidente Stefano Borghesi ha assicurato il massimo impegno per portare avanti il provvedimento.
La Commissione speciale per l’Insularità si riunirà martedì, 19 novembre a Cagliari, con all’ordine del giorno l’audizione del Comitato promotore per l’inserimento del principio di insularità in Costituzione.

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Con la Giunta Regionale guidata dal presidente Christian Solinas e con l’incarico attribuito ai nuovi assessori, la nuova maggioranza ha cercato di dare un nuovo impulso e risposte concrete ai problemi che hanno necessità di essere affrontati con nuove sinergie ed azioni immediate.
E’ in questo contesto che, con l’assegnazione delle deleghe degli assessorati, è tornato in Giunta, a distanza di 15 anni dalla precedente prima esperienza, alla guida dell’assessorato dei Lavori pubblici, l’avvocato Roberto Frongia, presidente dei Riformatori Sardi e del Comitato dell’Insularità in Costituzione.
All’assessore Roberto Frongia abbiamo rivolto alcune domande per fare il punto della situazione e, soprattutto, una ricognizione sugli interventi più urgenti da mettere in campo.
Assessore Frongia, il nuovo incarico all’assessorato dei Lavori pubblici riveste un ruolo importante per dare un’impronta decisa all’azione della Giunta…
«E’, prima di tutto, una grande responsabilità. La Sardegna oggi ha bisogno di infrastrutture ed è proprio a partire da questa considerazione che, fin dalle prime settimane alla guida dell’Assessorato, ho avviato una serie di sopralluoghi, andando a visitare le più importanti infrastrutture della Sardegna, le strade, le dighe ed i porti. Abbiamo troppi “lavori in corso” che necessitano di un imponente piano di accelerazione, su molte incompiute che non possono più rimanere tali. Penso, ad esempio, alla diga di Cumbidanovu, opera mai portata a compimento, per la quale ho sbloccato i finanziamenti. Sarà un inverno di grande impegno.»
Come ha trovato l’Assessorato e quali sono gli interventi più urgenti?
«Ho trovato una struttura attenta e competente che mi ha sostenuto e messo a disposizione il sapere, la conoscenza e l’esperienza. Ho ben presente la continuità amministrativa e non fatico a riconoscere i meriti dei miei predecessori che, con determinazione, hanno affrontato numerose criticità e sanato altrettante situazioni.»
La stampa ed i media in generale hanno dato ampio risalto a tutte le sue iniziative. Detto questo, può darci un’immagine della Sardegna rispetto alla viabilità e non solo?
«Non ho esitato a definire quella delle strade un’emergenza e sono convinto lo sia, dato che è causa di morte (abbiamo un tasso di mortalità sulle strade superiore alla media nazionale a causa del numero di incidenti gravissimi). Pensare che ancora il Governo non abbia dato seguito alla mia richiesta di commissariamento, mi porta a credere che da Roma non si sia compresa la drammatica necessità della Sardegna di colmare quel gap infrastrutturale e di sicurezza che caratterizza la viabilità sarda.»
Circa i tre miliardi di euro che potrebbero svanire nel nulla, cosa può dirci in proposito? Com’è l’approccio con la nuova compagine politica nazionale? Come Assessorato, ci sono stati contatti e se sì qual è la disponibilità e quali interventi sono possibili?
«Il presidente Christian Solinas ha portato il dossier strade all’attenzione della ministra Paola De Micheli, sono fiducioso. Di certo, nel 2019 non possiamo più correre il rischio che la macchina burocratica acuisca il gap infrastrutturale sardo e tenga bloccati i cantieri, a cui è legato appunto il rischio di perdita dei finanziamenti. I ritardi che scontano alcune tra le opere più importanti della viabilità sarda, oltre ad aggravare il deficit infrastrutturale del territorio, finiscono per acuire l’incidentalità delle strade. Ho il dovere di fare il possibile per accelerare quanto più possibile i lavori con l’obiettivo di garantire sicurezza stradale in una regione martoriata da disagi ed incidenti gravissimi. Oggi posso dire che le interlocuzioni con ANAS (cui sono in capo la maggior parte delle opere per cui ho fatto richiesta di commissariamento) sono continue.»
La situazione socio-economica sarda indubbiamente non sta attraversando un buon momento. Le vertenze Sider-Alloys ed Eurallumina che ancora non trovano soluzione definitiva, i pastori che minacciano nuovamente di scendere in piazza, ma soprattutto il lavoro che non c’è, con tanti giovani laureati e non, che non hanno futuro. La viabilità sarda, precaria, certamente non viene in aiuto per sostenere uno sviluppo concreto. Insomma, un continuo isolamento del quale ancora non si intravvede un’inversione di tendenza.
«Rispondo con estrema convinzione. Il tema dell’Insularità è oggi centrale per lo sviluppo economico e sociale della Sardegna e lo sarà ancora di più nei prossimi mesi.
Lo stesso gap infrastrutturale è causa di una precisa condizione chiamata Insularità, che però ancora lo Stato non ci riconosce. E’ inaccettabile che la proposta di legge di iniziativa popolare firmata da oltre 100mila sardi, sia ancora ferma in commissione Affari Costituzionali al Senato. Come Comitato per l’Insularità abbiamo appena scritto al ministro Francesco Boccia sollecitando un incontro ed auspicando che il Governo Conte avverta la necessità di intervenire quanto prima, non concedendo favori o un sostegno particolari alla Sardegna, quanto un riconoscimento non più dilazionabile. Dalla battaglia per l’Insularità, dipende il futuro della Sardegna.»
Il quadro che si presenta non è certamente positivo, il suo Assessorato è impegnato in una sfida titanica…
«Come Assessorato siamo impegnati ogni giorno per dare un contributo reale allo sviluppo economico e sociale della Sardegna. Ogni mia azione – conclude l’assessore regionale dei Lavori pubblici – sarà incentrata esclusivamente sul perseguimento del bene pubblico, con l’obiettivo di usare tutte quelle leve positive, in mano all’Amministrazione regionale, che possano portare beneficio ai Sardi ed alla Sardegna.»
Armando  Cusa

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Un tavolo tecnico con le Associazioni di categoria per introdurre, favorire, sostenere l’utilizzo di materiali innovativi, puntando sulla bioedilizia per la realizzazione delle opere pubbliche. È incentrata sulla tutela dell’ambiente la strada che la Regione intende tracciare per avviare la stagione dell’impiego di materiali a basso impatto ambientale.

«La bioedilizia ricopre un ruolo decisivo nella tutela del paesaggio e dell’ambiente ma le esperienze e le buone pratiche in materia caratterizzano soprattutto il Nord Italia nonostante come regione abbiamo tutte le potenzialità e la capacità di distinguerci, oltre allo straordinario volume di biomateriali che già produciamo a km zero – spiega l’assessore dei Lavori pubblici, Roberto Frongia -. Come Assessorato abbiamo recepito immediatamente, anche nel prezziario 2019, le categorie di materiali bio introdotte ma vogliamo andare oltre e siamo attenti, come Giunta, alla promozione di strumenti e incentivi per l’edilizia sostenibile. Credere nella bioedilizia – aggiunge Roberto Frongia – equivale a dare valore alla prevenzione in materia sanitaria dato che l’incidenza dei tumori nel comparto edile e nella filiera è altissima e dare gambe a progetti di sviluppo incentrati sul risparmio energetico e, per la Pubblica Amministrazione, di risparmio sulle spese di costruzione, facendo lega anche sui materiali green.»

La settimana prossima si terrà, presso l’assessorato dei Lavori pubblici in viale Trento un tavolo tecnico, alla presenza delle associazioni di categoria, volto proprio all’introduzione della bioedilizia quale elemento significativo e premiante. Secondo Roberto Frongia, «sebbene sia aumentata la consapevolezza rispetto ai vantaggi derivanti da sistemi costruttivi eco-efficienti, c’è ancora una carenza di informazioni e di conoscenza del tema e dei benefici ad esso legati. Vogliamo partire colmando un gap: l’assenza di indicazioni precise da parte del legislatore. Vogliamo prendere un impegno nella salvaguardia dell’ambiente e avviare un percorso virtuoso che coinvolga tutti i protagonisti».

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Si è tenuto questa mattina il sopralluogo dell’assessore dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, presso il centro polifunzionale di Quartucciu, infrastruttura compresa nell’elenco delle incompiute, a cui è seguito un sopralluogo più specifico sui temi di viabilità.

«Visitando il complesso culturale di Quartucciu, che comprende il polo museale e la biblioteca, non si fatica a comprendere come il completamento dell’opera comporterebbe evidenti vantaggi di carattere culturale e sociale – spiega l’assessore Roberto Frongia -. È proprio alla luce dell’importanza che questa infrastruttura riveste per il Comune che è necessario accelerare quanto più possibile quei lavori di adeguamento e completamento, oggi fermi. Abbiamo il dovere di assicurare la riqualifica delle zone urbane e l’integrazione delle infrastrutture con i territori.»
Proprio alla luce della necessità di riqualificare le zone, anche e soprattutto attraverso le vie di collegamento, l’esponente della Giunta Solinas ha evidenziato l’urgenza di migliorare la viabilità tra la 554 e Viale Marconi, alleggerendo anche il traffico dentro il Comune.

«L’obiettivo – conclude Roberto Frongia – è sempre quello di accelerare i tempi per restituire alle comunità infrastrutture strategiche, abbiamo necessità urgente di vedere colmare quel gap infrastrutturale che ci divide dal resto del Paese, non ultimo quello legato alle infrastrutture stradali.»

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Sono stati aggiudicati i lavori di messa in sicurezza del tratto di valle del Rio San Gerolamo e Rio Masone-Ollastu. L’intervento appaltato completerà la messa in sicurezza di una popolazione di oltre 800 abitanti residente nei quartieri San Gerolamo e Frutti d’Oro.

Interamente progettato dalla struttura commissariale incardinata presso la Direzione dei Lavori Pubblici dell’Assessorato, che seguirà l’attuazione dell’opera, l’intervento aggiudicato è parte di un insieme di interventi finalizzati alla messa in sicurezza delle zone abitate del territorio di Capoterra, per la cui realizzazione erano state stanziate ingenti risorse. L’area oggetto di intervento era stata infatti interessata da eventi alluvionali di notevole intensità. Con l’avvio del cantiere – tra qualche mese – si andrà a sanare una situazione ritenuta ancora oggi emergenziale.

«Oggi abbiamo il dovere di mettere in campo tutti gli strumenti, anche tecnologici, e le best practice atte a ridurre i rischi derivanti da fenomeni atmosferici avversi e limitare i danni – spiega l’assessore dei Lavori pubblici, Roberto Frongia -. Nella lotta contro il dissesto idrogeologico è fondamentale progettare secondo specifici criteri e investire in opere di qualità.»

Tecnicamente l’intervento (che costituisce la prosecuzione di un primo lotto già realizzato) consiste nella sistemazione idraulica del Rio San Gerolamo e del Rio Masone-Ollastu nel tratto immediatamente a monte della S.S. 195, per un valore complessivo di € 15.678.212 (11.178.212 lotto San Gerolamo + 4.500.000 lotto Masone-Ollastu).