13 November, 2024
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La società Floremar ha presentato oggi nella sala polifunzionale di Piazza Roma, Carbo, un oggetto identitario della città di Carbonia.
Si tratta del risultato scaturito dall’unione delle due materie identitarie di Carbonia, la trachite rosa, ricorrente negli edifici di fondazione della città ed il carbone Sulcis, una linea di oggetti artigianali, una collezione di pezzi unici interamente lavorati a mano.
«Per noi è una giornata importante – ha detto Maxwell Frongia, uno dei promotori del progetto – in quanto la società Floremar, detentrice del brand Carbo, registrato e brevettato all’ufficio marchi e brevetti, ha prodotto questo oggetto identitario che si propone di descrivere la città di Carbonia nel mondo. È un tassello importante che si aggiunge alla destinazione Carbonia. I turisti chiedevano sempre un qualcosa che potesse abbinare la vacanza a Carbonia a un oggetto da portare a casa come ricordo. Io e Manolo Cossu, responsabile dell’immagine, non abbiamo fatto altro che abbinare la pietra di fondazione della città, la trachite, all’elemento primario economico della città, per il quale è nata: il Carbone Sulcis. Unendo i due elementi, abbiamo creato una linea di souvenirs: la Carbo 38, la Carbo 69 e la Carbo 71. Sono tre date importantissime e indimenticabili, in quanto 38 è l’anno di fondazione della città, 69 l’anno del passaggio dei minatori all’Enel e 71 l’anno della definitiva chiusura della miniera di Seruci. Tre date legate a tre linee produttive con diverse dimensioni e quindi rappresentative per diversi target di utenza. Abbiamo avviato collaborazioni per la diffusione con diverse strutture ricettive tra le quali il Lu’ Hotel, vari B&B operanti a Carbonia, la Grande miniera di Serbariu, Monte Sirai, il museo archeologico di Villa Sulcis e vari siti di interesse minerometallurgico e archeologico.»
Alla presentazione hanno partecipato il sindaco, Giuseppe Casti, l’assessore della Cultura, Loriana Pitzalis, e il direttore del Lù Hotel, Roberto Ghessa.
«L’iniziativa è importante e si inserisce in un vasto programma di valorizzazione turistica della città di Carbonia – ha detto Giuseppe Casti -. I dati sulle presenze sono positivi sia negli alberghi sia nei siti quali la Grande miniera, Monte Sirai e il Museo archeologico di Villa Sulcis. Il progetto turistico in questo momento non è alternativo all’industria, di cui tutti parliamo ormai quotidianamente, i due progetti possono e devono convivere. I nostri spazi da destinare al turismo e all’accoglienza sono molto importanti. C’è mercato, c’è la possibilità di crescere sostenendo tutte le proposte che arrivano, tra le quali si inserisce questa che viene presentata oggi. La nostra amministrazione interverrà con risorse che, pur non immense, sono importanti, per lo sviluppo turistico della città e se tutti faremo la nostra parte, potremo ottenere risultati importanti. Ringraziamo Maxwell, Manolo e le altre persone che hanno collaborato alla realizzazione di questo progetto.»

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