22 November, 2024
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Clima di grande tensione, questa mattina, a Nuxis, durante i lavori del Consiglio comunale, convocato dal sindaco, Roberto Lallai, per affrontare un ordine del giorno che prevedeva la nomina di un revisore dei conti e, soprattutto, il tema del trasferimento dell’esercizio delle competenze in materia di gestione delle risorse idriche ad Abbanoa, con concessione d’uso gratuita al gestore del Servizio idrico integrato delle infrastrutture idriche di proprietà dell’ente locale. Nuxis è uno dei comuni che si oppongono da anni al trasferimento delle competenze in materia di gestione dell’acqua ad Abbanoa, previsto dall’art. 7, comma 1 del DL 12 settembre 2014 n. 133 (cosiddetto Sblocca Italia).

Il comitato cittadino è sempre più deciso nella sua opposizione ad Abbanoa e poco fa i lavori del Consiglio sono stati bloccati dai manifestanti, come si vede nelle fotografie di Romeo Ghilleri. Nuxis vuole continuare a gestire autonomamente la propria risorsa idrica e respinge il trasferimento delle competenze ad Abbanoa che il comitato ritiene negativo sia in termini di qualità del servizio sia in termini di costi a carico dei cittadini-utenti.

«Certi di rappresentare il diffusissimo malessere regnante tra i cittadini di Nuxis per la esternata intenzione da parte del Sindaco di cedere la nostra acqua ad Abbanoa – si legge in un documento diffuso dal comitato di cittadini di Nuxis – ci induce a ritenere concreto il fatto che tale operazione sia di non facile interpretazione. Questo lo si deduce anche dal fatto che i sindaci cosiddetti “Ribelli” che non volevano sapere di cedere il servizio idrico integrato continuano in tal senso la loro battaglia.»

«Gli organi di stampa a più riprese hanno dato ampio risalto a tale fatto, gli ultimi episodi risalgono al 14 maggio scorso ed interessano i comuni di Bonarcado e Oristano – si legge ancora nel documento -. Il primo gestisce autonomamente il servizio idrico e, pur avendo aumentato le tariffe, queste risultano nettamente inferiori a quelle praticate da Abbanoa; il secondo, che è gestito da Abbanoa, manifesta il proprio interesse, a tutela dei cittadini, affinché tale servizio venga gestito autonomamente. (C’è chi non vuole salire sul “carrozzone” e chi vuole scendere).»

«Questo crea inevitabilmente confusione e inquietudine in seno alla popolazione – conclude il documento -, tanto che è stato costituito in fretta e furia il comitato in modo tale da interagire con gli organi preposti, sia per capire e sia per far sì che il servizio idrico integrato, per quanto possibile, venga gestito autonomamente dal comune di di Nuxis, in modo efficiente e con tariffe sostenibili.»

Il comitato dei cittadini, infine, sottolinea che presso la Regione Sardegna, assessorato dei Lavori pubblici, il tavolo delle trattative è ancora aperto con alcuni Comuni e nessuno ha spiegato le ragioni per cui Nuxis, oggi, debba frettolosamente sottoporre al vaglio del Consiglio comunale, la cessione del servizio idrico integrato, mentre continua la raccolta di firme anche perché «la cessione dell’acqua ad Abbanoa non è espressione della volontà della nostra gente».

Romeo Ghilleri 2Romeo Ghilleri 1 Romeo Ghilleri 3

I sindaci referendari non si arrendono. A distanza di tre giorni dal pronunciamento dell’Ufficio regionale per il referendum che non ha ammesso, perché illegittima, la richiesta di un referendum popolare per l’abrogazione di Abbanoa, questa mattina il sindaco di Domusnovas, Angelo Deidda, portavoce del comitato di sindaci, ha annunciato la convocazione di una manifestazione per il 18 dicembre, alle 9.30, a Cagliari, per la consegna dei moduli contenenti le firme a sostegno della proposta di legge regionale per la gestione diretta delle acque pubbliche da parte dei Comuni.

La manifestazione partirà da Viale Elmas, presso l’ex mercato ortofrutticolo, per poi percorrere il Viale Sant’Avendrace, Viale Trento, Via Cesare Battisti, Viale Trieste, Via Roma, per concludersi presso la sede del Consiglio regionale della Sardegna, dove verranno consegnate le firme.

Ricordiamo che la raccolta di firme venne avviata l’11 luglio, nel corso di una conferenza stampa svolta nella sala consiliare del comune di Domusnovas, dai sindaci di Domusnovas, Angelo Deidda, di Fluminimaggiore, Ferdinando Pellegrini, e di Nuxis, Roberto Lallai.

Ferdinando Pellegrini, Angelo Deidda e Roberto Lallai.

Ferdinando Pellegrini, Angelo Deidda e Roberto Lallai.

L’Ufficio regionale per il referendum non ha ammesso, perché illegittima, la richiesta di un referendum popolare per l’abrogazione di Abbanoa.

La richiesta di un referendum popolare per l’abrogazione di Abbanoa era stata proposta con l’avvio della raccolta di firme l’11 luglio , nel corso di una conferenza stampa svolta nella sala consiliare del comune di Domusnovas, dai sindaci di Domusnovas, Angelo Deidda, di Fluminimaggiore, Ferdinando Pellegrini, e di Nuxis, Roberto Lallai.
«Volete voi l’abrogazione della società pubblica Abbanoa SpA quale gestore unico del servizio idrico integrato dei comuni della Sardegna», questo il quesito proposto a cui era stato aggiunto la richiesta di abrogare tre delibere, una della Giunta regionale e due dell’Ato (l’Autorità d’ambito). Proprio queste ultime hanno portato al rigetto della richiesta di referendum, in quanto l’Autorità d’ambito «non è un ente regionale in senso stretto e nemmeno di un ente strumentale della Regione, configurandosi come un consorzio obbligatorio dei comuni e delle province della Sardegna».
In sostanza una struttura autonoma dotata di personalità giuridica, cui erano state trasferite funzioni spettanti agli enti locali.

Ferdinando Pellegrini, Angelo Deidda e Roberto Lallai.

I promotori del referendum popolare regionale per l’abrogazione della società pubblica “Abbanoa spa” quale gestore unico del Servizio Idrico Integrato dei Comuni della Sardegna, hanno consegnato i moduli contenenti le firme raccolte, presso il popolo sardo, ieri mattina, presso la Corte d’Appello del Tribunale di Cagliari. La raccolta delle firme venne avviata lo scorso 11 luglio nel corso di una conferenza stampa svolta nella sala consiliare del Comune di Domusnovas dai sindaci di Domusnovas, Angelo Deidda, di Fluminimaggiore, Ferdinando Pellegrini, e di Nuxis, Roberto Lallai. In quell’occasione venne avviata anche la raccolta di firme per la presentazione della proposta del disegno di legge di iniziativa popolare su “Norme in materia di gestione da parte dei Comuni della Sardegna del Servizio Idrico Integrato”, che verrà formalizzata presso la stessa Corte d’Appello del Tribunale di Cagliari, tra quindici giorni.

La battaglia dei sindaci, come si ricorderà, è iniziata alcuni anni fa. Già una prima volta giunse alla raccolta e presentazione delle firme per l’abrogazione di Abbanoa e la legge di iniziativa popolare per l’affidamento della gestione del servizio idrico ai Comuni ma per problemi procedurali non giunse al traguardo. Angelo Deidda, Ferdinando Pellegrini e Roberto Lallai hanno spiegato le motivazioni che li hanno portati a questa nuova iniziativa. Non accettano il passaggio del servizio idrico dei loro Comuni ad Abbanoa, servizio che oggi funziona bene con costi contenuti a carico degli utenti e che, se trasferito ad Abbanoa, «avrebbe sicuramente un notevole aggravio di costi a carico dei cittadini ed un peggioramento della qualità, come dimostrano le esperienze maturate dagli altri comuni sardi in tutti questi anni, dacché è iniziata la gestione di Abbanoa come servizio idrico integrato».

Ferdinando Pellegrini, Angelo Deidda e Roberto Lallai.

Ferdinando Pellegrini, Angelo Deidda e Roberto Lallai.

Si è svolta questa mattina nella sala consiliare del Comune di Domusnovas la conferenza stampa dei sindaci di Domusnovas, Angelo Deidda, di Fluminimaggiore, Ferdinando Pellegrini, e di Nuxis, Roberto Lallai, per la presentazione del referendum popolare regionale per l’abrogazione della società pubblica “Abbanoa spa” quale gestore unico del Servizio Idrico Integrato dei Comuni della Sardegna e della proposta del disegno di legge di iniziativa popolare su “Norme in materia di gestione da parte dei Comuni della Sardegna del Servizio Idrico Integrato”.

La battaglia dei sindaci è iniziata alcuni anni fa. Già una prima volta giunse alla raccolta e presentazione delle firme per l’abrogazione di Abbanoa e la legge di iniziativa popolare per l’affidamento della gestione del servizio idrico ai Comuni ma per problemi procedurali non giunse al traguardo ed ora riparte la mobilitazione per la raccolta delle firme. L’obiettivo è costituito da 20.000 firme per l’abrogazione di Abbanoa ed altrettante per la legge di iniziativa popolare.

Angelo Deidda, Ferdinando Pellegrini e Roberto Lallai hanno spiegato le motivazioni che li hanno portati a questa nuova iniziativa. Non accettano il passaggio del servizio idrico dei loro Comuni ad Abbanoa, servizio che oggi funziona bene con costi contenuti a carico degli utenti e che, se trasferito ad Abbanoa, «avrebbe sicuramente un notevole aggravio di costi a carico dei cittadini ed un peggioramento della qualità, come dimostrano le esperienze maturate dagli altri comuni sardi in tutti questi anni, dacché è iniziata la gestione di Abbanoa come servizio idrico integrato».

L’art. 1 della proposta di legge prevede che «la Regione, in deroga alle disposizioni previste dalla Legge Regionale n. 29 del 17 ottobre 1997, conferisce ai singoli Comuni della Sardegna, trasferendo le funzioni dell’Autorità d’ambito territoriale ottimale, la facoltà di decidere autonomamente le modalità di affidamento e gestione del Servizio Idrico Integrato, costituito dall’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione dell’acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue.»

L’art. 2 prevede due commi: «1) I Comuni di cui all’art. 1 della presente disposizione, possono esercitare le funzioni sia in forma singola che associata con le modalità previste dal decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267, senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica. 2) I Comuni che intendono gestire il servizio nelle modalità indicate all’art. 2 comma 1, possono procedere all’affidamento diretto della gestione del servizio idrico integrato, a società a totale o a prevalente capitale pubblico. Tali società sono comunque escluse dalle gare per l’affidamento di altri servizi pubblici locali e tale esclusione si estende anche a società collegate o controllate».

L’art. 3 prevede che «I Comuni che all’entrata in vigore della presente disposizione non hanno ancora consegnato gli impianti all’attuale gestore del Sistema Idrico Integrato, possono proseguire l’erogazione del servizio, senza variare quanto già in essere, rispettando le condizioni dettate dall’art. 2».

L’art. 4, infine, prevede due commi: «1) Al fine di razionalizzare i consumi ed eliminare gli sprechi, sarà cura della Regione prevedere nei propri bilanci un fondo economico per sostenere i Comuni relativamente ai seguenti interventi: • realizzazione di nuove reti e nuovi impianti; • sistemazione di quelli esistenti che necessitano di interventi straordinari. 2) I Comuni che intendono usufruire dei fondi di cui al comma precedente formulano ufficiale richiesta alla Regione, inoltrando la documentazione necessaria al fine di provare la spesa da sostenere».

 

L'acqua delle sorgenti di Domusnovas.

L’acqua delle sorgenti di Domusnovas.

Riparte la battaglia di alcune comunità locali contro Abbanoa, gestore unico del sistema unico integrato dei comuni della Sardegna.

Giovedì, 11 luglio, alle 10.30, presso la sala consiliare del Comune di Domusnovas, si terrà una conferenza stampa convocata dai sindaci dei Comuni di Domusnovas, Angelo Deidda, Fluminimaggiore, Giancarlo Pellegrini, e Nuxis, Roberto Lallai.

Nel corso della conferenza stampa si parlerà di:

  • presentazione di un referendum popolare regionale per l’abrogazione della società pubblica Abbanoa, quale gestore unico del sistema idrico integrato dei comuni della Sardegna;
  • proposta del disegno di legge di iniziativa popolare recante norme in materia di gestione da parte dei comuni della Sardegna del servizio idrico integrato;
  • apertura della campagna referendaria per la raccolta delle firme.