25 April, 2025
HomePosts Tagged "Roberto Piroddi"

La Ferrini ha interrotto la lunga serie positiva dell’Iglesias, fermatasi a 9 risultati utili consecutivi (5 vittorie e 4 pareggi), impedendole di compiere l’allungo sul Calangianus, al quinto posto, ultimo utile per l’accesso ai playoff promozione. E’ stato un goal realizzato da Roberto Piroddi in avvio del secondo tempo a decidere il confronto, dopo che l’Iglesias aveva sciupato alcune favorevoli occasioni per passare in vantaggio nel corso del primo tempo.

La squadra di Giampaolo Murru non fa drammi, resta al quinto posto solitario con un punto di vantaggio sul Calangianus, battuto con l’identico punteggio di 1 a 0 a Budoni, e 5 sul Taloro Gavoi, battuto in rimonta casa 2 a 1 dall’Alghero di Mario Fadda, con il goal partita maturato al 90′. Con i tre punti la squadra catalana ha agganciato in classifica il San Teodoro Porto Rotondo, battuto 2 a 0 a Tempio Pausania, e il Carbonia tornato imbattuto da Nuoro, un punto davanti alla Ferrini. Domenica prossima al Monteponi arriverà la capolista Budoni.

Il Carbonia sul campo della Nuorese ha confermato di essere in crescita, dopo la netta vittoria ottenuta sul Ghilarza. Presentatasi a Nuoro privo degli infortunati Nicolas Garcia e Alessandro Murtas, la squadra di Diego Mingioni ha giocato alla pari con la Nuorese e, una volta subito il goal di Massimiliano Manca (in goal anche a Carbonia nella partita vinta dalla squadra di Ivan Cirinà per 2 a 0) al quarto d’ora della ripresa, ha impiegato solo 5 minuti per riequilibrare il risultato con il solito Nicolas Ricci, all’8° goal in campionato, su assist di Tomas Pavone.

Domenica prossima il Carbonia giocherà sul campo del Monastir, quarto confronto diretto stagionale, dopo quello dell’andata, vinto dalla squadra di Marcello Angheleddu per 2 a 0, e i due nei quarti di finale della Coppa Italia che qualificarono il Carbonia, impostosi 2 a 1 a Monastir, risultato rivelatosi determinante con l’1 a 1 della partita disputata a Carbonia.

Allegate le fotografie della partita Iglesias-Ferrini.

 

 

 

Il Carbonia è tornato alla vittoria dopo due mesi e mezzo, 2 a 0 sul campo della Ferrini, e rivede la salvezza diretta. Scesa in campo in formazione largamente rimaneggiata, per via delle assenze degli squalificati Nicolas Garcia e Mateo Broglia e del partente Christian Mancini che ha chiesto e ottenuto la risoluzione del contratto per motivi familiari che lo hanno portato a riavvicinarsi alla famiglia, a Napoli, con ben sei fuoriquota nell’undici iniziale, la squadra di Diego Mancini ha disputato una bella partita e meritato la vittoria.
Come già accaduto a Calangianus, il Carbonia ieri ha impiegato una manciata di minuti a sbloccare il risultato (spesso, purtroppo, quest’anno era accaduto esattamente il contrario, con la squadra sotto di un goal alla prima conclusione degli avversari): pallone filtrante in profondità di Lorenzo Isaia per Federico Moreno, incursione in velocità del calciatore argentino che ha messo alle spalle di Aniello De Luca con un sinistro angolato.
 
La Ferrini è apparsa in difficoltà e al 13′ su un’indecisione del suo portiere ha rischiato di subire il secondo goal, quando Tomas Pavone ha cercato di beffarlo con un tiro da posizione molto defilata che si è spento sull’esterno della rete.
Il forte vento di maestrale ha creato non pochi problemi alla manovra delle due squadre, in particolare alla Ferrini che non ha mai impensierito concretamente la porta difesa del giovanissimo portiere del Carbonia Davide Doneddu, confermato tra i pali dopo le buone prove recenti.
In avvio di ripresa subito il Carbonia vicinissimo al raddoppio con Tomas Pavone che ha colpito l’incrocio dei pali a portiere battuto. La Ferrini ha battuto un colpo poco dopo, rendendosi pericolosa con un’incursione di Pedro Joao Mate Alexander, ma Davide Doneddu ha risposto presente.
Il Carbonia ha limitato i pericoli nella sua area e in contropiede ha cercato il secondo goal con Tomas Pavone, fermato in calcio d’angolo al 65′ e trovandolo al 70′ con Nicolas Ricci. Lanciato in profondità, l’attaccante argentino è sfuggito alla guardia dell’ex Gioele Zedda e ha battuto con un destro preciso un incerto Aniello De Luca: 0 a 2.
  
I due tecnici hanno fatto numerosi cambi, il Carbonia ha terminato la partita con ben sette “fuoriquota” mentre nella Ferrini sono entrati altri due ex, il capitano dello scorso anno Gabriele Dore (in campo c’erano anche Mirco Carboni, Federico Boi, colonna del Carbonia della stagione d’oro 2019/2020), e Leonardo Lecca, mentre un sesto ex, Fabio Fredrich, era assente per un grave infortunio ad un malleolo.
Nel finale la Ferrini ha cercato il goal con Roberto Piroddi, con una gran botta dal limite dell’area, messa in angolo da Davide Doneddu con un gran tuffo sulla sua sinistra.
Al triplice fischio finale della signora Rosanna Barabino i calciatori del Carbonia hanno festeggiato il ritorno alla vittoria, mentre in casa Ferrini c’era grande delusione per la prestazione decisamente poco brillante. Poi, tutti insieme al terzo tempo, organizzato come sempre alla grande dalla società cagliaritana.

Il Carbonia è ancora vivo, vince lo scontro diretto con il Sant’Elena e continua a credere nella salvezza. Sul campo di Mulinu Becciu la squadra di Diego Mingioni sapeva di giocarsi una buona fetta delle possibilità di centrare la permanenza in Eccellenza regionale e tornando alla vittoria dopo un’astinenza durata ben 113 giorni, ha superato l’esame a pieni voti.

Prima del fischio d’inizio, è stato osservato un minuto di raccoglimento per ricordare le vittime della tragedia sul lavoro verificatasi a Firenze.

Sceso in campo privo di Gabriele Dore, Danilo Cocco e Nicola Giganti, contro un avversario in emergenza ancora maggiore, il Carbonia ha iniziato la partita come meglio non avrebbe potuto. Dopo due minuti Valerio Bigotti s’è opposto alla grande alla conclusione di Roberto Piroddi, ma poi il Carbonia ha preso in mano il pallino del gioco, andando in goal all’11’ con una stupenda parabola di Lorenzo Basciu che ha spedito il pallone alle spalle dell’incolpevole ex Antonio Fortuna, e raddoppiando al 15′ con Tennyson Omoregie, al primo goal in maglia biancoblù, con un tap-in da pochi passi sulla respinta di Antonio Fortuna su un’altra conclusione fortissima in diagonale dalla media distanza di Lorenzo Basciu.

  

L’uno-due del Carbonia ha colpito pesantemente il Sant’Elena che ha tardato a rendersi pericoloso ed al 21′ ha rischiato di subire il terzo goal che avrebbe chiuso anzitempo la partita, su una conclusione di Andrea Porcheddu, con la sfera terminata alta di poco sulla traversa. Prima del riposo il Sant’Elena è andato due volte vicino al goal, prima al 37′ con Roberto Piroddi su assist di Alessandro Pilleri, poi al 44′ con Igor Minerba, quando il goal sembrava fatto.

 

Dopo il riposo, il Sant’Elena è tornato in campo deciso a riaprire la partita e al 5′ ha dimezzato lo svantaggio. Su un calcio d’angolo battuto dalla sinistra, Roberto Piroddi ha staccato di testa tra Costantino Chidichimo e Andrea Porcheddu e con un tocco preciso ha superato Valerio Bigotti.

  

Il Sant’Elena ha aumentato la sua pressione, il Carbonia è stato costretto ad arretrare ma ha rischiato poco, solo una conclusione del neo entrato Matteo Pilloni ha creato qualche problema alla difesa biancoblù. Ultime emozioni nei minuti concolusivi: prima il Carbonia è andato vicinissimo al terzo goal, con una doppia conclusione di Francesco Pitanza e Andrea Porcheddu, poi il Sant’Elena ha sfiorato il pareggio. Soffrendo, più per il timore di vedersi sfuggire ancora una volta la vittoria tanto a lungo attesa che per l’effettiva pericolosità degli attacchi quartesi, il Carbonia ha portato in porto il risultato e ha festeggiato il successo davanti al gruppo degli Ultras presenti in tribuna. Il Sant’Elena ha finito senza il suo tecnico Maurizio Rinino in panchina, espulso dal direttore di gara.

 

Ora non c’è tempo per festeggiare, domenica Andrea Porcheddu e compagni sono attesi da un altro scontro salvezza, ancora in trasferta, a Bosa, battuto ieri 3 a 0 a Li Punti e scavalcato in classifica al quart’ultimo posto.

Sant’Elena: Fortuna, Delogu, Carta, Niang (70′ Atzei), Ibba, Minerba, Anedda Federico Maria, (46′ Pilloni), Pilleri (61′ Anedda Daniel), Piroddi, Mura, Floris. A disposizione: Ghimici, Pinna, Murgia, Pibiri, Melis, Onnis. All. Maurizio Rinino.

Carbonia: Bigotti, Adamo, Chidichimo, Cordoba, Wojcik, Prieto, Basciu, Mancini (86′ Falletto), Omoregie, Porcheddu, Lecca (60′ Pitanza). A disposizione: Saiu, Saia, De Vivo, Dore, Carboni, Salimbene, Perna. All. Diego Mingioni.

Arbitro: Claudio Salvatore Marongiu di Sassari.

Assistenti di linea: Pietro Fae di Ozieri e Mario Puggioni di Sassari.

Marcatori: 11′ Basciu (C), 15′ Omoregie (C), 50′ Piroddi (SE).

Giampaolo Cirronis

Giunto a Carbonia senza problemi di classifica, il Muravera si è imposto 3 a 1 al “Carlo Zoboli” e ha inguaiato ancora di più il Carbonia di David Suazo a tre giornate dalla fine della stagione regolare. Era grande l’attesa per questa partita che, se vinta, avrebbe consentito al Carbonia di fare un sensibile passo avanti verso i play-out, agganciando l’Insieme Formia (15°), travolto in casa 5 a 0 dalla capolista Giugliano, e ad un solo punto dal Lanusei (14°), impostosi oggi in rimonta 3 a 2 sul Real Monterotondo Scalo. Prima del fischio d’inizio, al “Carlo Zoboli”, si sono vissuti alcuni minuti di grande commozione, quando la squadra biancoblù ha donato la maglia numero 10 di Floriano Congiu, una delle grandi bandiere del calcio biancoblù, a Renato Scanu, radiocronista che per tanti anni ha raccontato le gesta dei calciatori del Carbonia, oltre che del Cagliari e di tante altre squadre, che da circa un anno e mezzo sta combattendo la battaglia più difficile della sua vita, contro un avversario “terribile”, la SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica).

Dopo un avvio di partita equilibrato, il Muravera ha sbloccato il risultato con Sheb Derbali, autore di un gran tiro che ha spedito il pallone sulla traversa e poi in rete. Il Carbonia ha contestato a lungo il goal, perché il pallone non avrebbe superato la linea bianca ma l’arbitro non ha avuto dubbi.

Il Carbonia ha accusato il colpo e ha impiegato circa un quarto d’ora a creare un pericolo per la porta ospite, con Fabio Porru, autore di un traversone deviato sul fondo da Francesco Mileto. Al 43′ Alessio Murgia si è guadagnato un calcio di punizione dai 25 metri che si è incaricato di battere, tiro forte ma centrale, parato senza problemi dal giovane portiere Antonio Oliva.

Al tramonto del primo tempo, l’arbitro ha concesso un calcio di rigore al Muravera per un presunto fallo di mano di Fabio Porru. Le proteste dei calciatori del Carbonia sono state vibranti, l’assistente di destra ha chiamato l’arbitro, pare per cercare di farlo recedere dalla sua decisione, ma il direttore di gara ha confermato tutto ed Andrea Demontis non ha lasciato scampo ad Adam Idrissi dagli 11 metri: 0 a 2.

David Suazo ha lasciato negli spogliatoi Marco Russu, inserendo al suo posto Tristan Ganzerli (2003).

Al 49′ il Carbonia è andato vicino al goal con Fabio Porru, ben servito da Alessio Murgia, ma Antonio Oliva ha negato la gioia del goal con un’uscita coraggiosa, nella quale ha rischiato di farsi male. Il Carbonia è cresciuto ma ha continuato ad avere problemi nella finalizzazione del gioco ed al 58′ Adam Idrissi si è dovuto superare per negare a Sergio Nurchi il terzo goal.

Francesco Loi al 60′ ha fatto due cambi, inserendo Nicola Garau (2003) per Lorenzo Loi e Nicola Mereu per Roberto Piroddi. Al 63′ il Carbonia ha costruito una bella trama con Murgia, Aloia e Padurariu, neutralizzata da Francesco Milito.

Al 65′ David Suazo ha inserito Andrea Porcheddu per Lorenzo Isaia. Il Muravera è andato ancora vicino al goal con Sergio Nurchi, servito da uno scatenato Andrea Demontis, ma Adam Idrissi ha risposto ancora presente. Il Carbonia ci ha provato a più riprese con Alessio Murgia, Fabio Porru ed Andrea Porcheddu, ma è stato ancora il Myravera ad andare in goal al 79′, con una grande conclusione di Luca Cadau che non ha lasciato scampo ad Adam Idrissi: 0 a 3 e partita praticamente chiusa.

Altri cambi: prima il giovanissimo Lorenzo Basciu (2004) per Gabriele Dore nel Carbonia e Antonio Del Gaudio (2003) per Sergio Nurchi nel Muravera; poi Niccolò Agostinelli per Alessandro Aloia nel Carbonia e Lorenzo Bregasi per Fabio Vignati nel Muravera.

Niccolò Agostinelli ha impiegato solo 2′ per trovare il goal dell’1 a 3, all’85’, ed alleggerire il peso del punteggio che ha segnato un’amara sconfitta per il Carbonia, che resta fermo a quota 23 punti, alla pari con il Sassari Calcio Latte Dolce, battuto in casa dal Cassino nell’anticipo di sabato, ma con il vantaggio degli scontri diretti. I play out si sono però sensibilmente allontanati, 3 punti dall’Insieme Formia e 4 dal Lanusei, l’Atletico Uri è ora lontano 9 punti, il Cassino 11, il Real Monterotondo Scalo 12.

Mercoledì il Carbonia torna in campo, ancora in casa, con la Vis Artena che ha travolto la vicecapolista Team Nuova Florida 3 a 1. Solo una vittoria terrebbe accesa una flebile fiammella di speranza, alla vigilia della trasferta di Aprilia, sconfitta 3 a 0 in casa dalla Torres, e della successiva partita casalinga con la Gladiator.

Giampaolo Cirronis