2 November, 2024
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In leggerezza con profondità”. La decima edizione del Festival BaB 2022 di Guspini ha ruotato prevalentemente intorno a questo cardine calviniano. Ma non solo. Infatti, i vari autori, scrittori, illustratori, poeti, musicisti, attori, artisti vari che sono stati chiamati a partecipare e tenere conferenze e laboratori per adulti e bambini, hanno esternato durante i loro eventi una grandissima sensibilità verso i temi dell’ambiente e i temi civili: sempre in leggerezza, con profondità (il Festival si è concluso ieri sera domenica 28 agosto, con l’ultimo spettacolo teatrale notturno tenuto da Matteo Razzini).

Lo spettacolo Alzati, Martin, con Roberto Piumini e Nadio Marenco, tratto dall’omonimo libro, racconta ai più giovani, attraverso illustrazioni e musica, la vita di Martin Luther King – leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani – e delle battaglie che ha portato avanti, fino alla sua morte. Francesca Romana Motzo si è invece ritagliata uno spazio delicatissimo, sia fisico che per la fascia di età coinvolta: ha lavorato con la musica e i paesaggi sonori nei frutteti all’aperto in paese, con i bimbi dagli 0 ai 3 anni. Una esperienza sensoriale e green che ha molto colpito e coinvolto intimamente bimbi e genitori che vi hanno partecipato.

C’è stato anche il momento dell’arte urbana, con la street art di Manu Invisible Luogo Comune.

Bambini e ragazzi sono stati edotti sulle forme dell’arte urbana, su cosa significhi la street art, sul recupero di un vecchio autobus dismesso, su: come si fa arte oggi? Cos’è l’arte? In quali forme diverse si può esprimere la propria creatività? L’occhio umano può vedere tantissime cose diverse nell’osservare lo stesso oggetto? Sì. E questo ha provato a insegnarlo anche il fotografo e scrittore Massimiliano Tappari, nei suoi safari fotografici di formazione con i ragazzi, e nella sua bellissima mostra esposta a Guspini. Lo scrittore ha spiegato cosa sia la pareidolia, ovvero l’illusione subcosciente che tende a ricondurre ad altre forme, sempre note, oggetti e profili che assumono all’occhio un’altra realtà. E quindi a vedere in un banco di nuvole una transumanza, in un lampione un pistolero, in un fiore una donna velata, ecc…

Ha scavato l’inconscio umano, nel suo laboratorio fisico e di scrittura dedicato agli adulti, anche l’attore Matteo Razzini, con Ognuno è moltitudine. I partecipanti sono stati chiamati a misurarsi con i propri limiti personali, le proprie emozioni nel gestirsi davanti allo sguardo altrui, a dipingere, a scrivere una poesia improvvisata e molto altro.

Settenove, percorsi di libertà, l’incontro-laboratorio a cura di Monica Martinelli, si è incentrato sugli stereotipi di genere ancora presenti nella nostra cultura (agenzie di socializzazione, scuola, editoria, comunicazione), i riferimenti legislativi italiani e internazionali che chiedono un cambio di passo per il raggiungimento dell’obiettivo 5 dell’agenda 2030 dell’ONU (Uguaglianza di genere) e il racconto delle ultime novità, oltre ai titoli, gli autori e le autrici che hanno modellato l’identità del catalogo Settenove.

Incantevoli gli incontri per adulti e piccini curati da Bruno Tognolini. Poeta e filastrocchiere che ha bisogno di poche presentazioni. Con le sue rime-rimedi alla vita ha giocato, ma con serietà, sia con le parole della lingua italiana, sia con la sua metrica precisa, e con la rima ha saputo cantare filastrocche, e recitare versi di poesie, per lutti e morti, ma anche per matrimoni e compleanni. La gioia e il dolore, così com’è la vita. Perché una poesia non può curare il raffreddore, non fa tornare il nonno a casa, e non ci restituisce l’amico perduto, ma ci aiuta a comprendere meglio il nostro animo e i nostri sentimenti.

E come ha detto il professor Martino Negri, docente dell’Università Milano-Bicocca, e direttore scientifico del BaB: «La letteratura educa ad ascoltare e a guardare più attentamente, senza fretta e, dunque, più profondamente. Ma lo fa solo quando racconta storie «boscose» e non prediche, per dirla con Giuseppe Pontremoli, storie in cui ci si possa perdere, rapiti dallo charme del racconto e dal piacere che ne deriva, ma nelle quali, pure, è possibile riconoscersi, e ritrovarsi. Storie caratterizzate da densità simbolica, dunque, e che parlino della dimensione interiore, storie che facciano ridere e storie che facciano piangere, storie che facciano arrabbiare e storie che consolino: storie – soprattutto – che facciano pensare di avere a che fare col reale, ma che non pretendano di spiegarlo. Il diritto alla leggerezza, al godimento puro che solo una buona storia sa regalare, va così di pari passo col diritto al peso, alla profondità e alla serietà: a quella serietà – anche del gioco – che ha a che fare col rispetto dell’intelligenza e della sensibilità infantili, e col diritto alla bellezza che riguarda tutti e a cui una letteratura che voglia dirsi tale, a maggior ragione se rivolta all’infanzia, dovrebbe sempre ambire».

 

Dopo l’inaugurazione serale di ieri a Guspini con la parata del gruppo MusicAlti, giochi, narrazioni, giocolieri e l’intervento in piazza del Direttore Scientifico Martino Negri, entra oggi nel vivo il Festival Bab Edizione numero 10. Dalle prime ore della mattina si è animato il cuore del paese con laboratori per i bambini e con le conferenze per gli adulti.

Martino Negri, docente dell’Università di Milano Biccocca e direttore scientifico del Festival, ha tenuto la sua conferenza sull’importanza dell’albo illustrato, della letteratura per l’infanzia e ciò che concerne la sua trasversalità nella migrazione verso l’età adulta. Le prospettive e dunque lo sguardo che hanno gli adulti e i bambini sulle immagini e sul mondo, che non saranno mai necessariamente uguali.

L’intervento di Massimo mNegri ha ruotato intorno al concetto che «le storie e i libri in generale non servono a fornire risposte, ma a creare ulteriori curiosità e a porsi altri interrogativi. Noi adultiha proseguito Massimo Negri ci siamo educati negli anni e nel tempo alle convenzioni. Dove non abbiamo trovato le risposte alle grandi domande della vita, ci siamo adeguati semplicemente al fatto che il mondo fosse così, punto. I bambini sono i veri curiosi, con uno sguardo irriverente e pulito sul mondo, perché al mondo sono nuovi. Tutto cambia con il tempo, con il loro virare verso l’età adulta. Ma oggi è importante che imparino a osservare con attenzione: perché si ha paura dell’ignoto, di ciò che non si conosce. Ciò che si impara a conoscere fa un po’ meno paura, e soprattutto si può affrontare anche con ironia. Ridere di ciò che fa paura è terapeutico. Ed è ciò che spesso la letteratura per l’infanzia insegna, affrontando temi difficilissimi come la povertà, la malattia, la morte, la solitudine, e molti altri».

La scelta di rifarsi al tema della leggerezza e della profondità, con chiaro riferimento a Italo Calvino nasce sia dagli studi personali di Martino Negri, sia al legame di Calvino con la Sardegna (superfluo precisare che la madre fosse la sarda Eva Mameli).

Martino Negri ha fatto riferimento agli albi illustrati e alla grande fioritura che c’è stata in Italia negli ultimi 20 anni.

RIME DI BOCCHE CONTENTE DI DIRE – BRUNO TOGNOLINI, ORE 12 SA MITZA: intervento che ha fatto il pieno di partecipanti quello di Tognolini: «Scrittore per bambini e i loro grandi», come ama definirsi. Ha pubblicato 60 libri con editori nazionali, poesie, romanzi, programmi televisivi, come i notissimi Albero Azzurro e Melevisione.

Bruno Tognolini si è proposto al pubblico del BAB: filastrocche da rispondere, indovinare, leggere insieme, o stare a sentire e basta. Un vero poeta ramingo con le sue mille filastrocche, e già sentendogliele dire si capisce che possiede un superpotere: la voce. Anzi: la voce della bocca contenta. Che dice e scandisce e batte ogni sillaba e suona. Ha scelto quelle, fra le sue tante, dove i bambini possono rispondere per le rime gridando forte. Ma anche quelle da ascoltare e basta. E il Mormorio Umano del Mondo, fatto di tutte le poesie e preghiere e litanie e filastrocche di tutti gli umani, farà un bel saltino avanti. Una storia che nessun bambino, ragazzo, adulto dovrebbe mai perdere di vista: quella di una giusta causa in cui credere e per cui lottare.

Atteso l’appuntamento per le ore 20.00, spazio 10 via Torino Alzati Martin! Roberto Piumini e Nadio Marenco. Quarant’anni fa Martin Luther King fu ucciso a Memphis da un criminale comune, James Earl Ray, che mise fine alla vita del leader nero, ma non al movimento per il riconoscimento della parità dei diritti fra bianchi e afroamericani da lui ispirato. Alzati Martin è la storia della sua battaglia contro la discriminazione, dal sopruso subito da ragazzo sull’autobus con l’ingiunzione a cedere il posto a un bianco alle azioni condotte nel nome della resistenza non violenta. È un’epica incentrata su un eroe moderno, che recupera la forma del poema in ottave e del gospel per restituire il sapore antico della lotta nera. La ritmica incalzante della poesia e la forza icastica delle illustrazioni trascinano il lettore nel racconto della sottomissione, della rivolta, del riscatto: dalla tratta degli schiavi fino agli editti del Ku Klux Klan, le prime ribellioni, le manifestazioni, le marce, i boicottaggi. È il racconto di un’adolescenza e di una maturità esemplari, che commuove, appassiona e insegna. 

Roberto Piumini, ha ideato e prodotto programmi per bambini per radio e tv. Ha inoltre scritto filastrocche, poesie, poemi, fiabe, romanzi per bambini, ragazzi e adulti. 

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La poesia “E’ adesso” di Erri De Luca, letta dall’autore, e una filastrocca di Roberto Piumini, letta da Michela Cesaretti Salvi (voce del canale Rai Yoyo) sono tra le prime “Pillole di gioia”, disponibili dal 17 marzo sul sito: http://www.lacittadiisaura.it/ e sui canali social correlati.

L’iniziativa, ideata da Luciano Minerva e prodotta da “La città di Isaura” Associazione di Formello (ROMA) per la gioia della lettura, ha visto l’immediata adesione della Fiera del Libro di Iglesias, di Elba Book Festival e di Festival Giallo Garda, fondatori della RetePYM di Fiere e Festival – oltre che del comune di Formello e Tadaam Eventi Brescia.

“Pillole di gioia” sono letture di due-tre minuti ciascuna, almeno una al giorno per gli adulti e una per i bambini, brani e poesie d’autore capaci di trasmettere qualcosa di leggero e gioioso per aiutarci a superare i giorni della quarantena. E’ di enorme pregio, la sigla musicale, tratta dal tema “Basta un poco di zucchero…” di Mary Poppins, eseguita dalla compositrice e musicista Rita Marcotulli.

Luciano Minerva, giornalista autore, e curatore per anni della rubrica letteraria di RaiNews, racconta che l’invito gli è giunto solo qualche giorno fa da un’amica di Brescia, che gli chiedeva: «Non potete fare qualcosa che in questi giorni difficili, sia per noi una medicina per l’anima?»

Le “Pillole di Gioia” potranno portare qualche minuto di sollievo e leggerezza, grazie alle voci di attori, attrici, autori e scrittori, di cui la Fiera del Libro di Iglesias curerà la diffusione per tutta la Regione Sardegna.

Rita Marcotulli.

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Francesco Medda ''Arrogalla'' e Giacomo Casti Antas Teatro - Rendez-vous comique

Sesta e ultima giornata, domani (domenica 7 febbraio) a Villacidro, della settimana culturale promossa dalla Fondazione “Giuseppe Dessì” per il trentennale del concorso letterario intitolato al grande scrittore sardo.

Si comincia alle 10.00 al Mulino Cadoni con la terza e conclusiva sessione della tavola rotonda dedicata appunto a ripercorrere il cammino del Premio Dessì iniziato nel 1986. Dopo le testimonianze e i contributi di ospiti e giurati, al centro dei due incontri in programma quest’oggi (sabato 6), domattina (domenica 7) è il turno di alcuni dei vincitori del concorso villacidrese in anni diversi: Franco Cocco e Mariagiorgia Ulbar, primi nella sezione poesia rispettivamente nel 1999 e nel 2015, e, per la narrativa, Roberto Piumini (vincitore nel 1995), Giulio Angioni (2005), Alessandro De Roma (2007), Michela Murgia (2009) e Giuseppe Lupo (2013).

Divertimento per grandi e bambini, nel pomeriggio, con “Rendez-vous Comique” della compagnia Antas Teatro di San Sperate, in scena alle 17.00 nella palestra in via Stazione: uno spettacolo dai colori allegri e scanzonati, diretto e interpretato da Stefano Farris con Raimonda Mercurio, che racconta l’incontro tra due clown.

Infine, alle 20.30, sipario sulla settimana villacidrese con le suggestioni narrative e musicali diDub Versus” dell’attore Giacomo Casti e del musicista elettronico Arrogalla (al secolo Francesco Medda). Un progetto consegnato di recente alle dieci tracce dell’omonimo disco (prodotto da Zahr Records e Altrove con il supporto di Antas Teatro): un viaggio circolare tra pagine e versi di Omero, Dante, Cervantes, Alvaro Mutis, Derek Walcott, Gramsci, Sergio Atzeni, Giulio Angioni, Aquilino Cannas, Fabrizio De André, e composizioni elettroacustiche, echi dub, risonanze etniche, paesaggi sonori. Come il cd si avvale qui e là dei contributi di vari musicisti (in particolare di , vero regista del suono e terza anima del progetto), così domani (domenica 7) a Villacidro Dub Versus sarà impreziosito dagli interventi narrativi della scrittrice Michela Murgia e da quelli cantati di Elena Ledda (già presente anche in uno dei brani del disco).

Le celebrazioni per il trentennale del Premio Dessì sono organizzate col contributo del comune di Villacidro, dell’assessorato della Pubblica Istruzione della Regione Autonoma della Sardegna, del ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Fondazione Banco di Sardegna, del Consorzio industriale provinciale Medio Campidano-Villacidro, del GAL Monte Linas e della Banca di Sassari.

 

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Roberto Piumini Roberto Piumini, Patrizia Ercole e Andrea Basevi

Battute conclusive, domani (sabato 6) e domenica (7 febbraio) a Villacidro, per la settimana culturale in celebrazione del trentennale del Premio Dessì: una sei giorni invernale promossa dalla “Fondazione Giuseppe Dessì per riprendere e completare il programma della scorsa edizione del concorso letterario, la trentesima, appunto, che si è tenuta a settembre nella cittadina del Medio Campidano.

Tiene banco una tavola rotonda in tre parti, dall’emblematico titolo “Trentennando”, che, attraverso gli interventi e le testimonianze di ospiti, giurati e protagonisti di passate edizioni del premio, ne ripercorrerà il cammino intrapreso nel 1986. Si comincia domattina (sabato 6) alle 10.00 con i contributi delle autorità istituzionali: coordinati dal presidente della Fondazione Giuseppe Dessì, Christian Balloi, intervengono l’assessore alla Pubblica Istruzione della Regione Autonoma della Sardegna Claudia Firino, il parlamentare Siro Marrocu, il sindaco di Villacidro Teresa Pani ed ex amministratori locali come Angelo Concas (sindaco ai tempi della prima edizione), Vitalio Piras, Antonio Macchis, Concetta Vacca, Dimitri Pibiri (ex assessori alla cultura); e, ancora, Francesco Dessì, figlio dello scrittore, Anna Dolfi, Giancarlo Buffa (che leggerà un intervento di Leandro Muoni, membro della giura per lungo tempo, che non potrà essere presente), Gigi Dessì (primo segretario del premio) e due ex presidenti della Fondazione Dessì, Massimo Murgia e Giuseppe Marras.

Alle 17.00 la ripresa dei lavori vede invece la partecipazione di alcuni dei giurati che hanno contribuito nel corso degli anni alla crescita e all’affermazione del premio letterario, come Anna Dolfi (presidente della giuria dal 2010), Sandro Maxia, Giovanni Pirodda, Gianni Filippini, Stefano Salis, Giuseppe Langella, Mario Baudino e Massimo Onofri, coordinati da Duilio Caocci.

Al Premio Dessì si ricollega in un certo senso anche lo spettacolo che chiude la giornata: alle 20.30 nella palestra in via Stazione, è infatti di scena lo scrittore e poeta Roberto Piumini vincitore nel 1995 della sezione narrativa del concorso letterario, che torna a Villacidro con “Il portatore di baci”, un reading a due voci – la sua e quella di Patrizia Ercole – con Andrea Basevi (sue le musiche originali) al pianoforte. Tratto dal libro dell’autore lombardo “Le donne e i cavalieri” (Aliberti Editore, 2004), è la storia di un bacio affidato, consumato e riportato, nel tempo dei cavalieri e della cortesia: un racconto sull’impegno, la sorpresa e la generosità dell’amore.

Roberto Piumini sarà anche tra gli ospiti della terza e ultima sessione della tavola rotonda “Trentennando” che l’indomani mattina (domenica 7.00) riunirà a partire dalle 10.00 al Mulino Cadoni una qualificata rappresentanza di vincitori di passate edizioni del premio Dessì: Alessandro De Roma, Giuseppe Lupo, Giulio Angioni, Michela Murgia, Franco Cocco e Mariagiorgia Ulbar.

Alle 17.00 si ritorna nella palestra in via Stazione dove è di scena la compagnia Anta Teatro con “Rendez-vous Comique”, uno spettacolo per i più piccoli, dai colori allegri e scanzonati, che racconta l’incontro tra due clown. Diretto e interpretato da Stefano Farris con Raimonda Mercurio.

Infine, alle 20.30, sipario sulla settimana villacidrese con le suggestioni musicali e narrative del progetto “Dub Versus” (consegnato di recente alle tracce dell’omonimo disco) dell’attore Giacomo Casti e del musicista elettronico Arrogalla (al secolo Francesco Medda), impreziosito per l’occasione dagli interventi narrativi della scrittrice Michela Murgia e da quelli cantati di Elena Ledda.

Le celebrazioni per il trentennale del Premio Dessì sono organizzate col contributo del Comune di Villacidro, dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione della Regione Autonoma della Sardegna, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Fondazione Banco di Sardegna, del Consorzio Industriale Provinciale Medio Campidano-Villacidro, del GAL Monte Linas e della Banca di Sassari.

 Per informazioni, la segreteria della Fondazione Dessì risponde ai numeri 0709314387, 3474117655, 3406660530, e all’indirizzo di posta elettronica fondessi@tiscali.it .

Parco Vila Sulcis copia

L’edizione 2013 del Festival di Letteratura per Ragazzi “Tuttestorie”, si terrà a Carbonia dal 3 al 5 ottobre. Quest’anno il Festival ha come titolo “Tana! Racconti, visioni e libri per case e cose da abitare” e come tema la Casa.

Facendo seguito alla positiva esperienza delle passate edizioni, nei giorni dal 3 al 5 ottobre 2013 la Biblioteca, il Museo e il Parco di Villa Sulcis saranno animati dalla presenza di oltre 1.100 alunni e da docenti delle scuole di vario ordine e grado. Hanno dato la loro entusiastica adesione oltre 60 classi, provenienti non soltanto da Carbonia e frazioni, ma anche da altri Comuni aderenti allo SBIS: Carloforte – Giba – Masainas – Piscinas – Portoscuso – San Giovanni Suergiu – Santadi – Sant’Anna Arresi – Sant’Antioco – Tratalias – Villamassargia – Villaperuccio e anche dalle Scuole superiori del Comune di Iglesias.

È previsto un ricco calendario di incontri che vedranno la presenza di prestigiosi scrittori come Roberto Piumini, forse il più noto autore contemporaneo italiano di letteratura per ragazzi, che incontrerà i suoi tanti e affezionati lettori. Andrea Gentile incontrerà gli studenti degli Istituti Superiori, con i quali parlerà dei ragazzi testimoni di mafia. Georgia Manzi, scrittrice italiana trapiantata ad Atene racconterà le sue storie di adolescenti inquieti. Saranno presenti anche Pierdomenico Baccalario, giornalista, sceneggiatore e abilissimo autore di Romanzi fantasy, Guido Quarzo e Luisa Mattia entrambi vincitori del premio Andersen come “migliore scrittore”, rispettivamente nel 2005 e nel 2008. Sarà presentato in anteprima “Filastrocche’n’roll” il concerto con lo scrittore/chitarrista Gianfranco Liori e Renzo Cugis (cantante dell’Armeria dei Briganti), che hanno prodotto il loro primo CD dedicato ai bambini. Andrea Pau giovane scrittore emergente presenterà i “Dinoamici: Amici per la clava”, recentemente pubblicato con la De Agostini.

A spasso per il Festival saranno fruibili, inoltre,  piccoli ambienti per la degustazione di Libri, mostre di Illustrazioni originali Hansel & Gretel di Valeria Valenza e l’Alfabeto del Cambiamento di vari famosi illustratori. Uno spazio e un pensiero è dedicato all’Artista Maria Lai che, nel 2006, impreziosì la biblioteca di Carbonia con la sua opera.

Fondamentale per la buona riuscita della manifestazione la partnership tra  Scuole – Biblioteca – Museo – Servizi di Storia Locale e Audiovisivi. Oltre agli incontri con gli scrittori sarà possibile partecipare anche ai laboratori organizzati e gestiti dalle Cooperative Scila (Occhio all’occhiello), Lilith (Carbonia Carbone e Colori) e Mediterranea (Stiamo in capanna!).

Alunni e docenti del Liceo Scientifico Amaldi gestiranno uno spazio creativo con materiali di recupero “Giocondà”.

Il Festival è stato presentato stamane nel corso di una conferenza stampa dall’assessore alla Cultura del Comune di Carbonia, Loriana Pitzalis.