22 December, 2024
HomePosts Tagged "Roberto Poddighe"

[bing_translator]

Maria Amelia Lai è la nuova presidente provinciale di Confartigianato Imprese Sassari.

Prima donna alla guida dell’associazione artigiana sassarese, è stata nominata per acclamazione dai delegati provinciali all’assemblea associativa.

Lai, 54enne imprenditore di Ozieri nel campo delle costruzioni stradali, sarà a capo degli Artigiani sassaresi per il prossimo triennio.

Nel suo incarico verrà affiancata da Marco Rau, in qualità di vicepresidente vicario, e supportata da Francesco Fiori (vice presidente), Roberto Poddighe, Roberto Nieddu (vice presidente e rappresentante del Goceano), Walter Manos (di Osilo in rappresentanza dell’Anglona), Giantonello Moro (referente del Coros) e Marzio Sotgiu e Carmelo Cano (per Alghero).

La neo presidente, nel discorso di insediamento, sottolineando l’importante responsabilità che la attende fino al 2021, convinta della necessità di supportare il comparto che rappresenta, ha voluto analizzare la situazione economico-imprenditoriale della provincia, e dell’intera regione, e le prospettive per le realtà produttive. Ha per questo, più volte, rimarcato il proprio impegno e quello di Confartigianato Sassari a continuare il dialogo politico-istituzionale a tutti i livelli per dare coraggio, energia, credito e opportunità alle quasi 13mila imprese artigiane sassaresi e agli oltre 21mila addetti.

Quella di Sassari, infatti, è una provincia che, dal punto di vista del comparto artigiano, fatica a riprendersi.

I dati, elaborati dall’Osservatorio per le PMI di Confartigianato Imprese Sardegna, su fonte ISTAT-MISE-UNIONCAMERE per gli anni 2016-2017, descrivono un tessuto produttivo con 57.706 realtà di cui il 22,6%, ben 13.070 attività, sono artigiane. Quest’ultimo settore è stato duramente colpito anche nell’ultimo anno, avendo perso altre 282 unità rispetto al 2016 quando se ne registrarono 13.352.

«Puntare sulle piccole imprese, non è solo una speranza di sviluppo – ha affermato la neo Presidente Lai – ma una preziosa opportunità che abbiamo a portata di mano e che dobbiamo riuscire a cogliere in tempi stretti. Lo chiediamo come imprenditori e lo chiediamo come Confartigianato SassariPretendiamo un sistema economico “normale” – ha aggiunto Maria Amelia Lai – pretendiamo una Politica all’altezza del suo ruolo, che possa creare le condizioni per cui fare impresa in Sardegna e in provincia di Sassari possa diventare paragonabile al fare impresa negli altri paesi industrializzati”. “Perché le realtà che rappresentiamo sono la spina dorsale dell’economia a tutti i livelli e in tutti i territori – ha sottolineato – e proprio per questo pretendiamo, da chi ci governa, più incisività sulla riduzione della pressione fiscale, sulla semplificazione del sistema tributario e sull’accesso al credito non dimenticando di creare le opportunità per stare sul mercato”. “Solo con un fisco meno esoso, un mercato del lavoro più flessibile, uno Stato sociale più moderno e meno costoso – ha rimarcato Maria Amelia Lai – il nostro sistema imprenditoriale potrà affrontare la questione cruciale del lavoro sommerso, fattore particolarmente grave nell’Isola. Per questo la nostra scelta e chiara: l’economia sommersa non è solo sfruttamento dei lavoratori, non è solo evasione fiscale, ma è anche concorrenza sleale per le imprese

Per la neo Presidente, inoltre, “la Sardegna dovrà sempre avere come obiettivo principale quello di  diventare una Regione che sappia valorizzare le sue enormi potenzialità, le straordinarie risorse umane, la capacità di lavorare e il ricco e ineguagliabile patrimonio d’imprenditorialità, rappresentato dalle imprese artigiane. Tutto ciò, dovrà aprire un periodo che possa consentire all’Isola di riprendere velocità sulla via dello sviluppo per offrire, alle attuali e future generazioni, prospettive di lavoro, di crescita, di benessere individuale e collettivo”.

Poi una sottolineatura verso le Istituzioni locali: «In questo momento è urgente un loro risoluto impegno per attivare tutti gli strumenti che possano agevolare una ripresa sostanziale dell’economia. Quindi, è fondamentale una nuova fase di opere pubbliche, alla quale possano partecipare, in maniera più concreta e attiva, soprattutto le realtà di piccole e medie dimensioni».

La Presidente ha poi anticipato l’azione dell’associazione per i prossimi mesi: “«Confartigianato Sassari, nella nuova stagione che si è aperta con queste elezioni associative, rafforzerà sempre più il rapporto con i decisori pubblici per sostenere lo sviluppo delle imprese e favorire l’azione tra la produzione e le Istituzioni, rapporto spesso eccessivamente lento e troppo burocratizzato verso chi deve produrre».

«Come Organizzazione Artigiana e come esperti di imprese, saremo di fianco a tutti coloro che affrontano, quotidianamente, mercati sempre più complessi e che necessitano di “fare sistema”- conclude – supportandoli anche nel cambiamento di cultura e un linguaggio, con regole condivise, con sistemi informativo omogenei, mettendo “in rete” le esperienze di eccellenza. Il “gioco di squadra” è la strada per consentire a ogni categoria artigiana di cogliere le migliori opportunità di sviluppo.»

Nell’intera provincia di Sassari, nel totale delle imprese, 30.924 sono attive nel settore Servizi, 9.076 nelle Costruzioni mentre 4.134 sono quelle Manifatturiere.

Nell’artigianato, le Costruzioni sono quelle più rappresentate con 5.164 realtà (il 39,5% di tutte le attività artigiane), in calo di 150 unità rispetto al 2016 quando se ne registrarono 5.314. Seguono i Servizi con 5.126 (39,2% sul totale artigianato), anche questo in calo (di 56 unità) rispetto alle 5.182 del 2016. In calo anche il Manifatturiero: con 2.606 realtà, in rappresentanza del 19,9% dell’artigianato, il settore ha registrato una decrescita di 70 unità, contro le 2.676 registrate nel 2016.

L’insieme delle attività del territorio danno lavoro a 102.134 persone di cui ben 21.316 sono addetti dell’artigianato, per una dimensione media d’impresa artigiana di 2,3 (lavoratori per azienda).

Il tutto insiste su una popolazione residente di 493.788 persone, composta da 222.673 famiglie, con un reddito imponibile totale di 5miliardi e 300milioni e un reddito pro capite di 10.778 euro.

[bing_translator]

L’oristanese Antonio Matzutzi è il nuovo presidente regionale di Confartigianato Imprese. E’ stato eletto ieri sera dai delegati dell’associazione artigiana nel corso dell’assemblea regionale.

Antonio Matzutzi, 44 anni di Milis, imprenditore del settore lapideo, guiderà l’Organizzazione, oltre 6mila imprese e circa 20mila addetti,  per il prossimo biennio. Nel suo incarico verrà affiancato dal nuovo vicepresidente vicario, Fabio Mereu di Cagliari, 40enne imprenditore del trasporto persone, e supportato da altri 2 vicepresidenti: Giuseppe Pireddu di Macomer e Mario Piras di Alghero.

L’assemblea ha provveduto a eleggere anche la Giunta regionale di cui fanno parte, oltre al Presidente e ai vicepresidenti, Luca Murgianu di Cagliari, Norella Orrù di Carbonia (CI), Giacomo Meloni di Olbia, Agostino Pirina di Arzachena, Sandro Paderi di Oristano, Marco Rau e Roberto Poddighe di Sassari.

Il presidente, nel suo primo discorso, ringraziando la presidente uscente, Maria Carmela Folchetti, per l’impegno svolto nei 30 mesi di mandato, e riconfermando la fiducia al segretario regionale, Stefano Mameli, alla presenza dell’assessora regionale dell’Artigianato, Barbara Argiolas, ha analizzato la situazione politica, economica e sindacale della Sardegna, le prospettive del comparto e annunciato alcune prossime iniziative dell’associazione. Antonio Matzutzi ha voluto ribadire il proprio impegno e quello di Confartigianato Sardegna per continuare il dialogo con la Regione, le istituzioni, le amministrazioni e la politica, per dare coraggio, energia, credito e opportunità alle circa 36mila imprese artigiane sarde e agli oltre 75mila addetti, chiedendo all’assessore, e quindi al presidente della Regione, alla Giunta e al Consiglio Regionale, che si ricominci a parlare di imprese artigiane e ad agire concretamente per sostenere il tessuto produttivo delle piccole e micro realtà sarde.

«Da troppo tempo l’argomento “artigianato” è scomparso dai tavoli decisionali della Sardegna – ha aggiunto il neo presidente – e lo dimostrano i fatti, sotto gli occhi di tutti, e gli atti e i documenti, che analizziamo ogni anno attraverso il Rating. E’ bene sempre ricordare che le piccole e micro imprese sono organismi fragili e operano in un contesto economico delicato. Insomma, hanno bisogno di attenzioni particolari riguardo i finanziamenti, l’accesso al credito, la riduzione degli oneri fiscali e il taglio della burocrazia. E’ innegabile che il loro peso specifico non sia minimamente equiparabile alle realtà con bilanci da milioni di euro e con centinaia di dipendenti.»

Per il neo presidente di Confartigianato, il rilancio delle imprese artigiane sarde passa anche attraverso interventi che individuino le priorità su cui investire come la ripresa dell’edilizia, la valorizzazione della manifattura 4.0 e dei giovani, il rilancio della formazione professionale, il consolidamento del manifatturiero, dell’export e dell’agroalimentare.

«Tali azioni – ha spiegato Matzutzi – coniugate a un reale decollo delle infrastrutture, possono rappresentare la chiave di volta di una vera ripresa anche per l’Isola.»

Sull’edilizia, il presidente ha chiesto l’approvazione della nuova Legge Urbanistica e il rilancio dell’attività edilizia, attraverso l’apertura dei cantieri, la riqualificazione degli edifici esistenti e l’allentamento della stretta creditizia bancaria.

Sugli incentivi regionali, Antonio Matzutzi ha chiesto la riattivazione di strumenti finanziari ad hoc per l’artigianato, partendo dalla legge regionale 51 e dalla 949. Inoltre, chiedendo la collaborazione dell’assessorato dell’Artigianato affinché le istanze delle microimprese vengano prese nella giusta considerazione, ha ricordato la necessità delle realtà che non superano i 10 addetti e che rappresentano il 96,6% del tessuto produttivo regionale, di poter partecipare ai bandi di incentivazione attraverso l’erogazione automatica di finanziamenti per un massimo di 15mila euro.

«L’auspicio – ha sottolineato – è che i bandi vengano pubblicati al più presto per consentire alle imprese di accedere ai finanziamenti nel minor tempo possibile e che si adottino sistemi snelli e veloci per l’attribuzione dei voucher, considerato che il tutto dovrà essere commisurato all’entità del finanziamento concesso.»

  

Maria Carmela Folchetti-02

La nuorese Maria Carmela Folchetti è la nuova presidente regionale di Confartigianato Imprese, prima donna alla guida di un’associazione artigiana della Sardegna e attualmente l’unica donna alla guida di un’associazione imprenditoriale. Lo hanno deciso i delegati regionali all’assemblea associativa che si è svolta questa mattina a Nuoro.

Folchetti, fotografa, 46 anni, guiderà l’associazione per il prossimo biennio. Nel suo incarico verrà affiancata dal nuovo vicepresidente vicario Antonio Matzutzi, 41enne imprenditore del lapideo di Oristano e supportato da altri due vicepresidenti: Giacomo Meloni, 48enne imprenditore edile di Olbia e Giampiero Lecis, autoriparatore di Cagliari.

L’assemblea ha provveduto a eleggere anche la Giunta regionale di cui fanno parte, oltre alla presidente e ai vicepresidenti, anche Mario Piras di Alghero, Luciano Murgia e Roberto Poddighe di Sassari, Carmine Arzu di Lanusei, Agostino Pirina di Olbia, Luca Murgianu di Cagliari e Giuseppe Giarrusso di Oristano.

La Presidente, nel suo primo discorso, ringraziando il presidente uscente, Luca Murgianu, per l’impegno svolto in questi ultimi 5 anni, ha cominciato ad analizzare la situazione politica, economica e sindacale della Sardegna, le prospettive del comparto e annunciato le prossime iniziative programmate dall’associazione.

La Folchetti ha poi ribadito il proprio impegno e quello di Confartigianato Sardegna per continuare il dialogo con il presidente della Regione, la Giunta e il Consiglio regionale, per dare coraggio, energia, credito e opportunità alle 37.877 imprese artigiane e ai 77.057 addetti, chiedendo l’approvazione definitiva del nuovo “Piano Casa”, appena licenziato dalla IV Commissione, il rilancio dell’attività edilizia anche con l’apertura dei cantieri e con la riqualificazione degli edifici esistenti, la velocizzazione dei pagamenti della Pubblica Amministrazione, l’allentamento della stretta creditizia bancaria, la riduzione della burocrazia, l’avvio della continuità territoriale merci, auspicando una rapida e concreta ripresa di tutti i settori produttivi della Sardegna.

«Noi artigiani siamo quelli che non si arrendono – ha detto nel suo discorso la Folchetti – perché crediamo nel valore dell’impresa, nella qualità del lavoro individuale, nella potenzialità del territorio, nell’investimento in tecnologia ma soprattutto noi siamo quelli che non abbandonano le loro radici ma credono nel presente e nel futuro.»

«Ogni territorio custodisce la qualità manifatturiera del made in Sardegna – ha continuato la neo presidente – se adeguatamente valorizzati, questi rappresentano un volàno strategico per la competitività dell’artigianato e delle Pmi. I dati ci raccontano di una vocazione imprenditoriale importante nonostante gli ostacoli naturali, gap infrastrutturali e svantaggi normativi che possono, anzi devono, essere affrontati nel prossimo nuovo periodo di programmazione dell’Unione europea (2014-2020), che pone al centro dell’agenda le PMI e l’ambiente.»

«Come artigiani non chiediamo favoritismi – precisa la Folchetti – ma pretendiamo pari opportunità con il resto dell’Italia e del Mondo. Per esempio chiediamo infrastrutture viarie e tecnologiche per essere competitivi non con le zone limitrofe, ma con il mondo intero. Abbiamo necessità di strade e di linee web ad alta velocità per la movimentazione dei beni che produciamo e per la veicolazione della conoscenza, della cultura e dei prodotti dell’ICT. Abbiamo necessità di utilizzare i prossimi Fondi europei per interventi finalizzati a sostenere le attività produttive e a colmare i gap infrastrutturali che comprimono le potenzialità economiche dei territori montani.»

Poi la Folchetti rilancia sul ruolo delle Associazioni Imprenditoriali: «In questo periodo dove l’assenza dello Stato si sente in ogni singola azione quotidiana, attuando un quotidiano smantellamento dei suoi presìdi, dove le Istituzioni abbandonano i propri cittadini, dove i Comuni sono ormai quasi impossibilitati a svolgere le proprie funzioni, per carenze di organico e finanziarie, le Associazioni d’Impresa rappresentano l’ultimo, forse l’unico, presidio di welfare territoriale. Queste rappresentano un “avamposto para istituzionale” insostituibile, perché conoscono pregi, carenze e necessità dei territori, delle imprese e delle persone,  sostituendosi, con grandissime difficoltà, alle Istituzioni stesse.»

Poi un primo messaggio al Presidente Pigliaru e alla Giunta: «A nome di Confartigianato Imprese Sardegna e di tutte le imprese artigiane, è necessaria una strategia di sviluppo che lavori e investa su ogni chilometro quadrato della nostra isola, affinché si possano porre le imprese al centro dello sviluppo e della creazione del lavoro, che le faccia migliorare. Sono necessarie le risorse pubbliche, ma è ancora più necessario, anzi fondamentale, conoscere le vere esigenze di imprenditori e comunità.»

«Chiediamo, infine – conclude la Folchetti -, di promuovere la perequazione territoriale (evitare, quindi, le discriminazioni territoriali ovvero una distribuzione più equa delle risorse); favorire l’autogoverno dei territori; investire in capitale umano; fare rete; far crescere la competitività del sistema.»