24 November, 2024
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Si conclude questa sera, al Parco di Villa Sulcis, a Carbonia, la “Festa della Sinistra – Sotto/Sopra – Il Mondo Alla Rovescia“, organizzata dal circolo Zorba il Gatto.
Ieri, alle 17.30, per un paio d’ore si è parlato di lavoro e sviluppo nel Sulcis Iglesiente, con 
Salvatore Cherchi, coordinatore del Piano Sulcis; Giuseppe Dessena, assessore regionale dell’Istruzione; Barbara Argiolas, assessore regionale del Turismo; Roberto Puddu, segretario generale della Camera del Lavoro CGIL del Sulcis Iglesiente; e, infine, Ignazio Mura, presidente dell’Euralcoop.

Al centro del confronto la realtà socio-economica del territorio e le prospettive di sviluppo, con particolare riferimento al turismo e all’agroindustria. Tore Cherchi ha parlato del Piano Sulcis, del quale da tre anni è il coordinatore nominato dalla Giunta regionale, del suo stato di attuazione, ed ha sottolineato i ritardi accumulati dal territorio nel settore turistico e la necessità che la politica sostenga i progetti degli imprenditori privati, con il rispetto delle norme e, soprattutto, tempi certi. Il Sulcis Iglesiente, oggi ha un gap infrastrutturale notevolissimo rispetto ad altre aree della Sardegna, con un numero di posti letto (6.200) – come ha sottolineato anche il segretario della CGIL Roberto Puddu – che è meno di un quarto di quelli che ha la sola Villasimius (26.000). E il territorio non ha alberghi a 5 Stelle, indispensabili per fare del turismo una vera industria capace di far crescere il PIL.

L’assessore del Turismo Barbara Argiolas ha rimarcato come sia indispensabile decidere su quale tipo di turismo puntare nel territorio, confermando l’impegno della Giunta per favorire lo sviluppo di un’offerta turistica di alta fascia. Barbara Argiolas ha sottolineato le grandi potenzialità di un territorio che ha, tra l’altro, un unicum al mondo quali sono i siti minerari dismessi che stanno registrando un grande interesse a livello internazionale e numeri di visitatori in continua crescita.

L’assessore della Pubblica istruzione Giuseppe Dessena ha parlato degli investimenti fatti negli ultimi anni nel settore, invitando le amministrazioni locali a partecipare al bando “Tutti a Iscol@”, voluto per «innalzare i livelli di apprendimento degli studenti delle scuole sarde e contrastare i processi di abbandono scolastico attraverso azioni che saranno attuate in maniera integrata».

Sia Roberto Puddu sia Giuseppe Dessena hanno parlato delle conseguenze prodotte dalla cancellazione delle province, facendo specifico riferimento alle manutenzioni delle infrastrutturazioni stradali che, in conseguenza dei tagli ai trasferimenti, in alcune aree, tra le quali il Sulcis Iglesiente e dalla provincia di Nuoro (dalla quale arriva l’assessore regionale), si trovano in condizioni preoccupanti, in molti casi fonti di grave pericolo.

Ignazio Mura ha parlato della realtà Euralcoop, 16.500 soci, oltre 300 dipendenti, che da qualche anno ha iniziato a diversificare le proprie attività, dal settore commerciale al turismo, con la realizzazione del Lù Hotel, l’unico albergo a 4 stelle presente nel territorio, a Carbonia, e l’acquisizione dell’Hotel Riviera a Carloforte; e all’agroindustria, con il progetto della società cooperativa “I tre solchi”, l’investimento più importante fra quelli in fase di sviluppo nel territorio nel comparto agroalimentare, nell’ambito delle iniziative del Piano Sulcis, che riguarda 145 ettari di proprietà dei soci, a San Giovanni Suergiu, prevalentemente, Giba e Santadi e comprende la coltivazione intensiva, la trasformazione e la commercializzazione di mandorlo, ulivo, ciliegio da serra, asparago e zafferano.
La società è formata per ora da nove soggetti e comprende Euralcoop/Conad e TirrenoFruit, soggetti con notevole capacità finanziaria, organizzativa e di mercato.

Oggi, giornata conclusiva della Festa, è previsto un dibattito con le organizzazioni giovanili della città: vivere e far vivere gli spazi della città.

     

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«Attraverso molteplici e discutibili dichiarazioni tanto alla stampa che attraverso blog e social network, il sovrintendente per l’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cagliari, Oristano e Sud Sardegna, Fausto Martino, assume un atteggiamento considerato da tanti inappropriato per un alto funzionario dello Stato nei confronti dell’istituzione regionale, esprimendo pareri di merito sulle scelte politiche dell’attuale Giunta». Lo sostiene l’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu, in una lettera inviata al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini.
L’esponente della Giunta Pigliaru nella missiva ricorda le ultime dichiarazioni del soprintendente successive all’impugnazione da parte del Governo di alcuni articoli della legge n. 11 del 2017 «con le quali ha espresso giudizi sulle scelte politiche contenute nel disegno di legge sul governo del territorio attualmente in discussione in Consiglio regionale, scelte sulle quali la Regione ha competenza primaria, anticipando una posizione censoria delle decisioni che nell’assemblea verranno democraticamente assunte». 
«L’atteggiamento critico e irrituale tenuto dal Soprintendente – aggiunge Cristiano Erriu – si accompagna a una estenuante difficoltà di interlocuzione con gli uffici locali del ministero dei Beni e delle Attività culturali sin dal momento dell’insediamento dell’attuale Governo regionale.» 
L’assessore regionale dell’Urbanistica segnala al ministro Franceschini che «la Regione ha incessantemente cercato una fattiva collaborazione con il Mibact e i suoi organi locali per riprendere le attività di verifica e adeguamento del Piano Paesaggistico, ai sensi dell’articolo 156 del Codice del Paesaggio, che si erano interrotte negli ultimi mesi della scorsa legislatura. Siamo davanti – osserva l’assessore – a una storia infinita di solleciti e mancati riscontri».
«Non certo alla Giunta – si legge nella lettera indirizzata a Franceschini – può essere addebitata la responsabilità di affrontare in solitudine questioni così delicate. Tutte le proposte di dialogo e confronto che abbiamo avanzato non hanno prodotto risultati concreti. Ciò rende dubbia la praticabilità di prossime interlocuzioni con il Soprintendente che pare mosso da posizioni pregiudiziali, irrispettose dei ruoli e dell’autonomia regionale sarda.»

«Ci rendiamo comunque disponibili – conclude l’assessore Erriu – per affrontare al più alto livello istituzionale le diverse questioni, con l’obiettivo di riportare il rapporto su un piano di ragionevolezza e di lealtà istituzionale.»
Ieri sera, intanto, l’assessore Cristiano Erriu ha partecipato ad un convegno svoltosi nel salone parrocchiale della Chiesa di San Ponziano, a Carbonia, organizzato dall’Associazione per lo sviluppo socio economico del Sulcis Iglesiente, sul tema “Verso l’approvazione della legge urbanistica, quali opportunità per lo sviluppo economico e sociale del Sulcis Iglesiente?”, coordinato da Manolo Mureddu, al quale hanno partecipato, tra gli altri, il parroco, don Amilcare Gambella, il segretario regionale Cisl edili Giovanni Matta; l’imprenditore Ninetto Deriu; il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci; il sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo; il sindaco di Gonnesa Hansel Cabiddu.
Nel corso del dibattito si è parlato, inevitabilmente, dell’impugnazione della delibera della legge della Regione Sardegna n. 11 del 3/07/2017, recante “Disposizioni urgenti in materia urbanistica ed edilizia”, deliberata qualche giorno fa dal Consiglio dei ministri. Si è parlato a lungo della necessità di dotare la Sardegna di una nuova legge Urbanistica in grado di superare il Piano Paesaggistico regionale, e di garantire alla nostra Isola le attese occasioni di sviluppo, sempre nel rispetto dell’ambiente. L’imprenditore Ninetto Deriu ha parlato del progetto delle terme di Coquaddus, presentato alcuni anni fa e finora bloccato proprio dai rigidissimi vincoli imposti dal PPR. Giovanni Matta ha evidenziato le sofferenze del settore dell’edilizia, rimarcando l’importanza delle novità introdotte dalla legge approvata dal Consiglio regionale, oggi al centro del contrasto con il Consiglio dei ministri. Motivo di confronto è stato anche il ritardo da parte della stragrande maggioranza dei Comuni nell’approvazione dei PUC nel rispetto del PPR (solo 15 sono i Comuni sardi che hanno finora provveduto).

Nel dibattito seguito agli interventi dei relatori, sono intervenuti: Daniela Garau, consigliere comunale di Carbonia; Gianluigi Rubiu, capogruppo UDC in Consiglio regionale; Roberto Puddu, segretario generale della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente; Luciano La Mantia, titolare di Gamma Radio Luna e imprenditore turistico; Armando Ciosci, sindacalista dell’USB; Elio Camcedda, presidente del Movimento partite Iva; Alfredo Mussetti, imprenditore.

Vediamo ora uno stralcio dell’intervento dell’assessore regionale Cristiano Erriu, che ha sottolineato, tra l’altro, il grande squilibrio esistente tra le diverse aree della Sardegna nella distribuzione delle strutture ricettive e quindi dei posti letto, e della necessità di consentire alle aree oggi più svantaggiate che puntano sul turismo per diversificare il loro modello di sviluppo, di recuperare almeno in parte questo gap che tanto le penalizza.
        

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La Camera del Lavoro Sulcis Iglesiente esprime solidarietà al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, «rispetto alle vili minacce inviate a mezzo posta a Lei e ad altri esponenti delle istituzioni al momento non noti». «L’atto provoca sgomento – sottolinea il segretario generale Roberto Puddu – ma come sa bene non rappresenta e non può rappresentare la gente della Sardegna che è invece impegnata come Lei, guardando in faccia la realtà ed il prossimo, in ben altri difficili, faticosi e nobili fini. A Lei e ai suoi Cari – conclude Roberto Puddu – la nostra totale vicinanza ed un fortissimo abbraccio».

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E’ durissimo il giudizio del segretario generale della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente Roberto Puddu, sul NO della Regione allo stoccaggio temporaneo degli scarti di lavorazione della Portovesme srl: «E’ una follia».

«Quel che è accaduto oggi a Roma è veramente qualcosa di folle – sottolinea Roberto Puddu -. Mentre da una parte, al ministero dello Sviluppo economico, il ministro Carlo Calenda annunciava che sono ormai quasi ultimate le procedure per avviare la cessione dello stabilimento ex Alcoa alla Sider Alloys e quindi iniziano a prendere corpo le prospettive di ripresa produttiva, dall’altro, sempre a Roma, alla conferenza di servizi convocata per il via libera allo stoccaggio temporaneo degli scarti di lavorazione della Portovesme srl in attesa della realizzazione della nuova discarica a Genna Luas, due funzionari della Regione Sardegna abbiano, con il loro parere negativo – motivato con la richiesta di un approfondimento della materia, per capire se sia necessaria o meno una valutazione di impatto ambientale, determinato uno stop alla decisione, con conseguenze facilmente immaginabili.»

«Tutto questo – conclude Roberto Puddu -, nonostante i pareri positivi di tutti gli altri soggetti istituzionali e, in particolare, quello del Ministero, i cui funzionari hanno cercato in ogni modo di far capire ai rappresentanti della Regione Sardegna, che l’autorizzazione fosse ormai quasi una formalità. Siamo alla follia!»

 

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Incredibile: nella riunione tenuta alla Presidenza della Regione il 15 giugno, sono state individuate ed assicurate alcune soluzioni transitorie per garantire la continuità di marcia dello stabilimento, fra le quali l’aumento di 25mila tonnellate (equivalenti alla marcia per 1 mese) nell’attuale discarica. Una procedura totalmente amministrativa che l’amministratore straordinario della Provincia ha assicurato potersi completare nell’arco di una decina di giorni.

Oggi, con l’iniziativa della RSU si scopre che lo stesso Amministratore aveva da poco appreso che il procedimento sarebbe ben più complicato.

Un dettaglio non da poco visto che quel mese ulteriore, cioè settembre, è indispensabile per lo svolgersi delle pratiche per le altre soluzioni sempre transitorie. Fatto che se non superato avrà come conseguenza la fermata dell’impianto e la continua inaffidabilità di tutte le Istituzioni presenti alla Presidenza della Giunta il 15 giugno.

Il presidente della Giunta, il suo staff, gli assessori competenti e l’amministratore della Provincia battano il giusto colpo per impedire l’ulteriore disastro che sarebbe totalmente a loro carico!

E non c’è un minuto in più da perdere!

Roberto Puddu

Segretario Camera del Lavoro CGIL Sulcis Iglesiente

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“Dalla parte del lavoro – pianificare lo sviluppo per non perdere i diritti” è il tema sviluppato nell’incontro-dibattito svoltosi questo pomeriggio nel saloncino della Comunità di Via Marconi, organizzato dal gruppo di Art. 1 – Sinistra per la Democrazia e il Progresso del Consiglio regionale. Per confrontarsi sui problemi che affliggono la Sardegna e in particolare il Sulcis Iglesiente, sono stati invitati il segretario regionale della FSM CISL Rino Barca, il segretario della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente Roberto Puddu, il presidente regionale dell’Arci Marino Canzoneri e il vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio. Hanno risposto all’invito anche altri rappresentanti istituzionali, tra i quali l’on. Eugenio Lai, vicepresidente del Consiglio regionale; il sindaco di Masainas Ivo Melis; il coordinatore del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi.

Durante lo svolgimento dei lavori, abbiamo intervistato il consigliere regionale Luca Pizzuto, del gruppo Art. 1 – Sinistra per la Democrazia e il Progresso.

                 

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“4.0? Sulcis Iglesiente Miniera d’innovazione – Storia e innovazione nella sfida per il lavoro e per i diritti”: è il tema dell’incontro che si terrà domani mattina, dalle 9.30, nel salone dell’Archivio minerario di Monteponi, organizzato dalla CGIL. Si parlerà delle opportunità nel cambiamento per la ripresa e la valorizzazione del patrimonio di competenze, potenzialità produttive e occupazionali del Sulcis Iglesiente.

Dopo i saluti del sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo, la relazione verrà curata da Elisabetta Fois, segreteria della Camera del Lavoro territoriale del Sulcis Iglesiente. Sono previsti interventi di Antonio Martini, amministratore unico della Carbosulcis; Cristian Galbiati, professore di fisica all’Università di Princeton (coordinatore dell’esperimento Dark Side Laboratori Gran Sasso e del progetto ARIA Carbosulcis); Francesco Garau, segretario generale della Filctem del Sulcis Iglesiente; Alberto Scanu, presidente della Confindustria Sardegna; Michele Carrus, segretario regionale della CGIL sarda; Rita Innocenzi, segretaria della CGIL Abruzzo; Maria Grazia Piras, assessore dell’Industria della regione Sardegna.

I lavori verranno presieduti da Roberto Puddu, segretario generale della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente. Le conclusioni saranno affidate a Vincenzo Colla, componente della segreteria nazionale CGIL.

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Stamane si è svolto un incontro delle segreterie Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil con la direzione aziendale sulle problematiche della Portovesme srl, legate ai tempi autorizzativi per la realizzazione della nuova discarica di Genna Luas.

«Nella riunione – si legge in una nota delle segreterie territoriali e dei rappresentanti della RSU Garau, D’Orso e Sini – sono emerse le preoccupazioni riguardo l’esito della Conferenza dei Servizi dello scorso 18 maggio in cui si avviava l’iter autorizzativo per la costruzione della nuova discarica di Gennaluas. Tali preoccupazioni emergono in quanto non sono ancora chiare le motivazioni che hanno portato ad una chiusura della Conferenza dei Servizi con un nulla di fatto, per cui a tutt’oggi, e chissà per quanto tempo ancora, non si conosce il contenuto del verbale finale. Preso atto che le tempistiche si stanno dilatando nonostante gli impegni assunti dalla Giunta regionale riguardo la certezza temporale dell’iter autorizzativo, la società Portovesme srl in una lettera indirizzata al presidente Pigliaru dichiara che è imminente la procedura di fermata degli impianti di produzione.»

«La nostra preoccupazione è rivolta verso le lavoratrici e i lavoratori che potrebbero perdere il posto di lavoro – aggiungono le segreterie territoriali e la RSU – e ci stupisce l’atteggiamento di alcuni enti coinvolti nell’iter autorizzativo che con poca cura dei danni sociali che potrebbero arrecare non prendono nella dovuta considerazione questo elemento. Riteniamo che il fattore tempo non sia una variabile indipendente, chiediamo alla Giunta regionale e alla Politica sarda di farsi garanti affinché i tempi di conclusione dell’iter autorizzativo siano conformi alle esigente produttive, rispettoso delle leggi e delle norme in materia.»
«In mancanza di risposte adeguate – concludono le segreterie territoriali e la RSU – si attiveranno tutte le forme di mobilitazione sino al raggiungimento del risultato auspicato.»

«Alle parole devono seguire i fatti – ha detto questa sera Roberto Puddu, segretario generale della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente -. Cioè gli Enti devono svolgere i procedimenti nel pieno rispetto delle normative ma nei tempi necessari per garantire certezza del diritto delle aziende e dei lavoratori! E, in questo caso – conclude Roberto Puddu -, di quasi tremila buste paga tra diretti, appalti e indotto territoriale.»

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La Commissione europea ha dato finalmente il via libera, oggi, allo schema proposto dall’Italia per sostenere finanziariamente le industrie “energivore”. Secondo l’antitrust europeo, le misure promuovono gli obiettivi dell’Unione europea in materia di energia e clima e garantiscono la competitività delle industrie ad alta intensità energetica sul mercato internazionale, preservando nel contempo la concorrenza nel mercato unico.
Nello specifico, l’Italia fornisce sostegno all’energia elettrica da fonti rinnovabili ed alla cogenerazione di energia elettrica e calore: l’aiuto è finanziato mediante maggiorazioni su consumi e connessioni di energia elettrica riscosse dai fornitori e dai distributori. In base ai piani presentati dall’Italia, le riduzioni delle maggiorazioni destinate a finanziare il sostegno all’energia elettrica da fonti rinnovabili e alla cogenerazione, saranno limitate alle imprese ad alta intensità energetica che operano nei settori esposti agli scambi internazionali e ad un massimo dell’85% delle maggiorazioni. L’Italia ha anche presentato un piano di adeguamento per sopprimere gradualmente le riduzioni destinate alle imprese non ammissibili.

«Questo è il più grande intervento di politica industriale degli ultimi 20 anni. Cambia un paradigma sulle produzioni energivore e mette in condizioni di competere e, dunque, di mantenere e creare lavoro con grandi numeri – dichiara Roberto Puddu, segretario generale della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente -. Proprio per questo è un ulteriore merito aver contribuito, con le nostre lotte e buone ragioni, alla sua definizione. Per il territorio e per lo stabilimento è poi fondamentale per andare verso risultato pieno, che non è raggiunto ma che ora è meno lontano.»

«Un altro tassello del programma per le produzioni energivore e per noi per la ripresa produttiva per l’ex Alcoa, della salvaguardia della Portovesme srl e di tutto il Polo Industriale! – aggiunge Roberto Puddu –. Ora al Governo il compito di completare l’iter emanando il provvedimento ed al ministro Calenda un buon valido motivo per rispondere alle Parti sociali ed alla Regione, convocando l’incontro per fare il punto sulla Vertenza per il riavvio della produzione di alluminio.»

 

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E’ stato presentato questo pomeriggio, nella sala conferenze della provincia del Sud Sardegna (rappresentata dal dirigente Fulvio Bordignon), in via Mazzini 39, a Carbonia, il progetto della rete di distribuzione del gas nell’isola proposto dalla società Gasdotti Italia, che riguarderà anche il territorio provinciale, giungendo da Sarroch a Portoscuso. La presentazione rientra nella procedura di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) che prevede altre due appuntamenti, giovedì 18 maggio ad Assemini e lunedì 22 maggio a Oristano. Con i dirigenti della Gasdotti Italia, secondo trasportatore di gas naturale in Italia per estensione della rete, con 1.500 km di rete e oltre 250 punti di riconsegna a utenze industriali, termoelettriche e reti di distribuzione urbana, società che ha sede a Frosinone, il direttore tecnico Paolo Alessio, l’architetto Marcello Michetti e il dottor Claudio Mordini, erano presenti tre dirigenti del Servizio di Valutazione Ambientale dell’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, guidati dalla dottoressa Rosanna Carcangiu.

Il cantiere, nella sua totalità, consiste nella realizzazione della rete di trasporto di gas naturale nel territorio regionale, come previsto dalle linee di indirizzo strategico del Piano energetico ambientale regionale (PEARS). Il progetto prevede la costruzione della dorsale del gas naturale in Sardegna; la realizzazione da parte di altri operatori degli impianti per l’immissione del gas naturale in rete (Oristano, Sarroch, Portovesme, Cagliari e Porto Torres); gli impianti di consegna per l’allacciamento alle reti cittadine di distribuzione, molte di queste già realizzate in diverse città. Le fasi di realizzazione saranno tre: Centro-Sud, da Sarroch verso Oristano e verso sud-est, da Cagliari al Sulcis; Centro-Nord, da Oristano a Porto Torres, com deviazione verso Ottana e Nuoro (quest’ultima in regime di rete regionale), Nord-Est, da Codrongianus a Olbia. La dorsale si svilupperà per 598 km, di cui 409 km di rete nazionale, cui si aggiungeranno una serie di allacci minori per 50-100 km ulteriori.

Il progetto prevede l’attraversamento di 29 Comuni, 11 nella prima fase.

Se i tempi autorizzativi verranno rispettati, l’avvio dei lavori della tratta Centro-Sud (Fase 1) dovrebbe avvenire tra il 2018 e il 2019; le prime tratte di rete operative dal 2019 e connesse a reti di distribuzione già in esercizio; tra il 2020 e il 2022 la realizzazione della tratta Centro/Sud (Fase 2); tra il 2022 e il 2025 la realizzazione delle tratte Centro/Nord e Nord/Est (Fase 3).

Il diametro massimo del gasdotto, realizzato in acciaio, sarà di 40 cm per le linee principali; l’opera sarà completamente interrata, a una profondità di 1,5/2 metri; la fascia di servitù prevista è di 12 metri e mezzo per lato del tracciato del gasdotto, limite entro il quale non saranno possibili nuove costruzioni, mentre non è previsto alcun limite alle attività agricole e pastorali; la pressione in esercizio sarà di 50-70 bar.

Sono previsti inoltre 4 terminali di ingresso del gas, per un’estensione massima di circa 4.300 metri quadri (circa 55 metri x 80 metri), a Oristano, Sarroch, Macchiareddu e Portoscuso. 2 stazioni di lancio/ricevimento Pig, per un’estensione massima di circa 3.700 metri quadri (circa 50 metri x 70 metri), a Palmas Arborea e Villaspeciosa; 35 punti di intercettazione di linea, per un’estensione di circa 150 metri quadri (circa 8 metri x 18 metri), ubicati lungo la linea a intervalli regolari per sezionare la condotta e consentire l’allacciamento alle reti di distribuzione cittadine.

E’ stata inoltre riassunta la fase di realizzazione della dorsale, che è prevista per l’85%/90% su terreni agricoli, con alcuni attraversamenti di arterie stradali e ferroviarie che avverranno in profondità, senza interruzioni della funzionalità delle stesse. Sono state presentate, infine, le implicazioni ambientali previste nella fase di realizzazione dei lavori.

Al termine della presentazione, come prevede la procedura di VIA, è stata data la parola al pubblico e sono intervenuti tre sindacalisti, Rino Barca (FSM CISL), Roberto Puddu (segretario della Camera del Lavoro CGIL) e Francesco Bardi (FIOM CGIL).

Rino Barca ha chiesto se sono state già avviate le procedure per l’acquisizione dei terreni e, in mancanza di accordi, per gli eventuali espropri; garanzie sull’impiego di manodopera locale nei cantieri e celerità nella realizzazione dei lavori.

Il direttore tecnico Paolo Alessio ha risposto così.

Roberto Puddu ha detto che il progetto è molto atteso dalla Sardegna, in quanto più rispondente a quelle che sono le necessità, rispetto al progetto Galsi, che prevedeva lo sfruttamento dell’Isola per l’attraversamento della condotta, senza concreti vantaggi per i sardi, ed ha invitato tutti a vigilare sugli sviluppi delle procedure e sui tempi.