18 July, 2024
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Giovanni Zedde è il nuovo segretario generale della Funzione Pubblica CGIL del Sulcis Iglesiente. E’ stato eletto ieri, 22 marzo 2017, dall’Assemblea generale, alla presenza della segreteria della Camera del Lavoro e della segreteria regionale della categoria.

Il nuovo segretario, dipendente della Asl, succede nell’incarico ad Antonio Congiu che ha guidato la Funzione Pubblica CGIL dal 2009.

«Un passaggio di consegne alla Guida della Federazione – spiega Roberto Puddu, segretario generale della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente – che da una parte consegna una fortissima responsabilità al complesso della Funzione Pubblica della CGIL ad ogni livello, ma che va anche a riconfermare la caratteristica e la storia della nostra organizzazione che la vede operare il rinnovamento del suo quadro dirigente, nel rispetto delle regole che definiscono i limiti di mandato negli incarichi esecutivi ad ogni livello organizzativo. Per Giovanni Zedde il massimo incarico nella Funzione Pubblica del Sulcis Iglesiente, arriva a seguito della sua pluriennale esperienza nella segreteria della categoria e la presidenza della RSU nella Asl 7, giusto risultato della lunga militanza nell’Organizzazione nei vari ruoli di delegato di base e componente degli organismi direttivi della categoria e della Confederazione.»

«La segreteria della Camera del Lavoro, la segreteria regionale della Funzione Pubblica CGIL, a nome di tutto il gruppo dirigente del territorio – aggiunge Roberto Puddu -, esprimono il più grande ringraziamento a Antonio Congiu, al quale è riconosciuta la fortissima competenza e l’impegno profuso con dedizione, passione e totale disponibilità verso l’Organizzazione e verso le lavoratrici e i lavoratori. Ad Antonio Congiu, che proseguirà in altro ruolo la sua esperienza nella CGIL, si riconosce la grande capacità di analisi, di contrattazione, di proposta in un settore complesso come quello della Pubblica Amministrazione. E insieme di  aver contribuito alla crescita della Funzione Pubblica e della CGIL attraverso un’azione attenta ai temi della confederalità con l’interazione con le altre categorie.»

«Giovanni Zedde assume l’incarico nel pieno della delicatissima fase per la riaffermazione dei diritti nel lavoro. Avrà un impegno gravoso per la positiva definizione delle importantissime vertenze della categoria come di quelle più generali che interessano tutti gli altri settori per la ripresa dell’economia e dell’occupazione del territorio. Situazioni – conclude Roberto Puddu – che impongono la prosecuzione dello straordinario impegno nella guida della Funzione Pubblica CGIL, che saranno garantiti dal nuovo segretario unitamente a tutto il gruppo dirigente.»

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Sugli sviluppi della vertenza Alcoa, i segretari CGIL Roberto Puddu e Roberto Forresu scrivono al governatore Francesco Pigliaru e al ministro Carlo Calenda.

«Nella riunione tenutasi a Cagliari il 1 dicembre dello scorso anno, per quanto ci riguarda – scrivono Roberto Puddu e Roberto Forresu -, abbiamo formulato il riconoscimento per il cambio di passo impartito alla vertenza sia con l’accordo con l’Alcoa, sia per quanto riguarda la decretazione dell’Area di Crisi Industriale Complessa e le conseguenti soluzioni per superare in larghissima parte la perdita degli ammortizzatori sociali, oltre l’impegno a dare soluzione al resto dei lavoratori del bacino escluso da quel vitale provvedimento.»

«Al contempo – aggiungono Roberto Puddu e Roberto Forresu – abbiamo però sollecitato la prosecuzione del rispetto degli impegni nel merito e nel metodo con quest’ultimo che, a partire dalla natura della richiesta del Ministro di procedere indispensabilmente “giocando in squadra”, assume importante sostanza nell’esercizio della condivisione e nella responsabilità, ciascuno nell’ambito del proprio ruolo. Questione che comporta chiaramente il fatto che i componenti di quella “squadra” – che per noi sono e rimangono i lavoratori, le lavoratrici, il territorio nelle loro rappresentanze sindacali e istituzionali – devono essere parte attiva della stessa. Per questo, confermando l’apprezzamento per il cambio di passo ma consci che il tempo passa velocemente, dobbiamo anche ribadire e questo mal si sostanzia con le notizie a “gocce” nei Social; con quelle preziose e sempre informalissime frutto dell’interesse e delle interlocuzioni di Parlamentari del territorio; infine da quelle altrettanto informali e apparentemente “sfuggite” alle varie Parti in campo.»

«Infine, in considerazione della inusuale risposta domanda del Ministro in un twitt “se ci si possa vedere dopo il 15 marzo?”, riteniamo di poter affermare che per quanto ci riguarda è necessario anticipare e di molto quella data. Pertanto, ci permettiamo di sollecitare la Convocazione urgente della riunione della “squadra” – concludono Roberto Puddu e Roberto Forresu –  nella quale fare il punto e condividere lo stato della Vertenza, da tenersi possibilmente in Sardegna.»

Silos occupato

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Gli esiti della Conferenza dei Servizi relativi alla procedura VIA per la ripresa produttiva dell’Eurallumina sono chiari a tutti: 23 pareri positivi; 1 (last minute) contrario sul “paesaggio”, ritenuto non ostativo e vincolante. Unico NO rimasto e sul quale trovano appiglio alcune delle strumentalizzazioni di natura pseudo ambientalista e politico populista in atto in questi giorni.

23 pareri positivi frutto di 930 giorni di analisi, di verifica e di rispondenza alle normative sempre più restrittive di cui, i noti personaggi, come al solito, dimostrano di non tenere in alcun conto, cosi come degli 8 anni di mobilitazione delle Tute Verdi per la riconquista del Lavoro e della Dignità per loro e per il Territorio. Non ci sfugge e invece ci preoccupa il livello di decadimento comunicativo di alcuni rappresentanti delle istituzioni che, probabilmente vedendo la possibilità di una insperata e gratuita visibilità, si spingono ad affermazioni prive di qualsiasi fondamento scientifico, piuttosto che normativo, fino a sconfinare nel catastrofismo da codice penale nazionale (“omicidi”) ed internazionale (“genocidi”).

Per questo apprezziamo e sosteniamo la fermezza, la coerenza, la responsabilità ed il realismo dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu e della Giunta regionale, con la quale si afferma la correttezza delle procedure, del Lavoro degli Enti preposti alla valutazione dei progetti rispetto alle normative, prima ancora che delle scelte dei diversi livelli Istituzionali. Così come ne condividiamo l’analisi sull’accanimento ideologico e pregiudiziale verso l’Industria e verso il Sulcis Iglesiente.

Territorio che ha 128mila abitanti dei quali 37.860 disoccupati iscritti ai CSL; con la disoccupazione al 40% e quella giovanile e femminile al 77%. Territorio di cui si riempiono la bocca alcuni “professionisti” della politica e non solo, senza conoscere e spesso confondendo le realtà di cui sparlano a sensazione.

Per quanto ci riguarda ribadiamo che il territorio sta lottando unitariamente per l’uscita dalla recessione, per la ripresa economica e sociale che passa dalla salvaguardia di ogni posto di lavoro, dalla ripresa delle attività produttive, dall’infrastrutturazione e dallo sviluppo equilibrato, sostenibile e compatibile di tutti i settori e delle loro rilevanti potenzialità.

Il tutto rivendicando l’accelerazione dei tempi delle scelte e delle autorizzazioni nell’industria come nel turismo, nell’agricoltura, nell’artigianato, ecc. ecc., nelle bonifiche come nei Servizi, che stanno in capo alle precise responsabilità politiche e Istituzionali, le quali poi non possono che essere subordinate alla sostenibilità ambientale e sociale e al pieno rispetto delle leggi. Infine, quando si arriva alla conclusione di tutte le dovute procedure, di quel Lavoro se ne tenga semplicemente e rispettosamente conto.

Roberto Puddu segretario generale CGIL

Francesco Garau segretario generale FILCEM CGIL

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Questa mattina si è tenuta la riunione convocata dall’Assessorato al Lavoro della Regione, sulla problematica inerente la situazione dei 52 Lavoratori Socialmente Utili della Sardegna di cui 37 operanti negli EE.LL. del Sulcis Iglesiente.

La Regione ha confermato il proprio impegno per tentare di ottenere la proroga della convenzione, che com’è noto è di totale competenza del Ministero del Lavoro, ma per la quale è condizione indispensabile la formalizzazione da parte delle Amministrazioni locali di un preciso e specifico piano di stabilizzazione dei lavoratori. Inoltre che sono confermate e disponibili le risorse per la stabilizzazione con la copertura totale dei costi per 3 anni e di ulteriori 2 al 75%.

I Sindaci presenti, il Presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis e la ex Provincia di Carbonia Iglesias, hanno evidenziato che, per loro, le maggiori criticità oltre quelle di natura economica, derivano dalle limitazioni normative relative alle possibilità assunzionali e di impossibilità per gli Enti Locali al superamento delle spese del personale. Situazioni che per alcune di esse impedirebbero totalmente le possibilità di assumere i lavoratori, mentre altre avrebbero la possibilità di operare solo per un numero limitato.

Per parte nostra abbiamo evidenziato che questi lavoratori sono utilizzati, praticamente senza oneri, dalle amministrazioni locali da oltre 20 anni e che tale pratica deve avere finalmente un termine con l’assunzione e con la piena garanzia lavorativa, retributiva e contributiva. Cioè con la stabilizzazione negli Enti dove hanno prestato la loro opera oppure, nel caso in assenza della loro volontà, individuando altre soluzioni e con l’utilizzo delle stesse risorse.

Abbiamo poi sollecitato la valutazione e verifica della possibilità di parificare alcune norme già vigenti per alcuni Enti, che di fatto derogano alle regole sulla capienza degli organici e soprattutto alla capienza del costo del personale, legata appunto alla precisa stabilizzazione di queste unità lavorative. Infine abbiamo richiesto un ulteriore coinvolgimento con un’altra chiamata precisamente dedicata ai Sindaci interessati e non presenti alla riunione.

In definitiva l’assessore ha raccolto le sollecitazioni con l’impegno a verificare la possibilità di intervenire nel verso delle limitazioni normative e insieme, le prime formali disponibilità dei presenti, alle quali (si spera) facciano seguito altre almeno nella misura che gli permettano di relazionarsi con motivazioni convincenti nei confronti del Ministero del Lavoro per ottenere l’indispensabile proroga e con il quale è già prevista una precisa interlocuzione la prossima settimana.

La riunione si è dunque chiusa con l’aggiornamento da effettuarsi a valle della determinazione positiva o negativa delle interlocuzioni con il Ministero.

Roberto Puddu

Segretario CGIL Sulcis Iglesiente

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Il 2017 inizia male. Da oggi i 50 LSU della Sardegna, di cui la stragrande maggioranza nel Sulcis Iglesiente, non hanno rinnovata la norma per il loro utilizzo nei lavori di pubblica utilità nei Comuni e con essa la loro attività lavorativa che garantisce Servizi alla collettività, sostentamento economico e dignità.

Come spesso capita, soprattutto quando la politica si occupa dei problemi in modo sporadico e con scarsa azione sinergica,  ci si trova davanti a inefficienze ai vari livelli istituzionali ma soprattutto ad incongruenze e paradossi fra le normative.

Da una parte vi sono Leggi e Risorse, sia nazionali che regionali, dedicate alla stabilizzazione degli LSU nelle attività che svolgono proficuamente da lungo tempo per le amministrazioni comunali e, salvo appunto qualche inefficienza  locale, le altre norme che limitano le assunzioni negli EE.LL e che di fatto ne impediscono l’applicazione.

Ci si trova dunque davanti alla previsione, definizione di norme e impegno di risorse in capitoli che non possono di fatto produrre alcun effetto. Lo sanno bene i Comuni che peraltro in molte attività materiali per l’interesse della loro Comunità, da alcuni lustri riescono ad operare sole e quasi esclusivamente con quel bacino di lavoratori.

Occorre dunque una piena assunzione di responsabilità e collaborazione di tutti i livelli istituzionali per dare corso all’adozione di tutti quei provvedimenti, a partire dalla indispensabile ed urgentissima proroga per il 2017 dei progetti e finanziamenti per attività o Lavori Socialmente Utili in capo al Ministero del Lavoro, per consentire il prosieguo delle attività, del Lavoro e garantire la reale attuazione del processo di stabilizzazione dei lavoratori.

Roberto Puddu

Segretario Generale CGIL Sulcis Iglesiente

 

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Domani, 17 novembre, alle ore 10.30, in via Liguria a Carbonia, sarà inaugurato il Centro sperimentale di attività sociali dell’Auser Carbonia e Sa.Sol. Point n. 9 Carbonia.

Si tratta del risultato di un lungo percorso che ha visto i volontari dell’Auser impegnati nella ristrutturazione di una parte della ex scuola materna di via Liguria, del cortile adiacente e del parco alberato.

Grazie all’importante lavoro dei volontari l’edificio ospiterà numerose attività di aggregazione sociale per i meno giovani  e il soccorso del 118, a cura dell’Auser, mentre il Centro Servizi per il Volontariato (CSV) – Sardegna Solidale, Sa. Sol Point n. 9, punto di riferimento per le associazioni del territorio, metterà a disposizione un centro di eccellenza formativa, assistenza fiscale e legale e supporto per le richieste di sostegno economico o di riorganizzazione delle diverse attività di volontariato.

Programma dell’inaugurazione prevede, alle ore 10.30: proiezione del filmato “PromuoviAmo il Volontariato”; i saluti di Rosy Orecchioni, presidente Auser Carbonia; Paola Massidda, sindaco di Carbonia; Andrea Piras, referente Sa.Sol. Point n. 9 Carbonia e Franca Cherchi, presidente regionale Auser Sardegna.

Dalle ore 11.30, gli interventi di Giampiero Farru, Presidente CSV – Sardegna Solidale; Marco Di Luccio, responsabile Area Amministrativa e organizzativa Auser Nazionale; Roberto Puddu, segretario territoriale CGIL Sulcis Iglesiente; e, infine, don Amilcare Gambella, parroco della chiesa di San Ponziano Carbonia.

L’iniziativa è organizzata dall’Auser Carbonia in collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato – Sardegna Solidale, Sa. Sol Point n. 9 e con il comune di Carbonia.

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Ancora una settimana di attesa per i lavoratori Alcoa: la Glencore prende tempo con nuove richieste, il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda propone una riunione conclusiva ai massimi livelli di rappresentanza del Governo e dell’Azienda entro la prossima settimana, per poi definire le azioni utili all’obiettivo di garantire la produzione di alluminio nel Sulcis, strategica per l’intero Paese.

E’ quanto emerso stamattina al tavolo con il ministro Carlo Calenda e il vice Teresa Bellanova, il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore Maria Grazia Piras, al quale hanno partecipato il segretario generale Cgil Michele Carrus, il  segretario nazionale Fiom Rosario Rappa, i territoriali Cgil e Fiom Roberto Puddu e Roberto Forresu, insieme ad una delegazione di rappresentanti RSU Alcoa e Appalti: la Glencore non ha ancora sciolto la riserva sulla proposta avanzata dal governo che riguarda i costi energetici e gli strumenti di incentivazione già considerati conformi dalla Commissione europea e giudicati positivamente dalla stessa azienda che, però, rimette sul tavolo le richieste di stabilità di quelle condizioni per un periodo di dieci anni.

«E’ evidente – hanno detto il segretario generale della Cgil Michele Carrus e il segretario nazionale Fiom Rosario Rappa – che la Glencore dovrà sciogliere la riserva una volta per tutte: confermare, come chiediamo, le proprie intenzioni di acquisire lo stabilimento, avviando immediatamente la due diligence funzionale sia alla redazione del piano industriale che alla predisposizione del Contratto di Sviluppo proposto dal governo, oppure dichiarare il suo disimpegno.»

Le organizzazioni sindacali chiedono che l’azienda sciolga positivamente la propria riserva: «E’ indispensabile assicurare una prospettiva e ridare fiducia alle centinaia di lavoratori che attendono da anni il riavvio di un’attività produttiva strategica e unica per l’intero Paese». In ogni caso, le organizzazioni sindacali chiedono che siano adottate, nella fase di transizione, misure di sostegno per i lavoratori, rafforzate dal riconoscimento dello status di Area di crisi complessa che la Regione si è impegnata a chiedere immediatamente.

Il Governo nazionale, al quale i sindacati riconoscono i passi avanti compiuti insieme alla Giunta regionale per risolvere la vertenza, si è detto disponibile a vagliare, nella valutazione conclusiva che sarà oggetto di un confronto con i vertici Glencore la prossima settimana, le eventuali richieste mettendo a disposizione tutto ciò che è legittimo e possibile fare nel rispetto delle regole, costruendo gli ulteriori avanzamenti possibili.

«Se Glencore dovesse disimpegnarsi – concludono Michele Carrus e Rosario Rappa – che lo dica subito in modo che, sulla base delle positive condizioni già acquisite e offerte a Glencore su energia e incentivi, si possa avviare una nuova fase di ricerca di altri investitori nazionali e internazionali, a partire da alcuni soggetti per cui è già ipotizzabile una manifestazione di interesse.»

Il tavolo di oggi tra Governo, Giunta e Sindacato confederale e di categoria, è stato quindi aggiornato al 5 settembre, per fare il punto della situazione alla luce dei nuovi sviluppi.

Alcoa 22 dicembre 2015 8.jpog

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Alcoa a Rioma 16 febbraio 2016 10

Il segretario generale della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente, Roberto Puddu, in un post pubblicato su facebook, chiarisce lo stato della vertenza ex Alcoa.

«A scanso di equivoci e anche perché ne leggo di veramente fantasiose, sulla vertenza ex Alcoa la situazione di cui abbiamo conoscenza è la seguente – scrive Roberto Puddu -. Alla Glencore è stata fornita tutta la documentazione sulla formazione del prezzo dell’energia e sulla durata temporale che, di fatto, è conforme al Memorandum del novembre 2014; Vengono confermati totalmente gli altri impegni sul Contratto di Sviluppo e sulle infrastrutture (è peraltro notizia di questi giorni l’aggiudicazione dei lavori per la strada periportuale, ed è al termine la gara per il dragaggio del Porto industriale); gli è stata data ogni spiegazione in merito ai provvedimenti e, a conferma del tutto, ha già in mano “carta che canta” sul primo e fondamentale pezzo della strumentazione: il contratto bilaterale con un produttore energetico che risponde alla misura e alla durata. L’intera partita degli strumenti avrà la decorrenza 2016 e il Governo è impegnato a darne avvio ed operatività entro il mese di settembre, ma ovviamente in caso della risposta positiva sull’interesse della Glencore per l’acquisizione dello stabilimento e che al momento rimane l’interlocutore unico. Il Ministro vorrebbe avere la risposta della Multinazionale prima di convocare l’incontro con Regione e OO.SS. ma, per quanto ci riguarda – conclude Roberto Puddu -, riteniamo maturi i tempi sia per la convocazione dell’incontro nel quale ufficializzare lo stato delle cose, e sia per dare corso agli atti e azioni per avere conoscenza, entro e non oltre il mese di luglio, della decisione della Glencore.»

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Alcoa a Rioma 16 febbraio 2016 2

Ieri al ministero dello Sviluppo economico si è svolto un nuovo incontro tecnico con la Glencore nell’ambito della trattativa per l’acquisizione dello stabilimento ex Alcoa.

«Glencore ha avuto tutte le informazioni, i chiarimenti e le precisazioni sugli strumenti per l’abbattimento dei costi energetici che il Governo ha definito per favorire l’acquisizione e il riavvio della produzione dell’ex Alcoa – spiega Roberto Puddu, segretario generale della CGIL del Sulcis Iglesiente -. Nel corso della riunione, per quanto trapelato, la Glencore stessa avrebbe affermato di avere avuto totale chiarezza sugli strumenti e le modalità attuative definite per la formazione del costo del Mwh e per il tempo, che sostanzialmente sono in linea con il contenuto del Protocollo d’intesa del novembre 2014. Ora, dunque, la parola passa ai vertici della multinazionale per la decisione finale sul loro interesse a rilevare lo stabilimento e dare vita al più grande complesso integrato di produzione di metalli non ferrosi. Il tutto con ciò che ne consegue per la competitività e per la scala economica diretta e indotta nel lungo periodo per l’intero sistema produttivo ed energetico del Polo Industriale.»

«Vedremo e vorremmo sapere di più nei prossimi giorni – aggiunge Roberto Puddu – ma considerato che il tempo ora più che mai non è una variabile indipendente, il Governo e la Regione devono continuare ad essere parte attiva ed operare per far ripartire in ogni caso la produzione ed il lavoro. Sollecitazioni e pressioni che non mancheranno di certo – conclude il segretario generale della CGIL del Sulcis Iglesiente – da parte dei lavoratori già dalla prossima settimana!»

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«Nella vicenda su fasce e salario accessorio, oggi l’ennesima dimostrazione dello scaricabarile fra il commissario della Asl 7 verso gli organismi e le massime Istituzioni regionali di cui esso stesso è emanazione. Infatti, a fronte dell’ennesima iniziativa sindacale, senza imbarazzo alcuno ha formalizzato che hanno “la necessità di pervenire ad una corretta, giuridicamente e legittimamente espressa valutazione” della legge regionale n° 5/2015.»

Lo scrive, in una nota, Roberto Puddu, segretario generale della Camera del Lavoro Cgil del Sulcis Iglesiente.

«La legge emanata dal Consiglio regionale, passata al vaglio delle procedure e della verifica del Governo nazionale, stabilisce la soluzione al problema che stanno subendo i lavoratori della ASL 7, che di fatto fra mancanze ed omissioni si trovano incolpevolmente ad avere il salario bloccato da 15 anni – aggiunge Roberto Puddu -. Un fatto gravissimo per i lavoratori e per l’intero territorio ai quali vengono inopinatamente sottratti circa 10 milioni di euro che vengono così a mancare alle 1.200 famiglie e a tutta l’economia del Sulcis Iglesiente.»

«Ci troviamo nell’incredibile paradosso che vede i nominati dalla politica che Governa la Regione, non applicare e anzi mettere in discussione la liceità della legge emanata all’unanimità dal massimo organo legislativo regionale. Quanto ancora i lavoratori, le lavoratrici e l’intera comunità del nostro territorio – conclude Roberto Puddu – dovranno attendere per vedere il giusto sussulto di dignità di quelle Istituzioni e dunque, l’applicazione della Legge e la soluzione della vergognosa situazione?»

Roberto Puddu 4 copia