24 November, 2024
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Dieci anni fa un’uscita domenicale in bicicletta tra amici, si concluse con un’assurda tragedia, un tragico incidente stradale sulla strada provinciale che collega Villamassargia a Siliqua, nel quale persero la vita il sindacalista della CGIL Sergio Usai e l’amico Carlo Cancedda, panificatore di Carbonia.

Carbonia ha ricordato Sergio Usai e Carlo Cancedda, con una cerimonia svoltasi nella Grande Miniera di Serbariu, dove si sono ritrovati tanti amici e colleghi di Sergio Usai.

L’ex segretario della Camera del Lavoro, in particolare, è stato ricordato sul piazzale della Grande Miniera di Serbariu a lui intitolato, dove si è svolta, disturbata da un’intensa pioggia, la donazione di un ulivo e di una targa alla memoria.

Poco dopo, intorno alle 10.00, nella sala conferenze sono stati proiettati un video e live “Se non Lotti Sei Perso” dedicati a Sergio Usai dal Gruppo Intreccio, con alcune testimonianze e la proiezione di video montato da Umanitaria Carbonia su foto ed immagini da “Ciao Sergio” di Salvatore Sardu, Gerardo Piras e archivio CGIL.

Dopo il saluto del sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, è iniziata tavola rotonda su temi che hanno caratterizzato la vita sindacale e sociale di Sergio Usai, ancora attuali ed al centro dell’azione e della rivendicazione della CGIL e del territorio, moderata dal giornalista Ottavio Olita, alla quale hanno partecipato Michele Carrus, segretario generale della CGIL Sarda; Salvatore Cherchi, ex sindaco di Carbonia ed ex presidente della provincia di Carbonia Iglesias, oggi coordinatore del Piano Sulcis; Giampaolo Diana, ex consigliere regionale, già segretario generale della CGIL Sardegna; e, infine, Roberto Puddu, segretario generale della CGIL del Sulcis Iglesiente.

Hanno partecipato alla cerimonia, che ha avuto momenti di grande commozione, la moglie e le due figlie di Sergio Usai e i fratelli.

In memoria di Sergio Usai

Targa a Sergio Usai copia

Sergio Usai 11Carlo Cancedda 1

IMG_8906 IMG_8908 IMG_8909 IMG_8911 IMG_8913 IMG_8914 IMG_8915 IMG_8916 IMG_8917 IMG_8918 IMG_8922 IMG_8928 IMG_8929 IMG_8930 IMG_8931 IMG_8933 IMG_8935 IMG_8936 IMG_8939 IMG_8941 IMG_8942 IMG_8943 IMG_8944 IMG_8947 IMG_8948 IMG_8953 IMG_8954 IMG_8955 IMG_8958 IMG_8964 IMG_8965 IMG_8969 IMG_8976 IMG_8980 IMG_8984 IMG_8985 IMG_8986 IMG_8987 IMG_8988 IMG_8989 IMG_8991 IMG_8993 IMG_8997 IMG_8999 IMG_9001 IMG_9002 IMG_9003 IMG_9007 IMG_9008 IMG_9009 IMG_9010 IMG_9011 IMG_9012 IMG_9013 IMG_9017 IMG_9019 IMG_9021 IMG_9022 IMG_9023 In memoria di Sergio Usai

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Carbonia ricorda Sergio Usai e Carlo Cancedda, scomparsi tragicamente dieci anni fa, in un incidente stradale verificatosi sulla strada provinciale che da Villamassargia conduce a Siliqua.

L’ex segretario della Camera del Lavoro verrà ricordato nel corso di una cerimonia organizzata sul piazzale della Grande Miniera di Serbariu a lui intitolato, dove è prevista la donazione di un ulivo e di una targa alla memoria.

Alle 10.00, nella sala Auditorium, verranno proiettati un video e live “Se non Lotti Sei Perso” dedicati a Sergio Usai dal Gruppo Intreccio, con alcune testimonianze e la proiezione di video montato da Umanitaria Carbonia su foto ed immagini da “Ciao Sergio” di Salvatore Sardu, Gerardo Piras e archivio CGIL.

Sono previsti anche il saluto del sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, e una tavola rotonda su temi che hanno caratterizzato la vita sindacale e sociale di Sergio Usai, ancora attuali ed al centro dell’azione e della rivendicazione della CGIL e del territorio, moderata dal giornalista Ottavio Olita. Parteciperanno Michele Carrus, segr. Gen.le CGIL Sarda; On.le Salvatore Cherchi; Giampaolo Diana, già Segr. Gen.le CGIL Sardegna; Roberto Puddu segr. Gen CGIL Sulcis Iglesiente.

La giornata si concluderà con ringraziamenti e ricordo ai familiari.

Sergio Usai 11Carlo Cancedda 1

 

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Il 25 marzo scorso si concluse, dopo cinque giorni di dura protesta, l’occupazione del silos dello stabilimento ex Alcoa da parte dei tre segretari Roberto Forresu della FIOM-CGIL, Rino Barca della FSM-CSL e Daniela Piras della UILM-UIL. Alla base della decisione assunta dall’assemblea dei lavoratori davanti al presidio che si protrae ormai da quasi due anni, un atto di fiducia nei confronti del Premier Matteo Renzi che qualche ora prima aveva assunto personalmente impegni precisi, per favorire lo sblocco ed una rapida conclusione positiva della vertenza.

Il segretario generale della CGIL, Roberto Puddu, spiegò che si trattava di una sospensione dell’iniziativa di mobilitazione, appunto come segnale di fiducia verso il presidente del Consiglio ed il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, ed auspicò che nei successivi 15 giorni venissero compiuti i passi necessari alla conclusione della trattativa con la Glencore, la multinazionale svizzera che ha mostrato interesse concreto all’acquisizione dello stabilimento.

Giorni, da quel 25 marzo, ne sono trascorsi ben più di 15, esattamente 39, e l’allungamento dei tempi è stato motivato principalmente con le dimissioni del ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, maturate pochi giorni dopo a seguito delle note vicende giudiziarie che hanno visto coinvolto l’ex compagno del ministro. Ora i lavoratori, con una delegazione sindacale e i segretari territoriali di Fsm, Fiom, Uilm e Cub, chiedono al presidente del Consiglio dei Ministri il rispetto degli impegni presi e per farlo hanno deciso di raggiungere ancora una volta la Capitale, dove arriveranno domani per incontrare il Governo.

Rino Barca, Roberto Forrsu e Daniela Piras Rino Barca copia Daniela Piras e Roberto Forresu

Silos occupato

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Ieri pomeriggio ha assistito dal palco delle autorità allo spettacolo delle pariglie, sul lungomare Silvio Olla, ed ha ricevuto anche un riconoscimento dall’associazione Pro Loco che ha organizzato l’evento, nell’ambito dei festeggiamenti per Sant’Antioco Martire, patrono di Sant’Antioco e della Sardegna, al quale hanno assistito alcune migliaia di persone; nel corso della notte l’amara scoperta di un gravissimo atto intimidatorio subito da ignoti che hanno dato fuoco alla sua auto. Mariella Piredda, assessore dei Servizi sociali, Politiche giovanili, Sport e Servizi cimiteriali del comune di Sant’Antioco, è incredula per quanto le è accaduto, segno evidente di un degrado sociale che si diffonde ormai in tutte le comunità locali, prendendo di mira molto spesso gli amministratori locali.

Numerosi gli attestati di solidarietà ricevuti fin dalle prime ore del mattino dall’assessore Mariella Piredda

«Esprimo vicinanza e solidarietà all’assessore Mariella Piredda, bersaglio di un vile atto intimidatorio – ha detto Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia -. È inaccettabile che accadano episodi simili. In attesa che le forze dell’ordine facciano chiarezza su quanto accaduto, è bene sottolineare con forza che queste minacce non spaventano nessuno. Se l’obiettivo era quello di mettere paura, sappiano di avere fallito. Bene fa l’assessore Piredda a non farsi piegare da questi gesti sconsiderati e inqualificabili. Auguro a Mariella Piredda buon lavoro, convinto che andrà avanti per la sua strada, con la schiena dritta, lasciandosi alle spalle una vicenda che non merita ulteriori commenti. Se non una forte e decisa condanna.»

«Un gesto inqualificabile e inspiegabile – ha detto il capogruppo regionale dell’Udc Gianluigi Rubiu -. Si tratta di un vile atto intimidatorio nei confronti di un amministratore che è in prima fila per arginare le problematiche sociali che investono un pezzo del Sulcis Iglesiente. Non solo la solidarietà e la vicinanza del gruppo regionale Udc, ma anche l’invito a non venire meno all’impegno politico e sociale all’interno della cittadina di Sant’Antioco. Non si deve abbassare la guardia di fronte ad atti sconsiderati e incomprensibili che hanno solo l’obiettivo di creare paura.»

«A nome del Consiglio delle autonomie locali esprimo solidarietà all’assessore comunale di Sant’Antioco cui, nella notte è andata a fuoco l’auto – ha detto il presidente Giuseppe Casti -. Se l’ipotesi appresa sino a questo momento dovesse essere confermata, e cioè che si tratterebbe di un incendio doloso, non si può che ribadire la dura e ferma condanna verso questi vili atti di violenza.»

«Mariella, a te e ai tuoi cari che insieme a te saranno increduli e preoccupati per il vile atto di intimidazione che hai subito, la solidarietà mia personale e di tutta la CGIL del Sulcis Iglesiente – ha detto il segretario generale della CGIL del Sulcis Iglesiente, Roberto Puddu -. Un atto vergognoso che deve far riflettere tutto il corpo democratico, della Città e del territorio, sul fatto che l’innalzamento smisurato delle parole e del tono dei messaggio politico, possono travalicare il confronto/scontro fra le diverse posizioni, e trovare menti più deboli o personaggi senza scrupoli pronti a trasformarle in ignobili atti ed azioni. Conosciamo il tuo impegno per i più deboli e siamo certi che continuerai nella tua azione verso la comunità.Ti siamo vicini.»

Mariella Piredda copia

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Si è conclusa poco prima di mezzogiorno, dopo gli impegni assunti in prima persona ieri sera dal presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, la protesta dei tre sindacalisti che da cinque giorni occupavano il silos dello stabilimento Alcoa, Roberto Forresu della FIOM-CGIL, Rino Barca della FSM-CSL e Daniela Piras della UILM-UIL. La decisione è maturata nel corso dell’assemblea generale svoltasi davanti ai cancelli e al presidio dello stabilimento, comunicata ai tre manifestanti telefonicamente. Di lì a pochi minuti, Roberto Forresu, Rino Barca e Daniela Piras sono scesi dal silos e a bordo un’utilitaria, hanno raggiunto i colleghi. Sono apparsi visibilmente provati dalla lunga permanenza sul silos ed hanno ringraziato tutti coloro che hanno dimostrato loro solidarietà.

Il segretario generale della CGIL, Roberto Puddu, ha spiegato che si tratta di una sospensione dell’iniziativa di mobilitazione, come segnale di fiducia verso il presidente del Consiglio che ha assunto precisi impegni per la soluzione della vertenza, e al presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, auspicando che nei prossimi 15 giorni vengano fatti quei passi necessari alla conclusione della trattativa con la Glencore, la multinazionale svizzera che ha mostrato interesse concreto all’acquisizione dello stabilimento. Sono poi intervenuti Roberto Forresu, Daniela Piras e Rino Barca e, infine, Angelo Diciotti, segretario provinciale della Confederazione Unitaria di Base.

Rino Barca, Roberto Forrsu e Daniela Piras Rino Barca copia Daniela Piras e Roberto Forresu

Silos occupato

 

 

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Qualcosa si muove nella difficile vertenza Alcoa e domattina, alle 11.00, i lavoratori si ritroveranno nell’assemblea generale convocata ai cancelli dello stabilimento di Portovesme.

Il presidente del Consiglio dei ministri ha incontrato a Palazzo Chigi il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, presente anche il sottosegretario della presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, per un esame della vertenza Alcoa. Matteo Renzi, in constante contatto telefonico con il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, ha condiviso l’impegno già espresso dal Governo ad operare affinché rimangano aperte le prospettive di ripresa del sito e le misure predisposte – nel rispetto delle normative italiana ed europea – per il contenimento del costo dell’energia ed andare così incontro alle esigenze poste dalla Glencore, la multinazionale svizzera dichiaratasi disponibile a rilevare lo stabilimento e rilanciare la produzione di alluminio a Portovesme.

«Da Roma arriva la conferma degli impegni degli ultimi giorni su Vertenza ex Alcoa da parte del presidente del Consiglio Matteo Renzi con il presidente della Regione Francesco Pigliaru – ha commentato Roberto Puddu, segretario generale della Camera del Lavoro CGIL del Sulcis Iglesiente -. Si tratta di una notizia importante che fa il paio con la conferma della Glencore del suo interesse e della volontà di trattare per l’acquisizione dello Smelter di Portoscuso. Non è la soluzione – ha concluso Roberto Puddu – ma le parti possono discuterne e la lotta continuerà fino alla ripresa produttiva dello stabilimento, del lavoro e della dignità!»

Queste novità, mentre prosegue la protesta dei tre segretari confederali dei metalmeccanici Roberto Forresu (FIOM-CGIL), Rino Barca (FSM-CISL) e Daniele Piras (UILM-UIL), hanno portato le organizzazioni sindacali a convocare l’assemblea generale di tutti i lavoratori per domani mattina, alle 11.00, davanti ai cancelli dello stabilimento di Portovesme.

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E’ riesplosa la protesta dei lavoratori ex Alcoa, questa mattina, a Portovesme, tesa a sollecitare il Governo al rispetto degli impegni assunti per la cessione dello stabilimento e quindi per la ripresa produttiva. Stavolta la strada scelta è quella dell’occupazione di uno dei silos della fabbrica, sul quale sono saliti Rino Barca, Roberto Forresu e Daniela Piras, i tre segretari delle confederazioni dei metalmeccanici (nella foto tratta dal profilo facebook di Roberto Forresu).

«Un’altra volta sul “tetto” della fabbrica ferma – scrive Roberto Puddu, segretario generale della CGIL Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente -. Un’altra volta per richiedere che il Governo nazionale sia conseguente e coerente con i suoi impegni e con il suo dovere verso il territorio e verso il LAVORO! Un’altra volta e oggi dovrebbe essere meno difficile perché c’è chi vorrebbe rilevare l’ex Alcoa. Il Governo con il suo Presidente del Consiglio, la smetta con i tatticismi, con la supponenza di un Ministro, piuttosto che di un sottosegretario o di un funzionario, si assuma la responsabilità, chiami la Glencore al Tavolo e con la stessa o meno – conclude Roberto Puddu -, ma seriamente si trovi definitivamente la soluzione per la ripartenza dello stabilimento!»

Barca-Forresu-Piras

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«La “superinterrompibilità” è strumento e pratica superata per la ripresa produttiva dell’alluminio e ora siamo in attesa di conoscere il “combinato disposto” degli strumenti studiati, messi insieme e ieri proposti alla Glencore. Insieme di Strumenti che per bocca del Governo si dovevano avvicinare il più possibile, negli importi e nel tempo, a quanto sottoscritto nel Protocollo d’Intesa fra lo stesso Governo e la Glencore l’8 novembre del 2014.»

Lo scrive stamane, in una nota pubblicata su facebook, Roberto Puddu, segretario generale della Camera del Lavoro CGIL del Sulcis Iglesiente.

«Non vorremmo trovarci davanti al cosiddetto “passo della quaglia”, che porti la multinazionali a non proseguire nell’intento di rilevare lo stabilimento – conclude Roberto Puddu -. Sia chiaro però che in quel caso il Governo dovrà assumersi tutta la responsabilità, rispetto a quanto ha affermato nella riunione del 16 febbraio nella riunione a Palazzo Chigi, mettendo in atto tutta la “fantasia istituzionale” per il riavvio della fabbrica, del lavoro, della dignità dei lavoratori, del Sulcis Iglesiente e della Sardegna, ma anche di quella dello stesso Governo!»

Roberto Puddu copia

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Roberto Puddu copia

Confermando che per noi il rilancio del territorio passa attraverso la ripresa delle attività produttive per la quale rimane alta la mobilitazione unitaria del territorio e della stessa Regione, riteniamo positive le informazioni che oggi ci sono state fornite sullo stato di attuazione del Piano.

70 attività con risorse e soggetti attuatori certi, di cui parte realizzate, altre in procedura di gara d’appalto, altre ancora in fase avanzata di progettazione con la garanzia dell’assegnazione dei lavori entro l’anno in corso e cioè nei tempi utili per non perdere i finanziamenti.

Attività per le quali rivendichiamo, a tutti i soggetti deputati e in particolare ai Comuni, l’accelerazione degli interventi per la messa in esecuzione delle opere.

Permane la nostra perplessità su alcuni capitoli sui quali riteniamo debbano essere realizzati dei correttivi, come la partita della fiscalità di vantaggio, l’accelerazione delle decisioni sugli investimenti relativi alla ricettività turistica, la determinazione di una unità di missione per la riduzione dei tempi della burocrazia.

Infine, anche in conseguenza dell’allungamento dei tempi e delle modifiche legislative sugli ammortizzatori sociali, ribadiamo la richiesta di una decisa determinazione per la definizione di programmi formativi e di sostegno al reddito verso i lavoratori che hanno terminato e terminano il diritto a tali strumenti.

Roberto Puddu

Segretario generale CGIL Carbonia Iglesias

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Il Comitato popolare per la difesa del Sulcis Iglesiente, al quale aderisce il Movimento Partite Iva guidato dal coordinatore, Elio Cancedda, prosegue il pressing sulle amministrazioni comunali del territorio per raccogliere direttamente dai sindaci un impegno formale: «Per favorire un serrato confronto istituzionale con le forze sociali promotrici della mobilitazione popolare». Finora hanno sottoscritto il documento i sindaci di Sant’Antioco, Calasetta, Musei, Iglesias, Perdaxius, Gonnesa, Villamassargia, Piscinas, Masainas, Sant’Anna Arresi, Portoscuso, Villaperuccio, Santadi.

«Stiamo dalla parte dei giusti; stiamo dalla parte di chi soffre, e continueremo la nostra azione nell’interesse generale – afferma Elio Cancedda -. Purtroppo, abbiamo perso altri tre anni attendendo che il Piano Sulcis dispiegasse benefici effetti. Oggi le cose sono notevolmente cambiate in peggio, e il Piano Sulcis è superato dagli eventi!»

«Non possiamo più stare inermi davanti all’assenza di soluzioni immediate e concrete del governo regionale e nazionale. Noi non giriamo la faccia a chi vive nell’angoscia – aggiunge Elio Cancedda -. Il Movimento Partite Iva ha più senso di responsabilità di quanto abbia fatto emergere il blasonato segretario della Cgil del Sulcis, Roberto Puddu, che nei suoi comunicati ha reciso qualsiasi possibilità di dialogo con il Comitato popolare. Il nostro senso di responsabilità si declina non solo nello stare accanto alla nostra categoria, ma persino nello stare vicino ai lavoratori lasciati soli a patire il dramma dell’inoccupazione. Stiamo parlando di oltre 2.000 lavoratori che, negli ultimi 3 anni, hanno perso il lavoro in conseguenza della cessazione dell’attività di circa 1.000 Partite Iva. In pratica hanno chiuso, in paragone, 3 stabilimenti Alcoa!»

«Roberto Puddu – aggiunge Elio Cancedda – scrive che non condivide il percorso del Comitato popolare anche perché la vasta e compiuta alleanza non può, paradossalmente, comprendere parti opposte che sono, e rimangono, responsabili di disastri di cui pagano le conseguenze i lavoratori e il territorio e, dunque, non ha dubbi; siamo noi i responsabili dell’attuale condizione di disastro. Non si è nemmeno sognato di parlare di chi governa la regione e la nazione. Evidentemente le sue vicinanze affettive non glielo permettono.»

«Noi continueremo il nostro percorso con la marcia su Cagliari il 16 febbraio – conclude Cancedda -, un percorso sociale che guarda ai più deboli. Questa mobilitazione è loro, e di nessun altro. Si può condividerla e sostenerla, o si può girare la faccia come sta facendo il segretario Cgil, Roberto Puddu.»