Sono sempre più drammatici i dati relativi ai flussi occupazionali e al numero dei disoccupati nell’ex provincia di Carbonia Iglesias.
Sono sempre più drammatici i dati relativi ai flussi occupazionali e al numero dei disoccupati nell’ex provincia di Carbonia Iglesias.
Dal 1 gennaio al 31 dicembre 2014 i lavoratori che hanno perso il lavoro sono 12.574, 6.642 uomini e 5.932 donne; per contro, sono 11.714 i nuovi assunti, 5.705 uomini e 6.009 donne. Il saldo negativo è, dunque, di 860 unità lavorative ma questo dato non dice tutto, perché va tenuto conto della diminuzione dei posti di lavoro a tempo indeterminato e dell’aumento degli occupati a tempo determinato.
Nello stesso 2014, si è registrata una perdita di 4.191 posti di lavoro a tempo indeterminato (2.319 uomini e 872 donne) e di 7.647 posti di lavoro a tempo determinato (4.121 uomini e 3.526 donne), a fronte dei 2.127 nuovi assunti a tempo indeterminato (1.322 uomini e 805 donne) e dei 7.852 nuovi assunti a tempo determinato (4.197 uomini e 3.655 donne).
Sono inoltre 1.736 i posti di lavoro persi di cui non è noto se l’occupazione fosse a tempo determinato o indeterminato (202 uomini e 1.534 donne), mentre sono 1.735 i nuovi assunti di cui ugualmente non è noto se l’occupazione fosse a tempo determinato o indeterminato. Appare evidente che la stragrande maggioranza di contratti di questo tipo interessi le donne.
Il numero dei disoccupati e inoccupati ha raggiunto quota 37.408, 18.902 uomini (15.720 disoccupati e 3.182 inoccupati) e 18.506 donne (12.595 disoccupate e 5.911 inoccupate). E’ evidente come tra le donne sia percentualmente molto elevato il numero di inoccupate, quasi un terzo del totale (31,94%), mentre tra gli uomini il numero degli inoccupati incide in misura meno rilevante sul totale (16,83%).
Le fasce d’età che registrano il maggior numero di disoccupati e inoccupati sono quelle tra 35 e 44 anni (9.325, dei quali 4.486 uomini e 4.839 donne), tra 45 e 54 anni (7.414, dei quali 3.363 uomini e 4.051 donne) e, infine, tra 55 e 64 anni (6.451, dei quali 3.862 uomini e 2.589 donne). Queste fasce d’età sono anche quelle nelle quali è più difficile, in molti casi pressoché impossibile, trovare un’occupazione più o meno stabile.
Nel 2013 i lavoratori cessati erano stati 11.722, 5.913 uomini e 5.809 donne. Di questi, 2.315 a tempo indeterminato (1.435 uomini e 880 donne) e 8.202 a tempo determinato (4.327 uomini e 3.875 donne). Di altri 1.205 lavoratori cessati (151 uomini e 1.054 donne) non è noto se l’occupazione fosse a tempo determinato o indeterminato.
Nello stesso anno 2013, i lavoratori assunti furono 12.366, 5.835 uomini e 6.531 donne. Di questi, 2.1.30 a tempo indeterminato (1.185 uomini e 945 donne) e 8.248 a tempo determinato (4.443 uomini e 3.805 donne). Di altri 1.988 lavoratori neo assunti (207 uomini e 1.781 donne), non è noto se l’occupazione fosse a tempo determinato o indeterminato.
La fonte dei dati è il Sistema Informativo del Lavoro della Sardegna (SIL–Sardegna), elaborati dall’Osservatorio mercato del lavoro
(OML) della provincia di Carbonia Iglesias.
«Stiamo monitorando i dati dal 2009 – commenta Roberto Puddu, segretario della Camera del Lavoro di Carbonia Iglesias – e mai, fino al 2014 (e il trend continua ad aprile del 2015) le cessazioni avevano superato le attivazioni. Tutt’altro il delta è sempre stato positivo nell’ordine di 1.500 / 2.000 unità.»