22 November, 2024
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I 10 direttori delle strutture del DAI di Chirurgia del presidio ospedaliero Duilio Casula di Monserrato, prof. Piergiorgio Calò, prof.ssa Elisabetta Cotti, prof. Enrico Erdas, prof. Andrea Figus. prof. Adolfo Pisanu, prof. Roberto Puxeddu, prof. Luigi Zorcolo, prof. Roberto Montisci, dott. Mauro Cabras e prof. Gabriele Finco, hanno inviato una segnalazione al direttore generale dell’AOU di Cagliari, dott. Giorgio Sorrentino e al direttore sanitario, dott. Nazzareno Pacifico (e, per conoscenza, al magnifico rettore dell’Università di Cagliari, prof.ssa Maria Del Zompo e al pro rettore, prof. Francesco Marongiu, ai sensi dell’art. 20 lett. f. del dlgs n. 81/2008, slla diffusione del Coronavirus nel presidio ospedaliero.

«In queste ore assistiamo tutti con viva preoccupazione al dilagare dei contagi del virus SARCOV2 nel nostro Presidio Ospedaliero – scrivono i 10 direttori -. Duole però constatare, a nostro parere, che tale situazione scaturisce non dalla fatalità, ma bensì dall’insufficienza delle misure di prevenzione e protezione fin qui poste in essere che, si ritiene (e si tratta di una conferma di quanto già riferito), debbano essere riviste e/o aggiornate. L’aumento incontrollato dei casi di positività al virus SAR-COV2 tra i degenti e tra il personale sanitario dimostra, a nostro avviso, la presenza di un cluster di contagio all’interno del Policlinico che mette a grave rischio la salute non solo degli operatori sanitari e dei pazienti, ma anche quella dell’intera area metropolitana di Cagliari. In tale contesto, l’assenza di una risposta drastica può avere dei risvolti drammatici che è necessario scongiurare con la massima rapidità di azione. È spiacevole ma doveroso sottolineare come in tempi non sospetti avessimo già più volte lamentato i pericoli correlati a scelte gestionali perseguite con la convinzione che, trattandosi di un Presidio no-Covid, il rischio di una diffusione interna del virus sarebbe stato estremamente contenuto – aggiungono i 10 direttori – Già in data 24/03/2020 il Dipartimento di Chirurgia, sulla scorta dell’esperienza maturata in altre realtà ospedaliere e delle sempre più numerose evidenze scientifiche, aveva richiesto un urgente aggiornamento del protocollo utilizzato per i pazienti che accedono al Policlinico tramite Pronto Soccorso. Era stato infatti presentato un documento ben articolato che, tra le altre cose, prevedeva la creazione di spazi adeguati, separati dal resto dell’ospedale, gestiti da operatori dotati di DPI secondo procedure identiche a quelle adottate presso i centri COVID. Di fatto, tale documento attende ancora di essere ratificato e tutte le nostre richieste, ivi compreso lo screening di tutto il personale sanitario del Dipartimento, ad oggi, sono rimaste disattese. Si deve, al riguardo, constatare che in altre realtà ospedaliere della nostra Regione protocolli simili a quello proposto sono, invece, operativi già dagli inizi di marzo, ed il fatto che attualmente il nostro presidio versi in tale situazione concorre a spiegare quali conseguenze possano determinarsi a causa del mancato recepimento dei suggerimenti indirizzati da parte di chi lavora sul campo e che ha, forse, una più chiara percezione delle situazioni di rischio specifico o, se anche questo non fosse, un’altra visione sulla quale vale la pena confrontarsi, tanto più quando il rischio paventato si concretizzi. Suggerimenti che costituiscono, peraltro, un preciso obbligo per i lavoratori, i quali, ai sensi dall’art. 20, comma 2 lett. f) del DLGS n. 81/2008, “devono […] segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di cui alle lettere c) e d) (n.d.r. i DPI) nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza.” In particolare, si deve ancora una volta rilevare come il filtro del Pronto Soccorso si sia dimostrato inefficace, come anche l’ultimo episodio che ha coinvolto il collega dimostra (difatti, pur avendo una sintomatologia e una TC chiaramente indicative di COVID-19, è stato trattenuto in OBI e successivamente trasferito al settore Broncopolmoniti no COVID-19 sulla base di un tampone falsamente negativo, e tenuto 48 ore in un ambiente chiaramente inadeguato in quanto non messo a norma per pazienti COVID-19). Il dipartimento di Chirurgia oggi sta pagando a caro prezzo questa linea di condotta. Un nostro caro collega, a causa della presenza dell’infezione virale all’interno dell’ospedale, ha sviluppato una polmonite da Covid-19 e si trova ora ricoverato. Molti altri operatori sanitari e pazienti sono stati infettati e non è imprevedibile che l’ondata dei contagi non si fermi a breve, con l’ovvia conseguenza che, purtroppo, non è possibile escludere che altre persone possano essere coinvolte nell’immediato periodo. Alla luce di quanto sopra esposto, chiediamo alle SSVV che vengano urgentemente valutate e messe in atto le seguenti proposte, che riteniamo indispensabili per la sicurezza del nostro Ospedale e di tutta la comunità:

1) Isolamento del Policlinico Universitario “Duilio Casula”, bloccando gli accessi al PS e qualsiasi altro ricovero per un periodo che consenta l’identificazione e l’implementazione delle misure operative necessarie a riaprire la struttura in condizioni di massima sicurezza per i pazienti e gli operatori;

2) All’interno di queste ultime, la predisposizione immediata di un reparto “COVID” (il blocco C potrebbe essere un luogo adeguato, previa completa separazione delle due corsie). Tale reparto dovrà essere totalmente isolato dal resto dell’ospedale e gestito da personale che rimane nel reparto per tutto il turno, si veste e sveste secondo le procedure in stanze dedicate, secondo un percorso consono al trattamento dei pazienti COVID positivi;

3) che venga ratificato il protocollo da noi presentato per gestire i pazienti sospetti;

4) che venga predisposta una sala operatoria “COVID”, dove operare i casi sospetti o confermati che non possano essere trasferiti. Tale sala operatoria dovrà essere totalmente separata dal resto del blocco operatorio e pertanto la soluzione temporanea che prevede l’utilizzo della sala 1 deve essere necessariamente rivista;

5) Ci sia consentito aggiungere che riteniamo inappropriati e fuorvianti i comunicati stampa redatti in questi ultimi giorni in cui, da un lato, si assicura la popolazione che la situazione è sotto controllo, dall’altro, si giustificano i casi COVID positivi con comportamenti imprudenti da parte del personale. Riteniamo, infatti, che tali notizie non solo non siano corrette ma anche offensive nei confronti dei colleghi coinvolti, ai quali va tutta la nostra incondizionata solidarietà e gli auguri per una pronta guarigione. È incontrovertibile inoltre, che i dati epidemiologici siano indicativi del fatto che i sanitari siano a rischio di contagio della malattia piuttosto che il veicolo per il contagio.

6) Si richiede l’immediata chiusura del Bar e la disattivazione dei distributori di bevande che rappresentano un ulteriore rischio di diffusione del virus.»

«Si comunica, infine, che allo scopo di adempiere all’obbligo di sicurezza posto dall’art. 20 lett. f. cit. ultima parte (con riferimento all’obbligo di adoperarsi “direttamente, in caso di urgenza, nell’ambito delle proprie competenze e possibilità e fatto salvo l’obbligo di cui alla lettera f) per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente”) – concludono i 10 direttori delle strutture DAI di Chirurgia del presidio ospedaliero Duilio Casula – per i 14 giorni  successivi alle festività Pasquali, il Dipartimento di Chirurgia sospenderà completamente l’elezione, garantendo esclusivamente gli interventi in regime di urgenza ed emergenza ed i casi dei pazienti non trasportabili.

Con l’auspicio che le nostre richieste non vengano ulteriormente disattese, porgiamo i nostri più cordiali saluti.»

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Il direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Giorgio Sorrentino, ha nominato i cinque nuovi capi dipartimento sanitari dell’Aou di Cagliari. I responsabili dei Dipartimenti ad attività integrata (Dai) sono: la professoressa Anna Maria Paoletti (Materno-Infantile), la dottoressa Rosanna Laconi (Emergenze), il professor Roberto Puxeddu (Chirurgia), il professor Francesco Marongiu (Medicina), il dottor Ferdinando Coghe (Servizi). Dei cinque dipartimenti, tre sono a direzione universitaria (Chirurgia, Medicina e Materno-Infantile) e due a direzione ospedaliera (Emergenze e Servizi). Come prevede la legge, le nomine dei capi dipartimento a direzione universitaria sono state fatte di concerto con la Rettrice dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo.

«Con la nomina dei capi dipartimento – dice il direttore generale dell’Aou di Cagliari, Giorgio Sorrentino – si porta a compimento un pezzo importante dell’organizzazione interna della nostra azienda. I Dipartimenti sono delle strutture fondamentali nel governo clinico e hanno il fine di assicurare l’esercizio integrato delle attività di assistenza, di formazione e di ricerca. Aggregano una pluralità di strutture e di funzioni omogenee e complementari, con lo scopo di garantire una gestione unitaria delle risorse, nel rispetto dei principi di efficienza, di efficacia, nonché l’ottimale coordinamento delle attività di assistenza, di formazione e di ricerca.»

Chi sono i capi dipartimento. 

Anna Maria Paoletti. È professore ordinario dell’Università di Cagliari. Medico e studiosa molto nota, da pochi mesi ha assunto la direzione della Struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia del Policlinico Duilio Casula.

Rosanna Laconi. Direttrice del Pronto Soccorso del Policlinico, è stata consulente dell’assessorato della Sanità dal 1996 al 2000, responsabile delle attività formative del 118 di Cagliari e della fase sperimentale dell’elisoccorso. 

Roberto Puxeddu. Professore ordinario dell’Università di Cagliari, chirurgo di fama internazionale, è primario del reparto di Otorino del Policlinico Duilio Casula. Di recente è stato nominato consigliere dell’Associazione italiana di Oncologia testa e collo.

Francesco Marongiu. Prorettore e professore ordinario dell’Università di Cagliari, dirige la struttura complessa di Medicina Interna del Policlinico Duilio Casula. Insegna Medicina Interna in diversi Corsi di laurea della Facoltà di Medicina.

Ferdinando Coghe. Direttore del Laboratorio centrale dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, dirige il laboratorio di riferimento regionale per la diagnostica del West Nile Virus. Ha diretto il dipartimento di Patologia clinica della Asl di Carbonia. 

Giorgio Sorrentino.

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La chirurgia del Policlinico al vertice in Europa. Per tre giorni, dal 28 al 30 novembre, le sale operatorie del Duilio Casula, e in particolare quelle di Otorino e della Chirurgia Polispecialistica, saranno al centro dei principali eventi in programma a livello internazionale.

Si parte mercoledì 28 con il team della Chirurgia Otorino del professor Roberto Puxeddu, l’unico specialista italiano a operare in diretta streaming nell’ambito del quarto European Laryngological Live Surgery Broadcast , in programma a Poznan (Polonia). La Società laringologica europea ha coinvolto per i lavori in programma a Poznan, anche i professori I. Vilaseca e M. Quer (Barcellona), A. Giovanni (Marsiglia), M. Remacle (Lussemburgo), C. Wittekindt (Giessen), R. Simo (London), T. Langeveld (Laiden), S. Lang (Essen) e M. Wierzbicka (Poznan). Tra i temi trattati durante l’evento, “Il cancro della laringe: (casi trattati endoscopicamente) laser a CO2, incluso il sistema robotico”, “Papillomatosi della laringe”, “Il diverticolo di Zenker – approccio endoscopico ed esterno”. L’ultimo appuntamento curato dalla Società laringologica europea ha coinvolto ottomila chirurghi provenienti da 62 Paesi. Sono stati affrontati diciotto interventi chirurgici su varie patologie oncologiche. 

Il giorno dopo tocca alla Chirurgia Polispecialistica diretta dal professor Piergiorgio Calò: le sale operatorie dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, saranno protagoniste del prestigioso congresso internazionale “Laparoscopic 29° Congresso di Chirurgia dell’Apparato Digerente” che si terrà a Roma-Eur. 

Il Congresso è tra i più conosciuti e prestigiosi e prevede numerosi collegamenti con le sale operatorie più importanti nazionali ed internazionali. Le sale del Policlinico saranno coinvolte per due interventi di plastica della parete addominale per via laparoscopica per laparoceli.

Il professor Piergiorgio Calò sarà a Roma per commentare in diretta gli interventi, che a Cagliari saranno eseguiti dalla sua equipe dedicata alla chirurgia di parete laparoscopica, guidata dal dottor Enrico Erdas, in collaborazione con il dottor Stefano Piras.

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Sono stati eseguiti, per la prima volta in Italia, a Cagliari, dal servizio di Chirurgia Plastica e Microchirurgia del professor Andrea Figus del Policlinico Duilio Casula, due interventi di microchirurgia ricostruttiva del seno utilizzando contemporaneamente due lembi di tessuto (grasso e pelle) prelevati dall’interno delle cosce (PAP flap) delle pazienti e trasferiti, uniti insieme, nella regione mammaria per ricostruire un solo seno. Interventi che portano il servizio di Chirurgia Plastica e Microchirurgia della Azienda ospedaliero universitaria (Aou) di Cagliari in prima linea in Italia nella ricostruzione mammaria grazie alle innovative tecniche microchirurgiche, che ampliano le possibilità ricostruttive per le pazienti affette da tumore mammario.

La novità principale di questo tipo di interventi è che questi tessuti, dopo il trasferimento, restano vitali grazie al fatto che, lasciando intatti i muscoli, il chirurgo li preleva con un’arteria e una vena, del calibro di circa 2mm, che vengono anastomizzate, sotto il microscopio, con le arterie e le vene che passano vicino allo sterno. Sono stati utilizzati due lembi prelevati da entrambe le cosce per ricostruire un solo seno in ciascuna delle due pazienti. Entrambe le donne operate erano molto magre e avevano subito una mastectomia seguita da chemioterapia e radioterapia. 

Una ricostruzione con impianto protesico era fallita in precedenza e le possibilità ricostruttive erano limitatissime considerando le dimensioni del seno controlaterale. «Abbiamo valutato insieme alle pazienti – spiega professor Figus – soluzioni che potessero offrire una ricostruzione duratura ed un risultato soddisfacente e abbiamo optato per una ricostruzione nuova e complessa ma che, vista la nostra esperienza, abbiamo potuto eseguire con successo e sicurezza a Cagliari, per la prima volta in Italia».

A circa due mesi dall’intervento, le pazienti stanno bene e stanno ritornando velocemente alla loro vita quotidiana con grande soddisfazione. La microchirurgia ricostruttiva della Aou di Cagliari, in poco tempo, si sta affermando come uno dei servizi di eccellenza della sanità in Sardegna. La sua attività è unica nel suo genere e collabora con tutte le altre discipline chirurgiche, prime fra tutte la Otorinolaringoiatria e la Chirurgia Generale. In meno di 11 mesi sono stati eseguiti 54 interventi complessi con lembi microchirurgici, un numero altamente significativo per un centro Italiano appena costituito, che oggi grazie alla collaborazione con i reparti diretti da Roberto Puxeddu e Pietro Giorgio Calò sono diventati interventi di routine che portano la AOUCA ad essere un punto di riferimento in Sardegna per la ricostruzione della testa e del collo e della mammella.

«Oggi – dice ancora Andrea Figus – la chirurgia oncologica e la chirurgia traumatologica non possono prescindere dalla ricostruzione ed avere in Sardegna un centro di eccellenza che consente di offrire tutte le opzioni ricostruttive disponibili nel settore offre ai cittadini una opportunità di migliorare la qualità di vita associata alla sicurezza del trattamento oncologico». Questo, conclude, «è un passo concreto per rispondere alle esigenze dei pazienti sardi affetti da tumore mammario e della testa e del collo, che non devono essere costretti a ricercare trattamenti ricostruttivi costosi e difficili da affrontare al di fuori della Sardegna.»

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Per la prima volta in Italia, nella Clinica Otorinolaringoiatrica del Policlinico Duilio Casula diretta dal professor Roberto Puxeddu, è stato eseguito un delicato intervento di reinnervazione laringea bilaterale selettiva per ripristinare la mobilità delle corde vocali. Il particolare intervento è stato realizzato dall’equipe del professor Puxeddu su una donna di 42 anni affetta da paralisi bilaterale delle corde vocali, come complicanza di un intervento di tiroidectomia totale, e portatrice di tracheostoma. La collaborazione ha visto un team multidisciplinare di otorinolaringoiatri e neurofisiologi di Cagliari e della dottoressa Kate Heathcote e della dottoressa Fancello del Poole General Hospital inglese.

«La reinnervazione laringea – spiega professor Puxeddu – ha sempre rappresentato un difficile problema in quanto le fibre dello stesso nervo che raggiunge la laringe innervano muscoli che hanno funzioni opposte garantendo così la sua funzione respiratoria e fonatoria. Quando tale nervo subisce una lesione (traumatica, chirurgica, neoplastica, infiammatoria etc) tali funzioni vengono meno, causando un drammatico impatto nella qualità vita del paziente. Nei casi più gravi è necessaria la tracheotomia per garantire un adeguato passaggio d’aria ai polmoni.»

Questo straordinario intervento, dice il direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Giorgio Sorrentino, «dimostra quanto la nostra azienda sia impegnata nell’innovazione e nella ricerca di nuove modalità di cura. La nostra è una chirurgia d’eccellenza ed il professor Puxeddu è uno straordinario professionista che ci proietta come punto di riferimento non solo nazionale ma anche su un piano internazionale».

L’intervento di reinnervazione eseguito a Cagliari segue il protocollo consigliato dal gruppo anglo/francese del professore di otorinolaringoiatria Jean Paul Marie, capo del Laboratorio di Chirurgia sperimentale dell’Ospedale Universitario di Rouen in Francia, che si basa sulla creazione di nuovi circuiti nervosi in grado di ripristinare la motilità laringea in coordinazione con la respirazione e la fonazione. Le probabilità di successo offerte da questa nuova tecnica sono estremamente incoraggianti sebbene sia necessario un periodo di riabilitazione che in alcuni casi raggiunge l’anno dall’intervento. «Questa tecnica – dice ancora Puxeddu – ha l’obiettivo di sostituire l’intervento di cordectomia parziale posteriore con laser che fino ad ora veniva proposta ai pazienti per ricreare uno spazio respiratorio sufficiente per una vita sedentaria purtroppo a scapito della voce».

«La possibilità di eseguire questo intervento a Cagliari – prosegue il direttore del reparto di Otorino – offre a selezionati pazienti affetti da paralisi laringea bilaterale una nuova chance per migliorare la loro qualità di vita. L’esperienza del gruppo di Cagliari nel campo della microchirurgia, in collaborazione con il gruppo anglo/francese, è stata fondamentale per l’introduzione e l’attuazione di questa tecnica chirurgica poiché il punto cruciale dell’intervento è l’esecuzione di multiple suture nervose della laringe eseguite con microscopio operatorio».  

 

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Dal 12 luglio si tiene al Policlinico Duilio Casula un corso internazionale diretto dal professor Roberto Puxeddu, direttore di Otorinolaringoiatria dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, per preparare i medici italiani e stranieri all’utilizzo del laser CO2 nel trattamento chirurgico delle patologie otorinolaringoiatriche. 

Il professor Puxeddu da anni esegue interventi con il Laser CO2 per il trattamento di numerose patologie otorinolaringoiatriche. Il Laser CO2 è uno strumento di grande precisione che presenta una caratteristica fondamentale per il suo utilizzo in medicina: la profondità e l’estensione dell’incisione chirurgica-Laser e la sua potenza sono adattabili alle differenti patologie da trattare ed alle caratteristiche particolari di ogni singolo paziente, che può ricevere in questo modo il miglior trattamento possibile.

Questo formidabile strumento trova applicazione in ogni tipo di patologia otorinolaringoiatrica, dal trattamento dei carcinomi faringo-laringei di stadio precoce ed intermedi, all’ipoacusia di origine otosclerotica. Nella struttura complessa diretta dal professor Puxeddu ogni anno vengono eseguiti più di 200 interventi per le patologie oncologiche dei distretti testa-collo.

Chiaramente la complessità dei dispositivi Laser rende necessario un altissimo livello di training degli aspiranti chirurghi. Il corso ha docenti nazionali ed internazionali che mettono a disposizione degli allievi la loro esperienza.

L’interessante programma delle lezioni unito alla chirurgia in diretta  ed alle esercitazioni pratiche sui modelli anatomici ha riscosso un importante successo, richiamando partecipanti dall’Italia e dall’estero, dove la reputazione dei chirurghi italiani è altissima.

Questo corso ha il grande vantaggio di associare lezioni teoriche a consigli pratici che possano aiutare i partecipanti a comprendere meglio i “trucchi del mestiere” e li possano anche iniziare alla gestualità chirurgica necessaria per poter un giorno operare al meglio i loro pazienti. 

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Grande successo per la clinica Otorino dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari, che ha partecipato al 2nd European Laryngological Live Surgery Broadcast: nove città e dieci sale operatorie collegate da tutta Europa in diretta streaming. Il Policlinico Duilio Casula è tra i nove migliori centri a livello europeo: durante la giornata l’equipe del professor Roberto Puxeddu ha operato con successo tre pazienti.

«È un evento molto importante – spiega il professor Puxeddu – la nostra struttura è stata selezionata per questo tipo di interventi. Con le altre dieci sale abbiamo lavorato in team e abbiamo anche potuto scambiarci le immagini degli interventi.»

Dieci sale e nove ospedali (tra questi Barcellona, Marsiglia, Lussemburgo, Genova, Poznan, Essen, Leiden, Giessen) per confrontarsi sulle innovative tecniche utilizzate nei diversi centri per la cura dei tumori alla laringe tra le quali la Microlaryngoscopy, la Transoral Laser Microsurgery, la TransOral Robotic Surgery e l’Open Partial Horizontal Laryngectomy.

Il professor Puxeddu è intervenuto con la Transoral Laryngeal Laser Microsurgery, senza alcun approccio aggressivo, per la cura di carcinomi alla laringe particolarmente impegnativi, ma gli interventi si sono conclusi perfettamente.

Il secondo evento dell’European Laryngological Live Surgery Broadcast si è riconfermato un grande successo a livello mondiale con il coinvolgimento delle migliori cliniche a livello Europeo. 

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La Clinica Otorino dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari, diretta dal professor Roberto Puxeddu, parteciperà al 2nd European Laryngological LiveSurgery Broadcast, la giornata di interventi chirurgici sui tumori della laringe che si terrà mercoledì 30 novembre dalle 9.00 alle 16.00. All’evento parteciperanno altre otto cliniche europee e medici provenienti da diverse parti dell’Europa (Barcellona, Marsiglia, Lussemburgo, Genova, Poznan, Essen, Leiden, Giessen).
Gli interventi del professor Puxeddu, che procederà con la Transoral Laryngeal Laser Microsurgery dalla sala operatoria del reparto otorino del Policlinico, saranno trasmessi in diretta streaming contemporaneamente agli interventi chirurgici degli altri centri di chirurgia laser per i tumori alla laringe a tutti gli ospedali che si collegheranno per il broadcasting.
I temi della giornata riguarderanno: patologia benigna e maligna della laringe, procedure aperte e endoscopiche, laser,chirurgia robotica e fono chirurgia.
Il primo evento dell’European Laryngological Live Surgery Broadcast era stato trasmesso a livello globale via internet il 2 dicembre 2015 ed aveva riscosso un incredibile successo. Gli organizzatori dell’evento, l’European Laryngological Society, il Dipartimento di Otorinolaringoiatria dell’Università di Poznan, il Poznan Supercomputin

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Il laser è efficace per la cura dei tumori alla gola a tutte le età. La tecnica utilizzata al Policlinico Duilio Casula è stata al centro di uno studio di Fabrizio Bandino, un giovane specializzando nella Clinica di Otorino, (diretta dal professor Roberto Puxeddu), che a Dubai ha avuto il primo premio, sbaragliando la concorrenza di medici e ricercatori arrivati da altri 18 paesi del mondo.

Il medico, al terzo anno di specializzazione in Otorinolaringoiatria, seguito dal professor  Puxeddu, si è aggiudicato il primo posto con lo studio “Transoral CO2 laser tratment for glottic carcinoma in young and elderly patient: experience on a series of 248 patientis” (F. Bandino, F. Carta, G. Addari, A. Olla, G. B. Sambiagio, N. Chuchueva, C. Gerosa, R. Puxeddu).

Scopo dello studio era verificare se, e in che modo, l’età del paziente e la localizzazione del tumore potessero negativamente influenzare la prognosi dei malati con diagnosi di carcinoma glottico, uno dei più comuni tumori maligni delle vie aero-digestive superiori, trattati con microchirurgia Laser CO2 trans-orale dal professor Puxeddu.

Lo studio ha confermato che questa opzione terapeutica rappresenta un’efficace e riproducibile procedura per il trattamento di pazienti di tutte le età con diagnosi di carcinoma della laringe.

L’evento ha ospitato la più grande Conferenza di Otorinolaringoiatri europei e del Medio Oriente e ha offerto la piattaforma ideale per il networking e la condivisione delle conoscenze nel mondo Otorinolaringoiatra e Audiologico.

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Professor Roberto Pusceddu

È tutto pronto per il trasferimento dal San Giovanni di Dio al Policlinico di un altro pezzo pregiato della sanità cagliaritana: da lunedì 16 novembre la Clinica di otorinolaringoiatria, diretta dal professor Roberto Puxeddu, inizierà la sua attività nel campus del Duilio Casula dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari.

Si tratta di un altro passo avanti fondamentale nel programma di potenziamento della sanità della Sardegna, iniziato negli anni scorsi con il trasferimento delle Chirurgie, della Neonatologia, della Clinica Ginecologica e Ostetrica e che proseguirà nei prossimi mesi con il trasferimento delle Medicine, del Pronto Soccorso e dell’Unità coronarica. Per, poi, completare il percorso con la costruzione dei nuovissimi Blocco R, che cambieranno radicalmente il volto del Policlinico Duilio Casula.

Le operazioni di ricollocazione inizieranno lunedì 9 novembre e proseguiranno sino a domenica 15 novembre. In questo periodo le urgenze saranno garantite dal Santissima Trinità: il 118 trasporterà i casi gravi direttamente al Pronto Soccorso del presidio di  Is Mirrionis. Sospesa, sempre in questi giorni, anche l’attività ambulatoriale. «Tutta le procedure – spiega il direttore sanitario dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Oliviero Rinaldi – sono state attentamente vagliate e studiate con la collaborazione della Asl 8 di Cagliari, del Brotzu e del 118: si tratta del trasferimento di un reparto importantissimo e nulla sarà lasciato al caso».

Alle 8.00 di lunedì 16 novembre la Clinica Otorino riaprirà ufficialmente i battenti al terzo piano del Blocco D. Riprenderà sia  l’attività ambulatoriale sia quella di degenza. Attrezzature nuove modernissime sia in reparto sia in sala operatoria, renderanno ancora più forte un’attività importantissima dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari.

«Dopo 43 anni la clinica Otorinolaringoiatrica – dice il direttore Roberto Puxeddu – lascia il San Giovanni di Dio. In questi anni ha offerto sempre un grosso contributo alla popolazione sarda mantenendosi sempre aggiornata nelle prestazioni. Resterà nella memoria di tutti noi il San Giovanni, ma al Policlinico Casula sia il reparto sia le sale operatorie dedicate all’otorino sono eccezionali grazie alla lungimiranza dei vertici aziendali.»
Negli ultimi anni sono stati sviluppati protocolli di trattamento di primissimo livello riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale, tanto che da diversi anni la Clinica è un Centro di riferimento per tutte le ASL della Regione, in particolare per quanto riguarda l’oncologia cervico-facciale, l’otologia, l’otorinolaringoiatria pediatrica e numerose patologie funzionali, benigne e maligne di pertinenza otorinolaringoiatrica. Vengono trattate inoltre patologie di confine oftalmologiche e neurochirurgiche.

I risultati delle prestazioni medico-chirurgiche della Clinica Otorinolaringoiatrica dell’Università degli Studi di Cagliari sono oggetto di pubblicazioni scientifiche e vengono riportati nei principali motori di ricerca del settore.

Tra le aree d’eccellenza c’è sicuramente il  trattamento delle patologie tumorali maligne: la Struttura Complessa di Otorinolaringoiatria si attiene, per quanto riguarda í trattamenti chirurgici e non, alle più moderne e avanzate linee guida nazionali ed internazionali, adattate al caso in esame dopo valutazione clinica e ampia discussione con il paziente stesso. Tutti i pazienti sottoposti a chirurgia oncologica, non appena disponibile l’esame istologico, vengono discussi collegialmente con il Chirurgo, l’Oncologo Medico, il Radioterapista e il Radiologo per le successive indicazioni terapeutiche. Le tecniche ricostruttive dopo trattamento dei tumori del cavo orale e della faringe prevedono delicati interventi microchirurgici di cui la clinica vanta esperienza decennale.