21 November, 2024
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Con la sfida ai fornelli tra Mauritius e Francia prende il via domani (giovedì 22 giugno) il Girotonno, la quindicesima edizione della rassegna dedicata alla valorizzazione dell’antica cultura di tonni e tonnare che si tiene a Carloforte, sull’isola di San Pietro, dal 22 al 25 giugno. Quattro giorni tra degustazioni, musica, cultura e grandi sfide di cucina tra chef di sei paesi: Francia, Italia, Inghilterra, Mauritius, Perù e Giappone.

Durante la rassegna, organizzata dal Comune di Carloforte in collaborazione con l’agenzia di comunicazione Feedback di Palermo, e con il patrocinio di Sardegna Turismo, della Regione Sardegna, si rinnova l’antico rito della pesca del Tonno rosso – bluefin (Thonnus Thynnus).

Ad aprire l’international Tuna Competition, la gara gastronomica internazionale a base di tonno alla quale parteciperanno chef provenienti da diversi paesi, saranno domani (giovedì 22 giugno, ore 18.30) le isole Mauritius, rappresentate dallo chef stellato Vinod Sookar del ristorante “il Fornello da Ricci” di Ceglie, e la Francia con Guillaume Hirselberger e Fabrizio Cosso, chef di origini italiane del ristorante “La petite Venise Castello di Versailles”. Venerdì 24 giugno invece, per l’accesso alla finale, sarà la volta della doppia sfida ai fornelli tra Inghilterra, con la giovane promessa della cucina internazionale Charles Pearce, e Italia, con in campo due giovanissimi chef sardi, Federico e Nicolò Floris. A seguire il confronto tra il Giappone, guidato dal maestro del sushi Haruo Ichikawa e dal suo braccio destro, Lorenzo Lavezzari, e il Perù con il campione in carica Rafael Rodriguez accompagnato da Wendy Santana e dall’argentino Rodrigo Rivarola.

Accederanno in finale i tre paesi che avranno superato le fasi eliminatorie e il paese, che pur non avendo vinto lo scontro diretto durante le 3 manche eliminatorie, ha ottenuto il punteggio più alto tra gli eliminati.

Sabato la finalissima che sarà divisa in sue manche: una alle 18.00 e l’altra alle 20.00.

A giudicare i piatti ci saranno due giurie, una tecnica di giornalisti, presieduta da Maurizio Mannoni, giornalista del Tg3 Rai e conduttore di Linea Notte, e una popolare, composta dai visitatori della manifestazione, che assaggerà i piatti votando con palette numerate. Della giuria tecnica fanno parte l’oste e cuoco siciliano Filippo La Mantia, la giornalista pluripremiata Maria Canabal che scrive per alcune delle riviste più rinomate al mondo: Monocle, Gourmet, Vogue Casa, Le Nouvel Observateur. Canabal è anche presidente del Parabere Forum, il primo forum al mondo per le donne in gastronomia. A votare i piatti ci saranno anche il critico gastronomico François-Régis Gaudry che scrive per il settimanale L’Express, collabora con l’emittente radiofonica France Inter e cura il blog gastronomico e toque!; Gabriele Principato che collabora per il Corriere della sera, occupandosi di food per lavoro e per passione; Roberto Giacobbo conduttore di Voyager su Rai2; Marzia Roncacci, giornalista del Tg2 Rai e conduttrice di Tg2 Lavori in corso; Camilla Rocca, giornalista free lance che scrive, tra l’altro, per Il Giornale, Food 24 del Sole 24 Ore e Class; Philippe Siuberski che lavora all’Agence France-Presse (AFP) di Bruxelles e Charlotte Sylvestersen, corrispondente per la radio nazionale danese “24syv” e “POV.International” e lavora come freelance per i canali tv DR e TV2.

Con l’apertura della manifestazione scatta anche il Girotonno Live Cooking, dove i maggiori interpreti della cucina italiana si esibiranno dal vivo proponendo le loro migliori ricette che saranno poi degustate dal pubblico in platea. Tra i protagonisti Filippo La Mantia, l’oste e cuoco siciliano più famoso d’Italia e Stefano De Gregorio, chef resident di Saporielab a Milano. Presenza fissa del Girotonno è poi lo chef carlofortino Luigi Pomata, maestro nella cucina del tonno. Sul palco saliranno anche i sardi Achille Pinna e Roberto Serra e il maestro giapponese Haruo Ichikawa con Lorenzo Lavezzari. Il maestro Ichikawa si esibirà anche nella cerimonia tradizionale del taglio del tonno. Tra gli ospiti dei live cooking, direttamente da Gambero Rosso Channel arriva il giapponese Hirohiko Shoda, detto Hiro. A condurre gli appuntamenti sul palco Federico Quaranta, giornalista enogastronomico e conduttore di Linea Verde su Rai1, affiancato dalla showgirl siciliana Eliana Chiavetta.

Al calar del sole, spazio alla musica e agli spettacoli. Sul palco allestito in Banchina, ogni sera, esibizioni di gruppi locali. Al Palapaise arrivano, invece, alcuni dei maggiori artisti della musica italiana. Venerdì 23 giugno è il turno di Nek, un artista di fama internazionale con milioni di dischi venduti nel mondo. Il suo Unici in Tour” sarà al Girotonno per fare cantare il pubblico della rassegna con i successi dell’ultimo album di inediti, “Unici”, entrato subito ai vertici delle classifiche L’album contiene il singolo “Differente”, tra i brani più trasmessi dalle radio italiane e le hit degli scorsi mesi “Uno di questi giorni” e la title track “Unici”. Sul palco Nek regalerà al pubblico, con la sua straordinaria energia, le note degli indimenticabili successi dei suoi 25 anni di carriera, tra cui il successo mondiale “Laura non c’è”, 2 milioni di copie e 6 dischi di platino, e i brani del suo nuovo album. Sabato 24 giugno sarà il turno di Fiorella Mannoia che farà tappa a Carloforte con il suo “Combattente tour” che prende il nome dall’ultimo album della cantautrice, già certificato Platino. Nel live che la vedrà protagonista al Girotonno l’artista, accompagnata dalla sua band, proporrà i brani più nuovi dell’album tra cui il più celebre “Che sia benedetta”, presentato a Sanremo e già certificato oro – insieme ai suoi più grandi successi per una scaletta che sarà come sempre ricca di momenti intensi ed emozionanti.

I biglietti di Nek e Mannoia si acquistano sia in loco, a Carloforte, che sul circuito Boxoffice.

Tra le novità di quest’anno i Girobuskers International: le esibizioni di artisti da strada internazionali ogni giorno per tutto il centro di Carloforte (corso Cavour, via Garibaldi, palco centrale, Chiesa di San Carlo, Molo centrale e piazza della Repubblica). Trampolieri, clown, acrobati e giocolieri daranno vita a spettacoli di strada conditi con musica, fuoco e tanta comicità. Gli artisti provengono, oltre che dall’Italia, anche da Inghilterra, Argentina e Cile.

L’Expo village, sul lungomare e lungo le stradine del centro storico di Carloforte (Banchina Mamma Mahon, corso Cavour, piazza Repubblica) offre ai visitatori la possibilità di fare shopping, ogni giorno fino a mezzanotte, tra le specialità agroalimentari locali e i prodotti dell’artigianato sardo.

I visitatori del Girotonno avranno la possibilità di conoscere le bellezze dell’isola di San Pietro attraverso nove itinerari di trekking, a scelta tra passeggiate per famiglie, tra i caruggi di Carloforte, o di trekking immersi nella natura di alcune delle cale più belle, sorseggiando aperitivi al tramonto o a bordo di una Land Rover. Dalla banchina, inoltre, parte ogni ora il trenino turistico urbano per un tour di 40 minuti del borgo di Carloforte. Porte aperte anche al Museo Torre San Vittorio, una torre settecentesca, con allestimenti innovativi, che racconta la storia dell’isola.

Grande protagonista sua maestà il tonno, proposto in tantissime ricette sulla banchina Mamma Mahon. saranno servite no-stop le migliori ricette a base di tonno con un menu del costo di 15 euro.

In occasione del Girotonno, due importanti novità sul fronte dei collegamenti per raggiungere la Sardegna e l’isola di San Pietro.

Le “Navi Gialle” della Sardinia Ferries offrono il 20% di sconto sulla tariffa passeggero, auto, moto e cabine. La promozione è disponibile sulla linea Livorno/Golfo Aranci sino al 23 giugno e sulla linea Golfo Aranci/Livorno dal 23 al 28 giugno. Per prenotazioni e informazioni: www.corsica-ferries.it .

Da venerdì 23 a domenica 25 giugno, la compagna di navigazione Delcomar applicherà una tariffa unica promozionale a passeggero sulle tratte Portovesme – Carloforte e Calasetta – Carloforte (andata e ritorno).

Le corse in partenza da Calasetta e Portovesme, per Carloforte, e viceversa, saranno potenziate secondo gli orari che sarà possibile visualizzare nel sito istituzionale della Delcomar all’indirizzo www.delcomar.it .

 

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Sei chef internazionali, grandi ospiti e i concerti di Nek e Fiorella Mannoia. A Carloforte, dal 22 al 25 giugno prossimi, torna il Girotonno, alla 15ª edizione. La rassegna internazionale dedicata alla valorizzazione dell’antica cultura di tonni e tonnare torna ad animare  l’antica e caratteristica cittadina tabarkina, rotta privilegiata del “corridore dei mari” che diventa il palcoscenico per un prezioso momento di confronto e scambio culturale tra le regioni mediterranee che ancora mantengono viva la cultura di tonni e tonnare. Saranno quattro giorni tra degustazioni, musica, cultura e grandi sfide di cucina. Momento centrale il campionato del mondo del tonno, la Tuna competition, alla quale partecipano chef provenienti da 6 paesi: Francia, Italia, Inghilterra, Mauritius, Perù e Giappone. Per l’Italia in gara due giovanissimi chef sardi, Federico e Nicolò Floris. Due anni fa, nel 2015, la loro prima partecipazione al Girotonno come aiuti degli chef in gara, quando vengono notati dallo chef stellato Giancarlo Morelli che li chiama per la stagione estiva nel suo Phi beach, ad Arzachena. Oggi Federico è in forza al Pomireau di Morelli a Seregno (Monza e Brianza), mentre Nicolò lavora a Cork in Irlanda. Il Giappone schiera il maestro del sushi Haruo Ichikawa e il suo braccio destro Lorenzo Lavezzari; la Francia sarà guidata da Guillaume Hirselberger e Fabrizio Cosso, chef di origini italiane del ristorante “La petite Venise Castello di Versailles”; l’Inghilterra porta a Carloforte la giovane promessa della cucina internazionale Charles Pearce, che lavora a Milano al “Tom, The ordinary market”. Le isole Mauritius sono rappresentate dallo chef stellato Vinod Sookar del ristorante “il Fornello da Ricci” di Ceglie, mentre il Perù schiera il campione in carica Rafael Rodriguez accompagnato da Wendy Santana e dall’argentino Rodrigo Rivarola.

A giudicare i piatti ci saranno due giurie, una tecnica di giornalisti italiani ed internazionali, presieduta da Maurizio Mannoni, giornalista del Tg3 Rai, e una giuria popolare, composta dai visitatori della manifestazione, che assaggerà i piatti votando con palette numerate. Ogni giorno i Girotonno Live Cooking danno la possibilità di assistere dal vivo alla preparazione, e poi alla degustazione, di ricette d’autore, preparate in diretta da chef italiani e internazionali. Tra i protagonisti Filippo La Mantia, l’oste e cuoco siciliano più famoso d’Italia e Stefano De Gregorio, chef resident di Saporielab a Milano. Presenza fissa del Girotonno è poi lo chef carlofortino Luigi Pomata, maestro nella cucina del tonno. Sul palco saliranno anche i sardi Achille Pinna e Roberto Serra e il maestro giapponese Haruo Ichikawa con Lorenzo Lavezzari. Il maestro Ichikawa si esibirà anche nella cerimonia tradizionale del taglio del tonno. Tra gli ospiti dei live cooking, direttamente da Gambero Rosso Channel arriva il giapponese Hirohiko Shoda, detto Hiro. A condurre gli appuntamenti sul palco Federico Quaranta, giornalista enogastronomico e conduttore di Linea Verde su Rai1, affiancato dalla showgirl siciliana Eliana Chiavetta.

L’Expo village, sul lungomare e lungo le stradine del centro storico di Carloforte (Banchina Mamma Mahon, corso Cavour, piazza Repubblica) offre ai visitatori la possibilità di fare shopping, ogni giorno fino a mezzanotte, tra le specialità agroalimentari locali e i prodotti dell’artigianato sardo. E ancora, ogni giorno, la possibilità di conoscere un’isola dal fascino unico partecipando agli itinerari di trekking: nove quelli a disposizione, a scelta tra passeggiate per famiglie, tra i caruggi di Carloforte, o di trekking immersi nella natura di alcune delle Cale più belle, sorseggiando aperitivi al tramonto o a bordo di una Land Rover. Dalla banchina, inoltre, parte ogni ora il trenino turistico urbano per un tour di 40 minuti del borgo di Carloforte. Porte aperte anche al Museo Torre San Vittorio, una torre settecentesca, con allestimenti innovativi, che racconta la storia dell’isola. Come ogni anno, alla banchina Mamma Mahon, saranno servite no-stop le migliori ricette a base di tonno con un menu del costo di 15 euro. Al tramonto del sole, spazio alla musica e agli spettacoli. Sul palco allestito in Banchina, ogni sera, esibizioni di gruppi locali. Al Palapaise arrivano, invece, alcuni dei maggiori artisti della musica italiana. Venerdì 23 giugno è il turno di Nek, un artista di fama internazionale con milioni di dischi venduti nel mondo. Il suo “Unici in Tour” sarà al Girotonno per fare cantare il pubblico della rassegna con i successi dell’ultimo album di inediti, “Unici”, entrato subito ai vertici delle classifiche L’album contiene il singolo “Differente”, tra i brani più trasmessi dalle radio italiane e le hit degli scorsi mesi “Uno di questi giorni” e la title track “Unici”. Sul palco Nek regalerà al pubblico, con la sua straordinaria energia, le note degli indimenticabili successi dei suoi 25 anni di carriera, tra cui il successo mondiale “Laura non c’è”, 2 milioni di copie e 6 dischi di platino, e i brani del suo nuovo album. Sabato 24 giugno sarà il turno di Fiorella Mannoia che farà tappa a Carloforte con il suo “Combattente tour” che prende il nome dall’ultimo album della cantautrice, già certificato Platino. Nel live che la vedrà protagonista al Girotonno l’artista, accompagnata dalla sua band, proporrà i brani più nuovi dell’album tra cui il più celebre “Che sia benedetta”, presentato a Sanremo e già certificato oro – insieme ai suoi più grandi successi per una scaletta che sarà come sempre ricca di momenti intensi ed emozionanti. I biglietti di Nek e Mannoia si acquistano sia in loco, a Carloforte che sul circuito Boxoffice.

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Sabato 27 e domenica 28 maggio torna “Cantine Aperte”, l’evento organizzato dal Movimento Turismo del Vino (MTV) che quest’anno arriva alla 25ª edizione. 13 le cantine che in tutta la Sardegna celebrano la festa più attesa del vino aprendo le proprie porte ad appassionati, esperti e turisti con un ricco calendario di eventi.

Sabato 27 sono cinque le cantine a dare il via ai festeggiamenti, dalle 10.00 fino alle 22.00, con tour in vigna e degustazioni guidate per tutto il weekend: a Dorgali Atha Ruja Poderi accoglie gli ospiti tra i vigneti per una passeggiata alla scoperta delle peculiari caratteristiche microclimatiche della valle di Oddoene; la Cantina Lilliu (Ussaramanna) propone due giorni all’insegna del relax, del buon cibo e del vino della Marmilla con pacchetti che includono soggiorno e cena in un tipico albergo diffuso. A Bosa la Cantina Columbu riceve gli enoappassionati nella sua enoteca “Su Camasinu” per una degustazione di Malvasia di Bosa Riserva e Malvasia di Bosa Dolce Alvarega, con la possibilità di soggiornate nel cuore del borgo. In Gallura, da Vigne Surrau (Arzachena) degustazione in cantina con specialità del territorio, mentre Tenute Olbios (Olbia), sabato pomeriggio, ospita Chiara Vigo e Carlo Delfino, rispettivamente protagonista ed editore del libro “L’ultimo maestro di bisso” dedicato alla lavorazione della seta del mare e alla sua arte millenaria.

Domenica 28 si moltiplicano le iniziative di “Cantine Aperte” per scoprire la Sardegna del vino e i suoi tanti territori. A Serdiana sono 3 gli appuntamenti imperdibili: da Argiolas si va tra i vigneti in vespa o a bordo del segway e si assiste agli show cooking degli chef Achille Pinna, al mattino, e Alberto Sanna e Alessandro Taras, il pomeriggio. Audarya propone massaggi tra i vigneti e una degustazione a cura di Dario Cappelloni, giornalista e curatore della guida Doctorwine, mentre da Pala si pranza tra le barrique con il menu proposto dal ristorante Cucina.Eat e, dalle ore 18.00, aperitivo d’autore con gli chef di Cuochi per l’Isola: Clelia Bandini, Luigi Pomata, Roberto Serra, Gianfranco Pulina, Leonildo Contis e Pierluigi Fais.

Da Cantina Su’entu (Sanluri) si scoprono i segreti della vinificazione e dell’affinamento e si degustano i prodotti tipici del territorio; Olianas (Gergei) propone per tutto il giorno degustazioni e passeggiate a cavallo nelle vigne. Ad Alghero Sella & Mosca abbina le visite in azienda a quelle al parco naturale di Porto Conte che ospita l’evento Emozioni di Primavera, mentre Tenute Delogu offre una degustazione di quattro etichette accompagnate dalle specialità gastronomiche prodotte dall’azienda.

A Luras da Tenuta Muscazega musica e balli folk accompagnano le degustazioni di Vermentino di Gallura e Nebbiolo abbinati a prodotti tipici del territorio. Passeggiate in vigna e il Coro Gabriel di Tempio tra gli appuntamenti che animeranno la festa fino al tramonto.

LE CANTINE PARTECIPANTI

Argiolas www.argiolas.it

Atha Ruja Poderi www.atharuja.com

Audarya www.audarya.it

Cantina Lilliu www.cantinalilliu.it

Cantina Columbu www.malvasiacolumbu.com

Cantina Su’entu www.cantinesuentu.it

Olianas www.olianas.it

Pala www.pala.it

Sella & Mosca www.sellaemosca.it

Tenuta Muscazega www.tenutamuscazega.it

Tenute Delogu www.tenutedelogu.com

Tenute Olbios www.tenuteolbios.com

Vigne Surrau www.vignesurrau.it .

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IMG_4325Roberto Serra (Su Carduleu, Abbasanta)Stelle D Stelle

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Achille Pinna, Roberto Serra e Stefano Deidda: c’è un tris di grandi chef sardi alla guida della cucina del ristorante Stelle D Stelle della Starwood Costa Smeralda. Con questa iniziativa, Starwood sta lanciando un progetto ad altissima qualità, completamente incentrato sulla promozione internazionale della cucina tradizionale sarda e dei migliori prodotti isolani. Dallo scorso 20 luglio, e fino al 4 settembre, i tre chef si alterneranno alla guida di questo angolo gourmet sulla Piazzetta di Porto Cervo. Stelle D Stelle è il primo ristorante di alta cucina sarda incastonato nel cuore di Porto Cervo.

«Stelle D Stelle rappresenta, per noi, una grande opportunità per investire su tre talenti e mettere in luce sia la loro abilità tecnica, sia le eccellenze gastronomiche della nostra isola – spiega Franco Mulas, Area manager della Starwood -. Faremo altissima cucina territoriale».

Cannolo di ricotta di capra con insalatina di fragole e menta di Achille Pinna; rotolo di agnello al profumo di timo di Roberto Serra; spaghetti, caglio di capretto e acciughe di Stefano Deidda: sono solo alcune delle specialità pensate per i menu che si alterneranno a Stelle D Stelle, con Pinna che ha aperto il ciclo di appuntamenti con l’alta cucina tipica dell’isola.

I tre chef

Fino al 3 agosto: Achille Pinna, titolare del ristorante “Da Achille” a Sant’Antioco. Pinna è nato nel 1968, è figlio d’arte e ha lavorato da subito nel ristorante di famiglia. Tantissime le menzioni i premi e i riconoscimenti ricevuti in una carriera oramai ventennale.

Dal 4 al 18 agosto: Roberto Serra, titolare del ristorante Su Carduleu ad Abbasanta. Serra, classe ’82, anche lui come Pinna, è figlio di un ristoratore. Dopo alcuni fondamentali anni di esperienza formativa fuori dalla Sardegna, decide di tornare ad Abbasanta e di riaprire il ristorante di famiglia Su Carduleu, caratterizzato da una cucina 100 per cento isolana.

Dal 19 agosto al 4 settembre: Stefano Deidda, ristorante “Il Corsaro” di Cagliari. Deidda, classe 1982, dopo varie esperienze in prestigiosi ristoranti italiani ed esteri, attualmente dirige la cucina del Corsaro di Cagliari. Tra le caratteristiche di questo chef, c’è la ricerca di un ricettario in continua evoluzione contraddistinto da preparazioni estremamente “pulite”, frutto di incessante studio e ricerca tecnica.

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Gli chef Achille Pinna di Sant’Antioco e Roberto Serra di Abbasanta hanno ottenuto un grande successo al Wine & Food Festival di Porto Cervo, manifestazione imporeziosita dalla oresenza della cantante Nina Zilli, che ha avuto 6.000 presenze.

Contratti siglati, strette di mano e reali opportunità di business. Porto Cervo saluta l’edizione 2016 del Wine & Food Festival, che si è contraddistinto per una maggiore presenza di operatori ed esperti del settore. Confermate le 6mila presenze previste. Secondo il giornalista del Gambero Rosso, Giorgio Melandri, ospite del Festival «la presenza di così tanti espositori sardi e nazionali ha favorito il racconto dei territori, che sono fatti di piccole e grandi storie e realtà produttive». L’eccellenza dei prodotti isolani, in particolare, ha conquistato Melandri: «Vermentino di Gallura e cannonau sono eccezionali. A parer mio, il cannonau compete con i più prestigiosi vitigni italiani»
I due festival dedicati alle eccellenze del cibo e del vino, Food e Wine insieme, non hanno tradito le attese. Una delle responsabili della manifestazione, Stefania Riboldi, Event coordinator, sottolinea come «l’’unione dei due eventi si sia rivelata una scelta efficace. Siamo molto felici dell’esito di questi tre giorni, Starwood e Qatar sono sempre più convinti che non ci sia crescita per il territorio senza una contemporanea crescita dei suoi prodotti”. “Il successo e le aspettative del Wine & Food Festival possono essere confermati dal fatto che tutti gli alberghi e ristoranti del territorio usufruiscono dei flussi generati dall’evento – sottolinea Emanuele Massolini, Business Development manager Starwood Costa Smeralda -. Alcuni di loro costruiscono pacchetti vacanze abbinati al Festival».
Venerdì l’attenzione del pubblico è stata tutta per la madrina del Festival, Bianca Atzei e per la mascotte dell’evento, il cane Palla. Sabato sera eccezionale performance al Cala di Volpe della cantante Nina Zilli. Domenica mattina si è svolta una attesa masterclass incentrata sull’abbinamento cibo e vino condotta da Luca Martini, sommelier campione del mondo, con ospite Roberto Serra, chef del ristorante Su Carduleu di Abbasanta. Quest’ultimo era stato preceduto da Achille Pinna, chef dell’omonimo ristorante di Sant’Antioco. Sullo sfondo di una Costa Smeralda cosmopolita, Serra e Pinna hanno saputo creare piatti di livello internazionale basandosi sui pilastri della cucina sarda come il pecorino, l’agnello, la bottarga, la ricotta di capra, la fregula e i ricci: a conferma dell’abilità degli chef dell’isola. Nel pomeriggio, la chiusura è stata affidata allo chef/scrittore Leonardo Lucarelli, che ha presentato il suo libro“Carne trita”, un romanzo autobiografico in cui racconta la realtà vissuta nel bel mezzo del caos che si genera nelle cucine dei ristoranti più popolari.
Anche quest’anno una giuria composta da buyer, sommelier ed esperti di settore, anche attraverso una degustazione alla cieca, ha assegnato importanti riconoscimenti alle etichette delle cantine Ruffino (Toscana), Villa Rinaldi (Veneto) e Surrau (Sardegna). Altri riconoscimenti per le cantine Marchese Frescobaldi (Toscana) e Tondini (Sardegna). Infine, il premio per l’innovazione è stato assegnato all’azienda Mac Formaggi (Sardegna).

Taglio del nastro Wine & Food FestivalAchille Pinna 1 copia

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Due eventi in uno, per aprire alla grande la stagione turistica in Costa Smeralda. Porto Cervo Wine & Food Festival si uniscono per l’edizione 2016. Dal 13 al 15 maggio un fitto programma di eventi legati al cibo e al vino andrà in scena tra il Conference Center e il Tennis Club dell’hotel Cervo. Madrina d’eccezione, la cantante Bianca Atzei: splendida voce, milanese di nascita ma oristanese d’origine e ambasciatrice dell’Isola sui palcoscenici di tutta Europa. Un’altra fantastica voce italiana che partecipa all’evento è Nina Zilli, la cantante emiliana,  giudice della trasmissione televisiva “Italia’s got talent”, sarà protagonista del concerto “Gala Dinner”, evento esclusivo dedicato ai produttori che si svolgerà sabato sera all’hotel Cala di Volpe. Quest’anno il prezzo del biglietto d’ingresso sarà di 50 euro, un aumento dettato anche dalla volontà di sostenere il volontariato in Sardegna: tutto il ricavato andrà interamente in beneficenza ad associazioni del territorio. Tra queste anche la Clinica veterinaria Duemari di Oristano che nei mesi scorsi ha salvato e adottato il cane Palla simbolo della lotta contro i maltrattamenti sugli animali.

Da anni, il Porto Cervo Wine & Food Festival rappresenta, per i produttori nazionali e regionali, una occasione per ottenere visibilità e promuovere la propria azienda. La Starwood Costa Smeralda che gestisce gli alberghi Cala di Volpe, Cervo, Romazzino e Pitrizza, per conto del Qatar, ha come obiettivo la valorizzazione della Sardegna. «Noi non vendiamo solo i quattro hotel e la Costa Smeralda – ha detto Franco Mulas Area Manager Starwood – ma promuoviamo l’intera Isola. Quindi vendiamo il mangiare sano, il bere bene, la longevità, l’acqua pulita e anche la grande ospitalità che sanno dare i sardi».  L’attività che sta portando avanti la Starwood sta dando i risultati attesi e proprio quest’anno la catena alberghiera si attende un exploit: «In termini di presenze il 2008 è stato l’anno record per i nostri hotel. Quest’anno puntiamo a superare il 2008»”.

Saranno 90 gli espositori delle due rassegne: 60 dei quali aziende vinicole (di cui il 60 per cento sarde, il rimanente 40 italiane). Mentre gli espositori per il Food saranno 30 (il 70 per cento sardi). Nel complesso, su 90 aziende presenti, 60 sono isolane. «Anche in questa edizione le degustazioni saranno accompagnate da incontri che saranno incentrati sul tema della comunicazione digitale e dei social media – spiega Raffaella Manca, Pr e Marketing manager – e di quanto possano essere di supporto al settore enogastronomico. Sempre più spesso piccole cantine, produttori e ristoratori desiderano promuoversi e farsi conoscere da un pubblico più ampio». Al Porto Cervo Wine & Food Festival ci sarà la possibilità di confrontarsi con esperti e giornalisti di settore, che discuteranno di come marketing e comunicazione possano valorizzare il mondo dell’agroalimentare ed i suoi protagonisti.

Il Porto Cervo Wine & Food Festival sarà inaugurato venerdì 13 maggio alle 15 nel Conference Center di Porto Cervo. Dopo il tradizionale taglio del nastro, riservato alla madrina Bianca Atzei, partiranno le degustazioni negli stand.

Alle 17.00 ci sarà un incontro dal titolo “Il valore del cibo – Comunicare i prodotti tipici”, moderato dal giornalista Bruno Gambacorta, ideatore della rubrica “Eat Parade” del Tg2. Al dibattito parteciperanno le saggiste Valentina Canali e Alessandra Moneti, autrici del libro “Il valore del cibo. Idee, soluzioni ed esperienze”. Insieme a loro, il direttore di Wine News, Alessandro Regoli. Alle 21.00, al ristorante La Pergola un omaggio gourmet alla Sardegna a cura dello chef Achille Pinna, dell’omonimo ristorante di Sant’Antioco.

Sabato 14 maggio, dalle 15.00 alle 19.00 degustazioni negli stand del Conference Center. Dalle 17.00 incontro sul tema “Marketing e comunicazione nel mondo del cibo e del vino”, con gli interventi di Slawka Scarso e Luciana Squadrilli, autrici del libro “Marketing del gusto”. Con loro Luca Bove e Nicoletta Polliotto, autori del libro “Ingredienti di digital marketing per la ristorazione”. L’incontro e dibattito sarà moderato sempre da Bruno Gambacorta. A seguire, alle ore 18.00, la protagonista sarà Sandra Longinotti, giornalista, food stylist e blogger, autrice del libro “Home kitchen garden. Orto in città: botanica, cucina e lifestyle”: un discorso aperto fra cucina e orto cittadino possibile, in una contaminazione continua fra gusto e lifestyle.

Domenica 15 maggio chiusura in grande stile. Si parte dalla mattina, alle 11.00, con il Tasting Sardinia: una masterclass con .00, sommelier campione del mondo, insieme allo chef Roberto Serra del ristorante Su Carduleu ad Abbasanta, maestro della cucina sarda contemporanea. Una lezione imperdibile con degustazione guidata dei grandi vini dell’isola in abbinamento ai piatti preparati dal vivo. Si continua con le degustazioni all’interno del Conference Center di Porto Cervo, dalle 11.00 alle 18.00, per chiudere gli eventi alle 16.00 con l’incontro con lo chef Leonardo Lucarelli, autore del libro “Carne Trita”. Lo chef racconterà in prima persona la sua vita da vero cuoco, descrivendo la cucina in cui i grembiuli si sporcano di sugo e i piani di lavoro sono pieni di farina e coltelli.

Sono attese seimila presenze per i tre giorni del Wine & Food Festival, una cifra che replicherebbe il miglior risultato di sempre per la manifestazione registrato nell’edizione dell’anno scorso. Gli eventi saranno anche l’occasione di incontro per numerosi buyers nazionali e internazionali, che potranno sfruttare la vetrina della rassegna di Porto Cervo per siglare importanti contratti. «Anche quest’anno, il Porto Cervo Wine & Food Festival, si conferma una piacevole occasione di confronto per i grandi nomi e le piccole realtà, portavoce nel mondo delle eccellenze enogastronomiche sarde e nazionali – spiega Stefania Riboldi, coordinatrice dell’evento – saranno tre giorni di incontri e degustazioni a cui parteciperanno esperti di settore ma soprattutto buyer selezionati provenienti da tutto il mondo (Belgio, Canada, Estonia, Germania, Italia, Svezia, Svizzera, Regno Unito) alla ricerca dei frutti del nostro territorio».

«Quest’anno abbiamo rinnovato la formula della manifestazione che, per la prima volta, accoglierà insieme Wine & Food – sottolinea Piera Seddaiu, manager Operational innovation – sarà un Festival completo, vivace ed effervescente per chi ama bere e mangiar bene e soprattutto per chi vuole esplorare sapori pieni d’identità e prelibatezze culinarie.»

Durante la fase invernale la Starwood è stata impegnata in una serie di attività volte a promuovere la destinazione Costa Smeralda sui differenti mercati mondiali, sia consolidati che emergenti. In questo senso sono state impiegate ingenti risorse sui mercati emergenti di Brasile, Russia e India dove la Starwood Costa Smeralda, attraverso i propri venditori all’estero, ha visitato le sedi delle agenzie più importanti di ogni singolo Paese e partecipato alle fiere di settore. «Sui mercati consolidati di Europa e Nord America sono continuate attività sia di vendita che di marketing finalizzate alla valorizzazione delle bellezze del nostro territorio, legate alle unicità enogastronomiche e del paesaggio – spiega Emanuele Massolini, direttore Business Development Starwood Costa Smeralda -. Pensiamo sia particolarmente degno di nota il lavoro svolto dai nostri ambasciatori di cucina e di sala impegnati a Londra e sulle Alpi francesi in rappresentanza del ristorante e hotel Cala di Volpe». Le attività di promozione e vendita sui canali tradizionali sono state sostenute e integrate da una presenza sempre più capillare della destinazione su tutte le reti telematiche utilizzate sia dagli operatori di settore che dai clienti finali. «Ad oggi la risposta da parte dei mercati è stata soddisfacente su tutti i canali di vendita – conferma Massolini – con un generale aumento della domanda che riguarda anche i mesi che storicamente risultavano più deboli: maggio, giugno e settembre. Rispetto al 2015  auspichiamo almeno 4mila camere in più. Inizieremo la stagione con il Wine e Food festival e proseguiremo con una serie di eventi privati che interesseranno tutte e quattro le strutture».

A proposito del Porto Cervo Wine & Food Festival sono confermate le tre degustazioni “al buio”, che decreteranno la vittoria per il miglior vino rosso, bianco e per le bollicine. Una delle novità dell’edizione 2016 sarà invece il premio per la migliore etichetta di vino italiana e per quella sarda: con i premi “Italia 2016” e “Sardegna 2016”. Ma la grande novità del Food Festival sarà il premio per l’azienda più innovativa, la cui consegna avverrà durante una serata organizzata per sabato 14 maggio, all’hotel Cala di Volpe. «Dedicheremo un premio al prodotto più innovativo che riuscirà a conquistare il palato dei giudici – conferma Piera Seddaiu – che degusteranno in incognito i prodotti nei giorni della manifestazione». 

Stefania Riboldi, Emanuele Massolini, Piera Seddaiu, Raffaella MancaBianca AtzeiNina Zilli

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Roberto Serra 2Carbonia 1986-87 3

Si svolgeranno questo pomeriggio, alle 15.30, nella chiesa di San Pietro Pascasio, a Quartucciu, i funerali di Roberto Serra, l’ex calciatore del Carbonia morto domenica mattina, vittima di un infarto, mentre giocava a tennis su un campo del Margine Rosso, a Quartu Sant’Elena.

La notizia della tragica scomparsa di Roberto Serra è rimbalzata in poche ore, soprattutto attraverso i social network, in tutta l’Isola e non solo, lasciando sgomenti tutti, i parenti, i tantissimi amici e quanti hanno avuto modo di conoscerlo e di apprezzarne le doti professionali e umane, sia negli ambienti sportivi sia in quelli lavorativi. I pur ampi spazi della chiesa di San Pietro Pascasio probabilmente non saranno sufficienti ad accogliere tutti coloro che raggiungeranno Quartucciu per dirgli ciao per l’ultima volta.

Roberto Serra, classe 1963, amava lo sport che continuava a praticare ad amatore dopo aver vissuto un discreta carriera da calciatore.

Cresciuto nelle Giovanili del Cagliari a cavallo tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80, conclusa l’esperienza con la Primavera rossoblù, alla fine del 1984 il Cagliari lo cedette al Carbonia, allora militante per la terza stagione consecutiva in serie C2, sotto la guida di Renzo Cappellaro (scomparso il 14 ottobre dello scorso anno, all’età di 77 anni). Giocò da titolare fino al termine della stagione, coronata da una salvezza in extremis con Ugo Corda in panchina, subentrato a Renzo Cappellaro dopo la 26ª giornata, collezionando 19 presenze e 1 goal.

L’anno successivo, con Checco Fele in panchina, Roberto Serra si confermò una delle colonne portanti della squadra. Calciatore dotato di un gran fisico, eccellente tecnica individuale ed ottima visione di gioco, interpretava il ruolo di centrocampista in chiave moderna, non disdegnando le conclusioni a rete dalla media e lunga distanza. Chiuse la stagione con 31 presenze e ben 6 reti, capocannoniere della squadra insieme al centravanti Claudio Aloia, un goal in più di Bruno Conca.

Nella stagione 1986/87 fu ancora grande protagonista, prima con Checco Fele poi con Elvio Salvori, subentrato al tecnico di Carbonia a metà campionato. Nel girone di ritorno i suoi goal decisero le partite con l’Asti (1 a 0), la Pistoiese (1 a 0) e l’Olbia (2 a 1, il secondo goal venne realizzato da Giorgio Melis).Collezionò 32 presenze e 5 reti, risultando ancora il capocannoniere della squadra.

A fine stagione, Elvio Salvori lasciò il Carbonia per assumere la guida del Treviso e portò con sé Roberto Serra insieme al difensore Eligio Ibba. Roberto Serra concluse così l’esperienza nel Carbonia con 82 presenze e 12 reti.

Roberto Serra ha lasciato un grande ricordo tra gli sportivi che ora lo piangono insieme ad altri indimenticabili protagonisti di quegli anni d’oro del calcio biancoblù. In breve tempo, infatti, sono scomparsi prima il portiere Roberto Dore, il 12 dicembre 2013, all’età di 53 anni; poi il difensore Roberto Sequi, il 13 giugno 2015, a 58 anni; tre giorni più tardi, il 16 giugno 2015, il centrocampista Marco Congiu, a 63 anni; ieri mattina, 6 dicembre 2015, Roberto Serra, all’età di 52 anni.

Giampaolo Cirronis

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Il calcio biancoblù del Carbonia piange la tragica scomparsa di Roberto Serra, avvenuta nella tarda mattinata di ieri su un campo da tennis del Margine Rosso, a Quartu Sant’Elena. Roberto Serra, classe 1963, amava lo sport che continuava a praticare da amatore dopo aver vissuto un discreta carriera da calciatore.

Cresciuto nelle Giovanili del Cagliari a cavallo tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80, conclusa l’esperienza con la Primavera rossoblù, alla fine del 1984 il Cagliari lo cedette al Carbonia, allora militante per la terza stagione consecutiva in serie C2, sotto la guida di Renzo Cappellaro (scomparso il 14 ottobre dello scorso anno, all’età di 77 anni). Giocò da titolare fino al termine della stagione, coronata da una salvezza in extremis con Ugo Corda in panchina, subentrato a Renzo Cappellaro dopo la 26ª giornata, collezionando 19 presenze e 1 goal.

L’anno successivo, con Checco Fele in panchina, Roberto Serra si confermò una delle colonne portanti della squadra. Calciatore dotato di un gran fisico, eccellente tecnica individuale ed ottima visione di gioco, interpretava il ruolo di centrocampista in chiave moderna, non disdegnando le conclusioni a rete dalla media e lunga distanza. Chiuse la stagione con 31 presenze e ben 6 reti, capocannoniere della squadra insieme al centravanti Claudio Aloia, un goal in più di Bruno Conca.

Nella stagione 1986/87 fu ancora grande protagonista, prima con Checco Fele poi con Elvio Salvori, subentrato al tecnico di Carbonia a metà campionato. Nel girone di ritorno i suoi goal decisero le partite con l’Asti (1 a 0), la Pistoiese (1 a 0) e l’Olbia (2 a 1, il secondo goal venne realizzato da Giorgio Melis). Collezionò 32 presenze e 5 reti, risultando ancora il capocannoniere della squadra.

A fine stagione, Elvio Salvori lasciò il Carbonia per assumere la guida del Treviso e portò con sé Roberto Serra insieme al difensore Eligio Ibba. Roberto Serra concluse così l’esperienza nel Carbonia con 82 presenze e 12 reti.

Roberto Serra ha lasciato un grande ricordo tra gli sportivi che ora lo piangono insieme ad altri indimenticabili protagonisti di quegli anni d’oro del calcio biancoblù. In breve tempo, infatti, sono scomparsi prima il portiere Roberto Dore, il 12 dicembre 2013, all’età di 53 anni; poi il difensore Roberto Sequi, il 13 giugno 2015, a 58 anni; tre giorni più tardi, il 16 giugno 2015, il centrocampista Marco Congiu, a 63 anni; ieri mattina, 6 dicembre 2015, Roberto Serra, all’età di 52 anni.

Ciao Roberto

Giampaolo Cirronis

Carbonia 1986-87 1  Carbonia 1986-87 copia

 

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Inaugurazione padiglione Sardegna a Expo Milano 2015

Una giornata dedicata alla pasta tradizionale, all’Agnello di Sardegna Igp e ai tre dominatori incontrastati della filiera casearia isolana: Pecorino sardo Dop, Pecorino romano Dop e Fiore sardo Dop. Assessorato dell’Agricoltura e Agenzia regionale Laore completano il ciclo di appuntamenti dedicati alle eccellenze agroalimentari della Sardegna a Expo 2015 con un evento riservato a tre cibi particolarmente cari alla tradizione gastronomica e alla cultura produttiva dell’Isola. Pasta, carne e formaggio saranno i protagonisti di “Cibi per la salute dalla terra dei centenari”, l’ultimo degli eventi milanesi dedicato alle produzioni agricole di qualità come fattore di benessere e longevità.

L’appuntamento è per domenica 25 ottobre a Milano, nel padiglione CibusèItalia di Expo, e si terrà in concomitanza con la Giornata mondiale della pasta. Lo scorso 24 luglio la prima iniziativa della campagna è stata dedicata alle produzioni sarde, garantite e certificate, di cereali, carciofi, olio e zafferano. L’11 settembre, in occasione dell’avvio della settimana della Sardegna a Expo si è invece parlato di “Strategie di mercato delle eccellenze del comparto lattiero caseario”. Alla tavola rotonda hanno partecipato, oltre al presidente Francesco Pigliaru e all’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras, i rappresentanti dei Consorzi Dop dei nostri pecorini, di Grana Padano, Parmigiano Reggiano e altri esperti del settore. Il 17 settembre è stato invece protagonista il vino, definito come elisir di lunga vita, e l’intero comparto vitivinicolo ed enologico della Sardegna.

Forte dei risultati di numerose ricerche condotte sull’Isola anche a livello internazionale e dedicate alla straordinaria presenza di centenari, la Regione ha deciso di utilizzare il rapporto tra salute e alimentazione per favorire il rilancio delle zone rurali, valorizzare le vocazioni proprie di ciascun territorio e diversificare l’offerta turistica nostrana. Domenica 25 ottobre si punta ancora a catturare l’attenzione di esperti e addetti ai lavori nei confronti di un progetto di comunicazione e marketing rivolto ai mercati alimentari internazionali e all’industria turistica. I prodotti di qualità saranno utilizzati per raccontare la Sardegna e le sue bellezze naturali.

Il talk show dedicato alle eccellenze della gastronomia sarda inizierà alle 11. A moderare sarà Eleonora Cozzella, giornalista, coordinatrice del sito L’Espresso Food&Wine e ispettrice della Guida ai ristoranti d’Italia (Gruppo L’Espresso).

A portare il saluto della Regione, così come accaduto nelle precedenti edizioni, sarà l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, che coglierà l’occasione per fare un bilancio delle attività svolte dalla Sardegna in ambito agroalimentare all’Esposizione universale. Testimonial d’eccezione sarà Pietro Migliaccio, presidente della Società italiana di Scienza dell’alimentazione. A parlare di cibo, produzioni di qualità e longevità saranno Pasquale Porcu, giornalista enogastronomo, Francesca Spanu e Costantino Palmas, componenti del team scientifico dell’Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari, che ha condotto indagini specifiche sull’argomento, e lo chef Claudio Sadler.

La longevità dei sardi è un tema di strettissima attualità, che ha in qualche modo allargato le strategie di comunicazione della Regione, degli operatori turistici e dell’agroindustria, aprendo l’Isola a nuovi scenari internazionali sino a poco tempo fa inaspettati, sia in termini di visitatori sia di esportazioni dei prodotti agroalimentari. Di innovazione, ricerca e qualità delle produzioni di eccellenza parleranno Salvatore Palitta, presidente del Consorzio pecorino romano Dop, Domenico Mura, presidente del Consorzio pecorino sardo Dop, e Battista Cualbu, neopresidente del Consorzio Agnello di Sardegna Igp.

Alle 13, curato dallo chef Roberto Serra, partirà il cooking show dedicato alla presentazione di ricette tradizionali con alla base i prodotti Dop e Igp sardi. La pasta, vera e propria star internazionale e icona mondiale della dieta mediterranea, sarà il filo conduttore tra tutte le produzioni certificate. L’Agenzia Laore, con la collaborazione della FASI, allestirà per due giorni nello spazio Sardegna del padiglione Eataly una serie di laboratori incentrati sulla produzione di alcune paste tradizionali dell’Isola come le Lorighittas, la Fregola di grano duro Cappelli e i Culurgiones. In occasione del cooking show, l’etnoantropologa Alessandra Guigoni introdurrà la presentazione dei vini curata da Tonino Costa (Laore). È prevista inoltre una dimostrazione sulla preparazione di alcune tipologie di paste tradizionali proposta da Gerardo Piras (Laore).

Piantagioni di carciofi
Grande successo dei “Cibi per la salute dalla Terra dei centenari” presentati a Expo Milano 2015 dall’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, e dall’Agenzia Laore.
«Cereali, carciofi, olio e gli altri cibi Dop e Igp prodotti in Sardegna sono il segreto della longevità e della salubrità dei suoi abitanti». Parola di biologi, antropologi, chimici, medici, parassitologi, nutrizionisti e altri esperti ancora. La scelta della Regione Sardegna e dell’assessorato dell’Agricoltura di investire sui prodotti dell’agroalimentare per raccontare la nostra Isola da una prospettiva diversa ha solidissime basi scientifiche. Forte delle conferme arrivate dai ricercatori di diverse parti del mondo, la Regione ha scommesso sulla vetrina di Expo 2015 come occasione per promuovere la “Sardegna, isola della qualità della vita – cibi per la salute dalla terra dei centenari”, progetto di comunicazione e di marketing rivolto ai mercati alimentari internazionali e all’industria turistica.
Organizzato con il supporto scientifico e logistico di Laore Sardegna, l’Agenzia regionale per lo sviluppo in agricoltura, l’evento ha aperto i battenti ieri nel padiglione “Cibus è Italia”, all’interno dell’esposizione universale di Milano, dedicata ai temi del cibo e dell’alimentazione. Quello di ieri sera è stato il primo di tre appuntamenti, il prossimo è fissato per il 13 settembre e sarà dedicato al vino, mentre l’ultimo è previsto per l’11 ottobre e si concentrerà sulla valorizzazione dell’allevamento e dei suoi prodotti più tipici: Agnello Igp, fiore sardo, pecorino sardo e romano.
«La scelta di comunicare una Sardegna inedita e sconosciuta è strategica», ha spiegato l’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, durante il talk show animato dalla giornalista Eleonora Cozzella. “Il nostro comparto agricolo ha delle produzioni di eccellenza, ma non se ne parla abbastanza”, è la considerazione dell’assessore, secondo la quale «i nostri operatori non possono competere nei mercati in termini quantitativi, ma attraverso le produzioni di qualità, come le nostre Dop, la cui importanza è sancita anche a livello scientifico».
La prima conferma arriva da Gianni Pes, medico e studioso del Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell’Università di Sassari, scopritore delle “zone blu”, che sono le aree del pianeta in cui si riscontrano i più alti indici di longevità. «Il segreto della longevità dei sardi è nel loro stile di vita tradizionale, che comprende una buona e sana alimentazione basata su prodotti tipici locali – ha detto Pes -. A quelli che fin qui hanno creduto sull’impatto della genetica su questo fenomeno, la ricerca ha risposto dimostrando che il suo impatto è inferiore al 20% – ha aggiunto -. La Sardegna è al centro di importanti studi internazionali perché è ormai assodato che ha saputo preservare la propria tradizione alimentare, facendone un elemento di salute e benessere», ha aggiunto la ricercatrice Mariette Gerber, una delle più grandi esperte al mondo di dieta mediterranea.

Che questo elemento possa essere utilizzato in chiave promozionale, sia per esportare i cibi tipici che per attrarre nuovi flussi turistici, lo conferma lo stretto legame che alimentazione e salute hanno con il patrimonio identitario delle comunità locali e con le condizioni climatiche dei territori in cui si sta studiando il fenomeno che è stato ribattezzato come “invecchiamento di successo”.
«C’è una relazione direttamente proporzionale tra le produzioni tradizionali, i territori e le comunità locali», ha confermato l’antropologa Alessandra Guigoni, secondo la quale il rapporto è reciproco. «Una certa alimentazione permette un maggiore benessere fisico – ha spiegato – ma, allo stesso tempo, è grazie alle comunità locali che sopravvivono quei prodotti tipici ai quali oggi viene attribuito uno straordinario valore anche economico e identitario».
Una particolarità del progetto della Regione e di Laore è data anche dai prodotti su cui si è scelto di investire. Al di là di quei prodotti che nell’idea di tutti vengono associati all’immagine stessa della Sardegna, l’Isola vanta e oggi rivendica un ruolo di prima importanza nel campo della produzione di qualità di cereali, carciofi e olio. «Per migliorare la qualità della vita delle persone, abbiamo pensato di testare un tipo di pane che assicuri un gran risparmio di insulina e glicemia», ha osservato il parassitologo Costantino Palmas, coordinatore del progetto Cereal 14/20 insieme alla diabetologa Francesca Spano, che segue gli aspetti clinici dell’indagine messa in piedi con Laore, Agris, Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Università di Cagliari e con il supporto economico di Banco di Sardegna e di Laore. «È un fatto straordinario, che ci permette di sottolineare l’importanza dell’innovazione nella tutela delle tradizioni e delle identità alimentari locali – hanno spiegato i due relatori – il tentativo di produrre un pane di grano duro con metodiche che si suppone appartenessero ai nostri avi, ha permesso di raccogliere dati davvero interessanti sulla reazione del corpo umano ai cibi già conosciuti».
Sull’importanza della ricerca e dell’innovazione per valorizzare la qualità in mercati estremamente competitivi si sono soffermati anche Giulio Scatolini, docente all’Università dei sapori di Perugia, esperto di olio, ed Efisio Antonio Scano, chimico e tecnico alimentare, profondo conoscitore della filiera industriale sarda del carciofo. «L’innovazione è fondamentale e ci ha consentito di introdurre nuovi prodotti – ha affemato Scano – pur preservando la sua identità e le caratteristiche che lo rendono fondamentale per la nostra economia e per il rapporto inscindibile con il territorio». In fondo, anche a livello globale, la battaglia è proprio quella. Ne è certo anche Roberto Arditi, direttore delle relazioni istituzionali di Expo 2015, tra gli ospiti della serata dedicata alla Sardegna: «Il futuro delle produzioni agroalimentari o è sostenibile o non è il futuro».
A concludere la serata è stato un momento di spettacolo, il cooking show dello chef Roberto Serra, che ha preparato una serie di piatti straordinari, utilizzando solo prodotti a denominazione di origine. All’evento hanno partecipato più di 100 addetti ai lavori: giornalisti, blogger, buyer nazionali e internazionali rappresentanti delle associazioni di categoria e produttori provenienti da tutto il mondo. Un pubblico qualificato e competente, in grado di trasformare questo appuntamento in un’occasione di grande visibilità per i prodotti sardi a marchio e tradizionali, consentendo in questo modo alla Sardegna di utilizzare Expo 2015 per l’attivazione di nuovi canali di promozione e commercializzazione delle produzioni sarde.