19 November, 2024
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villa devoto

Villa Devoto.

La Giunta regionale, riunita questo pomeriggio a Villa Devoto sotto la direzione del vice Raffaele Paci prima e del presidente Francesco Pigliaru poi, ha nominato direttore generale dell’Agenzia regionale del Distretto idrografico Alberto Piras, attuale dirigente di Servizio delle Opere idriche e idrogeologiche dell’assessorato dei Lavori pubblici. Francesco Pigliaru ha ringraziato apertamente per il lavoro svolto il precedente direttore, l’ingegnere Roberto Silvano, il cui contratto era ormai giunto a scadenza. Nominato inoltre Francesco Pani commissario ad acta per l’approvazione del bilancio della Fondazione Flores di Cuglieri, ex IPAB.
Sempre su iniziativa della Presidenza, di concerto con l’assessore degli Affari generali Filippo Spanu, nell’ambito degli interventi fissati nell’Agenda Digitale della Sardegna, è stata disposta la ratifica del deliberato dell’assemblea di SardegnaIt, società in house della Regione, per un finanziamento di 800mila euro destinato al progetto di reingegnerizzazione del Sistema integrato dei portali del sito istituzionale della Regione Sardegna e al potenziamento del modello gestionale di redazione diffusa del Sistema Regione.
Su proposta dell’assessore della Cultura Giuseppe Dessena è stata approvata dalla Giunta la relazione sull’attività dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico (I.S.R.E.) di Nuoro dell’anno 2016, e la variazione al bilancio di previsione per l’anno finanziario 2017. Approvate le linee guida per la programmazione degli interventi degli ITS (gli Istituti tecnici superiori) per il triennio 2017/2020.
E’ stata approvata, su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Edoardo Balzarini, la rimodulazione del Programma del Piano regionale delle infrastrutture finanziato con il mutuo contratto dalla Regione nel 2015. In particolare, al fine di assicurare adeguati profili di spesa compatibili con le scadenze imposte dal contratto di mutuo, sono state previste variazioni delle coperture finanziarie, a valere sui fondi FSC 2014/2020, oltre a variazioni di titolazione e importi richieste dai soggetti attuatori, mantenendo invariati i settori di intervento.
Su proposta dell’assessora del Lavoro Virginia Mura, la Giunta ha designato Paola Piras e Luca Spissu quali consiglieri di amministrazione di Insar – Iniziative Sardegna Spa.

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Maria Del Zompo 1 copia

Domani, venerdì 4 novembre, dalle 9 alle 17.30, l’aula magna della facoltà di Ingegneria e architettura – via Marengo, n. 2, Cagliari – ospita il seminario che ha per cornice “L’alluvione le alluvioni, memoria e azione”. I lavori, curati da Roberto Deidda, ordinario di Costruzioni idrauliche e idrologia, sono aperti dal rettore Maria Del Zompo.

Firenze, 4 novembre 1966. La ricorrenza delle alluvioni del 4 novembre 1966 offre un’occasione di memoria e di progettualità. La comunità degli ingegneri idraulici italiani ha proposto il 4 novembre “Giornata della memoria per le vittime delle alluvioni”. Il Comitato Firenze 2016, il Consorzio interuniversitario idrologia (Cinid, https://cinid.it/) e il Gruppo italiano idraulica (GII, http://www.gii-idraulica.net/) organizzano un seminario “diffuso” con tavole rotonde coordinate domani in contemporanea in varie sedi universitarie ed enti di ricerca nazionali.

L’evento organizzato dall’Università di Cagliari affronta gli aspetti legati a previsione, gestione e mitigazione degli eventi alluvionali e approfondisce le problematiche relative alla determinazione delle precipitazioni estreme. Prevista la presentazione delle curve di possibilità pluviometrica per la Sardegna, sviluppate nell’ambito di un accordo di collaborazione fra Agenzia del distretto idrografico regionale e Dicaar (Dipartimento ingegneria civile, ambientale e architettura).

La scaletta dell’evento prevede in chiusura la cerimonia di consegna delle pergamene ai primi corsisti che hanno concluso il Master in rischio Idraulico istituito dall’Università di Cagliari in collaborazione con il Cinid e cofinanziato dalla Regione Sardegna.

Ospiti e relatori. Con la professoressa Del Zompo partecipano all’avvio del seminario Paolo Maninchedda (assessore regionale lavori pubblici), Massimo Zedda (sindaco Cagliari), Corrado Zoppi (presidente facoltà ingegneria e architettura), Antonello Sanna (direttore Dicaar) e Gaetano  Nastasi (presidente Ordine ingegneri provincia Cagliari). Previsto il collegamento streaming con Firenze. A seguire, Giuseppe Bianco (direttore dipartimento Meteoclimatico Arpas), Paolo Botti (direttore regionale Previsione rischi-Protezione civile), Alberto Piras (direttore regionale Opere idriche e idrogeologiche), Gianluigi Mancosu (responsabile regionale Pianificazione e gestione rischio idrogeologico; Adis). Tra i docenti, relazioni di Roberto Deidda e Nicola Montaldo. Alla tavola rotonda “Alluvioni: memoria e azione” prendono parte Roberto Silvano (Adis), Sebastiano Bussalai (direttore area tecnica consorzio bonifica Sardegna centrale), Roberto Meloni (direttore generale consorzio bonifica Sardegna meridionale), Gianbattista Novella (responsabile Opere idrauliche e assetto idrogeologico; assessorato regionale Lavori pubblici), Giovanni Sistu (amministratore unico Enas), Giorgio Bravin (Ordine ingegneri, Oristano), Lorenzo Corda (Ordine  ingegneri, Sassari), Maria Teresa Melis (Ordine geologi regionale). Interviene anche Giovanni Puligheddu (Previsione rischi, Protezione civile regionale).

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Diga Bau Pressiu copia

Per contrastare l’emergenza idrica, sempre più grave, nel corso della riunione del Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino della Sardegna, convocata ieri a Cagliari, presieduta dall’assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda, è emersa la proposta di realizzare interventi urgenti per uno stanziamento complessivo di circa 10 milioni. Per l’occasione, il Comitato è stato integrato dalle strutture tecniche degli assessorati dei Lavori Pubblici e dell’Agricoltura, dall’Ente Acque Sardegna e dai rappresentanti di Abbanoa.
Nella prima parte della riunione, il direttore dell’Autorità di bacino, Roberto Silvano, ha presentato la relazione analitica sulla situazione complessiva del sistema idrico sardo. È emerso che il biennio 2014-2016 ha conosciuto una quantità di precipitazioni fra le più basse degli ultimi 94 anni: si tratta quindi di una situazione straordinaria. Dall’analisi dei singoli sistemi idrici emerge il ruolo fondamentale dei grandi bacini: le condizioni meno critiche si registrano, infatti, proprio in quelli più estesi come il Tirso-Flumendosa, mentre quelle oltre la soglia di vigilanza si verificano nonostante la presenza di dighe collaudate.
Secondo quanto è emerso, quindi, non corrisponde a verità l’assunto secondo il quale l’attuale scarsità idrica sia dovuta alla differenza fra capacità e autorizzazione dei bacini. Le problematiche sono invece state individuate nell’isolamento dei bacini più a rischio rispetto al sistema integrato regionale, nella necessità di manutenzione e miglioramento degli impianti di sollevamento e nell’aumento del fabbisogno dovuto alla stagione turistica. Sulla base di questi elementi, il Comitato ha elaborato una serie di proposte per interventi a breve, lungo e medio termine. Per migliorare la condizione degli impianti entro la prossima primavera, saranno necessari lavori per circa 8-10 milioni di euro.

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Dieci milioni in più per la realizzazione del nuovo ponte di Sant’Antioco. E’ uno degli interventi inseriti nella rimodulazione degli interventi infrastrutturali sulla viabilità di competenza dell’assessorato dei Lavori Pubblici nell’ambito del “Piano Sulcis”, approvata oggi dalla Giunta regionale, presieduta dal presidente, Francesco Pigliaru. Ora le risorse disponibili per la realizzazione del progetto ammontano a 25 milioni. La somma aggiuntiva era già stata programmata nel Piano Regionale delle Infrastrutture. Il ponte, più alto, verrà realizzato affianco a quello attuale che verrà abbattuto una volta ultimati i lavori di costruzione.
Alla circonvallazione di Sant’Antioco (Statale 126), inoltre, sono stati destinati 5 milioni in più rispetto ai 10 originariamente previsti: la copertura finanziaria è assicurata dallo spostamento dell’importo destinato alla messa in sicurezza della tratta fra Sant’Antioco e Calasetta, che ha richiesto un importo di 5 milioni e 600mila euro invece che 10 e 600 come stimato in un primo momento.
Sempre su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, la Giunta ha dato il via libera alla ricostituzione dell’Unità Tecnica Regionale per i lavori pubblici. Quella senza diritto di voto è così composta: Giovanni Maria Sechi, Andrea Saba e Maurizio Meloni (Acque pubbliche, Dighe, Opere idrauliche, Opere idriche e di bonifiche); Gian Paolo Ritossa (Opere marittime); Antonello Sanna, Giovanni Antonio Mura, Clara Pusceddu, Franco Niffoi (Edilizia, Urbanistica, Beni culturali e archittetonici); Italo Meloni e Francesca Maltinti (Viabilità); Pietro Francesco Cadoni e Emilio Ghiani (Impianti tecnologici e industriali, Elettrotecnica); Mauro Pompei e Paolo Roggero (Scienze geologiche e Scienza Agrarie e forestali); Francesco Caput (Discipline giuridiche e amministrative). Dell’Unità tecnica regionale con diritto di voto fanno invece parte: Edoardo Balzarini, Roberto Silvano, Marco Dario Cherchi, Salvatore Mereu, Valeria Sechi, Alberto Piras, Elisabetta Neroni, Alessandro Pusceddu, Giuseppe Biggio, Giuseppe Maria Sechi.
La Giunta regionale riunita in viale Trento con il presidente Francesco Pigliaru ha approvato, su proposta dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, la ripartizione della dotazione finanziaria complessiva di 444 milioni e 800mila euro del Por FSE 2014-2020 destinandole alle diverse azioni da esso previste, quale primo atto nell’ambito del processo di programmazione unitaria. Alle politiche per l’occupazione sono assegnati 171.248.000 euro; alle Politiche di inclusione sociale 88.960.000; alle politiche per l’istruzione e la formazione 155.680.000; per la Capacità istituzionale arrivano 15.568.000 e, infine, 13.344.000 euro sono assegnati al Miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza della programmazione regionale.
Su proposta del presidente Pigliaru è stato nominato, nella persona del dottor Mario Pingerna, il componente effettivo il collegio sindacale dell’Azienda regionale per l’edilizia abitativa (AREA), con funzioni di presidente del collegio.
La delibera illustrata dall’assessore della Sanità Luigi Arru e approvata dall’Esecutivo modifica e integra i requisiti minimi organizzativi, strutturali e tecnologici relativi alle attività sanitarie di Unità Farmaci Antitumorali e Day Hospital Oncologico, così come richiesto dalle circolari ministeriali del 7 settembre 2007 e del 14 ottobre 2008, e i requisiti relativi al Centro Dialisi di Riferimento e al Centro Dialisi ad Assistenza Decentrata. Con lo stesso provvedimento la Giunta ha approvato i requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi della Sala Autoptica.
La Giunta ha autorizzato la proposta dell’assessore Gianmario Demuro, di concerto con l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, alla stipula delle intese tra ARGEA e gli enti interessati per le assegnazioni temporanee finalizzate all’istruttoria delle domande di pagamento a valere sul PSR 2007/2013 per il periodo settembre – dicembre 2015. Le intese consentiranno di evitare il disimpegno delle somme e di far fronte agli impegni assunti dalle imprese agricole, dagli enti locali e dai GAL.
Proposta dall’assessore Cristiano Erriu, la delibera approvata quest’oggi revoca la precedente, la n. 32/60 del 15 settembre 2010, a seguito dell’intesa in sede di Conferenza Regione – Enti locali che eroga, a valere sul Fondo unico Enti locali 2015, 212 milioni di euro e garantisce anche le esigenze degli enti per le quali la delibera del 2010 era stata adottata.
Via libera dalla Giunta, infine, su proposta dell’assessore Raffaele Paci, agli indirizzi per l’ampliamento dei beneficiari e delle operazioni eleggibili nell’ambito del Fondo regionale di garanzia per le PMI operanti in Sardegna. L’Esecutivo ha, di fatto, allineato la normativa regionale a quella europea, in modo da includere tutti i soggetti aventi diritto.
Ponte di Sant'Antioco 1 copia Papazzo della Regione 1

 

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Nuraghe Losa Abbasanta 2 copia
Gli assessori dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda e dell’Ambiente Donatella Spano, con il capo della Protezione Civile Graziano Nudda e il direttore generale dell’Agenzia regionale del Distretto Idrografico Roberto Silvano, hanno presentato stamane, agli amministratori locali, il primo Piano di gestione del rischio di alluvioni della Sardegna, approvato il 30 luglio scorso dall’Autorità di Bacino e adottato dalla Giunta.
Il Piano entrerà in vigore a dicembre e sarà aggiornato ogni sei anni.
L’incontro, nel Centro Convegni al Nuraghe Losa di Abbasanta, ha aperto il dibattito pubblico sul Piano che si protrarrà fino al 16 novembre, per poter accogliere eventuali suggerimenti utili al suo miglioramento, prima dell’approvazione definitiva entro il 22 dicembre. Il Piano, sottoposto alla procedura di valutazione ambientale nazionale, si integra e coordina con gli altri vigenti per la mitigazione del rischio idrogeologico, cioè il Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) e il Piano Stralcio delle Fasce Fluviali (PSFF) e fornisce agli enti locali gli elementi utili a intervenire sulla mitigazione del rischio idrogeologico. È indirizzato agli amministratori locali, ai tecnici, ai professionisti e in generale a tutti i soggetti che istituzionalmente sono coinvolti nella pianificazione delle attività di prevenzione ed è costituito da elaborati tecnici organizzati in Relazioni di piano; Mappe della pericolosità, Danno Potenziale e Rischio da alluvione; Studio della pericolosità da inondazione costiera; Repertori; Scenari di intervento strategico e coordinato; Atlanti; Manuali.
«La Sardegna è stata infrastrutturata ai tempi della siccità, quando il problema era creare dighe, invasi e condotte e ora si ritrova con piogge frequenti e concentrate in poco tempo e poco spazio. Abbiamo perciò infrastrutture inadeguate da mettere in ordine nel più breve tempo possibile e dobbiamo far funzionare molto bene il Piano di Protezione Civile, cioè proteggere la popolazione dai luoghi rischiosi – dice l’assessore Maninchedda -. Con questo Piano per la prima volta viene concretamente valutato il rischio, viene radiografato l’intero territorio regionale e vengono fornite alle amministrazioni le informazioni e dunque gli strumenti per intervenire. Partendo da una certezza: dobbiamo chiudere le strade pericolose, evacuare gli edifici a rischio, cioè fare politica di Protezione Civile fino a che non troviamo il miliardo e 200 milioni che serve per mettere in sicurezza la Sardegna. Dobbiamo cioè sapere dove i fiumi esondano, quali sono i canali tombati, censiti per la prima volta, quanti sono gli edifici pubblici, prima di tutto scuole e ospedali, in area pericolosa, monitorare i ponti: su queste informazioni vanno adeguati i Piani di Protezione Civile e i Piani Urbanistici.»
«La Regione è a completa disposizione dei Comuni per aiutarli a elaborare piani di prevenzione efficaci a tutela dei cittadini» assicura l’assessore Spano spiegando che «il Piano di gestione del rischio di alluvione si è avvalso degli strumenti della Protezione civile, compresa una sintesi dei contenuti dei piani urgenti di emergenza, come prevede la Direttiva Alluvione. Abbiamo mantenuto tutti gli impegni presi con i sardi per far trovare pronti gli strumenti necessari a diffondere la cultura della sicurezza – sottolinea l’assessore dell’Ambiente -. Da inizio mandato ho lavorato per far recuperare alla Sardegna il ritardo sull’applicazione della direttiva del 2004. Lo scorso ottobre, dopo un decennio di ritardo, è stato attivato il Centro funzionale di Protezione civile. Abbiamo quindi pubblicato il Manuale che contiene le procedure di allertamento del sistema regionale di protezione civile per rischio meteorologico, idrogeologico e idraulico e costituisce un protocollo operativo per integrare gli interventi dei diversi enti e organismi coinvolti nelle attività di protezione civile.»
L’assessore Spano ricorda il programma della nuova serie di incontri territoriali con i Comuni per intensificare le attività di prevenzione e assistenza. «L’Isola ha compiuto enormi e decisi passi in avanti e quanto sinora fatto va a costituire un pilastro fondamentale del piano di gestione del rischio».