22 November, 2024
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La Dinamo Banco di Sardegna non sbaglia, sbanca Capo D’Orlando (89 a 103, primo tempo 42 a 56) e prosegue la sua marcia verso la qualificazione ai play-off scudetto. Per la seconda volta consecutiva la Dinamo ha sfondato il muro dei 100 punti (102 a 86 la settimana scorsa alla Vanoli Cremona), confermandosi il secondo miglior attacco del campionato per numero di punti realizzati, dietro la Red October Cantù.

Arrivata in Sicilia a poche ore dall’amara eliminazione dalla Fiba Europe Cup, la squadra di Federico Pasquini ha “aggredito” l’avversario fin dalle battute iniziali (24 a 32 al 10′), trascinata da un grande Shawn Jones (18 punti, 8 rimbalzi). Nel secondo quarto Rok Stipcevic e compagni hanno allungato ancora, con un super Josh Bostic, autore anche di una incredibile terza frazione e a referto con 16 punti, Scott Bamforth (11 punti) e Achille Polonara (20 punti, 5 rimbalzi e 5 assist), andando al riposo avanti di ben 14 punti: 42 a 56. Nel secondo tempo i biancoblu hanno tenuto saldamente il comando del match impedendo, a Capo D’Orlando di risalire la china, grazie anche ad un solidissimo Dyshawn Pierre: per lui 18 punti con 3 su 4 da tre e 4 su 5 da due, e 2 rimbalzi. Alla fine sono stati ben sei i giocatori della Dinamo in doppia cifra.

La Dinamo Banco di Sardegna domani rientrerà in Sardegna per preparare la sfida casalinga in programma domenica prossima al PalaSerradimigni contro la Pallacanestro Varese.

«Siamo stati bravi a coprire la mancanza di centimetri sotto canestro per l’assenza di Darko Planinic – ha commentato a fine match Federico Pasquini -. Sapevamo di dover fare un lavoro di squadra per sopperire a questa assenza, i ragazzi sono stati molto bravi e svegli in questi tre giorni a capire come sistemarci dal punto di vista tecnico tattico. Siamo stati bravi in questi tre giorni qui a Capo d’Orlando a recuperare le energie fisiche, perché con i viaggi che facciamo questa settimana è stata molto pesante. Siamo stati uniti e compatti quando Capo ha provato a riaprire la partita, abbiamo attaccato con molta lucidità. Sono estremamente soddisfatto – ha concluso Federico Pasquini – perché penso che Capo d’Orlando con questo nuovo assetto e i giocatori nuovi sarà una squadra molto pericolosa ragion per cui questi due punti sono molto importanti per noi.»

Orlandina Capo d’Orlando 89 – Dinamo Banco di Sardegna 103

Parziali: 24 a 32; 18 a 24, 20-21; 27 a 26.

Progressivi: 24 a 32; 42 a 56; 62 a 77; 89 a 103.

Capo d’Orlando: Galipò, Faust 23, Maynor 3, Atsur 6, Kulboka , Laganà, Campani, Stojanovic 12, Donda, Likhodey 16, Knox 17. All. Gennaro Di Carlo.

Banco di Sardegna: Spissu 3, Bostic 16, Bamforth 11, Devecchi, Pierre 18, Jones 18, Stipcevic 14, Hatcher 3, Polonara 20, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

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Una grande Dinamo Banco di Sardegna ha travolto la Vanoli Cremona con uno straordinario ultimo quarto ed ora rivede la luce verso i play-off scudetto. Dopo un avvio equilibrato (23 a 21 al 10′), la Dinamo ha allungato nel secondo quarto, andando al riposo avanti di 1o punti: 50 a 40.

La squadra di Meo Sacchetti, trascinata da Simone Fontecchio, ha iniziato la rimonta e con un parziale di 30 a 19, ha girato il risultato a suo favore al 30′: 69  a 70.

Nell’ultimo quarto la Dinamo ha cambiato marcia, proprio come aveva fatto in settimana nella prima sfida di Fiba Europa Cup. Achille Polonara (20 punti, 8 rimbalzi, 6 falli subiti) e Josh Bostic (20 punti, 4 rimbalzi, 5 assist) in grande evidenza hanno trascinato Sassari fino al +17 e la Dinamo ha respinto l’ultimo tentativo di rimonta della Vanoli, condotto da Fontecchio, perché la Dinamo Banco di Sardegna l’ha ricacciata indietro ed una splendida “tripla” di Dyshawn Pierre allo scadere ha portato la Dinamo oltre i 100 punti ed ha ribaltato anche la differenza canestri rispetto alla partita del girone d’andata, fissando il risultato finale, con un parziale di 33 a 16, sul punteggio di 102 a 86.

Quattro gli uomini della Dinamo in doppia cifra e tre oltre i 20 punti. Darko Planinic, autentico dominatore sotto canestro, ha chiuso con 23 punti in 19′, 9/11 da due e 4 rimbalzi per 25 di valutazione. Bene Dyshawn Pierre (13 punti con il 100% al tiro, 2/2 da tre e 3/3 da due), Marco Spissu (3 punti, 4 rimbalzi, 6 assist), Rok Stipcevic (9 punti) e Shawn Jones (8 punti).

Nelle fila della Vanoli, buona la prestazione dell’indimenticato ex Drake Diener, autore di 15 punti in 24′, con 1 su 2 da due, 3 su 4 da tr, 4 su 4 ai tiri liberi. Meno brillanti gli altri due ex: Darius Johnson-Odom, 9 punti in 20′, 1 su 6 da due punti, 1 su 3 da tre e 4 su 5 ai tiri liberi; e Travis Diener, 5 punti in 18, 1 su 2 da due, 3 su 4 ai tiri liberi, 3 assist.

«E’ stata una bella partita, siamo stai bravi a limitare DJO prima con Stipcevic e poi di squadra, e bravi ad attaccare i quintetti piccoli utilizzando Planinic e i quintetti grandi ribaltando la palla – ha commentato a fine partita il coach sassarese Federico Pasquini -. L’aspetto però più importante è stato quando all’inizio del quarto quarto loro sono entrati dentro la partita  e ho visto nei ragazzi uno step mentale importante, ho visto 5 leoni pronti a combattere e con una reazione davvero di alto livello. Sono stati tutti bravissimi, Bostic e Polonara hanno fatto una grandissima gara, così come Spissu, ma la vera chiave è stata la difesa, tutti coinvolti e pur con qualche errore tutti a fare il meglio – ha concluso Federico Pasquini -. Sono molto soddisfatto del lavoro che stiamo facendo.»

«E’ stata una partita un po’ up and down, siamo stati bravi a colmare il gap ma poi abbiamo subito la maggiore energia loro – ha detto Meo Sacchetti, coach della Dinamo del “triplete”, oggi alla guida della Vanoli e della Nazionale italiana -. Mi dà stizza perché è una delle partite in cui siamo stati più bravi nei rimbalzi eppure non siamo stati bravi a saperne approfittare e sfruttare le palle sporche. Complimenti a Sassari, come dico sempre la squadra che vince è stata la più brava.»

Dinamo Banco di Sardegna 102 – Vanoli Cremona 86

Parziali: 23 a 21, 27 a 19, 19 a 30, 33 a 16.

Progressivi: 23-21; 50-40; 69-70; 102-86.

Banco di Sardegna: Spissu 3, Bostic 20, Bamforth 6, Planinic 23, Devecchi, Pierre 13, Jones 8, Stipcevic 9, Hatcher, Polonara 20, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

Vanoli Cremona: Johnson-Odom 9, Martin 15, Gazzotti, T. Diener 5, Ricci 4, Ruzzier 5, Portannese 15, Fontecchio 12, Sims 2, D. Diener 15, Milbourne 4. All. Meo Sacchetti.

Achille Polonara,

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Buona la prima! La Dinamo Banco di Sardegna ha vinto la prima sfida di Fiba Europe Cup, dopo aver sofferto nel primo quarto, chiuso sotto di 12 punti, 6 a 18. Poi ha iniziato a carburare, ha agganciato l’Essm Le Portel alla fine del terzo quarto sul 46 a 47 e lo ha travolto nell’ultimo quarto, con un parziale che non ha lasciato spazio a recriminazioni per la squadra ospite: 26 a 8 per il definitivo 72 a 55. In evidenza Josh Bostic, autore di 20 punti con 3 rimbalzi, ed Achille Polonara, 15 punti e 8 rimbalzi, unici due uomini della Dinamo in doppia cifra.

La Dinamo ha chiuso con un margine di 17 punti, capitale da gestire nel match di ritorno in programma mercoledì prossimo a Le Portel.

«Siamo partiti contratti ma poi grazie alla difesa è stato un crescendo che si è chiuso nel quarto quarto, tenendoli sempre a 10 punti, facendo tutto quello che dovevamo fare e costruendo un margine che ci fosse utile per la gara di ritorno – ha commentato a fine partita Federico Pasquini -. Di base è stata una buona prestazione, di certo non possiamo pensare di girarla sempre dopo esser stati sotto di 15 punti ma siamo stati bravi a non andare in ansia, ad aver pazienza e attraverso il gioco difensivo alleggerire la tensione in attacco.»

«Quello che abbiamo fatto nel terzo e quarto quarto è ciò che è la Dinamo e ciò che deve essere in futuro – ha commentato Rok Stipcevic -. Dobbiamo seguire questa strada, dobbiamo utilizzare partita di stasera come spinta. Questo è solo il primo tempo di questa gara, il secondo lo giocheremo tra una settimana. Sappiamo però che nel frattempo dovremo affrontare Cremona, dobbiamo essere focalizzati su quello e prendere la partita di stasera come un allenamento alla durezza e alla mentalità giusta. La faccia che abbiamo portato in campo stasera nel secondo tempo è quella che dobbiamo avere nei prossimi due mesi.»

Dinamo Banco di Sardegna 72 – Essm Le Portel 55

Parziali: 6-18; 21-14; 19-15; 26-8.

Progressivi: 6-18; 27-32; 46-47; 72-55.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 4, Gallizzi, Bostic 20, Bamforth 9, Planinic 9, Devecchi, Pierre 4, Jones 4, Stipcevic 7, Hatcher, Polonara 15, Picarelli. All. Federico Pasquini.

Essm Le Portel: Golden 11, Odiakosa 6, Traore 7, Mangin 3, Donaldson 9, Chathuant 5, Hachad 2, Hassell 7, Begarin, Carter 5. All. Eric Girard.

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La Dinamo Banco di Sardegna ha concluso con una bella vittoria (la settima in 14 partite) la Basketball Champions League, imponendosi nell’ultima sfida della regular season sull’Enisey Krasnoyarsk per 101-94, al termine di una sfida che ha visto gli uomini di Federico Pasquini quasi sempre in controllo.
Debutto molto positivo per l’ultimo arrivato Josh Bostic, protagonista di un incredibile primo quarto da 15 punti con il 100% al tiro: ha chiuso il match con 19 punti e 4 rimbalzi. In una sfida che ha visto Shawn Jones protagonista di una brutta caduta sul parquet che lo ha costretto a lasciare il campo, Darko Planinic con 19 punti, 6 rimbalzi e 9 falli subiti. In totale sei uomini in doppia cifra: ottimo rientro sul campo di Rok Stipcevic con 12 punti e 5 falli subiti, bene Marco Spissu (12 punti, 3 assist), Scott Bamforth (10 punti, 5 assist). Ancora ottima prestazione per Dyshawn Pierre (17 punti, 7 rimbalzi).

Da domani la squadra si metterà a lavorare in vista della sfida con la Virtus Bologna in programma domenica, 11 febbraio, alle 12.00. Presto ci sarà il sorteggio che definirà la sfidante della Fiba Europe Cup.

«E’ stata una partita vera, loro ce l’hanno messa tutta  per vincerla e poter entrare nella Fiba Europe Cup, ci tenevano ad andare avanti e quindi hanno giocato con tutta l’intensità che ci può mettere una squadra che vuole rimanere dentro – ha detto a fine match Federico Pasquini -. Dall’altra parte noi ci tenevamo a vincere, ci tenevamo a inserire Josh nel gioco, ci interessava rimettere dentro Rok con un minutaggio importante dopo tanto tempo. Ad un certo punto la partita ha preso una piega strana perché abbiamo dovuto giocare spesso con quintetti molto piccoli perché non avevamo rotazione dei lunghi però i ragazzi sono stati bravi, in attacco abbiamo mosso bene la palla raggiungendo sempre gli obiettivi che volevano raggiungere. In difesa non siamo stati di grande intensità nei primi due quarti ma devo dire nel quarto quarto ci metto meriti loro nel fatto che hanno segnato tanto, perché hanno tirato fuori il talento di giocatori come Hilliard e Dowdell che possono creare dal nulla e hanno messo triple importanti con Braimoh e Liutych. Per noi bene così perché abbiamo sempre controllato, abbiamo sempre avuto in mano la partita e anche quando si sono avvicinati non c’è venuto il terrore ma abbiamo eseguito bene dando la palla dentro prima al 3 e poi al 5. Ora guardiamo alla gara di campionato di domenica, questa cosa di Shawn Jones non ci voleva, non sappiamo ancora quali conseguenze abbia riportato e siamo in attesa delle valutazioni che sono in corso in ospedale. Per quanto riguarda il lavoro – ha concluso Federico Pasquini – dovremo ripartire da altre soluzioni e fare il meglio.»

Dinamo Banco di Sardegna 101 – Enisey Kranosnoyarsk 94

Parziali: 31-26: 19-22; 26-17; 25-29.

Progressivi: 31-26; 50-48; 76-65; 101-94.

Banco di Sardegna: Spissu 12, Gallizzi, Bostic 19, Bamforth 10, Planinic 19, Devecchi, Pierre 17, Jones 1, Stipcevic 12, Hatcher 8, Polonara 3, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

Enisey Krasnoyarsk: Dowdell 10, Lyons 12, Hilliard 12, Gudumak 10, Komissarov 4, Liutych 24, Braimoh 14, Goldyrev, Kanygin 2, Pichurov, Meiers 4, Zakharov 2. All. Oleg Okulov.

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La Dinamo Banco di Sardegna apre il nuovo anno ospitando, alle 20.45, al PalaSerradimigni, la vicecapolista Sidigas Avellino, per la tredicesima giornata di regular season del campionato LBA. La squadra di Federico Pasquini vuole tornare alla vittoria, dopo il i due ko subiti in Champions League con l’Oldemburg e in campionato sul campo dei campioni d’Italia della Reyer Venezia.

«Affrontiamo Avellino che è l’unica squadra che ha vinto a Milano, che è seconda in classifica ed è in corsa per passare il turno in Basketball Champions League. Sappiamo che è una squadra fatta di giocatori esperti che vivono per queste sfide – ha ammonito alla vigilia coach Federico Pasquini -. Dovrà essere un impegno che affrontiamo con il massimo della condizione da subito perché è una sfida contro un avversario che da subito ti aggredisce e non ti permette di aspettare. Nel roster hanno pedine del calibro di Rich, Leunen, Filloy, Fitipaldo che giocatori che vivono per sfide del genere. Dal punto di vista tecnico tattico sappiamo che il pick and roll di Filloy e Fitipaldo, il talento di Rich e la fisicità di Fesenko sotto canestro sono le cose su cui si appoggiano per fare il loro gioco, consapevoli che il loro attacco ha diverse pedine, come ad esempio Wells. Giochiamo contro una squadra di alto livello: dobbiamo essere pronti e preparati.»

Federico Pasquini dovrà fare a meno nuovamente del play croato Rok Stipcevic, in lenta ripresa dopo un intervento chirurgico ad un ginocchio, ora fermato da un nuovo infortunio ad una mano che lo costringerà a stare fiori per almeno un mese. E in precarie condizioni fisiche anche il centrale Shawn Jones, ex di giornata insieme a Lorenzo D0’Ercole, da quest’anno ad Avellino, per problemi alla schiena.

 

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Grande impresa della Dinamo Banco di Sardegna, a Brescia, sul campo della Germani Basket, dominatrice della prima parte della stagione. La squadra sassarese ha inflitto la prima sconfitta stagionale alla capolista, reduce da 9 vittorie consecutive, con il punteggio di 79 a 78 (primo tempo 43 a 41 per la Dinamo).

E’ stata una partita bellissima, dal finale palpitante che ha visto la Dinamo rimontare uno svantaggio di ben 11 punti negli ultimi 8 minuti, nel corso dei quali ha inflitto all’ex Brian Sacchetti e compagni, un parziale di 22 a 10 (da 57-68 a 79-78).

Federico Pasquini inizialmente ha schierato un quintetto con Hatcher, Bamforth, Pierre, Polonara e Jones e l’avvio è stato brillantissimo: 18 a 7 al 6′ con una tripla di William Hatcher. La capolista ha reagito e, guidata da Marcus Landry ha ridotto il ritardo, ed ha chiuso il primo quarto con una tripla di Brian Sacchetti sul 18-21.

In avvio di secondo quarto Darko Planinic e Levy Randolph hanno allungato, la Germani ha retto bene e la partita è diventata equilibrata con i padroni di casa che hanno effettuato il sorpasso con Dario Hunt (alla fine il miglior realizzatore bresciano con 17 punti) ma le triple di Scott Bamforth (alla fine 21 punti in 36′, 3 su 6 da 2 punti, 3 su 6 da 3 punti, 6 su 6 ai tiri liberi, 4 rimbalzi, 7 assist, 29 di valutazione finale) e William Hatcher (19 punti in 28′, 2 su 5 da 2 punti, 5 su 7 da 3 punti, 3 rimbalzi, 5 assist per 26 di valutazione) hanno consentito alla Dinamo di stare attaccata, e due tiri liberi di Bamforth hanno chiuso il primo tempo con la Dinamo avanti sul 41 a 43.

Nella ripresa l’equilibrio è durato 6 minuti (triple di David Moss, Achille Polonara e Luca Vitali), poi la Germani ha allungato, con Marcus Landry, Dario Hunt e Luca Vitali, e con un parziale di 21 a 14 ha chiuso il terzo quarto avanti di 5 lunghezze: 62 a 57.

L’inerzia della partita non è cambiata in avvio di ultimo quarto e Brescia ha allungato ancora, arrivando al vantaggio massimo di +11 al 32′, con due triple consecutive di Luca Vitali e Franko Bushati: 68 a 57. In casa sassarese per un attimo s’è temuto il crollo, non è la prima volta che la squadra biancoblu s’è persa nei finali dopo aver condotto a suo piacimento le partite, ma la Dinamo, nonostante abbia ancora Rok Stipcevic reduce da un infortunio, in campo solo 5′, da qualche settimana è cresciuta parecchio, è più matura, cosciente dei propri mezzi ed ha iniziato una rimonta entusiasmante quanto spettacolare.

Shawn Jones ha commesso il 5° fallo, una dura botta per la Dinamo che però non ha smesso di crederci anche senza il suo centro e Bamforth e Hatcher hanno riportato la squadra che ha perso per falli anche Darko Planinic (Brescia ha perso per falli David Moss) ma i due tiratori scatenati, il primo con tre tiri liberi, il secondo con un’altra tripla, hanno riportato il punteggio in perfetta parità a 1’55” dalla fine: 76 a 76. Dyshawn Pierre ha portato avanti la Dinamo dalla lunetta, Vitali ha impattato a 78 da sotto a 15 secondi dalla fine ma poi ha commesso fallo su Scott Bamforth che ha messo la sua firma sul tiro libero della vittoria: 79 a 78!

Per la Dinamo sono due punti pesanti che accrescono l’autostima dei ragazzi di Federico Pasquini, oggi un altro gruppo rispetto a qualche settimana fa, quando il coach arrivò a presentare le dimissioni, poi respinte, per cercare di smuovere una situazione difficile. La scossa c’è stata, oggi la Dinamo è un’altra squadra che, proseguendo su questa strada, potrà puntare a grandi traguardi, sia in campionato sia in Champions League.

Per la Germani Brescia è la prima sconfitta, dopo 9 vittorie consecutive iniziali.

«Sono molto soddisfatto della partita che abbiamo giocato contro una avversaria molto forte, che ha una grandissima capacità di presentarsi con assetti diversi e grande lucidità nel cercare i punti deboli dell’avversario – ha detto a fine partita Federico Pasquini -. Sono contento dell’approccio, con una partenza decisa che ci ha dato grande fiducia. Siamo poi stati bravi a reggere, specie nel secondo quarto, quando loro sono entrati in gas e stavano facendo molto canestro e trovando grande fluidità offensiva. L’altra cosa importante è stata che abbiamo attaccato bene le loro zone, i loro cambi di difesa, sempre avendo pazienza e cercando nel primo quarto il lungo e nel terzo e quarto quarto il piccolo, perché credevo che a quel punto aprendo il campo fosse più facile avere degli extra pass piuttosto che dare la palla dentro ai lunghi visto che loro stavano riempendo l’area. Nel terzo e nel quarto quarto ho abusato un pochino della zona 2-3 – anche se loro erano andati in ritmo e segnavano da tutte le parti da tre punti – perché volevo preservare i due lunghi, Planinic e Jones, a livello di falli, ed era l’unico modo per coprirli. Nel momento in cui si decideva la partita, negli ultimi 5 minuti – ha concluso il coach sassarese -, siamo stati bravi a difendere uomo contro uomo, con un assetto particolare con Pierre.»

Leonessa Basket Brescia 78 – Dinamo Banco di Sardegna 79

Parziali: 18-21; 23-22; 21-14; 16-22.

Progressivi: 18-21; 41-43; 62-57; 78-79.

Leonessa Basket Brescia: Hunt 17, Vitali L. 10, Landry 11, Vitali M. 13, Moss 7, Sacchetti 8, Fall, Veronesi, Dalla Longa, Moore 7, Bushati 5. All. Andrea Diana.

Banco di Sardegna: Spissu 3,  Bamforth 21, Planinic 5, Devecchi , Randolph 2, Pierre 4, Jones 15, Stipcevic, Hatcher 19, Polonara 10, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

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Tra Dinamo Sassari e New Basket Brindisi, non c’è stata partita. La squadra di Federico Pasquini ha impiegato solo 10′ per chiudere i conti di una partita praticamente mai nata. L’avvio di gara di Achille Polonara e compagni è stato devastante, al 10′ il tabellone del PalaSerradimigni segnava 30 a 9 per i biancoblu ed il resto del match è stato una semplice formalità.

E’ stata la vittoria di una squadra compatta, agguerrita e determinata: tutti gli uomini a referto eccetto Rok Stipcevic, non ancora al meglio delle condizioni fisiche dopo l’infortunio, ben 5 giocatori in doppia cifra. Doppia doppia di Achille Polonara a referto con 14 punti, 4 su 6 da due punti 2 su 3 da tre, 11 rimbalzi per 24 di valutazione; bene anche William Hatcher, 12 punti e 6 assist, 11 punti ex aequo per i lunghi biancoblu: Darko Planinic, conditi da 6 rimbalzi, e Shaw Jones, 7 rimbalzi. Prestazione solida quella di Marco Spissu a segno con 10 punti e 6 assist nei 20’ in cui è rimasto sul parquet, bene anche il capitano Jack Devecchi (7 punti e 5 rimbalzi) e Scott Bamforth (8 punti, 3 rimbalzi e 3 assist). Nel finale, a punteggio abbondantemente acquisito, Federico Pasquini ha dato spazio anche a chi gioca sempre molto poco (o niente), Jonathan Tavernari e Andrea Picarelli, entrambi a referto, rispettivamente con e (una tripla) e 1 punto.

«Abbiamo fatto una buona partita, quello che mi interessava era l’approccio contro una squadra in un momento di fiducia per farle perdere i punti di riferimento – ha detto a fine match Federico Pasquini -. Occorreva sporcare le situazioni, specie con Moore, che avevano permesso di battere la Virtus domenica scorsa e prima che arrivasse Moore la vittoria contro Avellino e la buona partita a Pesaro. Abbiamo fatto in modo che ci fosse la possibilità di correre molto in contropiede alternando la difesa ed essendo molto svegli su ogni loro passaggio, il fatto di aver fatto 30 punti nel primo quarto, di cui 18 in contropiede primario, ha deciso la partita. Poi siamo stati bravi a tenere sempre il controllo nei successivi trenta minuti.  Siamo contenti per questa sera, domani partiremo per una serie di impegni fuori casa importanti con trasferte lunghe e impegnative. C’è ancora molto da fare, abbiamo bisogno di essere al completo per lavorare al meglio. Quello che si è visto stasera non è un caso – ha concluso il coach sassarese – perché stanno tutti lavorando duro e se continuiamo così sono convinto che riusciremo a dare sempre il massimo.»

Deluso il coach della New Basket Brindisi Sandro dell’Agnello: «Se ti presenti a Sassari prendendo 30 punti nel primo quarto e con quella difesa non puoi pensare di poter passare. Abbiamo fatto un grande passo indietro, un atteggiamento del genere non è ammissibile, e sono io il primo a mettermi in discussione. Credo che su questa gara non ci sia altro da dire».

La Dinamo domani partirà per la tripla trasferta – tra Basketball Champions League e campionato – che porterà la squadra in Russia, per il match con Krasnoyarsk, poi a Brescia e, infine, in Turchia per la sfida con Pinar Karsyiaka.

Dinamo Banco di Sardegna 90 – New Basket Brindisi 66

Parziali: 30-9; 13-11; 24-18; 23-28.

Progressivi: 30-9; 43-20; 67-38; 90-66

Banco di Sardegna: Spissu 10, Bamforth 8, Planinic 11, Devecchi 7, Randolph 7, Pierre 6, Jones 11, Stipcevic, Hatcher 12, Polonara 14, Picarelli 1, Tavernari 3. All. Federico Pasquini.

NBB Brindisi: Suggs 10, Tepic 5, Oleka 7, Smith 6, Mesicek 11, Cardillo, Sirakov, Moore 12, Donzelli, Canavesi, Giuri 2, Lalanne 13. All. Sandro Dell’Agnello.

William Hatcher.

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La Dinamo Banco di Sardegna è tornata. Dopo la brillante vittoria in Champions League sull’Hapoel Holon, stasera in campionato ha “asfaltato” la Pallacanestro Varese sul suo campo, con Achille Polonara ancora migliore in campo: 82 a 61 (primo tempo 44 a 38). Per i biancoblu si tratta della prima vittoria esterna stagionale in campionato.

Ancora indisponibile Rok Stipcevic, Federico Pasquini ha schierato un quintetto con Bamforth, Pierre, Jones, Hatcher e Polonara, e la squadra ha iniziato alla grande, chiudendo il primo quarto avanti di ben 11 punti, con percentuali al tiro eccellenti: 27 a 16.

Nel secondo quarto la Pallacanestro Varese si è riavviciniata fino al -6 con Okeye, Ferrero e Cain ma la Dinamo ha riallungato con i canestri di Achille Polonara e Scott Bamforth. Finale di quarto equilibrato con la Dinamo avanti al riposo sul 44 a 38.

Chi si aspettava un terzo quarto con Varese in rimonta, è rimasto sorpreso dall’impatto devastante della Dinamo che ha piazzato un break di 11 a 2, arrivando al massimo vantaggio di +16. Prima Pierre e Polonara, poi Spissu e Jones, hanno allungato ancora. Una schiacciata di Achille Polonara ed il canestro allo scadere di Scott Bamforth hanno fissato il punteggio sul 46 a 62 al 30’, con un parziale di 18 a 8!).

L’ultimo quarto è stato un vero e proprio show dei “bombardieri” della Dinamo dai 6,75, Bamforth, Polonara e Hatcher. Nel finale c’è stata gloria anche per Jonathan Tavernari, autore di 5 punti (1 su 1 da 2 punti, 1 su 1 da 3 punti), per il 61 a 82 finale.

Nella Dinamo il migliore è stato Achille Polonara, con 11 punti (1 su 1 da 2 punti, 3 su 6 da 3 punti, 8 rimbalzi, 6 assist, 2 stoppate, 22 di valutazione; in doppia cifra anche Scott Bamforth (19 punti, 4 su 8 da 2 punti, 3 su 6 da 3 punti, 2 su 3 ai tiri liberi, 2 rimbalzi, 3 assist, 16 di valutazione) e Shawn Jones (10 punti, 5 su 8 da 2 punti, 0 su 2 ai tiri liberi, 9 rimbalzi, 2 assist, 15 di valutazione).

Pallacanestro Varese 61 – Dinamo Banco di Sardegna 82

Parziali: 16-27; 22-17; 8-18; 15-20.

Progressivi: 16-27; 38-44; 46-62; 61-82.

Pallacanestro Varese. Avramovic 7, Bergamaschi, Pelle 8, Natali 2, Okoye 11, Seck, Tambone, Cain 11, Ferrero 6, Wells 8, Waller 6, Hollis 2. All. Attilio Caja.

Banco di Sardegna. Spissu 7, Bamforth 19, Planinic 6, Devecchi, Randolph 8, Pierre 9, Jones 10, Hatcher 7, Polonara 11, Picarelli, Tavernari 5. All. Federico Pasquini.

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La Dinamo ritorna alla vittoria in Champions League e dà un calcio alla crisi che, dopo quattro sconfitte consecutive (due in campionato e due in Champions League), aveva portato alle dimissioni di Federico Pasquini, respinte sia dalla società sia dai giocatori.

Ieri sera, contro la squadra israeliana dell’Hapoel Holon, s’è vista un’ottima Dinamo, una squadra che, ancora priva dell’infortunato Rok Stipcevic, sul campo ha dato le risposte che sia il coach, sia la società e tutto l’ambiente, aspettavano.

La Dinamo s’è imposta con autorità fin dal primo quarto, chiuso con un vantaggio di ben 12 lunghezze, 26 a 14, trascinata da uno straripante Achille Polonara, autore di 3 triple e dalla concretezza di Scott Bamforth e Darko Planinic. Anche nel secondo quarto la Dinamo ha continuato a segnare tanto ma ha trovato un’Hapoel Holon più determinata che ha realizzato ben 30 punti in 10′ e s’è riportata a -7 all’intervallo lungo.

Nel secondo tempo la Dinamo ha sofferto il ritorno israeliano, è affiorato qualche errore dettato soprattutto dal timore di vanificare tutto quanto fatto di buono fin lì, è l’Hapoel Holon è arrivata fino a cinque punti. E’ stato proprio in quei momenti che la Dinamo ha dimostrato carattere, reagendo con decisione e riallungando già al 30′, sul 75 a 65, per poi riprendere in mano il match nell’ultimo quarto, nel quale non ha mai lasciato spazio all’Hapoel Holon, finendo per sfiorare quota 100, con un margine di ben 14 punti, 98 a 84, importante anche in prospettiva di un’eventuale differenza canestri con il match di ritorno in Israele.

A livello individuale, hanno brillanto quasi tutti: Achille Polonara, a referto con 16 punti e 8 rimbalzi; Scott Bamforth (15 punti, 6/8 da due e 9 assist); William Hatcher (10 punti e 8 assist); Dyshawn Pierre (16 punti, 4 rimbalzi e 4 assist). Bene anche Shawn Jones (12 punti) e Marco Spissu, autore di due triple pesantissime nella fase in cui l’Hapoel Holon ha tentato la rimonta.

«Mi interessava avere un approccio molto duro dal punto di vista difensivo per cambiare il ritmo al loro attacco, che ha tanti punti nelle mani – ha commentato a fine match Federico Pasquini -. Abbiamo fatto un ottimo primo quarto a livello difensivo, poi alla fine del secondo quarto abbiamo perso un po’ di concentrazione e serenità quando ci hanno segnato 18 punti. Siamo stati però bravi a dare un altro strattone importante a livello difensivo nel terzo quarto, controllando la gara e soprattutto abbiamo giocato una partita estremamente intelligente cercando di raggiungere tutti i punti di riferimento in attacco che volevamo avere a seconda delle loro caratteristiche. Sono molto contento e credo che quando rientrerà Rok e dopo il turno di riposo – ha concluso il coach sassarese – potremo davvero continuare a lavorare bene e con la necessaria serenità.»  

Dinamo Banco di Sardegna 98 – Hapoel Holon 84

Parziali: 26-14; 25-30; 24-21; 23-19.

Progressivi: 26-14; 51-44; 75-65; 98-84,

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 6, Gallizzi, Bamforth 15, Planinic 16, Devecchi 3, Randolph 2, Pierre 16, Jones 12, Hatcher 10, Polonara 18, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

Hapoel Holon: Walden, Colman 3, Blatt 13, Mor, Pnini 17, Alexander12, Harrush, Zach, Thomas 18, Rice 21. All. Dan Shamir.

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Alle 20.30 la Dinamo scende in campo, al PalaSerradimigni, contro la squadra israeliana dell’Hapoel Holon, per la sesta giornata di regular season di Basketball Champions League. L’impegno odierno arriva tre giorni dopo la sconfitta casalinga subita con l’Orlandina di Capo d’Orlando in campionato, al termine della quale Federico Pasquini ha rassegnato le dimissioni, respinte sia dalla società sia dai giocatori. Nell’ambiente biancoblu c’è una grande voglia di ripartire e riscattarsi dai recenti risultati (quattro sconfitte consecutive, due di campionato, due di Champions League).

Oggi la Dinamo è obbligata a vincere, se vuole tenere in piedi la possibilità di qualificarsi per la fase successiva, considerato che in classifica occupa l’ultimo posto, con 2 soli punti, in compagnia proprio dell’Hapoel Holon.