22 November, 2024
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Nuova amarissima sconfitta per la Dinamo di Sardegna nella settima giornata della regular season del campionato di A1. Questa volta a piegare la squadra di Federico Pasquini, in maniera inattesa quanto netta, è stata l’Orlandina di Capo d’Orlando, impostasi al PalaSerradimigni per 88 a 81 (primo tempo 47 a 38).

La Dinamo ha retto il confronto solo nel primo quarto, chiuso sotto di un solo punto, 19 a 18. Poi l’Orlandina ha preso il largo, andando al riposo avanti di 9 punti, 47 a 38, e al ritorno in campo non consentendo mai alla Dinamo di riavvicinarsi. Il vantaggio della squadra di Gennaro Di Carlo è cresciuto ancora, fino al + 15 del 30′: 71 a 56.

Nell’ultimo quarto la Dinamo ha tentato una disperata rimonta, quando ormai era troppo tardi, è arrivata a -5 a pochi secondi dalla fine, per chiudere poi sull’81 a 88.

Nella Dinamo s’è salvato il solito Scott Bamforth, autore di 26 punti (4 su 7 da 2 punti, 5 su 9 da 3 punti, 3 su 4 ai tiri liberi, 9 rimbalzi, 8 assist, 36 di valutazione nei 39′ giocati). Federico Pasquini praticamente non lo ha mai tolto dal campo. Discreta la prova di Marco Spissu, 13 punti per lui (1 su 3 da 2 punti, 3 su 7 da 3 punti, 2 su 2 ai tiri liberi, 3 rimbalzi e 3 assist in 23′, 14 di valutazione). In doppia cifra anche Shawn Jones (13 punti), William Hatcher (11) e Dyshawn Pierre (10). Nessun punto per Achille Polonara, in campo 15′, e Darko Planinic, in campo per 14′.

Per la Dinamo è la quarta sconfitta consecutiva, tra campionato e Champions League, dopo la grande vittoria sull’Olimpia Milano (90 a 69). Forse non è casuale che questa striscia negativa sia coincisa con l’assenza per infortunio di Rok Stipcevic.

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La Dinamo Banco di Sardegna affronta alle 18.15 la prima di due trasferte consecutive tra campionato e Basketball Champions League. Al PalaRadi di Cremona affronta la Vanoli allenata da coach Meo Sacchetti, nelle cui fila giocano altri tre indimenticati ex, i cugini Travis e Drake Diener e Darius Johnson-Odom.

La squadra biancoblu arriva a Cremona dopo il Game 4 di martedì con Monaco in BCL con la voglia di riscattare la sconfitta in coppa e proseguire in campionato la striscia dopo il successo sull’Olimpia Milano centrato sette giorni fa al PalaSerradimigni. Dopo la gara odierna, la squadra volerà in Lituania, a Utena, dove affronterà la formazione della Juventus nel Game 5 della regular season di Basketball Champions League.

«Andiamo a giocare su un campo difficile contro una squadra che è reduce da una buona partita a Pesaro e da una bella vittoria in casa contro Pistoia – ha detto alla vigilia Federico Pasquini -. Cremona è una squadra che ha la capacità di trovare il tiro subito e correre in contropiede, come tutte le squadre di Meo. Noi dovremo essere bravi a fermare la loro transizione. La chiave di tutto in questo momento è Darius Johnson-Odom che sta facendo 20 punti di media a partita e 5 assist ed è il catalizzatore, l’opzione primaria sotto il profilo offensivo. Cremona è una squadra votata alla corsa, noi dovremo essere bravi ad andare lì e fare una partita intelligente. Sicuramente una partita con Travis, Drake e Johnson-Odom in campo, e Meo in panchina, non è una come le altre. Sono convinto però che la componente emotiva si senta di più su un campo in cui sei stato protagonista rispetto al giocare in casa. Per questo – ha concluso Federico Pasquini – mi aspetto che faranno bene e vorranno mostrare il loro valore.»

Meo Sacchetti ha commentato così l’impegno di questa sera con la Dinamo: «Sarà una partita in cui si incontrano una squadra come la nostra che si deve salvare, mentre loro puntano ad arrivare nelle prime quattro squadre del campionato, anche se non sarà facile. Poi in particolare la pallacanestro ha dimostrato che non sempre la squadra più forte vince. Quindi con questo spirito affrontiamo questa partita che giochiamo in casa nostra, con l’obiettivo di allungare la parte di prestazione che di solito facciamo molto bene; dobbiamo cercare di prolungare ciò che di buono facciamo in 20 minuti, mantenendolo per 40».

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Netta sconfitta per la Dinamo Banco di Sardegna nel terzo match casalingo della prima fase della Champions League, contro la fortissima squadra francese dell’As Monaco, capolista del girone a punteggio pieno: 63 a 81 (primo tempo 34 a 41). La partita è stata equilibrata solo nel primo quarto, terminato in parità, 20 a 20, poi i francesi hanno iniziato a macinare gioco e punti ed hanno portato l’inerzia del match dalla loro parte, senza più lasciarla. 34 a 41 all’intervallo lungo, in avvio di terzo quarto è stata ancora Monaco a dettare il ritmo condotta da Christopher Evans che ha segnato il massimo vantaggio: +11. Scott Bamforth ha prova ancora a caricare la squadra e ad accorciare le distanze, aiutato da Achille Polonara, William Hatcher e Darko Planinic. La Dinamo ha sofferto ancora a rimbalzo ed il terzo quarto si è chiuso sul 47 a 58.

L’ultima frazione si è aperta con le bombe di Marco Spissu e Scott Bamforth e la Dinamo a -6 ma Monaco ha riportato nuovamente il vantaggio in doppia cifra con uno strappo firmato Kikanovic-Lacombe. E nel finale i ragazzi di coach Federico Pasquini non sono riusciti a fermare la corsa del Monaco, impostosi nettamente con il punteggio di 81 a 63.

Alla Dinamo, priva di Rok Stipcevic infortunato, non è bastata un’altra prestazione super di Scott Bamforth, miglior realizzatore con 25 punti, con una percentuale nei tiri da 3 punti, 5 su 7 , il 100% nei tiri liberi (6 su 6), 7 rimbalzi e 5 assist.

Il calendario non dà tregua alla Dinamo che domenica scenderà in campo a Cremona nella sfida con la Vanoli degli ex Meo Sacchetti, Travis e Drake Diener e Darius Johnson-Odom.

«Complimenti a Monaco, che è una squadra di grande livello e stasera nel momento in cui ci stavamo riavvicinando ha messo in campo un’azione difensiva perfetta che ci ha tagliato le gambe – ha detto a fine partita Federico Pasquini -. Oggi però ci tengo anche a fare i complimenti e a ringraziare i ragazzi per lo sforzo che hanno fatto nelle gare tra Bologna, Murcia e Milano. Non cerco mai scusanti ma in questo caso ci sono dei fattori che non possono non essere considerati. Il calendario ci imponeva di giocare dopo 48 ore anziché 72, avevamo Rok Stipcevic infortunato, Levi Randolph che ha voluto giocare nonostante il problema alla caviglia, lo stesso ha fatto Shawn Jones, e William Hatcher che appena rientrato dall’infortunio ha spesso tantissimo nelle gare precedenti arrivando ad oggi comprensibilmente scarico. Tutti questi fattori ci hanno portato ad essere decisamente meno brillanti di altre volte e senz’altro meno brillanti di un’avversaria che ha avuto un giorno e mezzo di recupero in più di noi. Adesso innanzitutto – ha concluso Federico Pasquini – abbiamo bisogno di un po’ di riposo e poi ci concentreremo sulle prossime partite a Cremona e in Lituania.»

Dinamo Banco di Sardegna 63 – As Monaco 81

Parziali: 20-20; 14-21; 13-17; 16-23.

Progressivi: 20-20; 34-41; 47-58; 63-81.

Banco di Sardegna: Spissu 3, Gallizzi, Bamforth 25, Planinic 7, Devecchi, Randolph 2, Pierre 7, Jones 8, Hatcher 6, Polonara 5, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

As Monaco: Cooper 6, Craft 2, Sy 9, Lacombe 17, Gladyr 3,  Kikanovic 14, Joseph 4, Sylla 2, Loubaki, Robinson 6, Evans 18. All. Zvezdan Mitrovic.

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Strepitosa impresa della Dinamo contro la capolista Olimpia Milano, travolta al PalaSerradimigni di Sassari per 90 a 69 (primo tempo 43 a 36). Quella disputata dai ragazzi di Federico Pasquini, contro la squadra più forte del campionato, è stata la classica partita perfetta, dominata dall’inizio alla fine. Per capire fino in fondo la portata dell’impresa della squadra biancoblu, presentatasi alla grande sfida con la squadra dell’ex CT azzurro Simone Pianigiani con il morale a mille, quattro giorni dopo la grande vittoria di Murcia in Champions League, è sufficiente sottolineare come Stipcevic e compagni abbiamo dominato i quattro tempi del match, chiusi tutti in vantaggio (21 a 18, 22 a 18, 25 a 17 e 22 a 16).

La Dinamo è partita a mille, senza farsi intimorire dalla corazzata Olimpia e, trascinata dal talento e dall’energia di Scott Bamforth e dalla concretezza di Darko Planinic, hanno chiuso il primo quarto avanti di tre lunghezze: 21 a 18. Nel secondo quarto, l’Olimpia ha provato a mettere la testa avanti con Arturas Gudaitis ed Abass Abass Awudu, ma la Dinamo ha risposto con un super Achille Polonara, finalmente in forma, William Hatcher ed una difesa attenta, chiudendo il primo tempo avanti di sette lunghezze: 43 a 36.

Nel secondo tempo non c’è stata storia. La Dinamo ha giocato una pallacanestro incredibile, in un PalaSerradimigni caldissimo. Il vantaggio è andato via via dilatandosi, la Dinamo ha chiuso il terzo quarto con un +15, 68 a 53, e l’Olimpia non ha mostrato segnali di reazione neppure nell’ultimo quarto, andando sotto fino al -26 (64 a 90), realizzando gli ultimi 5 punti per il definitivo 90 a 69.

Quattro gli uomini in doppia cifra al termine del match per la Dinamo: uno strepitoso Scott Bamforth ha chiuso con 19 punti, 7 rimbalzi, 4 falli subiti e 5 assist, 28 di valutazione. Serata in grande spolvero per Darko Planinic: il centro croato ha trovato il giusto feeling con il campo incorniciando una prestazione da 17 punti con 6/6 da due e 8 falli subiti, 22 di valutazione. Bene Achille Polonara, un cecchino dall’arco nel primo tempo con 3 su 4 dalla lunga distanza (11 punti, 2 rimbalzi, 15 di valutazione), Shawn Jones (10 punti, 7 rimbalzi) e William Hatcher (11 punti). Menzione speciale per Dyshawn Pierre, bravo a rispondere nei momenti importanti, autore della bellissima stoppata ad Andrea Cinciarini e a referto con 7 punti e 4 rimbalzi, e Levi Randolph: in ombra nei primi 30′ che si è sbloccato nell’ultima frazione (9 punti); fondamentale Rok Stipcevic, alla voce assist, 8, e 3 rimbalzi, con 15 di valutazione nonostante gli insoliti 2 soli punti realizzati dalla lunetta, senza tiri da 2 e 3 punti in 16 minuti giocati.

Per la Dinamo, come sempre, visto il calendario, non c’è tempo per esaltarsi: già da domani la squadra ritornerà a lavorare in vista del prossimo impegno, in programma martedì sera al PalaSerradimigni arriva l’As Monaco, per la quarta giornata di Basketball Champions League.

«Abbiamo preparato la partita per essere molto aggressivi a livello difensivo e direi che abbiamo fatto un buon lavoro – ha detto Federico Pasquini -. L’obiettivo era lavorare bene in difesa per costruire bene l’attacco, i ragazzi hanno eseguito alla perfezione il piano partita, complimenti a tutti per come hanno giocato. Adesso che da dieci giorni stiamo riuscendo a lavorare tutti insieme stiamo tornando ad essere il gruppo visto in precampionato, stiamo crescendo. Sono davvero soddisfatto di come tutti si stiano impegnando e di come giorno dopo giorno stiamo costruendo un sistema vero in cui tutti vengono coinvolti.»

«Siamo stati poco presenti, per noi una settimana come questa e in queste condizione era evidentemente troppo – ha detto il coach dell’Olimpia Simone Pianigiani -. Oggi non c’erano energie, abbiamo cercato di distribuirle al meglio al primo tempo, rimanendo a contatto ma poi qualche errore e l’assenza di ritmo difensivo ci hanno portato sotto. Mentalmente non avevamo proprio le energie per recuperare. Dobbiamo accettare serate come questa ma certo non accettare un divario così importante, per noi stessi.»

«Dopo la vittoria a Murcia abbiamo preso grande fiducia – ha commentato Achille Polonara -. Stasera prima della partita eravamo davvero molto carichi e direi che l’abbiamo azzannata subito riuscendo anche a  mantenere il controllo per tutta la gara. Non era una partita facile, sappiamo tutti chi è Milano e averle concesso solo 69 punti è tanta roba. Il pubblico stasera è stato davvero fantastico, speriamo di andare in campo e sugli spalti così anche martedì per la gara di Champions League.»

Dinamo Banco di Sardegna 90 – Olimpia Milano 69.

Parziali: 21-18; 22-18; 25-17; 22-16.

Progressivi: 21-18; 43-36; 68-53; 90-69.

Banco di Sardegna: Spissu 8, Bamforth 19, Planinic 17, Devecchi , Randolph 9, Pierre 7, Jones 10, Stipcevic 2, Hatcher 7, Polonara 11, Picarelli , Tavernari. All. Federico Pasquini.

Milano: Micov 6, Pascolo 2, Fontecchio 2, Cinciarini 3, Cusin 2, Abass 10, M’baye 2, Theodore 6, Jefferson 6, Bartans 15, Gudaitis 15.  All. Simone Pianigiani.

Darko Planinic.

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Basket spettacolo alle 17.00 al PalaSerradimigni con la sfida tra Dinamo Sassari e Olimpia Milano. E’ la sfida numero 40 tra le due squadre, la prima tra Federico Pasquini e l’ex ct della Nazionale Simone Pianigiani, al ritorno nel campionato italiano, dove ha vinto tutto sulla panchina della Mens Sana Siena, reduce dall’esperienza dello scorso anno in Israele. In campo anche alcuni ex: Rok Stipcevic ha vestito la maglia dell’EA7 all’inizio della stagione 2012/2013 mentre Marco Cusin iniziò l’annata 2014/2015 a Sassari. Il capitano Jack Devecchi si è formato nelle giovanili biancorosse così come Andrea Picarelli, al primo anno in Sardegna.

«Con Milano dovremo essere molto bravi a limitare i loro pick and roll che giocano in continuazione, anche tre o quattro nella stessa azione, da qui parte la grande qualità di questi giocatori soprattutto Jordan Theodore che riesce a creare vantaggio per sé e per i compagni – ha detto Federico Pasquini alla vigilia -. Sono convinto che noi dovremo fare la nostra partita, senza pensare troppo all’avversario: nel momento in cui giochi contro Milano ti devi concentrare sull’aspetto tecnico-tattico dove loro sono molto bravi e devi fare meglio nelle altre situazioni che nascono dall’uno contro uno e dal talento. Loro sono forti e profondi, hanno capacità di essere fisici e atletici, affrontiamo la squadra migliore in Italia con grande rispetto ma nessuna paura. Non siamo ancora perfetti e sappiamo che contro l’Olimpia bisogna esserlo, ma sicuramente sarà una partita vera e faremo di tutto per portarla a casa.»

Le partite con l’Olimpia non sono mai state ordinarie, fin dal primo anno di serie A. Nella stagione di debutto nella massima serie, 2010/2011, infatti, la Dinamo incontrò l’Olimpia ai quarti di finale dei playoff, scrivendo una nuova pagina di storia biancoblu: i sassaresi vinsero la prima sfida espugnando il Mediolanum Forum. Nella stagione 2013/2014 il Banco incontrò i meneghini nella semifinale playoff finita in gara 6 al PalaSerradimigni con la vittoria di Gentile e soci. All’inizio della stagione successiva, quella del Triplete, i giganti affrontarono Milano nella finale di Supercoppa, primo trofeo messo in bacheca, e poi quella di Coppa Italia, imponendosi due volte su due. Quello stesso anno la volata allo storico Scudetto passò dalla infinita e appassionante serie di semifinale con l’EA7, finita con la magia di Sanders che portò la gara all’overtime. Lo scorso anno il Banco ha incontrato l’Olimpia nella finale di Coppa Italia di Rimini, la terza nella sua storia e la seconda contro le scarpette rosse.

Shawn Jones.

 

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Prima vittoria in Champions League per la Dinamo Banco di Sardegna, impostasi ieri sera sul campo dell’Ucam Murcia per 83 a 78 (primo tempo 37 a 39). La squadra di Federico Pasquini si è presentata sul campo della compagine iberica reduce dalle due amare sconfitte casalinghe, contro un avversario che, viceversa, ha vinto le prime due partite di questa nuova edizione della competizione continentale, ma con la ferma determinazione di invertire la rotta. Sul campo è maturata una vittoria importante, che dà nuovo entusiasmo alla squadra e a tutto l’ambiente, in vista del doppio impegno casalingo con l’Olimpia Milano in campionato e con l’As Monaco in Champions League.
Dopo un avvio bruciante, con un primo break di 10-0, la Dinamo ha subito la reazione spagnola e il match è rimasto in equilibrio per 35’, con parziali e controparziali da parte delle due squadre. Nell’ultima frazione è stato un super Scott Bamforth (19 punti, 9 rimbalzi, 5 assist) a condurre i suoi compagni ben coadiuvato da William Hatcher (13 punti, 2 rimbalzi, 2 assist) e un determinante Dyshawn Pierre nel finale. Bene anche Levi Randolph (13 punti, 4/5 da due, 6 rimbalzi), Shawn Jones (10 punti, 8 rimbalzi) e Rok Stipcevic (9 punti). 25 a 15 il parziale dell’ultimo quarto che ha piegato la resistenza dell’Ucam Murcia.

«Prima di tutto voglio dire  che è stata la prima volta che abbiamo giocato tutti insieme dall’inizio, con il roster al completo – ha commentato a fine partita Federico Pasquini -. Purtroppo, alcuni infortuni a inizio della preparazione non ci hanno permesso di avere la squadra al completo: siamo una squadra che ha passato la prima parte a sopperire le assenze e i ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro. Arriviamo dalla partita di Bologna dove abbiamo perso di 17 lunghezze in cui però la squadra ha fatto un ottimo lavoro: il gruppo sta crescendo, è un lungo cammino ma sono molto contento di aver vinto su questo campo contro un avversario di grande qualità. La stagione di Basketball Champions League è appena iniziata e sono sicuro che potremo fare bene e riscattarci di un inizio non facile.»

«È stata una partita dura, forse la prima in cui c’eravamo tutti ed abbiamo avuto modo di restare uniti anche nei momenti di difficoltà – ha commentato Scott Bamforth -. Alla fine abbiamo fatto delle giocate determinanti sia in difesa sia in attacco che ci hanno permesso di vincere il match.»

Ucam Murcia 78 – Dinamo Banco di Sardegna 83

Parziali: 21-22; 18-15; 24-21; 15-25.

Progressivi: 21-22; 39-37; 63-58; 78-83.

Ucam Murcia. Mutic, Urtasun 7, Martin 2, Kloof 8, Hannah 21, Oleson 15, Faverani 2, Olaizola, Delia5, Tumba 6, Rojas 9, Lukovic 3. All. Ibon Navarro.

Banco di Sardegna. Spissu 3, Gallizzi, Bamforth 19, Planinic 3, Devecchi, Randolph 13, Pierre 9, Jones 10, Stipcevic 9, Hatcher 13, Polonara 4, Picarelli. All. Federico Pasquini.

Rok Stipcevic.

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William Hatcher.

Nuova grande occasione sciupata, per la Dinamo Banco di Sardegna, nella seconda giornata del girone eliminatorio della Basketball Champion League. Dopo l’amarissimo ko casalingo subito ad opera dei turchi del Pinar Karsiyaka, di un solo punto, con due tiri liberi a 2 secondi dalla sirena finale, la squadra di Federico Pasquini ieri sera ha perso ancora in casa, contro i tedeschi dell’Ewe Baskets Oldenburg, questa volta di 7 lunghezze ma con un crollo nel finale (76 a 83, primo tempo 46 a 43), dopo aver condotto per 36 minuti, con un vantaggio massimo di 10 punti.

Coach Federico Pasquini inizialmente ha schierato un quintetto con due italiani, il sassarese Marco Spissu e l’azzurro Achille Polonara, Bamforth, Randolph, Jones e Polonara. Coach Maden Drijencic ha risposto con Allen, Wohlrath, Mahalbasic, McConnell e Schwethelm. L’avvio Dinamo è stato positivo, con Levi Randolph e l’esordiente William Hatcher (due triple strepitose in pochi secondi, alla fine per lui 11 punti in 14’52” giocati, con 3 su 4 da 3 punti e 1 su 2 da 2 punti)  in evidenza. La coppia Rok Stipcevic – Darko Planinic ha permesso alla Dinamo di chiudere il primo quarto avanti di 5 lunghezze: 29-24.

Nel secondo quarto, scatto in avanti della Dinamo e reazione Oldenburg, con canestro dell’ottimo Paulding (miglior realizzatore del match con 18 punti) che ha fissato il 46 a 43 dell’intervallo lungo.

L’avvio del terzo quarto è stato un autentico show della Dinamo, con due triple in pochi secondi di uno scatenato Scott Bamforth ed una tripla di Achille Polonara (gli unici punti della sua opaca serata) ha portato la Dinamo al massimo vantaggio di 10 punti. Quando tutti si aspettavano lo scatto decisivo della Dinamo, è arrivata invece l’immediata reazione tedesca che, con un parziale di 8 a 3, s’è riportata sotto nel punteggio ed ha chiuso il parziale a soli 3 punti dalla Dinamo: 64 a 61.

La Dinamo ha retto il confronto ancora per alcuni minuti in avvio dell’ultimo quarto, poi s’è persa. L’attacco sassarese s’è inceppato improvvisamente e l’Oldenburg ne ha approfittato con grande mestiere, piazzando un parziale di 22 a 12 e facendo sua la partita con il punteggio di 83 a 76.

«C’è poco da dire, siamo entrati in campo vuoti a livello difensivo, privi di un minimo di forza di reazione e di voglia di difendere nell’uno contro uno – ha commentato a caldo Federico Pasquini -. Nei primi due quarti siamo stati fermi a guardare in difesa mentre nella terza frazione abbiamo fatto 5 minuti di buona difesa e siamo andati sopra in doppia cifra poi però ci siamo rimessi a guardare. Quando succede questo il responsabile è l’allenatore ed evidentemente la squadra non aveva l’energia necessaria per affrontare una partita con una squadra del livello di Oldenburg. Questo si è capito perché abbiamo sempre avuto la possibilità di spendere il fallo, senza avere il bonus, ma non l’abbiamo mai speso, spostandoci e lasciando completamente uno contro uno semplice a loro. Quando succedono queste cose io sono il primo a metterci la faccia ma quello che posso garantire è che non capiterà più, non è più tempo di aspettare, è ora di lavorare in una certa maniera: d’ora in poi avrà spazio chi avrà una mentalità di un certo tipo. Un capitolo a parte è quello relativo all’arbitraggio, perché non è possibile che anche oggi, a distanza di una settimana, ci siamo ritrovati in una condizione in cui nei momenti chiave della partita viene fischiato un antisportivo a noi e nelle due situazioni successive quando la maglietta del nostro giocatore si allarga di due metri, di antisportivo non viene fischiato niente. Chiediamo di avere lo stesso tipo di trattamento. Ma il discorso arbitrale viene dopo, la mia rabbia è per la prestazione difensiva della mia squadra. Evidentemente abbiamo bisogno di chiuderci dentro lo spogliatoio e guardarci bene in faccia come abbiamo fatto poco fa, e lo faremo ogni santo giorno fino a migliorare – ha concluso Federico Pasquini –, perché non vogliamo presentare questo spettacolo difensivo al nostro pubblico e a noi stessi.»

Il calendario degli impegni non concede tregua e La Dinamo già oggi tornerà al lavoro per preparare la partita di domenica contro la neopromossa Segafredo Virtus Bologna di Alessandro Gentile, capocannoniere delle prime tre giornate, con 59 punti, alla media di 19.7 punti a partita, ben due di vantaggio sui primi inseguitori, Moore Dallas della VL Pesaro e Behanan Chane della Dolomiti Energia Trentino.

Dinamo Banco di Sardegna 76 – Ewe Baskets Oldenburg 83

29-24; 17-19; 18-18; 12-22.

29-24; 46-43; 64-61; 76-83.

Dinamo Banco di Sardegna. Spissu 3, Gallizzi, Bamforth 16, Planinic 4, Devecchi, Randolph 14, Pierre 2, Jones 17, Stipcevic 6, Polonara 3, Hatcher 11, Picarelli. All. Federico Pasquini.

Ewe Baskets Oldenburg. Allen 16, Jones 2, Hujic, Tadda 7, De Zeeuw 8, Kessen 4, Wohlrat, Paulding 18, Mahalbasic 10, McConnell 12, Schwethelm 6, Loesing. All. Maden Drijencic.

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Due tiri liberi realizzati da Scott Wood a 2″ dalla sirena finale, concessi per un discutibile fallo di capitan Devecchi, hanno deciso la prima sfida della regular season della nuova Basketball Champions League, ieri sera al PalaSerradimigni di Sassari, tra la squadra turca Pinar Karsiyaka e la Dinamo Banco di Sardegna: 88 a 87 (primo tempo 39 a 37 peri turchi).

E’ stata una partita molto equilibrata, bene interpretata dalla squadra di Federico Pasquini che è sempre stata a contatto degli ospiti, riuscendo anche a raggiungere un vantaggio di 9 lunghezze nel corso di uno straordinario terzo quarto, nel quale ha realizzato ben 28 punti nonostante un calo finale. A decidere l’esito del match, al di là dell’episodio finale, è stata sicuramente la deficitaria percentuale di Stipcevic, inferiore al 50%: 7 su 15.

La sconfitta brucia ma la prestazione lascia in eredità tanti elementi positivi che fanno ben sperare per la stagione appena iniziata. Straordinaria la prestazione dell’ex Avellino Levi Randolph, autore di ben 27 punti, con il 75% (3 su 4) nei tiri da tre punti e 4 rimbalzi, l’energia di Scott Bamforth, partito in quintetto e a segno con 8 punti e 5 assist, la sostanza di Rok Stipcevic (13 punti e 5 assist) e la concretezza di Achille Polonara (8 punti e 7 rimbalzi).

Nella Pinar, su tutti è emerso un grande Jarrod Michael Jones, autore di ben 29 punti.

La Dinamo già oggi ritorna al lavoro in vista del prossimo impegno casalingo in campionato, in  programma domenica contro una delle rivali storiche degli ultimi anni, Reggio Emili.

«E’ stata una partita decisa dai dettagli finali, giocata contro una squadra che non ha mai mollato neanche quando potevamo dare la spallata, nel terzo quarto. E poi quello che è successo alla fine era abbastanza prevedibile – ha commentato Federico Pasquini -. Non voglio parlare degli arbitri, ma dico che su una rimessa a quattro secondi dalla fine ci sta una difesa un po’ più maschia, abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Detto questo, dobbiamo concentrarci sul lavoro difensivo e sulla concentrazione. Come è tipico di una squadra nuova e giovane eravamo anche un po’ nervosi in campo e abbiamo perso energia pensando troppo agli errori fatti. Quello che dobbiamo evitare è proprio questo, fare alcuni minuti di gioco ad altissimo e di grande sforzo e poi fermarci due minuti a pensare troppo. Credo che tutti questi elementi si possano migliorare lavorando insieme, crescendo. C’è il rammarico di questa partita – ha concluso Federico Pasquini – ma da domani si continua a lavorare.»

Dinamo Banco di Sardegna 87 – Pinar Karsiyaka 88

(18-19; 19-20; 28-24; 22-25)

Dinamo Banco di Sardegna. Spissu 6, Gallizzi, Bamforth 8, Planinic 5, Devecchi 3, Randolph 27, Pierre 8, Jones 9, Stipcevic 13, Polonara 8, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

Pinar Karsiyaka. Ugurlu 9, Turen 8, Guven 2, Aygunduz, Waters 13, Celep, Wood 11, Kennedy 16, Jones 29, Gulaslan, Karahan, Dogan. All. Aleksandar Trifunovic.

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Shawn Jones.

Achille Polonara.

La Dinamo cade al PalaRuffini di Torino al termine di 40′ equilibrati dall’inizio alla fine, come conferma il risultato finale di 97 a 92 (primo tempo 43 a 41 per la Dinamo). L’Auxilium ha chiuso il primo quarto avanti di 6 lunghezze, 25 a 19, ma la reazione della Dinamo, guidata da un ottimo Marco Spissu (alla fine 13 punti per il talento sassarese) è stata molto efficace e con un parziale nel secondo quarto di 24 a 16, i biancoblu sono andati al riposo avanti di due punti: 43 a 41.

Al rientro in campo dall’intervallo lungo, un ispirato Achille Polonara (miglior realizzatore dell’incontro con 23 punti, 7 su 10 da due punti), ha trascinato la Dinamo ma l’Auxilium ha trovato percentuali importanti con Vujacic, Jones e Patterson ed ha chiuso il terzo quarto sul 70 a 66.

La partita si è decisa negli ultimi 10′, controllati dall’Auxilium con buona autorità, anche se sempre con un margine limitato, rimasto tale anche alla fine: 97 a 92.

Nella Dinamo, buon esordio per Scott Bamforth, rientrato dall’infortunio e al debutto nel campionato italiano (10 punti, 9 rimbalzi e 5 assist), bene a rimbalzo Shawn Jones (13), doppia cifra per Rok Stipcevic (14 punti e 5 assist) e Levi Randolph (14 punti, 3 rimbalzi e 2 assist).

Domani la squadra farà rientro in Sardegna: a partire da lunedì gli uomini di Federico Pasquini lavoreranno in vista del debutto in Basketball Champions League, in programma mercoledì sera, alle 20.30, contro il Pinar Karsiyaka, al PalaSerradimigni di Sassari.

«Credo che sia semplice leggere la partita di oggi, abbiamo girato l’inerzia con la zona nel secondo quarto facendo pensare di più Torino e siamo rientratida un divario importante – ha commentato coach Federico Pasquini -. Ma nel terzo e ultimo quarto è stata una partita maschia, fisica, ed è venuto fuori il talento di Torino mentre a noi sono mancate un paio di giocate per girarla in maniera definitiva. Sono convinto che abbiamo fatto un’ottima prestazione su un campo difficile e contro una squadra di talenti: abbiamo preso 56 punti nel secondo tempo, e questa è una cosa che non ci deve appartenere, contro una squadra che ha punito ogni nostro errore. C’è quindi molto da lavorare soprattutto nei meccanismi difensivi perché a livello offensivo non ci manca il talento e la capacità di sopperire a questo. Quello di oggi era un banco di prova importante contro una squadra di alto livello su un campo caldo, e credo si sia visto che ci siamo sia a livello di mentalità sia di presenza perché siamo sempre tornati dentro la partita. Complimenti a Torino – ha concluso Federico Pasquini – che ha giocato un ottimo match ottenendo qualcosa di importante da tutti i suoi giocatori chiave.»

Auxilium Torino 97 – Dinamo Sassari 92

25-19; 16-24; 29-23; 27-26.

Auxilium Torino. Garrett 13, Vujacic 21, Poeta, Stephens 2, Patterson 20, Washington 3, Okeke, Jones 18, Mazzola 2, Crusca, Mbakwe 13, Iannuzzi 5, Parente. All. Luca Banchi.

Dinamo Sassari. Spissu 13, Gallizzi, Bamforth 10, Planinic 5, Devecchi, Randolph 14, Pierre 4, Jones 9, Stipcevic 14, Polonara 23, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini

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La Dinamo Banco di Sardegna ha esordito brillantemente nel nuovo campionato di A1, travolgendo la Red October Cantù al PalaSerradimigni, con il punteggio di 94 a 80 (primo tempo 47 a 45). Gli uomini di coach Federico Pasquini, dopo un primo tempo equilibrato, al ritorno in campo dopo l’intervallo lungo, hanno trovato l’energia e la grinta per firmare il break che ha permesso loro di condurre il secondo tempo e conquistare i due punti in palio, senza patire le assenze di due die nuovi acquisti, Hatcher e Bamforth. I principali protagonisti del successo biancoblu sono stati uno stratosferico Shawn Jones, autore di 19 punti e ben 17 rimbalzi per un 28 totale di valutazione, e un super Levi Randolph, autore di 18 punti, 5 rimbalzi e 5 assist. Determinante anche l’apporto di Marco Spissu, partito in quintetto nel giorno del ritorno a casa e a referto con 11 punti e 4 assist, protagonista del break decisivo del terzo quarto. Doppia cifra a referto anche per Dyshawn Pierre (13 punti e 6 rimbalzi), Darko Planinic (10 punti), Rok Stipcevic (11 punti, 7 rimbalzi e 8 assist) e Achille Polonara (9 punti).

Dinamo Banco di Sardegna 94 – Pallacanestro Cantù 80

21-22; 26-23; 28-16; 19-19

Banco di Sardegna. Spissu 11, Gallizzi, Bamforth, Planinic 10, Devecchi 3, Randolph 18, Pierre 13, Jones 19, Stipcevic 11, Polonara 9, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

Cantù.  Smith 22, Culpepper 11 Cournooh 5, Parrillo 4, Tassone, Crosariol 4, Maspero, Raucci, Chappell 10, Burns 15, Thomas 9. All. Kirill Bolshakov.