22 November, 2024
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La Dinamo Banco di Sardegna ritorna questa sera (inizio ore 20.45, arbitri Alessandro Martolini, Michele Rossi e Denis Quarta, diretta su RaiSport 1 HD), sul campo dove in gara 7, 10 mesi fa, ha conquistato il suo primo storico scudetto, in una sfida con la Grissin Bon Pallacanestro Reggiana che, per la Dinamo, mette in palio i due punti che valgono la certezza dell’accesso ai nuovi play off scudetto. La Grissin Bon guida la classifica, con 40 punti, in compagnia dell’Ea7 Emporio Armani Milano e vuole vincere per assicurarsi la miglior posizione di partenza in vista degli ormai prossimi play off scudetto.

La squadra di coach Federico Pasquini affronta oggi la prima di due trasferte consecutive che costituisce anche la rivincita di quella che nel girone d’andata, al PalaSerradimigni, vide la squadra biancoblu imporsi nettamente con il punteggio di 94 a 70. Il coach toscano Max Menetti dovrà fare a meno di Amedeo Della Valle, fermato da un piccolo infortunio, e Ojar Silins, colpito da un lutto familiare e rientrato a casa. Quest’anno la Grissin Bon non ha mai perso in casa e la Dinamo ha vinto una sola volta al PalaBigi, proprio la gara 7 scudetto.

La Dinamo affronta la sfida odierna rinfrancata dalla larga e convincente vittoria conquistata sette giorni fa contro la Manital Torino, ultima in classifica ma una delle squadre più in forma in questo finale di “regular season” ed è pronta a scendere in campo senza pura, avendo tutte le potenzialità per disputare una grande partita e per vincerla. Gli uomini chiave potrebbero essere i soliti David Logan, Josh Akognon (30 punti contro Torino), Joe Alexander e Rok Stipcevic.

La festa scudetto 2014/2015 della Dinamo, al PalaBigi di Reggio Emilia.

La festa scudetto 2014/2015 della Dinamo, al PalaBigi di Reggio Emilia.

David Logan 61

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La Dinamo Banco di Sardegna ha vinto la sfida con la Manital Torino, ultima in classifica ma tra le squadre più in forma del momento, reduce com’era da tre vittorie consecutive e da una vittoria mancata con la capolista Milano solo all’over time, con una straordinaria prova di forza al tiro, fotografata alla perfezione dal punteggio finale, 112 a 98, e da percentuali al tiro “stellari”, in particolare un incredibile 68% nel tiro da 3 punti: 17 su 25! 13 su 14 dalla lunetta, 92,9% e un “normale” 24 su 43 nei tiri da 2 punti, 55,8%. Anche la Manital Torino ha chiuso con numeri importanti: 26 su 40 (65%) nei tiri da 2 punti, 12 su 22 (54,5%) nei tiri da 3 punti e 10 su 14 (71,4%) dalla lunetta.

A livello individuale, nella Dinamo quattro uomini su tutti: Josh Akognon, David Logan, Rok Stipcevic e Matteo Formenti. Il primo ha realizzato 30 punti in 27′, con percentuali da NBA: 4 su 5 da 2 punti, 6 su 9 da 3 punti,m 4 su 4 dalla lunetta, 1 rimbalzo, 1 stoppata e 2 assist, 29 di valutazione; David Logan ha messo a segno 19 punti, 3 su 8 da 2 punti, 4 su 6 da 3 punti e 1 su 1 dalla lunetta, 1 stoppata, 3 palle recuperate e ben 10 assist, 25 di valutazione; per Rok Stipcevic, 2 su 3 da 2 punti, 1 su 1 da 3 punti e 5 su 5 dalla lunetta, 5 rimbalzi, 18 di valutazione; Matteo Formenti ha realizzato 12 punti in 13 minuti giocati, con 1 su 3 da 2 punti, 3 su 3 da 3 punti, 2 rimbalzi, 12 di valutazione. Bene a tratti Joe Alexander, Giacomo Devecchi e Kenneth Kadji. In ombra Brenton Petway e Jarvis Varnado.

Nella giornata del punteggio record (210 punti non sono frequenti in una partita della A1 italiana), la Dinamo conferma di avere il migliore attacco del girone, con 2.256 punti in 27 partite (alla media di 83,56 a partita), e al tempo stesso la seconda peggiore difesa, con 2.184 punti subiti in 27 partite (80,89 a partita). Da oggi ha fatto leggermente peggio solo la Manital Torino, con 2.187 punti.

Nella Manital i miglior sono stati gli ex Christian Eyenga e Jerome Dyson. Il primo ha giocato come non aveva mai fatto nella sua breve esperienza ad inizio stagione con la Dinamo: 19 punti in 28 minuti, frutto di un 5 su 6 (83,3%) da 2 punti, 2 su 3 da 3 punti, 3 su 4 dalla lunetta, 4 stoppate, 3 assist, 24 di valutazione; per Jerome Dyson, 24 punti, con 6 su 8 (75%) da 2 punti, 3 su 8 da 3 punti, 3 su 3 dalla lunetta, 4 rimbalzi, 15 di valutazione.

La partita è stata equilibrata per tutta la prima parte, parità assoluta, 28 a 28, al termine del primo quarto; Dinamo avanti di tre punti all’intervallo lungo: 52 a 49. La Dinamo ha dato lo strattone decisivo alla partita nel terzo quarto, chiuso con un margine di 13 punti, 34 a 21 e + 16 all’inizio dell’ultimo quarto, nel quale Logan e compagni hanno controllato senza problemi la situazione, cedendo solo due punti alla Manital e chiudendo così sul punteggio di 112 a 98.

La Dinamo ha compiuto un passo avanti quasi decisivo per la qualificazione ai play scudetto, ma la squadra du Federico Pasquini ha ora un calendario difficile, con due trasferte consecutive a Reggio Emilia e Pistoia e l’ultima partita della regular season, in casa, contro la capolista l’Olimpia Milano.

David Logan 47

 

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Amara sconfitta per la Dinamo Banco di Sardegna, dopo un supplementare, al PalaTrento, contro la Dolomiti Energia Trentino: 93 a 81 (primo tempo 44 a 32, al 40′ 76 a 76). La squadra di Federico Pasquini ha sofferto nei primi due quarti, nei quali ha ceduto 12 punti alla squadra di casa, 6 per quarto), reagendo alla grande nel terzo quarto che l’ha vista dominare la scena, trascinata da Joe Alexander e Rok Stipcevic, e riprendere in mano la partita (parziale di 26 a 15 e 59 a 58 all’ultimo intervallo breve), per prendere poi il largo fino al + 9 in un esaltante avvio di quarto set, con due “bombe” a testa di Joe Alexander e Rok Stipcevic, in quei minuti praticamente infallibili dalla lunghissima distanza. Trento, trascinata a sua volta da un eccezionale Davide Pascolo (con 19 punti il miglior realizzatore dell’incontro, al gigante Dominique Sutton e a Giuseppe Poeta (gli ultimi due i migliori per valutazione, rispettivamente con 23 e 24, al parti del gigante della Dinamo Jarvis Varnado, finalmente brillante, con 24 – frutto di 14 punti e 12 rimbalzi), ha reagito ed ha ripreso la Dinamo nel finale, fallendo anche l’opportunità di chiudere l’incontro entro i 40′.

Il supplementare non ha avuto storia, come emerge chiaramente dal parziale di 17 a 5.

La Dinamo a tratti ha giocato una grande partita, puntando moltissimo sul tiro dalla lunga distanza (15 centri su ben 44 tentativi effettuati, 34,1%) ma ha pagato nel tiro da 2, con un 16 su 33 che l’ha tenuta sotto il 50%); Trento ha risposto con un gioco più semplice, superando il 60% nel tiro da 2 (29 su 48) e fermandosi al 31,3% dai 6.75, con 5 centri su soli 16 tentativi, ma facendo la differenza dlala lunetta (20 su 24, 83,3%, contro il 4 su 8 della Dinamo, 50%).

Sul piano individuale, oltre ai già menzionati Alexander e Stipcevic, bene a tratti David Logan (12 punti in 37′ giocati), e Josh Akognon (11 punti) e prezioso l’apporto di Matteo Formenti, autore di due triple nelle fasi decisive dell’incontro; nella formazione di Maurizio Buscaglia, oltre ai già citati Poeta, Pascolo e Sutton, in evidenza Trent Lockett (18 punti, 7 su 11 da 2 punti e 8 rimbalzi), Julian Wright (13 punti) e Diego Flaccadori (9 punti).

Questa battuta d’arresto frena la rincorsa della Dinamo verso i play off ma niente è perduto e la squadra pensa già alla prossima partita, in programma il 3 aprile al PalaSerradimigni contro la Pasta Reggia Caserta.

Jarvis Varnado 77

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Pesantissima sconfitta per la Dinamo Banco di Sardegna sul campo della Consultinvest Pesaro, all’esordio di Federico Pasquini in panchina: 86 a 65. La partita si è decisa praticamente nei primi due quarti, chiusi dalla squadra marchigiana (battuta a Sassari, nel girone d’andata, con l’ancora più netto punteggio di 106 a 80) avanti rispettivamente di 12 (26 a 14) e 19 punti (49 a 30).

Nella seconda parte del match la fisionomia della partita non è cambiata, la Dinamo non è riuscita ad invertire l’inerzia e realizzare la rimonta. Domani i biancoblu torneranno in Sardegna e inizieranno a lavorare in vista della sfida casalinga di domenica prossima con Capo d’Orlando, forse l’ultimo treno per il raggiungimento dei play-off.

Federico Pasquini in avvio ha mandato in campo Petway, Mitchell, Logan, Akognon e Kadji, coach Paolini ha rispostoe con Sheperd, Lacey, Christon, Daye e Lydeka. Avvio contratto per entrambe le squadre a rompere il ghiaccio sono stati cinque punti di Kenny Kadji, per Pesaro hanno replicato Sheperd e Lacey dai 6.75. La Dinamo di è caricata di falli ed ha incespicato in attacco, e i padroni di casa, trascinati da Lacey, sono scattati avanti sul 12-5. Akognon e Sacchetti hanno messo la loro firma sulla reazione sassarese, ma Pesaro ha chiuso il primo quarto avanti di ben 12 punti: 26 a 14.

Nel secondo quarto Pesaro ha allungato ancora con un parziale iniziale di 21-9: gli uomini di Pasquini, carichi di falli, non sono riusciti a trovare la via del canestro, al contrario Pesaaro ha allungato fino al +19: 40 a 21. Josh Akognon ha cercato di scuotere la sua squadra per arginare i danni ma i padroni di casa sono andati al riposo sul 49 a 30.

Il secondo tempo non ha avuto praticamente storia e dopo il 70 a 48 del finale del terzo quarto, la partita si è chiusa sull’86 a 65.

La serataccia della Dinamo è fotografata anche dai numeri dei singoli: i 3 punti di David Logan, i 6 di Tony Mitchell, 0 di Brenton Petway. Si sono salvati solo Josh Akognon con 20 punti, Kenny Kadji 12 e Rok Stipcevic 11.

Federico Pasquini 1 copia

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David Logan 47

Ancora una sconfitta casalinga, per la Dinamo Banco di Sardegna, nella sfida della sesta giornata del girone di ritorno del campionato di A1, con la Sidigas Avellino, impostasi per 95 a 94 al termine di 40′ tiratissimi. Per la squadra di Pino Sacripanti si tratta dell’ottava vittoria consecutiva.

Alla Dinamo sul parquet del PalaSerradimigni non sono bastati un super Josh Akognon, autore di 13 punti nei primi 10’, a referto con 23 punti, 6 falli subiti e 2 assist; Kenny Kadji, autore anche lui di 23 punti e di un grandissimo terzo quarto; e il solito David Logan, 18 punti e un grande secondo tempo, seguito da Joe Alexander (13) e Rok Stipcevic (10). Alla Dinamo resta il grande rammarico di non essere riuscita a chiudere la sfida quando aveva già un margine di cinque punti nelle battute finali e di aver concesso la tripla decisiva a Ragland.

Marco Calvani inizialmente ha mandato in campo Mitchell, Logan, Alexander, Akognon e Kadji; Pino Sacripanti ha risposto con Ragland, Acker, Leunen, Cervi e Nunally. È stato David Logan ad aprire le danze, gli ha risposto Acker e le due squadre si fronteggiato a lungo punto a punto. Josh Akognon si è presentato nel migliore dei modi al suo pubblico mettendo a segno 13 punti (3 su 4 da tre punti) nella prima frazione: è stato il play biancoblu a trascinare i suoi. Reazione Avellino con Cervi e 5 punti di Acker (19-23). Mitchell e Akognon hanno accorciato le distanze ma Buva ha chiuso la prima frazione sul 28-34, con il +6 per Avellino.

Alexander e Stipcevic hanno guidato la Dinamo alla rimonta in avvio del seco do quarto, Avellino ha allungato ancora con Veikalas (37-44). Break di 4-0 firmato Kadji e Stipcevic, Acker ha ricacciato indietro la Dinamo dai 6.75: fiammata sassarese con Logan, Kadji e il piazzato di Akognon dice -1. Cervi ha chiuso il primo tempo avanti per i suoi sul 50 a 53.

Al rientro dall’intervallo lungo è successo di tutto. Kenny Kadji ha realizzato 12 punti in pochi minuti ed ha trascinato la Dinamo al sorpasso a metà parziale: è 65-64. Reazione campana con Leunen e Acker ma Logan ed Alexander hanno riportato avanti la Dinamo al 30’: 80 a 77.

Ancora equilibrio nell’ultimo quarto, con la Dinamo avanti di 5 punti ma Avellino ancora sotto sul 92 pari, quando Ragland ha piazzato la tripla del +3: 92 a 95. Logan in contropiede ha riportato ancora la Dinamo a -1 a 5 secondi dal termine ma ogni ulteriore sforzo è risultato vano e la Sidigas Avellino s’è portata a casa i due punti che valgono tanto in una fase assai delicata della regular season.

«Perdere così sicuramente fa male, dispiace – ha commentato a fine match Macro Calvani -. E’ un partita che abbiamo giocato, che si poteva chiudere a nostro vantaggio ma non siamo riusciti  a concluderla. Nell’arco dei 40 minuti non è stata buona l’interpretazione di attaccare il canestro in avvicinamento, sia con i lunghi sia con gli esterni, abbiamo un po’ abusato del tiro da tre punti che in alcuni tratti della partita ci ha dato delle risorse ma nelle  fasi finale non è stata la cosa migliore. Difensivamente 95 punti in casa sono sicuramente troppi, la difesa non è stata incisiva, complimenti ad Avellino, una giornata incredibile da parte loro e non siamo riusciti a difendere nel modo dovuto. Nell’azione finale a 11 secondi, la loro difesa ci ha impedito di prendere un tiro da tre per la parità e l’unico tiro possibile è stato quello da due di Logan. Inutile recriminare sul singolo episodio. Nella sconfitta comunque possiamo prendere atto di essere un squadra competitiva, stasera abbiamo giocato con un squadra di altissimo livello, e abbiamo visto il buon inserimento dei nuovi, Kadji e Akognon, che hanno dato prova di essersi inseriti già bene. Ci sono ancora nove partite da giocare e il nostro piazzamento nei playoff dipenderà da tante variabili.»

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David Logan 47

La Dinamo torna alla vittoria a Venezia (70 a 74 dopo un tempo supplementare) e si rilancia in chiave play-off scudetto. La squadra di Marco Calvani ha espugnato il Taliercio al termine di una partita sviluppatasi a fasi alterne. La Dinamo è andata al riposo avanti di 4 punti, 28 a 32, dopo aver chiuso il primo quarto sotto di 5, 14 a 19, ed ha avuto il merito di restare sempre in partita, anche quando, al rientro in campo dall’intervallo lungo, ha subito il gioco dei veneti, chiudendo il terzo quarto sotto di 4 punti, 46 a 42, in una serata da basse percentuali al tiro per entrambe le squadre (Venezia ha tirato molto male da 3, 5 su 30, 16,7%, mentre la Dinamo non è andata bene nel tiro da 2, 16 su 38, 42%).

Negli ultimi dieci minuti del tempo regolare la Dinamo è stata presa per mano da Joe Alexander (21 punti, 7 rimbalzi e 5 falli subiti, 24 di valutazione) e Tony Mitchell (14 punti, 10 rimbalzi e 4 assist) per riportarsi in partita e per chiudere in parità al 40′: 58 a 58. La partita si è così decisa nei cinque minuti dell’overtime, grazie a una bomba dello specialista Rok Stipcevic e al contributo dato da David Logan. La vittoria della Dinamo è fondamentale per la classifica e l’umore, anche in vista dell’impegno della prossima settimana in Coppa Italia.

«E’ una vittoria importante, devo fare i complimenti ai miei giocatori perché direi che c’è stata un certa continuità con quello che si è visto a Istanbul nella partita giocata mercoledì, anche se poi lì il risultato finale ci ha condannato a uscire dall’Eurocup e, soprattutto, ci ha fatto perdere una gara con un punteggio che non ha rispecchiato in modo veritiero il modo il cui abbiamo giocato – ha detto a fine partita Marco Calvani -. Stasera abbiamo fatto bene dal punto di vista difensivo, tenendo una squadra con un potenziale come Venezia a 70 punti dopo un overtime, e questa è stata un cosa estremamente positiva. Rispetto alla gara contro il Galatasaray, inoltre, siamo anche stati bravi a controllare i secondi tiri dell’avversario, non concedendo seconde possibilità ed essendo anche molto più presenti sul rimbalzo difensivo. Sono estremamente contento per i miei giocatori, perché lavorano tanto in palestra e non sempre riusciamo a raccogliere i risultati attesi. Questa è un vittoria che dà energia e fiducia, individualmente e reciprocamente tra compagni di squadra.»

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David Logan.

David Logan.

Una Dinamo formato super travolge Varese (91 a 69, primo tempo 50 a 32) e si rilancia in prospettiva play-off. Sul parquet del PalaSerradimigni non c’è stata partita, a tratti la squadra di Marco Calvani è stata straripante, nel primo quarto letteralmente trascinata dal suo “professore”, David Logan, autore di 20 punti nei primi 12 minuti (alla fine 22 punti a referto, con 3 su 5 da due punti, 5 su 6 da tre punti, 1 su 1 ai tiri liberi, 5 rimbalzi, 5 assist, 32 di valutazione). Ma è stata tutta la Dinamo a brillare, da Rok Stipcevic a Brent Petway, da Jack Devecchi a Lorenzo D’Ercole, a Tony Mitchell e al nuovo arrivato Kenneth Kadji.

Marco Calvani ha mandato in campo Petway, Mitchell, Logan, Alexander e Stipcevic, il collega Paolo Moretti ha risposto con Davies, Faye, Wayns, Kangur e Ferrero. Break biancoblu di 5 punti con David Logan “caldissimo” dai 6.75, seguito da Brent Petway. Una bomba di Kangur ha rotto il ghiaccio per l’Openjobmetis Varese ma la Dinamo ha continuato il suo show con Logan e Alexander. Varese ha reagito nel finale del primo quarto con un break di 4 punti con Ferrero ma Mitchell ha chiuso con una tripla fissando il punteggio sul 25 a 18. Logan, D’Ercole e Devecchi hanno colpito ancora con micidiali triple portando il vantaggio biancoblù sul +20: 42 a 22. La Dinamo ha dilagato dilaga anche con l’apporto degli italiani ed è andata al riposo sul 50 a 32.

Al ritorno in campo dopo l’intervallo lungo, la Dinamo ha giocato in scioltezza, senza forzare, mantenendo comunque sempre un vantaggio cospicuo e rassicurante. Negli ultimi dieci minuti Varese ha provato a tornare in partita, ma la Dinamo ha concesso poco e il ritardo minimo di Varese è arrivato a 16 punti: 79 a 63. Nel finale Varese ha ceduto definitivamente e la Dinamo ha chiuso sul 91 a 69.

La squadra biancoblu sta crescendo a vista d’occhio, sembra un’altra rispetto a quella incostante della prima parte della stagione ed ora, in attesa dell’arrivo del nuovo play Akognon, con uno Stipcevic in gran spolvero, può guardare alla seconda parte della stagione con rinnovata fiducia.

Mercoledì sera, intanto, a Istanbul, la Dinamo si gioca una fetta di stagione, con la partita decisiva per il passaggio della prima fase dell’Eurocup, contro il Galatasaray.

 

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La Dinamo cresce, ieri sera ha battuto lo Szolnoki Olaj per 90 a 74, centrando il secondo successo consecutivo in Eurocup e ora guarda al futuro con rinnovata fiducia ed ottimismo. Nonostante non abbia ancora potuto schierare i nuovi acquisti Kennet Kadji ed Emmanuel Josh Akognon, Marco Calvani ha presentato una squadra determinata, vogliosa di vincere per continuare la sua avventura in Eurocup e per dare una svolta in positivo a questa stagione, iniziata con molti alti e bassi dopo i trionfi della stagione del “triplete”.

Nel primo tempo, la Dinamo è stata letteralmente presa per mano dal suo uomo più rappresentativo, David Logan, che dopo la grande prestazione fornita a Brindisi, purtroppo non premiata dalla vittoria della squadra, ha realizzato ben 19 punti (21 alla fine, in soli 25’28” giocati). È stato Joe Alexander l’altro giocatore in serata di grazia, autore di 19 punti. In evidenza anche Tony Mitchell (10 punti e 8 assist), Brent Petway (12 punti, 4 rimbalzi e 2 assist), Jarvis Varnado (16 punti e 8 rimbalzi). Ma nella serata positiva della Dinamo hanno dato un apporto importante anche il capitano Jack Devecchi in difesa e Rok Stipcevic, con triple fondamentali.

All’inizio Marco Calvani ha mandato in campo Mitchell, Logan, Alexander, Stipcevic e Varnado, il collega ungherese ha risposto con Wittmann, Vojvoda, Borisov, Kovac e Gregory. La Dinamo è partita bene con un break di 9 punti firmato da Alexander e Logan e ha chiuso il primo quarto sul 24 a 13. Gli ungheresi hanno provato a risalire la china in avvio di secondo quarto con Vrbanc, ma David Logan è stato indomabile. Tre bombe da distanza siderale hanno ricacciato indietro lo Szolnok a -16: 36 a 20. Gli ospiti con un parziale di 10 a 4 hanno riportato lo svantaggio sotto la doppia cifra all’intervallo lungo: 42 a 36.

Lo Szolnok ha reagito in avvio di terzo quarto e si è portato a un solo possesso di distanza con la tripla di Burrell ma la reazione sassarese non ha tardato ad arrivare con Alexander e Logan e la Dinamo si è riportata a + 6: 55 a 49, chiudendo il terzo quarto anche sul +6: 61 a 56.

In avvio di ultimo quarto la Dinamo ha preso il largo con una tripla di Stipcevic e una schiacciata di Mitchell, “incendiando” il PalaSerradimigni. Il finale non ha avuto storia e la Dinamo è riuscita a mantenere aa proprio vantaggio la differenza canestri rispetto alla partita d’andata, vinta dalla squadra ungherese con un margine di 12 punti, chiudendo sul +16: 90 a 74.

Ora la squadra di Marco Calvani si giocherà la qualificazione mercoledì prossimo a Istanbul, contro il Galatasaray.

Domenica sera, alle 18.15, intanto, ritornerà il campionato al PalaSerradimigni, con la Openjobmetis Varese.

Logan-Edge

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Sofferta quanto meritata vittoria, per la Dinamo Banco di Sardegna, nella quarta giornata del girone eliminatorio di Eurocup. Ieri sera, al PalaSerradimigni di Sassari, la squadra di Marco Calvani ha superato il Cai Saragozza con il punteggio di 75 a 72 (primo tempo 44 a 28).

La Dinamo ha dominato il primo tempo, chiuso con un margine di vantaggio di ben 16 punti, accumulato soprattutto nel secondo quarto, chiuso con un parziale di 21 a 10. Cinque gli uomini in doppia cifra per il Banco, determinante in alcuni frangenti l’atletismo del centro Jarvis Varnado, autore di 13 punti e 8 rimbalzi: fondamentale anche l’apporto di Marquez Haynes, top scorer per i suoi con 16 punti, a referto anche con 8 assist. Esordio in Eurocup per Tony Mitchell, a segno con 10 punti: tanta la grinta portata in campo da Rok Stipcevic (10 punti e 2 rimbalzi) e Joe Alexander (12 punti e 5 falli subiti).

Marco Calvani inizialmente ha schierato un quintetto con Haynes, Logan, Mitchell, Alexander e Varnado; coach Andreu Casadevall ha risposto con Bellas, Sastre, Benzing, Norel e Fotu. In avvio la Dinamo è stata trascinata da c’è Alexander, Logan e Mitchell e ha chiuso la prima frazione con una tripla a fil di sirena di Stipcevic: 23 a 18. Nel secondo quarto la Dinamo ha trovato l’energia e il cinismo per scappare via, Varnado si è imposto con autorità sotto canestro e gli esterni biancoblu hanno messo in difficoltà la difesa spagnola. A metà quarto un solo possesso divideva le due squadre, 29 a 27, ed è stato lì che la Dinamo ha piazzato un  break di 13 punti, andando al riposo sul punteggio di 44 a 28.

Reazione spagnola in avvio di ripresa con un parziale di 8 a 0, al quale ha Dinamo ha saputo replicare con determinazione, riportando il vantaggio in doppia cifra: 49 a 38. Dieci i punti di vantaggio della Dinamo alla fine del terzo quarto: 59 a 49.

Il Cai Saragozza ha trovato un nuovo break con Kravtsov e Swing: 65 a 62. Una schiacciata di Tony Mitchell ha fatto seplodere il PalaSerradimigni e la Dinamo questa volta ha saputo resistere al ritorno iberico, chiudendo l’incontro con una tripla di Rok Stipcevic sul 75 a 72 che, se non è sufficiente a ribaltare, per la differenza canestri, il risultato dell’andata, porta comunque la Dinamo a quota 4 punti, in piena corsa per la qualificazione alla seconda fase.

«Questa partita serviva non soltanto per mettere due punti in classifica e provare a ribaltare il risultato della gara di andata, come successo nei primi due quarti – ha commentato Marco Calvani -, ma anche per la solidità mentale e la fiducia del team. Nei primi due quarti siamo riusciti a non mettere l’avversario in ritmo nei tiri da tre punti. Peccato per l’avvio del secondo tempo, quando abbiamo perso quell’inerzia che avevamo portato nel primo tempo e loro hanno trovato il break. Sapevamo di non poterci opporre alla loro superiorità fisica e proprio giocando su questo sono riusciti ad aprirsi qualche tiro da fuori. Nel complesso la squadra ha fatto una partita eccellente, non può essere un caso che si costringa una squadra a perdere 21 palle, se non con un buon atteggiamento e dimostrando di aver lavorato sulle criticità che avevano caratterizzato la gara di andata. Questa vittoria ci mantiene in corsa, e questa è già una componente importante, ma ci aiuta anche nel dare un po’ più di solidità mentale per capire che possiamo fare bene.»

Marquez Haynes 1-2

 

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Jarvis Varnado 2

Ancora una sconfitta, l’ottava in 17 giornate, la quarta casalinga, per la Dinamo Banco di Sardegna, nella A1 di basket. Questa volta a violare con merito il PalaSerradimigni è stata la Pallacanestro Cantù, impostasi per 86 a 78 (primo tempo 45 a 43).

E’ stata una partita completamente diversa rispetto a quella del girone d’andata, vinta nettamente dalla squadra biancoblu, allora ancora con Meo Sacchetti in panchina.

Alla Dinamo non è bastata una prestazione davvero super di Joe Alexander, autore di 27 punti con 10/13 da due, 4 rimbalzi e 5 falli subiti per un totale 31 di valutazione. Dopo un primo tempo sostanzialmente equilibrato, che ha visto Cantù tentare più volte l’allungo, con una Dinamo sempre pronta a rientrare, nel terzo quarto Cantù ha preso il largo mentre negli ultimi dieci minuti la Dinamo non è più riuscita a rientrare in partita, nonostante la grande energia e produttività offensiva di Alexander, Mitchell e Stipcevic, quest’ultimo vero trascinatore con due triple fondamentali nel momento topico che hanno riportato il Banco a -5 al 35’. Ma alla fine ogni sforzo è risultato vano e Cantù s’è imposta per 86 a 78, avvicinando la Dinamo in classifica, a due sole lunghezze (16 a 18).

«La partita era cominciata sui binari giusti, poteva anche essere un segnale per i prossimi appuntamenti – ha commentato coach Marco Calvani -. Poi però sono andati via e quando siamo riusciti a riprenderla abbiamo fatto qualche errore di troppo, peccando soprattutto nelle letture. Un altro male che si ripete è quello dei rimbalzi in attacco. Una gara che abbiamo sempre in po’ rincorso, brava Cantù a tenerla sempre. Avremmo dovuto avere un po’ più di incisività difensiva. Il tecnico a Varnado, con il quarto e quinto fallo, che lo ha confinato in panchina, ci ha impedito di poter mettere in campo soluzioni fondamentali in un momento in cui cercavamo di essere un più incisivi e prenderci un break.»

Il calendario non dà tregua alla Dinamo che mercoledì tornerà in campo al PalaSerradimigni, contro il Cai Basket Saragozza, per la quarta giornata delle Last 32 di Eurocup.