21 November, 2024
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Il Cagliari ha scelto Walter Zenga per sostituire l’esonerato Rolando Maran. La decisione è stata ufficializzata questo pomeriggio. “L’uomo ragno”, 60 anni il prossimo 28 aprile. ha firmato un contratto che lo lega al Cagliari fino al 30 giugno 2021. Avrà al suo fianco, come vice, Max Canzi, tecnico della squadra Primavera.

Walter Zenga ha alle spalle una lunga carriera da calciatore, poi da tecnico. Da calciatore è stato uno die più grandi portieri della storia del calcio italiano, premiato per ben tre volte miglior portiere del mondo (1989, 1990 e 1991); ha vinto uno scudetto, due Coppa Uefa, ed ha vestito per 58 volte la maglia della Nazionale.

Ha iniziato la sua esperienza da tecnico negli Stati Uniti, nella stagione 1998-99, alla guida del New England Revolutions. E’ seguita una parentesi al Breda, poi si è trasferito in Romania, dove ha allenato prima il National Bucarest, poi lo Steaua, con il quale ha vinto il campionato rumeno 2004-05. Nel 2005-2006 ha guidato la Stella Rossa di Belgrado, vincendo campionato e coppa. Sono seguite altre esperienze all’estero: in Turchia al Gaziantepspor; negli Emirati Arabi Uniti con l’Al-Ain, e poi nuovamente in Romania, alla guida della Dinamo Bucarest.

Nella primavera 2008 ha assunto la guida del Catania ed ha conquistato la salvezza, meritandosi la conferma, con un’altra salvezza. Dopo un’esperienza al Palermo, è tornato in Medio Oriente, alla guida di Al-Nassr di Riad, Al-Nasr di Dubai Emirati Arabi Uniti ed Al-Jazeera.

Nel 2015 è tornato in Italia, alla Sampdoria, poi nuovamente in Medio Oriente, all’Al-Shaab (Emirati Arabi Uniti), in Inghilterra al Wolverhampton, formazione di Seconda Divisione inglese. Nuovo ritorno in Italia, prima al Crotone, in serie A, poi al Venezia in B.

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La sconfitta con la Roma, la settima delle ultime undici giornate senza vittorie, potrebbe costare la panchina a Rolando Maran. In queste ore, intorno al Cagliari, si rincorrono le voci sul possibile sostituto e tra i nomi che circolano, c’è quello di Max Canzi, tecnico della squadra Primavera, protagonista di una stagione straordinaria. La panchina dell’ex tecnico del Chievo traballa da diverse settimane, dopo la lunga serie negativa che ha vanificato in gran parte tutto quanto di buono la squadra era riuscita a fare tra la 3ª e la 15ª giornata del girone d’andata, un filotto di risultati brillantissimi, nel quale spiccavano le imprese di Napoli e Bergamo, che l’avevano lanciata addirittura al quarto posto in classifica, in piena zona Champions League. Da allora, complici in parte anche le numerose assenze per infortuni e squalifiche, tutto è cambiato, la squadra ha perso la brillantezza che l’aveva posta all’attenzione generale, e, domenica dopo domenica, la situazione è precipitata, fino alla sconfitta di ieri con la Roma che sembra aver compromesso irrimediabilmente la posizione di Rolando Maran.

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4 punti nelle ultime 9 giornate, un bilancio assai negativo che pregiudica in parte la straordinaria prima parte della stagione che, dopo le due sconfitte casalinghe iniziali subite con Brescia ed Inter, avevano lanciato la squadra rossoblu al quarto posto in classifica, in piena zona Champions. Anche la trasferta di Genova ha confermato i problemi della squadra di Rolando Maran, contro un avversario bisognoso di punti che ha fatto sua la partita con una prodezza di Goran Pandev. Il Cagliari avrebbe potuto strappare un pari con l’occasione maturata in pieno recupero con la clamorosa traversa di Radja Nainggolan e la deviazione di testa successiva di Joao Pedro terminata oltre la traversa, ma è indubbio che la squadra sia ancora convalescente, lontana dal suo miglior rendimento.

Certamente il periodo non è neppure fortunato. Rolando Maran ha perso due uomini importanti in avvio di partita, Paolo Faragò e Fabrizio Cacciatore e le numerose ammonizioni, ben sei, avranno conseguenze, la più immediata è quella che investe Radja Nainggolan, già diffidato alla vigilia e quindi indisponibile per la prossima partita interna con il Napoli di Rino Gattuso.

Che il periodo vissuto dal Cagliari Calcio non sia fortunato è confermato dal nuovo infortunio di cui è rimasto vittima Leonardo Pavoletti, sul quale la società ha diffuso il seguente comunicato.

«La Società Cagliari Calcio comunica che a seguito di accertamenti clinici e strumentali effettuati in data odierna presso il centro medico Korian, il giocatore Leonardo Pavoletti ha riportato una lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro già precedentemente sottoposto ad intervento chirurgico per analoga lesione.»

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Cagliari e Parma si affrontano alla Sardegna Arena, in una sfida che vale il sesto posto in classifica, condiviso da entrambe con il Milan, con 31 punti. Il Cagliari arriva a questa partita, valida per la terza giornata del girone di ritorno, reduce da due pareggi consecutivi esterni, al Rigamonti di Brescia ed al Giuseppe Meazza di Milano con l’Inter di Antonio Conte, due risultati che hanno risollevato l’uomore del gruppo, che aveva concluso il girone d’andata con quattro sconfitte, dopo ben tredici risultati utili consecutivi, otto vittorie e cinque pareggi, che avevano lanciato la squadra al quarto posto in classifica.

Sia il Cagliari sia il Parma hanno effettuato acquisti e cessioni al mercato invernale conclusosi ieri. Il Cagliari presenta già oggi i nuovi arrivato Gastón Pereiro ed Alberto Paloschi, mentre Roberto D’Aversa ha perso una delle armi più efficaci. l’ivoriano Gervinho.

Fischio d’inizio alle 18.00, dirige Massimiliano Irrati di Firenze.

Nella foto allegata di Fabio Murru, i calciatori del Cagliari nel riscaldamento prepartita.

 

 

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Dopo l’arrivo del trequartista Gastón Pereiro, il Cagliari ha definito negli ultimi minuti del calciomercato di gennaio la trattativa per il prestito del centravanti della Spal Alberto Paloschi che subentra ad Alberto Cerri che giocherà la seconda parte del campionato con la maglia della squadra ferrarese.

Alberto Paloschi, nato a Chiari (Brescia), il 4 gennaio 1990, è cresciuto nelle giovanili del Milan: ha esordito a soli 18 anni in prima squadra, trovando il gol vincente contro il Siena appena diciotto secondi dopo dal suo ingresso in campo. Con i rossoneri ha collezionato in quella stagione 9 presenze e 4 gol.

Nell’agosto del 2008 è passato al Parma: in tre stagioni, 58 gare e 6 gol. Nel gennaio 2011 il passaggio al Genoa (12/2) e poi nel Chievo, dove ha totalizzato 152 gare e ben 46 reti. Nel gennaio 2015 si è trasferito in Premier League, tra le fila dello Swansea City (2 gol in 10 partite). Quindi la parentesi all’Atalanta (14 presenze), prima del passaggio alla Spal nel 2017 (75 gare e 10 gol). Ha vestito le maglie di tutte le rappresentative giovanili azzurre, a partire dall’Under 17: con l’Under 21, 29 presenze e 9 gol.

Gastón Pereiro ed Alberto Paloschi sono tra i 23 calciatori convocati da Rolando Maran per la partita in programma savato pomeriggio, alle 18.00, alla Sardegna Arena.

La lista completa:

1 Rafael

3 Mattiello

4 Nainggolan

8 Cigarini

9 Paloschi

10 Joao Pedro

12 Cacciatore

14 Birsa

15 Klavan

17 Oliva

18 Nandez

19 Pisacane

20 Pereiro

21 Ionita

22 Lykogiannis

24 Faragò

28 Cragno

33 Pellegrini

35 Ladinetti

37 Gagliano

40 Walukiewicz

90 Olsen

99 Simeone

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Il Cagliari ha definito oggi l’acquisto del centrocampista/attaccante uruguayano Gastón Pereiro. Nato l’11 giugno 1995 a Montevideo, 188 cm, 80 kg, Gastón Pereiro è cresciuto nel National di Montevideo, nelle cui fila, dal 2012 al 2015, ha giocato complessivamente 39 partite e realizzato 11 goal, è. E’ poi passato al PSV Eindhoven, collezionando 154 presenze e ben 49 goal. Dal 2015 veste la maglia della Nazionale, prima quella dell’Under 20, poi quella della Nazionale maggiore.

Gastón Pereiro è arrivato a Cagliari questo pomeriggio. Sarà a disposizione di Rolando Maran già nella prossima partita casalinga con il Parma, in programma sabato 1 febbraio, alle 18.00.

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Il Cagliari ha ritrovato se stesso alla Scala del calcio, al cospetto della vicecapolista Inter, raggiunta con un goal dell’ex Radja Nainggolan. E’ un punto pesante quello conquistato oggi dai rossoblu di Rolando Maran, frutto di un pareggio che conferma la reazione già in parte evidenziata al Rigamonti di Brescia, dopo il periodo nero coinciso con le quattro sconfitte consecutive. La prestazione va anche al di là del risultato, perché oggi il Cagliari si è fatto preferire all’Inter, soprattutto dopo aver subito il goal del temporaneo vantaggio nerazzurro firmato da Lautaro Martinez.

Un altro elemento positivo scaturito dalla partita di San Siro è rappresentato dal ritorno tra i pali di Alessio Cragno, all’esordio stagionale dopo la lunga assenza determinata dal grave infortunio rimediato in precampionato. E, inoltre, dal modo in cui la squadra ha reagito alle numerose assenze, soprattutto nel reparto difensivo che nelle ultime settimane aveva sofferto.

Il Cagliari sale a quota 31 punti, ora affiancato al ritrovato Milan e al Parma, al sesto posto.

Per l’Inter si tratta del terzo pareggio consecutivo per 1 a 1, il quinto nelle ultime sette giornate., il cui peso è stato rivalutato in serata alla sconfitta subita dalla Juventus a Napoli. E’ evidente che qualora la squadra di Maurizio Sarri avesse vinto al San Paolo, il divario sarebbe cresciuto a 6 punti e avrebbe iniziato ad assumere proporzioni preoccupanti, mentre ora, con le due squadre divise da tre punti e la Lazio, fermata sul pari nel derby dopo una lunga serie di 11 vittorie consecutive, potenzialmente tra loro, in quanto ora si trova 2 punti dietro l’Inter ma deve recuperare una partita con il lanciatissimo Verona, oggi vittorioso per 3 a 0 sul Lecce.

«Abbiamo mostrato grande personalità, il piglio di una squadra che sa quel che vuole e come ottenerlo – ha commentato a fine partita Rolando Maran -. Venire a Milano e tenere la supremazia del possesso palla e quasi pareggiare il numero di tiri in porta sono segnali importanti. Non ci siamo mai guardati alle spalle, abbiamo sempre tenuto lo sguardo avanti. Per quanto i ragazzi hanno corso, per la lucidità messa in campo e per la qualità delle giocate, è un risultato meritato. Avevamo lavorato per prepararla in questo modo, alcuni ragazzi, come Paolo Faragò, non avevano mai giocato in quel ruolo, mi hanno dato la disponibilità e si sono applicati con intensità. E’ stata una scelta appropriata per affrontare l’Inter. In fase di non possesso ci ha permesso di sporcare la manovra avversaria, di non dare ampiezza e avere la copertura necessaria per neutralizzare gli attaccanti dell’Inter; quando avevamo il pallone noi abbiamo mandato a vuoto la prima pressione. Interpretare la partita in fase esclusivamente difensiva avrebbe significato sconfitta sicura. Il campo ci ha dato ragione ma sottolineo che il risultato gratifica il lavoro svolto durante la settimana.»

«Una serie di situazioni non sono andate come volevamo, ma consideriamo che oggi abbiamo giocato la quinta di sei partite fuori casa, un calendario molto particolare – ha aggiunto Rolando Maran -. E poi le assenze: a Milano ne avevamo fuori sette, non voglio lamentarmi però è chiaro che quando ti alleni con 14-15 elementi la qualità del lavoro ne risente. Ieri nella rifinitura avevo visto che la squadra andava forte. Il secondo tempo contro l’Inter e la gara di Brescia avevano dato dei segnali, è stato un crescendo continuo e oggi abbiamo dimostrato di avere ritrovato la strada giusta. Siamo andati sotto, non abbiamo perso la testa, la squadra ha continuato a giocare in modo ordinato e sicuro. Credo che se diamo continuità ci mettiamo definitivamente alle spalle il momento difficile e siamo sicuri che una volta superate le difficoltà ci ritroviamo ad essere ancora più forti.»

«Radja Nainggolan è il nostro trascinatore, volevo effettuare il terzo cambio, gli ho chiesto come stava perché aveva dato tutto, lo vedevo in difficoltà. Spinge sempre al massimo, ha grande personalità. Oggi gli ho chiesto di fare l’interno, poi il centrale, ha messo la sua tecnica a disposizione della squadra – ha concluso Rolando Maran -. Radja vuole sempre vincere, sia in partita che in allenamento: la sua personalità per noi è un valore aggiunto.»

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A distanza di 12 giorni dalla sfida di Coppa Italia, persa nettamente per 4 a 1, il Cagliari ritorna al Giuseppe Meazza di Milano (inizio ore 12.30, dirige Gianluca Manganiello di Pinerolo), per affrontare la vicecapolista Inter, per la seconda giornata del girone di ritorno. Non è certamente l’avversario più agevole per una squadra qual è il Cagliari che arriva a Milano reduce da una serie di 4 sconfitte consecutive ed un pareggio che hanno parzialmente vanificato tutto ciò che di buono che era riuscita a fare nelle precedenti 13 partite, caratterizzate da 8 vittorie e 5 pareggi, balzando sorprendentemente ma con grande merito al quarto posto in classifica, in piena zona Champions League. L’inter è strafavorita, anche perché è reduce da un pareggio imprevisto, maturato a Lecce, che l’ha fatta scivolare a quattro punti dalla capolista Juventus, ma il Cagliari non ha alcuna intenzione di recitare il ruolo di vittima predestinata ed è deciso a giocarsi fino in fondo tutte le sue carte per tornare nell’Isola con un risultato positivo.

Rolando Maran deve rinunciare a Fabio Pisacane (squalificato) in difesa, a Marko Rog a centrocampo, ad Alberto Cerri e Daniele Ragatzu in attacco. Torna tra i pali, Alessio Cragno, all’esordio stagionale, dopo il disgraziato infortunio rimediato nell’amichevole estiva di Istanbul.

Antonio Conte ha a disposizione la rosa quasi al completo, assente il solo Antonio Candreva, appiedato per un turno, come Fabio Pisacane, per somma di ammonizioni.

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Verrà ufficializzato nelle prossime ore il trasferimento del centrocampista offensivo Marko Pjaca dalla Juventus al Cagliari. 25 anni, croato, arrivato alla Juventus nell’estate 2016 dalla Dinamo Zagabria, con la maglia della Juventus Marko Pjaca non ha trovato spazio (14 presenze in due campionati), anche perché condizionato dai numerosi infortuni. Non sono state fortunate anche le brevi esperienze maturate nella passata stagione, inizialmente allo Schalke 04 nella Bundesliga (7 presenze, 2 goal), poi nella Fiorentina (19 presenze, 1 goal).

Marko Pjaca, nazionale croata, si è laureato vice-campione del mondo nel 2018. Arriva a Cagliari con la formula del prestito di 18 mesi e diritto di riscatto a favore del Cagliari per 12 milioni di euro. La Juventus concorrerà anche al pagamento della metà dell’ingaggio.

Con Marko Pjaca il Cagliari mette a segno un grande colpo. Se, come è emerso in questo avvio di stagione che lo ha visto sempre a disposizione di Maurizio Sarri, ha ritrovato la piena efficienza fisica, il nazionale croato ha qualità tecniche indiscutibili che promettono di accrescere il potenziale offensivo della squadra rossoblu, dando notevoli possibilità di scelta a Rolando Maran.

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Alessio Cragno.

Quattro sconfitte consecutive in campionato, cinque con la Coppa Italia. Il Cagliari vive il momento più difficile di una stagione iniziata lo scorso 24 agosto con la sconfitta interna subita con il Brescia (calcio di rigore di Alfredo Donnarumma) dell’ex presidente rossoblu Massimo Cellino e, proprio al Rigamonti di Brescia, questo pomeriggio, cerca di ripartire. La classifica del Cagliari, maturata al termine del girone d’andata, va considerata indubbiamente molto positiva, 29 punti e sesto posto in classifica che, se confermato a fine stagione, varrebbe la qualificazione alla prossima Europa League, ma la discontinuità attraverso la quale è maturata, costituisce un elemento da modificare: 2 sconfitte iniziali, una striscia positiva di 13 partite consecutive che hanno portato in carniere 29 punti, 4 sconfitte finali.

Il Brescia oggi costituisce un avversario assai ostico, deciso a risollevarsi dall’attuale penultimo posto in classifica. Massimo Cellino ha prima esonerato poi richiamato Eugenio Corini e certamente non avrebbe mai voluto trovarsi nella condizione di dover fare risultato ad ogni costo contro il “suo” Cagliari. Per centrare una seconda vittoria contro la squadra di Rolando Maran, Eugenio Corini può disporre di Mario Balotelli, “croce e delizia” della squadra e, da un decennio, dell’intero calcio italiano, ma non di Dimitri Bisoli (figlio dell’ex Pierpaolo) e dell’ex Daniele Dessena (messo fuorigioco per l’intera stagione da un grave infortunio). Rolando Maran ha recuperato Alessio Cragno ma non ancora Leonardo Pavoletti, E’ indisponibile anche Luca Ceppitelli.

Fischio d’inizio alle 15.00, dirige il sardo Antonio Giua (sezione di Olbia).