22 November, 2024
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Un Cagliari generoso non è bastato per fermare la marcia della lanciatissima Atalanta di Gian Piero Gasperini del posticipo della terza giornata di ritorno del campionato di serie A, alla Sardegna Arena. La squadra di Rolando Maran nel primo tempo è riuscita a limitare la produzione di gioco della “Dea” che quattro giorni fa ha eliminato la Juventus dalla Coppa Italia con un clamoroso quanto meritato 3 a 0, ma nel secondo tempo, dopo soli 5 minuti, un colpo di testa di Hans Hateboer ha rotto l’equilibrio e nel finale la traversa ha negato la gioia del goal ad Alessandro Deiola, bravo a svettare più in alto di tutti su un calcio calcio d’angolo battuto da Joao Pedro.

Se l’Atalanta è stata meno brillante e travolgente del solito in questo scorcio di stagione, grande parte del merito va attribuito al Cagliari, che non ha avuto fortuna con gli infortuni che hanno costretto a lasciare il campo prima Valer Birsa, dopo soli 13 minuti sostituito da Joao Pedro, poi Cyril Théréau, subentrato al 20′ della ripresa a Luca Cigarini e costretto ad abbandonare il campo per un problema al flessore quando Rolando Maran aveva già effettuato i tre cambi a sua disposizione (Luca Pellegrini ha rilevato Simone Padoin al 28′ della ripresa).

La sconfitta odierna, dopo l’impresa del Bologna a San Siro sull’Inter, in un colpo solo ha quasi dimezzato il vantaggio rossoblu sulla terz’ultima posizione, sceso da 7 a 4 punti, ed ora la classifica richiede un’immediata reazione, per evitare di ritrovarsi nella scomoda zona calda. Certamente il calendario non aiuta il Cagliari che domenica sera sarà di scena a San Siro contro il Milan del nuovo bomber Krzysztof Piątek, 21 goal in stagione (14 in campionato, 13 con il Genoa e 1 con il Milan; 7 in 3 partite in Coppa Italia, 6 con il Genoa, 1 con il Milan).

«Si sono visti molti progressi rispetto a Reggio Emilia – ha commentato a fine partita Rolando Maran -. Oggi non avremmo meritato di perdere contro una grande Atalanta. La squadra ci ha messo cuore, impegno, ha dato tutto quello che aveva, purtroppo in questo momento i risultati non sono favorevoli. Gli infortuni e gli episodi contrari non ci danno una mano.»

«Dopo aver preso il gol, abbiamo subito sfiorato il pareggio con Leonardo Pavoletti e Paolo Faragò – ha aggiunto il tecnico rossoblu -. Abbiamo perso per infortunio due giocatori, siamo rimasti undici contro dieci ed abbiamo colpito una traversa. Siamo riusciti a contenere una squadra che sta schiacciando le avversarie, dando tre gol a tutti. Con questo atteggiamento guardiamo avanti con fiducia. Dopo la partita di oggi resto molto fiducioso. La classifica non è certo drammatica, altre volte forse avevamo lasciato qualcosa, ma stasera abbiamo poco da rimproverarci.»

«Non siamo fortunati. Abbiamo perso Valter Birsa all’inizio in una situazione di gioco inusuale, poi Cyril Théréau ha sentito un fastidio al flessore e, a quel punto, non avevo più cambi. Rimanere in inferiorità numerica ha condizionato il finale, la squadra aveva ancora testa e gambe per cercare il pareggio; infatti – ha concluso Rolando Maran – abbiamo preso una traversa con Alessandro Deiola.»

 

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Una sconfitta con il Sassuolo alla vigilia ci poteva stare ma il modo in cui è maturata è molto pesante, sia per il punteggio di 3 a 0 sia per l’atteggiamento della squadra che praticamente non è mai entrata in partita. Non è la prima volta che accade quest’anno, si ricorderà il ko di Empoli alla prima giornata, e Rolando Maran a fine partita non ha nascosto le sue preoccupazioni.

«In questo momento non riusciamo a mettere in campo quello che vogliamo fare. Mostriamo fragilità – ha detto il tecnico rossoblu -. Eravamo partiti bene, dopo 8’ avevamo già ottenuto tre calci d’angolo. Poi è arrivato il gol di Locatelli ed il rigore del 2-0, che è stata una mazzata incredibile. Purtroppo, basta un episodio per intimorirci e questo atteggiamento deve cambiare subito, è qualcosa che non possiamo accettare. Dobbiamo rimboccarci le maniche, certe situazioni dobbiamo affrontarle con forza, non subirle.»

«Oggi mancavano sei giocatori, con Birsa febbricitante – ha aggiunto Rolando Maran -: le assenze pesano, inutile negarlo, quando hai sei giocatori in meno è chiaro che non puoi essere al massimo; però non devono essere un alibi. Dobbiamo concentrarci su quel che possiamo migliorare, essere più tignosi. I ragazzi ci mettono tanto impegno, ma un episodio negativo non può condizionare la nostra prova. Vogliamo offrire prestazioni diverse, dobbiamo trovare maggior continuità all’interno della partita: questa è la strada giusta per uscire da questa situazione, attraverso le prestazioni arriveranno anche i risultati. Abbiamo calciato 12 corner contro 4, è un dato incredibile se consideriamo il risultato. Probabilmente anche questi dettagli incidono – ha concluso il tecnico rossoblu -: dobbiamo mettere più convinzione in ciò che facciamo per colpire in fase offensiva.»

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Christian Oliva. Fonte www.cagliaricalcio.com

Definite negli ultimi giorni due operazioni di mercato che anno riportato nell’Isola il 23enne centrocampista Alessandro Deiola, reduce da un prestito al Parma, e l’acquisizione del cartellino di un secondo centrocampista, il 22enne uruguayano Christian Oliva, proveniente dal Nacional di Montevideo, in prestito con obbligo di riscatto, che ha firmato un contratto che lo lega al Club rossoblù sino al 2023, con opzione in favore della società per il prolungamento fino al 30 giugno 2024, il Cagliari si rituffa nel campionato che questo pomeriggio, alle 15.00, lo vedrà in campo al “Mapei Stadium” di Reggio Emilia, contro il Sassuolo di Roberto De Zerbi (dirige Massimiliano Irrati di Pistoia, assistenti di linea Damiano Di Iorio di Vico e Valerio Vecchi di Lamezia Terme, quarto uomo Francesco Guccini di Albano Laziale, addetti al VAR Michael Fabbri di Ravenna e Rodolfo Di Vuolo di Castellammare di Stabia. All’andata finì 2 a 2, al termine di un match spettacolare, con il Cagliari due volte in vantaggio con Leonardo Pavoletti, autore di una splendida doppietta, raggiunto la seconda volta per il definitivo 2 a 2 al 99′, da un calcio di rigore trasformato da Kevin-Prince Boateng, trasferitosi in settimana al Barcellona.A Reggio Emilia Rolando Maran deve fare a meno di ben cinque giocatori, rimasti a casa: Lucas Castro, Marco Andreolli, Ragnar Klavan, Alberto Cerri e Marco Sau. Rientra Luca Ceppitelli. Nelle fila del Sassuolo, oltre a Kevin-Prince Boateng, oggi non ci sarà il 22enne centrocampista Stefano Sensi, obiettivo di mercato del Milan, il giovane più talentuoso a disposizione di Roberto De Zerbi.

Il Sassuolo, reduce da un brillante pari al Giuseppe Mezza di Milano con l’Inter, è una delle quadre che gioca il più bel calcio della serie A, il Cagliari per questo lo rispetta ma non lo teme, e come ha già saputo fare quest’anno contro l’ancora più competitiva Atalanta, espugnando lo stadio Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo con un  goal di Nicolò Barella, e all’Artemio Franchi di Firenze, imponendo l’1 a 1 alla Fiorentina, con un goal di Leonardo Pavoletti, cercherà di imporre anche al Sassuolo il suo gioco, per tornare a casa con un risultato positivo.

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Goal e spettacolo, alla Sardegna Arena, tra Cagliari ed Empoli. La partita è terminata 2 a 2, con il vantaggio del Cagliari nella parte finale del primo tempo, firmato da una nuova splendida incornata di Leonardo Pavoletti, ribaltamento nella seconda metà della ripresa con i goal dei toscani, siglati da Giovanni Di Lorenzo e Miha Zajc, e pari rossoblu in extremis con Diego Farias, subentrato a Joao Pedro.

Pareggio giusto, non senza rammarico per il Cagliari, che ha coltivato a lungo la speranza di conquistare l’intera posta, per poi riuscire ad evitare la beffa proprio con l’attaccante che nei giorni scorsi è stato al centro di trattative di mercato e dato per partente, destinazione Bologna, in cambio di un altro Diego…Falcinelli.

Nel Cagliari ha debuttato dall’inizio Valter Birsa, alle spalle della coppia di attaccanti formata da Joao Pedro e Pavoletti e Rolando Maran ha sostituito lo squalificato Luca Ceppitelli con Fabio Pisacane, in coppia con Filippo Romagna al centro della difesa.

Dopo un avvio privo di emozioni, con una sterile pressione del Cagliari, al 24′ è stata la squadra di Beppe Iachini ad andare per prima vicina al goal, con Miha Zajc, con una rovesciata che ha mandato il pallone a sfiorare il palo alla destra di Alessio Cragno.

Al 36′ il Cagliari ha sbloccato il risultato, con una grande deviazione di testa di Leonardo Pavoletti, pronto a sfruttare un grande assist di Artur Ionita e a superare imparabilmente il 24enne portiere dell’Empoli Ivan Provedel.

La reazione dell’Empoli al goal subito è stata immediata e prima Alessio Cragno ha anticipato Francesco Caputo smarcato da un colpo di tacco di Miha Zajc, poi è stato Filippo Romagna a sventare la minaccia su un’incursione di Afriyie Acquah.

L’Empoli ha aumentato la pressione in avvio di ripresa ma per metà tempo il Cagliari non ha rischiato praticamente niente.

Primo bribido al 24′, su un traversione di Miha Zajc, non sfruttato dai compagni davanti ad Alessio Cragno. Ma subito dopo l’Empoli ha pareggiato con Giovanni Di Lorenzo, bravo a sfruttare un cross di Manuel Pasqual. Rolando Maran ha inserito Diego Farias al posto di Joao Pedro ma subito dopo, all’81’, Miha Zajc ha gelato il Cagliari, inventando un grande goal con un’azione personale ed una conclusione che non ha lasciato scampo ad Alessio Cragno.

Sulla Sardegna Arena è sceso il gelo ed è affiorato lo spettro della sconfitta. Il Cagliari ha reagito con grande orgoglio, deciso ad evitare la sconfitta. E i suoi sforzi sono stati premiati all’ultimo minuto, con un goal firmato da Diego Farias, pronto a sfruttare un assist di Nicolò Barella, un’indecisione di Frédéric Veseli e a superare Ivan Provedel.

«Nel primo tempo abbiamo costruito diverse occasioni, oltre al gol di Pavoletti – ha commentato a fine partita Rolando Maran -. Poi c’è stato un passaggio a vuoto, nel quale non siamo riusciti a gestire la situazione ed abbiamo subìto la rimonta dell’Empoli: è un aspetto nel quale dobbiamo migliorare. Però c’è stata la reazione giusta nel finale, abbiamo tirato fuori energie fisiche e mentali che ci hanno portato a recuperare una gara compromessa. Il risultato premia la squadra per quel che ha fatto nell’arco dell’intera partita.»

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Un Cagliari in giornata negativa ha ceduto all’Udinese, alla Dacia Arena, nell’ultima partita del girone d’andata e del 2018. I rossoblu, privi del bomber Leonardo Pavoletti, tenuto precauzionalmente a riposo, e di Simone Padoin, al quale Rolando Maran ha ugualmente concesso un turno di riposo, non sono riusciti a ripetere la bella prestazione fornita nel turno infrasettimanale con il Genoa e si sono arresi ad un’Udinese rinvigorita dalla cura del nuovo tecnico Davide Nicola e decisamente più motivata alla ricerca di punti, subendo un goal per tempo, autori l’argentino Ignacio Pussetto e lo svizzero Valon Berhami. Sull’andamento dell’incontro, comunque, ha inciso la discutibile espulsione di Luca Ceppitelli, maturata in avvio di ripresa, sul risultato di 1 a 0 per l’Udinese, per un fallo quantomeno dubbio. In 10 uomini il Cagliari ha subito di lì a poco il secondo goal e solo un grande intervento di Alessio Cragno, sul rigore calciato da Kevin Lasagna, ha evitato che il risultato assumesse dimensioni ancora più nette.

«Siamo arrivati all’appuntamento senza la necessaria lucidità, era la terza partita consecutiva, la gara col Genoa ci ha fatto spendere molte energie, fisiche e mentali e abbiamo pagato qualche defezione di troppo. L’Udinese ci ha concesso poco – ha commentato a fine partita il tecnico rossoblu Rolando Maran -. Nella prima parte la gara è stata equilibrata, abbiamo fraseggiato cercando di spostare il pallone da destra a sinistra, pur senza essere pericolosi. Avremmo dovuto alzare i ritmi, l’Udinese era molto chiusa all’indietro, non siamo riusciti a verticalizzare. Loro hanno trovato il gol su un lancio dalle retrovie che ha sorpreso un po’ tutti. Complessivamente potevamo fare meglio, ma non avevamo la solita freschezza e forza. La voglia di provarci però c’è stata, anche quando siamo rimasti in inferiorità numerica.»

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Un brutto Cagliari, sceso in campo in formazione largamente rimaneggiata, è uscito sconfitto nettamente dall’Olimpico di Roma, al termine della sfida con la Lazio di Simone Inzaghi. Il risultato finale è stato reso meno netto dal calcio di rigore realizzato da Joao Pedro in pieno recupero (alla quarta marcatura personale), ma il risultato non è stato mai in discussione, perché la squadra capitolina l’ha subito incanalata dalla sua parte, con due goal nei primi 23′ minuti, autori Sergej Milinković-Savić e Francesco Acerbi, pronti a ribadire in rete due respinte di Alessio Cragno. E il risultato a metà del primo tempo sarebbe potuto essere ancora più rotondo, perché al 21′, poco prima del secondo goal, Ciro Immobile ha colpito la parte interna della traversa con una gran botta.

I primi cenni di reazione del Cagliari sono arrivati negli ultimi minuti della prima frazione di gioco, con Alberto Cerri e Paolo Faragò.

Nella ripresa la Lazio è andata vicina al terzo goal in un paio di occasioni, prima di centrare il bersaglio al 21′ con Senad Lulić che, ben servito da Immobile, non ha lasciato scampo ad Alessio Cragno.

A quel punto, a risultato ormai acquisito, il Cagliari ha avuto una reazione, è andato vicino al goal con Daniele Dessena e lo ha realizzato con il calcio di rigore procurato e realizzato da Joao Pedro.

La squadra di Rolando Maran deve dimenticare in fretta il brutto pomeriggio di ieri, perché il calendario non dà tregua. Mercoledì, alla Sardegna Arena, arriva il Genoa del capocannoniere del campionato Krzysztof Piątek, andato in goal anche ieri nella partita vinta dalla squadra ligure contro la forte Atalanta.

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Alessio Cragno.

Un bel Cagliari s’è arreso al Napoli solo al 90′ per una prodezza balistica di Arkadiusz Milik su calcio di punizione. Scesa in campo priva di ben cinque titolari (Lucas Castro. Leonardo Pavoletti, Darijo Srna, Luca Ceppitelli e Charalampos Lykogiannis), la squadra di Leonardo Mara ha giocato ad armi pari con la vicecapolista e, soprattutto nel primo tempo, è andata più volte al goal del vantaggio. Il Napoli, sorpreso dalla vivacità del Cagliari, ha sofferto per tutto il primo tempo, nella ripresa ha aumentato i ritmi fin dalle battute iniziali e la partita ha cambiato volto ma i rossoblu hanno saputo soffrire e sono riusciti a tenere il risultato di parità fino al 90′, quando è maturata l’azione decisiva: Marco Andreolli ha commesso fallo su Dries Mertens al limite dell’area, s’è incaricato della battuta Arkadiusz Milik che ha inventato traiettoria perfetta con il pallone che è andato ad infilarsi sotto la traversa, imprendibile per l’ottimo Alessio Cragno.

Nei lunghi sette minuti di recupero, il Cagliari ha tentato una reazione ma, anche per la stanchezza accumulata, jon è risucito più a creare problemi alla difesa partenopea.

Con i tre punti conquistati il Napoli sale a quota 38 punti e mantiene invariato il ritardo di 8 lunghezze dalla Juventus, mentre il Cagliari resta fermo a quota 17, con 6 lunghezze di vantaggio sul Bologna, terz’ultimo, che domani sera ospiterà il Milan in chiusura della 16ª giornata del girone d’andata.

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E’ un Cagliari incerottato quello che alle 18.00 ospita la vicecapolista Napoli alla Sardegna Arena (dirige Daniele Doveri di Roma), per la 16ª giornata di andata del campionato di serie A. Rolando Maran deve rinunciare agli squalificati Darijo Srna e Luca Ceppitelli, appiedati entrambi per due giornate dal giudice sportivo dopo le espulsioni rimediate nel concitato finale della partita con la Roma e agli infortunati Leonbardo Pavoletti, Lucas Castro e Charalampos Lykogiannīs, ma è sicuro che il suo Cagliari non parte battuto contro lo squadrone di Carlo Ancelotti, voglioso di riscattare l’immeritata eliminazione dalla Champions e di rispondere alla vittoria conquistata dalla Juventus nel derby di ieri sera con il Torino.

Il Cagliari alla Sardegna Arena finora è imbattuto e con il sostegno del suo pubblico è intenzionato ad allungare la serie positiva. Rolando Maran si affida ad Alberto Cerri per sostituire il bomber Leonardo Pavoletti e ha  l’imbarazzo della scelta per il suo partner d’attacco, tra Marco Sau, Diego Farias e Joao Pedro.

La classifica rossoblu è buona, con 17 punti e un +6 sul Bologna terz’ultimo che nel posticipo di martedì ospiterà il Milan, ed un risultato positivo odierno contro il Napoli sarebbe importantissimo in prospettiva salvezza.

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Pazzesco alla Sardegna Arena: sotto di due goal fino all’84’, il Cagliari privo dello squalificato Nicolò Barella, Luca Castro infortunato e Leonardo Pavoletti bloccato da un leggero risentimento al flessore durante il riscaldamento, ha compiuto un’impresa incredibile, dimezzando lo svantaggio con Artur Ionita all’84’ e riagguantando la Roma all’ultimo respiro, al 95′, con il neo entrato Marco Sau, dopo essere rimasto in 9 uomini per le espulsioni di Luca Ceppitelli e Darijo Srna. La Sardegna Arena al goal di Marco Sau è esplosa di gioia. Il punto conquistato in extremis, pienamente meritato per il grande secondo tempo nel corso del quale la Roma non è praticamente esistita, è di un’importanza capitale per le condizioni in cui è maturato, in prospettiva salvezza!

La Roma nel primo tempo, con il maestrale alle spalle, ha sbloccato il risultato con Bryan Cristante al 14′. Il Cagliari ha sofferto nella prima mezz’ora, poi ha cercato di organizzare una reazione ma solo in due occasioni, con Paolo Faragò, ha impensierito la difesa giallorossa. E nel finale del tempo, al 41′, ha subito il raddoppio della Roma, con Aleksandar Kolarov.

Al rientro in campo dagli spogliatoi si è visto subito un altro Cagliari. La Roma si è ritratta a difesa del doppio vantaggio, inizialmente ha rischiato poco ma con il passare dei minuti la pressione della squadra di Rolando Maran è diventata sempre più continua e la difesa giallorossa è andata via via sempre più in sofferenza.

La Roma si è rifatta viva al 17′ con una conclusione del baby Nicolò Zaniolo, sulla quale ha compiuto una prodezza Alessio Cragno. Il Cagliari ha reclamato un rigore per un presunto fallo di mano di Aleksandar Kolarov ma l’arbitro, dopo aver consultato la VAR, ha detto di no. Sono iniziati i cambi e la Roma si è chiusa ancora più in difesa. In campo Xavier Pastore per Patrik Schick.

All’84’ è arrivato il gol che ha riaperto la partita: calcio d’angolo di Darijo Srna, tocco di Joao Pedro e sul secondo palo è arrivato puntuale Artur Ionita che ha fatto esplodere d’entusiasmo la Sardegna Arena.

All’88’ Eusebio Di Francesco ha tolto dal campo Nicolò Zaniolo, anche oggi tra i migliori, inserendo Juan Jesus. L’arbitro ha concesso 5 minuti di recupero, nel corso dei quali è accaduto di tutto.

Al 91’, su lancio di Luca Cigarini (entrato a 10′ dalla fine per Filip Bradarić) ha messo in mezzo un gran pallone, sul quale Paolo Faragò ha calciato addosso a Robin Olsen, poi fortuitamente è finito addosso al portiere, l’arbitro ha assegnato un calcio di punizione alla Roma, Luca Ceppitelli e Darijo Srna hanno ecceduto nelle proteste e sono stati espulsi. Cagliari in 9 contro 11, tutto finito? Per niente.

Il Cagliari ci ha creduto ancora, Artur Ionita ha servito in profondità un pallone di platino per Marco Sau che si è infilato come una lama nel burro della difesa romanista ed ha gelato l’incolpevole Robin Olsen! La Sardegna Arena è diventata un inferno, l’arbitro ha fischiato la fine e per il Cagliari il 2 a 2 vale come una vittoria e la classifica questa sera dice 17!

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Alberto Cerri.

Il Cagliari ha espugnato il Bentegodi, 2 a 1 sul Chievo, ed accede agli ottavi di finale della Coppa Italia. La squadra di Rolando Maran, grande ex (ha giocato con la squadra clivense nove campionati consecutivi con 280 presenze e 11 goal, ed l’ha allenata per quattro stagioni consecutive) ha sbloccato il risultato già all’8′, con un bel goal del giovane centravanti Alberto Cerri, su assist di Paolo Faragò, ed è stato raggiunto al 18′ dal Chievo, in goal con il 20enne francese Mehdi Pascal Marcel Leris. Il goal della vittoria rossoblu è arrivato al 23′ del secondo tempo, autore Fabio Pisacane, con un colpo di testa da pochi passi, dopo due grandi occasioni mancate dai compagni.

Il Cagliari, sceso in campo con una formazione imbottita di seconde linee (alcuni titolari a riposo forzato, molti altri per precisa scelta di Rolando Maran), ha disputato una buona partita, concedendo poche opportunità alla squadra veneta, apparsa comunque in ripresa rispetto alla prima parte della stagione, come confermano i pareggi imposti al Napoli (in trasferta) e alla Lazio (in casa).

La squadra rossoblu negli ottavi di finale, in programma il 13 gennaio, affronterà l’Atalanta. La sede dell’incontro verrà decisa dal sorteggio, come prevede da quest’anno il regolamento, quando si incontrano due squadre della stessa categoria.

Il Cagliari da domani tornerà ad allenarsi in vista della partita con la Roma, in programma sabato sera alle 18.00 alla Sardegna Arena, nella quale Rolando Maran dovrà fare a meno del suo gioiellino, Nicolò Barella, squalificato.