24 November, 2024
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È stata presentata questa mattina, presso il Centro Culturale di via Indipendenza, a Nuxis, una mostra fotografica a tema archeologico, relativa agli scavi presso la Grotta di Acquacadda, organizzata dall’associazione Speleo Club Nuxis, in collaborazione con il comune di Nuxis e l’Università di Cagliari.

Nella Mostra, che verrà installata presso la Scuola Media di Nuxis, sono presenti immagini relative ai lavori della 3ª campagna di scavi appena terminata (il 30 settembre 2022). L’obiettivo della Mostra è quello di avvicinare allo scavo la popolazione locale, all’interno di quelle pratiche di divulgazione scientifica e di archeologia pubblica messe in pratica nell’ambito della “terza missione” dell’Università di Cagliari.

Alla presentazione erano presenti gli alunni di alcune classi delle scuole Primaria e Media di Nuxis, accompagnati dalle loro insegnanti. Dopo la breve presentazione del sindaco Romeo Ghilleri,il professor Riccardo Cicilloni, docente di Preistoria e Protostoria del Dipartimento di Lingue, Lettere e Beni Culturali dell’Università di Cagliari, ha spiegato i contenuti dei pannelli fotografici insieme all’archeologo Federico Porcedda. È stata grande la curiosità degli alunni che già conoscono la Grotta di Acquacadda per averla visitata e hanno fatto numerose domande sia al professor Riccardo Cicilloni sia all’archeologo Federico Porcedda, manifestando anche interesse per un eventuale proseguimento degli studi per il conseguimento della laurea in Archeologia che – come ha spiegato il professor Riccardo Cicilloni – prevede un corso di studi complessivamente ventennale, dalla Scuola Primaria alla definitiva specializzazione.

La presentazione della Mostra precede di due giorni l’inizio del 1° convegno internazionale “Le grotte nella preistoria: scavi, studi e valorizzazione”, che si terrà da venerdì 21 a domenica 23 ottobre, presso il sito geo-speleo-archeologico dell’ex Miniera di Sa Marchesa, presso Acquacadda. Il convegno è organizzato dall’associazione Speleo Club Nuxis, presieduta dal prof. Roberto Curreli, in collaborazione con l’Università degli Studi di Cagliari, cattedra di Preistoria e Protostoria del Dipartimento di Lingue, Lettere e Beni Culturali (proff. Riccardo Cicilloni e Carlo Lugliè), il comune di Nuxis, il ministero della Cultura, la missione archeologica presso la Grotta di Acquacadda – Nuxis, il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna. L’evento culturale è finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna (assessorato del Turismo, artigianato e commercio), L.R. 7/1955, annualità 2021.

La cerimonia di apertura con i saluti delle autorità, è prevista venerdì 21 ottobre, alle 9.30. Il programma prevede due sessioni di lavoro giornaliere, venerdì 21 e sabato 22 ottobre, con discussione finale dopo le relazioni degli esperti.

Domenica 23 ottobre, la giornata che chiuderà il convegno sarà dedicata alle visite guidate in alcuni siti archeologici del Sulcis.

Allegate tre brevi dichiarazioni del professor Riccardo Cicilloni, del professor Roberto Curreli e del sindaco di Nuxis Romeo Ghilleri.

 

Sabato mattina, nel sito geospeleologico di Sa Marchesa, a Nuxis, è stato inaugurato un cippo in ricordo dei “Leoni” paracadutisti della Folgore che hanno perso la vita nella battaglia di El Alamein, in Egitto, nel 1942.
Hanno partecipato alla cerimonia, la sezione del Sulcis Iglesiente dell’associazione nazionale paracadutisti d’Italia presieduta da Nino Cossu, il sindaco di Nuxis Romeo Ghilleri e l’Amministrazione comunale, i rappresentanti delle Forze Armate, lo Speleo Club Nuxis, la Protezione Civile VEA, i rappresentanti di Forestas che hanno fornito e sistemato il monumento e diverse associazioni.

La grave crisi economica, acuita dall’esponenziale aumento dei prezzi di gas ed energia elettrica, sta mettendo in crisi il tessuto produttivo, i bilanci delle famiglie e quelli degli enti locali. Ad essere pesantemente penalizzati sono i Comuni, grandi e piccoli.
Come vive questa emergenza un piccolo Comune qual è Nuxis? Lo abbiamo chiesto al sindaco Romeo Ghilleri.
«Stiamo facendo ogni sforzo possibile per dare risposte concrete ai nostri cittadini dice Romeo Ghilleri -. E’ fondamentale essere presenti in tutte le attività e dare un segnale di cambiamento dal punto di vista sociale e occupazionale. Cercheremo di promuovere Nuxis e tutto il suo territorio anche a livello regionale e nazionale, in modo tale da fare conoscere tutto ciò che di bello ha da presentare il nostro paese.»
«Restiamo in attesa dei risultati delle prossime elezioni nazionali per capire come intenderà muoversi il prossimo Governo aggiunge il sindaco di Nuxis -. Abbiamo già sollecitato sia la Regione sia il Governo a dare delle risposte per supportare tutti i costi che stanno gravando sui Comuni e su tutti i cittadini.»
I Comuni confidano sulle risorse del PNRR per realizzare opere importanti.
«Il PNRR – dice Romeo Ghilleri -, è una macchina importante da utilizzare per investimenti anche nel nostro paese. Purtroppo, la burocrazia rappresenta un ostacolo, per cui le tempistiche sono sempre piuttosto lunghe. Stiamo lavorando con gli uffici per cercare di arrivare a diversi finanziamenti per le nostre prossime attività.»
Nuxis sta puntando molto sulla valorizzazione del suo patrimonio archeologico.
«Il percorso avviato è molto positivo, dobbiamo continuare a credere nella valorizzazione del nostro patrimonio, per dare un futuro alle prossime generazioni. Nuxis deve crescere anche a livello turistico e servono nuove idee per dare ai nostri giovani la possibilità di restare nel loro paese. Abbiamo grandi risorse conclude Romeo Ghilleri -, da Sa Marchesa al Pozzo sacro ed alla Chiesa bizantina di Sant’Elia, ma soprattutto abbiamo una grande risorsa che si chiama acqua, un bene inestimabile per la nostra comunità. Avanti per Nuxis: crescere, evolversi, rivoluzionarsi, di questo abbiamo bisogno.»
Armando Cusa

Si è concluso sabato, nell’ex sito minerario di “Sa Marchesa” a Nuxis, gestito dal gruppo Speleo Club Nuxis, l’appuntamento con “Open your mine – Miniere Aperte”, iniziativa ideata, promossa e coordinata dal Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna in collaborazione con le amministrazioni locali, le associazioni e i gestori dei siti, per promuovere l’identità dei territori, migliorarne la percezione ed evidenziarne le potenzialità in chiave innovativa e sostenibile.

La due giorni “Open your mine – Miniere Aperte” di venerdì 16 e sabato 17 settembre ha visto la partecipazione dell’on. Alessandra Zedda – Assessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale della Regione Sardegna – in visita istituzionale all’evento, che ha incontrato il Commissario straordinario del Parco Geominerario dott.ssa Elisabetta Anna Castelli, insieme al sindaco di Nuxis, Romeo Ghilleri.
Presso la sala convegni di Sa Marchesa, venerdì sera si è svolto l’incontro sul tema “La tutela e la valorizzazione del patrimonio minerario”, con la partecipazione di docenti universitari, archeologi e ricercatori, dove è stato presentato l’avvio della terza campagna di scavi archeologici presso la Grotta di Acquacadda, evidenziando l’importanza dell’indagine delle fasi preistoriche antecedenti alla nascita della civiltà nuragica, da cui emergono reperti e testimonianze utili a ricostruire fasi delle civiltà sarde del passato ancora poco note e l’intreccio con la storica attività mineraria.
Sabato mattina, i partecipanti alla giornata “OYM”, accompagnati da guide specializzate ed esperti di settore, nell’affascinante Grotta di Acquacadda hanno potuto osservare dal vivo le attività di scavo e ricerca, visitare il Museo di Sa Marchesa, svolgere attività di trekking verso le piscine naturali di “Su Giriadroxiu” e degustare prodotti locali. Nel pomeriggio, sono proseguite le visite guidate ad alcuni dei siti più interessanti dell’area mineraria di Sa Marchesa, come il Pozzo Sacro in località “Tattinu”, la Chiesa di Sant’Elia e le cave di estrazione del marmo a cielo aperto.

L’evento si è concluso con il concerto di Piero Marras presentato dal direttore del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna Ciro Pignatelli e dal sindaco di Nuxis Romeo Ghilleri.

 

Sarà l’ex sito minerario di “Sa Marchesa” a Nuxis, venerdì 16 e sabato 17 settembre, protagonista di un nuovo appuntamento con “OPEN YOUR MINE – Miniere Aperte”, iniziativa ideata, promossa e coordinata dal Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna in collaborazione con le amministrazioni locali, le associazioni e i gestori dei siti per promuovere l’identità dei territori, migliorarne la percezione ed evidenziarne le potenzialità in chiave innovativa e sostenibile.

La due giorni “OYM” è organizzata dal Parco Geominerario in collaborazione con il comune di Nuxis, i gestori di “Sa Marchesa” e l’Associazione Italiana “Giovani per l’Unesco”, con una serie di eventi, trekking e visite guidate gratuite ai numerosi siti di un territorio interessato, per circa un secolo, dall’attività di scavo e concessioni minerarie di piombo e zinco, di rame ed argento, con presenza di formazioni geologiche esclusive, scenari ambientali caratteristici e tracce di insediamenti umani preistorici.

La partecipazione agli eventi è a numero limitato, per cui è necessaria la prenotazione.

Si inizia venerdì alle 18.30, presso il sito geo-speleo-archeologico e minerario di “Sa Marchesa”, con l’incontro avente a tema “Tutela e valorizzazione del patrimonio minerario”, che vedrà gli interventi di Federico Porcedda (archeologo rappresentante dell’Associazione Italiana “Giovani per l’Unesco”), Ciro Pignatelli (direttore del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna), Romeo Ghilleri (sindaco del comune di Nuxis), Riccardo Cicilloni e Marco Cabras (ricercatori dell’Università degli Studi di Cagliari), Samuele Antonio Gaviano (sindaco del comune di Serri), Pietro Laureano (Università di Firenze – esperto Unesco) e Roberto Curreli (geologo di “Sa Marchesa”), a cui seguiranno un momento ricreativo e una visita allo spazio espositivo della struttura. Nel corso dell’incontro, si parlerà dell’importante avvio della terza campagna di scavi archeologici presso la grotta di “Acquacadda”, mirante all’investigazione delle fasi preistoriche antecedenti alla nascita della civiltà nuragica, in particolare dall’Età del Rame all’Età del Bronzo.

Sabato mattina, si parte alle 9.30, con visite guidate agli scavi archeologici presso la grotta e alle sale espositive della struttura di “Sa Marchesa”. Sempre alle 9.30, partenza del trekking verso le piscine naturali di “Su Giriadroxiu”, con accompagnamento di guide ambientali escursionistiche e geologo. L’itinerario prevede un percorso ad anello di 5 km e difficoltà E (livello intermedio, escursionistico), con dislivello di 250 metri e durata di circa 4 ore. Al termine, verrà offerto un rinfresco con prodotti locali.

Le visite guidate riprendono alle 17.00, con partenza da “Sa Marchesa”. La prima, con archeologo, è diretta al “Pozzo Sacro” in località “Tattinu”, dove esisteva un villaggio nuragico, e alla chiesa campestre di “Sant’Elia”, edificata in periodo bizantino. La seconda, con geologo, punta a visitare una delle cave del territorio di Nuxis, in cui si estraevano marmo nero e grigio dalle caratteristiche peculiari.

Chiuderà la giornata il concerto serale del cantautore Piero Marras accompagnato da Vittorio Gazale, alle 20.30 presso il piazzale del sito di “Sa Marchesa”.

 

E’ stata presentata questa mattina, nella sala riunioni del sito ex minerario di Sa Marchesa, a Nuxis, la terza campagna di scavo archeologico didattico diretta da Riccardo Cicilloni, professore di Preistoria e Protostoria del Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali dell’Università degli Studi di Cagliari, in collaborazione con i professori Elisabetta Marini e Vitale Sparacello del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente della medesima Università, che prenderà il via lunedì 5 settembre.

Allo scavo parteciperanno, anche quest’anno, durante tutto il mese di settembre, una trentina di studenti dei Corsi di Laurea in Beni Culturali e Spettacolo, in Archeologia e Storia dell’Arte e della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università di Cagliari, ma anche studenti dell’Università di Ferrara, coordinati sul campo dai dottori Marco Cabras e Federico Porcedda, con il supporto dell’antropologa Dr.ssa Fabiana Corcione.

Le attività di scavo e ricerca sono possibili grazie alla concessione di scavo del ministero della Cultura (miC) e ai contributi del comune di Nuxis, della Regione Sardegna, del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna e con il supporto tecnico dell’associazione Speleo Club Nuxis, che gestisce l’area, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Cagliari e per le Province di Sud Sardegna ed Oristano.

La ricerca ricade nell’ambito di un progetto più ampio, portato avanti dalla Cattedra di Preistoria e Protostoria dell’Università di Cagliari, mirante all’investigazione delle fasi preistoriche antecedenti alla nascita della civiltà nuragica, con particolare riferimento alle attività di estrazione dei metalli ed alle attività metallurgiche che le popolazioni dell’età del Rame e poi del Bronzo effettuarono a partire dall’inizio del III millennio a.C. L’obiettivo principale delle indagini di scavo sarà quello di indagare il passaggio dalla cultura di Monte Claro (età del Rame) a quella di Bonnanaro (prima età del Bronzo), e capire quale ruolo quest’ultima abbia nella formazione della successiva civiltà nuragica.

L’importante sito preistorico della grotta di Acquacadda di Nuxis, frequentato durante l’età del Rame, è già noto in letteratura in quanto negli anni ’60 del secolo scorso fu oggetto di un primo saggio di uno scavo, ancora praticamente inedito, condotto dalla compianta professoressa Maria Luisa Ferrarese Ceruti, afferente allora all’Università di Cagliari. Da queste indagini si ricavò una delle prime datazioni radiocarboniche dell’archeologia sarda, che ha fatto sì che la grotta di Acquacadda sia stata citata in numerose pubblicazioni a carattere nazionale ed internazionale.

Le precedenti campagne di scavo, iniziate nel 2019, hanno permesso il recupero di informazioni di grande interesse scientifico. Nella grande grotta sono stati effettuati vari saggi archeologici, che hanno permesso di individuare resti di un focolare, associato a ceramiche eneolitiche di cultura Monte Claro ed a resti di pasto, di presumibile funzione sacrale, ed una ampia area di dispersione di materiali ceramici frammentati intenzionalmente, associati a resti scheletrici umani ed a preziosi reperti metallici, che sembrano testimoniare una frequentazione della grotta nell’età del Rame (III millennio a.C.) per scopi sacrali e funerari. La campagna di quest’anno mira ad ottenere ulteriori dati per meglio comprendere la complessa situazione.

I risultati degli scavi sinora effettuati sono stati presentati in vari articoli scientifici e interventi nell’ambito di Congressi nazionali ed internazionali.

Tutto il progetto è caratterizzato inoltre dalla collaborazione interdisciplinare tra i dipartimenti di Lettere, Lingue e Beni Culturali e quello di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università degli Studi di Cagliari, ma non solo. Sono in corso una serie di analisi archeometriche finalizzate alla ricostruzione della vita delle comunità del tempo. Oltre agli studi sui resti osteologici umani, sono state effettuate analisi archeobotaniche (da parte del dott. Mariano Ucchesu) ed archeozoologiche (da parte dei dottori Alfredo Carannante e Salvatore Chilardi). Sui reperti rinvenuti sono state portate avanti una serie di attività laboratoriali: catalogazione, studio dei reperti ceramici e metallici. Sono inoltre in corso varie analisi geologiche ad opera dei colleghi geologi dell’Università di Cagliari, coordinati dai professori Giovanni De Giudici e Gianluigi Pillola.

Grande importanza viene data alla comunicazione. Alle attività di studio e ricerca, infatti, sono state affiancate altre finalizzate alla divulgazione dei risultati e ad una maggiore conoscenza del dato scientifico attraverso una serie di iniziative online e offline: social network, scavo aperto al pubblico, seminari e attività con la comunità locale. Tutto ciò rientra nella cosiddetta “Terza Missione” dell’Università di Cagliari, la quale si pone come obiettivi quelli di favorire l’applicazione diretta, la valorizzazione e l’impiego della conoscenza per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della società.

Stamane abbiamo intervistato il professor Riccardo Cicilloni.

                                  

 

Il 5 settembre, nella grotta di Acquacadda, a Nuxis, prenderà avvio la terza campagna di scavo archeologico didattico diretta da Riccardo Cicilloni, professore di Preistoria e Protostoria del Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali dell’Università degli Studi di Cagliari, in collaborazione con i professori Elisabetta Marini e Vitale Sparacello del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente della medesima Università. Allo scavo parteciperanno, anche quest’anno, durante tutto il mese di settembre, una trentina di studenti dei Corsi di Laurea in Beni Culturali e Spettacolo, in Archeologia e Storia dell’Arte e della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università di Cagliari, ma anche studenti dell’Università di Ferrara, coordinati sul campo dai Dott.ri Marco Cabras e Federico Porcedda, con il supporto dell’antropologa Dr.ssa Fabiana Corcione.

Le attività di scavo e ricerca sono possibili grazie alla concessione di scavo del ministero della Cultura (miC) e ai contributi del comune di Nuxis, della Regione Sardegna, del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna e con il supporto tecnico dell’associazione Speleo Club Nuxis, che gestisce l’area, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Cagliari e per le Province di Sud Sardegna ed Oristano.

La ricerca ricade nell’ambito di un progetto più ampio, portato avanti dalla Cattedra di Preistoria e Protostoria dell’Università di Cagliari, mirante all’investigazione delle fasi preistoriche antecedenti alla nascita della civiltà nuragica, con particolare riferimento alle attività di estrazione dei metalli ed alle attività metallurgiche che le popolazioni dell’età del Rame e poi del Bronzo effettuarono a partire dall’inizio del III millennio a.C. L’obiettivo principale delle indagini di scavo sarà quello di indagare il passaggio dalla cultura di Monte Claro (età del Rame) a quella di Bonnanaro (prima età del Bronzo), e capire quale ruolo quest’ultima abbia nella formazione della successiva civiltà nuragica.

L’importante sito preistorico della grotta di Acquacadda di Nuxis, frequentato durante l’età del Rame, è già noto in letteratura in quanto negli anni ’60 del secolo scorso fu oggetto di un primo saggio di uno scavo, ancora praticamente inedito, condotto dalla compianta professoressa Maria Luisa Ferrarese Ceruti, afferente allora all’Università di Cagliari. Da queste indagini si ricavò una delle prime datazioni radiocarboniche dell’archeologia sarda, che ha fatto sì che la grotta di Acquacadda sia stata citata in numerose pubblicazioni a carattere nazionale ed internazionale.

Le precedenti campagne di scavo, iniziate nel 2019, hanno permesso il recupero di informazioni di grande interesse scientifico. Nella grande grotta sono stati effettuati vari saggi archeologici, che hanno permesso di individuare resti di un focolare, associato a ceramiche eneolitiche di cultura Monte Claro ed a resti di pasto, di presumibile funzione sacrale, ed una ampia area di dispersione di materiali ceramici frammentati intenzionalmente, associati a resti scheletrici umani ed a preziosi reperti metallici, che sembrano testimoniare una frequentazione della grotta nell’età del Rame (III millennio a.C.) per scopi sacrali e funerari. La campagna di quest’anno mira ad ottenere ulteriori dati per meglio comprendere la complessa situazione.

I risultati degli scavi sinora effettuati sono stati presentati in vari articoli scientifici e interventi nell’ambito di Congressi nazionali ed internazionali.

Tutto il progetto è caratterizzato inoltre dalla collaborazione interdisciplinare tra i dipartimenti di Lettere, Lingue e Beni Culturali e quello di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università degli Studi di Cagliari, ma non solo. Sono in corso una serie di analisi archeometriche finalizzate alla ricostruzione della vita delle comunità del tempo. Oltre agli studi sui resti osteologici umani, sono state effettuate analisi archeobotaniche (da parte del dott. Mariano Ucchesu) ed archeozoologiche (da parte dei dottori Alfredo Carannante e Salvatore Chilardi). Sui reperti rinvenuti sono state portate avanti una serie di attività laboratoriali: catalogazione, studio dei reperti ceramici e metallici. Sono inoltre in corso varie analisi geologiche ad opera dei colleghi geologi dell’Università di Cagliari, coordinati dai professori Giovanni De Giudici e Gianluigi Pillola.

Grande importanza viene data alla comunicazione. Alle attività di studio e ricerca, infatti, sono state affiancate altre finalizzate alla divulgazione dei risultati e ad una maggiore conoscenza del dato scientifico attraverso una serie di iniziative online e offline: social network, scavo aperto al pubblico, seminari e attività con la comunità locale. Tutto ciò rientra nella cosiddetta “Terza Missione” dell’Università di Cagliari, la quale si pone come obiettivi quelli di favorire l’applicazione diretta, la valorizzazione e l’impiego della conoscenza per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della società.

Sabato 3 settembre, alle 11.00, nel sito geo speleo archeologico «Sa Marchesa» Ex miniera Sa Marchesa – Acquacadda – Nuxis, si terranno la conferenza stampa e l’inaugurazione delle attività.

Gli interventi previsti.

Saluti delle autorità regionali e provinciali;

– Romeo Ghilleri, sindaco di Nuxis;

– Giovanna Pietra, funzionario archeologo, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e per le Province di Sud Sardegna e Oristano;

– Marco Giuman, Direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università di Cagliari;

– Riccardo Cicilloni, Università di Cagliari, direttore scientifico dello scavo archeologico presso la Grotta di Acquacadda;

– Roberto Curreli, presidente Associazione Speleo-Club Nuxis;

– Marco Cabras, archeologo;

– Federico Porcedda, archeologo.

 

Nuovi ingressi nell’assemblea dell’Unione dei Comuni del Sulcis. Alcuni giorni fa, a distanza di poco più di un mese dalle ultime consultazioni amministrative, il “parlamentino” che raccoglie i 12 Comuni del Sulcis ha preso atto del risultato elettorale e delle elezioni di nuovi primi cittadini. Le urne hanno certificato la non riconferma dei sindaci Piero Andrea Deias, ex sindaco di Nuxis, e di Giorgio Alimonda, ex primo cittadino di Portoscuso. Al loro posto subentrano rispettivamente i neo eletti Romeo Ghilleri e Ignazio Atzori.

Con l’uscita di Piero Andrea Deias, componente della giunta dell’Unione, si è resa necessaria la sua sostituzione. Così l’esecutivo, guidato dal presidente e sindaco di Giba Andrea Pisanu, ha provveduto al suo avvicendamento con l’elezione in giunta di Elvira Usai, sindaco di San Giovanni Suergiu. Alla luce di ciò l’esecutivo dell’Unione del Sulcis, oltre al presidente Pisanu, è composto dai sindaci Anna Maria Teresa Diana (Sant’Anna Arresi), Massimo Impera (Santadi), Elvira Usai (San Giovanni Suergiu) ed Emanuele Pes (Tratalias).

Tra i Comuni che gestiranno la risorse idriche in maniera autonoma c’è anche Nuxis. Il sindaco, Romeo Ghilleri, ha ricevuto stamane l’attesa comunicazione da parte del presidente di Egas Fabio Albieri ed ha espresso grande soddisfazione, perché si tratta di un risultato al quale hanno lavorato negli ultimi la precedente amministrazione guidata dal sindaco Piero Andrea Deias ed il comitato di cittadini costituitosi in paese.

La lettera inviata a tutti cittadini di Nuxis.

Il 1° luglio 2022 sarà una data memorabile e fondamentale nella storia della nostra comunità. Finalmente, dopo tanti anni e tante “battaglie”, in special modo nell’ultimo anno, l’Ente di Governo dell’Ambito della Sardegna (EGAS) ha ufficialmente riconosciuto a questo Comune il diritto di mantenere la gestione autonoma del Servizio Idrico Integrato (SII). Ci sono stati momenti molto difficili, momenti in cui sembrava ci fossero poche speranze che un bene unico e prezioso come l’acqua, potesse rimanere nel pieno e libero utilizzo dei Nuxiai. La speranza – ma soprattutto la convinzione e la certezza, che la gestione autonoma del sistema idrico finora portata avanti da questo Comune fosse conforme ai requisiti ed alle condizioni prescritte dalla vigente normativa (in particolare l’art. 147, comma 2-bis, lett. b), del D.Lgs. 152/2006 – Testo Unico Ambiente) – ci hanno dato la forza di resistere e persistere, senza alcun tentennamento, nel nostro intento. Oggi tali volontà e fermezza sono state riconosciute e legittimate da EGAS. Sono certo che la risorsa “acqua” da oggi in poi sarà ancor di più un valore ed un bene che identifica e distingue la nostra comunità. Credo che l’abbondanza di sorgenti presenti nel territorio sia uno dei massimi “beni identitari” della nostra comunità; soprattutto la sorgente Sa Turri che da quasi un secolo assicura l’approvvigionamento idrico dell’intero territorio comunale. Erano infatti i primi anni ’30 dello scorso secolo quanto un distaccamento di cavalleria del Regio Esercito Italiano, di stanza nella località “S’Accampamentu” di Nuxis, realizzò le prime opere di captazione della sorgente (peraltro ancora perfettamente efficienti ed in buono stato di conservazione). A partire dal novembre 1957, quanto il nostro Comune diventò autonomo per distacco da quello di Santadi, le diverse Amministrazioni che si sono nel tempo succedute, hanno pian piano realizzato un complesso e sviluppato sistema di reti ed impianti che ad oggi assicurano l’autonomia dell’approvvigionamento idrico e la funzionalità del sistema fognario-depurativo. La sorgente Sa Turri ed il Rio Coxina che da essa si origina, sono inoltre attori e testimoni dello sviluppo storico, sociale ed economico della nostra comunità; basti ricordare che la sorgente, attraverso una ramificata rete di gore e fino a non molti anni fa, garantiva l’innaffiamento di orti e giardini, oppure che fino agli anni scorsi anni ’80 era il punto di ritrovo e di svago dei giovani nuxiai (so che il primo bagno di tanti ragazzi di allora non è avvenuto in quel di Porto Pino, ma in uno dei tanti piccoli laghetti/gorroppus che caratterizzavano il Rio Coxina). Sono quindi veramente orgoglioso e contento che EGAS, dopo un lungo e periglioso cammino, abbia concluso positivamente la verifica in capo a questo Comune del possesso dei requisiti e delle condizioni per il riconoscimento della gestione autonoma del SII, ed abbia quindi, in data odierna, riconosciuto e certificato l’efficienza e la bontà della gestione della risorsa idrica ed il conseguente diritto a conservarne la piena e completa autonomia. Mi onoro di rappresentare in questo storico momento la nostra comunità. E’ comunque mia profonda certezza il fatto che quanto oggi riconosciuto da EGAS non sarebbe mai stato possibile raggiungere senza il lavoro e la partecipazione di tante persone che, spesso in silenzio ed all’oscuro dei più, hanno profuso tante energie ed impegno per conseguire un così agognato e sofferto obiettivo. In questo momento ed in primis credo che sia doveroso un sincero e sentito ringraziamento alla Giunta ed all’intera Amministrazione Comunale uscente, che hanno seguito passo passo ogni fase della procedura istruttoria con EGAS. Ancora grandi ringraziamenti devo esprimere al Comitato Civico, artefice principale delle prime azioni intraprese alcuni anni fa per conservare l’autonomia idrica, ed a tutti gli Uffici, in particolare l’Area Tecnica, che a lungo e senza sosta hanno lavorato per predisporre tutta la documentazione e gli elementi necessari a soddisfare le richieste EGAS. L’elenco dei ringraziamenti è ancora molto lungo, ma sono sicuro che ci saranno a breve prossime occasioni per farlo. Mi rendo conto che il risultato odierno può essere ritenuto da molti Nuxiai un ottimo punto di arrivo; condivido in parte tale stato d’animo e sentimento. Vorrei, infatti, che l’obiettivo oggi raggiunto rappresentasse invece per l’intera comunità il punto di partenza per una più efficiente e partecipata gestione autonoma della risorsa idrica. Il mio auspicio è che d’ora in avanti si abbia tutti una più forte sensibilità, cura e tutela della risorsa idrica, da esprimersi prima di tutto evitandone gli sprechi e gli usi non idonei e inappropriati. Io, la Giunta e l’intero Consiglio Comunale adotteremo tutti gli atti e le azioni necessari alla più efficiente ed efficace gestione autonoma del sistema idrico, migliorando la funzionalità operativa e tecnologica delle reti e l’esercizio dei serbatoi idrici e degli impianti depurativi. Ciò sarà possibile e raggiungibile anche e in special modo grazie alle azioni ed ai comportamenti di ogni paesana/o. Vorrei concludere ricordando che la Natura e il Buon Dio hanno “regalato” a questa comunità abbondante acqua, oltretutto di pregevole caratteristiche idropotabili; è vitale e primario dovere di tutti noi far sì che anche i nostri figli, nipoti e discendenti possano in futuro godere di questo bene. Infatti, parafrasando quel che diceva qualcuno tempo fa, l’acqua è un bene che non ci hanno lasciato in eredità i nostri genitori, ma ci hanno dato in prestito i nostri figli e noi dobbiamo restituirgliela ancor più abbandonante e genuina di come l’abbiamo avuta.

Il Sindaco Romeo Ghilleri e tutta l’Amministrazione Comunale

Si è insediato questa sera il nuovo Consiglio comunale di Nuxis, eletto domenica 12 giugno. Dopo l’esame delle condizioni di eleggibilità e di compatibilità degli eletti, il nuovo sindaco, Romeo Ghilleri, ha prestato giuramento ed ha presentato la nuova Giunta.

Dario Melis è vice sindaco ed assessore delle Politiche Socio assistenziali e culturali.

Federico Figus è assessore dei Lavori pubblici, Viabilità, Urbanistica ed Attività produttive.

Damiano Cani è assessore delle Politiche ambientali, Turismo, Agricoltura, Protezione civile.

Serenella Tronci è assessore dello Sport e Tempo libero.

Quest’ultima, candidata alla carica di consigliere, non eletta, è stata nominata come assessore esterno.

Simone Secci, il consigliere più votato con 94 preferenze, è stato nominato capogruppo di maggioranza.

Ricordiamo la composizione del nuovo Consiglio comunale, con le relative preferenze.

Sindaco: Romeo Ghilleri (460 voti).

Maggioranza: Simone Secci, 94 preferenze; Dario Melis, 78; Valeria Acca, 64; Federico Figus, 35; Damiano Cani, 26; Cristian Muscas, 24; Gabriele Serra, 19; Davide Tatti, 19.

Minoranza: Piero Andrea Deias (candidato sindaco non eletto con 449 voti); Roberto Curreli, 71 preferenze; Maria Antonietta Pinna, 62; Andrea Lai, 59.