22 November, 2024
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Con l’esibizione dei migliori studenti delle classi di clarinetto e pianoforte domani, giovedì 9 maggio, nel Conservatorio di Cagliari prende il via I talenti del Conservatorio, sette serate – sino al 4 giugno – pensate per permettere agli allievi di mostrare le capacità acquisite durante i loro studi suonando davanti ad un pubblico.

L’appuntamento, in programma nel prestigioso spazio dell’Auditorium, prenderà il via alle 17.00, quando salirà sul palco Davide Melis, della classe di clarinetto guidata da Renzo Marroccu. Saranno proposte musiche di V. Bucchi e W. A. Mozart. Gli strumenti a fiato lasceranno poi spazio al pianoforte con il concerto degli studenti Valentino Serafini, Michele Scano, Rocco Mancini e Sebastiano Bussu della classe di Maria Lucia Costa, che si misureranno con partiture, tra gli altri, di F. Chopin, W. A. Mozart, R. Schumann.

Gli appuntamenti proseguono anche il giorno dopo (venerdì 10 maggio) con le esibizioni di Giorgia Pintus, Domenico Loddo e Mattia Congiu, della classe di pianoforte guidata da Manuela Piras. Sarà poi la volta di Michelangelo Pintus, Michele Maccioni e Veronica Melis, della classe di Pianoforte guidata da Stefano Figliola. La serata proporrà un programma costruito sulle note di S. Joplin, F. Chopin, S. Prokofiev.

La prima settimana con I talenti del Conservatorio si chiude sabato 11 maggio con il concerto che vedrà sul palco Eleonora Cabras e Selene Gaviano, allieve delle classi di Flauto, guidata da Tony Chessa, gli studenti della classe di Musica da camera del maestro Michele Nurchis, Andrea Onnis e Federico Melis, gli studenti Ignazio Origa e Carolina Bogutz, della classe di pianoforte portata avanti da Romeo Scaccia e, infine, Giovanni Faedda e Benedetto Pani, della classe di Organo guidata da Livia Sandra Frau. I brani proposti nel corso della serata spazieranno da autori come C. Chaminade a C. Debussy, sino a J. S. Bach, F. Busoni e D. Buxtehude.

Tutti concerti cominceranno alle 17.00.

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Cortometraggi da tutto il mondo e ospiti prestigiosi che si raccontano tra musica, fumetto e film: da dieci anni i caratteri distintivi del Puntodivista Film Festival, il Festival Concorso Internazionale Itinerante di Cinematografia diretto da Romano Usai. Giovedì 16 novembre la terza serata è dedicata al “cinema disegnato … dal fumetto al film”. Se ne parlerà con Bepi Vigna, regista, sceneggiatore, autore di fumetti e graphic novel, dopo la proiezione con inizio alle 21.45 del suo cortometraggio di animazione “Nausicaa – L’altra Odissea” (Produzione Zena Film), evento speciale che ha aperto la seconda edizione di SIC@SIC (Short Italian Cinema) alla trentaduesima Settimana Internazionale della Critica, sezione organizzata nell’ambito della 74ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. Un film tra fumetto d’autore e montaggio cinematografico con i disegni firmati dall’illustratore Andrea Serio che racconta la storia della principessa Nausicaa e del suo incontro con il naufrago Ulisse che la sedurrà per poi abbandonarla con i suoi affascinanti racconti sul suo peregrinare per il mondo.

Una personale rilettura di una delle celebri storie dell’Occidente e un bel viaggio di formazione verso la maturità per la figlia del re Alcinoo che la porterà a scoprire anche le verità più meschine nascoste in quelle incredibili storie, diventando finalmente una donna. Le musiche del film saranno eseguite dal vivo dagli autori Matteo Martis e Romeo Scaccia.

In apertura di serata alle 20.45 spazio alla visione del 2° gruppo delle opere finaliste in concorso selezionate dalla commissione artistica diretta da Pippo Ciliberto. Cinque i corti in programma: “A gentle night” diretto da Qiu Yang (Cina), “Quello che non si vede” (di Dario Samuele Leone Italia), “From Hasakah with love” di Mohammad Farahani (Iran), “Il bacio” di Adriano Candiago (Italia), “Buffet” di Santa De Santis e Alessandro D’Ambrosi (Italia).

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Procede a ritmo serrato la circuitazione, presso le associazioni dei sardi emigrati,  del documentario di Sergio Naitza, affidata al Circolo “Nuraghe” di Fiorano Modenese, secondo un progetto regionale approvato dal Servizio Coesione Sociale – Settore Emigrazione dell’assessorato del Lavoro della Regione Autonoma della Sardegna, che lo ha incluso tra i progetti regionali da finanziare nel quadro del programma 2016 a favore dell’emigrazione sarda, con iniziative da sviluppare nel corso del 2017.

Nel pomeriggio di domenica 15 ottobre la proiezione è stata  organizzata, presso Casa Giacobbe, dal Circolo culturale sardo “Grazia Deledda” di Magenta alla presenza del regista, del sindaco – Chiara Calati – e dell’assessore allo Sport e alle Politiche giovanili – Luca Alberto Aloi – del comune di Magenta. A far gli onori di casa hanno provveduto Valter Argiolas, presidente del Circolo, e Antonello Argiolas, presidente onorario del Circolo e membro del Comitato Esecutivo della F.A.S.I.

Dopo la proiezione, Sergio Naitza ha sintetizzato le origini di questo suo lavoro, frutto di una laboriosa selezione – per un film della durata di 90 minuti – dell’immenso patrimonio di  immagini (per una durata di 120 ore di proiezione) custodite nell’archivio della RAI – sede regionale per la Sardegna. Tutte le immagini selezionate (sequenze da inchieste, documentari, servizi giornalistici, molte da celebri programmi come TV7 e AZ) sono state rimontate, sono stati conservati nell’originale solo alcuni spezzoni di interviste.

Il racconto di quindici anni di storia sociale della Sardegna – dalla fine degli anni Cinquanta al 1970 (anno fatidico in cui la squadra del Cagliari conquista lo scudetto), cioè il periodo cruciale in cui la Sardegna esce da una economia agropastorale per entrare, a seguito dell’approvazione del primo Piano di Rinascita (legge n. 588 dell’11 giugno 1962 con  fondi di spesa di circa 400 miliardi di lire diluiti a scaglioni per un decennio), nell’epoca della trasformazione industriale – si “sgomitola” attraverso l’invenzione di uno scambio di comunicazioni  epistolari tra un fratello, costretto a trasferirsi a Cagliari per cercare lavoro, e una sorella, rimasta invece nel piccolo paese dell’interno.

Attraverso il “filo rosso” costituito da questa corrispondenza “ci guardano” dallo schermo “le nostre storie”, le vicende di quel quindicennio di storia della Sardegna che ha visto: la crisi delle miniere di carbone del Sulcis e la perdita di migliaia di posti di lavoro per i minatori; il progressivo aumento del flusso migratorio verso le città del triangolo industriale (Torino, Genova, Milano); l’inizio delle servitù militari in Sardegna a seguito del “Bilateral Infrastructure Agreement” (B.I.A.) dell’ottobre 1954, con la creazione di installazioni nell’isola nei territori di La Maddalena e di Cagliari; la costruzione della diga del Flumendosa per combattere la cronica siccità; la lotta dei pescatori “poveri” di Cabras contro i “Baroni in laguna”, titolo di un famoso libro di Giuseppe Fiori (la cui inconfondibile voce risuona negli spezzoni di alcune  interviste, in particolare al giovane bandito “Grazianeddu” Mesina catturato dalle forze dell’ordine); il banditismo (“L’Anonima sequestri”) che sceglie la strada più atroce ma più economicamente “produttiva” (quella, appunto, dei sequestri di persona) convincendo il Parlamento a istituire una Commissione d’inchiesta sul banditismo in Sardegna; i primi  passi dell’industrializzazione con la nascita dei due poli petrolchimici di Porto Torres e di Sarroch; il sorgere degli insediamenti turistici nella zona destinata a diventare universalmente nota come “Costa Smeralda”; per approdare a Riva, al “Giggi” eroe della conquista di uno scudetto che fa assaporare il gusto dolce della vittoria e del riscatto non solo a una squadra di calcio ma a un intero popolo (residenti ed emigrati, questi ultimi ancora più motivati ad esaltare nei luoghi di nuova residenza nella penisola e all’estero lo “storico” trionfo calcistico).

Il commento delle immagini brilla per la felicità di espressione (i testi sono di Giulia Clarkson e di Sergio Naitza), per le musiche originali (di Romeo Scaccia) e per la professionalità delle voci narranti (Corrado Giannetti, Cristina Maccioni, Marco Spiga). Meritano una citazione sia Davide Melis (per il montaggio) sia Luca Melis  (per la fotografia).

Sergio Naitza ha motivato l’assenza di qualsiasi specificazione didascalica dei nomi delle illustri personalità intervistate, la cui voce ha voluto che si conformasse alle testimonianze rese dalla anonima gente comune. Per i meno giovani, non sarà comunque difficile riconoscere:

• lo  scrittore Giuseppe Dessì che difende i diritti della lingua romanza qual è il sardo contrapponendola al “dialetto italiano”;

• lo storico e giornalista Manlio Brigaglia che spiega il “caso Carbonia” (la città che, con l’adesione dell’Italia nel 1953 alla C.E.C.A – Comunità europea del carbone e dell’acciaio -, dovette fronteggiare la concorrenza dei carboni esteri, più economici e con minore presenza di zolfo, con conseguente crisi del settore estrattivo sulcitano, e perdita di centinaia di posti di lavoro);

• il filosofo Antonio Pigliaru che chiarisce chi è l’intellettuale democratico;

• il senatore Giuseppe Medici che illustra i risultati dell’Inchiesta parlamentare sul banditismo;

• il giovane Aga Khan che rivela come è approdato nell’isola per vedere un terreno che aveva acquistato senza sapere dove fosse collocato e che poi intravvede la possibilità di un insediamento turistico di élite su tutta la costa bagnata da un mare che ha il colore dello smeraldo.

Anziani e giovani non hanno ovviamente difficoltà a riconoscere il mitico “Giggirriva”.         

Il documentario, attraverso la suggestiva potenza delle immagini in bianco/nero, è l’ideale mezzo attraverso il quale insegnanti volonterosi che operano in Sardegna possono far conoscere ai propri allievi un pezzo importante della storia dell’isola nel Novecento, che i manuali in uso liquidano in poche righe (se va bene).

Così potranno capire che quelle “storie guardate” li “riguardano”. I sardi anziani residenti ed emigrati, nascondendo qualche fremito di commozione, la lezione di queste storie la conoscono già perché l’hanno vissuta.

Un buffet con prodotti alimentari sardi (pane carasau, formaggio, ricotta, salsiccia, dolci) ha allietato i numerosi spettatori (alcuni provenienti da Circoli vicini), ai quali il provetto sommelier cavalier Virgilio Mazzei ed Elena Marongiu, giovane laureata in Scienze e tecnologie alimentari, hanno illustrato le caratteristiche rispettivamente dei vini (cannonau Nepente di Oliena; vermentino Lastima docg di Monti) e de su “Casu Sardu” (latte di pecora con latte di capra di Fanari Formaggi).

Paolo Pulina     

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Il Teatro Cavallera di Carloforte dal 25 agosto al 3 settembre ospiterà il 5° Carloforte Music Festival.

Cinque le serate previste, con il seguente programma.

Venerdì 25 agosto: Musica da Oscar, Romeo Scaccia al pianoforte.

Sabato 26 agosto: Napoli, inferno e paradiso. Antonio Volpi, vice recitante; Anna Lisa Mameli, voce; Corrado Aragoni, pianoforte.

Mercoledì 30 agosto: Theodosia Ntokou, pianoforte; Riccardo Spiga, tromba; Berliner Camerata; Andrea Tusacciu, direzione.

Venerdì 1 settembre: Gianmaria Melis, violino; Eric Silberger, violino; Berliner Camerata; Andrea Tusacciu, direzione.

Domenica 3 settembre Gala di chiusura: Eric Silberger, violino; Theodosia Ntokou, pianoforte; Giulio Biddau, pianoforte; Gianmaria Melis, violino; Fabio Furia, bandoneon; Berliner Camerata; Andrea Tusacciu, direzione.

Tutti i converto avranno inizio alle ore 21.00

Il biglietto singolo costa 15 euro, l’abbonamento ai cinque concerti 50 euro. Ingresso gratuito per i ragazzi sotto i 12 anni.

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Importante riconoscimento per lo sceneggiatore e regista sardo Bepi Vigna: Il suo cortometraggio d’animazione “Nausicaa l’altra Odissea” sarà proiettato in anteprima assoluta come evento speciale d’apertura di SIC@SIC – Short Italian Cinema alla trentaduesima Settimana Internazionale della Critica  (SIC), sezione autonoma e parallela organizzata nell’ambito della settantaquattresima Mostra Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia della Biennale di Venezia, in programma dal 30 agosto al 9 settembre.

Il cortometraggio scritto e diretto da Bepi Vigna, della durata di 20 minuti, racconta attraverso i disegni firmati dall’illustratore Andrea Serio la storia della principessa Nausicaa e del suo incontro con Ulisse. La giovane principessa, desiderosa di esplorare il mondo, incontra l’eroe omerico ed è affascinata dalle sue storie. Sedotta e abbandonata, decide di andare a cercarlo ripercorrendo i passi del suo viaggio per intraprendere un percorso di crescita attraverso il quale si trasformerà in una donna.

Prodotto da Zena Film, il film è montato da Lorenzo Visi. L’animazione e la grafica sono firmate da Patrizia Principi e Lorenzo Visi, le musiche da Matteo Martis, il suono da Romeo Scaccia; le voci narranti sono di Mariano Rigillo, Federico Paino e Silvia Siravo.

Classe 1957, Bepi Vigna è scrittore di fumetti e graphic novel. È uno dei creatori delle serie della Sergio Bonelli editore Nathan Never e Legs Weaver. Autore per la televisione, la radio e il teatro ha diretto spot pubblicitari, documentari, cortometraggi e firmato sceneggiature e romanzi.

È il direttore artistico di Nues, il festival dei fumetti e dei cartoni nel Mediterraneo organizzato dal Centro Internazionale del Fumetto che il prossimo autunno vivrà a Cagliari la sua ottava edizione.

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Proseguono gli appuntamenti con “C.Arte d’imbarco”, il progetto ideato da Carovana SMI con Sardegna Teatro e numerosi partner per  promuovere l’integrazione degli emigrati in Sardegna e i processi creativi a 360 gradi.

Domenica 23 luglio, giornata della Festa di Sant’Elia, alle 20.00, durante la processione religiosa si svolgerà un concerto in cui i canti delle culture di appartenenza dei diversi partecipanti a “C.Arte d’imbarco” si intrecceranno tra loro: dal coro guidato dall’attrice e cantante Rossella Faa, che intonerà un “Padre nostro” senegalese, a “Cantigos”, il coro vocale capitanato da Barbara Mostallino. Ci sarà anche la comunità filippina con la sua processione “Flores de Mayo”, canti religiosi e profani e danze tradizionali e contemporanee.

Barriere culturali e religiose e distanze fisiche si annulleranno per riportare tutti a un’unica grande dimensione di uguaglianza.

La performance sarà seguita, intorno alle 21.00, da alcuni estratti di “C.Arte di imbarco”, la performance multidisciplinare che sintetizza l’intero progetto la cui messa in scena è in programma martedì 25 luglio, alle 21.00, nel Teatro Massimo di Cagliari. Parteciperanno gli artisti: Ornella D’Agostino, Roselle Pineda, Romeo Scaccia, Matteo Fadda, Fatima Dakik, Teresa Noronha Feio,  Mattia Campagnola, Ettore Bonafè, Emanuele Alessandro Perra, Francesca Mereu, Serge Salis, Michela Cinus.

Selezionato tra i primi cinque in Italia nel bando del Mibact “MigrArti spettacolo/ seconda edizione”, “C.Arte d’imbarco” punta a coltivare i diversi processi creativi e a favorire la mobilità degli artisti, valorizzando soprattutto il rapporto tra questi ultimi e le loro comunità di origine. E’ per questo che il progetto annovera tra i suoi partner diverse associazioni di emigrati in Sardegna ed organismi per l’accoglienza dei richiedenti asilo.  

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Gran finale domani, martedì 6 giugno, alle 20.00, sl Conservatorio di Cagliari per il concorso di esecuzione musicale “Golfo degli Angeli”, organizzato dal Club Lion Cagliari Host in collaborazione con l’istituzione musicale di piazza Porrino.

Alle 20.00, all’Auditorium, si esibiranno i finalisti dell’edizione 2017: laureandi e laureati oltre che del Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina” anche di quello di Sassari “Luigi Canepa”. I finalisti sono cinque: Gabriele Lissia (chitarra), Lucia Porcedda (Clarinetto), il duo formato da Giulia Greco e Marco Schirru (violino e pianoforte), Marina Onidi (flauto) e Ilaria Vanacore  (canto).

Sotto gli occhi attenti di una giuria di alto livello, presieduta dal soprintendente del Teatro Lirico di Cagliari, Claudio Orazi, e formata da musicisti come Romeo Scaccia, Giulio Biddau e Marcello Melis, i giovani concorrenti affronteranno un programma che prevede musiche di Leo Brouwer, Claude Debussy, Johannes Brahms, Jacques Ibert, Gaetano Donizetti, Georges Bizet, Giacomo Puccini.

E’ da 28 anni che il Club Lions Cagliari Host collabora strettamente col Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, attraverso la promozione del concorso di esecuzione musicale “Golfo degli Angeli”.

Il premio, giunto alla 14ª edizione, è destinato esclusivamente agli allievi laureati o laureandi che si siano distinti particolarmente nel corso degli studi.

Sono previste due borse di studio da € 2.500,00 l’una.

Anche quest’anno, l’edizione si caratterizza per l’alto livello dei partecipanti e per l’alto profilo della commissione chiamata a giudicarli.

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Il colombiano Fernando Gaviria (team Quick-Step) ha vinto in volata, sul traguardo di via Roma, a Cagliari, la terza tappa del 100° Giro d’Italia, ed ha conquistato la maglia rosa, togliendola al tedesco André Greipel che l’aveva fatta sua con la vittoria di ieri a Tortolì ed oggi, a una decina di km dal traguardo, è stato penalizzato da un salto di catena che lo ha costretto a fermarsi e a ripartire da solo sul lungomare Poetto battuto dal vento. Il ciclista colombiano ha messo a frutto con il suo sprint vincente, il lavoro straordinario fatto da tutta la sua squadra nella parte finale della tappa, caratterizzata – come appena sottolineato – da un forte vento di maestrale che ha spirato ad una media di circa 40 kmh con raffiche addirittura superiori. Il vento ha favorito l’azione di un gruppo di fuggitivi che nel finale sono riusciti ad allungare il gruppo e a guadagnare una manciata di secondi, margine mantenuto fino al rettilineo finale in pavé di via Roma.

I favoriti per la vittoria finale sono riusciti a contenere i danni in pochi secondi, l’unico a restare fortemente attardato per una caduta provocata proprio dal vento, è stato Rohan Dennis (team Bmc Racing), giunto al traguardo con oltre cinque minuti di ritardo e praticamente già tagliato fuori dalla lotta per le prime posizioni sul traguardo finale del 28 maggio a Milano.

Fernando Gaviria, la nuova maglia rosa con un vantaggio di 9″ su André Greipel e di 13″ su Lukas Pöstlberger, il vincitore e maglia rosa di Olbia, è uno dei ciclisti più in forma di questo avvio di stagione che lo ha visto tagliare per primo il traguardo in diverse corse ben cinque volte.

La carovana del giro nel tardo pomeriggio si è spostata all’aeroporto di Elmas, per la partenza alla volta della Sicilia dove, dopo la prima delle tre giornate di riposo previste quest’anno, martedì e mercoledì sono previste le prossime due tappe. Si prevede particolarmente impegnativa quella di martedì, con partenza da Cefalù ed arrivo sull’Etna, dove potrebbero scatenarsi i primi attacchi degli scalatori e degli uomini che puntano alla vittoria del Giro d’Italia. All’aeroporto c’è stata una grande festa, organizzata dalla Sogaer, la società che gestisce l’aeroporto, nella hall delle partenze, con vari artisti, sportivi e personaggi dello spettacolo, con un concerto del pianista Romeo Scaccia, madrina Giorgia Palmas.

Oggi si è chiusa, dunque, la straordinaria parte iniziale del 100° Giro d’Italia, tornato in Sardegna dopo un’assenza di dieci anni. Sono stati tre giorni di grande festa e di straordinaria promozione dell’Isola, fortemente voluti dalla Regione e dalle amministrazioni locali. In questi tre giorni e non solo, già nella lunga fase di avvicinamento alla grande corsa rosa, la Sardegna è stata al centro del mondo, non solo sportivo. Nonostante la delusione per la forzata assenza di Fabio Aru, la Sardegna ha vissuto giorni indimenticabili, ma ora non ci si dovrà fermare, perché a giorni come questi seguano effettivamente concrete azioni tese alla promozione della nostra Isola in chiave turistica e non solo nelle zone toccate dal Giro d’Italia. Resta sempre più incomprensibile che regioni, non solo italiane, con un patrimonio naturale neppure lontanamente avvicinabile a quello della Sardegna, facciano del turismo uno dei punti fondamentali dei loro programmi di sviluppo, e nella nostra meravigliosa isola si continui a dedicare al settore una fetta marginale delle risorse e dell’impegno concreto che sarebbe necessario per cambiare finalmente marcia e superare la condizione drammatica in cui vivono centinaia di migliaia di sardi.

Giorgia Palmas.

 

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Con un concerto che vedrà sul palco il quindicenne Mattia Casu domani, mercoledì 12 aprile, si inaugura la parte concertistica del VII Festival pianistico del Conservatorio di Cagliari.

L’appuntamento è alle 18.30 nell’Auditorium dell’istituzione musicale (in piazza Porrino), dove il precoce talento di Mattia Casu si misurerà con partiture di Bach, Scriabine e con la celeberrima sonata “Marcia funebre” di Chopin.

Nato da un progetto di Stefano Figliola, docente di pianoforte nell’istituzione musicale cagliaritana, il Festival è divenuto negli anni un sicuro riferimento per quel pubblico che, sempre più numeroso e attento, ne ha seguito le precedenti edizioni dedicate rispettivamente a Dino Ciani, Claudio Arrau, all’esecuzione integrale delle 32 sonate di Beethoven, a Frydrich Gulda, ad Alexis Weissenberg e a Ferruccio Busoni.

Quest’anno la manifestazione è divisa in due grandi tranche: sino al 7 giugno seguirà i due filoni “Rassegna di giovani interpreti” e “Il pianoforte nella grande letteratura cameristica”, con una serie di quattro serate concertistiche (sempre alle 18.30) e due lezioni aperte al pubblico. La seconda parte del Festival, a ottobre, sarà sulla scia delle “Monografie”.

L’ingresso è libero e gratuito.

Mattia Casu è nato a Cagliari nel 2002. Ha iniziato lo studio del pianoforte a quattro anni e a otto è stato ammesso al Conservatorio di Cagliari, dove, sotto la guida del maestro Romeo Scaccia, si è diplomato all’età di 14 anni con il massimo dei voti, la lode e menzione d’onore.

Ha partecipato alle Masterclass dei maestri Igor Cognolato, Aldo Ciccolini, Claudio Martinez Mehner, Gabriel Tacchinò, Bruno Canino e Lilya Zilberstein.

Ha frequentato l’Accademia Internazionale di musica di Cagliari con il maestro Fabio Bidini nel 2013 e con il Maestro Jacques Rouvier nel 2016. A  luglio del 2014 ha partecipato alla Junior Accademy “Dino Ciani” con i maestri Claudio Martinez Mehner, Jeffrey Swann, Hamish Milne. Ha vinto diversi concorsi pianistici: 1° premio assoluto ad Albenga, 1° premio al concorso Internazionale Mozart, 1° premio a Lanusei e nel 2016 1° premio al concorso Internazionale Piano Talents di Milano. Si è esibito in varie manifestazioni organizzate dal Conservatorio di Cagliari quali “Nora Sonora”, “le 32 Sonate di L. V. Beethoven” ed in diverse trasmissioni radiofoniche e televisive, tra cui quella dedicata ai conservatori da Radio Vaticana. All’età di dieci anni ha debuttato nell’orchestra giovanile del conservatorio e poco dopo ha suonato nell’ambito della rassegna di concerti per pianoforte e orchestra di J. S. Bach. A undici anni si è esibito nel primo recital pianistico come solista e, sempre a undici anni ha debuttato al Teatro lirico di Cagliari in occasione di una serata di beneficenza. All’età di 12 anni, nell’ambito della cerimonia di apertura dell’anno accademico 2014/2015 del Conservatorio di Cagliari, ha eseguito il 3° concerto per pianoforte e orchestra di L. V. Beethoven. Nel mese di ottobre 2015 si è esibito in un recital per piano solo presso Palazzo Siotto di Cagliari, a dicembre 2015, in un concerto presso la Chiesetta Aragonese di Cagliari. A maggio del 2016 ha suonato presso l’Ospedale Brotzu di Cagliari in occasione del trentennale dell’apertura del reparto di Urologia. A ottobre 2016 si è esibito in un recital organizzato dall’Ente Concerti di Oristano.

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Chiusura col botto domenica 18 dicembre per il Festival internazionale di musica da Camera che per l’ultimo concerto, che vedrà protagonista l’Anna Tifu Quartet, ha già fatto registrare il sold out.

L’appuntamento è alle 20.00 quando sul palco dello storico Teatro Electra di Iglesias (in piazza Pichi), salirà la formazione capitanata dalla stella nostrana del violino, Anna Tifu, e composta anche da Fabio Furia, tra i più apprezzati bandoneonisti d’Europa, Romeo Scaccia, pianista di impressionante versatilità, e Giovanni Chiaramonte, contrabbassista di spiccato talento.

Il quartetto sarà protagonista del concerto intitolato “Contemporary tango”, un viaggio unico e inusuale nella storia del tango, dove a caratterizzare la forma stilistica e compositiva sono fusione e contaminazione, tradizione ed innovazione, ma anche equilibrio e tecnica.

Il risultato è un’interessante sintesi tra il mondo sonoro del jazz e quello del tango nuevo.  Un  mélange di forza e passione, energia e pathos, in cui si riconoscono suggestioni classiche, nel rigore della composizione ispirata all’equilibrio della forma e al contrappunto dei grandi del passato, ma pur sempre con uno sguardo alle avanguardie contemporanee.

Uno spettacolo innovativo, nel quale le dimensioni del tempo e dello spazio si piegano fino ad incontrarsi, guidando l’ascoltatore in un percorso emozionante e seducente dal Tango tradizionale, fino alle influenze jazz e d’avanguardia di Astor Piazzolla e alle composizioni originali di Fabio Furia e Romeo Scaccia. Un’esperienza artistica in cui il tango giunge fino alla sua massima evoluzione, trasformato, rivoluzionato.

Il Festival internazionale di musica da camera, che quest’anno è giunto alla XVIII edizione, è organizzato dall’associazione culturale Anton Stadler, sotto la direzione artistica di Fabio Furia.