24 November, 2024
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Domani, martedì 11 dicembre, alle 10.45, nella Sala transatlantico del Consiglio regionale della Sardegna, in via Roma 25, a Cagliari, il presidente della Regione Francesco Pigliaru, il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau e l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, presenteranno i dettagli del ‘Disciplinare sulle divise e i segni distintivi di riconoscimento e di grado delle Compagnie barracellari’, frutto di una fattiva collaborazione con le Prefetture, il Corpo Forestale regionale, la Protezione Civile e le Polizie locali. Un lavoro collegiale, complesso e a tratti delicato per le importanti implicazioni sotto il profilo tecnico-giuridico, ordinamentale e funzionale, che consentirà alle oltre 160 Compagnie che operano sul territorio di avere segni distintivi e modalità di utilizzo comuni.

Alla conferenza stampa parteciperanno inoltre il prefetto di Cagliari Romilda Tafuri, il presidente dell’ANCI Sardegna Emiliano Deiana, il direttore generale del Corpo Forestale e di Vigilanza ambientale Antonio Casula ed i rappresentanti dell’Associazione del barracellato sardo.

 

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Una settimana di incontri, dibattiti, proiezioni e approfondimenti per rilanciare l’impegno antimafia in Sardegna. Da lunedì 10 a domenica 16 dicembre, fa tappa nell’isola la carovana di LiberaIdee, il laboratorio dell’associazione Libera che in questi mesi sta toccando tutte le regioni italiane con l’obiettivo di rinnovare l’impegno civile contro le mafie e la corruzione. In Sardegna gli appuntamenti si terranno a Cagliari, Sassari, Ozieri, Iglesias, Alghero, Tempio, Mogoro, Guspini, Senorbì, Gergei e Suelli.

Nel corso dell’iniziativa verrà anche presentato il recente Rapporto LiberaIdee che, attraverso questionari e interviste mirate ha fotografato la percezione che gli italiani hanno della mafia e della corruzione, mentre alcuni incontri verranno dedicati al tema dei beni confiscati, della povertà in Sardegna e degli attentati agli amministratori locali. Sabato 16 inoltre centinaia di giovani saranno protagonisti della manifestazione di avvio del progetto Scuola & Volontariato.

«Nel Report LiberaIdee l’identikit del campione sardo ha delle atipicità rispetto a quello nazionale – spiega il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru -. Si scopre che da noi un giovane su quattro non è interessato alla politica o ne è disgustato. Due giovani su quattro invece non vivono esperienze associative di alcun tipo, mentre due su tre ‘fanno antimafia’ continuativamente o sporadicamente. La metà degli intervistati ritiene infine che la presenza della mafia nel suo territorio sia marginale e il 75 per cento ritiene che la mafia sia ormai un fenomeno globale». Secondo Giampiero Farru «si tratta di una fotografia che interroga, interpella e reclama la conoscenza del territorio e la sua realtà sociale, educativa, economica e politica. Per questo il viaggio di LiberaIdee vuole aiutare ad entrare in questi meccanismi per scatenare proposte, iniziative, mobilitazione e partecipazione».  

Il programma, organizzato da Libera Sardegna in collaborazione con il Centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale, si aprirà lunedì 10 dicembre a Cagliari con l’inaugurazione presso l’Istituto Buccari-Marconi (in viale Colombo 60) della mostra “Falcone e Borsellino, 26 anni dopo”. La mostra sarà visitabile fino a mercoledì 12 dalle 9.00 alle 13.00, mentre da giovedì 13 a sabato 15 sarà allestita presso la sede del Marconi in via Pisano. Le scolaresche possono prenotarsi al Numero Verde di Sardegna Solidale 800-150440.

Nel pomeriggio l’appuntamento invece è per le 15.30 dove, nell’Aula Maria Lai della Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche in via Nicolodi 102, verrà presentato il Rapporto LiberaIdee sulla percezione e la presenza di mafie e corruzione. Al dibattito parteciperanno il prorettore dell’Università di Cagliari Pietro Ciarlo, il presidente della Facoltà di Scienze Economiche Giuridiche e Politiche Stefano Usai, la prefetta di Cagliari Romilda Tafuri, il questore Pierluigi D’Angelo, il sindaco Massimo Zedda, il magistrato della Procura di Cagliari Guido Pani, insieme a Tatiana Giannone di Libera e Giampiero Farru di Libera Sardegna.

 “Povertà e ricchezza in Sardegna, insieme per nuovi modi di essere società” è invece il titolo della ricerca, condotta dalla Fondazione Zancan per Sardegna Solidale, che verrà presentata martedì 11 dicembre a partire dalle 16 presso la Sala Search nel Largo Carlo Felice a Cagliari. Nutritissima e qualificata la platea dei relatori: insieme al presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru e al direttore della Fondazione Zancan Tiziano Vecchiato, ci saranno anche don Angelo Pittau (presidente del Comitato promotore di Sardegna Solidale), Bruno Loviselli (presidente del Co.Ge. Sardegna), l’assessore regionale alla Sanità e all’Assistenza Sociale Luigi Arru, Emanuele Garzia (vicepresidente dalla Camera di Commercio di Cagliari), Giuseppe Matolo (presidente Federmanager Sardegna), Giansimone Masia (direttore generale di Confindustria Centro-Nord Sardegna), don Marco Lai (direttore della Caritas Diocesana Cagliari), Giancarlo Della Corte (dirigente scolastico dell’Istituto Buccari-Marconi di Cagliari) e Laura Caddeo (dirigente scolastico dell’Istituto Pertini di Cagliari). All’incontro, che sarà coordinato dal giornalista Vito Biolchini, parteciperanno anche i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Michele Carrus, Gavino Carta e Maria Francesca Ticca.

Tre gli appuntamenti in programma mercoledì 12, nel segno dello sport, del cinema e dell’impegno. Si parte alle 9.00, a Cagliari, presso la palestra del Convitto Nazionale in via Vesalio con “Liberaidee: un nuovo sport”, un torneo che vedrà protagoniste selezioni del Convitto Nazionale-Liceo Sportivo, del Buccari-Marconi e del Martini.

Alle 10.00 invece. a Gergei, nel bene confiscato di Su Piroi, studenti e di docenti delle scuole superiori della Sardegna si ritroveranno per raccogliere insieme le bacche del mirto, destinato poi a diventare liquore, “il mirto della legalità”.

Dalle 19.00 nelle sedi di Libera di Alghero, Mogoro, Guspini, Senorbì, Tempio Pausania, appuntamento con “Libero cinema”, la proiezione di docufilm dedicati alla lotta alla mafia. 

La carovana di LiberaIdee giovedì 13 fa tappa a Suelli e a Sassari. Nel paese della Trexenta l’appuntamento è alle 11.30, nella Biblioteca comunale di via Gramsci per il dibattito dal tema “Correte, ragazzi, e sentitevi vivi: l’impegno per la giustizia sociale” e a cui partecipano i ragazzi della scuola Secondaria di primo grado di Suelli e una rappresentanza della scuola secondaria di primo grado di Mandas. Interverranno il sindaco di Suelli Massimiliano Garau, il parroco del paese Michele Piras, il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Mezzacapo di Senorbì Rosario Manganello, e il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru.

“Presidiare la democrazia nelle comunità: gli attentati agli amministratori pubblici sono attentati alla democrazia” è invece il tema del dibattito in programma a partire dalle 16.00, nella sala dell’Hotel Vittorio Emanuele di Sassari (Corso Vittorio Emanuele II 100/102), a cui parteciperanno il sindaco Nicola Sanna, l’arcivescovo mons. Gianfranco Saba, il prefetto Giuseppe Marani, lo studioso Daniele Pulino (del Dipartimento di Storia, Scienze dell’uomo e della Formazione dell’Università di Sassari), insieme al presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana, al dirigente scolastico dell’Istituto De Castro di Oristano Pino Tilocca, e al referente di Libera Sardegna Giampiero Farru.

 

Quale futuro per i beni confiscati alle mafie e alla criminalità? La questione oggi è al centro del dibattito politico e verrà affrontata a Ozieri venerdì 14 dicembre nel corso del dibattito “Beni confiscati: uso sociale o vendita?”. Si inizia alle 16.30nella sede della Caritas diocesana. All’incontro, a cui è stato invitato anche il senatore Christian Solinas (vicepresidente della commissione parlamentare Antimafia), parteciperanno il sindaco di Ozieri Marco Murgia, il vicepresidente nazionale di Libera Davide Pati, il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru, Tonino Becciu del presidio Libera di Ozieri “Don Pino Puglisi”, e Giovanna Pani del Sa. Sol. Point n. 18 di Ozieri.

 

Sarà invece una grande festa quella in programma sabato 15 a Gergei. Presso il bene confiscato di Su Piroi si ritroveranno infatti centinaia di studenti provenienti da tutta l’Isola per la manifestazione “Cambia rotta. Una scuola che accoglie, che dialoga e che integra”, momento di avvio del progetto Scuola & Volontariato. Appuntamento a partire dalle 10 con le testimonianze delle studentesse e degli studenti coinvolti, in una iniziativa che vedrà anche gli interventi di Pino Tilocca di Libera Memoria, del vicepresidente nazionale di Libera Davide Pati, del sindaco di Gergei Rossano Zedda, del vicepresidente del Consiglio regionale della Sardegna Eugenio Lai, del presidente Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli, e del referente di Libera Sardegna Giampiero Farru. 

 

La settimana sarda di LiberaIdee si chiuderà domenica 16 dicembre con il Libera Day, con i banchetti di promozione e di tesseramento a Libera allestiti nei principali centri dell’isola, e con l’iniziativa “Nel cammino minerario di Santa Barbara a piedi, a cavallo, in bicicletta…”, in programma dalle 10 a Iglesias.

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«Stiamo facendo una capillare azione di informazione sulle opportunità offerte dal nuovo bando per le reti di videosorveglianza e per incentivare l’adesione dei comuni. Non solo copriamo tutto il territorio regionale ma miglioriamo il servizio sul piano tecnologico. Gli strumenti a disposizione ci consentiranno di avere maggiori informazioni, pur nel rispetto del diritto alla privacy, con vantaggi concreti in termini di dissuasione e prevenzione dei reati ma anche per i dati che gli investigatori potranno acquisire durante le indagini.»

Lo ha detto l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu che ha partecipato a Cagliari, al Centro regionale di formazione professionale, insieme all’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, all’incontro di approfondimento sulla seconda fase del progetto per le nuove reti di monitoraggio e controllo del territorio promosso dalla Regione. Con il nuovo avviso il piano viene esteso a tutti i comuni della Sardegna.

Sono intervenuti inoltre il sindaco di Cagliari e presidente della Città Metropolitana Massimo Zedda, il prefetto Romilda Tafuri, il questore Pierluigi D’Angelo e il direttore generale dell’assessorato Affari generali Antonello Pellegrino insieme a Piero Berritta, Giampiero Mugheddu e Simone Cugia che fanno parte del gruppo di lavoro che segue il progetto per la realizzazione dei nuovi sistemi.

«La qualità istituzione – ha aggiunto Filippo Spanu – è soprattutto capacità di collaborare e interagire proficuamente con altre istituzioni. Con la videosorveglianza stiamo dialogando in modo molto costruttivo con le prefetture, le questure e i comuni per assicurare maggiore sicurezza ai cittadini. La Regione, presso il proprio Data Center di Cagliari, ha realizzato un nodo centralizzato di controllo, supervisione e monitoraggio delle reti sicurezza locali, che utilizzerà la Rete Telematica Regionale (RTR) come piattaforma di comunicazione. Attraverso il nodo centralizzato le forze di polizia possono avere accesso ai sistemi di videosorveglianza dei singoli Comuni.»

L’assessore Cristiano Erriu ha messo in evidenza che la «Sardegna ha fatto da apripista con le nuove reti di videosorveglianza. Abbiamo investito ingenti risorse, in totale 27 milioni di euro, a fronte dei 30 milioni che il Governo ha stanziato per tutto il territorio nazionale. Stiamo realizzando nuovi impianti e sostituendo quelli preesistenti ormai obsoleti. Tutto questo nell’ambito di un grande progetto di cooperazione tra comuni e di collaborazione tra i comuni e le forze dell’ordine per creare un perfetto raccordo tra carabinieri, polizia di Stato, Guardia di finanza da una parte e polizia locale dall’altra».

Cristiano Erriu ha inoltre ricordato che «la Regione ha organizzato corsi di formazione specifici sulle reti di videosorveglianza e sulla privacy rivolti al personale della polizia locale».

Sinora 120 Comuni, su un totale di 267 centri coinvolti in questa seconda fase, hanno presentato la domanda per ottenere il finanziamento che deve essere redatta esclusivamente on line. La richiesta di contributo si può trovare al seguente indirizzo: http://www.regione.sardegna.it/retisicurezza-fase2/. Allo stesso indirizzo è reperibile tutta la documentazione relativa al procedimento. Il prossimo 19 novembre contenuti e finalità del nuovo avviso per le reti di videosorveglianza saranno illustrati nel corso di un incontro in programma a Nuoro, nella sede della Provincia.

 

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Questa mattina si svolge, a Cagliari, nel Centro regionale di Formazione professionale (ex Cisapi), in via Caravaggio (quartiere Mulinu Becciu), l’incontro sulla nuova fase del progetto per la realizzazione delle reti di videosorveglianza. E’ l’occasione per approfondire con gli amministratori locali del sud Sardegna contenuti e finalità del nuovo bando promosso dalla Regione, con il quale l’intervento viene esteso a tutti i comuni dell’isola.

La Giunta ha deciso di prorogare di almeno due settimane il termine per la presentazione delle domande originariamente previsto il prossimo 16 novembre. L’incontro segue di pochi giorni l’iniziativa che ha avuto luogo a Sassari nella sede di Promocamera. Intervengono gli assessori degli Affari Generali e degli Enti locali Filippo Spanu e Cristiano Erriu, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, il presidente dell’ANCI Sardegna Emiliano Deiana, la prefetta Romilda Tafuri, il questore Pierluigi D’Angelo ed il direttore generale dell’assessorato degli Affari Generali Antonello Pellegrino. Il prossimo 19 novembre il progetto delle nuove reti di controllo e monitoraggio del territorio sarà al centro di un nuovo incontro in programma a Nuoro, nella sede della Provincia.

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Le “Trincee profonde del Novecento” a cent’anni di distanza dalla fine della Grande Guerra. E’ il tema di un convegno che si terrà questo pomeriggio, alle 15.30, nell’Aula del Consiglio regionale.

Dopo i saluti del vice presidente dell’Assemblea, Eugenio Lai, sono previsti gli interventi dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, del sindaco di Cagliari Massimo Zedda, del prefetto di Cagliari Romilda Tafuri e del generale Giovanni Domenico Pintus, del Comando militare della Sardegna.

In programma anche le relazioni tematiche di Luciano Carta (Fondazione Siotto-Un paese nella Grande Guerra) ed Aldo Accardo (Università di Cagliari-Le trincee da colmare).

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Venerdì 9 novembre, con inizio alle 10.00, si svolge, a Cagliari, nel Centro regionale di Formazione professionale (ex Cisapi), in via Caravaggio (quartiere Mulinu Becciu), l’incontro sulla nuova fase del progetto per la realizzazione delle reti di videosorveglianza. Sarà l’occasione per approfondire con gli amministratori locali del sud Sardegna contenuti e finalità del nuovo bando promosso dalla Regione, con il quale l’intervento viene esteso a tutti i comuni dell’isola.

La Giunta ha deciso di prorogare di almeno due settimane il termine per la presentazione delle domande originariamente previsto il prossimo 16 novembre. L’incontro segue di pochi giorni l’iniziativa che ha avuto luogo a Sassari nella sede di Promocamera. Intervengono gli assessori degli Affari Generali e degli Enti locali Filippo Spanu e Cristiano Erriu, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, il presidente dell’ANCI Sardegna Emiliano Deiana, la prefetta Romilda Tafuri, il questore Pierluigi D’Angelo e il direttore generale dell’assessorato degli Affari Generali Antonello Pellegrino. Il prossimo 19 novembre il progetto delle nuove reti di controllo e monitoraggio del territorio sarà al centro di un nuovo incontro in programma a Nuoro, nella sede della Provincia.

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Crescita della fiducia e della collaborazione di tutto il Sistema di Protezione civile e gestione efficace dell’emergenza nei giorni scorsi sono i temi sottolineati oggi dal presidente della Regione Francesco Pigliaru che, insieme all’assessora della Difesa dell’ambiente Donatella Spano e al direttore della Protezione civile Sandra Tobia, ha incontrato a Cagliari il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, che si è congratulato con la Sardegna per il funzionamento dell’intera macchina. Per tutti il primo pensiero è di cordoglio per la scomparsa di Tamara Maccario, vittima dell’esondazione del rio Giacu Meloni e la preoccupazione per Nicola Campitello, il pastore ancora disperso. Accordo unanime nel proseguire nella cultura di sensibilizzazione per scongiurare la perdita di vite umane. «Abbiamo girato per il territorio, siamo stati nei Comuni interessati dagli eventi dei giorni scorsi, abbiamo parlato con i Sindaci, e ovunque abbiamo trovato un clima di straordinaria collaborazione e di crescita della fiducia –  ha detto Francesco Pigliaru -. È evidente che in questi anni abbiamo tutti imparato molto e che la consapevolezza su cosa fare durante l’emergenza è chiaramente maggiore e ben più diffusa. Questo, insieme ad un’azione efficace e rapida della macchina organizzativa, è l’elemento essenziale, quello che fa la differenza. Per questo è importantissimo continuare ad intensificare l’educazione al rischio per i cittadini, fin da giovanissimi. Lavoriamo con ‘Tutti a Iscol@’, la parte del nostro programma straordinario sulla scuola riservata alla didattica – ha concluso il presidente Pigliaru – per attivare laboratori specifici su un tema così importante».

La visita del capo del Dipartimento nazionale è iniziata a Villa Devoto e proseguita prima nella sede regionale della Protezione civile, per un punto tecnico della situazione, poi in piazza Garibaldi per l’incontro con i volontari delle associazioni Provi Arci Assemini ed Alba impegnati oggi nella piazza cagliaritana della manifestazione ‘Io non rischio’, alla quale ha partecipato anche il Comune con l’assessora delegata alla Protezione civile Claudia Medda.

«Sono in Sardegna per portare la vicinanza alle famiglie colpite da questa tragedia e per ringraziare tutto il Sistema di Protezione Civile, che continua a lavorare per essere sempre più efficace e tempestivo, con l’obiettivo di ridurre il più possibile i rischi per i cittadini – ha dichiarato Angelo Borrelli, che ha concluso la visita incontrando il prefetto di Cagliari Romilda Tafuri alla presenza del sindaco di Cagliari Massimo Zedda e delle componenti del Sistema di Protezione civile -. Negli ultimi anni abbiamo visto quanto sia migliorata l’organizzazione del soccorso e della gestione dell’emergenza in Sardegna e quanto abbia investito nella previsione, ma purtroppo non sempre basta. Uno dei punti fondamentali per scongiurare i rischi – ha concluso Angelo Borrelli – è averne consapevolezza. Bisogna costruire una cultura di protezione civile, è questo che muove la campagna ‘Io non rischio’ che, attraverso la diffusione alla popolazione delle buone pratiche di protezione civile, vuole evitare che altre tragedie come quella di questa settimana possano ripetersi.»

Mentre oggi e domani si fa campagna di prevenzione con il volontariato, in queste ore continua il lavoro delle sale operative e sui territori. Ne ha parlato l’assessore Donatella Spano che con Angelo Borrelli ha discusso anche della tempistica per accelerare l’iter dello stato di emergenza e della necessità di maggiori risorse umane e finanziarie per la macchina della Protezione civile.

«Ringrazio tutte le componenti regionali e nazionali e i volontari per il grande sforzo fatto davanti a questa dura prova. Nessuno si è risparmiato e i sindaci sono sempre stati in prima linea in ogni momento dell’allerta – ha detto l’assessore dell’Ambiente -. Il Sistema di Protezione civile è cresciuto in ogni suo aspetto e i primi cittadini lo hanno pienamente dimostrato sul campo. Naturalmente miriamo a una maggiore consapevolezza tra la cittadinanza, sia tramite il nostro progetto Pronti, per diffondere le buone pratiche nelle scuole e nelle famiglie, che con i progetti nazionali nelle piazze grazie ai nostri generosi volontari.»

 

 

 

 

 

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Dopo la ripresa degli sbarchi di migranti, il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale Gianluigi Rubiu si rivolge al ministro dell’Interno Matteo Salvini e alla prefetta di Cagliari Romilda Tafuri, con un appello forte per un rafforzamento dei controlli sulle coste del Sulcis Iglesiente, con l’obiettivo di contrastare i continuo arrivi.

«Le spiagge del territorio sono diventate di nuovo meta di sbarchi dei profughi, con un approdo ormai regolare di esuli provenienti dal Nord Africa a bordo di barchini fatiscenti – denuncia Gianluigi Rubiu -. A favorire gli attracchi le condizioni meteo degli ultimi giorni, con l’arrivo sul litorale tra Porto Pino, Teulada e Porto Tramatzu di 42 migranti. Le coste del Sulcis Iglesiente sono ormai diventate una semplice porta d’ingresso per i migranti, sopratutto in considerazione del fatto che sono totalmente assenti i controlli – aggiunge Gianluigi Rubiu -. Non si registra la presenza delle forze dell’origine per contrastare o, meglio ancora, bloccare gli arrivi continui.»

«Inutile nascondere la grande preoccupazione perché la grande fetta degli stranieri arrivati sulle nostre coste si disperdono nel nulla, senza le opportune identificazioni e gli idonei check up sanitari, ponendo così a rischio l’ordine pubblico nel nostro territorio – conclude Gianluigi Rubiu -. Sarebbe, indispensabile, dunque, un serrato controllo delle coste, con una prevenzione via mare e un monitoraggio costante delle imbarcazioni sospette che quasi certamente svolgono un’azione di vettore dei piccoli barchini.»