15 November, 2024
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Si è concluso recentemente un progetto di sensibilizzazione e contrasto del gioco d’azzardo patologico, svoltosi nelle scuole secondarie di primo e secondo grado della città di Carbonia.

“Non facciamoci prendere dal gioco…d’azzardo” è stato curato dall’ASSI.GAP Onlus, con il patrocinio e il contributo economico del comune di Carbonia, che si è impegnato fortemente nell’iniziativa soprattutto attraverso gli assessorati competenti in materia di Pubblica istruzione, Servizi sociali e Politiche giovanili. I risultati del progetto sono stati presentati ufficialmente ieri pomeriggio, giovedì 8 Marzo, alla presenza della quarta Commissione consiliare permanente del Comune di Carbonia (Servizi sociali, Pubblica istruzione, Politiche della casa, Patrimonio), presieduta da Giorgio Santoru.

«L’Amministrazione comunale e l’ASSI.GAP Onlus hanno dimostrato di essere in prima linea nella lotta contro il gioco d’azzardo, sensibilizzando i giovani di Carbonia sui rischi e i pericoli che si insinuano a più livelli, economico, familiare, lavorativo, sociale, psicologico, in qualunque forma di gioco d’azzardo – ha detto l’assessore dei Servizi sociali e delle Politiche giovanili Loredana La Barbera -. La diffusione delle slot machine, dei videopoker e, più in generale, del gioco d’azzardo elettronico, ha assunto una dimensione rilevante, come è emerso dai risultati dei questionari somministrati dall’ASSI.GAP Onlus agli studenti. Risultati che verranno condivisi con la cittadinanza nel corso di un convegno previsto per il 12 Aprile. È evidente che ad essere particolarmente esposti ai rischi di dipendenza sono gli appartenenti alle categorie più deboli, come i giovani.»

Il progetto “Non facciamoci prendere dal gioco…d’azzardo” è cominciato nel dicembre 2017 ed è stato ultimato, dopo tre mesi intensi, il 16 Febbraio 2018. Sono stati effettuati complessivamente 33 incontri (di cui 19 nelle scuole superiori e 14 nelle scuole inferiori), della durata di circa 75 minuti ciascuno.  

Ogni incontro consisteva nella proiezione e, nel conseguente commento, di circa 30 slides e di un video della durata di circa 5 minuti.

Sono stati ben 1866 gli studenti coinvolti nel progetto, di cui 523 di età compresa tra i 10 e i 13 anni; 1237 tra i 14 e i 17 anni; 106 dai 18 anni in su.

Hanno partecipato a “Non facciamoci prendere dal gioco…d’azzardo” 1231 minorenni e 67 maggiorenni residenti nel comune di Carbonia, mentre gli studenti provenienti da altri Comuni sono stati 568, di cui 529 minorenni e 39 maggiorenni.

Sono allarmanti i risultati emersi dall’elaborazione dei 1866 questionari somministrati agli studenti.

Per quanto concerne i risultati dei questionari, gli studenti minorenni che hanno dichiarato di praticare o aver praticato il gioco d’azzardo sono risultati essere complessivamente 1032 (il 58,6%). Di questi, 443 (il 42,9%) hanno dichiarato di giocare una volta al mese, 116 (11,2%) una volta alla settimana e 70 (il 6,8%) più volte alla settimana.

503 studenti (il 48,7%) dichiarano di giocare con i propri familiari, 429 (il 41,6%) giocano con gli amici e 196 (il 19%) giocano da soli. Dai questionari si evince che 787 studenti (il 76,3%, di cui 85% femmine e 70% maschi) eleggono come gioco preferito “Il Gratta e Vinci”; 392 studenti (il 38%, di cui 53% maschi e 17,7% femmine) preferiscono invece le scommesse sportive; 246 ragazzi (il 23,8%, di cui il 29,5% maschi e il 16,2% femmine) optano per le slot machine; i giochi online sono praticati da 141 studenti (l’8%, di cui 110 maschi e 31 femmine); le ticket redemption – slot machine per bambini, le quali non prevedono vincite in denaro ma sotto forma di ticket – piacciono a 202 studenti (di cui 103 maschi e 99 femmine).

Per quanto concerne i risultati dei questionari somministrati ai ragazzi maggiorenni le percentuali salgono: 74 studenti su 106 (il 70%) dichiarano di giocare d’azzardo. I giochi preferiti sono “Gratta e Vinci” per l’84% degli studenti (di cui 50% uomini e 50% donne), slot machine per il 59,5% dei ragazzi (di cui il 76,5% maschi), le scommesse sportive per il 56,8% degli studenti (il 70,6% maschi).

I risultati emersi al termine dei tre mesi di indagine dimostrano la crescita esponenziale della diffusione del gioco d’azzardo, diventato ormai una pratica comune e socialmente accettata. È nel contesto familiare che spesso avviene il primo contatto con l’azzardo, addirittura in età precoce. Tutto ciò è sintomo di un disagio individuale, familiare e sociale, che deve sensibilizzare la Comunità nella sua interezza a non sottovalutare il problema e a incentivare interventi che siano in grado di arginare un fenomeno allarmante. Al progetto “Non facciamoci prendere dal gioco…d’azzardo” – oltre all’intero Direttivo dell’Assi.GAP Onlus e ad alcuni soci di Carbonia – hanno collaborato in maniera determinante le dottoresse Diana Sotgiu, Martina Carta e Romina Locci.

«I dati rilevati dimostrano che il gioco d’azzardo patologico si sta diffondendo sempre di più tra le giovani generazioni – ha commentato l’assessore alla Pubblica istruzione Valerio Piria -. Sono risultati che destano forte preoccupazione, ma siamo convinti che il lavoro in sinergia del comune di Carbonia, dell’Assi.GAP Onlus e delle scuole possa rappresentare un ottimo antidoto alla diffusione della ludopatia.»

 

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Si concluderà a fine febbraio, o al massimo nella prima settimana di marzo, il progetto “Non facciamoci prendere dal gioco…d’azzardo”, messo in campo dall’Assi.Gap Onlus (Associazione Sarda per lo studio e gli interventi sul Gioco d’azzardo patologico), con il patrocinio ed il contributo economico del comune di Carbonia.
Si tratta di un’importante iniziativa per la prevenzione della ludopatia, rivolta agli studenti delle scuole secondarie di I e II grado del territorio. Il progetto nasce dalla consapevolezza del fatto che il lavoro sinergico dell’assessorato delle Politiche sociali e dell’assessorato della Pubblica istruzione del comune di Carbonia, dell’Assi.Gap Onlus e delle scuole possa rappresentare un ottimo antidoto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico.
Le psicologhe Diana Sotgiu, Martina Carta e Romina Locci hanno coinvolto circa 2.400 studenti, sensibilizzandoli sui rischi e i pericoli che si insinuano a più livelli, economico, familiare, lavorativo, sociale e psicologico, in qualunque forma di gioco d’azzardo. La diffusione delle slot machine, dei videopoker e, più in generale, del gioco d’azzardo elettronico, ha assunto una dimensione rilevante, rendendo particolarmente esposti ai rischi di dipendenza gli appartenenti alle categorie più deboli, come i giovani.
Al progetto hanno fino ad ora partecipato sei istituti scolastici: Liceo Classico, Liceo Scientifico, Istituto IPIA, Istituto Beccaria, Camilla Gritti e Don Milani.
I prossimi appuntamenti sono stati fissati per il 7 febbraio, quando le psicologhe dell’Assi.Gap Onlus incontreranno gli studenti della Scuola media Satta e, successivamente, allorché è previsto l’incontro con i ragazzi della Scuola Media Pascoli (il 12 febbraio a Bacu Abis, il 15 febbraio a Carbonia ed il 16 febbraio a Cortoghiana).
L’ultima tappa è prevista all’Istituto Tecnico Angioy, con data ancora da definire.