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Si profila un ulteriore allungamento dei tempi per il rilancio produttivo dello stabilimento ex Alcoa, oggi Sider Alloys, di Portovesme. Secondo quanto riporta il giornale online “quotidianoenergia.it”, per la «ripartenza si va verso il 2022».
«Rispondendo a un’interrogazione presentata alla Camera dalla deputata PD Romina Mura, la sottosegretaria Mise Alessandra Todde ha sottolineato che il piano industriale prevede per “ottobre 2021 il riavvio della fonderia mentre per gennaio 2022 è previsto il riavvio della prima cella di elettrolisi”. Sider Alloys “ha fatto sapere che sono state già svolte delle attività: check dei macchinari (circa 1.600 test), accordi con Enel per servitù, riparazione del tetto e della struttura, ripristino delle strade e dell’illuminazione, la riconversione elettrica, ecc. – si legge in “quotidianoenergia.it” –. Ma “a causa della emergenza epidemiologica, si avrà un allungamento di circa 10 mesi dei tempi di realizzazione degli investimenti”, ha rimarcato la Todde. Aggiungendo tuttavia che “la società ha rassicurato che si impegnerà per recuperare il ritardo nei prossimi mesi anche per dare una risposta occupazionale al territorio”.»
«Al Mise sono intanto in corso i tavoli tecnici “per verificare gli avanzamenti del piano industriale e la rimodulazione del contratto di sviluppo in base alle nuove tempistiche di attuazione richieste dall’azienda” – si legge ancora in “quotidianoenergia.it” -. Sono previste inoltre “verifiche con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e con la regione Sardegna riguardo all’utilizzo degli ammortizzatori sociali a supporto”. La sottosegretaria ha quindi ribadito “il massimo impegno del Ministero dello sviluppo economico per la ripresa e il rilancio dell’impianto sardo e nel mantenimento della totalità della forza lavoro impiegata”.»
«Come riportato nei mesi scorsi (QE 13/11/20), Sider Alloys ha ottenuto un prezzo dell’elettricità particolarmente conveniente: intorno ai 24 €/MWh. Frutto dell’accordo raggiunto a luglio con Enel (circa 44 €) e delle ulteriori agevolazioni legate all’interrompibilità e agli oneri indiretti per l’abbattimento della CO2», conclude l’articolo pubblicato in “quotidianoenergia.it”.