23 November, 2024
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Non si placano le polemiche sullo stato delle Motorizzazioni della Sardegna, dopo che il sottosegretario dei Trasporti e delle Infrastrutture, Umberto Del Basso De Caro, rispondendo pochi giorni fa ad un’interrogazione presentata dal deputato Ivan Catalano in Commissione Trasporti della Camera quasi 3 anni fa sulla situazione delle Motorizzazioni della Sardegna, ha affermato che  “Le Motorizzazioni della Sardegna? Stanno bene e l’utenza non è penalizzata”.

Confartigianato Trasporti Sardegna, in una nota, ricorda come occorrono più di 6 mesi per le immatricolazioni “conto terzi”, almeno 13 per le revisioni, e altri 6 per gli esami delle patenti di guida. La perdurante situazione sta mettendo in ginocchio le aziende, le autoscuole e i cittadini costringendoli, in molti casi, anche all’inoperatività.

«Siamo sconcertati e preoccupati da quanto scritto dal Sottosegretario – afferma il presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna, Giovanni Antonio Mellino – è una risposta inverosimile vedendo ciò che quotidianamente accade negli uffici delle Motorizzazioni di Nuoro, Cagliari, Oristano e Sassari. Inviteremo subito il Sottosegretario a verificare di persona ciò che da quasi 3 anni accade nei territori.»

Nel documento ufficiale che appare nel sito della Camera dei Deputati, appaiono entrambi di documenti. Quello del Deputato Ivan Catalano, datato giovedì 5 dicembre 2013, che interrogava il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, circa “i forti disservizi all’interno del dipartimento per i trasporti terrestri (Motorizzazione Civile) in Sardegna”. In quello dell’Esponente del Governo, ovvero la risposta pubblicata martedì 13 settembre 2016, tra le altre cose, si legge: «Tuttavia, malgrado la oggettiva riduzione di personale e il corrispondente aumento delle incombenze – si pensi agli esami per il conseguimento della patente di guida così come derivante dall’applicazione della Direttiva 2006/126/CE che ha introdotto dal 19 gennaio 2013 nuove tipologie di patenti e più complesse procedure d’esame – gli uffici della Motorizzazione civile hanno fatto fronte, con le risorse finanziarie e di personale a disposizione, ai propri compiti istituzionali senza penalizzare l’utenza. Quanto all’effettuazione degli esami nella provincia di Nuoro, non risulta alcun blocco dell’attività».

«Dopo 3 anni di nessuna iniziativa e zero riposte da parte del Governo  – aggiunge Mellino – continuiamo a leggere di “riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche ai fini della riduzione dei costi connessi” e di “riforma finalizzata a introdurre significative semplificazioni amministrative allo scopo di migliorare i livelli qualitativi dei servizi all’utenza e di operare una più razionale ed efficace riorganizzazione degli uffici”. L’unica azione che è stata compiuta quella del taglio del personale, dell’abbandono delle strutture e della creazione di disagi alle imprese, alle agenzie e all’utenza. Questo è stato compiuto in maniera impeccabile.»

E’ una lunga battaglia quella che Confartigianato Trasporti Sardegna combatte per il ripristino delle condizioni essenziali per la funzionalità delle Motorizzazioni della Sardegna. L’Associazione iniziò quasi 2 anni fa con pubbliche denunce supportate dalle interrogazioni parlamentari del deputato Andrea Vallascas nel settembre 2015. Nonostante le rassicurazioni del Ministero (risposta al “Question Time” di Del Basso De Caro), nulla è cambiato. All’inizio di luglio 2016, dopo il caos negli sportelli degli uffici delle Motorizzazioni, Mellino scrisse direttamente al ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Graziano Delrio, per renderlo informato sulla situazione e richiedere un suo pronto intervento. In quella occasione, nessuna risposta pervenuta. Dopo qualche giorno, la questione è arrivata nei banchi del Parlamento e della Commissione Trasporti con le interrogazioni dei Deputati sardi Nicola Bianchi e Romina Mura.

La complessa situazione venne affrontata all’inizio di agosto da Confartigianato Imprese Sardegna e dall’Assessore agli Enti Locali, Cristiano Erriu, che si attivò con Governo e ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per risolvere la situazione nella quale operano gli addetti della Motorizzazione e che si abbatte, quotidianamente, su imprese di trasporto, autoscuole e semplici utenti.

All’assessore l’associazione artigiana ricordò la mancanza di almeno 15 operatori nelle Unità Territoriali nelle 4 province e i lunghissimi tempi delle varie “operazioni”, più di 6 mesi per le immatricolazioni “conto terzi”, almeno 13 per le revisioni, e altri 6 per gli esami delle patenti di guida.

Nell’occasione Erriu sottolineò come la soluzione più velocemente percorribile, per arginare una situazione molto complessa, fosse attualmente quella dell’istituto del “comando” ovvero il passaggio del personale, già formato e abilitato a svolgere le mansioni, dalle ex province verso le Motorizzazioni attraverso una norma da portare, nel più breve tempo possibile, in Parlamento.

A seguito dell’incontro anche la deputata Mura, componente della Commissione Trasporti alla Camera che, confermando la necessità del passaggio del personale dalle ex province alle Motorizzazioni, garantì il sostegno parlamentare all’iniziativa.

«Confidiamo nell’impegno e nel lavoro dell’assessore Erriu e dell’Onorevole Mura – conclude Mellino – perché la condizione dei lavoratori delle Motorizzazioni, degli autotrasportatori, delle Agenzie e di tutti gli altri utenti, continua a peggiorare

Sul problema della Sardegna è intervenuto più volte anche Amedeo Genedani, il presidente nazionale di Confartigianato Trasporti e di Unatras (l’Associazione unitaria degli Autotrasportatori italiani).

«Allo stato attuale il passaggio di competenze dalle Province alle Motorizzazioni è un processo di cambiamento che sta generando tanti effetti negativi – ha affermato Genedani – sull’operatività degli uffici e sulla vita delle imprese stesse, poiché non è stato accompagnato da un reale trasferimento di personale competente agli uffici della Motorizzazione, che si sono ritrovati però con ulteriori e gravosi compiti. Abbiamo rappresentato in varie occasioni le difficoltà riscontrate dalle nostre imprese nei vari uffici territoriali, accolto con favore le interrogazioni parlamentari sul tema, partecipato ad incontri a livello tecnico-operativi, senza che i problemi siano stati risolti. Pertanto – ha concluso il presidente nazionale – Confartigianato Trasporti intende proporre al Ministero dei Trasporti una collaborazione sinergica, chiedendo l’attivazione di un tavolo di confronto nazionale e rendendosi disponibile a fornire una mappatura puntuale delle problematiche per una valutazione, caso per caso, per trovare soluzioni efficaci.»

Giovanni Antonio Mellino.

Giovanni Antonio Mellino.

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La complessa situazione che da più di un anno paralizza le Motorizzazioni di Sassari, Cagliari, Nuoro e Oristano, è stata discussa questa mattina a Cagliari dal segretario regionale di Confartigianato Imprese Sardegna, Stefano Mameli, e l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu.

L’assessore ha confermato all’associazione artigiana come la Regione si stia attivando con Governo e ministero delle Infrastrutture e Trasporti per risolvere una condizione, non più sostenibile, nella quale si trovano a operare gli addetti della Motorizzazione e che si abbatte, quotidianamente, su imprese di trasporto, autoscuole e semplici utenti.

All’assessore, l’associazione artigiana ha ricordato la mancanza di almeno 15 operatori nelle Unità Territoriali nelle 4 province e i lunghissimi tempi delle varie “operazioni”, più di 6 mesi per le immatricolazioni “conto terzi”, almeno 13 per le revisioni, e altri 6 per gli esami delle patenti di guida.

Cristiano Erriu e Stefano Mameli hanno convenuto come la soluzione più velocemente percorribile, per arginare una situazione molto complessa, sia attualmente quella dell’istituto del “comando” ovvero il passaggio del personale, già formato e abilitato a svolgere le mansioni, dalle ex province verso le Motorizzazioni attraverso una norma che verrà portata e breve in Parlamento.

Al colloquio ha partecipato telefonicamente da Roma la Deputata sarda Romina Mura, componente della commissione Trasporti della Camera che, confermando la necessità del passaggio del personale dalle ex province alle Motorizzazioni, ha garantito il sostegno parlamentare all’iniziativa.

Confartigianato Trasporti Sardegna denunciò la situazione delle Motorizzazioni più di un anno fa e un mese fa ha scritto al ministro dei Trasporti e Infrastrutture, Graziano Delrio, per renderlo informato sulla situazione e richiedere un suo pronto intervento.

In oltre un anno di battaglie, la questione è arrivata in Parlamento con le interrogazioni dei Deputati sardi Andrea Vallascas (settembre 2015), cui seguì la risposta al Question Time del sottosegretario dei Trasporti Umberto Del Basso De Caro, Nicola Bianchi (luglio 2016) Romina Mura (sempre luglio 2016).

 Stefano Mameli e Cristiano Erriu-min

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Il ministero dei Trasporti non ha assunto ancora alcuna decisione sulla gravissima situazione delle Motorizzazioni della Sardegna che Confartigianato Trasporti Sardegna ha denunciato due settimane fa al ministro Graziano Delrio.

E’ questo, in breve, ciò che è emerso dall’incontro che Confartigianato Trasporti ha avuto, al Ministero, con il sottosegretario dei Trasporti e delle Infrastrutture, Simona Vicari.

L’associazione degli autotrasportatori artigiani ha posto con fermezza al rappresentante del Governo la questione delle strutture della Sardegna, sottolineando come «a situazione sia andata oltre il limite». Inoltre, Confartigianato Trasporti ha chiesto che «la circostanza venga affrontata con urgenza e agli operatori dell’isola vengano date le giuste e concrete risposte perché gli uffici sono al collasso e a pagarne le conseguenze sono imprese e cittadini».

Le questioni sono state recepite dal sottosegretario Vicari che ha chiesto ai dirigenti del Ministero presenti di interessarsi ai casi specifici e organizzare incontri preparatori, anche con il ministero del Lavoro, per trovare una strategia comune.

Nel frattempo il caso arriva anche in commissione Trasporti della Camera. La deputata sarda del Partito Democratico Romina Mura, infatti, ha presentato un’interrogazione che riprende la denuncia presentata al ministro Delrio da Confartigianato Trasporti Sardegna poche settimane fa.

«In pratica il Ministero ha deciso di non decidere e di rimandare ancora una volta – sottolinea Giovanni Antonio Mellino, presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna e vicepresidente nazionale dei Trasporti – senza farci capire quali decisioni intenda concretamente prendere il Governo, con quali tempi e con quali risorse umane ed economiche.»

La situazione del “collasso” delle Motorizzazioni di Sassari, Nuoro, Oristano e Cagliari è stata denunciata due settimane fa, al ministro Delrio, da Confartigianato Trasporti Sardegna attraverso una lettera che ad oggi non ha ottenuto alcuna risposta. A livello parlamentare, prima dell’intervento della Mura, il deputato sassarese del Movimento 5 Stelle Nicola Bianchi, aveva presentato una dettagliata interrogazione parlamentare.

Confartigianato descrisse «l’insostenibile condizione in cui si trovano a operare imprese di trasporto e autoscuole» e chiese «un immediato, improrogabile e inderogabile intervento a tutela del sistema dei trasporti delle merci e delle persone e di tutta la popolazione della Sardegna». Nella missiva, l’Associazione ricordò anche i lunghissimi tempi delle varie “operazioni”: più di 6 mesi per le immatricolazioni “conto terzi”, almeno 13 per le revisioni, e altri 6 per gli esami delle patenti di guida.

Alle Unità Territoriali nelle 4 province, a tutt’oggi, mancano 15 operatori. Nell’ipotesi di uno spostamento del personale da altri enti statali, come le ex Province, questo, per svolgere le corrette operazioni, dovrebbe essere formato e successivamente abilitato.

«Nei prossimi giorni – anticipa Mellino – come associazione di categoria faremo una profonda riflessione relativamente a come affrontare il problema e a come intervenire ulteriormente». «Nel frattempo – auspica in conclusione il presidente di Confartigianato Trasporti – attendiamo l’intervento in prima persona anche di tutti gli altri parlamentari della Sardegna, di tutti gli schieramenti, per la risoluzione di questa problematica che interessa tutti i sardi: imprenditori, responsabili di autoscuole e cittadini.»

Giovanni Antonio Mellino.

Giovanni Antonio Mellino.

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Un fine settimana intriso di jazz, tra musica suonata nei più suggestivi scorci del centro storico, guide all’ascolto e riscoperta delle bellezze del territorio. Tutto questo è “Seui in musica”, la manifestazione che dal 22 al 24 luglio animerà Seui, il più importante centro della Barbagia di Seulo.

I particolari della rassegna, organizzata dal comitato Seui musica, con la direzione artistica affidata a tre studenti del Conservatorio di Cagliari, saranno illustrati nella conferenza stampa in programma domani, martedì 12 luglio, alle 11.00, nell’aula magna dell’istituzione musicale “G.P. Da Palestrina”, in piazza Porrino, a Cagliari.

All’incontro con i giornalisti parteciperanno Elisabetta Porrà e Gianluca Floris, rispettivamente direttrice e presidente del Conservatorio, i rappresentanti del comitato organizzatore Andrea Desogus, Fabrizio Mura e Luigi Murgia, la deputata Romina Mura, il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, e quello di Seui, Marcello Cannas.

Conservatorio di Cagliari 35 copia

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Un fine settimana intriso di jazz, tra musica suonata nei più suggestivi scorci del centro storico, guide all’ascolto e riscoperta delle bellezze del territorio. Tutto questo è “Seui in musica”, la manifestazione che dal 22 al 24 luglio animerà Seui, il più importante centro della Barbagia di Seulo.

I particolari della rassegna, organizzata dal comitato Seui musica, con la direzione artistica affidata a tre studenti del Conservatorio di Cagliari, saranno illustrati nella conferenza stampa in programma martedì 12 luglio, alle 11.00, nell’aula magna dell’istituzione musicale “G.P. Da Palestrina”, in piazza Porrino, a Cagliari.

All’incontro con i giornalisti parteciperanno Elisabetta Porrà e Gianluca Floris, rispettivamente direttrice e presidente del Conservatorio, i rappresentanti del comitato organizzatore Andrea Desogus, Fabrizio Mura e Luigi Murgia, la deputata Romina Mura, il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, e quello di Seui, Marcello Cannas.

Conservatorio di Cagliari

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E’ in corso di svolgimento, nella sede del Seminario Arcivescovile di Cagliari, in via Mons. Cogoni 9, il 13° Congresso regionale delle Acli della Sardegna.

La giornata si apre con i saluti dell’arcivescovo di Cagliari, mons. Arrigo Miglio, ed entrerà nel vivo con la relazione del presidente delle Acli sarde Fabio Meloni. Seguiranno gli interventi dei rappresentanti istituzionali e dei delegati. E’ prevista, in particolare, la partecipazione del sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, dell’assessore regionale della Sanità e dell’assistenza sociale, Luigi Arru, dell’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, del senatore Silvio Lai e della deputata Romina Mura.

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Lunedì 11 aprile 2016, alle 17.30, nella sala conferenze della Fondazione di Sardegna, in Via San Salvatore da Horta 2, a Cagliari, la Fondazione Enrico Berlinguer, l’Associazione Enrico Berlinguer e la Casa Natale Antonio Gramsci organizzano ‘1946-2016: 70 anni dalla Repubblica, 70 anni dal voto alle donne’.

Il suffragio femminile è arrivato in Italia molto tardi rispetto ad altri Stati europei. La prima occasione di voto furono le amministrative del 1946: le donne risposero in massa con un’affluenza dell’85 per cento. La stessa partecipazione segnò anche il referendum del 2 giugno: su 226 candidate, inoltre, ne furono elette 21, pari al 3,7%. 

Com’è cambiata l’Italia da un punto di vista sociopolitico a 70 anni dal voto delle donne?

Interverranno Romina Mura, sindaca di Sadali e deputata – la candidata più votata alle parlamentarie del PD del dicembre 2012 in cui venne introdotta la doppia preferenza di genere; Antonello Cabras, presidente della Fondazione di Sardegna; Maria Del Zompo, prima Magnifico Rettore dell’Università di Cagliari donna dopo l’avvicendarsi di 60 uomini; Massimo Zedda, sindaco di Cagliari che, appena insediato nel 2011, nominò la Giunta ‘più rosa d’Italia‘; Anna Finocchiaro, presidente della commissione Affari costituzionali al Senato.

L’iniziativa si inserisce all’interno del programma della Fondazione Enrico Berlinguer sui 70 anni della Repubblica e del 70esimo anniversario del voto alle donne ed è patrocinata dal comune di Cagliari. Sarà introdotta e coordinata da Francesca Ghirra, presidente della commissione Cultura del comune di Cagliari. Saranno presenti parlamentari, consiglieri regionali e amministratori locali.

70 anni dalla Repubblica, 70 anni dal voto alle donne

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Francesco Sanna 1 copia

Il deputato del Partito Democratico Francesco Sanna ha espresso perplessità sull’ennesimo commissariamento del Parco Geominerario storico ambientale della Sardegna ed ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente dei deputati PD sardi,insieme ai colleghi Giovanna Sanna, Romina Mura, Caterina Pes, Paola Pinna e Gianpiero Scanu. Ricordiamo che la scorsa settimana il ministro Galletti ha nominato l’avvocato Francesco Mascia al posto del professor Gian Luigi Pillola.

«Con l’imminente approvazione del nuovo Statuto e la definizione di un nuovo decreto istitutivo, ha senso l’ulteriore commissariamento per sei mesi del Parco Geominerario della Sardegna? – ha chiesto Francesco Sanna -. Non sarebbe stato meglio chiudere la fase straordinaria, che dura ormai da 9 anni (nove! probabilmente un record italiano) e restituire la gestione del Parco ad un organo rappresentativo delle amministrazioni dello Stato e delle autonomie locali, con un presidente scelto d’intesa con la Regione?»

«Ci sorprende – ha aggiunto Francesco Sanna – che con gli accordi tra amministrazioni statali raggiunti, il superamento del contenzioso con la Regione Sardegna, la conferenza di servizi convocata per mettere la firma conclusiva a questo lunghissimo percorso, il ministro abbia deciso un nuovo periodo di commissariamento, tra l’altro con un cambio della responsabilità di vertice.

Vogliamo che non ci sia alcuna distrazione rispetto ai compiti gestionali che in questi giorni attendono le strutture del Parco, con in cima l’apertura ordinata di tutti i siti minerari dismessi, autentiche opere d’arte nel panorama dell’archeologia industriale europea, letteralmente presi d’assalto dai turisti dalle festività pasquali in poi.»

L’interrogazione richiede in modo esplicito se siano stati dati indirizzi in questo senso al nuovo commissario. «E poiché il commissariamento impedisce comunque alle autonomie locali ed alla Regione di condividere le responsabilità gestionali del Parco – ciò di cui vi è gran bisogno – conclude Francesco Sanna – chiediamo al ministro dell’Ambiente di assumere in Parlamento una precisa informazione circa i tempi di superamento della fase straordinaria del Geominerario.»

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Il gruppo di Sinistra Ecologia e Libertà in Consiglio regionale ha presentato una mozione con la quale chiede un impegno formale della Giunta sul rifinanziamento dei cantieri verdi.

«Nella scorsa finanziaria l’assessore Paci aveva assicurato lo stanziamento di 17 milioni di euro per i cantieri verdi avviati dai comuni sardi – ha detto il capogruppo di Sel Daniele Cocco – alla fine invece sono stati stanziati solo 5 milioni di euro, una cifra irrisoria, insufficiente per soddisfare le richieste delle amministrazioni comunali.»

Con la mozione firmata da tutto il centrosinistra, il gruppo Sel sollecita il rifinanziamento degli interventi attraverso il reperimento di nuove risorse da inserire nella Finanziaria del 2016: «I cantieri verdi hanno permesso di mettere in sicurezza i territori e mitigare il rischio idrogeologico – ha aggiunto Cocco – Paci rispetti gli impegni e trovi una soluzione». Da rivedere, infine, il bando dell’assessorato dell’Ambiente: «Sono stati cambiati in corsa i requisiti richiesti. Il paradosso è che verranno finanziati i comuni che non hanno speso le risorse assegnate per il 2015 e penalizzati quelli che invece hanno concluso gli interventi e rendicontato le attività svolte. La Giunta ci ripensi – ha concluso Cocco – su questo argomento siamo pronti a dare battaglia in Aula».

Prosegue intanto l’azione di Sel finalizzata al contrasto delle povertà estreme. Il segretario regionale Luca Pizzuto ha illustrato le nuove iniziative decise dal partito che vedranno coinvolti circoli e militanti. Queste le linee di intervento: 1) l’apertura di quattro sportelli di segretariato sociale (Cagliari, Sassari, Carbonia e Sant’Antioco) per aiutare i cittadini nelle questioni burocratiche e informarli su bandi, finanziamenti e opportunità di lavoro; 2) uno sportello d’ascolto per rispondere alle domande e alle richieste d’aiuto dei cittadini con due numeri di riferimento: 3711603092 e 3711629302; 3) la promozione di attività di formazione per aiutare le persone ad uscire dalla condizione di povertà; 4) Un pastificio sociale per dare sostegno ai più poveri e offrire loro l’opportunità di partecipare a momenti conviviali.

Per promuovere il dibattito su questi temi, Sel ha organizzato una rassegna di politica e cultura con una serie di appuntamenti a cui parteciperanno esponenti politici nazionali e intellettuali. Si parte giovedì prossimo a Cagliari con un appuntamento a Villa Muscas sul tema “La politica riparte dai territori”. All’incontro, fissato per le 19.00, parteciperanno il sindaco del capoluogo Massimo Zedda, il senatore di Sel Luciano Uras, la senatrice del Pd Magda Zanoni, il presidente dell’Anci Piersandro Scano, la deputata del Pd Romina Mura e il coordinatore provinciale di Sel Sandro Serreli.

Palazzo del Consiglio regionale A

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La Camera dei Deputati ha approvato l’ordine del giorno presentato dai deputati Romina Mura ed Emanuele Cani che recentemente aveva intrapreso un’importante iniziativa per affrontare il grave problema relativo alla sclerosi multipla. In particolare nell’ordine del giorno si impegna il Governo «a valutare l’opportunità di adottare misure, anche di natura finanziaria, che possano garantire al sistema sanitario sardo ( a totale carico del bilancio regionale) di fronteggiare gli elevati costi della cura di questa patologia, che colpisce in particolare le donne e i più giovani, costi che si aggiungono a quelli per la cura di diabete di tipo 1, tiroiditi e celiachia, altre gravi patologie che colpiscono la popolazione sarda molto più che la gran parte del resto del mondo e  adottare provvedimenti e programmi specifici, tra gli altri, volti ad assicurare una buona qualità di vita alle donne affette da sclerosi multipla, visti i rilevanti effetti fisici, psicologici, sociali ed economici che caratterizzano l’esistenza».

Emanuele Cani 2 copia